Post by nik56Post by nkkPost by Captain BloodDevo tornare l'anno prossimo per prenotare un'ecocardiogramma, perche'
e' gia' tutto pieno fino al 31/12.
Posso prenotare una visita di controllo con esame cardiologico, ad
agosto, in una localita' a 25 km da qui', altrimenti devo aspettare
novembre. Se scelgo agosto devo pagare 32 euro di ticket perche' in
quella struttura risulterebbe come prima visita e non visita di
controllo. Forse e' proprio un caso che la Sicilia sia ai primi posti
come deficit sanitario.
Ma che dici... Vuoi che ti racconti dei miei e delle code da 8 a 12
(o addirittura 13, non ricordo ora) mesi per esami di controllo
non banali (malato oncologico)?
La sanità in Italia non è pubblica: con quello che si paga di tasse +
quello che devi spendere necessariamente nel privato, a conti fatti
costa uno sproposito e in proporzione non è per nulla efficiente.
Quando sento questa cosa, m'incazzo sempre.
Anch'io prima, poi ho smesso. Non mi andava proprio di morire di quel
cancro chiamato Italia.
Post by nik56Io ho avuto una nipotina nata con una rara malformazione cardiaca.
E' stata operata (miracolata, perche' tutti la davano per spacciata)
in un ospedale pubblico di bari, il giovanni XXIII.
Ora ha sedici anni, e' bellissima, e soprattutto viva, grazie alla
sanita'
pubblica.
Ho anche un fratello e un'altra nipote col diabete, seguiti benissimo
sempre dalla sanita' pubblica.
Capisco che a volte ti fanno incazzare, pero', dai, non e' la merda
che dite.
Molto brevemente... Sono nipote di uno dei più conosciuti e stimati medici
d'europa (non scherzo e non esagero, davvero), direttore in notissimo
ospedale italiano di un centro di ematologia e oncologia pediatrica che è
punta di lancia dell'Italia nella lotta ai tumori infantili etticcì etticciò.
Proprio da questa premessa, ti dico: la buona sanità italiana è merito dei
singoli. La storia si ripete e tale resterà nei secoli a venire, con le
eccellenze dei singoli che tappano i buchi del farraginoso, inefficiente
sistema centrale e regionale.
Per il passato, i medici e le strutture pubbliche (come quelle private, del
resto) hanno fatto il cazzo che gli pareva. Ma è da un pò che la musica è
cambiata e oggi essere inefficienti e sbagliare si paga a caro prezzo, con
magra consolazione del cittadino leso. Non hai idea della quantità e "qualità"
delle richieste di risarcimento per danno biologico avanzate negli ultimi anni
in Italia, roba da capogiro e racconti dell'orrore. E per il passato, certe
strutture e certi medici se la svignavano con molto poco...
La conclusione: una rondine non fa primavera. Se una struttura/azienda
ospedaliera è organizzata e produce da 5, non è grazie alle eccellenze
di pochi virtuosi e volenterosi che diventerà da 10.
E' come con la scuola: puoi anche avere (utopia) tanti bravi insegnanti, ma
se manca pure la carta igienica si fa difficile per tutti andare avanti...
La sanità italiana costa troppo al contribuente per quello che produce e la
sua inefficienza si paga ulteriormente dovendo ricorrere spesso nel privato.
Troppo spesso, per un paese con la magica parolina "pubblica" in bella vista.