Discussione:
E quattro
(troppo vecchio per rispondere)
ViLco
2011-10-17 19:28:05 UTC
Permalink
Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
stasera, negativo e via.
Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
--
Vilco
And the Family Stone
Anche un maiale puo' arrampicarsi su un albero quando e' adulato
Connor MacLeod
2011-10-17 19:42:19 UTC
Permalink
Dopo dura riflessione, ViLco ha scritto :
> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> stasera, negativo e via.
> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione* ma
> non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna

UFFA, DI NUOVO L'ETILOMETRO...
ViLco
2011-10-17 19:43:33 UTC
Permalink
Il 17/10/2011 21:42, Connor MacLeod ha scritto:

>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
>> stasera, negativo e via.
>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
>> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
>> regione* ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>> madonna

> UFFA, DI NUOVO L'ETILOMETRO...

ROTFL, gran barza quella
--
Vilco
And the Family Stone
This is post has been posted ONLY FOR THE STATS.
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nik56
2011-10-17 22:04:36 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> stasera, negativo e via.
> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna

Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.

nik56
Connor MacLeod
2011-10-18 06:25:10 UTC
Permalink
nik56 ha usato la sua tastiera per scrivere :
> Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
>> stasera, negativo e via.
>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
>> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
>> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
>
> Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.
>
> nik56

+1
snowdog
2011-10-18 07:19:44 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 08:25:10 +0200, Connor MacLeod ha scritto:

> nik56 ha usato la sua tastiera per scrivere :
>> Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
>>> stasera, negativo e via.
>>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
>>> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
>>> regione* ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai. E i
>>> maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>>> madonna
>>
>> Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.
>>
>> nik56
>
> +1

+1



--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
Nemo
2011-10-18 06:50:50 UTC
Permalink
On 18 Ott, 00:04, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>
> > Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > stasera, negativo e via.
> > Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> > alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> > ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> > E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
>
> Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.

io sono a quota 3


okkio che nel caso ti fottono anche il porto


"N"
ViLco
2011-10-18 07:32:57 UTC
Permalink
Nemo wrote:

>> Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.

diocc

> io sono a quota 3

Questo per me e' l'anno dei record, 4 etilometri. Il primo i primi giornid
ell'anno, il secondo nei primi mesi, uno a luglio e uno ieri.
Am sun ròt i baal.
nik56
2011-10-18 08:23:59 UTC
Permalink
Il giorno martedì 18 ottobre 2011 08:50:50 UTC+2, Nemo ha scritto:
> On 18 Ott, 00:04, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> > Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
> >
> > > Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > > stasera, negativo e via.
> > > Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> > > alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> > > ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> > > E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
> >
> > Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.
>
> io sono a quota 3

Drogato.

> okkio che nel caso ti fottono anche il porto

Ma io non bevo, e non guiderei mai in stato etilico. Mica sono come voi, sbevazzoni ubriachi che fate gli incidenti ciucchi come la mmerda, e poi vi lamentate che vi fanno l'etilometro.
Barbari dimmerda. Un muro, dovevamo fare.

nik56
Giuggiolò
2011-10-18 09:12:00 UTC
Permalink
nik56 ha pensato forte :
> Il giorno martedì 18 ottobre 2011 08:50:50 UTC+2, Nemo ha scritto:
>> On 18 Ott, 00:04, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
>>> Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>>>
>>>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
>>>> stasera, negativo e via.
>>>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
>>>> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
>>>> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
>>>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>>>> madonna
>>>
>>> Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.
>>
>> io sono a quota 3
>
> Drogato.
>
>> okkio che nel caso ti fottono anche il porto
>
> Ma io non bevo, e non guiderei mai in stato etilico. Mica sono come voi,
> sbevazzoni ubriachi che fate gli incidenti ciucchi come la mmerda, e poi vi
> lamentate che vi fanno l'etilometro. Barbari dimmerda.
> Il culo vi dovevamo fare.
>
> nik56

appero', nikkione.
nik56
2011-10-18 09:20:44 UTC
Permalink
Il giorno martedì 18 ottobre 2011 11:12:00 UTC+2, Giuggiolò ha scritto:

> > Il culo vi dovevamo fare.

Ti sarebbe piaciuto, brutta checca invidyosa.

nik56
Nemo
2011-10-18 11:10:06 UTC
Permalink
On 18 Ott, 10:23, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> Il giorno martedì 18 ottobre 2011 08:50:50 UTC+2, Nemo ha scritto:
>
> > On 18 Ott, 00:04, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> > > Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>
> > > > Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > > > stasera, negativo e via.
> > > > Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> > > > alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> > > > ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> > > > E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
>
> > > Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.
>
> > io sono a quota 3
>
> Drogato.

non direi, mai stato positivo

> > okkio che nel caso ti fottono anche il porto
>
> Ma io non bevo, e non guiderei mai in stato etilico.

Mai stato uno sbevazzone (e cmq con il lambro devi berti una damigiana
per andare su di giri) ma da quando c'è questa legge sono l'incubo di
tutte le cantine della provincia....



>Mica sono come voi, sbevazzoni ubriachi che fate gli incidenti ciucchi
> come la mmerda, e poi vi lamentate che vi fanno l'etilometro.

Mi dissocio.

> Barbari dimmerda. Un muro, dovevamo fare.

Borghezio, è lei?


"N"
ITechnodemocratic
2011-10-18 07:46:31 UTC
Permalink
On 17 Ott, 23:04, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>
> > Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > stasera, negativo e via.
> > Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> > alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> > ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> > E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
>
> Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.


Aprono la bocca. La settimana scorsa un nerogeno lo hanno sgambettato
e faccia a terra gli hanno messo le mani in bocca per cavarci le
sacchette di droga, dopo poco un altro ancora, pare questi
nell'ingoiare sia completamente andato. È pazzesco come rimpiazzino
immediatamente i pusher, chiaramente tutti extracomunitari arrivati
qui manco loro sanno come, la droga a certi soggetti fa dimenticare le
difficoltà del viaggio.
C'erano quelli che quando si drogavano dicevano " sto viaggiando " poi
si sentono male, allora si portava così, io li ascoltavo e siccome
notavo si sentissero all'inferno più che in paradiso, allora
promettevo a me medesimo di non drogarmi mai altrimenti sarei divenuto
tifoso del Milan e così è stato: W The~Drugbat.
A Milano o sono tossici o sono Berlusconti, Bossi, Blow Giobbe o
snowdog
Forza Napoli


--
I giovani vogliono progredire emulando rimuda: Sirepope - basta con i
fascioleghisticattokomunisti - vecchio Berlusconti vatti a fare
benedire - W ITechnodemocratic
ITechnodemocratic
2011-10-18 09:45:08 UTC
Permalink
On 18 Ott, 08:46, ITechnodemocratic <***@gmail.com>
wrote:
> On 17 Ott, 23:04, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
>
> > Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>
> > > Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > > stasera, negativo e via.
> > > Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> > > alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> > > ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> > > E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
>
> > Mai fatto l'etilometro. Mai neanche visto farne uno.
>
> Aprono la bocca. La settimana scorsa un nerogeno lo hanno sgambettato
> e faccia a terra gli hanno messo le mani in bocca per cavarci le
> sacchette di droga, dopo poco un altro ancora, pare questi
> nell'ingoiare sia completamente andato. È pazzesco come rimpiazzino
> immediatamente i pusher, chiaramente tutti extracomunitari arrivati
> qui manco loro sanno come, la droga a certi soggetti fa dimenticare le
> difficoltà del viaggio.
> C'erano quelli che quando si drogavano dicevano " sto viaggiando " poi
> si sentono male, allora si portava così, io li ascoltavo e siccome
> notavo si sentissero all'inferno più che in paradiso, allora
> promettevo a me medesimo di non drogarmi mai altrimenti sarei divenuto
> tifoso del Milan e così è stato: W The~Drugbat.
> A Milano o sono tossici o sono Berlusconti, Bossi, Blow Giobbe o
> snowdog
> Forza Napoli


Nessuno risponde.
Attendo i fascioleghisticattokomunisti del woodoo intnatl che
dichiarano l'avvenimento me lo son tirato per librare The~Drugbat un
punto più su.
Ancora più su? http://riccardomustodario.blog.espresso.repubblica.it/2008_programma_politico_i/

--
I giovani vogliono progredire - basta con i
fascioleghisticattokomunisti - vecchio Berlusconti vatti a fare
benedire - W ITechnodemocratic



> --
> I giovani vogliono progredire emulando rimuda: Sirepope - basta con i
> fascioleghisticattokomunisti - vecchio Berlusconti vatti a fare
> benedire - W ITechnodemocratic
Tafano
2011-10-18 04:05:19 UTC
Permalink
Il 17/10/2011 21:28, ViLco ha scritto:
> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> stasera, negativo e via.

quindi tutto ok

> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.

forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere all'istat e
non rompere i coglioni

> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna

ecco, non capisco l'incazzatura

--
Linux User #529932
(questa è la mia firma da nerd)
ViLco
2011-10-18 07:35:10 UTC
Permalink
Tafano wrote:

>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
>> stasera, negativo e via.

> quindi tutto ok

già

>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
>> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
>> regione*
>> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.

> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
> all'istat e non rompere i coglioni

Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca universitaria
sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel dato ripartito per
provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un
cotechino, vacca eva majala.

>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>> madonna

> ecco, non capisco l'incazzatura

Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
giustizia, e' la solita merda nord sud.
Connor MacLeod
2011-10-18 07:36:50 UTC
Permalink
Dopo dura riflessione, ViLco ha scritto :
>>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>>> madonna
>
>> ecco, non capisco l'incazzatura
>
> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
> soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
> altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
> giustizia, e' la solita merda nord sud.

perchè sanno che siete delle spugne e vi tengono a briglia stretta
qui non beve nessuno, fare gli etilometri sarebbe sprecato
ViLco
2011-10-18 07:47:24 UTC
Permalink
Connor MacLeod wrote:

>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.

> perchè sanno che siete delle spugne e vi tengono a briglia stretta
> qui non beve nessuno, fare gli etilometri sarebbe sprecato

Vai a soffiare di la 8==================>
Connor MacLeod
2011-10-18 07:49:16 UTC
Permalink
Proprio ViLco martedì, 18/10/2011 blaterava:
> Connor MacLeod wrote:
>
>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>
>> perchè sanno che siete delle spugne e vi tengono a briglia stretta
>> qui non beve nessuno, fare gli etilometri sarebbe sprecato
>
> Vai a soffiare di la 8==================>

"SOFFIA CARMELA SOFFIA"
Nemo
2011-10-18 07:57:00 UTC
Permalink
On 18 Ott, 09:36, Connor MacLeod <***@gmail.com> wrote:
> Dopo dura riflessione, ViLco ha scritto :
>
> >>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
> >>> madonna
>
> >> ecco, non capisco l'incazzatura
>
> > Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
> > soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
> > altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
> > giustizia, e' la solita merda nord sud.
>
> perchè sanno che siete delle spugne e vi tengono a briglia stretta
> qui non beve nessuno, fare gli etilometri sarebbe sprecato

giusto, da voi meglio abbondare con i test antidroga e i controlli
revisione/patente/assicurazione


"N"
Connor MacLeod
2011-10-18 08:07:19 UTC
Permalink
Nemo ha spiegato il 18/10/2011 :
> On 18 Ott, 09:36, Connor MacLeod <***@gmail.com> wrote:
>> Dopo dura riflessione, ViLco ha scritto :
>>
>>>>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>>>>> madonna
>>
>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>
>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se
>>> li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli
>>> etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo.
>>> Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>
>> perchè sanno che siete delle spugne e vi tengono a briglia stretta
>> qui non beve nessuno, fare gli etilometri sarebbe sprecato
>
> giusto, da voi meglio abbondare con i test antidroga e i controlli
> revisione/patente/assicurazione

MAGARA
Nemo
2011-10-18 07:57:27 UTC
Permalink
On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
> Tafano wrote:
> >> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> >> stasera, negativo e via.
> > quindi tutto ok
>
> già
>
> >> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
> >> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
> >> regione*
> >> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> > forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
> > all'istat e non rompere i coglioni
>
> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca universitaria
> sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel dato ripartito per
> provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un
> cotechino, vacca eva majala.
>
> >> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
> >> madonna
> > ecco, non capisco l'incazzatura
>
> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
> soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
> altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
> giustizia, e' la solita merda nord sud.

dicci qualcosa che non sappiamo [cit]

"N"
ga.n
2011-10-18 10:28:14 UTC
Permalink
Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>> Tafano wrote:
>>>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
>>>> stasera, negativo e via.
>>> quindi tutto ok
>>
>> già
>>
>>>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
>>>> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
>>>> regione*
>>>> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>
>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca universitaria
>> sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel dato ripartito per
>> provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un
>> cotechino, vacca eva majala.
>>
>>>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>>>> madonna
>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>
>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
>> soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
>> altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
>> giustizia, e' la solita merda nord sud.

> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]

HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
anni luce dal sistema solare.

--
come (omissis) abbiamo fatto a prendere un termine che significa
"toccare con il (omissis)" e renderlo sinonimo di "quoto"?
Nemo
2011-10-18 11:05:52 UTC
Permalink
On 18 Ott, 12:28, ga.n <***@askme.invalid> wrote:
> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>
>
>
>
>
> > On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
> >> Tafano wrote:
> >>>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> >>>> stasera, negativo e via.
> >>> quindi tutto ok
>
> >> già
>
> >>>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
> >>>> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
> >>>> regione*
> >>>> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> >>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
> >>> all'istat e non rompere i coglioni
>
> >> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca universitaria
> >> sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel dato ripartito per
> >> provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un
> >> cotechino, vacca eva majala.
>
> >>>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
> >>>> madonna
> >>> ecco, non capisco l'incazzatura
>
> >> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
> >> soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
> >> altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
> >> giustizia, e' la solita merda nord sud.
> > dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>
> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
> anni luce dal sistema solare.


I

N

T

E

R

E

S

S

A

N

T

I

S

S

I

M

O

grà!


"N"
snowdog
2011-10-18 11:19:00 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:

> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>> Tafano wrote:
>>>>> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro
>>>>> anche stasera, negativo e via.
>>>> quindi tutto ok
>>>
>>> già
>>>
>>>>> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
>>>>> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
>>>>> regione*
>>>>> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>
>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel
>>> dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti
>>> faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>
>>>>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>>>>> madonna
>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>
>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che
>>> se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli
>>> etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un
>>> cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>
>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>
> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
> anni luce dal sistema solare.

rotfl, ricominciamo?



--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
ga.n
2011-10-18 11:24:02 UTC
Permalink
Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:

>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>> Tafano wrote:
>>>>> quindi tutto ok
>>>>
>>>> già
>>>>
>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>
>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel
>>>> dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti
>>>> faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>
>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>
>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che
>>>> se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli
>>>> etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un
>>>> cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>
>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
>> anni luce dal sistema solare.

> rotfl, ricominciamo?

Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno Tavernese,
interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo prodotto da Celso
Valli e pubblicata come singolo nel 1979.
In seguito il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali
Mina.
È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione televisiva Mai
dire Gol.

--
Dai mk, non bestemmiare, che una cosa e' frequentare un NG di froci,
un'altra e' frequentare un NG di froci che bestemmiano. A tutto c'e' un
limite, vacca eva doganiera
snowdog
2011-10-18 11:31:34 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:

> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>
>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>> Tafano wrote:
>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>
>>>>> già
>>>>>
>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>
>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel
>>>>> dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se lo trovi
>>>>> ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>
>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>
>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>>>>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>>>>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>>>>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>
>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
>>> anni luce dal sistema solare.
>
>> rotfl, ricominciamo?
>
> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno Tavernese,
> interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo prodotto da Celso
> Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In seguito il brano è stato
> eseguito da altri artisti, tra i quali Mina.
> È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione televisiva Mai
> dire Gol.

Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito dal
sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel calcio,
nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed in altre
discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a proprio favore
attraverso il centro della porta o di un bersaglio con la palla.
Indice [nascondi]
1 Il gol nel calcio
2 Marcature multiple
2.1 Doppietta
2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League
2.2.1 Doppiette nella fase finale dei Mondiali
2.3 Tripletta
2.3.1 Triplette famose
2.4 Poker o Quaterna
2.5 Cinquina
2.6 Altro
3 Note
4 Voci correlate
Il gol nel calcio [modifica]

In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si verifica
quando il pallone varca completamente la linea di porta passando tra i
pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla Regola 10 del Regolamento
del Gioco del Calcio.[2]
Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o anche
di proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete").
La parola gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come
l'Italia, la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America Latina;
da esso derivano alcuni termini tipici del linguaggio calcistico come
goleador (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in
portoghese, che diventa goal-keeper nella lingua inglese).
La diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso tuttavia questo
termine in moltissime lingue. Da notare che nei paesi francofoni, si usa
invece but, con lo stesso significato di "scopo, fine" da cui è derivato
il termine inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta invece a
identificare il portiere in quanto si tratta dell'abbreviazione della
parola Goal-keeper (portiere in inglese).
Marcature multiple [modifica]

Doppietta [modifica]
Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a segno
due gol nella stessa partita.
In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple) è
detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49 realizzazioni
multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3]
Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League [modifica]
22 maggio 2010: Diego Milito
Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica]
Quello che segue è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite
del Campionato mondiale di calcio.
30 giugno 2002: Ronaldo
Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002
12 luglio 1998: Zinedine Zidane
Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998
5 e 13 luglio 1994: Roberto Baggio
Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994
Bulgaria-Italia 1-2 - Semifinale Mondiali 1994
22 giugno 1986: Diego Armando Maradona
Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali 1986, in
quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente più famosi: la
Mano de Dios e il Gol del secolo.
29 giugno 1958: Pelé e Vavà
Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958
19 giugno 1938: Gino Colaussi e Silvio Piola
Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938
Tripletta [modifica]
Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a segno
tre gol nella stessa partita.
In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in inglese
hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le firme
autografate di tutti i giocatori in campo.
La prima tripletta in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter
Palotás del Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel
secondo incontro giocato in questa competizione.
Cinque giocatori hanno messo a segno una tripletta al loro debutto nella
massima competizione europea per club: Marco van Basten (Milan), Faustino
Asprilla (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney
(Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese)
Triplette famose [modifica]
Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5 luglio del 1982, una
tripletta durante i Mondiali giocati in Spagna.
Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale dei Mondiali del '66, fra cui
un gol fantasma che regalò la vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst
era inizialmente la riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi.
Giampaolo Pazzini ha realizzato una tripletta nella partita inaugurale
del nuovo stadio di Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il
24 marzo 2007.
Il record per la tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore
inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò
tre reti in 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C..
Edinson Cavani, mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18
settembre 2011 una tripletta, fu il primo nella storia del campionato
italiano di calcio a portare a casa il pallone con tutte le firme
autografate dei giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu
reso legale anche in Italia l'hat-trick.
Poker o Quaterna [modifica]

In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
geopolitica limitata.
Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
secondaria, dipendente da una più generale.
Si dice che un calciatore o una squadra segna una "quaterna", o un
"poker" quando realizza quattro gol nella stessa partita.
Nella fase finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocatore è
riuscito a fare una quaterna:
05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del 1938
Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della stagione
2005/2006
Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola partita
di Champions League:
Marco Van Basten
Andrij Ševčenko
Dado Pršo
Ruud Van Nistelrooy
Lionel Messi
Simone Inzaghi
Ferenc Puskás
Samuel Eto'o
In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una quaterna:
Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA 2007-2008
Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli ultimi
anni da:
Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di Serie A
1992-1993
Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato di
Serie A 1992-1993
Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del campionato di
Serie A 1994-1995
Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di Serie A
1994-1995
Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato di
Serie A 1996-1997
Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie A
2000-2001
Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato di
Serie A 2001-2002
Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di Serie A
2002-2003
Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di Serie
A 2003-2004
Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in Parma-
Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di Serie A
2007-2008
Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato di
Serie A 2010-2011
E in Serie B da:
Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel campionato di
Serie B 2005-2006[4]
Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel campionato
di Serie B 2009-2010
Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel campionato
di Serie B 2010-2011
Cinquina [modifica]

In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
geopolitica limitata.
Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
secondaria, dipendente da una più generale.
Si dice che un calciatore o una squadra segna una "cinquina" o un
"pokerissimo" quando realizza cinque gol nella stessa partita.
Nella fase finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocator è
riuscito a fare un pokerissimo:
28 giugno 1994: Oleg Salenko
Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994
In Champions League il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni
da:
José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei Campioni
1962/63
In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93
Fabrizio Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli ultimi
anni da:
Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986
Kurt Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
Altro [modifica]
Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in Juventus-Inter
9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6 volte) hanno segnato
più di 5 marcature nella stessa partita ma queste non hanno nomi
particolari.




--
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http://screanzatopo.wordpress.com
Connor MacLeod
2011-10-18 13:28:37 UTC
Permalink
snowdog ha pensato forte :
> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>
>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>
>>>>>> già
>>>>>>
>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>
>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel
>>>>>> dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se lo trovi
>>>>>> ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>
>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>
>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>>>>>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>>>>>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>>>>>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>
>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
>>>> anni luce dal sistema solare.
>>
>>> rotfl, ricominciamo?
>>
>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno Tavernese,
>> interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo prodotto da Celso
>> Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In seguito il brano è stato
>> eseguito da altri artisti, tra i quali Mina.
>> È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione televisiva Mai
>> dire Gol.
>
> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito dal
> sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel calcio,
> nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed in altre
> discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a proprio favore
> attraverso il centro della porta o di un bersaglio con la palla.
> Indice [nascondi]
> 1 Il gol nel calcio
> 2 Marcature multiple
> 2.1 Doppietta
> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League
> 2.2.1 Doppiette nella fase finale dei Mondiali
> 2.3 Tripletta
> 2.3.1 Triplette famose
> 2.4 Poker o Quaterna
> 2.5 Cinquina
> 2.6 Altro
> 3 Note
> 4 Voci correlate
> Il gol nel calcio [modifica]
>
> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si verifica
> quando il pallone varca completamente la linea di porta passando tra i
> pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla Regola 10 del Regolamento
> del Gioco del Calcio.[2]
> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o anche
> di proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
> avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete").
> La parola gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come
> l'Italia, la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America Latina;
> da esso derivano alcuni termini tipici del linguaggio calcistico come
> goleador (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in
> portoghese, che diventa goal-keeper nella lingua inglese).
> La diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso tuttavia questo
> termine in moltissime lingue. Da notare che nei paesi francofoni, si usa
> invece but, con lo stesso significato di "scopo, fine" da cui è derivato
> il termine inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta invece a
> identificare il portiere in quanto si tratta dell'abbreviazione della
> parola Goal-keeper (portiere in inglese).
> Marcature multiple [modifica]
>
> Doppietta [modifica]
> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a segno
> due gol nella stessa partita.
> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple) è
> detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49 realizzazioni
> multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3]
> Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League [modifica]
> 22 maggio 2010: Diego Milito
> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica]
> Quello che segue è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite
> del Campionato mondiale di calcio.
> 30 giugno 2002: Ronaldo
> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002
> 12 luglio 1998: Zinedine Zidane
> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998
> 5 e 13 luglio 1994: Roberto Baggio
> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994
> Bulgaria-Italia 1-2 - Semifinale Mondiali 1994
> 22 giugno 1986: Diego Armando Maradona
> Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali 1986, in
> quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente più famosi: la
> Mano de Dios e il Gol del secolo.
> 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958
> 19 giugno 1938: Gino Colaussi e Silvio Piola
> Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938
> Tripletta [modifica]
> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a segno
> tre gol nella stessa partita.
> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in inglese
> hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le firme
> autografate di tutti i giocatori in campo.
> La prima tripletta in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter
> Palotás del Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel
> secondo incontro giocato in questa competizione.
> Cinque giocatori hanno messo a segno una tripletta al loro debutto nella
> massima competizione europea per club: Marco van Basten (Milan), Faustino
> Asprilla (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney
> (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese)
> Triplette famose [modifica]
> Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5 luglio del 1982, una
> tripletta durante i Mondiali giocati in Spagna.
> Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale dei Mondiali del '66, fra cui
> un gol fantasma che regalò la vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst
> era inizialmente la riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi.
> Giampaolo Pazzini ha realizzato una tripletta nella partita inaugurale
> del nuovo stadio di Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il
> 24 marzo 2007.
> Il record per la tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore
> inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò
> tre reti in 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C..
> Edinson Cavani, mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18
> settembre 2011 una tripletta, fu il primo nella storia del campionato
> italiano di calcio a portare a casa il pallone con tutte le firme
> autografate dei giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu
> reso legale anche in Italia l'hat-trick.
> Poker o Quaterna [modifica]
>
> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
> geopolitica limitata.
> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
> secondaria, dipendente da una più generale.
> Si dice che un calciatore o una squadra segna una "quaterna", o un
> "poker" quando realizza quattro gol nella stessa partita.
> Nella fase finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocatore è
> riuscito a fare una quaterna:
> 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del 1938
> Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della stagione
> 2005/2006
> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola partita
> di Champions League:
> Marco Van Basten
> Andrij Ševčenko
> Dado Pršo
> Ruud Van Nistelrooy
> Lionel Messi
> Simone Inzaghi
> Ferenc Puskás
> Samuel Eto'o
> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una quaterna:
> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA 2007-2008
> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli ultimi
> anni da:
> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di Serie A
> 1992-1993
> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato di
> Serie A 1992-1993
> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del campionato di
> Serie A 1994-1995
> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di Serie A
> 1994-1995
> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato di
> Serie A 1996-1997
> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie A
> 2000-2001
> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato di
> Serie A 2001-2002
> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di Serie A
> 2002-2003
> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di Serie
> A 2003-2004
> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in Parma-
> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di Serie A
> 2007-2008
> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato di
> Serie A 2010-2011
> E in Serie B da:
> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel campionato di
> Serie B 2005-2006[4]
> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel campionato
> di Serie B 2009-2010
> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel campionato
> di Serie B 2010-2011
> Cinquina [modifica]
>
> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
> geopolitica limitata.
> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
> secondaria, dipendente da una più generale.
> Si dice che un calciatore o una squadra segna una "cinquina" o un
> "pokerissimo" quando realizza cinque gol nella stessa partita.
> Nella fase finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocator è
> riuscito a fare un pokerissimo:
> 28 giugno 1994: Oleg Salenko
> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994
> In Champions League il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni
> da:
> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei Campioni
> 1962/63
> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93
> Fabrizio Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli ultimi
> anni da:
> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986
> Kurt Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
> Altro [modifica]
> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in Juventus-Inter
> 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6 volte) hanno segnato
> più di 5 marcature nella stessa partita ma queste non hanno nomi
> particolari.

colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás de
los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17 febbraio
2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato italiano.
Chiamato El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul
corpo minuto o anche El Gran Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori vinse
con la maglia della Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu
campione del calcio argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In
carriera mise a segno 146 reti nel campionato italiano e 8 con la
maglia della Nazionale italiana.
Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i tempi[2],
occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei migliori
calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS nel 2004.[3]
Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior numero di gol
segnati in una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò
infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra Juventus
ed Inter della stagione 1960-1961, terminata con il punteggio di 9-1
per i bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo con la
formazione primavera in segno di protesta[4].
Nel marzo 2004 è stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che
raggruppa i maggiori fuoriclasse di sempre.
È stato certamente fra i calciatori più amati dai tifosi delle sole tre
squadre in cui ha giocato, River Plate, Juventus e Napoli. .
Indice [nascondi]
1 Caratteristiche tecniche
2 Carriera
2.1 Calciatore
2.1.1 Club
2.1.1.1 River Plate
2.1.1.2 Juventus
2.1.1.3 Napoli
2.1.2 Nazionale
2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
2.2 Allenatore e commentatore sportivo
3 Statistiche
3.1 Presenze e reti nei club
3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale
4 Palmarès
4.1 Club
4.1.1 Competizioni nazionali
4.1.2 Competizioni internazionali
4.2 Nazionale
4.3 Individuale
5 Note
6 Voci correlate
7 Pubblicazioni varie
8 Bibliografia
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Caratteristiche tecniche [modifica]

Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i calzettoni
abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come gesto di sfida
verso gli avversari, che spesso superava in tunnel): per questo stile i
giornalisti sportivi coniarono termini quali calzettoni alla
"cacaiola", o alla Sivori. A queste particolarità si aggiungeva
l'abitudine di lasciar scivolare con finta disinvoltura la sua
maglietta numero 10 fuori dai calzoncini.
Uno dei suoi colpi migliori e più naturali era il cosiddetto tunnel,
cioè l'abilità di far passare la palla fra le gambe dell'avversario
disorientandolo con movimenti zigzaganti e finte repentine.
Carriera [modifica]



Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della Juventus,
conosciuto come Il Trio Magico


Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus
del 26 giugno 1963 a Torino
Calciatore [modifica]
Club [modifica]
River Plate [modifica]
Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come Ángel
Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della maquina[5],
guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo stile di gioco[5].
La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955, titolo
confermato quando il River batté il Boca Juniors 2-1 alla Bombonera[6].
Nella stessa stagione il club vinse la Copa Río de La Plata battendo il
Nacional. La stagione successiva la squadra vinse il campionato
argentino all'ultima giornata battendo il Rosario Central per 4-0 con
Sívori che realizzò l'ultima rete[7]. Avrebbe giocato l'ultima partita
con la maglia del River contro lo stesso club il 5 maggio 1957.
Durante la stagione 1957-1958, ad appena 21 anni fu ingaggiato dalla
Juventus dopo essere stato notato da Renato Cesarini; i torinesi
pagarono 10 milioni di pesos per il trasferimento, stabilendo un record
per l'epoca ma provocando indirettamente un declino nella storia del
River, che nei 18 anni seguenti non riuscì a vincere il campionato in
Argentina[8]; tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il loro El
Monumental[8].
Juventus [modifica]
Dopo aver esordito nelle file del River Plate di Buenos Aires - squadra
con la quale iniziò a giocare per interessamento dell'ex-juventino,
Renato Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle file della squadra
torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un formidabile trio
offensivo assieme al centravanti gallese John Charles e a Giampiero
Boniperti. Indossa la maglia bianconera in 257 partite (215 in A, 23 in
Coppa Italia e 19 in Europa), segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa
Italia e 12 in Europa)[9][10] e vincendo tre scudetti e tre Coppe
Italia.[11]
Napoli [modifica]
Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui
non sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva perché
Bruno Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il suo cartellino
acquista due motori navali per la sua flotta e paga settanta milioni:
quando arriva in città ad accoglierlo ci sono migliaia di tifosi[12].
formerà una straordinaria coppia-gol sudamericana con Josè Altafini.
All'ombra del Vesuvio vive una seconda giovinezza: la squadra vince
subito la Coppa delle Alpi (1966) ed è protagonista in serie A con un
terzo posto nello stesso anno[13], un quarto l'anno dopo[14] ed un
secondo nel 1968[15]. Un grave infortunio al ginocchio destro durante
una tournée del Napoli in Colombia nell'estate del 1967 lo metterà a
disposizione della squadra partenopea a mezzo servizio nelle ultime due
stagioni ed uno storico litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante
Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato con un'espulsione e
successivi sei turni di squalifica, lo convincono definitivamente a
concludere la propria straordinaria carriera, a trentatré anni,
decisione su cui già pensava da tempo[16].
Nazionale [modifica]
Vinse il titolo continentale sudamericano nel 1957 giocando nella
nazionale argentina. Nel 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno
successivo, in virtù della sua condizione di oriundo, poté essere
impiegato nella nazionale di calcio italiana che partecipò ai Mondiali
cileni del 1962, dove fu penalizzato ancora una volta, secondo i
giornalisti, dal suo carattere introverso[17]. Con la maglia della
nazionale azzurra Sivori disputò in tutto appena nove incontri,
mettendo comunque a segno otto reti, di cui ben quattro contro Israele
nel 1961.
Angeli dalla faccia sporca [modifica]
Con altri due fuoriclasse argentini - Antonio Valentin Angelillo e
Humberto Maschio - aveva già formato nella nazionale argentina
(diciotto presenze) un trio destinato a rimanere nella memoria con il
nome di trio degli Angeli dalla faccia sporca (appellativo mutuato dal
titolo del film del 1938 Gli angeli con la faccia sporca) per l'aria da
impertinenti scugnizzi che i tre avevano sul campo e fuori. Invano, il
terzetto poté ricostituirsi nelle squadre di club italiane dalle quali
i tre furono successivamente ingaggiati (mentre Sivori approdò a
Torino, gli altri due si trovarono a giocare per la rivale di sempre
della Juventus, l'Inter). Successivamente solo Angelillo, riuscirà nel
1967 a riconciliarsi calcisticamente (seppur per un brevissimo periodo)
al fuoriclasse argentino: con la maglia del Napoli, durante la tournée
partenopea in Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato
grave infortunio.
Allenatore e commentatore sportivo [modifica]
Per brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale si
trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si dimostrò per
lungo tempo competente ed apprezzato commentatore.
Nel 1973 diventò commissario tecnico della nazionale Argentina con il
compito di qualificare la "biancoceleste" ai campionati mondiali del
1974. Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva fallito la
qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la qualificazione ai danni di
Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un pareggio: celebre fu la mossa
con la quale, dovendo giocare due partite ravvicinate, uno a livello
del mare ed un'altra ai 3650 m di quota di La Paz allestì due squadre.
Mentre la prima si allenava a Buenos Aires e si recò ad Asuncion dove
pareggiò col Paraguay, la seconda ("nazionale da montagna" venne
definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per acclimatarsi in
quota.
Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina e
tornato presidente in quei giorni.
È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
Football Club.
Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
Argentina.
Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam e
Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978, all'età di
quindici anni.
Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás -
intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -, a
causa di un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
Statistiche [modifica]

Presenze e reti nei club [modifica]

Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
riferimenti bibliografici puntuali.
Commento: Da dove provengono i dati delle coppe?
Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca
la contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle
informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più
precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre
coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1954 River Plate PD 16 8 - - - - - - - - - 16 8
1955 PD 23 11 - - - - - - - - - 23 11
1956 PD 23 10 - - - - - - - - - 23 10
1957 PD 1 0 - - - - - - - - - 1 0
Totale River Plate 63 29 - - - - - - 63 29
1957-1958 Juventus A 32 22 CI 8 9 - - - - - - 40 31
1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC 2 3 - - - 29 23
1959-1960 A 31 28 CI 4 3 - - - - - - 35 31
1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1 1 - - - 29 28
1961-1962 A 25 13 CI - - CC 5 2 - - - 30 15
1962-1963 A 33 16 CI 4 3 - - - - - - 37 19
1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF 4 0 - - - 34 14
1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF 3 2 - - - 19 6
Totale Juventus 215 135 23 24 15 8 - - 253 167
1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1 0 - - - CA+ CM ? 1+0 33 8
1966-1967 A 20 2 CI 0 0 CdF 5 3 - - - 23 5
1967-1968 A 7 2 CI 0 0 CdF 0 0 - - - 7 2
1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF 2 0 - - - 5 1
Totale Napoli 63 12 1 0 7 3 ? 1 71 16
Totale carriera 340 175 23 24 15 11 1 378 211
Cronologia presenze e reti in Nazionale [modifica]
▼ espandi
Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
Argentina
▼ espandi
Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale - Italia
Palmarès [modifica]

Club [modifica]
Competizioni nazionali [modifica]
Campionato argentino: 3
River Plate: 1955, 1956, 1957
Campionato italiano: 3
Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
Coppa Italia: 3
Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
Competizioni internazionali [modifica]
Coppa delle Alpi: 2
Juventus: 1963
Napoli: 1966
snowdog
2011-10-18 13:32:31 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:

> snowdog ha pensato forte :
>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>
>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>
>>>>>>> già
>>>>>>>
>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>
>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale:
>>>>>>> quel dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se lo
>>>>>>> trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>>
>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>
>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>>>>>>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>>>>>>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>>>>>>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>
>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
>>>>> anni luce dal sistema solare.
>>>
>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>
>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In seguito
>>> il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali Mina. È stata
>>> utilizzata come sigla finale della trasmissione televisiva Mai dire
>>> Gol.
>>
>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito dal
>> sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel calcio,
>> nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed in altre
>> discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a proprio
>> favore attraverso il centro della porta o di un bersaglio con la palla.
>> Indice [nascondi]
>> 1 Il gol nel calcio
>> 2 Marcature multiple
>> 2.1 Doppietta
>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta
>> 2.3.1 Triplette famose
>> 2.4 Poker o Quaterna
>> 2.5 Cinquina
>> 2.6 Altro
>> 3 Note
>> 4 Voci correlate
>> Il gol nel calcio [modifica]
>>
>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si verifica
>> quando il pallone varca completamente la linea di porta passando tra i
>> pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla Regola 10 del
>> Regolamento del Gioco del Calcio.[2]
>> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o anche
>> di proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
>> avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La parola gol
>> è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come l'Italia, la
>> Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America Latina; da esso
>> derivano alcuni termini tipici del linguaggio calcistico come goleador
>> (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in portoghese, che
>> diventa goal-keeper nella lingua inglese). La diffusione planetaria del
>> gioco del calcio ha diffuso tuttavia questo termine in moltissime
>> lingue. Da notare che nei paesi francofoni, si usa invece but, con lo
>> stesso significato di "scopo, fine" da cui è derivato il termine
>> inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta invece a identificare
>> il portiere in quanto si tratta dell'abbreviazione della parola
>> Goal-keeper (portiere in inglese). Marcature multiple [modifica]
>>
>> Doppietta [modifica]
>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a segno
>> due gol nella stessa partita.
>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple) è
>> detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49 realizzazioni
>> multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3] Doppiette nella fase
>> finale della UEFA Champions League [modifica] 22 maggio 2010: Diego
>> Milito
>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che segue è
>> un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite del Campionato
>> mondiale di calcio.
>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998: Zinedine
>> Zidane
>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994: Roberto
>> Baggio
>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994 Bulgaria-Italia 1-2
>> - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986: Diego Armando Maradona
>> Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali 1986, in
>> quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente più famosi:
>> la Mano de Dios e il Gol del secolo.
>> 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino Colaussi
>> e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938 Tripletta
>> [modifica]
>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a segno
>> tre gol nella stessa partita.
>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le
>> firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima tripletta in
>> Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter Palotás del Vörös
>> Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel secondo incontro
>> giocato in questa competizione. Cinque giocatori hanno messo a segno
>> una tripletta al loro debutto nella massima competizione europea per
>> club: Marco van Basten (Milan), Faustino Asprilla (Newcastle),
>> Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney (Manchester United),
>> Vincenzo Iaquinta (Udinese) Triplette famose [modifica]
>> Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5 luglio del 1982, una
>> tripletta durante i Mondiali giocati in Spagna. Geoff Hurst segnò una
>> tripletta alla finale dei Mondiali del '66, fra cui un gol fantasma che
>> regalò la vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst era inizialmente la
>> riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha
>> realizzato una tripletta nella partita inaugurale del nuovo stadio di
>> Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il 24 marzo 2007.
>> Il record per la tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore
>> inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò
>> tre reti in 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C.. Edinson
>> Cavani, mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18 settembre
>> 2011 una tripletta, fu il primo nella storia del campionato italiano di
>> calcio a portare a casa il pallone con tutte le firme autografate dei
>> giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu reso legale
>> anche in Italia l'hat-trick. Poker o Quaterna [modifica]
>>
>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>> geopolitica limitata.
>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se la
>> voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore o
>> una squadra segna una "quaterna", o un "poker" quando realizza quattro
>> gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato mondiale
>> di calcio un solo giocatore è riuscito a fare una quaterna:
>> 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del 1938
>> Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della stagione
>> 2005/2006
>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>> partita di Champions League:
>> Marco Van Basten
>> Andrij Ševčenko
>> Dado Pršo
>> Ruud Van Nistelrooy
>> Lionel Messi
>> Simone Inzaghi
>> Ferenc Puskás
>> Samuel Eto'o
>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una quaterna:
>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
>> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA 2007-2008
>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli ultimi
>> anni da:
>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di Serie
>> A
>> 1992-1993
>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato di
>> Serie A 1992-1993
>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del campionato
>> di
>> Serie A 1994-1995
>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di Serie A
>> 1994-1995
>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato di
>> Serie A 1996-1997
>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie A
>> 2000-2001
>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato di
>> Serie A 2001-2002
>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di Serie
>> A
>> 2002-2003
>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di
>> Serie
>> A 2003-2004
>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>> Parma-
>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di Serie
>> A
>> 2007-2008
>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato di
>> Serie A 2010-2011
>> E in Serie B da:
>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel campionato di
>> Serie B 2005-2006[4]
>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>> campionato
>> di Serie B 2009-2010
>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>> campionato
>> di Serie B 2010-2011
>> Cinquina [modifica]
>>
>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>> geopolitica limitata.
>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se la
>> voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore o
>> una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo" quando realizza
>> cinque gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato
>> mondiale di calcio un solo giocator è riuscito a fare un pokerissimo:
>> 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League il
>> pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>> Campioni
>> 1962/63
>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli ultimi
>> anni da:
>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>> Altro [modifica]
>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6 volte)
>> hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma queste non
>> hanno nomi particolari.
>
> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás de
> los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17 febbraio
> 2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato italiano. Chiamato
> El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul corpo minuto
> o anche El Gran Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori vinse con la maglia
> della Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu campione del calcio
> argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a segno
> 146 reti nel campionato italiano e 8 con la maglia della Nazionale
> italiana.
> Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i tempi[2],
> occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei migliori
> calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS nel 2004.[3]
> Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior numero di gol
> segnati in una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò
> infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra Juventus
> ed Inter della stagione 1960-1961, terminata con il punteggio di 9-1 per
> i bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo con la
> formazione primavera in segno di protesta[4]. Nel marzo 2004 è stato
> inserito nella speciale classifica FIFA 100, che raggruppa i maggiori
> fuoriclasse di sempre. È stato certamente fra i calciatori più amati dai
> tifosi delle sole tre squadre in cui ha giocato, River Plate, Juventus e
> Napoli. . Indice [nascondi]
> 1 Caratteristiche tecniche
> 2 Carriera
> 2.1 Calciatore
> 2.1.1 Club
> 2.1.1.1 River Plate
> 2.1.1.2 Juventus
> 2.1.1.3 Napoli
> 2.1.2 Nazionale
> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche
> 3.1 Presenze e reti nei club
> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès
> 4.1 Club
> 4.1.1 Competizioni nazionali
> 4.1.2 Competizioni internazionali
> 4.2 Nazionale
> 4.3 Individuale
> 5 Note
> 6 Voci correlate
> 7 Pubblicazioni varie
> 8 Bibliografia
> 9 Altri progetti
> 10 Collegamenti esterni
> Caratteristiche tecniche [modifica]
>
> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i calzettoni
> abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come gesto di sfida
> verso gli avversari, che spesso superava in tunnel): per questo stile i
> giornalisti sportivi coniarono termini quali calzettoni alla "cacaiola",
> o alla Sivori. A queste particolarità si aggiungeva l'abitudine di
> lasciar scivolare con finta disinvoltura la sua maglietta numero 10
> fuori dai calzoncini. Uno dei suoi colpi migliori e più naturali era il
> cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di far passare la palla fra le gambe
> dell'avversario disorientandolo con movimenti zigzaganti e finte
> repentine. Carriera [modifica]
>
>
>
> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della Juventus,
> conosciuto come Il Trio Magico
>
>
> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus del
> 26 giugno 1963 a Torino
> Calciatore [modifica]
> Club [modifica]
> River Plate [modifica]
> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come Ángel
> Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della maquina[5],
> guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo stile di gioco[5].
> La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955, titolo
> confermato quando il River batté il Boca Juniors 2-1 alla Bombonera[6].
> Nella stessa stagione il club vinse la Copa Río de La Plata battendo il
> Nacional. La stagione successiva la squadra vinse il campionato
> argentino all'ultima giornata battendo il Rosario Central per 4-0 con
> Sívori che realizzò l'ultima rete[7]. Avrebbe giocato l'ultima partita
> con la maglia del River contro lo stesso club il 5 maggio 1957. Durante
> la stagione 1957-1958, ad appena 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus
> dopo essere stato notato da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10
> milioni di pesos per il trasferimento, stabilendo un record per l'epoca
> ma provocando indirettamente un declino nella storia del River, che nei
> 18 anni seguenti non riuscì a vincere il campionato in Argentina[8];
> tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il loro El Monumental[8].
> Juventus [modifica]
> Dopo aver esordito nelle file del River Plate di Buenos Aires - squadra
> con la quale iniziò a giocare per interessamento dell'ex-juventino,
> Renato Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle file della squadra
> torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un formidabile trio
> offensivo assieme al centravanti gallese John Charles e a Giampiero
> Boniperti. Indossa la maglia bianconera in 257 partite (215 in A, 23 in
> Coppa Italia e 19 in Europa), segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa
> Italia e 12 in Europa)[9][10] e vincendo tre scudetti e tre Coppe
> Italia.[11]
> Napoli [modifica]
> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui non
> sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva perché Bruno
> Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il suo cartellino
> acquista due motori navali per la sua flotta e paga settanta milioni:
> quando arriva in città ad accoglierlo ci sono migliaia di tifosi[12].
> formerà una straordinaria coppia-gol sudamericana con Josè Altafini.
> All'ombra del Vesuvio vive una seconda giovinezza: la squadra vince
> subito la Coppa delle Alpi (1966) ed è protagonista in serie A con un
> terzo posto nello stesso anno[13], un quarto l'anno dopo[14] ed un
> secondo nel 1968[15]. Un grave infortunio al ginocchio destro durante
> una tournée del Napoli in Colombia nell'estate del 1967 lo metterà a
> disposizione della squadra partenopea a mezzo servizio nelle ultime due
> stagioni ed uno storico litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante
> Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato con un'espulsione e
> successivi sei turni di squalifica, lo convincono definitivamente a
> concludere la propria straordinaria carriera, a trentatré anni,
> decisione su cui già pensava da tempo[16]. Nazionale [modifica]
> Vinse il titolo continentale sudamericano nel 1957 giocando nella
> nazionale argentina. Nel 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno
> successivo, in virtù della sua condizione di oriundo, poté essere
> impiegato nella nazionale di calcio italiana che partecipò ai Mondiali
> cileni del 1962, dove fu penalizzato ancora una volta, secondo i
> giornalisti, dal suo carattere introverso[17]. Con la maglia della
> nazionale azzurra Sivori disputò in tutto appena nove incontri, mettendo
> comunque a segno otto reti, di cui ben quattro contro Israele nel 1961.
> Angeli dalla faccia sporca [modifica] Con altri due fuoriclasse
> argentini - Antonio Valentin Angelillo e Humberto Maschio - aveva già
> formato nella nazionale argentina (diciotto presenze) un trio destinato
> a rimanere nella memoria con il nome di trio degli Angeli dalla faccia
> sporca (appellativo mutuato dal titolo del film del 1938 Gli angeli con
> la faccia sporca) per l'aria da impertinenti scugnizzi che i tre avevano
> sul campo e fuori. Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle squadre
> di club italiane dalle quali i tre furono successivamente ingaggiati
> (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono a giocare
> per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter). Successivamente solo
> Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi calcisticamente (seppur per
> un brevissimo periodo) al fuoriclasse argentino: con la maglia del
> Napoli, durante la tournée partenopea in Colombia, che vedrà Sivori
> protagonista del già citato grave infortunio.
> Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per brevissimo tempo
> Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando abbandonò il calcio
> giocato, la polemica con la classe arbitrale si trasferì dai campi di
> gioco alla televisione e Sivori si dimostrò per lungo tempo competente
> ed apprezzato commentatore. Nel 1973 diventò commissario tecnico della
> nazionale Argentina con il compito di qualificare la "biancoceleste" ai
> campionati mondiali del 1974. Incarico delicato in quanto l'Argentina
> aveva fallito la qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la
> qualificazione ai danni di Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un
> pareggio: celebre fu la mossa con la quale, dovendo giocare due partite
> ravvicinate, uno a livello del mare ed un'altra ai 3650 m di quota di La
> Paz allestì due squadre. Mentre la prima si allenava a Buenos Aires e si
> recò ad Asuncion dove pareggiò col Paraguay, la seconda ("nazionale da
> montagna" venne definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per
> acclimatarsi in quota.
> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina e
> tornato presidente in quei giorni.
> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
> Football Club.
> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
> Argentina.
> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam e
> Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978, all'età di
> quindici anni.
> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás -
> intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -, a
> causa di un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
> Statistiche [modifica]
>
> Presenze e reti nei club [modifica]
>
> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
> riferimenti bibliografici puntuali.
> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano una
> bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione
> delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che
> indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi
> migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i
> suggerimenti del progetto di riferimento. Stagione Squadra Campionato
> Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
> Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti
Comp Pres Reti Pres Reti
> 1954 River Plate PD 16
8 - - - - - - - - -
16 8 1955 PD 23 11 - - - - -
> - - - - 23 11 1956 PD 23
10 - - - - - - - - -
23 10 1957 PD 1 0 - - - -
> - - - - - 1 0
> Totale River Plate 63
29 - - - - - -
63 29 1957-1958 Juventus A 32
> 22 CI 8
9 - - - - - - 40 31
1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
2 3 - - - 29 23
> 1959-1960 A 31 28 CI 4
3 - - - - - - 35 31
1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1
> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
13 CI - - CC 5
2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
> 16 CI 4
3 - - - - - - 37 19
1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF
4 0 - - - 34 14
> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF
3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
215 135 23
> 24 15 8 - - 253 167
1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
0 - - - CA+ CM ?
> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
0 CdF 5 3 - - - 23 5
1967-1968 A 7 2 CI 0
> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF
2 0 - - - 5 1 Totale
> Napoli 63 12 1 0 7
3 ? 1 71 16 Totale carriera 340
175 23 24 15 11
> 1 378 211 Cronologia presenze e reti in
Nazionale [modifica] ▼ espandi
> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
> Argentina
> ▼ espandi
> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale - Italia
> Palmarès [modifica]
>
> Club [modifica]
> Competizioni nazionali [modifica]
> Campionato argentino: 3
> River Plate: 1955, 1956, 1957
> Campionato italiano: 3
> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
> Coppa Italia: 3
> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2
> Juventus: 1963
> Napoli: 1966

La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2] nota
anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società calcistica
italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897 come Sport Club
Juventus da un gruppo di studenti liceali torinesi,[3] si tratta del
terzo club italiano per anzianità tra quelli tuttora attivi[4] e, insieme
al Torino, uno dei due che rappresentano nel calcio professionistico il
capoluogo piemontese. Legata fin dagli anni venti alla famiglia Agnelli,
il club ha sempre militato nella massima categoria del campionato
italiano di calcio (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua
fondazione, eccezion fatta per la stagione 2006-07.
La Juventus è la società calcistica più titolata del Paese, nonché una
delle più vittoriose e importanti del mondo,[5][6] essendo stata nominata
come miglior club italiano e secondo a livello europeo del XX secolo
dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio,
organizzazione riconosciuta dalla FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu
insignita di uno speciale riconoscimento come prima squadra nella storia
del calcio continentale ad avere vinto tutte e tre le maggiori
competizioni gestite dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche,
la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA.[8] Con la
vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985, infine, la Juventus divenne
il primo – e rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere conquistato
almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello internazionale.[9]
In base a quanto emerge da un sondaggio della società Demos & Pi
(settembre 2010), la Juventus risulta essere la squadra con il più alto
numero di sostenitori in Italia, avendo riscosso la preferenza del 29%
del campione.[10] Inoltre, risulta essere la decima squadra per numero di
sostenitori a livello continentale contandone circa 13,1 milioni, in base
a un rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport
+Markt AG del settembre 2010.[11]
Indice [nascondi]
1 Cenni storici
2 Cronistoria
3 Colori e simboli
3.1 Colori
3.2 Simboli
3.2.1 Lo stemma
3.2.2 Inno ufficiale
4 Stadi
4.1 Juventus Stadium
5 La Juventus nella cultura popolare
6 L'impegno in campo sociale
7 Organico
7.1 Rosa
7.2 Staff tecnico
8 Settore giovanile
9 Giocatori celebri
10 Presidenti e allenatori
10.1 Presidenti
10.2 Allenatori
11 Palmarès
11.1 Competizioni nazionali
11.2 Competizioni internazionali
11.3 Competizioni giovanili
12 Statistiche
12.1 Statistiche di squadra
12.2 Statistiche individuali
13 La Juventus e la Nazionale italiana
14 Struttura societaria
14.1 Organigramma della società
14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
14.3 Sedi sociali e campi di gioco
15 Tifoseria
15.1 Cenni storici
15.2 Gemellaggi e rivalità
16 Note
17 Bibliografia
17.1 Libri
17.2 Pubblicazioni varie
17.3 Risorse informative in rete
18 Videografia
19 Voci correlate
19.1 Informazione storica
19.2 Liste e riconoscimenti
19.3 Informazioni economiche ed altri
20 Altri progetti
21 Collegamenti esterni
Cenni storici [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
Club.


I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel 1898
Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus per
iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo
d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi
custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima maglia della squadra
fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne bianconera.[13]
Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,[14] la società si
iscrisse al suo primo campionato nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball
Club Torinese.[15] Il primo titolo nazionale arrivò nel 1905, all'epoca
in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo Umberto I.[3] Nel 1906 il
presidente della società, lo svizzero Alfred Dick, a seguito di accese
discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si unì, assieme a un
gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese dando vita al Foot-
Ball Club Torino,[16] segnando così l'origine della più antica rivalità
del calcio italiano e l'inizio di una serie di problemi finanziari e
sportivi che condussero la squadra bianconera alle soglie della
retrocessione in Promozione nel 1913.[17]
Dopo la Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di
Giuseppe Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo piazzamento
in campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni
Giacone,[18] alla Nazionale.


Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935
Il vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della
società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio, in
Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato interamente
in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo allenatore professionista,
l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del secondo tricolore
nella stagione 1925-26.[3] Il primo grande ciclo vincente della Juventus,
grazie all'apporto di elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi, Luis
Monti e il celebre trio difensivo Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra
il 1930-31 e il 1934-35, epoca dei cinque scudetti consecutivi (primato
nazionale), uniti al raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa
Centrale per quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in
quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano,[20] uno dei
precursori del Metodo;[3] molti giocatori di quella Juventus formarono il
nucleo della Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa
Internazionale, progenitrice dell'attuale campionato d'Europa[21] e,
soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì con
9 giocatori).[22]
La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con la
fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli anni trenta e
quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più a
riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel
1949-50.
Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare alla
ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione imposta
dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in abbinamento con
la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia appunto, il cui
proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente del club bianconero
[23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT, di proprietà della
famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]


Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus di fine
anni cinquanta, anche detto il Trio Magico
Alla fine della guerra la società torinese mutò la denominazione in
Juventus Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in
seguito, di suo fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di
vittorie, grazie anche all'arrivo di elementi come l'argentino Omar
Sivori e il gallese John Charles che, insieme al talento casalingo, e
capitano della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che la
stampa non tardò a denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti tra il
1958 e il 1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le valse il
diritto a poter esporre sulle maglie la stella.[26] Omar Sivori divenne
nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il
Pallone d'oro. A tale ciclo fece seguito un decennio scarso di vittorie,
con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto superando all'ultima
giornata l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.


Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20
maggio 1973
Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e il
suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima
stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del 1972-73: furono i
primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni, sotto la conduzione
tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di Giovanni Trapattoni, portarono
a Torino nove scudetti (l'ultimo nel 1986), due Coppe Italia e vittorie
internazionali che fecero diventare la Juventus il club primo d'Europa a
vincere tutte le competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo
a vincere tutte le competizioni ufficiali per club.
In tale quindicennio fu stabilito anche il record di punti per campionati
a 16 squadre (51, contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di
un torneo definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e
affascinante duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria
in Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata contro
gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico composto
esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli schierati in
campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile; Furino, F.
Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al 59'
dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega.
A macchiare la conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito a
Bruxelles il 29 maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti
pre-gara tra la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla
morte di 39 spettatori.
Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.


Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa delle
Coppe
Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante la
sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono nella
Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina (dove gli
Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò campione del mondo
1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano Scirea e Marco Tardelli
divennero i primi giocatori al mondo ad avere vinto sia tutte le
competizioni per club cui presero parte sia la Coppa FIFA.
Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse
portante della squadra la Juventus affrontò nove anni privo di risultati
in campo nazionale, anche se giunsero una Coppa Italia (1990) e due Coppe
UEFA (1990 e 1993).[29]


Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004
Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio all'arrivo di
Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo vincente in Italia e a
livello internazionale: in dieci stagioni, con un intervallo di un
biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che vinse la Coppa Intertoto
(ultimo trofeo internazionale vinto dal club, fino ad oggi), la Juventus
vinse cinque scudetti, raggiunse quattro finali di Champions League
vincendo quella del 1996 allo Stadio Olimpico di Roma, una Coppa
Intercontinentale e una Supercoppa UEFA.
Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora
allenatore della Roma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la
Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che nel
computo generale del club sarebbero stati rispettivamente il 28º e il
29º; tuttavia, a causa del caso giudiziario giornalisticamente definito
Calciopoli a seguito del quale alcuni club di serie A vennero
penalizzati, lo scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a
quello del 2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo
all'ultimo posto della classifica e penalizzata di 17 punti
(successivamente ridotti a 9)[30] nel successivo torneo di serie B;
stante la contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto secondo
alle sue spalle, il titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima
delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova dirigenza
(Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc, amministratore
delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su 42 incontri (pari
a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in serie A un anno più
tardi vincendo il campionato di serie B con sei punti di vantaggio sulla
seconda, il Napoli. Il nuovo tecnico, Didier Deschamps, si dimise prima
della fine del campionato, dopo la promozione matematica: nell'estate del
2007 fu scelto di affidare la conduzione tecnica all'allenatore romano
Claudio Ranieri, cui seguirono nell'ordine Ciro Ferrara – alla prima
esperienza da allenatore –, già responsabile del settore giovanile, e
Alberto Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio 2010.[31] Il 19 maggio
dello stesso anno, dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese
Andrea Agnelli assume la presidenza del club al posto di Blanc – eletto
al massimo incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati
Giuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo
allenatore del club, rispettivamente.[32] La stagione seguente, che ha
visto la Juventus giocare in Europa League, dove è stato eliminato ai
sedicesimi di finale, e concludere, per seconda stagione consecutiva, al
settimo posto in Serie A; è stata l'unica con Delneri.
Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico è stato assunto dall'ex giocatore
e capitano bianconero Antonio Conte.[33]
Cronistoria [modifica]

Cronistoria della Juventus Football Club
1897 · 1º novembre, fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è
una maglia rosa con cravatta e calzoncini neri.
1898 · Non prende parte al campionato nazionale.
1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball Club Juventus.[14]
Non prende parte al campionato nazionale.
1900 · III Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone
Eliminatorio Piemontese.
1901 · Semifinale del Campionato Federale.
1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio.
1903 · Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e calzoncini bianchi.
Finalista del Campionato Federale.
1904 · Finalista del Campionato Federale.
1905 · Campione d'Italia (1º titolo).
1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball Club Torino.[16]
2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34]
1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese.
1908 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (1º titolo).
2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.
1909 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (2º titolo).
3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.
1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico.
1910-11 · 9ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese.
1911-12 · 8ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese.
1912-13 · 6ª nel girone eliminatorio piemontese. Ripescata per ammissione
nel girone lombardo.[17]
1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale del campionato del
Nord Italia.
1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
Interregionale.
1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone finale
della Coppa Federale di calcio.[35]
1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
1919-20 · 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali
interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.
1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio piemontese.
1921-22 · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I.
1922-23 · 5ª nel girone B di Prima Divisione.
1923 · 23 luglio. Ingresso della famiglia Agnelli nella società.[3]
1923-24 · 5ª nel girone A di Prima Divisione.[36]
1924-25 · 3ª nel girone B di Prima Divisione.[36]
1925-26 · Campione d'Italia (2º titolo).
1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.
4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36]
1928-29 · 2ª nel girone B di Divisione Nazionale.[38]
Quarti di finale di Coppa dell'Europa Centrale.
1929 · Istituzione del campionato a girone unico.
1929-30 · 3ª in Serie A.
1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo)
Quarti di finale di Coppa dell'Europa Centrale.
1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39]
1932-33 · Campione d'Italia (5º titolo).
Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo).
Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
1934-35 · Campione d'Italia (7º titolo).
Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
1935-36 · 5ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball
Club.
1936-37 · 5ª in Serie A.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
1937-38 · 2ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
1938-39 · 8ª in Serie A.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
1939-40 · 3ª in Serie A.
Semifinalista di Coppa Italia.
1940-41 · 5ª in Serie A.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
1941-42 · 6ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
1943 · Assume la denominazione societaria di Juventus-Cisitalia.[23]
1942-43 · 3ª in Serie A.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
1944 · 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
1945 · Assume il nome di Juventus Football Club.
1945-46 · 2ª nel girone finale della Divisione Nazionale.
1946-47 · 2ª in Serie A.
1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
1948-49 · 4ª in Serie A.
1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo)
1950-51 · 3ª in Serie A.
Finalista di Coppa Rio.[40]
1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo).
3ª in Coppa Latina 1952.
1952-53 · 2ª in Serie A.
1953-54 · 2ª in Serie A.
1954-55 · 7ª in Serie A.
1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
1956-57 · 9ª in Serie A.
1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo).
Semifinalista di Coppa Italia.
1958-59 · 3ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
1959-60 · Campione d'Italia (11º titolo).
Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo).
Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
1961-62 · 12ª in Serie A.
Semifinalista in Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
1962-63 · 2ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
Semifinalista di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa delle Fiere.
1964-65 · 4ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
Finalista di Coppa delle Fiere.
1965-66 · 5ª in Serie A.
Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
1966-67 · Campione d'Italia (13º titolo).
Semifinalista di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa delle Fiere.
1967 · 27 giugno, la Juventus Football Club diventa società per azioni.
[41]
1967-68 · 3ª in Serie A.
1º turno di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa dei Campioni.
1968-69 · 5ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere.
1969-70 · 3ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere.
1970-71 · 4ª in Serie A.
1º turno di Coppa Italia.
Finalista di Coppa delle Fiere.
1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo).
Girone di semifinale di Coppa Italia
Quarti di finale di Coppa UEFA.
1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo).
Finalista di Coppa Italia.
Finalista di Coppa dei Campioni.
1973-74 · 2ª in Serie A.
Girone di semifinale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42]
1974-75 · Campione d'Italia (16º titolo).
Girone di semifinale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa UEFA.
1975-76 · 2ª in Serie A.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
1976-77 · Campione d'Italia (17º titolo).
Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
Girone di semifinale di Coppa Italia.
1977-78 · Campione d'Italia (18º titolo).
Girone di semifinale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa dei Campioni.
1978-79 · 3ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
1979-80 · 2ª in Serie A.
Semifinalista di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa delle Coppe.
1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo).
Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Finalista del Torneo di Capodanno.
1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo).
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
1982-83 · 2ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
Finalista di Coppa dei Campioni.
1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
Ottavi di finale di Coppa Italia.
1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44]
Campione d'Europa (1º titolo).
1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
Campione del mondo per club (1º titolo).
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
1986-87 · 2ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
1987-88 · 6ª in Serie A.[45]
Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera) della
Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche quale prima
nel continente a vincere le tre maggiori competizioni europee per club.[8]
1988-89 · 4ª in Serie A.
2º turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa UEFA.
1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo)
Vincitrice della Coppa UEFA (2º titolo).
1990-91 · 7ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa delle Coppe.
Sconfitta in Supercoppa Italiana.
1991-92 · 2ª in Serie A.
Finalista di Coppa Italia.
1992-93 · 4ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
Semifinalista di Coppa Italia.
1993-94 · 2ª in Serie A.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa UEFA.
1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
Finalista di Coppa UEFA.
1995-96 · 2ª in Serie A.
Campione d'Europa (2º titolo).
Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
Ottavi di finale di Coppa Italia.
1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo).
Campione del mondo per club (2º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia.
Finalista di Champions League.
1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club (Juvecentus).
1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
Semifinalista di Coppa Italia.
Finalista di Champions League.
1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
Quarti di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Champions League.
Sconfitta in Supercoppa Italiana.
1999-2000 · 2ª in Serie A.
Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa UEFA.
2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima società
calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX secolo stilata
dalla FIFA.[47]
2000-01 · 2ª in Serie A.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Prima fase di Champions League.
2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la quotazione in
Borsa.[48][49]
2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo).
Finalista di Coppa Italia.
Seconda fase di Champions League.
2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia.
Finalista di Champions League.
2003-04 · 3ª in Serie A.
Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
Finalista di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Champions League.
2004-05 · 1ª in Serie A (titolo revocato).[50]
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Champions League.
2005-06 · 20ª in Serie A. Retrocessa in serie B.[50]
Quarti di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Champions League.
Sconfitta in Supercoppa Italiana.
2006-07 · 1ª in Serie B. Promossa in Serie A.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
2007-08 · 3ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
2008-09 · 2ª in Serie A.
Semifinalista di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Champions League.
2009 · 10 settembre. La Juventus è classificata al 2º posto (prima
società calcistica italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX
secolo stilato dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del
Calcio.
2009-10 · 7ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Prima fase di Champions League.
Ottavi di finale di Europa League.
2010-11 · 7ª in Serie A.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Prima fase di Europa League.
Colori e simboli [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
Football Club.
Colori [modifica]


La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere
Dal 1903 l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce
verticali bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi, talora
neri.[13]
La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale scelta
cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi ordinati per
il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la maglie si
scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne decise un cambio.
[3]
Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della società, di
cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e resistente all'usura;
Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del Notts County, la cui
maglia è a strisce bianconere; per tale ragione fu spedito a Torino un
set di uniformi analogo a quello usato dal Notts County.[51]
Simboli [modifica]
Lo stemma [modifica]


La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta


Un logo del passato
Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti l'emblema
della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52] essendo stato
soggetto solamente a moderati restyling, il più recente dei quali
risalente al 2004.[53]
Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere, che
nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre nere.[53] Il
nome del club è impresso in caratteri neri e sottolineato in oro su di
un'area bianca convessa. Il gioco di ombreggiature del logo ha lo scopo
di conferire ad esso un'apparenza di tridimensionalità.[53] Nella parte
inferiore dello stemma, in bianco su sfondo nero, è rappresentato il
toro, simbolo civico di Torino.
In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu Savoia,
omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma concava.[52] Anche
lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia, mentre il toro e il nome del
club erano di colore giallo-oro.[52]
Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin dal
1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo (variabile nel
tempo) e non un elemento d'identità del club.[53]
Inno ufficiale [modifica]
L'inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è
Juve, storia di un grande amore, composto dal cantante e musicista
emiliano Paolo Belli nel 2007.[54]
Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo è
bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte a
opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle composte dagli
artisti più noti, figura Juvecentus, opera di Pierangelo Bertoli nel
1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del club.
[56]
Stadi [modifica]

Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.


Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal 1922 al
1933
In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco del
Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al 1908 fu
utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio 1905-1906, durante
il quale il terreno di casa fu lo Stadio Motovelodromo Umberto I.[57]
Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di Corso Sebastopoli e,
dal 1922 al 1933, quello di Corso Marsiglia, che fu teatro della
conquista di 4 campionati, tre dei quali consecutivi.[58]


Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al 1990
Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni allo Stadio
Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per dotare la città di un
impianto che potesse ospitare le gare del campionato del mondo 1934,
ribattezzato dopo la guerra Stadio Comunale e, in seguito, Stadio
Comunale “Vittorio Pozzo”, esso ospitò 890 incontri di campionato della
Juventus[59] e, dal 1963, dopo la definitiva dismissione dello Stadio
Filadelfia, fu condiviso con il Torino; capace di circa 65.000 posti in
piedi, fu utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine
si trasferirono allo Stadio delle Alpi, riservando il Comunale solo agli
allenamenti della squadra bianconera.


Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006
Il Delle Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione
del campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato
1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette, nella
periferia nord-occidentale di Torino, era capace di poco più di 69.000
posti ed era dotato di un impianto di diffusione acustica che lo rendeva
idoneo anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo di utilizzo del
Delle Alpi, comunque, la Juventus in alcune occasioni scelse di disputare
le proprie gare interne in stadi di altre città, quali ad esempio il
Manuzzi di Cesena (Coppa Italia, Coppa Intertoto), il Meazza di Milano
(semifinale e finale di Coppa UEFA 1994-95) oppure il La Favorita di
Palermo (Supercoppa UEFA 1996).[60]
Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale a titolo gratuito
al Torino in cambio dell'impegno del club granata a ristrutturarlo in
tempo per i XX Giochi olimpici invernali del 2006 (tale impegno non fu
rispettato per sopravvenuto fallimento societario nel 2005, a seguito del
quale il Comune riacquisì la titolarità della concessione dell'impianto)
e, nel contempo, concesse lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi alla
Juventus per 99 anni.[60]
Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha disputato quindi i
suoi incontri interni nel rinnovato Comunale, ribattezzato Stadio
Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di 27.994 posti a sedere,
[59] dopo la ristrutturazione avvenuta in occasione dei Giochi olimpici.
Juventus Stadium [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.


Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia d'inaugurazione (8
settembre 2011)
È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione della
Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il nuovo
stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61] l'investimento
complessivo per la realizzazione del nuovo impianto ammonta a 105 milioni
di euro.[62]
L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento degli
architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere Massimo
Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre 2008 al
Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000
destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle attività
commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la costruzione è
a pianta rettangolare, circondata da due strutture semi-ellittiche che
ospitano le attività commerciali, i ristoranti e i bar: l'accesso alle
tribune è garantito da specifiche passerelle inserite nei diversi settori
dello stadio. Presenti anche palchi cosiddetti VIP – disegnati da
Pininfarina Extra – affacciati direttamente sul prato.[61]
Lo stadio, definito «all'avanguardia» nei criteri di sicurezza per esso
previsti[61] e nell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha
41.000 spettatori seduti,[61] ed è concepito solo per il calcio, non
avendo pista di atletica leggera intorno al campo; il terreno di gioco è
ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle gradinate più basse, e
non ci sono barriere né separazioni fisiche tra spalti e terreno.[64]
Esternamente lo stadio è rivestito da 40.000 lamine d'alluminio
oscillanti e riflettenti che, secondo il designer Fabrizio Giugiaro,
danno la sensazione di una «bandiera in movimento». Il peso della
copertura, studiata in galleria del vento, viene sostenuto, attraverso
dei tiranti, da due pennoni. Inoltre è semi-trasparente in modo da
garantire il passaggio della luce sufficiente alla crescita dell'erba e
contemporaneamente la protezione degli spettatori dai raggi solari.
L'inaugurazione del nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8 settembre 2011,
in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità
d'Italia, ed è utilizzato a partire dalla stagione 2011-12.[65]
La Juventus nella cultura popolare [modifica]



Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
Juventus in Champions League 1995-96
Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva
nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo nella
cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del Genoa, ad avere al
seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde il 1º aprile 1906 in
occasione dell'incontro di campionato tra dette due squadre in campo
neutro a Milano, ripetizione di quello, disputato a Torino, interrotto il
18 marzo precedente a causa della prima invasione di campo della storia
del calcio italiano.[66]
Il 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il 15
maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio. Inoltre,
nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI (quelle ufficiali,
anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954)[67] l'incontro di serie
A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto della prima diretta
televisiva nazionale, per la voce di Carlo Balilla Bacarelli.[68]
A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al Campo Testaccio della
Capitale a opera della Roma di Fulvio Bernardini, sono ispirati sia il
primo fonofilm italiano relativo al calcio: Cinque a zero (1932), per la
regia di Mario Bonnard[69] che il romanzo di Mario Soldati Le due città
(1964).[70] Il club è stato anche punto di riferimento in altre opere di
Soldati, quali America primo amore (1935),[71] Un prato di papaveri.
Diario 1947-1964 (1973)[72] e Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971
(1975).[73]
Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe operaia va in
paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del Grand Prix al Festival
di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di Carlo Vanzina (1984), dove
si assiste a una partita tra studenti juventini e romanisti a Zabriskie
Point, nella Valle della Morte[75] e in Santa Maradona di Marco Ponti
(2001), nel quale si trova una scena ambientata allo Stadio delle Alpi
durante l'incontro di campionato tra i bianconeri e l'Atalanta.[76] Per
quanto riguarda i film di argomento più legato al calcio e al tifo, sul
versante della satira di costume figura Il presidente del Borgorosso
Football Club di Luigi Filippo D'Amico (1970), in cui il personaggio
eponimo, interpretato da Alberto Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar
Sivori, presente nel film nella parte di se stesso;[77] nei primi anni
ottanta, in Eccezzziunale… veramente, del citato Vanzina (1982), Diego
Abatantuono rappresenta, nei tre episodi di cui si compone il film,
rispettivamente un tifoso milanista, uno interista e uno juventino;[75]
stesso ruolo interpretò nel sequel, un quarto di secolo più tardi, in
Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me (2006), ancora di Vanzina.
[78] Infine, sul fronte dell'analisi del disagio sociale e del tifo come
valvola di sfogo dell'aggressività, figura il film Ultrà di Ricky
Tognazzi (1990), che parla delle vicende di un capotifoso della Roma
(interpretato da Claudio Amendola) e del gruppo organizzato da lui
guidato che si reca in trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri
con i Drughi, frangia di ultras bianconeri.[79]


Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati Uniti)
La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo scrittore e
giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere (1992), antologia
a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e Massimo Romano.[80] Tale
poesia, insieme ad altri omaggi alla Juventus composti da Arpino, è stata
tradotta in italiano dal critico letterario torinese Bruno Quaranta e
pubblicata nella sua opera Stile e stiletto (1997).[81] Sempre a opera di
Arpino sono altri riferimenti alla Juventus, citati in Racconti di
vent'anni (1974)[82] e in Opere scelte (2005), antologia letteraria,
narrativa e giornalistica a cura dell'italianista veneziano Rolando
Damiani.[83] Ancora in ambito letterario la Juventus fa da sfondo, come
punto di riferimento della vita del protagonista, nel romanzo di Aldo
Nove Puerto Plata Market[84] e, nel romanzo del giornalista Aldo Cazzullo
I ragazzi di via Po, è parte del contesto storico-culturale della società
torinese degli anni cinquanta.[85] Entrambi i lavori citati sono del
1997. Più recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e Andrea Parodi
hanno citato la Juventus di Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e 1978
all'interno del contesto storico e sociale della crisi politico-
istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel loro libro In bianco e nero.
[86]
Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte nell'anime
giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero nel
manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del Notts County sono usi
intonare il loro coro da stadio It's just like watching Juve (È proprio
come guardare la Juve), in riferimento alla comunanza cromatica delle
uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra realizza una grande
prestazione.[88]
Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza
Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla (1968).[89]
Tra gli eventi culturali più recenti aventi come oggetto il club
bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a opera di arte,
organizzata in occasione del centodecimo anniversario della fondazione
della società[90] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a cura della
fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007. Tale esposizione,
curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha illustrato lo sviluppo della
storia, dei personaggi e dei successi della Juventus e il suo rapporto
con la città di Torino attraverso un'analisi artistica e culturale sul
calcio:[90]
« A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina di
corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria San
Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da
Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti
cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori
alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia
della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo
decennio, l'arte e la cultura del Novecento. »
(Juventus. 110 anni a opera di arte, 2007.[91])
L'impegno in campo sociale [modifica]

La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi
sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i Giovani, orientato al
miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso all'istruzione
ai giovani extracomunitari minorenni[92] tramite un centro di
accoglienza, e la realizzazione – in collaborazione con la facoltà di
Economia dell'Università di Torino – di un corso di formazione allo
studio del management sportivo.[92]
In ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina
Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere insieme al
Sant'Anna,[93] programma di ristrutturazione del reparto di Neonatologia
Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le attività della
Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92]
Altro progetto comunitario della società bianconera è il “Centro di
accoglienza” intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in collaborazione
con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano al fine di dare
ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92]
Nel 2000, inoltre, la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il
Gaslini, allo scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di
Genova di una dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i
bambini ivi ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio
dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della struttura
dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono necessari 4,5
milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia Gaslini, e i rimanenti
raccolti dalla Juventus attraverso donazioni e iniziative di beneficenza
organizzate dai propri giocatori, come la partecipazione in qualità di
ospiti al festival di Sanremo 2003[94] e al programma televisivo
Juventus, una squadra per amico,[95] la realizzazione e vendita di libri
fotografici e CD, il più famoso dei quali fu, nel 2003, una versione del
successo di Lucio Battisti Il mio canto libero.[96]
Organico [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
Rosa [modifica]
Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97]
N. Ruolo Giocatore
1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano)
2 D Marco Motta
3 D Giorgio Chiellini
5 C Michele Pazienza
6 D Fabio Grosso
7 C Simone Pepe
8 C Claudio Marchisio
9 A Vincenzo Iaquinta
10 A Alessandro Del Piero (capitano)
11 D Paolo De Ceglie
13 P Alexander Manninger
14 A Mirko Vučinić
15 D Andrea Barzagli
17 C Eljero Elia
N. Ruolo Giocatore
18 A Fabio Quagliarella
19 D Leonardo Bonucci
20 A Luca Toni
21 C Andrea Pirlo
22 C Arturo Vidal
24 C Emanuele Giaccherini
26 D Stephan Lichtsteiner
27 C Miloš Krasić
28 C Marcelo Estigarribia
30 P Marco Storari
32 A Alessandro Matri
33 D Frederik Sørensen
34 C Luca Marrone
38 A Amauri
Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della
FIFA.
Staff tecnico [modifica]

Staff dell'area tecnica
Allenatore: Antonio Conte
Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
Preparatore portieri: Claudio Filippi.
Preparatore atletico: prof. Paolo Bertelli.
Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison,
Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro.
Allenatore squadra Primavera: Marco Baroni.
Team manager: Matteo Fabris.
Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi.
Coordinatore settore giovanile: Gianluca Pessotto.
Risponsabile medico settore giovanile: dr. Antonio Giordano.
Responsabili osservatori: Mauro Sandreani.
Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi.
Settore giovanile [modifica]

Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il proprio
campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo di proprietà
della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99]
Analogamente a quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la
Juventus ha istituito alcune scuole calcio sotto forma di club-satellite
[100] e campi (Summer Camps) in tutta Italia (riservati ai giovani dagli
8 ai 16 anni) e all'estero, precisamente in Inghilterra (dagli 11 ai 16
anni).[101]
Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso la
creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio nazionale
e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103] e il programma
Juventus Soccer Schools International attraverso la gestione di scuole di
calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico, Inghilterra, Grecia, Arabia
Saudita, Australia e Svizzera.[104]
Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche all'estero.[100] A
titolo di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a
militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni sessanta,
figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni da Catania),
Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus da Lecce), Giuseppe
Furino (1946, proveniente da Palermo e alla Juventus dal 1965), Roberto
Bettega (1950, torinese e cresciuto nella società), Paolo Rossi (1956, da
Prato, che dal 1972 al 1975 militò nelle giovanili della società prima di
tornarvi da professionista nel 1981).
Di essi, Furino fu convocato per il campionato del mondo 1970 (unico
giocatore della Juventus a prendere parte a tale edizione del torneo),
Anastasi per quello del 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché
quello del 1982, quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come
Bettega (che non prese parte al campionato del 1982 causa infortunio),
nonché Rossi, presente nel 1982 (e che nel 1978 partecipò da giocatore in
comproprietà con il Lanerossi Vicenza e con la maglia di quest'ultimo).
[105][106] Il citato Rossi, inoltre, grazie alla vittoria nel campionato
del mondo 1982, oltre a laurearsi campione del mondo, vinse anche il
Pallone d'oro di quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale miglior
marcatore di quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3 nel girone
sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile, sconfitto 3-2.
Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio della Juventus
si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi (campione del mondo nel
1934), Pietro Rava (vincitore della medaglia d'oro nel torneo olimpico di
calcio 1936 e campione del mondo nel 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola
e, soprattutto, Giampiero Boniperti, da sempre legato alla Juventus,
dalle giovanili alla carica di presidente e, attualmente, a quella di
presidente onorario del club.
Più recentemente, dal settore giovanile della Juventus si sono messi in
evidenza giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian
Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e Domenico
Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati Giovinco,
Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri della
Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di calcio 2008 a Pechino
[107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto le semifinali del torneo
continentale disputato in Svezia nel 2009.[108]
Giocatori celebri [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
Club.


Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la Juventus
In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della Juventus oltre
700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni di questi ultimi
hanno anche militato nella Nazionale italiana.


Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi della
Juventus
Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella Juventus
figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il primo calciatore-
simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti, riconosciuto come il
calciatore più rappresentativo della storia della società,[111] Carlo
Parola (autore della più famosa rovesciata del calcio italiano, il cui
gesto atletico ha ispirato l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei
calciatori),[112] Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti e una
Coppa UEFA con la Juventus, della quale difese la porta per 330 partite
consecutive di campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi unico
calciatore italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che quello
del mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden Player
italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e Stefano
Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto tutte le
competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo l'olandese Danny
Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993 e Alessandro Del Piero,
attuale capitano e giocatore simbolo della squadra,[115] cinque volte
campione d'Italia e, nel 1996, campione d'Europa e del mondo con la
Juventus, nonché campione del mondo 2006 con la Nazionale.
Tra i giocatori non italiani ad aver vestito la maglia della Juventus,
inoltre, si segnalano negli anni cinquanta e sessanta l'argentino Omar
Sivori (che, oriundo, in seguito militò anche in Nazionale italiana), il
gallese John Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante buono,
centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato Sivori e a
Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla Juventus 3 scudetti;
negli anni settanta il tedesco Helmut Haller, già campione d'Italia con
il Bologna, che alla Juventus vinse due titoli; fino al 1980 non fu più
possibile ingaggiare calciatori non italiani; tra i più rappresentativi
giunti in Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi Michel
Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione d'Europa nel
1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e Zinédine Zidane,
campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la Francia, campione
del mondo di club con la Juventus e, con essa, vincitrice di due scudetti.
Presidenti e allenatori [modifica]

Presidenti [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
Club.
In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus si
sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il primo
presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei soci
fondatori.[3]
Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti, alla
guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990;[116] Boniperti, al
pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano, presidente dal
1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia del club.[117]
L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente a meno di 21 anni
d'età, nel 1955, fu il più giovane a ricoprire tale carica.[3] Da citare
anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e Giuseppe Hess e del
francese Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani a divenire presidenti
del club.[3] In particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto
bianconero (1905).
Attualmente in carica è l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto
presidente il 28 aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del club.[118]
Allenatori [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
Club.
Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica
della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad interim.[31]
Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non esisteva un sistema
dettagliato di allenamento in preparazione degli incontri di campionato.
In pratica i giocatori – studenti e lavoratori – avevano l'abitudine di
ritrovarsi un paio di volte alla settimana al velodromo di Corso Re
Umberto per gli allenamenti, consistenti in partitelle e corse di
velocità e/o resistenza, sempre sotto il coordinamento del capitano della
squadra.[119]
Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő Károly,
scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di introdurre
innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della
squadra.[3] Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte,
avvenuta nel 1926.[3]
A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni,
detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per tredici stagioni, di
cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86 e poi dal 1991-92 al
1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive che quello totale sono
record per tecnici di club italiani.[31] Il Trap vanta anche il primato
complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, record
tra gli allenatori italiani).[31]
Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli anni trenta e unico
allenatore in Italia ad avere vinto quattro scudetti consecutivi, tra il
1931 e il 1934.[20]
L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel 1969,
che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33]
Palmarès [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
Club.
Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello mondiale.[5][6]
Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905, la Juventus è il club
di maggior successo nel campionato nazionale, aggiudicandosi la
competizione in 27 occasioni,[50] compresa una striscia di cinque titoli
consecutivi dal 1931 al 1935 (record a pari merito con il Torino e
l'Internazionale).[120] I bianconeri detengono il record per vittorie
nella Coppa Italia, principale competizione di coppa nazionale del Paese
(9, a pari merito con la Roma), tra esse due consecutive (1959 e 1960,
primato nazionale). Il club vanta, inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un
totale di 40 vittorie in competizioni nazionali (anch'esso record), cui
vanno sommate 11 vittorie in tornei internazionali che ne fanno
complessivamente il club italiano con il maggior numero di titoli
ufficiali vinti, 51. Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il club
torinese non ha vinto alcun trofeo ufficiale, caso unico nel Paese.
La formazione juventina detiene altresì il primato italiano di double,
ovvero la vittoria del campionato di massima serie e della coppa
nazionale nella stessa stagione (due, accadute nelle stagioni 1959-60 e
1994-95).
Vincitrice del suo primo trofeo internazionale ufficiale nel 1977 (Coppa
UEFA, nella circostanza vinta per la prima volta da un club italiano e
sudeuropeo),[121] i suoi 11 trofei vinti in competizioni a livello
confederale e FIFA, tra cui due titoli di campione d'Europa (1985 e 1996)
e due di campione del mondo per club (idem), la rendono attualmente il
secondo club italiano per vittorie, il quarto in Europa nonché il settimo
nel mondo.[122] La Juventus, uno degli unici tre club italiani ad avere
realizzato in due occasioni il cosiddetto double internazionale con i
successi in campionato e Coppa UEFA e campionato e Coppa delle Coppe,
rispettivamente nelle stagioni 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con il
Liverpool e l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa UEFA,
attualmente nota come Europa League (3).[121]
Competizioni nazionali [modifica]
Campionato italiano: 29
1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35; 1949-50;
1951-52; 1957-58
1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77; 1977-78;
1980-81; 1981-82
1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02; 2002-032004-2005,
2005-2006
Coppa Italia: 9
1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83; 1989-90;
1994-95
Supercoppa italiana: 4
1995; 1997; 2002; 2003
Campionato italiano di Serie B: 1
2006-07
Competizioni internazionali [modifica]
Coppa Intercontinentale: 2
1985; 1996
Coppa dei Campioni/Champions League: 2
1984-85; 1995-96
Coppa delle Coppe: 1
1983-84
Coppa UEFA: 3
1976-77; 1989-90; 1992-93
Supercoppa UEFA: 2
1984; 1996
Coppa Intertoto: 1
1999
Competizioni giovanili [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
della Juventus Football Club.
La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della sua
categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di campione
d'Italia, sia internazionale, con più di 70 trofei ufficiali, tra i quali
alcuni relativi alle competizioni più importanti al mondo nella categoria
come per esempio il torneo di Viareggio, vinto 7 volte, la più recente
delle quali nel 2010.
Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta di
campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del torneo.
[123]
Statistiche [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
Football Club.
Statistiche di squadra [modifica]


Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus
La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La stagione
2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle 106 precedenti,
ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11 di Prima Categoria
Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione Nazionale e 78 di serie A
propriamente detta) e uno di serie B (nel 2006-07), mentre in altre 7
occasioni non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese.
Nel corso delle 106 stagioni in massima serie la Juventus ha vinto 27
volte il campionato (record italiano), giungendo seconda in 20 tornei e
terza in 14 (57,55% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle
partecipazioni).
La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa del
Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124] Limitatamente al
campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato due volte, nel torneo
1928-29, contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª e 6ª
giornata.[124]
La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal Torino
nel campionato federale 1912-13.[125]
A fronte delle 9 vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito
della Roma) la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo.[126]
Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior numero di
trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai affrontate direttamente in
finale di tale competizione.[126]
La Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero di
stagioni disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione 2010-11).
Di esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei ufficiali dell'UEFA
(26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe delle Coppe e 13 Coppe
UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle Fiere;[127] nel computo globale
delle citate competizioni risulta il primo club italiano e quarto a
livello europeo per numero di punti conquistati (464). Inoltre, è il club
italiano con il maggior numero di partite disputate (352), partite vinte
(194), gol realizzati (624), differenza reti (+299) e percentuale di
vittorie (55,11%) in competizioni UEFA a tutto il 10 settembre 2011.[128]
La Juventus è anche l'unico club italiano ad aver vinto una
manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta
esclusivamente da calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa UEFA
1976-77).[129]
La formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in
competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo, quarta
in Europa e seconda tra i club italiani in questa graduatoria.[130] Delle
18 finali citate, 7 sono state giocate in Coppa dei Campioni/UEFA
Champions League (2 vittorie complessive), una in Coppa delle Coppe (una
vittoria), 4 in Coppa UEFA (3 vittorie),[121] una in Coppa Intertoto (una
vittoria),[131] 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e 3 in Coppa
Intercontinentale (2 vittorie).[42]
Sempre in ambito internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo ad
avere vinto tutte le competizioni internazionali per club[133] e uno dei
tre club europei ad avere vinto tutte le tre principali competizioni
dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere tale traguardo nel 1985,
seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern Monaco nel 1996 e, per tale
ragione, le fu riconosciuta la Targa UEFA.[134]
Statistiche individuali [modifica]
Il giocatore che detiene il record di presenze in serie A, a tutto il 22
maggio 2011, è Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35
presenze in serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore
juventino con il maggior numero di presenze nei campionati italiani, 490.
Il precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in campo
443 volte.[136]
Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di gol,
285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in serie B, 26
nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e 1 in Coppa
Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di gol, superato nel
gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con 182.[136][138]
Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu
Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato 1933-34.[139]
L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record di gol segnati in un
campionato di prima divisione, 35 in 26 incontri nel Campionato Federale
1925-26. Analogo numero di reti segnò lo svedese Gunnar Nordahl del
Milan, ma in un campionato a girone unico.[140]
Infine, Omar Sivori detiene, insieme a Silvio Piola, il record di
marcature in una singola partita: 6 gol, segnati all'Internazionale nella
28ª giornata del campionato 1960-61.
La Juventus e la Nazionale italiana [modifica]

Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.


Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca militanti
nella Juventus[141]
Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior numero
di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti, 132 elementi
hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro militanza juventina
(a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli 90 del Milan).[142][143]
Sono 22 in totale i giocatori della Juventus militanti nelle selezioni
nazionali italiane campioni del mondo: 9 nel 1934 (Bertolini, Borel II,
Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938
(Foni e Rava), 6 nel 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P.
Rossi) e 5 nel 2006 (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del
Piero).[144] Tre sono, invece, i calciatori della Juventus laureatisi
campioni d'Europa con la Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e
Salvadore).
Il contributo maggiore in elementi prestati alla Nazionale in una
competizione a livello UEFA/FIFA[145] risale al campionato del mondo
1978, edizione in cui il club bianconero schierò in maglia azzurra nove
uomini in due occasioni: la prima è stato l'incontro di prima fase contro
i padroni di casa dell'Argentina del 10 giugno, tutti i nove giocatori
juventini furono schierati in campo: Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti,
Scirea, Causio, Tardelli e Bettega dal primo minuto, poi dal 6'
Cuccureddu subentrato al bolognese Bellugi;[146] mentre che la seconda è
stato l'incontro di seconda fase contro l'Olanda del 21 giugno, in cui i
nove giocatori bianconeri già citati furono schierati in campo dal primo
minuto (record italiano in competizioni ufficiali).[147]
La Juventus guida la particolare classifica dei club che vantano
giocatori campioni del mondo con la propria Nazionale, con 24: ai 22
citati vanno infatti aggiunti Didier Deschamps e Zinédine Zidane,
campioni nel 1998 con la Francia: precede in tale graduatoria
Internazionale (20), la coppia Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos
(15).[148]
Quanto al campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre giocatori
sono vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella italiana: Luis
del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già
menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000).
Ancora, in occasione della finale del citato campionato del mondo 2006,
la Juventus ha stabilito un ulteriore record internazionale in quanto,
oltre ai cinque Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione, scesero
in campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick
Vieira e David Trezeguet,[149] per un totale di otto finalisti di uno
stesso club sul terreno di gioco.
Struttura societaria [modifica]

La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per azioni
[41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la società che
controlla la maggioranza del capitale azionario della Juventus è la
finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL Investment S.p.A e Istituto
Finanziario Industriale, entrambe holding controllate dalla Giovanni
Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che attualmente detiene il 55,016% della
citata Exor e, tramite quest'ultima, il 60,001% del capitale azionario
della Juventus.[150][151] Il rimanente capitale azionario è detenuto
dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5% e da
azionisti diffusi al 32,5%.[152]
Il campo d'allenamento della Juventus è di proprietà dell'azienda Campi
di Vinovo S.p.A, controllata al 71,3% dal club.[153]
Secondo l'attuale organigramma societario, la Juventus è articolata su 7
aree interne: Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione
tecnologica, Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti
speciali, Area comunicazione e Area sportiva.[154] La società è guidata
da un consiglio di amministrazione composto da dieci membri eletti dalla
proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore
delegato Aldo Mazzia.[155]
Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[49] nel
segmento STAR, uno degli indici azionari di maggior successo in Europa e
nel mondo.[156]
Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema di
gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in conformità ai
requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS 18001:2007[157] e un
sistema di gestione della qualità del settore medico secondo la norma
internazionale ISO 9001:2000.[158]
In base a quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011,
rapporto stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il
decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205 milioni di
euro a tutto il 30 giugno 2010).[159]
Il club torinese è anche uno dei membri fondatori dell'ECA – Associazione
dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del
soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in
consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi,
legali e televisivi di fronte alla FIFA.
Organigramma della società [modifica]

Staff attuale dell'area amministrativa
Proprietà: Famiglia Agnelli.
Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
Presidente: Andrea Agnelli.
Amministratore delegato: Aldo Mazzia.
Direttore generale: Giuseppe Marotta.
Direttore sportivo: Fabio Paratici.
Consiglio di amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano,
Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled Fared Zentuti,
Michele Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel Nedvěd.
Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo
Venesio.
Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano (presidente),
Riccardo Montanaro e Camillo Venesio.
Collegio sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e
Roberto Longo (sindaci effettivi).
Direttore commerciale: Francesco Calvo.
Direttore amministrazione e finanza: carica vacante.
Direttore pianificazione, controllo e progetti speciali: Stefano Bertola.
Direttore risorse umane: Alessandro Sorbone.
Direttore comunicazione e relazioni esterne: Claudio Albanese.
Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi.
Responsabile gestione e controllo investimenti immobiliari: Riccardo
Abrate.
Responsabile marketing: Alessandro Sandiano.
Direttore Juventus Center: Vittorio Ferrino.
Responsabile segreteria sportiva: Francesco Gianello.
Addetti stampa senior: Marco Girotto.
Addetti stampa e editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti.
Responsabile contenuti editoriali: Enrica Tarchi.
Comunicazione corporate: Stefano Coscia.

Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]

Cronologia degli sponsor tecnici
Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
Dal 2003-04: Nike

Cronologia degli sponsor ufficiali
Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+
Stagione 1999-2000 (solo coppe): Sony
Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe)
Dal 2002-03 al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe)
Stagione 2004-05: SKY Sport (campionato)/Tamoil (coppe)
Dal 2005-06 al 2006-07: Tamoil
Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland)
Dal 2010-11: BetClic (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)

Sedi sociali e campi di gioco [modifica]

Cronologia delle sedi sociali
1898: Via Montevecchio
1899: Via Piazzi, 4
Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43
Stagione 1921-22: Via Botero, 16
Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151
Dal 1948 al 1964: Piazza San Carlo, 206
Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54
Dal 1986 al 2000: Piazza Crimea, 7
Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32

Cronologia dei campi di gioco
Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella
Dal 1899 al 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi
Dal 19/2/1905 al 29/4/1906: Velodromo Umberto I
Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi
Dal 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli
Dal 7/1/1923 al 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia
Dal 19/11/1933 al 2/5/1990: Stadio Comunale
Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle Alpi
Dal 16/9/2006 al 22/5/2011: Stadio Olimpico di Torino
Dal 8/9/2011: Juventus Stadium

Tifoseria [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
Club.


Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
Olimpico, 1º novembre 2006
I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12 milioni in
Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore condotto
dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010 sul quotidiano
la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del campione esaminato,
il club torinese risulta essere il più sostenuto in Italia.[10] La
società vanta, inoltre, circa 13,1 milioni di sostenitori in Europa.[11]
Numerosi sono anche i fan club sparsi per tutto il mondo,[160] in
particolare nei Paesi a forte emigrazione italiana.[161]
Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista
sociologico e geograficamente uniforme in tutto il Paese,[10] è molto
marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole,[162] il che
garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli incontri
esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa della Juventus,
dal punto di vista sociologico, una squadra «nazionale».[163] Frequente è
anche il caso di tifosi organizzati che, anche da luoghi geograficamente
lontani del Paese, raggiungono con regolarità Torino per gli incontri
interni della squadra.[163]
Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003 quello
della Juventus risultava prevalentemente attestato su posizioni di destra;
[164][165] tuttavia, fuori dalle frange organizzate, l'orientamento
politico della tifoseria, in ragione della sua eterogeneità sociale e
territoriale, risulta non discostarsi in misura significativa da quelli
più diffusi genericamente a livello di popolazione nazionale: è quanto
emerse da un sondaggio condotto da ACNielsen citato nel 2004 dalla
rivista Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le
poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché equanime
tra destra e sinistra.[166]
Cenni storici [modifica]


Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni 1970
Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la Juventus
fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per la sua rivale
cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi popolari e proletarie.
[167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli Agnelli nel capitale
societario della c.d. Vecchia Signora (1923), il tifo per la squadra si
diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della
famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi divenuto
massiccio nel secondo dopoguerra – verso Torino e gli altri grandi poli
industriali del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in cerca
di impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il primo club
italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente o,
al più, regionalmente, ma a carattere nazionale.[168][169]
Con il consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni
cinquanta e i primi settanta la Juventus sembrò rappresentare, attraverso
i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore immigrato piemontese,
mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente culturale di
marca prettamente torinese e cittadina.[168] In anni più recenti,
comunque, le differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie
si sono sempre più affievolite fino ad essere oramai, di fatto, nulle.
Gemellaggi e rivalità [modifica]


Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime della
Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi)
Non risultano ufficialmente gemellaggi di tifoserie italiane con quelle
della Juventus: per circa un ventennio a partire dagli anni ottanta,
coincidenti con la presenza in Serie A della compagine irpina, vi fu un
gemellaggio con la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per iniziativa di
alcune frange di tifosi biancoverdi a fine anni novanta.[170][171] Fuori
dal Paese esistono accordi di gemellaggio con i tifosi organizzati
dell'ADO Den Haag, compagine olandese dell'Aia, e con quelli del Legia
Varsavia, polacca.[172]
La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di avversarie
della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del Milan,
nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti
sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.[174]
Più recenti, e legate all'imporsi alla ribalta negli anni ottanta delle
loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del primato
nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina, legata
principalmente alla lotta-scudetto del campionato 1981-82,[175] e con
quella della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida
contendente dei bianconeri al titolo.[176]
La Curva Scirea allo Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato
durante le gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria
organizzata. Allo Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece occupato la
Curva Filadelfia. Attualmente, il luogo di incontro dei gruppi ultrà
bianconeri è la Curva Sud dello Juventus Stadium[177].



--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
Connor MacLeod
2011-10-18 13:37:05 UTC
Permalink
Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>
>> snowdog ha pensato forte :
>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>
>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>
>>>>>>>> già
>>>>>>>>
>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>
>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale:
>>>>>>>> quel dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se lo
>>>>>>>> trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>>>
>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>
>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>>>>>>>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>>>>>>>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>>>>>>>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>
>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
>>>>>> anni luce dal sistema solare.
>>>>
>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>
>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In seguito
>>>> il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali Mina. È stata
>>>> utilizzata come sigla finale della trasmissione televisiva Mai dire
>>>> Gol.
>>>
>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito dal
>>> sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel calcio,
>>> nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed in altre
>>> discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a proprio
>>> favore attraverso il centro della porta o di un bersaglio con la palla.
>>> Indice [nascondi]
>>> 1 Il gol nel calcio
>>> 2 Marcature multiple
>>> 2.1 Doppietta
>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta
>>> 2.3.1 Triplette famose
>>> 2.4 Poker o Quaterna
>>> 2.5 Cinquina
>>> 2.6 Altro
>>> 3 Note
>>> 4 Voci correlate
>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>
>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si verifica
>>> quando il pallone varca completamente la linea di porta passando tra i
>>> pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla Regola 10 del
>>> Regolamento del Gioco del Calcio.[2]
>>> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o anche
>>> di proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
>>> avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La parola gol
>>> è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come l'Italia, la
>>> Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America Latina; da esso
>>> derivano alcuni termini tipici del linguaggio calcistico come goleador
>>> (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in portoghese, che
>>> diventa goal-keeper nella lingua inglese). La diffusione planetaria del
>>> gioco del calcio ha diffuso tuttavia questo termine in moltissime
>>> lingue. Da notare che nei paesi francofoni, si usa invece but, con lo
>>> stesso significato di "scopo, fine" da cui è derivato il termine
>>> inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta invece a identificare
>>> il portiere in quanto si tratta dell'abbreviazione della parola
>>> Goal-keeper (portiere in inglese). Marcature multiple [modifica]
>>>
>>> Doppietta [modifica]
>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a segno
>>> due gol nella stessa partita.
>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple) è
>>> detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49 realizzazioni
>>> multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3] Doppiette nella fase
>>> finale della UEFA Champions League [modifica] 22 maggio 2010: Diego
>>> Milito
>>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che segue è
>>> un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite del Campionato
>>> mondiale di calcio.
>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998: Zinedine
>>> Zidane
>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994: Roberto
>>> Baggio
>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994 Bulgaria-Italia 1-2
>>> - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986: Diego Armando Maradona
>>> Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali 1986, in
>>> quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente più famosi:
>>> la Mano de Dios e il Gol del secolo.
>>> 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
>>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino Colaussi
>>> e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938 Tripletta
>>> [modifica]
>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a segno
>>> tre gol nella stessa partita.
>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le
>>> firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima tripletta in
>>> Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter Palotás del Vörös
>>> Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel secondo incontro
>>> giocato in questa competizione. Cinque giocatori hanno messo a segno
>>> una tripletta al loro debutto nella massima competizione europea per
>>> club: Marco van Basten (Milan), Faustino Asprilla (Newcastle),
>>> Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney (Manchester United),
>>> Vincenzo Iaquinta (Udinese) Triplette famose [modifica]
>>> Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5 luglio del 1982, una
>>> tripletta durante i Mondiali giocati in Spagna. Geoff Hurst segnò una
>>> tripletta alla finale dei Mondiali del '66, fra cui un gol fantasma che
>>> regalò la vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst era inizialmente la
>>> riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha
>>> realizzato una tripletta nella partita inaugurale del nuovo stadio di
>>> Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il 24 marzo 2007.
>>> Il record per la tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore
>>> inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò
>>> tre reti in 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C.. Edinson
>>> Cavani, mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18 settembre
>>> 2011 una tripletta, fu il primo nella storia del campionato italiano di
>>> calcio a portare a casa il pallone con tutte le firme autografate dei
>>> giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu reso legale
>>> anche in Italia l'hat-trick. Poker o Quaterna [modifica]
>>>
>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>> geopolitica limitata.
>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se la
>>> voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore o
>>> una squadra segna una "quaterna", o un "poker" quando realizza quattro
>>> gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato mondiale
>>> di calcio un solo giocatore è riuscito a fare una quaterna:
>>> 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del 1938
>>> Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della stagione
>>> 2005/2006
>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>>> partita di Champions League:
>>> Marco Van Basten
>>> Andrij Ševčenko
>>> Dado Pršo
>>> Ruud Van Nistelrooy
>>> Lionel Messi
>>> Simone Inzaghi
>>> Ferenc Puskás
>>> Samuel Eto'o
>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una quaterna:
>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
>>> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA 2007-2008
>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli ultimi
>>> anni da:
>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di Serie
>>> A
>>> 1992-1993
>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato di
>>> Serie A 1992-1993
>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del campionato
>>> di
>>> Serie A 1994-1995
>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di Serie A
>>> 1994-1995
>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato di
>>> Serie A 1996-1997
>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie A
>>> 2000-2001
>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato di
>>> Serie A 2001-2002
>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di Serie
>>> A
>>> 2002-2003
>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di
>>> Serie
>>> A 2003-2004
>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>>> Parma-
>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di Serie
>>> A
>>> 2007-2008
>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato di
>>> Serie A 2010-2011
>>> E in Serie B da:
>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel campionato di
>>> Serie B 2005-2006[4]
>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>> campionato
>>> di Serie B 2009-2010
>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>> campionato
>>> di Serie B 2010-2011
>>> Cinquina [modifica]
>>>
>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>> geopolitica limitata.
>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se la
>>> voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore o
>>> una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo" quando realizza
>>> cinque gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato
>>> mondiale di calcio un solo giocator è riuscito a fare un pokerissimo:
>>> 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League il
>>> pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>>> Campioni
>>> 1962/63
>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli ultimi
>>> anni da:
>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>> Altro [modifica]
>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6 volte)
>>> hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma queste non
>>> hanno nomi particolari.
>>
>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás de
>> los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17 febbraio
>> 2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato italiano. Chiamato
>> El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul corpo minuto
>> o anche El Gran Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori vinse con la maglia
>> della Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu campione del calcio
>> argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a segno
>> 146 reti nel campionato italiano e 8 con la maglia della Nazionale
>> italiana.
>> Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i tempi[2],
>> occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei migliori
>> calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS nel 2004.[3]
>> Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior numero di gol
>> segnati in una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò
>> infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra Juventus
>> ed Inter della stagione 1960-1961, terminata con il punteggio di 9-1 per
>> i bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo con la
>> formazione primavera in segno di protesta[4]. Nel marzo 2004 è stato
>> inserito nella speciale classifica FIFA 100, che raggruppa i maggiori
>> fuoriclasse di sempre. È stato certamente fra i calciatori più amati dai
>> tifosi delle sole tre squadre in cui ha giocato, River Plate, Juventus e
>> Napoli. . Indice [nascondi]
>> 1 Caratteristiche tecniche
>> 2 Carriera
>> 2.1 Calciatore
>> 2.1.1 Club
>> 2.1.1.1 River Plate
>> 2.1.1.2 Juventus
>> 2.1.1.3 Napoli
>> 2.1.2 Nazionale
>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche
>> 3.1 Presenze e reti nei club
>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès
>> 4.1 Club
>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>> 4.2 Nazionale
>> 4.3 Individuale
>> 5 Note
>> 6 Voci correlate
>> 7 Pubblicazioni varie
>> 8 Bibliografia
>> 9 Altri progetti
>> 10 Collegamenti esterni
>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>
>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i calzettoni
>> abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come gesto di sfida
>> verso gli avversari, che spesso superava in tunnel): per questo stile i
>> giornalisti sportivi coniarono termini quali calzettoni alla "cacaiola",
>> o alla Sivori. A queste particolarità si aggiungeva l'abitudine di
>> lasciar scivolare con finta disinvoltura la sua maglietta numero 10
>> fuori dai calzoncini. Uno dei suoi colpi migliori e più naturali era il
>> cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di far passare la palla fra le gambe
>> dell'avversario disorientandolo con movimenti zigzaganti e finte
>> repentine. Carriera [modifica]
>>
>>
>>
>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della Juventus,
>> conosciuto come Il Trio Magico
>>
>>
>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus del
>> 26 giugno 1963 a Torino
>> Calciatore [modifica]
>> Club [modifica]
>> River Plate [modifica]
>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come Ángel
>> Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della maquina[5],
>> guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo stile di gioco[5].
>> La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955, titolo
>> confermato quando il River batté il Boca Juniors 2-1 alla Bombonera[6].
>> Nella stessa stagione il club vinse la Copa Río de La Plata battendo il
>> Nacional. La stagione successiva la squadra vinse il campionato
>> argentino all'ultima giornata battendo il Rosario Central per 4-0 con
>> Sívori che realizzò l'ultima rete[7]. Avrebbe giocato l'ultima partita
>> con la maglia del River contro lo stesso club il 5 maggio 1957. Durante
>> la stagione 1957-1958, ad appena 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus
>> dopo essere stato notato da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10
>> milioni di pesos per il trasferimento, stabilendo un record per l'epoca
>> ma provocando indirettamente un declino nella storia del River, che nei
>> 18 anni seguenti non riuscì a vincere il campionato in Argentina[8];
>> tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il loro El Monumental[8].
>> Juventus [modifica]
>> Dopo aver esordito nelle file del River Plate di Buenos Aires - squadra
>> con la quale iniziò a giocare per interessamento dell'ex-juventino,
>> Renato Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle file della squadra
>> torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un formidabile trio
>> offensivo assieme al centravanti gallese John Charles e a Giampiero
>> Boniperti. Indossa la maglia bianconera in 257 partite (215 in A, 23 in
>> Coppa Italia e 19 in Europa), segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa
>> Italia e 12 in Europa)[9][10] e vincendo tre scudetti e tre Coppe
>> Italia.[11]
>> Napoli [modifica]
>> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
>> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui non
>> sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva perché Bruno
>> Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il suo cartellino
>> acquista due motori navali per la sua flotta e paga settanta milioni:
>> quando arriva in città ad accoglierlo ci sono migliaia di tifosi[12].
>> formerà una straordinaria coppia-gol sudamericana con Josè Altafini.
>> All'ombra del Vesuvio vive una seconda giovinezza: la squadra vince
>> subito la Coppa delle Alpi (1966) ed è protagonista in serie A con un
>> terzo posto nello stesso anno[13], un quarto l'anno dopo[14] ed un
>> secondo nel 1968[15]. Un grave infortunio al ginocchio destro durante
>> una tournée del Napoli in Colombia nell'estate del 1967 lo metterà a
>> disposizione della squadra partenopea a mezzo servizio nelle ultime due
>> stagioni ed uno storico litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante
>> Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato con un'espulsione e
>> successivi sei turni di squalifica, lo convincono definitivamente a
>> concludere la propria straordinaria carriera, a trentatré anni,
>> decisione su cui già pensava da tempo[16]. Nazionale [modifica]
>> Vinse il titolo continentale sudamericano nel 1957 giocando nella
>> nazionale argentina. Nel 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno
>> successivo, in virtù della sua condizione di oriundo, poté essere
>> impiegato nella nazionale di calcio italiana che partecipò ai Mondiali
>> cileni del 1962, dove fu penalizzato ancora una volta, secondo i
>> giornalisti, dal suo carattere introverso[17]. Con la maglia della
>> nazionale azzurra Sivori disputò in tutto appena nove incontri, mettendo
>> comunque a segno otto reti, di cui ben quattro contro Israele nel 1961.
>> Angeli dalla faccia sporca [modifica] Con altri due fuoriclasse
>> argentini - Antonio Valentin Angelillo e Humberto Maschio - aveva già
>> formato nella nazionale argentina (diciotto presenze) un trio destinato
>> a rimanere nella memoria con il nome di trio degli Angeli dalla faccia
>> sporca (appellativo mutuato dal titolo del film del 1938 Gli angeli con
>> la faccia sporca) per l'aria da impertinenti scugnizzi che i tre avevano
>> sul campo e fuori. Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle squadre
>> di club italiane dalle quali i tre furono successivamente ingaggiati
>> (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono a giocare
>> per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter). Successivamente solo
>> Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi calcisticamente (seppur per
>> un brevissimo periodo) al fuoriclasse argentino: con la maglia del
>> Napoli, durante la tournée partenopea in Colombia, che vedrà Sivori
>> protagonista del già citato grave infortunio.
>> Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per brevissimo tempo
>> Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando abbandonò il calcio
>> giocato, la polemica con la classe arbitrale si trasferì dai campi di
>> gioco alla televisione e Sivori si dimostrò per lungo tempo competente
>> ed apprezzato commentatore. Nel 1973 diventò commissario tecnico della
>> nazionale Argentina con il compito di qualificare la "biancoceleste" ai
>> campionati mondiali del 1974. Incarico delicato in quanto l'Argentina
>> aveva fallito la qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la
>> qualificazione ai danni di Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un
>> pareggio: celebre fu la mossa con la quale, dovendo giocare due partite
>> ravvicinate, uno a livello del mare ed un'altra ai 3650 m di quota di La
>> Paz allestì due squadre. Mentre la prima si allenava a Buenos Aires e si
>> recò ad Asuncion dove pareggiò col Paraguay, la seconda ("nazionale da
>> montagna" venne definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per
>> acclimatarsi in quota.
>> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
>> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
>> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina e
>> tornato presidente in quei giorni.
>> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>> Football Club.
>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
>> Argentina.
>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam e
>> Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978, all'età di
>> quindici anni.
>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás -
>> intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -, a
>> causa di un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
>> Statistiche [modifica]
>>
>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>
>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
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>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano una
>> bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione
>> delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che
>> indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi
>> migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i
>> suggerimenti del progetto di riferimento. Stagione Squadra Campionato
>> Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
>> Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
>> 1954 River Plate PD 16
> 8 - - - - - - - - -
> 16 8 1955 PD 23 11 - - - - -
>> - - - - 23 11 1956 PD 23
> 10 - - - - - - - - -
> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>> - - - - - 1 0
>> Totale River Plate 63
> 29 - - - - - -
> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>> 22 CI 8
> 9 - - - - - - 40 31
> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
> 2 3 - - - 29 23
>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
> 3 - - - - - - 35 31
> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1
>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
> 13 CI - - CC 5
> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>> 16 CI 4
> 3 - - - - - - 37 19
> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF
> 4 0 - - - 34 14
>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF
> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
> 215 135 23
>> 24 15 8 - - 253 167
> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
> 0 - - - CA+ CM ?
>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF
> 2 0 - - - 5 1 Totale
>> Napoli 63 12 1 0 7
> 3 ? 1 71 16 Totale carriera 340
> 175 23 24 15 11
>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti in Nazionale [modifica] ▼ espandi
>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>> Argentina
>> ▼ espandi
>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale - Italia
>> Palmarès [modifica]
>>
>> Club [modifica]
>> Competizioni nazionali [modifica]
>> Campionato argentino: 3
>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>> Campionato italiano: 3
>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>> Coppa Italia: 3
>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2
>> Juventus: 1963
>> Napoli: 1966
>
> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2] nota
> anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società calcistica
> italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897 come Sport Club
> Juventus da un gruppo di studenti liceali torinesi,[3] si tratta del
> terzo club italiano per anzianità tra quelli tuttora attivi[4] e, insieme
> al Torino, uno dei due che rappresentano nel calcio professionistico il
> capoluogo piemontese. Legata fin dagli anni venti alla famiglia Agnelli,
> il club ha sempre militato nella massima categoria del campionato
> italiano di calcio (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua
> fondazione, eccezion fatta per la stagione 2006-07.
> La Juventus è la società calcistica più titolata del Paese, nonché una
> delle più vittoriose e importanti del mondo,[5][6] essendo stata nominata
> come miglior club italiano e secondo a livello europeo del XX secolo
> dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio,
> organizzazione riconosciuta dalla FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu
> insignita di uno speciale riconoscimento come prima squadra nella storia
> del calcio continentale ad avere vinto tutte e tre le maggiori
> competizioni gestite dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche,
> la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA.[8] Con la
> vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985, infine, la Juventus divenne
> il primo – e rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere conquistato
> almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello internazionale.[9]
> In base a quanto emerge da un sondaggio della società Demos & Pi
> (settembre 2010), la Juventus risulta essere la squadra con il più alto
> numero di sostenitori in Italia, avendo riscosso la preferenza del 29%
> del campione.[10] Inoltre, risulta essere la decima squadra per numero di
> sostenitori a livello continentale contandone circa 13,1 milioni, in base
> a un rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport
> +Markt AG del settembre 2010.[11]
> Indice [nascondi]
> 1 Cenni storici
> 2 Cronistoria
> 3 Colori e simboli
> 3.1 Colori
> 3.2 Simboli
> 3.2.1 Lo stemma
> 3.2.2 Inno ufficiale
> 4 Stadi
> 4.1 Juventus Stadium
> 5 La Juventus nella cultura popolare
> 6 L'impegno in campo sociale
> 7 Organico
> 7.1 Rosa
> 7.2 Staff tecnico
> 8 Settore giovanile
> 9 Giocatori celebri
> 10 Presidenti e allenatori
> 10.1 Presidenti
> 10.2 Allenatori
> 11 Palmarès
> 11.1 Competizioni nazionali
> 11.2 Competizioni internazionali
> 11.3 Competizioni giovanili
> 12 Statistiche
> 12.1 Statistiche di squadra
> 12.2 Statistiche individuali
> 13 La Juventus e la Nazionale italiana
> 14 Struttura societaria
> 14.1 Organigramma della società
> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
> 15 Tifoseria
> 15.1 Cenni storici
> 15.2 Gemellaggi e rivalità
> 16 Note
> 17 Bibliografia
> 17.1 Libri
> 17.2 Pubblicazioni varie
> 17.3 Risorse informative in rete
> 18 Videografia
> 19 Voci correlate
> 19.1 Informazione storica
> 19.2 Liste e riconoscimenti
> 19.3 Informazioni economiche ed altri
> 20 Altri progetti
> 21 Collegamenti esterni
> Cenni storici [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
> Club.
>
>
> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel 1898
> Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus per
> iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo
> d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi
> custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima maglia della squadra
> fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne bianconera.[13]
> Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,[14] la società si
> iscrisse al suo primo campionato nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball
> Club Torinese.[15] Il primo titolo nazionale arrivò nel 1905, all'epoca
> in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo Umberto I.[3] Nel 1906 il
> presidente della società, lo svizzero Alfred Dick, a seguito di accese
> discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si unì, assieme a un
> gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese dando vita al Foot-
> Ball Club Torino,[16] segnando così l'origine della più antica rivalità
> del calcio italiano e l'inizio di una serie di problemi finanziari e
> sportivi che condussero la squadra bianconera alle soglie della
> retrocessione in Promozione nel 1913.[17]
> Dopo la Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di
> Giuseppe Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo piazzamento
> in campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni
> Giacone,[18] alla Nazionale.
>
>
> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935
> Il vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della
> società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio, in
> Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato interamente
> in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo allenatore professionista,
> l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del secondo tricolore
> nella stagione 1925-26.[3] Il primo grande ciclo vincente della Juventus,
> grazie all'apporto di elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi, Luis
> Monti e il celebre trio difensivo Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra
> il 1930-31 e il 1934-35, epoca dei cinque scudetti consecutivi (primato
> nazionale), uniti al raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa
> Centrale per quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in
> quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano,[20] uno dei
> precursori del Metodo;[3] molti giocatori di quella Juventus formarono il
> nucleo della Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa
> Internazionale, progenitrice dell'attuale campionato d'Europa[21] e,
> soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì con
> 9 giocatori).[22]
> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con la
> fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli anni trenta e
> quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più a
> riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel
> 1949-50.
> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare alla
> ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione imposta
> dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in abbinamento con
> la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia appunto, il cui
> proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente del club bianconero
> [23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT, di proprietà della
> famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>
>
> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus di fine
> anni cinquanta, anche detto il Trio Magico
> Alla fine della guerra la società torinese mutò la denominazione in
> Juventus Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in
> seguito, di suo fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di
> vittorie, grazie anche all'arrivo di elementi come l'argentino Omar
> Sivori e il gallese John Charles che, insieme al talento casalingo, e
> capitano della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che la
> stampa non tardò a denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti tra il
> 1958 e il 1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le valse il
> diritto a poter esporre sulle maglie la stella.[26] Omar Sivori divenne
> nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il
> Pallone d'oro. A tale ciclo fece seguito un decennio scarso di vittorie,
> con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto superando all'ultima
> giornata l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.
>
>
> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20
> maggio 1973
> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e il
> suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima
> stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del 1972-73: furono i
> primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni, sotto la conduzione
> tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di Giovanni Trapattoni, portarono
> a Torino nove scudetti (l'ultimo nel 1986), due Coppe Italia e vittorie
> internazionali che fecero diventare la Juventus il club primo d'Europa a
> vincere tutte le competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo
> a vincere tutte le competizioni ufficiali per club.
> In tale quindicennio fu stabilito anche il record di punti per campionati
> a 16 squadre (51, contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di
> un torneo definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e
> affascinante duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria
> in Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata contro
> gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico composto
> esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli schierati in
> campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile; Furino, F.
> Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al 59'
> dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega.
> A macchiare la conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito a
> Bruxelles il 29 maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti
> pre-gara tra la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla
> morte di 39 spettatori.
> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>
>
> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa delle
> Coppe
> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante la
> sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono nella
> Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina (dove gli
> Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò campione del mondo
> 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano Scirea e Marco Tardelli
> divennero i primi giocatori al mondo ad avere vinto sia tutte le
> competizioni per club cui presero parte sia la Coppa FIFA.
> Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse
> portante della squadra la Juventus affrontò nove anni privo di risultati
> in campo nazionale, anche se giunsero una Coppa Italia (1990) e due Coppe
> UEFA (1990 e 1993).[29]
>
>
> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004
> Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio all'arrivo di
> Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo vincente in Italia e a
> livello internazionale: in dieci stagioni, con un intervallo di un
> biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che vinse la Coppa Intertoto
> (ultimo trofeo internazionale vinto dal club, fino ad oggi), la Juventus
> vinse cinque scudetti, raggiunse quattro finali di Champions League
> vincendo quella del 1996 allo Stadio Olimpico di Roma, una Coppa
> Intercontinentale e una Supercoppa UEFA.
> Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora
> allenatore della Roma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la
> Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che nel
> computo generale del club sarebbero stati rispettivamente il 28º e il
> 29º; tuttavia, a causa del caso giudiziario giornalisticamente definito
> Calciopoli a seguito del quale alcuni club di serie A vennero
> penalizzati, lo scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a
> quello del 2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo
> all'ultimo posto della classifica e penalizzata di 17 punti
> (successivamente ridotti a 9)[30] nel successivo torneo di serie B;
> stante la contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto secondo
> alle sue spalle, il titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima
> delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova dirigenza
> (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc, amministratore
> delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su 42 incontri (pari
> a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in serie A un anno più
> tardi vincendo il campionato di serie B con sei punti di vantaggio sulla
> seconda, il Napoli. Il nuovo tecnico, Didier Deschamps, si dimise prima
> della fine del campionato, dopo la promozione matematica: nell'estate del
> 2007 fu scelto di affidare la conduzione tecnica all'allenatore romano
> Claudio Ranieri, cui seguirono nell'ordine Ciro Ferrara – alla prima
> esperienza da allenatore –, già responsabile del settore giovanile, e
> Alberto Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio 2010.[31] Il 19 maggio
> dello stesso anno, dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese
> Andrea Agnelli assume la presidenza del club al posto di Blanc – eletto
> al massimo incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati
> Giuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo
> allenatore del club, rispettivamente.[32] La stagione seguente, che ha
> visto la Juventus giocare in Europa League, dove è stato eliminato ai
> sedicesimi di finale, e concludere, per seconda stagione consecutiva, al
> settimo posto in Serie A; è stata l'unica con Delneri.
> Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico è stato assunto dall'ex giocatore
> e capitano bianconero Antonio Conte.[33]
> Cronistoria [modifica]
>
> Cronistoria della Juventus Football Club
> 1897 · 1º novembre, fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è
> una maglia rosa con cravatta e calzoncini neri.
> 1898 · Non prende parte al campionato nazionale.
> 1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball Club Juventus.[14]
> Non prende parte al campionato nazionale.
> 1900 · III Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone
> Eliminatorio Piemontese.
> 1901 · Semifinale del Campionato Federale.
> 1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio.
> 1903 · Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e calzoncini bianchi.
> Finalista del Campionato Federale.
> 1904 · Finalista del Campionato Federale.
> 1905 · Campione d'Italia (1º titolo).
> 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball Club Torino.[16]
> 2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34]
> 1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese.
> 1908 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (1º titolo).
> 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.
> 1909 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (2º titolo).
> 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.
> 1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico.
> 1910-11 · 9ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese.
> 1911-12 · 8ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese.
> 1912-13 · 6ª nel girone eliminatorio piemontese. Ripescata per ammissione
> nel girone lombardo.[17]
> 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale del campionato del
> Nord Italia.
> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
> Interregionale.
> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone finale
> della Coppa Federale di calcio.[35]
> 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
> 1919-20 · 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali
> interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.
> 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio piemontese.
> 1921-22 · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I.
> 1922-23 · 5ª nel girone B di Prima Divisione.
> 1923 · 23 luglio. Ingresso della famiglia Agnelli nella società.[3]
> 1923-24 · 5ª nel girone A di Prima Divisione.[36]
> 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima Divisione.[36]
> 1925-26 · Campione d'Italia (2º titolo).
> 1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.
> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36]
> 1928-29 · 2ª nel girone B di Divisione Nazionale.[38]
> Quarti di finale di Coppa dell'Europa Centrale.
> 1929 · Istituzione del campionato a girone unico.
> 1929-30 · 3ª in Serie A.
> 1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo)
> Quarti di finale di Coppa dell'Europa Centrale.
> 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39]
> 1932-33 · Campione d'Italia (5º titolo).
> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
> 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo).
> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
> 1934-35 · Campione d'Italia (7º titolo).
> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
> 1935-36 · 5ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball
> Club.
> 1936-37 · 5ª in Serie A.
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> 1937-38 · 2ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
> 1938-39 · 8ª in Serie A.
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> 1939-40 · 3ª in Serie A.
> Semifinalista di Coppa Italia.
> 1940-41 · 5ª in Serie A.
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> 1941-42 · 6ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
> 1943 · Assume la denominazione societaria di Juventus-Cisitalia.[23]
> 1942-43 · 3ª in Serie A.
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
> 1944 · 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
> Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
> 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club.
> 1945-46 · 2ª nel girone finale della Divisione Nazionale.
> 1946-47 · 2ª in Serie A.
> 1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
> 1948-49 · 4ª in Serie A.
> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo)
> 1950-51 · 3ª in Serie A.
> Finalista di Coppa Rio.[40]
> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo).
> 3ª in Coppa Latina 1952.
> 1952-53 · 2ª in Serie A.
> 1953-54 · 2ª in Serie A.
> 1954-55 · 7ª in Serie A.
> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
> 1956-57 · 9ª in Serie A.
> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo).
> Semifinalista di Coppa Italia.
> 1958-59 · 3ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
> 1959-60 · Campione d'Italia (11º titolo).
> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo).
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
> 1961-62 · 12ª in Serie A.
> Semifinalista in Coppa Italia.
> Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
> 1962-63 · 2ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Quarti di finale di Coppa delle Fiere.
> 1964-65 · 4ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
> Finalista di Coppa delle Fiere.
> 1965-66 · 5ª in Serie A.
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
> 1966-67 · Campione d'Italia (13º titolo).
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Quarti di finale di Coppa delle Fiere.
> 1967 · 27 giugno, la Juventus Football Club diventa società per azioni.
> [41]
> 1967-68 · 3ª in Serie A.
> 1º turno di Coppa Italia.
> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
> 1968-69 · 5ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere.
> 1969-70 · 3ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere.
> 1970-71 · 4ª in Serie A.
> 1º turno di Coppa Italia.
> Finalista di Coppa delle Fiere.
> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo).
> Girone di semifinale di Coppa Italia
> Quarti di finale di Coppa UEFA.
> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo).
> Finalista di Coppa Italia.
> Finalista di Coppa dei Campioni.
> 1973-74 · 2ª in Serie A.
> Girone di semifinale di Coppa Italia.
> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
> Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42]
> 1974-75 · Campione d'Italia (16º titolo).
> Girone di semifinale di Coppa Italia.
> Semifinalista di Coppa UEFA.
> 1975-76 · 2ª in Serie A.
> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
> 1976-77 · Campione d'Italia (17º titolo).
> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
> Girone di semifinale di Coppa Italia.
> 1977-78 · Campione d'Italia (18º titolo).
> Girone di semifinale di Coppa Italia.
> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
> 1978-79 · 3ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
> 1979-80 · 2ª in Serie A.
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo).
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
> Finalista del Torneo di Capodanno.
> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo).
> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
> 1982-83 · 2ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
> Finalista di Coppa dei Campioni.
> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44]
> Campione d'Europa (1º titolo).
> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
> Campione del mondo per club (1º titolo).
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
> 1986-87 · 2ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
> 1987-88 · 6ª in Serie A.[45]
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera) della
> Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche quale prima
> nel continente a vincere le tre maggiori competizioni europee per club.[8]
> 1988-89 · 4ª in Serie A.
> 2º turno di Coppa Italia.
> Quarti di finale di Coppa UEFA.
> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo)
> Vincitrice della Coppa UEFA (2º titolo).
> 1990-91 · 7ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
> 1991-92 · 2ª in Serie A.
> Finalista di Coppa Italia.
> 1992-93 · 4ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
> Semifinalista di Coppa Italia.
> 1993-94 · 2ª in Serie A.
> Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
> Quarti di finale di Coppa UEFA.
> 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
> Finalista di Coppa UEFA.
> 1995-96 · 2ª in Serie A.
> Campione d'Europa (2º titolo).
> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo).
> Campione del mondo per club (2º titolo).
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Finalista di Champions League.
> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club (Juvecentus).
> 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Finalista di Champions League.
> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Semifinalista di Champions League.
> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima società
> calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX secolo stilata
> dalla FIFA.[47]
> 2000-01 · 2ª in Serie A.
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> Prima fase di Champions League.
> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la quotazione in
> Borsa.[48][49]
> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo).
> Finalista di Coppa Italia.
> Seconda fase di Champions League.
> 2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Finalista di Champions League.
> 2003-04 · 3ª in Serie A.
> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
> Finalista di Coppa Italia.
> Ottavi di finale di Champions League.
> 2004-05 · 1ª in Serie A (titolo revocato).[50]
> Ottavi di finale di Coppa Italia.
> Quarti di finale di Champions League.
> 2005-06 · 20ª in Serie A. Retrocessa in serie B.[50]
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Quarti di finale di Champions League.
> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
> 2006-07 · 1ª in Serie B. Promossa in Serie A.
> Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
> 2007-08 · 3ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> 2008-09 · 2ª in Serie A.
> Semifinalista di Coppa Italia.
> Ottavi di finale di Champions League.
> 2009 · 10 settembre. La Juventus è classificata al 2º posto (prima
> società calcistica italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX
> secolo stilato dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del
> Calcio.
> 2009-10 · 7ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Prima fase di Champions League.
> Ottavi di finale di Europa League.
> 2010-11 · 7ª in Serie A.
> Quarti di finale di Coppa Italia.
> Prima fase di Europa League.
> Colori e simboli [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
> Football Club.
> Colori [modifica]
>
>
> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere
> Dal 1903 l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce
> verticali bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi, talora
> neri.[13]
> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale scelta
> cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi ordinati per
> il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la maglie si
> scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne decise un cambio.
> [3]
> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della società, di
> cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e resistente all'usura;
> Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del Notts County, la cui
> maglia è a strisce bianconere; per tale ragione fu spedito a Torino un
> set di uniformi analogo a quello usato dal Notts County.[51]
> Simboli [modifica]
> Lo stemma [modifica]
>
>
> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>
>
> Un logo del passato
> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
> novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti l'emblema
> della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52] essendo stato
> soggetto solamente a moderati restyling, il più recente dei quali
> risalente al 2004.[53]
> Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere, che
> nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre nere.[53] Il
> nome del club è impresso in caratteri neri e sottolineato in oro su di
> un'area bianca convessa. Il gioco di ombreggiature del logo ha lo scopo
> di conferire ad esso un'apparenza di tridimensionalità.[53] Nella parte
> inferiore dello stemma, in bianco su sfondo nero, è rappresentato il
> toro, simbolo civico di Torino.
> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu Savoia,
> omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma concava.[52] Anche
> lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia, mentre il toro e il nome del
> club erano di colore giallo-oro.[52]
> Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin dal
> 1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo (variabile nel
> tempo) e non un elemento d'identità del club.[53]
> Inno ufficiale [modifica]
> L'inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è
> Juve, storia di un grande amore, composto dal cantante e musicista
> emiliano Paolo Belli nel 2007.[54]
> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo è
> bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte a
> opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle composte dagli
> artisti più noti, figura Juvecentus, opera di Pierangelo Bertoli nel
> 1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del club.
> [56]
> Stadi [modifica]
>
> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.
>
>
> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal 1922 al
> 1933
> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco del
> Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al 1908 fu
> utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio 1905-1906, durante
> il quale il terreno di casa fu lo Stadio Motovelodromo Umberto I.[57]
> Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di Corso Sebastopoli e,
> dal 1922 al 1933, quello di Corso Marsiglia, che fu teatro della
> conquista di 4 campionati, tre dei quali consecutivi.[58]
>
>
> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al 1990
> Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni allo Stadio
> Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per dotare la città di un
> impianto che potesse ospitare le gare del campionato del mondo 1934,
> ribattezzato dopo la guerra Stadio Comunale e, in seguito, Stadio
> Comunale “Vittorio Pozzo”, esso ospitò 890 incontri di campionato della
> Juventus[59] e, dal 1963, dopo la definitiva dismissione dello Stadio
> Filadelfia, fu condiviso con il Torino; capace di circa 65.000 posti in
> piedi, fu utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine
> si trasferirono allo Stadio delle Alpi, riservando il Comunale solo agli
> allenamenti della squadra bianconera.
>
>
> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006
> Il Delle Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione
> del campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato
> 1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette, nella
> periferia nord-occidentale di Torino, era capace di poco più di 69.000
> posti ed era dotato di un impianto di diffusione acustica che lo rendeva
> idoneo anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo di utilizzo del
> Delle Alpi, comunque, la Juventus in alcune occasioni scelse di disputare
> le proprie gare interne in stadi di altre città, quali ad esempio il
> Manuzzi di Cesena (Coppa Italia, Coppa Intertoto), il Meazza di Milano
> (semifinale e finale di Coppa UEFA 1994-95) oppure il La Favorita di
> Palermo (Supercoppa UEFA 1996).[60]
> Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale a titolo gratuito
> al Torino in cambio dell'impegno del club granata a ristrutturarlo in
> tempo per i XX Giochi olimpici invernali del 2006 (tale impegno non fu
> rispettato per sopravvenuto fallimento societario nel 2005, a seguito del
> quale il Comune riacquisì la titolarità della concessione dell'impianto)
> e, nel contempo, concesse lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi alla
> Juventus per 99 anni.[60]
> Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha disputato quindi i
> suoi incontri interni nel rinnovato Comunale, ribattezzato Stadio
> Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di 27.994 posti a sedere,
> [59] dopo la ristrutturazione avvenuta in occasione dei Giochi olimpici.
> Juventus Stadium [modifica]
> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>
>
> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia d'inaugurazione (8
> settembre 2011)
> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione della
> Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il nuovo
> stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61] l'investimento
> complessivo per la realizzazione del nuovo impianto ammonta a 105 milioni
> di euro.[62]
> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento degli
> architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere Massimo
> Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre 2008 al
> Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000
> destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle attività
> commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la costruzione è
> a pianta rettangolare, circondata da due strutture semi-ellittiche che
> ospitano le attività commerciali, i ristoranti e i bar: l'accesso alle
> tribune è garantito da specifiche passerelle inserite nei diversi settori
> dello stadio. Presenti anche palchi cosiddetti VIP – disegnati da
> Pininfarina Extra – affacciati direttamente sul prato.[61]
> Lo stadio, definito «all'avanguardia» nei criteri di sicurezza per esso
> previsti[61] e nell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha
> 41.000 spettatori seduti,[61] ed è concepito solo per il calcio, non
> avendo pista di atletica leggera intorno al campo; il terreno di gioco è
> ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle gradinate più basse, e
> non ci sono barriere né separazioni fisiche tra spalti e terreno.[64]
> Esternamente lo stadio è rivestito da 40.000 lamine d'alluminio
> oscillanti e riflettenti che, secondo il designer Fabrizio Giugiaro,
> danno la sensazione di una «bandiera in movimento». Il peso della
> copertura, studiata in galleria del vento, viene sostenuto, attraverso
> dei tiranti, da due pennoni. Inoltre è semi-trasparente in modo da
> garantire il passaggio della luce sufficiente alla crescita dell'erba e
> contemporaneamente la protezione degli spettatori dai raggi solari.
> L'inaugurazione del nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8 settembre 2011,
> in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità
> d'Italia, ed è utilizzato a partire dalla stagione 2011-12.[65]
> La Juventus nella cultura popolare [modifica]
>
>
>
> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
> Juventus in Champions League 1995-96
> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva
> nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo nella
> cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del Genoa, ad avere al
> seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde il 1º aprile 1906 in
> occasione dell'incontro di campionato tra dette due squadre in campo
> neutro a Milano, ripetizione di quello, disputato a Torino, interrotto il
> 18 marzo precedente a causa della prima invasione di campo della storia
> del calcio italiano.[66]
> Il 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il 15
> maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
> radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio. Inoltre,
> nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI (quelle ufficiali,
> anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954)[67] l'incontro di serie
> A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto della prima diretta
> televisiva nazionale, per la voce di Carlo Balilla Bacarelli.[68]
> A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al Campo Testaccio della
> Capitale a opera della Roma di Fulvio Bernardini, sono ispirati sia il
> primo fonofilm italiano relativo al calcio: Cinque a zero (1932), per la
> regia di Mario Bonnard[69] che il romanzo di Mario Soldati Le due città
> (1964).[70] Il club è stato anche punto di riferimento in altre opere di
> Soldati, quali America primo amore (1935),[71] Un prato di papaveri.
> Diario 1947-1964 (1973)[72] e Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971
> (1975).[73]
> Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe operaia va in
> paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del Grand Prix al Festival
> di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di Carlo Vanzina (1984), dove
> si assiste a una partita tra studenti juventini e romanisti a Zabriskie
> Point, nella Valle della Morte[75] e in Santa Maradona di Marco Ponti
> (2001), nel quale si trova una scena ambientata allo Stadio delle Alpi
> durante l'incontro di campionato tra i bianconeri e l'Atalanta.[76] Per
> quanto riguarda i film di argomento più legato al calcio e al tifo, sul
> versante della satira di costume figura Il presidente del Borgorosso
> Football Club di Luigi Filippo D'Amico (1970), in cui il personaggio
> eponimo, interpretato da Alberto Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar
> Sivori, presente nel film nella parte di se stesso;[77] nei primi anni
> ottanta, in Eccezzziunale… veramente, del citato Vanzina (1982), Diego
> Abatantuono rappresenta, nei tre episodi di cui si compone il film,
> rispettivamente un tifoso milanista, uno interista e uno juventino;[75]
> stesso ruolo interpretò nel sequel, un quarto di secolo più tardi, in
> Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me (2006), ancora di Vanzina.
> [78] Infine, sul fronte dell'analisi del disagio sociale e del tifo come
> valvola di sfogo dell'aggressività, figura il film Ultrà di Ricky
> Tognazzi (1990), che parla delle vicende di un capotifoso della Roma
> (interpretato da Claudio Amendola) e del gruppo organizzato da lui
> guidato che si reca in trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri
> con i Drughi, frangia di ultras bianconeri.[79]
>
>
> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati Uniti)
> La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo scrittore e
> giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere (1992), antologia
> a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e Massimo Romano.[80] Tale
> poesia, insieme ad altri omaggi alla Juventus composti da Arpino, è stata
> tradotta in italiano dal critico letterario torinese Bruno Quaranta e
> pubblicata nella sua opera Stile e stiletto (1997).[81] Sempre a opera di
> Arpino sono altri riferimenti alla Juventus, citati in Racconti di
> vent'anni (1974)[82] e in Opere scelte (2005), antologia letteraria,
> narrativa e giornalistica a cura dell'italianista veneziano Rolando
> Damiani.[83] Ancora in ambito letterario la Juventus fa da sfondo, come
> punto di riferimento della vita del protagonista, nel romanzo di Aldo
> Nove Puerto Plata Market[84] e, nel romanzo del giornalista Aldo Cazzullo
> I ragazzi di via Po, è parte del contesto storico-culturale della società
> torinese degli anni cinquanta.[85] Entrambi i lavori citati sono del
> 1997. Più recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e Andrea Parodi
> hanno citato la Juventus di Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e 1978
> all'interno del contesto storico e sociale della crisi politico-
> istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel loro libro In bianco e nero.
> [86]
> Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte nell'anime
> giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero nel
> manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del Notts County sono usi
> intonare il loro coro da stadio It's just like watching Juve (È proprio
> come guardare la Juve), in riferimento alla comunanza cromatica delle
> uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra realizza una grande
> prestazione.[88]
> Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
> canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza
> Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla (1968).[89]
> Tra gli eventi culturali più recenti aventi come oggetto il club
> bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a opera di arte,
> organizzata in occasione del centodecimo anniversario della fondazione
> della società[90] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a cura della
> fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007. Tale esposizione,
> curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha illustrato lo sviluppo della
> storia, dei personaggi e dei successi della Juventus e il suo rapporto
> con la città di Torino attraverso un'analisi artistica e culturale sul
> calcio:[90]
> « A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina di
> corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria San
> Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da
> Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti
> cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori
> alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia
> della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo
> decennio, l'arte e la cultura del Novecento. »
> (Juventus. 110 anni a opera di arte, 2007.[91])
> L'impegno in campo sociale [modifica]
>
> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi
> sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i Giovani, orientato al
> miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso all'istruzione
> ai giovani extracomunitari minorenni[92] tramite un centro di
> accoglienza, e la realizzazione – in collaborazione con la facoltà di
> Economia dell'Università di Torino – di un corso di formazione allo
> studio del management sportivo.[92]
> In ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina
> Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere insieme al
> Sant'Anna,[93] programma di ristrutturazione del reparto di Neonatologia
> Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le attività della
> Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92]
> Altro progetto comunitario della società bianconera è il “Centro di
> accoglienza” intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in collaborazione
> con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano al fine di dare
> ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92]
> Nel 2000, inoltre, la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il
> Gaslini, allo scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di
> Genova di una dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i
> bambini ivi ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio
> dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della struttura
> dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono necessari 4,5
> milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia Gaslini, e i rimanenti
> raccolti dalla Juventus attraverso donazioni e iniziative di beneficenza
> organizzate dai propri giocatori, come la partecipazione in qualità di
> ospiti al festival di Sanremo 2003[94] e al programma televisivo
> Juventus, una squadra per amico,[95] la realizzazione e vendita di libri
> fotografici e CD, il più famoso dei quali fu, nel 2003, una versione del
> successo di Lucio Battisti Il mio canto libero.[96]
> Organico [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
> Rosa [modifica]
> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97]
> N. Ruolo Giocatore
> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano)
> 2 D Marco Motta
> 3 D Giorgio Chiellini
> 5 C Michele Pazienza
> 6 D Fabio Grosso
> 7 C Simone Pepe
> 8 C Claudio Marchisio
> 9 A Vincenzo Iaquinta
> 10 A Alessandro Del Piero (capitano)
> 11 D Paolo De Ceglie
> 13 P Alexander Manninger
> 14 A Mirko Vučinić
> 15 D Andrea Barzagli
> 17 C Eljero Elia
> N. Ruolo Giocatore
> 18 A Fabio Quagliarella
> 19 D Leonardo Bonucci
> 20 A Luca Toni
> 21 C Andrea Pirlo
> 22 C Arturo Vidal
> 24 C Emanuele Giaccherini
> 26 D Stephan Lichtsteiner
> 27 C Miloš Krasić
> 28 C Marcelo Estigarribia
> 30 P Marco Storari
> 32 A Alessandro Matri
> 33 D Frederik Sørensen
> 34 C Luca Marrone
> 38 A Amauri
> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della
> FIFA.
> Staff tecnico [modifica]
>
> Staff dell'area tecnica
> Allenatore: Antonio Conte
> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
> Preparatore portieri: Claudio Filippi.
> Preparatore atletico: prof. Paolo Bertelli.
> Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
> Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
> Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison,
> Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro.
> Allenatore squadra Primavera: Marco Baroni.
> Team manager: Matteo Fabris.
> Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi.
> Coordinatore settore giovanile: Gianluca Pessotto.
> Risponsabile medico settore giovanile: dr. Antonio Giordano.
> Responsabili osservatori: Mauro Sandreani.
> Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi.
> Settore giovanile [modifica]
>
> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
> squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
> internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il proprio
> campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo di proprietà
> della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99]
> Analogamente a quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la
> Juventus ha istituito alcune scuole calcio sotto forma di club-satellite
> [100] e campi (Summer Camps) in tutta Italia (riservati ai giovani dagli
> 8 ai 16 anni) e all'estero, precisamente in Inghilterra (dagli 11 ai 16
> anni).[101]
> Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
> università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
> Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso la
> creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio nazionale
> e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103] e il programma
> Juventus Soccer Schools International attraverso la gestione di scuole di
> calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico, Inghilterra, Grecia, Arabia
> Saudita, Australia e Svizzera.[104]
> Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
> giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche all'estero.[100] A
> titolo di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a
> militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni sessanta,
> figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni da Catania),
> Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus da Lecce), Giuseppe
> Furino (1946, proveniente da Palermo e alla Juventus dal 1965), Roberto
> Bettega (1950, torinese e cresciuto nella società), Paolo Rossi (1956, da
> Prato, che dal 1972 al 1975 militò nelle giovanili della società prima di
> tornarvi da professionista nel 1981).
> Di essi, Furino fu convocato per il campionato del mondo 1970 (unico
> giocatore della Juventus a prendere parte a tale edizione del torneo),
> Anastasi per quello del 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché
> quello del 1982, quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come
> Bettega (che non prese parte al campionato del 1982 causa infortunio),
> nonché Rossi, presente nel 1982 (e che nel 1978 partecipò da giocatore in
> comproprietà con il Lanerossi Vicenza e con la maglia di quest'ultimo).
> [105][106] Il citato Rossi, inoltre, grazie alla vittoria nel campionato
> del mondo 1982, oltre a laurearsi campione del mondo, vinse anche il
> Pallone d'oro di quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale miglior
> marcatore di quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3 nel girone
> sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile, sconfitto 3-2.
> Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio della Juventus
> si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi (campione del mondo nel
> 1934), Pietro Rava (vincitore della medaglia d'oro nel torneo olimpico di
> calcio 1936 e campione del mondo nel 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola
> e, soprattutto, Giampiero Boniperti, da sempre legato alla Juventus,
> dalle giovanili alla carica di presidente e, attualmente, a quella di
> presidente onorario del club.
> Più recentemente, dal settore giovanile della Juventus si sono messi in
> evidenza giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian
> Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e Domenico
> Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati Giovinco,
> Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri della
> Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di calcio 2008 a Pechino
> [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto le semifinali del torneo
> continentale disputato in Svezia nel 2009.[108]
> Giocatori celebri [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
> Club.
>
>
> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la Juventus
> In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della Juventus oltre
> 700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni di questi ultimi
> hanno anche militato nella Nazionale italiana.
>
>
> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi della
> Juventus
> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella Juventus
> figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il primo calciatore-
> simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti, riconosciuto come il
> calciatore più rappresentativo della storia della società,[111] Carlo
> Parola (autore della più famosa rovesciata del calcio italiano, il cui
> gesto atletico ha ispirato l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei
> calciatori),[112] Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti e una
> Coppa UEFA con la Juventus, della quale difese la porta per 330 partite
> consecutive di campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi unico
> calciatore italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che quello
> del mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden Player
> italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e Stefano
> Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto tutte le
> competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo l'olandese Danny
> Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993 e Alessandro Del Piero,
> attuale capitano e giocatore simbolo della squadra,[115] cinque volte
> campione d'Italia e, nel 1996, campione d'Europa e del mondo con la
> Juventus, nonché campione del mondo 2006 con la Nazionale.
> Tra i giocatori non italiani ad aver vestito la maglia della Juventus,
> inoltre, si segnalano negli anni cinquanta e sessanta l'argentino Omar
> Sivori (che, oriundo, in seguito militò anche in Nazionale italiana), il
> gallese John Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante buono,
> centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato Sivori e a
> Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla Juventus 3 scudetti;
> negli anni settanta il tedesco Helmut Haller, già campione d'Italia con
> il Bologna, che alla Juventus vinse due titoli; fino al 1980 non fu più
> possibile ingaggiare calciatori non italiani; tra i più rappresentativi
> giunti in Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi Michel
> Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione d'Europa nel
> 1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e Zinédine Zidane,
> campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la Francia, campione
> del mondo di club con la Juventus e, con essa, vincitrice di due scudetti.
> Presidenti e allenatori [modifica]
>
> Presidenti [modifica]
> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
> Club.
> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus si
> sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il primo
> presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei soci
> fondatori.[3]
> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti, alla
> guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990;[116] Boniperti, al
> pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano, presidente dal
> 1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia del club.[117]
> L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente a meno di 21 anni
> d'età, nel 1955, fu il più giovane a ricoprire tale carica.[3] Da citare
> anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e Giuseppe Hess e del
> francese Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani a divenire presidenti
> del club.[3] In particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto
> bianconero (1905).
> Attualmente in carica è l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto
> presidente il 28 aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del club.[118]
> Allenatori [modifica]
> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
> Club.
> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica
> della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad interim.[31]
> Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non esisteva un sistema
> dettagliato di allenamento in preparazione degli incontri di campionato.
> In pratica i giocatori – studenti e lavoratori – avevano l'abitudine di
> ritrovarsi un paio di volte alla settimana al velodromo di Corso Re
> Umberto per gli allenamenti, consistenti in partitelle e corse di
> velocità e/o resistenza, sempre sotto il coordinamento del capitano della
> squadra.[119]
> Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő Károly,
> scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di introdurre
> innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della
> squadra.[3] Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte,
> avvenuta nel 1926.[3]
> A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni,
> detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per tredici stagioni, di
> cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86 e poi dal 1991-92 al
> 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive che quello totale sono
> record per tecnici di club italiani.[31] Il Trap vanta anche il primato
> complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, record
> tra gli allenatori italiani).[31]
> Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli anni trenta e unico
> allenatore in Italia ad avere vinto quattro scudetti consecutivi, tra il
> 1931 e il 1934.[20]
> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel 1969,
> che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33]
> Palmarès [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
> Club.
> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
> titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello mondiale.[5][6]
> Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905, la Juventus è il club
> di maggior successo nel campionato nazionale, aggiudicandosi la
> competizione in 27 occasioni,[50] compresa una striscia di cinque titoli
> consecutivi dal 1931 al 1935 (record a pari merito con il Torino e
> l'Internazionale).[120] I bianconeri detengono il record per vittorie
> nella Coppa Italia, principale competizione di coppa nazionale del Paese
> (9, a pari merito con la Roma), tra esse due consecutive (1959 e 1960,
> primato nazionale). Il club vanta, inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un
> totale di 40 vittorie in competizioni nazionali (anch'esso record), cui
> vanno sommate 11 vittorie in tornei internazionali che ne fanno
> complessivamente il club italiano con il maggior numero di titoli
> ufficiali vinti, 51. Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il club
> torinese non ha vinto alcun trofeo ufficiale, caso unico nel Paese.
> La formazione juventina detiene altresì il primato italiano di double,
> ovvero la vittoria del campionato di massima serie e della coppa
> nazionale nella stessa stagione (due, accadute nelle stagioni 1959-60 e
> 1994-95).
> Vincitrice del suo primo trofeo internazionale ufficiale nel 1977 (Coppa
> UEFA, nella circostanza vinta per la prima volta da un club italiano e
> sudeuropeo),[121] i suoi 11 trofei vinti in competizioni a livello
> confederale e FIFA, tra cui due titoli di campione d'Europa (1985 e 1996)
> e due di campione del mondo per club (idem), la rendono attualmente il
> secondo club italiano per vittorie, il quarto in Europa nonché il settimo
> nel mondo.[122] La Juventus, uno degli unici tre club italiani ad avere
> realizzato in due occasioni il cosiddetto double internazionale con i
> successi in campionato e Coppa UEFA e campionato e Coppa delle Coppe,
> rispettivamente nelle stagioni 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con il
> Liverpool e l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa UEFA,
> attualmente nota come Europa League (3).[121]
> Competizioni nazionali [modifica]
> Campionato italiano: 29
> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35; 1949-50;
> 1951-52; 1957-58
> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77; 1977-78;
> 1980-81; 1981-82
> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02; 2002-032004-2005,
> 2005-2006
> Coppa Italia: 9
> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83; 1989-90;
> 1994-95
> Supercoppa italiana: 4
> 1995; 1997; 2002; 2003
> Campionato italiano di Serie B: 1
> 2006-07
> Competizioni internazionali [modifica]
> Coppa Intercontinentale: 2
> 1985; 1996
> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
> 1984-85; 1995-96
> Coppa delle Coppe: 1
> 1983-84
> Coppa UEFA: 3
> 1976-77; 1989-90; 1992-93
> Supercoppa UEFA: 2
> 1984; 1996
> Coppa Intertoto: 1
> 1999
> Competizioni giovanili [modifica]
> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
> della Juventus Football Club.
> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della sua
> categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di campione
> d'Italia, sia internazionale, con più di 70 trofei ufficiali, tra i quali
> alcuni relativi alle competizioni più importanti al mondo nella categoria
> come per esempio il torneo di Viareggio, vinto 7 volte, la più recente
> delle quali nel 2010.
> Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
> all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta di
> campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
> classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del torneo.
> [123]
> Statistiche [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
> Football Club.
> Statistiche di squadra [modifica]
>
>
> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus
> La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La stagione
> 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle 106 precedenti,
> ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11 di Prima Categoria
> Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione Nazionale e 78 di serie A
> propriamente detta) e uno di serie B (nel 2006-07), mentre in altre 7
> occasioni non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese.
> Nel corso delle 106 stagioni in massima serie la Juventus ha vinto 27
> volte il campionato (record italiano), giungendo seconda in 20 tornei e
> terza in 14 (57,55% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle
> partecipazioni).
> La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa del
> Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124] Limitatamente al
> campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato due volte, nel torneo
> 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª e 6ª
> giornata.[124]
> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal Torino
> nel campionato federale 1912-13.[125]
> A fronte delle 9 vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito
> della Roma) la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo.[126]
> Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior numero di
> trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai affrontate direttamente in
> finale di tale competizione.[126]
> La Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero di
> stagioni disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione 2010-11).
> Di esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei ufficiali dell'UEFA
> (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe delle Coppe e 13 Coppe
> UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle Fiere;[127] nel computo globale
> delle citate competizioni risulta il primo club italiano e quarto a
> livello europeo per numero di punti conquistati (464). Inoltre, è il club
> italiano con il maggior numero di partite disputate (352), partite vinte
> (194), gol realizzati (624), differenza reti (+299) e percentuale di
> vittorie (55,11%) in competizioni UEFA a tutto il 10 settembre 2011.[128]
> La Juventus è anche l'unico club italiano ad aver vinto una
> manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta
> esclusivamente da calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa UEFA
> 1976-77).[129]
> La formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in
> competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo, quarta
> in Europa e seconda tra i club italiani in questa graduatoria.[130] Delle
> 18 finali citate, 7 sono state giocate in Coppa dei Campioni/UEFA
> Champions League (2 vittorie complessive), una in Coppa delle Coppe (una
> vittoria), 4 in Coppa UEFA (3 vittorie),[121] una in Coppa Intertoto (una
> vittoria),[131] 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e 3 in Coppa
> Intercontinentale (2 vittorie).[42]
> Sempre in ambito internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo ad
> avere vinto tutte le competizioni internazionali per club[133] e uno dei
> tre club europei ad avere vinto tutte le tre principali competizioni
> dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere tale traguardo nel 1985,
> seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern Monaco nel 1996 e, per tale
> ragione, le fu riconosciuta la Targa UEFA.[134]
> Statistiche individuali [modifica]
> Il giocatore che detiene il record di presenze in serie A, a tutto il 22
> maggio 2011, è Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35
> presenze in serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore
> juventino con il maggior numero di presenze nei campionati italiani, 490.
> Il precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
> apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in campo
> 443 volte.[136]
> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di gol,
> 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in serie B, 26
> nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e 1 in Coppa
> Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di gol, superato nel
> gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con 182.[136][138]
> Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu
> Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato 1933-34.[139]
> L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record di gol segnati in un
> campionato di prima divisione, 35 in 26 incontri nel Campionato Federale
> 1925-26. Analogo numero di reti segnò lo svedese Gunnar Nordahl del
> Milan, ma in un campionato a girone unico.[140]
> Infine, Omar Sivori detiene, insieme a Silvio Piola, il record di
> marcature in una singola partita: 6 gol, segnati all'Internazionale nella
> 28ª giornata del campionato 1960-61.
> La Juventus e la Nazionale italiana [modifica]
>
> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>
>
> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
> inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca militanti
> nella Juventus[141]
> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior numero
> di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti, 132 elementi
> hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro militanza juventina
> (a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli 90 del Milan).[142][143]
> Sono 22 in totale i giocatori della Juventus militanti nelle selezioni
> nazionali italiane campioni del mondo: 9 nel 1934 (Bertolini, Borel II,
> Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938
> (Foni e Rava), 6 nel 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P.
> Rossi) e 5 nel 2006 (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del
> Piero).[144] Tre sono, invece, i calciatori della Juventus laureatisi
> campioni d'Europa con la Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e
> Salvadore).
> Il contributo maggiore in elementi prestati alla Nazionale in una
> competizione a livello UEFA/FIFA[145] risale al campionato del mondo
> 1978, edizione in cui il club bianconero schierò in maglia azzurra nove
> uomini in due occasioni: la prima è stato l'incontro di prima fase contro
> i padroni di casa dell'Argentina del 10 giugno, tutti i nove giocatori
> juventini furono schierati in campo: Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti,
> Scirea, Causio, Tardelli e Bettega dal primo minuto, poi dal 6'
> Cuccureddu subentrato al bolognese Bellugi;[146] mentre che la seconda è
> stato l'incontro di seconda fase contro l'Olanda del 21 giugno, in cui i
> nove giocatori bianconeri già citati furono schierati in campo dal primo
> minuto (record italiano in competizioni ufficiali).[147]
> La Juventus guida la particolare classifica dei club che vantano
> giocatori campioni del mondo con la propria Nazionale, con 24: ai 22
> citati vanno infatti aggiunti Didier Deschamps e Zinédine Zidane,
> campioni nel 1998 con la Francia: precede in tale graduatoria
> Internazionale (20), la coppia Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos
> (15).[148]
> Quanto al campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre giocatori
> sono vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella italiana: Luis
> del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già
> menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000).
> Ancora, in occasione della finale del citato campionato del mondo 2006,
> la Juventus ha stabilito un ulteriore record internazionale in quanto,
> oltre ai cinque Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione, scesero
> in campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick
> Vieira e David Trezeguet,[149] per un totale di otto finalisti di uno
> stesso club sul terreno di gioco.
> Struttura societaria [modifica]
>
> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per azioni
> [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la società che
> controlla la maggioranza del capitale azionario della Juventus è la
> finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL Investment S.p.A e Istituto
> Finanziario Industriale, entrambe holding controllate dalla Giovanni
> Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che attualmente detiene il 55,016% della
> citata Exor e, tramite quest'ultima, il 60,001% del capitale azionario
> della Juventus.[150][151] Il rimanente capitale azionario è detenuto
> dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5% e da
> azionisti diffusi al 32,5%.[152]
> Il campo d'allenamento della Juventus è di proprietà dell'azienda Campi
> di Vinovo S.p.A, controllata al 71,3% dal club.[153]
> Secondo l'attuale organigramma societario, la Juventus è articolata su 7
> aree interne: Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione
> tecnologica, Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti
> speciali, Area comunicazione e Area sportiva.[154] La società è guidata
> da un consiglio di amministrazione composto da dieci membri eletti dalla
> proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore
> delegato Aldo Mazzia.[155]
> Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[49] nel
> segmento STAR, uno degli indici azionari di maggior successo in Europa e
> nel mondo.[156]
> Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema di
> gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in conformità ai
> requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS 18001:2007[157] e un
> sistema di gestione della qualità del settore medico secondo la norma
> internazionale ISO 9001:2000.[158]
> In base a quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011,
> rapporto stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
> statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il
> decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205 milioni di
> euro a tutto il 30 giugno 2010).[159]
> Il club torinese è anche uno dei membri fondatori dell'ECA – Associazione
> dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del
> soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in
> consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi,
> legali e televisivi di fronte alla FIFA.
> Organigramma della società [modifica]
>
> Staff attuale dell'area amministrativa
> Proprietà: Famiglia Agnelli.
> Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
> Presidente: Andrea Agnelli.
> Amministratore delegato: Aldo Mazzia.
> Direttore generale: Giuseppe Marotta.
> Direttore sportivo: Fabio Paratici.
> Consiglio di amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano,
> Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled Fared Zentuti,
> Michele Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel Nedvěd.
> Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo
> Venesio.
> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano (presidente),
> Riccardo Montanaro e Camillo Venesio.
> Collegio sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e
> Roberto Longo (sindaci effettivi).
> Direttore commerciale: Francesco Calvo.
> Direttore amministrazione e finanza: carica vacante.
> Direttore pianificazione, controllo e progetti speciali: Stefano Bertola.
> Direttore risorse umane: Alessandro Sorbone.
> Direttore comunicazione e relazioni esterne: Claudio Albanese.
> Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
> Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi.
> Responsabile gestione e controllo investimenti immobiliari: Riccardo
> Abrate.
> Responsabile marketing: Alessandro Sandiano.
> Direttore Juventus Center: Vittorio Ferrino.
> Responsabile segreteria sportiva: Francesco Gianello.
> Addetti stampa senior: Marco Girotto.
> Addetti stampa e editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti.
> Responsabile contenuti editoriali: Enrica Tarchi.
> Comunicazione corporate: Stefano Coscia.
>
> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>
> Cronologia degli sponsor tecnici
> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
> Dal 2003-04: Nike
>
> Cronologia degli sponsor ufficiali
> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+
> Stagione 1999-2000 (solo coppe): Sony
> Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe)
> Dal 2002-03 al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe)
> Stagione 2004-05: SKY Sport (campionato)/Tamoil (coppe)
> Dal 2005-06 al 2006-07: Tamoil
> Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland)
> Dal 2010-11: BetClic (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>
> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>
> Cronologia delle sedi sociali
> 1898: Via Montevecchio
> 1899: Via Piazzi, 4
> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43
> Stagione 1921-22: Via Botero, 16
> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151
> Dal 1948 al 1964: Piazza San Carlo, 206
> Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54
> Dal 1986 al 2000: Piazza Crimea, 7
> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>
> Cronologia dei campi di gioco
> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella
> Dal 1899 al 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi
> Dal 19/2/1905 al 29/4/1906: Velodromo Umberto I
> Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi
> Dal 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli
> Dal 7/1/1923 al 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia
> Dal 19/11/1933 al 2/5/1990: Stadio Comunale
> Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle Alpi
> Dal 16/9/2006 al 22/5/2011: Stadio Olimpico di Torino
> Dal 8/9/2011: Juventus Stadium
>
> Tifoseria [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
> Club.
>
>
> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
> Olimpico, 1º novembre 2006
> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12 milioni in
> Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore condotto
> dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010 sul quotidiano
> la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del campione esaminato,
> il club torinese risulta essere il più sostenuto in Italia.[10] La
> società vanta, inoltre, circa 13,1 milioni di sostenitori in Europa.[11]
> Numerosi sono anche i fan club sparsi per tutto il mondo,[160] in
> particolare nei Paesi a forte emigrazione italiana.[161]
> Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista
> sociologico e geograficamente uniforme in tutto il Paese,[10] è molto
> marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole,[162] il che
> garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli incontri
> esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa della Juventus,
> dal punto di vista sociologico, una squadra «nazionale».[163] Frequente è
> anche il caso di tifosi organizzati che, anche da luoghi geograficamente
> lontani del Paese, raggiungono con regolarità Torino per gli incontri
> interni della squadra.[163]
> Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
> organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003 quello
> della Juventus risultava prevalentemente attestato su posizioni di destra;
> [164][165] tuttavia, fuori dalle frange organizzate, l'orientamento
> politico della tifoseria, in ragione della sua eterogeneità sociale e
> territoriale, risulta non discostarsi in misura significativa da quelli
> più diffusi genericamente a livello di popolazione nazionale: è quanto
> emerse da un sondaggio condotto da ACNielsen citato nel 2004 dalla
> rivista Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le
> poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché equanime
> tra destra e sinistra.[166]
> Cenni storici [modifica]
>
>
> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni 1970
> Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la Juventus
> fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per la sua rivale
> cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi popolari e proletarie.
> [167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli Agnelli nel capitale
> societario della c.d. Vecchia Signora (1923), il tifo per la squadra si
> diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della
> famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi divenuto
> massiccio nel secondo dopoguerra – verso Torino e gli altri grandi poli
> industriali del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in cerca
> di impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il primo club
> italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente o,
> al più, regionalmente, ma a carattere nazionale.[168][169]
> Con il consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni
> cinquanta e i primi settanta la Juventus sembrò rappresentare, attraverso
> i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore immigrato piemontese,
> mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente culturale di
> marca prettamente torinese e cittadina.[168] In anni più recenti,
> comunque, le differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie
> si sono sempre più affievolite fino ad essere oramai, di fatto, nulle.
> Gemellaggi e rivalità [modifica]
>
>
> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime della
> Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi)
> Non risultano ufficialmente gemellaggi di tifoserie italiane con quelle
> della Juventus: per circa un ventennio a partire dagli anni ottanta,
> coincidenti con la presenza in Serie A della compagine irpina, vi fu un
> gemellaggio con la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per iniziativa di
> alcune frange di tifosi biancoverdi a fine anni novanta.[170][171] Fuori
> dal Paese esistono accordi di gemellaggio con i tifosi organizzati
> dell'ADO Den Haag, compagine olandese dell'Aia, e con quelli del Legia
> Varsavia, polacca.[172]
> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di avversarie
> della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
> dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del Milan,
> nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti
> sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.[174]
> Più recenti, e legate all'imporsi alla ribalta negli anni ottanta delle
> loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del primato
> nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina, legata
> principalmente alla lotta-scudetto del campionato 1981-82,[175] e con
> quella della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida
> contendente dei bianconeri al titolo.[176]
> La Curva Scirea allo Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato
> durante le gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria
> organizzata. Allo Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece occupato la
> Curva Filadelfia. Attualmente, il luogo di incontro dei gruppi ultrà
> bianconeri è la Curva Sud dello Juventus Stadium[177].

a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio calcistico di
Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri interni della
Juventus, la quale è anche proprietaria della struttura.
L'impianto sorge sulle ceneri del precedente Stadio delle Alpi,[4][5]
demolito tra il 2008 ed il 2009.[6] È attualmente l'unico stadio della
Serie A di proprietà del proprio club.[7]
L'intenzione della Juventus è quella di offrire a uno sponsor
commerciale la possibilità di legare il suo nome a quello dello
stadio.[8]
Indice [nascondi]
1 Cenni storici
1.1 Progetto e realizzazione
1.2 Inaugurazione
1.3 Compatibilità ambientale
2 Caratteristiche tecniche
3 Cronoprogramma dei lavori
4 La scelta del nome
5 Aree e servizi
5.1 Il museo
5.2 Walk of Fame
5.3 L'area commerciale
5.4 La futura sede societaria
6 Affluenza media in Serie A
7 I primati
8 Note
9 Bibliografia
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Cenni storici [modifica]

Progetto e realizzazione [modifica]
È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione della
Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la costruzione
del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9] l'investimento
complessivo per la realizzazione del nuovo impianto, inizialmente
stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato di 120 milioni.[3] Il
progetto è stato affidato agli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
degli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella e dell'ingegnere
Massimo Majowecki.[11] I lavori di demolizione del Delle Alpi sono
iniziati nel novembre 2008 e si sono conclusi a fine marzo 2009, e
hanno consentito il recupero di tutta la parte interrata del vecchio
stadio, compresa la zona del campo di gioco.


Tribuna Est
Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è stato
progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9] L'accesso,
privo di barriere architettoniche,[12] avviene da quattro ingressi
posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle
collinette verdi sulle quali sorge l'impianto e portano ad un anello
che circoscrive lo stadio. L'anello è un luogo sicuro, dove possono
essere controllati i titoli di ingresso e dove possono sostare i mezzi
di servizio e di soccorso. Le panchine sono po­sizionate in prima fila
all'interno della tri­buna, come negli stadi inglesi.[13] Alle
gradinate e alle tribune – che sono poste a 7,5 metri di distanza dal
campo di gioco[13] – si accede da 16 passerelle distribuite nei diversi
settori dell'impianto. In caso di emergenza, l'evacuazione
dell'impianto può essere conclusa in meno di quattro minuti.[14]
Al di sotto delle gradinate sono state realizzate le aree di servizio
allo stadio e alla squadra. Nella parte superiore, con un profilo di
grande leggerezza ed essenzialità sorge lo stadio, con le gradinate e i
palchi: il tutto è inserito in un unico profilo a semicerchio e senza
elementi che si distaccano dalla linea di continuità.
Inoltre lo stadio ingloba un'area vastissima, costituita da 4.000
posti auto, otto ristoranti e 20 bar. All'interno ci sono anche tre
spogliatoi, un museo dedicato alla storia della Juventus, 34.000 m² di
aree commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze.[2] La struttura
esterna dello stadio ricorda quella di un'astronave ed è composta da
7.000 pannelli in Alucobond colorati in varie sfumature di grigio e
bianco, oscillanti e riflettenti, i quali, secondo il designer Fabrizio
Giugiaro che ha curato il design degli esterni, danno l'effetto di una
«bandiera in movimento». Un lungo fregio tricolore cinge l'intera
struttura, intervallato in vari punti da due stelle gialle, che
richiamano quelle presenti all'interno dello stadio nelle curve.
La copertura in PVC degli spalti è sorretta da due pennoni che
richiamano la vecchia struttura del Delle Alpi. Studiata nella galleria
del vento, è stata realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli
aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana
in parte trasparente ed in parte bianca, per permettere una visione
ottimale del campo, sia diurna sia notturna, ed in grado di garantire
il passaggio della luce tramite i lucernari, in maniera tale che sia
sufficiente per la crescita dell'erba del campo.
Inaugurazione [modifica]
Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre 2011[15] in
concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità
d'Italia, con una cerimonia curata dalla K-events di Marco Balich,[16]
che ha visto il culmine in un'amichevole contro il Notts County, club
professionistico più antico al mondo, da cui la Juventus nel 1903
"ereditò" l'attuale divisa bianconera.[17] L'evento, seguito da
Juventus Channel, Sky Sport e Cielo, è stato diffuso anche in streaming
sul sito web e sul canale YouTube della Juventus.[18]


Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
inaugurazione
La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della Juventus,
ed ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori legati alla
squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato dal presidente
della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di Torino, Piero Fassino.
Giampiero Boniperti ed Alessandro Del Piero, uniti al centro del campo,
hanno suggellato l'evento, al fianco della storica panchina sulla
quale, nel 1897, alcuni studenti liceali fondarono il club bianconero.
C'è stato anche un ricordo per i due fratelli Agnelli, Gianni ed
Umberto, per Gaetano Scirea e per le vittime della strage
dell'Heysel.[19] È seguita poi la partita contro il Notts County,
terminata 1-1, con Luca Toni che ha siglato il primo gol nel nuovo
impianto.
Torino
8 settembre 2011
ore 22:00 CEST
Inaugurazione Juventus 1 – 1
referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.)
Arbitro: De Marco (Chiavari)
Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11 settembre
2011 contro il Parma, in occasione della seconda giornata della Serie A
2011-2012.[20]
Torino
11 settembre 2011
ore 12:30 CEST
2ª giornata Juventus 4 – 1
referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.)
Arbitro: Celi (Bari)
Lichtsteiner 17’
Pepe 58’
Vidal 73’
Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco
L'inviata della BBC Emma Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli
stadi inglesi: «Come gli stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più
comodo ed economico di Wembley, più bello e "atmosferico" di Stamford
Bridge e ve lo dice una tifosa del Chelsea. Per certi versi mi ricorda
l'Emirates Stadium, il più moderno degli impianti inglesi, ma che è
costato molto di più. Dello stadio della Juventus mi ha colpito la
visuale, perché anche in alto si riesce a vedere benissimo e questa è
l'essenza del calcio. Fuori non è granché, ha un look vagamente Anni
'70, ma dentro ha un impatto micidiale. E mi ha emozionato più durante
la partita col Parma che nell'inaugurazione: rende al massimo con il
calcio vero».[21]
Compatibilità ambientale [modifica]


Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili i
basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto
Il progetto è fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto
ecologico dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di
sistemi che assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori del
cantiere edile sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate
ed ecosostenibili.[22]
Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da
energie non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie d'avanguardia
che eliminano gli sprechi ottimizzando lo sfruttamento
dell'energia.[22] Tra le finalità previste vi saranno di produrre
energia elettrica per tutto lo stadio sfruttando l'energia solare
attraverso pannelli fotovoltaici, produrre acqua calda e riscaldare
ambienti e campo da calcio per mezzo di una rete di teleriscaldamento,
scaldare acqua sanitaria per gli spogliatoi e le cucine dei ristoranti
avvalendosi di impianti solari termici.[22] Tutto questo, mediante
strategie e fonti alternative di energia e pienamente ecologiche,
rispetterà i criteri di ecocompatibilità dettati dal protocollo di
Kyōto generando molteplici risultati:[22]
Riduzioni delle emissioni di gas serra.
Nessun inquinamento atmosferico.
Zero rischi di incendio.
Integrazione con il teleriscaldamento.
Arginamento degli sprechi.
Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai dispositivi di
inseguimento solare.
Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
Riutilizzo delle acque piovane.
Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
l'irrigazione del campo.
Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di recuperare il
più possibile il materiale proveniente dal vecchio Delle Alpi. Il
calcestruzzo opportunamente triturato e l'alluminio, l'acciaio e il
rame fusi di nuovo, sono stati riutilizzati per la nuova costruzione,
diminuendo gli sprechi ed ottenendo un risparmio di circa 2,3 milioni
di euro.[4]
Caratteristiche tecniche [modifica]

Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
dell'impianto:[23]

Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto


Posti a sedere
Caratteristiche tecniche
Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
Posteggi: 4.000 posti auto
Superficie totale: 355.000 m²
Superficie interna allo stadio: 45.000 m²
Superficie stadio: 90.000 m²
Aree dedicate ai servizi: 150.000 m²
Aree commerciali: 34.000 m²
Aree verdi e piazze: 30.000 m²
Persone impiegate nella costruzione: 450
Acciaio utilizzato: 6.000 t
Skybox: 64
Pitch view studio: 2
Posti stampa: 275
Bar: 21
Aree ristorazione: 8
Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
Spogliatoi: 3

Distanza dagli spalti al campo di gioco
Tribuna Ovest: 7,5 m (dalla prima fila), 49 m (dall'ultima fila)
Tribuna 100: 7,5 m (dalla prima fila), 33,80 m (dall'ultima fila)
Tribuna media: 33,80 m (dalla prima fila), 49 m (dall'ultima fila)
Curve: 7,5 m (dalla prima fila), 50 m (dall'ultima fila)

Cronoprogramma dei lavori [modifica]

Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
stadio:[23]
Cronologia
dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano Regolatore
Generale.
luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la proprietà
del Delle Alpi.
dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano Regolatore
Generale.
aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006.
febbraio 2008: Approvazione del progetto da parte del consiglio di
amministrazione della Juventus.
settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione.
dicembre 2008-aprile 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione
del nuovo stadio.
febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di Intervento.
maggio 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire.
luglio 2009: Inizio dei lavori di costruzione.
novembre 2009: Parco commerciale – Permesso di costruire.
aprile 2010: Museo Juventus – Permesso di costruire.
maggio 2010: Approvazione del Piano per le Opere di Urbanizzazione.
luglio 2010: Ingresso Ovest – Permesso di costruire
agosto 2011: Fine dei lavori e collaudo.
8 settembre 2011: inaugurazione e amichevole con il Notts County.
11 settembre 2011: prima partita ufficiale contro il Parma.

La scelta del nome [modifica]

Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene per
molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si è
aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro nome
all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il proprio
nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello sponsor
tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica (per via del
legame tra il club e la FIAT).
Aree e servizi [modifica]

Il museo [modifica]
All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della Juventus",
che una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più
importanti del mondo. Il museo avrà diverse sale in cui verranno
esposti, tra altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei
giocatori più importanti della storia della società torinese, aree
interattive e ricche di foto storiche.[25]
Il 29 maggio 2010, in occasione del 25º anniversario della strage
dell'Heysel, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha annunciato
che uno spazio nello stadio verrà dedicato alla memoria delle vittime
di quella strage.[26]
Walk of Fame [modifica]
Nei pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27]
Quelli elencati di seguito sono i giocatori che hanno militato nella
Juventus – o che vi militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri dei
fan club riconosciuti dalla società bianconera e del programma Juventus
Membership sulla base statistica (presenze e reti segnate) e del
palmarès durante il periodo di militanza nella società torinese (sia a
livello di club che delle nazionali).[28]
Calciatore Ruolo Stagioni al club Presenze Reti Altri
Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115
Romeo Benetti M 1968-1969 e 1976-1979 159 23
Roberto Bettega AS/SP 1970-1983 481 178
Carlo Bigatto I TD 1913-1915 e 1920-1931 233 1
Giampiero Boniperti CA/T/R 1946-1961 462 182
Felice Borel II CA 1932-1941 e 1942-1946 307 161
Sergio Brio DC 1978-1990 378 24
Gianluigi Buffon P 2001-presente 366 0
Antonio Cabrini TS/DC 1976-1989 440 53
Umberto Caligaris TS 1928-1935 198 0
Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
Fabio Capello R 1970-1976 239 41
Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72
John Charles CA 1957-1962 178 105
Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
Antonio Conte M 1991-2004 419 44
Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285
Luis del Sol M/MZ 1962-1970 294 29
Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
John Hansen AS 1948-1954 187 124
Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15
Fabrizio Ravanelli AD 1992-1996 160 68
Virginio Rosetta TD 1923-1936 315 16
Paolo Rossi CA 1973-1975 e 1981-1985 138 34
Sandro Salvadore L 1962-1974 450 17
Gaetano Scirea L 1974-1988 552 32
Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14
Stefano Tacconi P 1983-1992 337 0
Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
Dino Zoff P 1972-1983 476 0
Codici:
P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD: Terzino
destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra, AS:
Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista, CA:
Centravanti, SP: Seconda punta.
Legenda:
Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la loro
militanza nella Juventus.
Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la loro
militanza nella Juventus.
Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
calcio durante la loro militanza nella Juventus.
Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza nella
Juventus.
Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro militanza
nella Juventus.
* N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar Davids
al posto di Zbigniew Boniek.[29]
L'area commerciale [modifica]
Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in campo),
progettato dallo Studio Rolla di Torino con la partecipazione di
Giugiaro Design, con una superficie di vendita pari a 19.500 m2,
suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un
ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2 accompagnato da una
galleria commerciale con 60 negozi. A fianco avrà gli altri due
edifici, uno dei quali sarà dedicato ad una catena di fai-da-te, mentre
l'altro ospiterà un'area ristorazione ed una catena hi-fi. Sono
previsti 2.000 posti auto, di cui 800 interrati. La costruzione del
centro commerciale è stata aggiudicata al raggruppamento CMB-UNIECO,
mentre la direzione dei lavori è seguita dallo studio di ingegneria
bolognese Tecnicoop.
La futura sede societaria [modifica]
L'11 giugno 2010 la Juventus ha acquisito per un milione di euro dal
Comune di Torino il diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m²
dell'area Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di
dieci anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno 60
milioni di euro.[30]
Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa, che
il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una Juventus Soccer
School (la scuola di calcio della società bianconera) e impianti che
potranno avere anche un utilizzo pubblico.[30]
Affluenza media in Serie A [modifica]

2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
I primati [modifica]

Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico italiano
privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le panchine sono
inserite nelle tribune ed il primo per estensione complessiva nel
Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio eco-compatibile del
mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della demolizione del vecchio
impianto è stato separato per tipologia, riciclato totalmente e
riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere con un risparmio globale di
circa 2,3 milioni di euro.[22][5]
snowdog
2011-10-18 13:48:24 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 15:37:05 +0200, Connor MacLeod ha scritto:

> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>
>>> snowdog ha pensato forte :
>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>
>>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> già
>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale:
>>>>>>>>> quel dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se
>>>>>>>>> lo trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8
>>>>>>>>> meridionali, che se li soffino loro i loro etilometri. In parole
>>>>>>>>> povere, qua fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di
>>>>>>>>> piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la
>>>>>>>>> solita merda nord sud.
>>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>>
>>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista
>>>>>>> 185 anni luce dal sistema solare.
>>>>>
>>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>>
>>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In
>>>>> seguito il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali
>>>>> Mina. È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione
>>>>> televisiva Mai dire Gol.
>>>>
>>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito dal
>>>> sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel
>>>> calcio, nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed in
>>>> altre discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a
>>>> proprio favore attraverso il centro della porta o di un bersaglio con
>>>> la palla. Indice [nascondi]
>>>> 1 Il gol nel calcio
>>>> 2 Marcature multiple
>>>> 2.1 Doppietta
>>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta 2.3.1
>>>> Triplette famose
>>>> 2.4 Poker o Quaterna
>>>> 2.5 Cinquina
>>>> 2.6 Altro
>>>> 3 Note
>>>> 4 Voci correlate
>>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>>
>>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si verifica
>>>> quando il pallone varca completamente la linea di porta passando tra
>>>> i pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla Regola 10 del
>>>> Regolamento del Gioco del Calcio.[2]
>>>> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o
>>>> anche di proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
>>>> avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La parola
>>>> gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come l'Italia,
>>>> la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America Latina; da esso
>>>> derivano alcuni termini tipici del linguaggio calcistico come
>>>> goleador (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in
>>>> portoghese, che diventa goal-keeper nella lingua inglese). La
>>>> diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso tuttavia questo
>>>> termine in moltissime lingue. Da notare che nei paesi francofoni, si
>>>> usa invece but, con lo stesso significato di "scopo, fine" da cui è
>>>> derivato il termine inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta
>>>> invece a identificare il portiere in quanto si tratta
>>>> dell'abbreviazione della parola Goal-keeper (portiere in inglese).
>>>> Marcature multiple [modifica]
>>>>
>>>> Doppietta [modifica]
>>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a
>>>> segno due gol nella stessa partita.
>>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple) è
>>>> detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49 realizzazioni
>>>> multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3] Doppiette nella fase
>>>> finale della UEFA Champions League [modifica] 22 maggio 2010: Diego
>>>> Milito
>>>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che segue
>>>> è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite del
>>>> Campionato mondiale di calcio.
>>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998:
>>>> Zinedine Zidane
>>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994: Roberto
>>>> Baggio
>>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994 Bulgaria-Italia
>>>> 1-2 - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986: Diego Armando Maradona
>>>> Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali 1986, in
>>>> quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente più
>>>> famosi: la Mano de Dios e il Gol del secolo.
>>>> 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
>>>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino
>>>> Colaussi e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938
>>>> Tripletta [modifica]
>>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a
>>>> segno tre gol nella stessa partita.
>>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>>>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le
>>>> firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima tripletta
>>>> in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter Palotás del
>>>> Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel secondo
>>>> incontro giocato in questa competizione. Cinque giocatori hanno messo
>>>> a segno una tripletta al loro debutto nella massima competizione
>>>> europea per club: Marco van Basten (Milan), Faustino Asprilla
>>>> (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney
>>>> (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese) Triplette famose
>>>> [modifica] Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5 luglio
>>>> del 1982, una tripletta durante i Mondiali giocati in Spagna. Geoff
>>>> Hurst segnò una tripletta alla finale dei Mondiali del '66, fra cui
>>>> un gol fantasma che regalò la vittoria mondiale all'Inghilterra.
>>>> Hurst era inizialmente la riserva di Jimmy Greaves, poi
>>>> infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha realizzato una tripletta nella
>>>> partita inaugurale del nuovo stadio di Wembley, in Italia
>>>> Under-21-Inghilterra Under-21, il 24 marzo 2007. Il record per la
>>>> tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore inglese Tommy
>>>> Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò tre reti in
>>>> 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C.. Edinson Cavani,
>>>> mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18 settembre 2011 una
>>>> tripletta, fu il primo nella storia del campionato italiano di calcio
>>>> a portare a casa il pallone con tutte le firme autografate dei
>>>> giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu reso legale
>>>> anche in Italia l'hat-trick. Poker o Quaterna [modifica]
>>>>
>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>> geopolitica limitata.
>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore
>>>> o una squadra segna una "quaterna", o un "poker" quando realizza
>>>> quattro gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato
>>>> mondiale di calcio un solo giocatore è riuscito a fare una quaterna:
>>>> 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>>>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del 1938
>>>> Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della
>>>> stagione
>>>> 2005/2006
>>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>>>> partita di Champions League:
>>>> Marco Van Basten
>>>> Andrij Ševčenko
>>>> Dado Pršo
>>>> Ruud Van Nistelrooy
>>>> Lionel Messi
>>>> Simone Inzaghi
>>>> Ferenc Puskás
>>>> Samuel Eto'o
>>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una
>>>> quaterna:
>>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
>>>> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA 2007-2008
>>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli ultimi
>>>> anni da:
>>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di
>>>> Serie A
>>>> 1992-1993
>>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato
>>>> di
>>>> Serie A 1992-1993
>>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del campionato
>>>> di
>>>> Serie A 1994-1995
>>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di Serie
>>>> A
>>>> 1994-1995
>>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato
>>>> di
>>>> Serie A 1996-1997
>>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie A
>>>> 2000-2001
>>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato
>>>> di
>>>> Serie A 2001-2002
>>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di
>>>> Serie A
>>>> 2002-2003
>>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di
>>>> Serie
>>>> A 2003-2004
>>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>>>> Parma-
>>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di
>>>> Serie A
>>>> 2007-2008
>>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato di
>>>> Serie A 2010-2011
>>>> E in Serie B da:
>>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel campionato
>>>> di
>>>> Serie B 2005-2006[4]
>>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>>> campionato
>>>> di Serie B 2009-2010
>>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>>> campionato
>>>> di Serie B 2010-2011
>>>> Cinquina [modifica]
>>>>
>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>> geopolitica limitata.
>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore
>>>> o una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo" quando realizza
>>>> cinque gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato
>>>> mondiale di calcio un solo giocator è riuscito a fare un pokerissimo:
>>>> 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>>>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League il
>>>> pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>>>> Campioni
>>>> 1962/63
>>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli ultimi
>>>> anni da:
>>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>>>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>>> Altro [modifica]
>>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6
>>>> volte) hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma
>>>> queste non hanno nomi particolari.
>>>
>>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás
>>> de los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17
>>> febbraio 2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato italiano.
>>> Chiamato El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul
>>> corpo minuto o anche El Gran Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori
>>> vinse con la maglia della Nazionale argentina la Copa América 1957 e
>>> fu campione del calcio argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957.
>>> In carriera mise a segno 146 reti nel campionato italiano e 8 con la
>>> maglia della Nazionale italiana.
>>> Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i tempi[2],
>>> occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei migliori
>>> calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS nel
>>> 2004.[3] Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior numero
>>> di gol segnati in una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961
>>> siglò infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra
>>> Juventus ed Inter della stagione 1960-1961, terminata con il punteggio
>>> di 9-1 per i bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo con
>>> la formazione primavera in segno di protesta[4]. Nel marzo 2004 è
>>> stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che raggruppa i
>>> maggiori fuoriclasse di sempre. È stato certamente fra i calciatori
>>> più amati dai tifosi delle sole tre squadre in cui ha giocato, River
>>> Plate, Juventus e Napoli. . Indice [nascondi]
>>> 1 Caratteristiche tecniche
>>> 2 Carriera
>>> 2.1 Calciatore
>>> 2.1.1 Club
>>> 2.1.1.1 River Plate
>>> 2.1.1.2 Juventus
>>> 2.1.1.3 Napoli
>>> 2.1.2 Nazionale
>>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche 3.1 Presenze e
>>> reti nei club
>>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès 4.1 Club
>>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>>> 4.2 Nazionale
>>> 4.3 Individuale
>>> 5 Note
>>> 6 Voci correlate
>>> 7 Pubblicazioni varie
>>> 8 Bibliografia
>>> 9 Altri progetti
>>> 10 Collegamenti esterni
>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>
>>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i
>>> calzettoni abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come gesto
>>> di sfida verso gli avversari, che spesso superava in tunnel): per
>>> questo stile i giornalisti sportivi coniarono termini quali calzettoni
>>> alla "cacaiola", o alla Sivori. A queste particolarità si aggiungeva
>>> l'abitudine di lasciar scivolare con finta disinvoltura la sua
>>> maglietta numero 10 fuori dai calzoncini. Uno dei suoi colpi migliori
>>> e più naturali era il cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di far passare
>>> la palla fra le gambe dell'avversario disorientandolo con movimenti
>>> zigzaganti e finte repentine. Carriera [modifica]
>>>
>>>
>>>
>>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della Juventus,
>>> conosciuto come Il Trio Magico
>>>
>>>
>>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus
>>> del 26 giugno 1963 a Torino
>>> Calciatore [modifica]
>>> Club [modifica]
>>> River Plate [modifica]
>>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come Ángel
>>> Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della
>>> maquina[5], guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo stile
>>> di gioco[5]. La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955,
>>> titolo confermato quando il River batté il Boca Juniors 2-1 alla
>>> Bombonera[6]. Nella stessa stagione il club vinse la Copa Río de La
>>> Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la squadra vinse il
>>> campionato argentino all'ultima giornata battendo il Rosario Central
>>> per 4-0 con Sívori che realizzò l'ultima rete[7]. Avrebbe giocato
>>> l'ultima partita con la maglia del River contro lo stesso club il 5
>>> maggio 1957. Durante la stagione 1957-1958, ad appena 21 anni fu
>>> ingaggiato dalla Juventus dopo essere stato notato da Renato Cesarini;
>>> i torinesi pagarono 10 milioni di pesos per il trasferimento,
>>> stabilendo un record per l'epoca ma provocando indirettamente un
>>> declino nella storia del River, che nei 18 anni seguenti non riuscì a
>>> vincere il campionato in Argentina[8]; tuttavia con quei soldi si
>>> riuscì a completare il loro El Monumental[8]. Juventus [modifica]
>>> Dopo aver esordito nelle file del River Plate di Buenos Aires -
>>> squadra con la quale iniziò a giocare per interessamento
>>> dell'ex-juventino, Renato Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle
>>> file della squadra torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un
>>> formidabile trio offensivo assieme al centravanti gallese John Charles
>>> e a Giampiero Boniperti. Indossa la maglia bianconera in 257 partite
>>> (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19 in Europa), segnando 170 reti (135
>>> in A, 24 in Coppa Italia e 12 in Europa)[9][10] e vincendo tre
>>> scudetti e tre Coppe Italia.[11]
>>> Napoli [modifica]
>>> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
>>> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui
>>> non sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva perché
>>> Bruno Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il suo
>>> cartellino acquista due motori navali per la sua flotta e paga
>>> settanta milioni: quando arriva in città ad accoglierlo ci sono
>>> migliaia di tifosi[12]. formerà una straordinaria coppia-gol
>>> sudamericana con Josè Altafini. All'ombra del Vesuvio vive una seconda
>>> giovinezza: la squadra vince subito la Coppa delle Alpi (1966) ed è
>>> protagonista in serie A con un terzo posto nello stesso anno[13], un
>>> quarto l'anno dopo[14] ed un secondo nel 1968[15]. Un grave infortunio
>>> al ginocchio destro durante una tournée del Napoli in Colombia
>>> nell'estate del 1967 lo metterà a disposizione della squadra
>>> partenopea a mezzo servizio nelle ultime due stagioni ed uno storico
>>> litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante Napoli-Juventus del 18
>>> dicembre 1968, culminato con un'espulsione e successivi sei turni di
>>> squalifica, lo convincono definitivamente a concludere la propria
>>> straordinaria carriera, a trentatré anni, decisione su cui già pensava
>>> da tempo[16]. Nazionale [modifica] Vinse il titolo continentale
>>> sudamericano nel 1957 giocando nella nazionale argentina. Nel 1961
>>> Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno successivo, in virtù della sua
>>> condizione di oriundo, poté essere impiegato nella nazionale di calcio
>>> italiana che partecipò ai Mondiali cileni del 1962, dove fu
>>> penalizzato ancora una volta, secondo i giornalisti, dal suo carattere
>>> introverso[17]. Con la maglia della nazionale azzurra Sivori disputò
>>> in tutto appena nove incontri, mettendo comunque a segno otto reti, di
>>> cui ben quattro contro Israele nel 1961. Angeli dalla faccia sporca
>>> [modifica] Con altri due fuoriclasse argentini - Antonio Valentin
>>> Angelillo e Humberto Maschio - aveva già formato nella nazionale
>>> argentina (diciotto presenze) un trio destinato a rimanere nella
>>> memoria con il nome di trio degli Angeli dalla faccia sporca
>>> (appellativo mutuato dal titolo del film del 1938 Gli angeli con la
>>> faccia sporca) per l'aria da impertinenti scugnizzi che i tre avevano
>>> sul campo e fuori. Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle
>>> squadre di club italiane dalle quali i tre furono successivamente
>>> ingaggiati (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono
>>> a giocare per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter).
>>> Successivamente solo Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi
>>> calcisticamente (seppur per un brevissimo periodo) al fuoriclasse
>>> argentino: con la maglia del Napoli, durante la tournée partenopea in
>>> Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato grave
>>> infortunio. Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per
>>> brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
>>> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale si
>>> trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si dimostrò per
>>> lungo tempo competente ed apprezzato commentatore. Nel 1973 diventò
>>> commissario tecnico della nazionale Argentina con il compito di
>>> qualificare la "biancoceleste" ai campionati mondiali del 1974.
>>> Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva fallito la
>>> qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la qualificazione ai danni di
>>> Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un pareggio: celebre fu la mossa
>>> con la quale, dovendo giocare due partite ravvicinate, uno a livello
>>> del mare ed un'altra ai 3650 m di quota di La Paz allestì due squadre.
>>> Mentre la prima si allenava a Buenos Aires e si recò ad Asuncion dove
>>> pareggiò col Paraguay, la seconda ("nazionale da montagna" venne
>>> definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per acclimatarsi in
>>> quota.
>>> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
>>> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
>>> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina e
>>> tornato presidente in quei giorni.
>>> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>>> Football Club.
>>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
>>> Argentina.
>>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam e
>>> Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978, all'età di
>>> quindici anni.
>>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás -
>>> intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -, a
>>> causa di un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
>>> Statistiche [modifica]
>>>
>>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>>
>>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
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>>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano una
>>> bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
>>> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
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>>> informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più
>>> precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
>>> Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe
continentali Altre
>>> coppe Totale Comp Pres Reti Comp Pres Reti
Comp Pres Reti Comp Pres
>>> Reti Pres Reti 1954 River Plate PD 16
>> 8 - - - - - - - - -
>> 16 8 1955 PD 23 11 - - - - -
>>> - - - - 23 11 1956 PD 23
>> 10 - - - - - - - - -
>> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>>> - - - - - 1 0
>>> Totale River Plate 63
>> 29 - - - - - -
>> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>>> 22 CI 8
>> 9 - - - - - - 40 31
>> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
>> 2 3 - - - 29 23
>>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
>> 3 - - - - - - 35 31
>> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1
>>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
>> 13 CI - - CC 5
>> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>>> 16 CI 4
>> 3 - - - - - - 37 19
>> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF
>> 4 0 - - - 34 14
>>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF
>> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
>> 215 135 23
>>> 24 15 8 - - 253 167
>> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
>> 0 - - - CA+ CM ?
>>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
>> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
>> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
>> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF
>> 2 0 - - - 5 1 Totale
>>> Napoli 63 12 1 0 7
>> 3 ? 1 71 16 Totale carriera 340
>> 175 23 24 15 11
>>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti in
Nazionale [modifica] ▼
>>> espandi
>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>> Argentina
>>> ▼ espandi
>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>> Italia
>>> Palmarès [modifica]
>>>
>>> Club [modifica]
>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>> Campionato argentino: 3
>>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>>> Campionato italiano: 3
>>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>>> Coppa Italia: 3
>>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2 Juventus:
>>> 1963
>>> Napoli: 1966
>>
>> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2] nota
>> anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società
>> calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897 come
>> Sport Club Juventus da un gruppo di studenti liceali torinesi,[3] si
>> tratta del terzo club italiano per anzianità tra quelli tuttora
>> attivi[4] e, insieme al Torino, uno dei due che rappresentano nel
>> calcio professionistico il capoluogo piemontese. Legata fin dagli anni
>> venti alla famiglia Agnelli, il club ha sempre militato nella massima
>> categoria del campionato italiano di calcio (dal 1929 denominata Serie
>> A) sin dalla sua fondazione, eccezion fatta per la stagione 2006-07. La
>> Juventus è la società calcistica più titolata del Paese, nonché una
>> delle più vittoriose e importanti del mondo,[5][6] essendo stata
>> nominata come miglior club italiano e secondo a livello europeo del XX
>> secolo dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio,
>> organizzazione riconosciuta dalla FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu
>> insignita di uno speciale riconoscimento come prima squadra nella
>> storia del calcio continentale ad avere vinto tutte e tre le maggiori
>> competizioni gestite dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche,
>> la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA.[8] Con la
>> vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985, infine, la Juventus
>> divenne il primo – e rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere
>> conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello
>> internazionale.[9] In base a quanto emerge da un sondaggio della
>> società Demos & Pi (settembre 2010), la Juventus risulta essere la
>> squadra con il più alto numero di sostenitori in Italia, avendo
>> riscosso la preferenza del 29% del campione.[10] Inoltre, risulta
>> essere la decima squadra per numero di sostenitori a livello
>> continentale contandone circa 13,1 milioni, in base a un rapporto della
>> società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport +Markt AG del
>> settembre 2010.[11]
>> Indice [nascondi]
>> 1 Cenni storici
>> 2 Cronistoria
>> 3 Colori e simboli
>> 3.1 Colori
>> 3.2 Simboli
>> 3.2.1 Lo stemma
>> 3.2.2 Inno ufficiale
>> 4 Stadi
>> 4.1 Juventus Stadium
>> 5 La Juventus nella cultura popolare
>> 6 L'impegno in campo sociale
>> 7 Organico
>> 7.1 Rosa
>> 7.2 Staff tecnico
>> 8 Settore giovanile
>> 9 Giocatori celebri
>> 10 Presidenti e allenatori
>> 10.1 Presidenti
>> 10.2 Allenatori
>> 11 Palmarès
>> 11.1 Competizioni nazionali
>> 11.2 Competizioni internazionali
>> 11.3 Competizioni giovanili
>> 12 Statistiche
>> 12.1 Statistiche di squadra
>> 12.2 Statistiche individuali
>> 13 La Juventus e la Nazionale italiana 14 Struttura societaria
>> 14.1 Organigramma della società
>> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
>> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
>> 15 Tifoseria
>> 15.1 Cenni storici
>> 15.2 Gemellaggi e rivalità
>> 16 Note
>> 17 Bibliografia
>> 17.1 Libri
>> 17.2 Pubblicazioni varie
>> 17.3 Risorse informative in rete
>> 18 Videografia
>> 19 Voci correlate
>> 19.1 Informazione storica
>> 19.2 Liste e riconoscimenti
>> 19.3 Informazioni economiche ed altri 20 Altri progetti
>> 21 Collegamenti esterni
>> Cenni storici [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
>> Club.
>>
>>
>> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel 1898
>> Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus per
>> iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo
>> d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi
>> custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima maglia della squadra
>> fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne bianconera.[13]
>> Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,[14] la società si
>> iscrisse al suo primo campionato nazionale, ma fu eliminata dal
>> Foot-Ball Club Torinese.[15] Il primo titolo nazionale arrivò nel 1905,
>> all'epoca in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo Umberto I.[3]
>> Nel 1906 il presidente della società, lo svizzero Alfred Dick, a
>> seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si
>> unì, assieme a un gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese
>> dando vita al Foot- Ball Club Torino,[16] segnando così l'origine della
>> più antica rivalità del calcio italiano e l'inizio di una serie di
>> problemi finanziari e sportivi che condussero la squadra bianconera
>> alle soglie della retrocessione in Promozione nel 1913.[17] Dopo la
>> Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di Giuseppe
>> Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo piazzamento in
>> campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni
>> Giacone,[18] alla Nazionale.
>>
>>
>> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935 Il
>> vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della
>> società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio, in
>> Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato
>> interamente in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo allenatore
>> professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del
>> secondo tricolore nella stagione 1925-26.[3] Il primo grande ciclo
>> vincente della Juventus, grazie all'apporto di elementi come Giovanni
>> Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il celebre trio difensivo
>> Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra il 1930-31 e il 1934-35, epoca
>> dei cinque scudetti consecutivi (primato nazionale), uniti al
>> raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa Centrale per
>> quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in quattro delle
>> cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano,[20] uno dei precursori del
>> Metodo;[3] molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo della
>> Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa
>> Internazionale, progenitrice dell'attuale campionato d'Europa[21] e,
>> soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì
>> con 9 giocatori).[22]
>> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con
>> la fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli anni
>> trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più a
>> riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel
>> 1949-50.
>> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare alla
>> ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione imposta
>> dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in abbinamento con
>> la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia appunto, il cui
>> proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente del club bianconero
>> [23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT, di proprietà della
>> famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>>
>>
>> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus di
>> fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico Alla fine della guerra
>> la società torinese mutò la denominazione in Juventus Football Club.
>> Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito, di suo fratello
>> Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di vittorie, grazie anche
>> all'arrivo di elementi come l'argentino Omar Sivori e il gallese John
>> Charles che, insieme al talento casalingo, e capitano della squadra,
>> Giampiero Boniperti, formarono quello che la stampa non tardò a
>> denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il
>> primo dei quali, il 10º, quello che le valse il diritto a poter esporre
>> sulle maglie la stella.[26] Omar Sivori divenne nel 1961 il primo
>> calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il Pallone d'oro. A tale
>> ciclo fece seguito un decennio scarso di vittorie, con la sola
>> eccezione del titolo 1966-67, vinto superando all'ultima giornata
>> l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.
>>
>>
>> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20
>> maggio 1973
>> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e il
>> suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima
>> stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del 1972-73: furono
>> i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni, sotto la conduzione
>> tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di Giovanni Trapattoni,
>> portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel 1986), due Coppe Italia
>> e vittorie internazionali che fecero diventare la Juventus il club
>> primo d'Europa a vincere tutte le competizioni dell'UEFA e, a seguire,
>> il primo del mondo a vincere tutte le competizioni ufficiali per club.
>> In tale quindicennio fu stabilito anche il record di punti per
>> campionati a 16 squadre (51, contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77)
>> alla fine di un torneo definito allora da La Gazzetta dello Sport «un
>> lungo e affascinante duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche
>> la vittoria in Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale
>> disputata contro gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico
>> composto esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli
>> schierati in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile;
>> Furino, F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al
>> 59' dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega. A macchiare la
>> conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito a Bruxelles il 29
>> maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti pre-gara tra
>> la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla morte di 39
>> spettatori.
>> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>>
>>
>> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa delle
>> Coppe
>> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante la
>> sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono
>> nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina
>> (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò campione
>> del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano Scirea e
>> Marco Tardelli divennero i primi giocatori al mondo ad avere vinto sia
>> tutte le competizioni per club cui presero parte sia la Coppa FIFA.
>> Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse
>> portante della squadra la Juventus affrontò nove anni privo di
>> risultati in campo nazionale, anche se giunsero una Coppa Italia (1990)
>> e due Coppe UEFA (1990 e 1993).[29]
>>
>>
>> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al
>> 2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio
>> all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo
>> vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni, con
>> un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che vinse
>> la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto dal club, fino
>> ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti, raggiunse quattro finali
>> di Champions League vincendo quella del 1996 allo Stadio Olimpico di
>> Roma, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa UEFA. Nel 2004
>> giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora
>> allenatore della Roma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la
>> Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che
>> nel computo generale del club sarebbero stati rispettivamente il 28º e
>> il 29º; tuttavia, a causa del caso giudiziario giornalisticamente
>> definito Calciopoli a seguito del quale alcuni club di serie A vennero
>> penalizzati, lo scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a
>> quello del 2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo
>> all'ultimo posto della classifica e penalizzata di 17 punti
>> (successivamente ridotti a 9)[30] nel successivo torneo di serie B;
>> stante la contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto
>> secondo alle sue spalle, il titolo fu assegnato all'Internazionale,
>> terza prima delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova
>> dirigenza (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc,
>> amministratore delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su
>> 42 incontri (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in
>> serie A un anno più tardi vincendo il campionato di serie B con sei
>> punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli. Il nuovo tecnico, Didier
>> Deschamps, si dimise prima della fine del campionato, dopo la
>> promozione matematica: nell'estate del 2007 fu scelto di affidare la
>> conduzione tecnica all'allenatore romano Claudio Ranieri, cui seguirono
>> nell'ordine Ciro Ferrara – alla prima esperienza da allenatore –, già
>> responsabile del settore giovanile, e Alberto Zaccheroni,
>> ufficializzato nel gennaio 2010.[31] Il 19 maggio dello stesso anno,
>> dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese Andrea Agnelli
>> assume la presidenza del club al posto di Blanc – eletto al massimo
>> incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati Giuseppe
>> Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo
>> allenatore del club, rispettivamente.[32] La stagione seguente, che ha
>> visto la Juventus giocare in Europa League, dove è stato eliminato ai
>> sedicesimi di finale, e concludere, per seconda stagione consecutiva,
>> al settimo posto in Serie A; è stata l'unica con Delneri. Dal 31 maggio
>> 2011 il ruolo di tecnico è stato assunto dall'ex giocatore e capitano
>> bianconero Antonio Conte.[33] Cronistoria [modifica]
>>
>> Cronistoria della Juventus Football Club 1897 · 1º novembre, fondazione
>> dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia rosa con cravatta e
>> calzoncini neri. 1898 · Non prende parte al campionato nazionale. 1899
>> · Cambia denominazione in Foot-Ball Club Juventus.[14] Non prende parte
>> al campionato nazionale. 1900 · III Campionato Federale di Prima
>> Categoria. Non supera il Girone Eliminatorio Piemontese.
>> 1901 · Semifinale del Campionato Federale. 1902 · 2ª nel Girone
>> Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. 1903 · Adozione dell'uniforme a
>> strisce bianconere e calzoncini bianchi. Finalista del Campionato
>> Federale.
>> 1904 · Finalista del Campionato Federale. 1905 · Campione d'Italia (1º
>> titolo). 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball Club
>> Torino.[16] 2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34] 1907 · 2ª
>> nel Girone Eliminatorio Piemontese. 1908 · Vincitrice del Campionato
>> Federale FIF (1º titolo). 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del
>> Campionato Italiano. 1909 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (2º
>> titolo). 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.
>> 1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico. 1910-11 · 9ª nel campionato
>> ligure-lombardo-piemontese. 1911-12 · 8ª nel campionato
>> ligure-lombardo-piemontese. 1912-13 · 6ª nel girone eliminatorio
>> piemontese. Ripescata per ammissione nel girone lombardo.[17]
>> 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale del campionato
>> del Nord Italia.
>> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
>> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
>> Interregionale.
>> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone finale
>> della Coppa Federale di calcio.[35]
>> 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1919-20 ·
>> 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali
>> interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.
>> 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio piemontese. 1921-22 ·
>> 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I. 1922-23 · 5ª nel girone B di
>> Prima Divisione. 1923 · 23 luglio. Ingresso della famiglia Agnelli
>> nella società.[3] 1923-24 · 5ª nel girone A di Prima Divisione.[36]
>> 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima Divisione.[36] 1925-26 · Campione
>> d'Italia (2º titolo). 1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione
>> Nazionale.
>> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
>> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36] 1928-29 · 2ª
>> nel girone B di Divisione Nazionale.[38] Quarti di finale di Coppa
>> dell'Europa Centrale. 1929 · Istituzione del campionato a girone unico.
>> 1929-30 · 3ª in Serie A.
>> 1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo) Quarti di finale di Coppa
>> dell'Europa Centrale. 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39] 1932-33 · Campione
>> d'Italia (5º titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
>> 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo). Semifinalista di Coppa
>> dell'Europa Centrale. 1934-35 · Campione d'Italia (7º titolo).
>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1935-36 · 5ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball
>> Club.
>> 1936-37 · 5ª in Serie A.
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> 1937-38 · 2ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1938-39 · 8ª in Serie A.
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> 1939-40 · 3ª in Serie A.
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> 1940-41 · 5ª in Serie A.
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> 1941-42 · 6ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
>> 1943 · Assume la denominazione societaria di Juventus-Cisitalia.[23]
>> 1942-43 · 3ª in Serie A.
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1944 · 2ª
>> nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
>> Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
>> 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club. 1945-46 · 2ª nel
>> girone finale della Divisione Nazionale. 1946-47 · 2ª in Serie A.
>> 1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
>> 1948-49 · 4ª in Serie A.
>> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo) 1950-51 · 3ª in Serie A.
>> Finalista di Coppa Rio.[40]
>> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo). 3ª in Coppa Latina 1952.
>> 1952-53 · 2ª in Serie A.
>> 1953-54 · 2ª in Serie A.
>> 1954-55 · 7ª in Serie A.
>> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
>> 1956-57 · 9ª in Serie A.
>> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo). Semifinalista di Coppa
>> Italia.
>> 1958-59 · 3ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1959-60 · Campione
>> d'Italia (11º titolo).
>> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
>> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo). Semifinalista di Coppa
>> Italia.
>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1961-62 · 12ª in Serie A.
>> Semifinalista in Coppa Italia.
>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1962-63 · 2ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1964-65 · 4ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>> 1965-66 · 5ª in Serie A.
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. 1966-67 · Campione d'Italia
>> (13º titolo). Semifinalista di Coppa Italia.
>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1967 · 27 giugno, la Juventus
>> Football Club diventa società per azioni. [41]
>> 1967-68 · 3ª in Serie A.
>> 1º turno di Coppa Italia.
>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>> 1968-69 · 5ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1969-70 · 3ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1970-71 · 4ª in Serie A.
>> 1º turno di Coppa Italia.
>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo). Girone di semifinale di
>> Coppa Italia
>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>> 1973-74 · 2ª in Serie A.
>> Girone di semifinale di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa dei
>> Campioni. Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42] 1974-75 · Campione
>> d'Italia (16º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia.
>> Semifinalista di Coppa UEFA.
>> 1975-76 · 2ª in Serie A.
>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1976-77 · Campione d'Italia
>> (17º titolo).
>> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
>> Girone di semifinale di Coppa Italia. 1977-78 · Campione d'Italia (18º
>> titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia. Semifinalista di Coppa
>> dei Campioni.
>> 1978-79 · 3ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1979-80 · 2ª in Serie A.
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo). Semifinalista di Coppa
>> Italia.
>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>> Finalista del Torneo di Capodanno.
>> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo). Ottavi di finale di Coppa
>> dei Campioni. 1982-83 · 2ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
>> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44] Campione d'Europa
>> (1º titolo).
>> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
>> Campione del mondo per club (1º titolo).
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1986-87 · 2ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1987-88 · 6ª in Serie A.[45]
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera) della
>> Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche quale
>> prima nel continente a vincere le tre maggiori competizioni europee per
>> club.[8] 1988-89 · 4ª in Serie A.
>> 2º turno di Coppa Italia.
>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
>> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo) Vincitrice della Coppa UEFA
>> (2º titolo).
>> 1990-91 · 7ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>> 1991-92 · 2ª in Serie A.
>> Finalista di Coppa Italia.
>> 1992-93 · 4ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> 1993-94 · 2ª in Serie A.
>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di Coppa UEFA.
>> 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
>> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
>> Finalista di Coppa UEFA.
>> 1995-96 · 2ª in Serie A.
>> Campione d'Europa (2º titolo).
>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo). Campione del mondo per
>> club (2º titolo).
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Finalista di Champions League.
>> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club (Juvecentus).
>> 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> Finalista di Champions League.
>> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Semifinalista di Champions League.
>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
>> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
>> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima
>> società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX
>> secolo stilata dalla FIFA.[47]
>> 2000-01 · 2ª in Serie A.
>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> Prima fase di Champions League.
>> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la quotazione in
>> Borsa.[48][49]
>> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>> Seconda fase di Champions League.
>> 2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Finalista di Champions League.
>> 2003-04 · 3ª in Serie A.
>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
>> Finalista di Coppa Italia.
>> Ottavi di finale di Champions League. 2004-05 · 1ª in Serie A (titolo
>> revocato).[50] Ottavi di finale di Coppa Italia.
>> Quarti di finale di Champions League. 2005-06 · 20ª in Serie A.
>> Retrocessa in serie B.[50] Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Quarti di finale di Champions League. Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>> 2006-07 · 1ª in Serie B. Promossa in Serie A. Sedicesimi di finale di
>> Coppa Italia. 2007-08 · 3ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> 2008-09 · 2ª in Serie A.
>> Semifinalista di Coppa Italia.
>> Ottavi di finale di Champions League. 2009 · 10 settembre. La Juventus
>> è classificata al 2º posto (prima società calcistica italiana) nel
>> ranking dei migliori club europei del XX secolo stilato dall'Istituto
>> Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.
>> 2009-10 · 7ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Prima fase di Champions League.
>> Ottavi di finale di Europa League.
>> 2010-11 · 7ª in Serie A.
>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>> Prima fase di Europa League.
>> Colori e simboli [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
>> Football Club.
>> Colori [modifica]
>>
>>
>> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere Dal 1903
>> l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali
>> bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi, talora
>> neri.[13]
>> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale scelta
>> cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi ordinati
>> per il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la maglie si
>> scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne decise un
>> cambio. [3]
>> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della società,
>> di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e resistente
>> all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del Notts County,
>> la cui maglia è a strisce bianconere; per tale ragione fu spedito a
>> Torino un set di uniformi analogo a quello usato dal Notts County.[51]
>> Simboli [modifica]
>> Lo stemma [modifica]
>>
>>
>> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>>
>>
>> Un logo del passato
>> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
>> novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
>> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti
>> l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52]
>> essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più recente
>> dei quali risalente al 2004.[53]
>> Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere, che
>> nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre nere.[53]
>> Il nome del club è impresso in caratteri neri e sottolineato in oro su
>> di un'area bianca convessa. Il gioco di ombreggiature del logo ha lo
>> scopo di conferire ad esso un'apparenza di tridimensionalità.[53] Nella
>> parte inferiore dello stemma, in bianco su sfondo nero, è rappresentato
>> il toro, simbolo civico di Torino.
>> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu Savoia,
>> omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma concava.[52]
>> Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia, mentre il toro e il
>> nome del club erano di colore giallo-oro.[52]
>> Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin dal
>> 1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo (variabile nel
>> tempo) e non un elemento d'identità del club.[53] Inno ufficiale
>> [modifica]
>> L'inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è
>> Juve, storia di un grande amore, composto dal cantante e musicista
>> emiliano Paolo Belli nel 2007.[54]
>> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo è
>> bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte a
>> opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle composte
>> dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera di Pierangelo Bertoli
>> nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del
>> club. [56]
>> Stadi [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
>> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
>> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.
>>
>>
>> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal 1922 al
>> 1933
>> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco del
>> Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al 1908 fu
>> utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio 1905-1906,
>> durante il quale il terreno di casa fu lo Stadio Motovelodromo Umberto
>> I.[57] Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di Corso
>> Sebastopoli e, dal 1922 al 1933, quello di Corso Marsiglia, che fu
>> teatro della conquista di 4 campionati, tre dei quali consecutivi.[58]
>>
>>
>> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al 1990
>> Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni allo
>> Stadio Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per dotare la
>> città di un impianto che potesse ospitare le gare del campionato del
>> mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio Comunale e, in seguito,
>> Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso ospitò 890 incontri di
>> campionato della Juventus[59] e, dal 1963, dopo la definitiva
>> dismissione dello Stadio Filadelfia, fu condiviso con il Torino; capace
>> di circa 65.000 posti in piedi, fu utilizzato fino al 1990, anno in cui
>> le due compagini cittadine si trasferirono allo Stadio delle Alpi,
>> riservando il Comunale solo agli allenamenti della squadra bianconera.
>>
>>
>> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006 Il Delle Alpi,
>> costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione del
>> campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato 1990-91
>> a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette, nella periferia
>> nord-occidentale di Torino, era capace di poco più di 69.000 posti ed
>> era dotato di un impianto di diffusione acustica che lo rendeva idoneo
>> anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo di utilizzo del Delle
>> Alpi, comunque, la Juventus in alcune occasioni scelse di disputare le
>> proprie gare interne in stadi di altre città, quali ad esempio il
>> Manuzzi di Cesena (Coppa Italia, Coppa Intertoto), il Meazza di Milano
>> (semifinale e finale di Coppa UEFA 1994-95) oppure il La Favorita di
>> Palermo (Supercoppa UEFA 1996).[60]
>> Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale a titolo
>> gratuito al Torino in cambio dell'impegno del club granata a
>> ristrutturarlo in tempo per i XX Giochi olimpici invernali del 2006
>> (tale impegno non fu rispettato per sopravvenuto fallimento societario
>> nel 2005, a seguito del quale il Comune riacquisì la titolarità della
>> concessione dell'impianto) e, nel contempo, concesse lo sfruttamento
>> dell'area del Delle Alpi alla Juventus per 99 anni.[60]
>> Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha disputato quindi
>> i suoi incontri interni nel rinnovato Comunale, ribattezzato Stadio
>> Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di 27.994 posti a sedere,
>> [59] dopo la ristrutturazione avvenuta in occasione dei Giochi
>> olimpici. Juventus Stadium [modifica]
>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>>
>>
>> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia d'inaugurazione
>> (8 settembre 2011)
>> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione della
>> Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il nuovo
>> stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61]
>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto
>> ammonta a 105 milioni di euro.[62]
>> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
>> degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere Massimo
>> Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre 2008 al
>> Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000
>> destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle attività
>> commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la costruzione
>> è a pianta rettangolare, circondata da due strutture semi-ellittiche
>> che ospitano le attività commerciali, i ristoranti e i bar: l'accesso
>> alle tribune è garantito da specifiche passerelle inserite nei diversi
>> settori dello stadio. Presenti anche palchi cosiddetti VIP – disegnati
>> da Pininfarina Extra – affacciati direttamente sul prato.[61] Lo
>> stadio, definito «all'avanguardia» nei criteri di sicurezza per esso
>> previsti[61] e nell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha
>> 41.000 spettatori seduti,[61] ed è concepito solo per il calcio, non
>> avendo pista di atletica leggera intorno al campo; il terreno di gioco
>> è ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle gradinate più
>> basse, e non ci sono barriere né separazioni fisiche tra spalti e
>> terreno.[64] Esternamente lo stadio è rivestito da 40.000 lamine
>> d'alluminio oscillanti e riflettenti che, secondo il designer Fabrizio
>> Giugiaro, danno la sensazione di una «bandiera in movimento». Il peso
>> della copertura, studiata in galleria del vento, viene sostenuto,
>> attraverso dei tiranti, da due pennoni. Inoltre è semi-trasparente in
>> modo da garantire il passaggio della luce sufficiente alla crescita
>> dell'erba e contemporaneamente la protezione degli spettatori dai raggi
>> solari. L'inaugurazione del nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8
>> settembre 2011, in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º
>> anniversario dell'Unità d'Italia, ed è utilizzato a partire dalla
>> stagione 2011-12.[65] La Juventus nella cultura popolare [modifica]
>>
>>
>>
>> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
>> Juventus in Champions League 1995-96
>> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva
>> nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo nella
>> cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del Genoa, ad avere al
>> seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde il 1º aprile 1906 in
>> occasione dell'incontro di campionato tra dette due squadre in campo
>> neutro a Milano, ripetizione di quello, disputato a Torino, interrotto
>> il 18 marzo precedente a causa della prima invasione di campo della
>> storia del calcio italiano.[66]
>> Il 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il
>> 15 maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
>> radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio.
>> Inoltre, nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI (quelle
>> ufficiali, anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954)[67]
>> l'incontro di serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto
>> della prima diretta televisiva nazionale, per la voce di Carlo Balilla
>> Bacarelli.[68] A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al Campo
>> Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio Bernardini, sono
>> ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo al calcio: Cinque a
>> zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[69] che il romanzo di Mario
>> Soldati Le due città (1964).[70] Il club è stato anche punto di
>> riferimento in altre opere di Soldati, quali America primo amore
>> (1935),[71] Un prato di papaveri. Diario 1947-1964 (1973)[72] e Lo
>> specchio inclinato. Diario 1965-1971 (1975).[73]
>> Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe operaia va in
>> paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del Grand Prix al
>> Festival di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di Carlo Vanzina
>> (1984), dove si assiste a una partita tra studenti juventini e
>> romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della Morte[75] e in Santa
>> Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale si trova una scena ambientata
>> allo Stadio delle Alpi durante l'incontro di campionato tra i
>> bianconeri e l'Atalanta.[76] Per quanto riguarda i film di argomento
>> più legato al calcio e al tifo, sul versante della satira di costume
>> figura Il presidente del Borgorosso Football Club di Luigi Filippo
>> D'Amico (1970), in cui il personaggio eponimo, interpretato da Alberto
>> Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar Sivori, presente nel film nella
>> parte di se stesso;[77] nei primi anni ottanta, in Eccezzziunale…
>> veramente, del citato Vanzina (1982), Diego Abatantuono rappresenta,
>> nei tre episodi di cui si compone il film, rispettivamente un tifoso
>> milanista, uno interista e uno juventino;[75] stesso ruolo interpretò
>> nel sequel, un quarto di secolo più tardi, in Eccezzziunale… veramente
>> - Capitolo secondo… me (2006), ancora di Vanzina. [78] Infine, sul
>> fronte dell'analisi del disagio sociale e del tifo come valvola di
>> sfogo dell'aggressività, figura il film Ultrà di Ricky Tognazzi (1990),
>> che parla delle vicende di un capotifoso della Roma (interpretato da
>> Claudio Amendola) e del gruppo organizzato da lui guidato che si reca
>> in trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi,
>> frangia di ultras bianconeri.[79]
>>
>>
>> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati
>> Uniti) La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo
>> scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere
>> (1992), antologia a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e Massimo
>> Romano.[80] Tale poesia, insieme ad altri omaggi alla Juventus composti
>> da Arpino, è stata tradotta in italiano dal critico letterario torinese
>> Bruno Quaranta e pubblicata nella sua opera Stile e stiletto
>> (1997).[81] Sempre a opera di Arpino sono altri riferimenti alla
>> Juventus, citati in Racconti di vent'anni (1974)[82] e in Opere scelte
>> (2005), antologia letteraria, narrativa e giornalistica a cura
>> dell'italianista veneziano Rolando Damiani.[83] Ancora in ambito
>> letterario la Juventus fa da sfondo, come punto di riferimento della
>> vita del protagonista, nel romanzo di Aldo Nove Puerto Plata Market[84]
>> e, nel romanzo del giornalista Aldo Cazzullo I ragazzi di via Po, è
>> parte del contesto storico-culturale della società torinese degli anni
>> cinquanta.[85] Entrambi i lavori citati sono del 1997. Più
>> recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e Andrea Parodi hanno
>> citato la Juventus di Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e 1978
>> all'interno del contesto storico e sociale della crisi politico-
>> istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel loro libro In bianco e
>> nero. [86]
>> Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte nell'anime
>> giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero
>> nel manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del Notts County sono
>> usi intonare il loro coro da stadio It's just like watching Juve (È
>> proprio come guardare la Juve), in riferimento alla comunanza cromatica
>> delle uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra realizza
>> una grande prestazione.[88]
>> Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
>> canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza
>> Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla (1968).[89]
>> Tra gli eventi culturali più recenti aventi come oggetto il club
>> bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a opera di arte,
>> organizzata in occasione del centodecimo anniversario della fondazione
>> della società[90] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a cura della
>> fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007. Tale esposizione,
>> curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha illustrato lo sviluppo
>> della storia, dei personaggi e dei successi della Juventus e il suo
>> rapporto con la città di Torino attraverso un'analisi artistica e
>> culturale sul calcio:[90]
>> « A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina di
>> corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria San
>> Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da
>> Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti
>> cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori
>> alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia
>> della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo
>> decennio, l'arte e la cultura del Novecento. » (Juventus. 110 anni a
>> opera di arte, 2007.[91]) L'impegno in campo sociale [modifica]
>>
>> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi
>> sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i Giovani, orientato
>> al miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso
>> all'istruzione ai giovani extracomunitari minorenni[92] tramite un
>> centro di accoglienza, e la realizzazione – in collaborazione con la
>> facoltà di Economia dell'Università di Torino – di un corso di
>> formazione allo studio del management sportivo.[92]
>> In ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina
>> Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere insieme
>> al Sant'Anna,[93] programma di ristrutturazione del reparto di
>> Neonatologia Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le
>> attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92]
>> Altro progetto comunitario della società bianconera è il “Centro di
>> accoglienza” intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in
>> collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano al
>> fine di dare ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92] Nel 2000,
>> inoltre, la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il Gaslini,
>> allo scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di Genova di
>> una dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i bambini ivi
>> ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio dell'abbazia di
>> san Gerolamo, che si trova all'interno della struttura dell'ospedale.
>> Per il raggiungimento dello scopo furono necessari 4,5 milioni di euro,
>> dei quali 2 donati dalla famiglia Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla
>> Juventus attraverso donazioni e iniziative di beneficenza organizzate
>> dai propri giocatori, come la partecipazione in qualità di ospiti al
>> festival di Sanremo 2003[94] e al programma televisivo Juventus, una
>> squadra per amico,[95] la realizzazione e vendita di libri fotografici
>> e CD, il più famoso dei quali fu, nel 2003, una versione del successo
>> di Lucio Battisti Il mio canto libero.[96] Organico [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
>> Rosa [modifica]
>> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97]
N. Ruolo
>> Giocatore
>> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano) 2
D Marco Motta
>> 3 D Giorgio Chiellini
>> 5 C Michele Pazienza
>> 6 D Fabio Grosso
>> 7 C Simone Pepe
>> 8 C Claudio Marchisio
>> 9 A Vincenzo Iaquinta
>> 10 A Alessandro Del Piero (capitano) 11
D Paolo De Ceglie
>> 13 P Alexander Manninger
>> 14 A Mirko Vučinić
>> 15 D Andrea Barzagli
>> 17 C Eljero Elia
>> N. Ruolo Giocatore
>> 18 A Fabio Quagliarella
>> 19 D Leonardo Bonucci
>> 20 A Luca Toni
>> 21 C Andrea Pirlo
>> 22 C Arturo Vidal
>> 24 C Emanuele Giaccherini
>> 26 D Stephan Lichtsteiner
>> 27 C Miloš Krasić
>> 28 C Marcelo Estigarribia
>> 30 P Marco Storari
>> 32 A Alessandro Matri
>> 33 D Frederik Sørensen
>> 34 C Luca Marrone
>> 38 A Amauri
>> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali
>> della FIFA.
>> Staff tecnico [modifica]
>>
>> Staff dell'area tecnica
>> Allenatore: Antonio Conte
>> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
>> Preparatore portieri: Claudio Filippi. Preparatore atletico: prof.
>> Paolo Bertelli. Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
>> Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
>> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino. Massofisioterapisti:
>> Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison, Emanuele Randelli e
>> Gianluca Scolaro. Allenatore squadra Primavera: Marco Baroni. Team
>> manager: Matteo Fabris.
>> Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi. Coordinatore settore
>> giovanile: Gianluca Pessotto. Risponsabile medico settore giovanile:
>> dr. Antonio Giordano. Responsabili osservatori: Mauro Sandreani.
>> Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi. Settore giovanile
>> [modifica]
>>
>> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
>> squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
>> internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il proprio
>> campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo di proprietà
>> della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99] Analogamente a
>> quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la Juventus ha
>> istituito alcune scuole calcio sotto forma di club-satellite [100] e
>> campi (Summer Camps) in tutta Italia (riservati ai giovani dagli 8 ai
>> 16 anni) e all'estero, precisamente in Inghilterra (dagli 11 ai 16
>> anni).[101]
>> Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
>> università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
>> Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso la
>> creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio
>> nazionale e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103] e
>> il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la
>> gestione di scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico,
>> Inghilterra, Grecia, Arabia Saudita, Australia e Svizzera.[104]
>> Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
>> giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche all'estero.[100] A
>> titolo di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a
>> militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni sessanta,
>> figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni da Catania),
>> Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus da Lecce), Giuseppe
>> Furino (1946, proveniente da Palermo e alla Juventus dal 1965), Roberto
>> Bettega (1950, torinese e cresciuto nella società), Paolo Rossi (1956,
>> da Prato, che dal 1972 al 1975 militò nelle giovanili della società
>> prima di tornarvi da professionista nel 1981). Di essi, Furino fu
>> convocato per il campionato del mondo 1970 (unico giocatore della
>> Juventus a prendere parte a tale edizione del torneo), Anastasi per
>> quello del 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché quello del
>> 1982, quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come Bettega (che
>> non prese parte al campionato del 1982 causa infortunio), nonché Rossi,
>> presente nel 1982 (e che nel 1978 partecipò da giocatore in
>> comproprietà con il Lanerossi Vicenza e con la maglia di quest'ultimo).
>> [105][106] Il citato Rossi, inoltre, grazie alla vittoria nel
>> campionato del mondo 1982, oltre a laurearsi campione del mondo, vinse
>> anche il Pallone d'oro di quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale
>> miglior marcatore di quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3
>> nel girone sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile,
>> sconfitto 3-2. Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti nel
>> vivaio della Juventus si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi
>> (campione del mondo nel 1934), Pietro Rava (vincitore della medaglia
>> d'oro nel torneo olimpico di calcio 1936 e campione del mondo nel
>> 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola e, soprattutto, Giampiero
>> Boniperti, da sempre legato alla Juventus, dalle giovanili alla carica
>> di presidente e, attualmente, a quella di presidente onorario del club.
>> Più recentemente, dal settore giovanile della Juventus si sono messi in
>> evidenza giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian
>> Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e
>> Domenico Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati
>> Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri
>> della Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di calcio 2008 a
>> Pechino [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto le semifinali del
>> torneo continentale disputato in Svezia nel 2009.[108] Giocatori
>> celebri [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
>> Club.
>>
>>
>> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la
>> Juventus In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della
>> Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni di
>> questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale italiana.
>>
>>
>> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi della
>> Juventus
>> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella Juventus
>> figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il primo calciatore-
>> simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti, riconosciuto come il
>> calciatore più rappresentativo della storia della società,[111] Carlo
>> Parola (autore della più famosa rovesciata del calcio italiano, il cui
>> gesto atletico ha ispirato l'inconfondibile marchio dell'album Panini
>> dei calciatori),[112] Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti
>> e una Coppa UEFA con la Juventus, della quale difese la porta per 330
>> partite consecutive di campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi
>> unico calciatore italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che
>> quello del mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden
>> Player italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e
>> Stefano Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto tutte
>> le competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo l'olandese
>> Danny Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993 e Alessandro Del
>> Piero, attuale capitano e giocatore simbolo della squadra,[115] cinque
>> volte campione d'Italia e, nel 1996, campione d'Europa e del mondo con
>> la Juventus, nonché campione del mondo 2006 con la Nazionale. Tra i
>> giocatori non italiani ad aver vestito la maglia della Juventus,
>> inoltre, si segnalano negli anni cinquanta e sessanta l'argentino Omar
>> Sivori (che, oriundo, in seguito militò anche in Nazionale italiana),
>> il gallese John Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante
>> buono, centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato Sivori e
>> a Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla Juventus 3 scudetti;
>> negli anni settanta il tedesco Helmut Haller, già campione d'Italia con
>> il Bologna, che alla Juventus vinse due titoli; fino al 1980 non fu più
>> possibile ingaggiare calciatori non italiani; tra i più rappresentativi
>> giunti in Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi
>> Michel Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione
>> d'Europa nel 1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e
>> Zinédine Zidane, campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la
>> Francia, campione del mondo di club con la Juventus e, con essa,
>> vincitrice di due scudetti. Presidenti e allenatori [modifica]
>>
>> Presidenti [modifica]
>> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
>> Club.
>> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus si
>> sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il primo
>> presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei soci
>> fondatori.[3]
>> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti,
>> alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990;[116] Boniperti,
>> al pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano, presidente
>> dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia del
>> club.[117] L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente a meno
>> di 21 anni d'età, nel 1955, fu il più giovane a ricoprire tale
>> carica.[3] Da citare anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e
>> Giuseppe Hess e del francese Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani
>> a divenire presidenti del club.[3] In particolare, Dick fu il
>> presidente del primo scudetto bianconero (1905).
>> Attualmente in carica è l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto
>> presidente il 28 aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del
>> club.[118] Allenatori [modifica]
>> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
>> Club.
>> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica
>> della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad interim.[31]
>> Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non esisteva un sistema
>> dettagliato di allenamento in preparazione degli incontri di
>> campionato. In pratica i giocatori – studenti e lavoratori – avevano
>> l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte alla settimana al velodromo
>> di Corso Re Umberto per gli allenamenti, consistenti in partitelle e
>> corse di velocità e/o resistenza, sempre sotto il coordinamento del
>> capitano della squadra.[119]
>> Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő Károly,
>> scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di introdurre
>> innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della
>> squadra.[3] Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte,
>> avvenuta nel 1926.[3]
>> A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni,
>> detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per tredici stagioni,
>> di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86 e poi dal 1991-92 al
>> 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive che quello totale sono
>> record per tecnici di club italiani.[31] Il Trap vanta anche il primato
>> complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, record
>> tra gli allenatori italiani).[31]
>> Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli anni trenta e unico
>> allenatore in Italia ad avere vinto quattro scudetti consecutivi, tra
>> il 1931 e il 1934.[20]
>> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel
>> 1969, che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33] Palmarès
>> [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
>> Club.
>> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
>> titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello mondiale.[5][6]
>> Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905, la Juventus è il
>> club di maggior successo nel campionato nazionale, aggiudicandosi la
>> competizione in 27 occasioni,[50] compresa una striscia di cinque
>> titoli consecutivi dal 1931 al 1935 (record a pari merito con il Torino
>> e l'Internazionale).[120] I bianconeri detengono il record per vittorie
>> nella Coppa Italia, principale competizione di coppa nazionale del
>> Paese (9, a pari merito con la Roma), tra esse due consecutive (1959 e
>> 1960, primato nazionale). Il club vanta, inoltre, 4 Supercoppe
>> d'Italia, per un totale di 40 vittorie in competizioni nazionali
>> (anch'esso record), cui vanno sommate 11 vittorie in tornei
>> internazionali che ne fanno complessivamente il club italiano con il
>> maggior numero di titoli ufficiali vinti, 51. Dalla sua fondazione,
>> solo negli anni 1910 il club torinese non ha vinto alcun trofeo
>> ufficiale, caso unico nel Paese. La formazione juventina detiene
>> altresì il primato italiano di double, ovvero la vittoria del
>> campionato di massima serie e della coppa nazionale nella stessa
>> stagione (due, accadute nelle stagioni 1959-60 e 1994-95).
>> Vincitrice del suo primo trofeo internazionale ufficiale nel 1977
>> (Coppa UEFA, nella circostanza vinta per la prima volta da un club
>> italiano e sudeuropeo),[121] i suoi 11 trofei vinti in competizioni a
>> livello confederale e FIFA, tra cui due titoli di campione d'Europa
>> (1985 e 1996) e due di campione del mondo per club (idem), la rendono
>> attualmente il secondo club italiano per vittorie, il quarto in Europa
>> nonché il settimo nel mondo.[122] La Juventus, uno degli unici tre club
>> italiani ad avere realizzato in due occasioni il cosiddetto double
>> internazionale con i successi in campionato e Coppa UEFA e campionato e
>> Coppa delle Coppe, rispettivamente nelle stagioni 1976-77 e 1983-84,
>> vanta ex æquo con il Liverpool e l'Internazionale il primato per titoli
>> vinti in Coppa UEFA, attualmente nota come Europa League (3).[121]
>> Competizioni nazionali [modifica]
>> Campionato italiano: 29
>> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35; 1949-50;
>> 1951-52; 1957-58
>> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77; 1977-78;
>> 1980-81; 1981-82
>> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02; 2002-032004-2005,
>> 2005-2006
>> Coppa Italia: 9
>> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83; 1989-90;
>> 1994-95
>> Supercoppa italiana: 4
>> 1995; 1997; 2002; 2003
>> Campionato italiano di Serie B: 1
>> 2006-07
>> Competizioni internazionali [modifica]
>> Coppa Intercontinentale: 2
>> 1985; 1996
>> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
>> 1984-85; 1995-96
>> Coppa delle Coppe: 1
>> 1983-84
>> Coppa UEFA: 3
>> 1976-77; 1989-90; 1992-93
>> Supercoppa UEFA: 2
>> 1984; 1996
>> Coppa Intertoto: 1
>> 1999
>> Competizioni giovanili [modifica]
>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
>> della Juventus Football Club.
>> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della
>> sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di
>> campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70 trofei ufficiali,
>> tra i quali alcuni relativi alle competizioni più importanti al mondo
>> nella categoria come per esempio il torneo di Viareggio, vinto 7 volte,
>> la più recente delle quali nel 2010.
>> Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
>> all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta di
>> campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
>> classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del
>> torneo. [123]
>> Statistiche [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
>> Football Club.
>> Statistiche di squadra [modifica]
>>
>>
>> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus La
>> Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La stagione
>> 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle 106
>> precedenti, ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11 di
>> Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione
>> Nazionale e 78 di serie A propriamente detta) e uno di serie B (nel
>> 2006-07), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del
>> Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 106 stagioni in massima
>> serie la Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record italiano),
>> giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (57,55% di piazzamenti
>> nelle prime tre rispetto alle partecipazioni).
>> La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa
>> del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124] Limitatamente al
>> campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato due volte, nel
>> torneo 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª e
>> 6ª giornata.[124]
>> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal Torino
>> nel campionato federale 1912-13.[125] A fronte delle 9 vittorie in
>> Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della Roma) la Juventus ha
>> disputato 13 finali di tale torneo.[126] Singolarmente, pur essendo i
>> due club che vantano il maggior numero di trofei vinti, Juventus e Roma
>> non si sono mai affrontate direttamente in finale di tale
>> competizione.[126]
>> La Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero
>> di stagioni disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione
>> 2010-11). Di esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei ufficiali
>> dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe delle Coppe
>> e 13 Coppe UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle Fiere;[127] nel
>> computo globale delle citate competizioni risulta il primo club
>> italiano e quarto a livello europeo per numero di punti conquistati
>> (464). Inoltre, è il club italiano con il maggior numero di partite
>> disputate (352), partite vinte (194), gol realizzati (624), differenza
>> reti (+299) e percentuale di vittorie (55,11%) in competizioni UEFA a
>> tutto il 10 settembre 2011.[128] La Juventus è anche l'unico club
>> italiano ad aver vinto una manifestazione internazionale ufficiale con
>> una rosa composta esclusivamente da calciatori provenienti da un solo
>> Paese (Coppa UEFA 1976-77).[129]
>> La formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in
>> competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo, quarta
>> in Europa e seconda tra i club italiani in questa graduatoria.[130]
>> Delle 18 finali citate, 7 sono state giocate in Coppa dei Campioni/UEFA
>> Champions League (2 vittorie complessive), una in Coppa delle Coppe
>> (una vittoria), 4 in Coppa UEFA (3 vittorie),[121] una in Coppa
>> Intertoto (una vittoria),[131] 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e
>> 3 in Coppa Intercontinentale (2 vittorie).[42]
>> Sempre in ambito internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo
>> ad avere vinto tutte le competizioni internazionali per club[133] e uno
>> dei tre club europei ad avere vinto tutte le tre principali
>> competizioni dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere tale
>> traguardo nel 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern Monaco nel
>> 1996 e, per tale ragione, le fu riconosciuta la Targa UEFA.[134]
>> Statistiche individuali [modifica]
>> Il giocatore che detiene il record di presenze in serie A, a tutto il
>> 22 maggio 2011, è Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35
>> presenze in serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore
>> juventino con il maggior numero di presenze nei campionati italiani,
>> 490. Il precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
>> apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in campo
>> 443 volte.[136]
>> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
>> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di gol,
>> 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in serie B, 26
>> nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e 1 in Coppa
>> Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di gol, superato nel
>> gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con 182.[136][138] Il
>> miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu
>> Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato 1933-34.[139]
>> L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record di gol segnati in
>> un campionato di prima divisione, 35 in 26 incontri nel Campionato
>> Federale 1925-26. Analogo numero di reti segnò lo svedese Gunnar
>> Nordahl del Milan, ma in un campionato a girone unico.[140] Infine,
>> Omar Sivori detiene, insieme a Silvio Piola, il record di marcature in
>> una singola partita: 6 gol, segnati all'Internazionale nella 28ª
>> giornata del campionato 1960-61. La Juventus e la Nazionale italiana
>> [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
>> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>>
>>
>> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
>> inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca
>> militanti nella Juventus[141]
>> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior
>> numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti, 132
>> elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro militanza
>> juventina (a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli 90 del
>> Milan).[142][143] Sono 22 in totale i giocatori della Juventus
>> militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: 9 nel
>> 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi,
>> Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel 1982 (Zoff,
>> Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel 2006 (Buffon, F.
>> Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero).[144] Tre sono, invece, i
>> calciatori della Juventus laureatisi campioni d'Europa con la
>> Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e Salvadore).
>> Il contributo maggiore in elementi prestati alla Nazionale in una
>> competizione a livello UEFA/FIFA[145] risale al campionato del mondo
>> 1978, edizione in cui il club bianconero schierò in maglia azzurra nove
>> uomini in due occasioni: la prima è stato l'incontro di prima fase
>> contro i padroni di casa dell'Argentina del 10 giugno, tutti i nove
>> giocatori juventini furono schierati in campo: Zoff, Gentile, Cabrini,
>> Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e Bettega dal primo minuto, poi dal
>> 6' Cuccureddu subentrato al bolognese Bellugi;[146] mentre che la
>> seconda è stato l'incontro di seconda fase contro l'Olanda del 21
>> giugno, in cui i nove giocatori bianconeri già citati furono schierati
>> in campo dal primo minuto (record italiano in competizioni
>> ufficiali).[147] La Juventus guida la particolare classifica dei club
>> che vantano giocatori campioni del mondo con la propria Nazionale, con
>> 24: ai 22 citati vanno infatti aggiunti Didier Deschamps e Zinédine
>> Zidane, campioni nel 1998 con la Francia: precede in tale graduatoria
>> Internazionale (20), la coppia Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos
>> (15).[148]
>> Quanto al campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre giocatori
>> sono vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella italiana:
>> Luis del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già
>> menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000). Ancora, in occasione della
>> finale del citato campionato del mondo 2006, la Juventus ha stabilito
>> un ulteriore record internazionale in quanto, oltre ai cinque Nazionali
>> italiani dei quali si è fatta menzione, scesero in campo tre bianconeri
>> con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick Vieira e David
>> Trezeguet,[149] per un totale di otto finalisti di uno stesso club sul
>> terreno di gioco.
>> Struttura societaria [modifica]
>>
>> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per azioni
>> [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la società che
>> controlla la maggioranza del capitale azionario della Juventus è la
>> finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL Investment S.p.A e
>> Istituto Finanziario Industriale, entrambe holding controllate dalla
>> Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che attualmente detiene il 55,016%
>> della citata Exor e, tramite quest'ultima, il 60,001% del capitale
>> azionario della Juventus.[150][151] Il rimanente capitale azionario è
>> detenuto dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5%
>> e da azionisti diffusi al 32,5%.[152]
>> Il campo d'allenamento della Juventus è di proprietà dell'azienda Campi
>> di Vinovo S.p.A, controllata al 71,3% dal club.[153] Secondo l'attuale
>> organigramma societario, la Juventus è articolata su 7 aree interne:
>> Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione tecnologica,
>> Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti speciali, Area
>> comunicazione e Area sportiva.[154] La società è guidata da un
>> consiglio di amministrazione composto da dieci membri eletti dalla
>> proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore
>> delegato Aldo Mazzia.[155]
>> Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[49] nel
>> segmento STAR, uno degli indici azionari di maggior successo in Europa
>> e nel mondo.[156]
>> Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema di
>> gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in conformità ai
>> requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS 18001:2007[157] e
>> un sistema di gestione della qualità del settore medico secondo la
>> norma internazionale ISO 9001:2000.[158]
>> In base a quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011,
>> rapporto stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
>> statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il
>> decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205 milioni di
>> euro a tutto il 30 giugno 2010).[159] Il club torinese è anche uno dei
>> membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club Europei,
>> organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14,
>> e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio al fine
>> di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi
>> di fronte alla FIFA. Organigramma della società [modifica]
>>
>> Staff attuale dell'area amministrativa Proprietà: Famiglia Agnelli.
>> Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
>> Presidente: Andrea Agnelli.
>> Amministratore delegato: Aldo Mazzia. Direttore generale: Giuseppe
>> Marotta. Direttore sportivo: Fabio Paratici.
>> Consiglio di amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di
>> Sant'Albano, Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled
>> Fared Zentuti, Michele Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel
>> Nedvěd. Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo Montanaro
>> e Camillo Venesio.
>> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano
>> (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo Venesio. Collegio sindacale:
>> Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e Roberto Longo
>> (sindaci effettivi).
>> Direttore commerciale: Francesco Calvo. Direttore amministrazione e
>> finanza: carica vacante. Direttore pianificazione, controllo e progetti
>> speciali: Stefano Bertola. Direttore risorse umane: Alessandro Sorbone.
>> Direttore comunicazione e relazioni esterne: Claudio Albanese.
>> Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino. Responsabile Information
>> Technology: Claudio Leonardi. Responsabile gestione e controllo
>> investimenti immobiliari: Riccardo Abrate.
>> Responsabile marketing: Alessandro Sandiano. Direttore Juventus Center:
>> Vittorio Ferrino. Responsabile segreteria sportiva: Francesco Gianello.
>> Addetti stampa senior: Marco Girotto. Addetti stampa e editoria: Fabio
>> Ellena e Gabriella Ravizzotti. Responsabile contenuti editoriali:
>> Enrica Tarchi. Comunicazione corporate: Stefano Coscia.
>>
>> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>>
>> Cronologia degli sponsor tecnici
>> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
>> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
>> Dal 2003-04: Nike
>>
>> Cronologia degli sponsor ufficiali
>> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
>> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
>> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
>> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
>> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+ Stagione 1999-2000
>> (solo coppe): Sony Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
>> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe) Dal 2002-03 al
>> 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe) Stagione 2004-05: SKY
>> Sport (campionato)/Tamoil (coppe) Dal 2005-06 al 2006-07: Tamoil
>> Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland) Dal 2010-11: BetClic
>> (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>>
>> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>>
>> Cronologia delle sedi sociali
>> 1898: Via Montevecchio
>> 1899: Via Piazzi, 4
>> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
>> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
>> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
>> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43 Stagione 1921-22: Via Botero,
>> 16
>> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
>> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
>> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151 Dal 1948 al 1964: Piazza San
>> Carlo, 206 Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54 Dal 1986 al
>> 2000: Piazza Crimea, 7
>> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>>
>> Cronologia dei campi di gioco
>> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella Dal 1899 al
>> 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi Dal 19/2/1905 al 29/4/1906: Velodromo
>> Umberto I Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi Dal 17/1/1909
>> al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli Dal 7/1/1923 al 5/11/1933:
>> Campo di Corso Marsiglia Dal 19/11/1933 al 2/5/1990: Stadio Comunale
>> Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle Alpi Dal 16/9/2006 al 22/5/2011:
>> Stadio Olimpico di Torino Dal 8/9/2011: Juventus Stadium
>>
>> Tifoseria [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
>> Club.
>>
>>
>> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
>> Olimpico, 1º novembre 2006
>> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12 milioni in
>> Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore condotto
>> dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010 sul quotidiano
>> la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del campione
>> esaminato, il club torinese risulta essere il più sostenuto in
>> Italia.[10] La società vanta, inoltre, circa 13,1 milioni di
>> sostenitori in Europa.[11] Numerosi sono anche i fan club sparsi per
>> tutto il mondo,[160] in particolare nei Paesi a forte emigrazione
>> italiana.[161] Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo dal
>> punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il
>> Paese,[10] è molto marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle
>> isole,[162] il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche
>> durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del
>> tifo fa della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra
>> «nazionale».[163] Frequente è anche il caso di tifosi organizzati che,
>> anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono con
>> regolarità Torino per gli incontri interni della squadra.[163]
>> Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
>> organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003
>> quello della Juventus risultava prevalentemente attestato su posizioni
>> di destra; [164][165] tuttavia, fuori dalle frange organizzate,
>> l'orientamento politico della tifoseria, in ragione della sua
>> eterogeneità sociale e territoriale, risulta non discostarsi in misura
>> significativa da quelli più diffusi genericamente a livello di
>> popolazione nazionale: è quanto emerse da un sondaggio condotto da
>> ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista Diario, in cui si stabilì che
>> quella della Juventus è una tra le poche tifoserie a esprimersi
>> elettoralmente in maniera pressoché equanime tra destra e
>> sinistra.[166]
>> Cenni storici [modifica]
>>
>>
>> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni
>> 1970 Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la
>> Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per la
>> sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi popolari e
>> proletarie. [167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli Agnelli
>> nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora (1923), il tifo per
>> la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di
>> proprietà della famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno
>> migratorio – poi divenuto massiccio nel secondo dopoguerra – verso
>> Torino e gli altri grandi poli industriali del Settentrione da parte
>> dei lavoratori meridionali in cerca di impiego, la Juventus, già dagli
>> anni trenta, divenne il primo club italiano ad avere una tifoseria non
>> più connotata campanilisticamente o, al più, regionalmente, ma a
>> carattere nazionale.[168][169] Con il consolidamento dei flussi
>> migratori interni avvenuti tra gli anni cinquanta e i primi settanta la
>> Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito del
>> nuovo lavoratore immigrato piemontese, mentre la tifoseria del Torino
>> rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e
>> cittadina.[168] In anni più recenti, comunque, le differenze sociali e
>> culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre più affievolite
>> fino ad essere oramai, di fatto, nulle. Gemellaggi e rivalità
>> [modifica]
>>
>>
>> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
>> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime della
>> Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi) Non risultano ufficialmente
>> gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della Juventus: per circa
>> un ventennio a partire dagli anni ottanta, coincidenti con la presenza
>> in Serie A della compagine irpina, vi fu un gemellaggio con la
>> tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per iniziativa di alcune frange di
>> tifosi biancoverdi a fine anni novanta.[170][171] Fuori dal Paese
>> esistono accordi di gemellaggio con i tifosi organizzati dell'ADO Den
>> Haag, compagine olandese dell'Aia, e con quelli del Legia Varsavia,
>> polacca.[172]
>> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di avversarie
>> della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
>> dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del Milan,
>> nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti
>> sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.[174] Più
>> recenti, e legate all'imporsi alla ribalta negli anni ottanta delle
>> loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del
>> primato nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina,
>> legata principalmente alla lotta-scudetto del campionato 1981-82,[175]
>> e con quella della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più
>> valida contendente dei bianconeri al titolo.[176] La Curva Scirea allo
>> Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato durante le gare
>> casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria organizzata. Allo
>> Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece occupato la Curva Filadelfia.
>> Attualmente, il luogo di incontro dei gruppi ultrà bianconeri è la
>> Curva Sud dello Juventus Stadium[177].
>
> a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio calcistico di
> Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri interni della
> Juventus, la quale è anche proprietaria della struttura. L'impianto
> sorge sulle ceneri del precedente Stadio delle Alpi,[4][5] demolito tra
> il 2008 ed il 2009.[6] È attualmente l'unico stadio della Serie A di
> proprietà del proprio club.[7] L'intenzione della Juventus è quella di
> offrire a uno sponsor commerciale la possibilità di legare il suo nome a
> quello dello stadio.[8]
> Indice [nascondi]
> 1 Cenni storici
> 1.1 Progetto e realizzazione
> 1.2 Inaugurazione
> 1.3 Compatibilità ambientale
> 2 Caratteristiche tecniche
> 3 Cronoprogramma dei lavori
> 4 La scelta del nome
> 5 Aree e servizi
> 5.1 Il museo
> 5.2 Walk of Fame
> 5.3 L'area commerciale
> 5.4 La futura sede societaria
> 6 Affluenza media in Serie A
> 7 I primati
> 8 Note
> 9 Bibliografia
> 10 Altri progetti
> 11 Collegamenti esterni
> Cenni storici [modifica]
>
> Progetto e realizzazione [modifica]
> È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione della
> Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la costruzione
> del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9] l'investimento
> complessivo per la realizzazione del nuovo impianto, inizialmente
> stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato di 120 milioni.[3] Il
> progetto è stato affidato agli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
> degli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella e dell'ingegnere
> Massimo Majowecki.[11] I lavori di demolizione del Delle Alpi sono
> iniziati nel novembre 2008 e si sono conclusi a fine marzo 2009, e hanno
> consentito il recupero di tutta la parte interrata del vecchio stadio,
> compresa la zona del campo di gioco.
>
>
> Tribuna Est
> Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è stato
> progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9] L'accesso, privo
> di barriere architettoniche,[12] avviene da quattro ingressi posti sugli
> angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle collinette verdi
> sulle quali sorge l'impianto e portano ad un anello che circoscrive lo
> stadio. L'anello è un luogo sicuro, dove possono essere controllati i
> titoli di ingresso e dove possono sostare i mezzi di servizio e di
> soccorso. Le panchine sono po­sizionate in prima fila all'interno della
> tri­buna, come negli stadi inglesi.[13] Alle gradinate e alle tribune –
> che sono poste a 7,5 metri di distanza dal campo di gioco[13] – si
> accede da 16 passerelle distribuite nei diversi settori dell'impianto.
> In caso di emergenza, l'evacuazione dell'impianto può essere conclusa in
> meno di quattro minuti.[14] Al di sotto delle gradinate sono state
> realizzate le aree di servizio allo stadio e alla squadra. Nella parte
> superiore, con un profilo di grande leggerezza ed essenzialità sorge lo
> stadio, con le gradinate e i palchi: il tutto è inserito in un unico
> profilo a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di
> continuità. Inoltre lo stadio ingloba un'area vastissima, costituita da
> 4.000 posti auto, otto ristoranti e 20 bar. All'interno ci sono anche
> tre spogliatoi, un museo dedicato alla storia della Juventus, 34.000 m²
> di aree commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze.[2] La struttura
> esterna dello stadio ricorda quella di un'astronave ed è composta da
> 7.000 pannelli in Alucobond colorati in varie sfumature di grigio e
> bianco, oscillanti e riflettenti, i quali, secondo il designer Fabrizio
> Giugiaro che ha curato il design degli esterni, danno l'effetto di una
> «bandiera in movimento». Un lungo fregio tricolore cinge l'intera
> struttura, intervallato in vari punti da due stelle gialle, che
> richiamano quelle presenti all'interno dello stadio nelle curve. La
> copertura in PVC degli spalti è sorretta da due pennoni che richiamano
> la vecchia struttura del Delle Alpi. Studiata nella galleria del vento,
> è stata realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei: una
> struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte
> trasparente ed in parte bianca, per permettere una visione ottimale del
> campo, sia diurna sia notturna, ed in grado di garantire il passaggio
> della luce tramite i lucernari, in maniera tale che sia sufficiente per
> la crescita dell'erba del campo. Inaugurazione [modifica]
> Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre 2011[15] in
> concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità
> d'Italia, con una cerimonia curata dalla K-events di Marco Balich,[16]
> che ha visto il culmine in un'amichevole contro il Notts County, club
> professionistico più antico al mondo, da cui la Juventus nel 1903
> "ereditò" l'attuale divisa bianconera.[17] L'evento, seguito da Juventus
> Channel, Sky Sport e Cielo, è stato diffuso anche in streaming sul sito
> web e sul canale YouTube della Juventus.[18]
>
>
> Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
> inaugurazione
> La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
> Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della Juventus, ed
> ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori legati alla
> squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato dal presidente
> della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di Torino, Piero Fassino.
> Giampiero Boniperti ed Alessandro Del Piero, uniti al centro del campo,
> hanno suggellato l'evento, al fianco della storica panchina sulla quale,
> nel 1897, alcuni studenti liceali fondarono il club bianconero. C'è
> stato anche un ricordo per i due fratelli Agnelli, Gianni ed Umberto,
> per Gaetano Scirea e per le vittime della strage dell'Heysel.[19] È
> seguita poi la partita contro il Notts County, terminata 1-1, con Luca
> Toni che ha siglato il primo gol nel nuovo impianto.
> Torino
> 8 settembre 2011
> ore 22:00 CEST
> Inaugurazione Juventus 1 – 1
> referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.) Arbitro:
De
> Marco (Chiavari)
> Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
> La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11 settembre
> 2011 contro il Parma, in occasione della seconda giornata della Serie A
> 2011-2012.[20]
> Torino
> 11 settembre 2011
> ore 12:30 CEST
> 2ª giornata Juventus 4 – 1
> referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.) Arbitro:
Celi (Bari)
> Lichtsteiner 17’
> Pepe 58’
> Vidal 73’
> Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco L'inviata
della BBC Emma
> Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli stadi inglesi: «Come gli
> stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più comodo ed economico di
> Wembley, più bello e "atmosferico" di Stamford Bridge e ve lo dice una
> tifosa del Chelsea. Per certi versi mi ricorda l'Emirates Stadium, il
> più moderno degli impianti inglesi, ma che è costato molto di più. Dello
> stadio della Juventus mi ha colpito la visuale, perché anche in alto si
> riesce a vedere benissimo e questa è l'essenza del calcio. Fuori non è
> granché, ha un look vagamente Anni '70, ma dentro ha un impatto
> micidiale. E mi ha emozionato più durante la partita col Parma che
> nell'inaugurazione: rende al massimo con il calcio vero».[21]
> Compatibilità ambientale [modifica]
>
>
> Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili i
> basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
> riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto Il progetto è
> fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto ecologico
> dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di sistemi che
> assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori del cantiere edile
> sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate ed
> ecosostenibili.[22]
> Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da energie
> non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie d'avanguardia che
> eliminano gli sprechi ottimizzando lo sfruttamento dell'energia.[22] Tra
> le finalità previste vi saranno di produrre energia elettrica per tutto
> lo stadio sfruttando l'energia solare attraverso pannelli fotovoltaici,
> produrre acqua calda e riscaldare ambienti e campo da calcio per mezzo
> di una rete di teleriscaldamento, scaldare acqua sanitaria per gli
> spogliatoi e le cucine dei ristoranti avvalendosi di impianti solari
> termici.[22] Tutto questo, mediante strategie e fonti alternative di
> energia e pienamente ecologiche, rispetterà i criteri di
> ecocompatibilità dettati dal protocollo di Kyōto generando molteplici
> risultati:[22] Riduzioni delle emissioni di gas serra. Nessun
> inquinamento atmosferico.
> Zero rischi di incendio.
> Integrazione con il teleriscaldamento. Arginamento degli sprechi.
> Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai dispositivi di
> inseguimento solare.
> Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
> Riutilizzo delle acque piovane.
> Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
> l'irrigazione del campo.
> Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di recuperare il
> più possibile il materiale proveniente dal vecchio Delle Alpi. Il
> calcestruzzo opportunamente triturato e l'alluminio, l'acciaio e il rame
> fusi di nuovo, sono stati riutilizzati per la nuova costruzione,
> diminuendo gli sprechi ed ottenendo un risparmio di circa 2,3 milioni di
> euro.[4]
> Caratteristiche tecniche [modifica]
>
> Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
> dell'impianto:[23]
>
> Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto
>
>
> Posti a sedere
> Caratteristiche tecniche
> Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
> Posteggi: 4.000 posti auto
> Superficie totale: 355.000 m²
> Superficie interna allo stadio: 45.000 m² Superficie stadio: 90.000 m²
> Aree dedicate ai servizi: 150.000 m² Aree commerciali: 34.000 m²
> Aree verdi e piazze: 30.000 m²
> Persone impiegate nella costruzione: 450 Acciaio utilizzato: 6.000 t
> Skybox: 64
> Pitch view studio: 2
> Posti stampa: 275
> Bar: 21
> Aree ristorazione: 8
> Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
> Spogliatoi: 3
>
> Distanza dagli spalti al campo di gioco Tribuna Ovest: 7,5 m (dalla
> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Tribuna 100: 7,5 m (dalla prima
> fila), 33,80 m (dall'ultima fila) Tribuna media: 33,80 m (dalla prima
> fila), 49 m (dall'ultima fila) Curve: 7,5 m (dalla prima fila), 50 m
> (dall'ultima fila)
>
> Cronoprogramma dei lavori [modifica]
>
> Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
> stadio:[23]
> Cronologia
> dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano Regolatore
> Generale.
> luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la proprietà
> del Delle Alpi.
> dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano Regolatore
> Generale.
> aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
> Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006. febbraio 2008:
> Approvazione del progetto da parte del consiglio di amministrazione
> della Juventus.
> settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
> novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione. dicembre 2008-aprile
> 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione del nuovo stadio.
> febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di Intervento. maggio
> 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire. luglio 2009: Inizio dei
> lavori di costruzione. novembre 2009: Parco commerciale – Permesso di
> costruire. aprile 2010: Museo Juventus – Permesso di costruire. maggio
> 2010: Approvazione del Piano per le Opere di Urbanizzazione. luglio
> 2010: Ingresso Ovest – Permesso di costruire agosto 2011: Fine dei
> lavori e collaudo. 8 settembre 2011: inaugurazione e amichevole con il
> Notts County. 11 settembre 2011: prima partita ufficiale contro il
> Parma.
>
> La scelta del nome [modifica]
>
> Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene per
> molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si è
> aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
> all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
> diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro nome
> all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il proprio
> nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello sponsor
> tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica (per via del
> legame tra il club e la FIAT).
> Aree e servizi [modifica]
>
> Il museo [modifica]
> All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della Juventus", che
> una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più importanti
> del mondo. Il museo avrà diverse sale in cui verranno esposti, tra
> altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei giocatori più
> importanti della storia della società torinese, aree interattive e
> ricche di foto storiche.[25] Il 29 maggio 2010, in occasione del 25º
> anniversario della strage dell'Heysel, il presidente della Juventus
> Andrea Agnelli ha annunciato che uno spazio nello stadio verrà dedicato
> alla memoria delle vittime di quella strage.[26]
> Walk of Fame [modifica]
> Nei pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
> cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
> saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27] Quelli elencati
> di seguito sono i giocatori che hanno militato nella Juventus – o che vi
> militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri dei fan club riconosciuti
> dalla società bianconera e del programma Juventus Membership sulla base
> statistica (presenze e reti segnate) e del palmarès durante il periodo
> di militanza nella società torinese (sia a livello di club che delle
> nazionali).[28] Calciatore Ruolo Stagioni al club
Presenze Reti Altri
> Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
> Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115 Romeo
Benetti M 1968-1969 e
> 1976-1979 159 23 Roberto Bettega AS/SP 1970-1983
481 178 Carlo Bigatto
> I TD 1913-1915 e 1920-1931 233 1 Giampiero Boniperti
CA/T/R 1946-1961
> 462 182 Felice Borel II CA 1932-1941 e 1942-1946 307
161 Sergio Brio DC
> 1978-1990 378 24
> Gianluigi Buffon P 2001-presente 366 0 Antonio
Cabrini TS/DC 1976-1989
> 440 53 Umberto Caligaris TS 1928-1935 198 0
> Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
> Fabio Capello R 1970-1976 239 41
> Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72 John
Charles CA 1957-1962
> 178 105
> Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
> Antonio Conte M 1991-2004 419 44
> Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
> Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
> Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285 Luis del
Sol M/MZ
> 1962-1970 294 29
> Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
> Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
> Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
> Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
> Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
> John Hansen AS 1948-1954 187 124
> Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
> Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
> Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
> Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
> Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
> Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
> Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
> Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15 Fabrizio
Ravanelli AD
> 1992-1996 160 68 Virginio Rosetta TD 1923-1936
315 16
> Paolo Rossi CA 1973-1975 e 1981-1985 138 34 Sandro
Salvadore L
> 1962-1974 450 17
> Gaetano Scirea L 1974-1988 552 32
> Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
> Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
> Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14 Stefano
Tacconi P 1983-1992 337
> 0
> Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
> Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
> David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
> Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
> Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
> Dino Zoff P 1972-1983 476 0
> Codici:
> P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD: Terzino
> destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
> Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra, AS:
> Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista, CA:
> Centravanti, SP: Seconda punta.
> Legenda:
> Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la loro
> militanza nella Juventus.
> Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la loro
> militanza nella Juventus.
> Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
> calcio durante la loro militanza nella Juventus.
> Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza nella
> Juventus.
> Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro militanza
> nella Juventus.
> * N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar Davids
> al posto di Zbigniew Boniek.[29]
> L'area commerciale [modifica]
> Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
> dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
> denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in campo),
> progettato dallo Studio Rolla di Torino con la partecipazione di
> Giugiaro Design, con una superficie di vendita pari a 19.500 m2,
> suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un
> ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2 accompagnato da una
> galleria commerciale con 60 negozi. A fianco avrà gli altri due edifici,
> uno dei quali sarà dedicato ad una catena di fai-da-te, mentre l'altro
> ospiterà un'area ristorazione ed una catena hi-fi. Sono previsti 2.000
> posti auto, di cui 800 interrati. La costruzione del centro commerciale
> è stata aggiudicata al raggruppamento CMB-UNIECO, mentre la direzione
> dei lavori è seguita dallo studio di ingegneria bolognese Tecnicoop.
> La futura sede societaria [modifica]
> L'11 giugno 2010 la Juventus ha acquisito per un milione di euro dal
> Comune di Torino il diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m²
> dell'area Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di
> dieci anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno 60
> milioni di euro.[30]
> Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
> socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa, che
> il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una Juventus Soccer
> School (la scuola di calcio della società bianconera) e impianti che
> potranno avere anche un utilizzo pubblico.[30] Affluenza media in Serie
> A [modifica]
>
> 2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
> Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
> I primati [modifica]
>
> Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico italiano
> privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le panchine sono
> inserite nelle tribune ed il primo per estensione complessiva nel
> Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio eco-compatibile del
> mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della demolizione del vecchio
> impianto è stato separato per tipologia, riciclato totalmente e
> riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere con un risparmio globale di
> circa 2,3 milioni di euro.[22][5]

Lo stadio è una struttura architettonica in cui si svolgono
manifestazioni sportive, dotata di spazi per ospitare gli spettatori e
altri servizi. Negli sport all'aperto, lo stadio indica la zona delle
tribune che ospitano gli spettatori.
Indice [nascondi]
1 Lo stadio antico
2 Lo stadio moderno
3 Voci correlate
4 Altri progetti
5 Collegamenti esterni
Lo stadio antico [modifica]



L'FNB Stadium, dove si sono disputate le ultime fasi del Campionato
mondiale di calcio 2010
Il termine trae origine dal greco stadion, che era un'unità di misura
corrispondente a circa 200 metri.
Il più antico stadio conosciuto è quello di Olimpia, nel Peloponneso
occidentale in Grecia, dove furono condotti i Giochi olimpici
dell'antichità fin dall'anno 776 a.C. Inizialmente i Giochi consistevano
in un singolo evento, una gara di corsa attraverso la lunghezza dello
stadio.
La pratica di standardizzare le piste da corsa ad una lunghezza di
180-200 metri fu seguita poi dai Romani. La capacità umana di sostenere
la massima velocità è ritenuta diminuire dopo circa 200 metri di sforzo,
un fatto che può essere osservato anche nelle gare atletiche moderne. I
resti degli stadi greci e romani sono stati rinvenuti in numerose città
antiche, e tra i più famosi di essi vi sono lo Stadio Panatenaico di
Atene, in cui si svolsero i primi Giochi Olimpici dell'epoca moderna nel
1896, e lo Stadio di Domiziano a Roma.
Lo stadio moderno [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Impianti sportivi.


Stadio olimpico a Roma
Esistono attualmente diversi tipi di stadio, in funzione delle specialità
sportive. Uno stadio per il calcio, per il tennis o per il rugby è
formato da tribune che circondano il campo di gioco. Tra le tribune e il
campo può esservi una pista di atletica e altri spazi destinati allo
svolgersi di attività sportive. In questo caso lo stadio può ospitare
manifestazioni di atletica.
Analogamente negli sport invernali che si svolgono generalmente al
coperto e su pista di ghiaccio, come l'hockey su ghiaccio, il pattinaggio
o il curling, lo stadio è composto da tribune che circondano la pista.
Lo stadio più grande del mondo è il Rungrado May Day Stadium a Pyongyang
(Corea del Nord) che ha una capienza di 150.000 posti a sedere e copre
una superficie di 207.000 m², mentre lo stadio più grade d'Italia è lo
stadio Giuseppe Meazza di Milano, inaugurato nel 1926 che ha una capienza
di 82.955 posti a sedere.



--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
Connor MacLeod
2011-10-18 14:26:15 UTC
Permalink
Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
> Il Tue, 18 Oct 2011 15:37:05 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>
>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>
>>>> snowdog ha pensato forte :
>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>
>>>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> già
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale:
>>>>>>>>>> quel dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se
>>>>>>>>>> lo trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8
>>>>>>>>>> meridionali, che se li soffino loro i loro etilometri. In parole
>>>>>>>>>> povere, qua fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di
>>>>>>>>>> piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la
>>>>>>>>>> solita merda nord sud.
>>>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>>>
>>>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>>>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista
>>>>>>>> 185 anni luce dal sistema solare.
>>>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>>>
>>>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>>>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In
>>>>>> seguito il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali
>>>>>> Mina. È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione
>>>>>> televisiva Mai dire Gol.
>>>>>
>>>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito dal
>>>>> sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel
>>>>> calcio, nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed in
>>>>> altre discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a
>>>>> proprio favore attraverso il centro della porta o di un bersaglio con
>>>>> la palla. Indice [nascondi]
>>>>> 1 Il gol nel calcio
>>>>> 2 Marcature multiple
>>>>> 2.1 Doppietta
>>>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta 2.3.1
>>>>> Triplette famose
>>>>> 2.4 Poker o Quaterna
>>>>> 2.5 Cinquina
>>>>> 2.6 Altro
>>>>> 3 Note
>>>>> 4 Voci correlate
>>>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>>>
>>>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si verifica
>>>>> quando il pallone varca completamente la linea di porta passando tra
>>>>> i pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla Regola 10 del
>>>>> Regolamento del Gioco del Calcio.[2]
>>>>> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o
>>>>> anche di proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
>>>>> avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La parola
>>>>> gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come l'Italia,
>>>>> la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America Latina; da esso
>>>>> derivano alcuni termini tipici del linguaggio calcistico come
>>>>> goleador (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in
>>>>> portoghese, che diventa goal-keeper nella lingua inglese). La
>>>>> diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso tuttavia questo
>>>>> termine in moltissime lingue. Da notare che nei paesi francofoni, si
>>>>> usa invece but, con lo stesso significato di "scopo, fine" da cui è
>>>>> derivato il termine inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta
>>>>> invece a identificare il portiere in quanto si tratta
>>>>> dell'abbreviazione della parola Goal-keeper (portiere in inglese).
>>>>> Marcature multiple [modifica]
>>>>>
>>>>> Doppietta [modifica]
>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a
>>>>> segno due gol nella stessa partita.
>>>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple) è
>>>>> detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49 realizzazioni
>>>>> multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3] Doppiette nella fase
>>>>> finale della UEFA Champions League [modifica] 22 maggio 2010: Diego
>>>>> Milito
>>>>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che segue
>>>>> è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite del
>>>>> Campionato mondiale di calcio.
>>>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998:
>>>>> Zinedine Zidane
>>>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994: Roberto
>>>>> Baggio
>>>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994 Bulgaria-Italia
>>>>> 1-2 - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986: Diego Armando Maradona
>>>>> Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali 1986, in
>>>>> quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente più
>>>>> famosi: la Mano de Dios e il Gol del secolo.
>>>>> 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
>>>>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino
>>>>> Colaussi e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938
>>>>> Tripletta [modifica]
>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a
>>>>> segno tre gol nella stessa partita.
>>>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>>>>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le
>>>>> firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima tripletta
>>>>> in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter Palotás del
>>>>> Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel secondo
>>>>> incontro giocato in questa competizione. Cinque giocatori hanno messo
>>>>> a segno una tripletta al loro debutto nella massima competizione
>>>>> europea per club: Marco van Basten (Milan), Faustino Asprilla
>>>>> (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney
>>>>> (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese) Triplette famose
>>>>> [modifica] Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5 luglio
>>>>> del 1982, una tripletta durante i Mondiali giocati in Spagna. Geoff
>>>>> Hurst segnò una tripletta alla finale dei Mondiali del '66, fra cui
>>>>> un gol fantasma che regalò la vittoria mondiale all'Inghilterra.
>>>>> Hurst era inizialmente la riserva di Jimmy Greaves, poi
>>>>> infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha realizzato una tripletta nella
>>>>> partita inaugurale del nuovo stadio di Wembley, in Italia
>>>>> Under-21-Inghilterra Under-21, il 24 marzo 2007. Il record per la
>>>>> tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore inglese Tommy
>>>>> Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò tre reti in
>>>>> 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C.. Edinson Cavani,
>>>>> mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18 settembre 2011 una
>>>>> tripletta, fu il primo nella storia del campionato italiano di calcio
>>>>> a portare a casa il pallone con tutte le firme autografate dei
>>>>> giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu reso legale
>>>>> anche in Italia l'hat-trick. Poker o Quaterna [modifica]
>>>>>
>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>>> geopolitica limitata.
>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore
>>>>> o una squadra segna una "quaterna", o un "poker" quando realizza
>>>>> quattro gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato
>>>>> mondiale di calcio un solo giocatore è riuscito a fare una quaterna:
>>>>> 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>>>>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del 1938
>>>>> Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>>>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della
>>>>> stagione
>>>>> 2005/2006
>>>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>>>>> partita di Champions League:
>>>>> Marco Van Basten
>>>>> Andrij Ševčenko
>>>>> Dado Pršo
>>>>> Ruud Van Nistelrooy
>>>>> Lionel Messi
>>>>> Simone Inzaghi
>>>>> Ferenc Puskás
>>>>> Samuel Eto'o
>>>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una
>>>>> quaterna:
>>>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
>>>>> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA 2007-2008
>>>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli ultimi
>>>>> anni da:
>>>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di
>>>>> Serie A
>>>>> 1992-1993
>>>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato
>>>>> di
>>>>> Serie A 1992-1993
>>>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del campionato
>>>>> di
>>>>> Serie A 1994-1995
>>>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di Serie
>>>>> A
>>>>> 1994-1995
>>>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato
>>>>> di
>>>>> Serie A 1996-1997
>>>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie A
>>>>> 2000-2001
>>>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato
>>>>> di
>>>>> Serie A 2001-2002
>>>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di
>>>>> Serie A
>>>>> 2002-2003
>>>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di
>>>>> Serie
>>>>> A 2003-2004
>>>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>>>>> Parma-
>>>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di
>>>>> Serie A
>>>>> 2007-2008
>>>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato di
>>>>> Serie A 2010-2011
>>>>> E in Serie B da:
>>>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel campionato
>>>>> di
>>>>> Serie B 2005-2006[4]
>>>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>>>> campionato
>>>>> di Serie B 2009-2010
>>>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>>>> campionato
>>>>> di Serie B 2010-2011
>>>>> Cinquina [modifica]
>>>>>
>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>>> geopolitica limitata.
>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un calciatore
>>>>> o una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo" quando realizza
>>>>> cinque gol nella stessa partita. Nella fase finale di un Campionato
>>>>> mondiale di calcio un solo giocator è riuscito a fare un pokerissimo:
>>>>> 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>>>>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League il
>>>>> pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>>>>> Campioni
>>>>> 1962/63
>>>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli ultimi
>>>>> anni da:
>>>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>>>>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>>>> Altro [modifica]
>>>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6
>>>>> volte) hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma
>>>>> queste non hanno nomi particolari.
>>>>
>>>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás
>>>> de los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17
>>>> febbraio 2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato italiano.
>>>> Chiamato El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul
>>>> corpo minuto o anche El Gran Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori
>>>> vinse con la maglia della Nazionale argentina la Copa América 1957 e
>>>> fu campione del calcio argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957.
>>>> In carriera mise a segno 146 reti nel campionato italiano e 8 con la
>>>> maglia della Nazionale italiana.
>>>> Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i tempi[2],
>>>> occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei migliori
>>>> calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS nel
>>>> 2004.[3] Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior numero
>>>> di gol segnati in una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961
>>>> siglò infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra
>>>> Juventus ed Inter della stagione 1960-1961, terminata con il punteggio
>>>> di 9-1 per i bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo con
>>>> la formazione primavera in segno di protesta[4]. Nel marzo 2004 è
>>>> stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che raggruppa i
>>>> maggiori fuoriclasse di sempre. È stato certamente fra i calciatori
>>>> più amati dai tifosi delle sole tre squadre in cui ha giocato, River
>>>> Plate, Juventus e Napoli. . Indice [nascondi]
>>>> 1 Caratteristiche tecniche
>>>> 2 Carriera
>>>> 2.1 Calciatore
>>>> 2.1.1 Club
>>>> 2.1.1.1 River Plate
>>>> 2.1.1.2 Juventus
>>>> 2.1.1.3 Napoli
>>>> 2.1.2 Nazionale
>>>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>>>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche 3.1 Presenze e
>>>> reti nei club
>>>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès 4.1 Club
>>>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>>>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>>>> 4.2 Nazionale
>>>> 4.3 Individuale
>>>> 5 Note
>>>> 6 Voci correlate
>>>> 7 Pubblicazioni varie
>>>> 8 Bibliografia
>>>> 9 Altri progetti
>>>> 10 Collegamenti esterni
>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>
>>>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>>>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i
>>>> calzettoni abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come gesto
>>>> di sfida verso gli avversari, che spesso superava in tunnel): per
>>>> questo stile i giornalisti sportivi coniarono termini quali calzettoni
>>>> alla "cacaiola", o alla Sivori. A queste particolarità si aggiungeva
>>>> l'abitudine di lasciar scivolare con finta disinvoltura la sua
>>>> maglietta numero 10 fuori dai calzoncini. Uno dei suoi colpi migliori
>>>> e più naturali era il cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di far passare
>>>> la palla fra le gambe dell'avversario disorientandolo con movimenti
>>>> zigzaganti e finte repentine. Carriera [modifica]
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della Juventus,
>>>> conosciuto come Il Trio Magico
>>>>
>>>>
>>>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus
>>>> del 26 giugno 1963 a Torino
>>>> Calciatore [modifica]
>>>> Club [modifica]
>>>> River Plate [modifica]
>>>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come Ángel
>>>> Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della
>>>> maquina[5], guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo stile
>>>> di gioco[5]. La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955,
>>>> titolo confermato quando il River batté il Boca Juniors 2-1 alla
>>>> Bombonera[6]. Nella stessa stagione il club vinse la Copa Río de La
>>>> Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la squadra vinse il
>>>> campionato argentino all'ultima giornata battendo il Rosario Central
>>>> per 4-0 con Sívori che realizzò l'ultima rete[7]. Avrebbe giocato
>>>> l'ultima partita con la maglia del River contro lo stesso club il 5
>>>> maggio 1957. Durante la stagione 1957-1958, ad appena 21 anni fu
>>>> ingaggiato dalla Juventus dopo essere stato notato da Renato Cesarini;
>>>> i torinesi pagarono 10 milioni di pesos per il trasferimento,
>>>> stabilendo un record per l'epoca ma provocando indirettamente un
>>>> declino nella storia del River, che nei 18 anni seguenti non riuscì a
>>>> vincere il campionato in Argentina[8]; tuttavia con quei soldi si
>>>> riuscì a completare il loro El Monumental[8]. Juventus [modifica]
>>>> Dopo aver esordito nelle file del River Plate di Buenos Aires -
>>>> squadra con la quale iniziò a giocare per interessamento
>>>> dell'ex-juventino, Renato Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle
>>>> file della squadra torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un
>>>> formidabile trio offensivo assieme al centravanti gallese John Charles
>>>> e a Giampiero Boniperti. Indossa la maglia bianconera in 257 partite
>>>> (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19 in Europa), segnando 170 reti (135
>>>> in A, 24 in Coppa Italia e 12 in Europa)[9][10] e vincendo tre
>>>> scudetti e tre Coppe Italia.[11]
>>>> Napoli [modifica]
>>>> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
>>>> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui
>>>> non sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva perché
>>>> Bruno Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il suo
>>>> cartellino acquista due motori navali per la sua flotta e paga
>>>> settanta milioni: quando arriva in città ad accoglierlo ci sono
>>>> migliaia di tifosi[12]. formerà una straordinaria coppia-gol
>>>> sudamericana con Josè Altafini. All'ombra del Vesuvio vive una seconda
>>>> giovinezza: la squadra vince subito la Coppa delle Alpi (1966) ed è
>>>> protagonista in serie A con un terzo posto nello stesso anno[13], un
>>>> quarto l'anno dopo[14] ed un secondo nel 1968[15]. Un grave infortunio
>>>> al ginocchio destro durante una tournée del Napoli in Colombia
>>>> nell'estate del 1967 lo metterà a disposizione della squadra
>>>> partenopea a mezzo servizio nelle ultime due stagioni ed uno storico
>>>> litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante Napoli-Juventus del 18
>>>> dicembre 1968, culminato con un'espulsione e successivi sei turni di
>>>> squalifica, lo convincono definitivamente a concludere la propria
>>>> straordinaria carriera, a trentatré anni, decisione su cui già pensava
>>>> da tempo[16]. Nazionale [modifica] Vinse il titolo continentale
>>>> sudamericano nel 1957 giocando nella nazionale argentina. Nel 1961
>>>> Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno successivo, in virtù della sua
>>>> condizione di oriundo, poté essere impiegato nella nazionale di calcio
>>>> italiana che partecipò ai Mondiali cileni del 1962, dove fu
>>>> penalizzato ancora una volta, secondo i giornalisti, dal suo carattere
>>>> introverso[17]. Con la maglia della nazionale azzurra Sivori disputò
>>>> in tutto appena nove incontri, mettendo comunque a segno otto reti, di
>>>> cui ben quattro contro Israele nel 1961. Angeli dalla faccia sporca
>>>> [modifica] Con altri due fuoriclasse argentini - Antonio Valentin
>>>> Angelillo e Humberto Maschio - aveva già formato nella nazionale
>>>> argentina (diciotto presenze) un trio destinato a rimanere nella
>>>> memoria con il nome di trio degli Angeli dalla faccia sporca
>>>> (appellativo mutuato dal titolo del film del 1938 Gli angeli con la
>>>> faccia sporca) per l'aria da impertinenti scugnizzi che i tre avevano
>>>> sul campo e fuori. Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle
>>>> squadre di club italiane dalle quali i tre furono successivamente
>>>> ingaggiati (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono
>>>> a giocare per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter).
>>>> Successivamente solo Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi
>>>> calcisticamente (seppur per un brevissimo periodo) al fuoriclasse
>>>> argentino: con la maglia del Napoli, durante la tournée partenopea in
>>>> Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato grave
>>>> infortunio. Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per
>>>> brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
>>>> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale si
>>>> trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si dimostrò per
>>>> lungo tempo competente ed apprezzato commentatore. Nel 1973 diventò
>>>> commissario tecnico della nazionale Argentina con il compito di
>>>> qualificare la "biancoceleste" ai campionati mondiali del 1974.
>>>> Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva fallito la
>>>> qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la qualificazione ai danni di
>>>> Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un pareggio: celebre fu la mossa
>>>> con la quale, dovendo giocare due partite ravvicinate, uno a livello
>>>> del mare ed un'altra ai 3650 m di quota di La Paz allestì due squadre.
>>>> Mentre la prima si allenava a Buenos Aires e si recò ad Asuncion dove
>>>> pareggiò col Paraguay, la seconda ("nazionale da montagna" venne
>>>> definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per acclimatarsi in
>>>> quota.
>>>> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
>>>> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
>>>> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina e
>>>> tornato presidente in quei giorni.
>>>> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>>>> Football Club.
>>>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
>>>> Argentina.
>>>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam e
>>>> Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978, all'età di
>>>> quindici anni.
>>>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás -
>>>> intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -, a
>>>> causa di un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
>>>> Statistiche [modifica]
>>>>
>>>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>>>
>>>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
>>>> riferimenti bibliografici puntuali.
>>>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano una
>>>> bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
>>>> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
>>>> riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle
>>>> informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più
>>>> precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
>>>> Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre
>>>> coppe Totale Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres
>>>> Reti Pres Reti 1954 River Plate PD 16
>>> 8 - - - - - - - - -
>>> 16 8 1955 PD 23 11 - - - - -
>>>> - - - - 23 11 1956 PD 23
>>> 10 - - - - - - - - -
>>> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>>>> - - - - - 1 0
>>>> Totale River Plate 63
>>> 29 - - - - - -
>>> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>>>> 22 CI 8
>>> 9 - - - - - - 40 31
>>> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
>>> 2 3 - - - 29 23
>>>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
>>> 3 - - - - - - 35 31
>>> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1
>>>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
>>> 13 CI - - CC 5
>>> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>>>> 16 CI 4
>>> 3 - - - - - - 37 19
>>> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF
>>> 4 0 - - - 34 14
>>>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF
>>> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
>>> 215 135 23
>>>> 24 15 8 - - 253 167
>>> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
>>> 0 - - - CA+ CM ?
>>>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
>>> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
>>> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>>>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
>>> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF
>>> 2 0 - - - 5 1 Totale
>>>> Napoli 63 12 1 0 7
>>> 3 ? 1 71 16 Totale carriera 340
>>> 175 23 24 15 11
>>>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti in Nazionale [modifica] ▼
>>>> espandi
>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>> Argentina
>>>> ▼ espandi
>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>> Italia
>>>> Palmarès [modifica]
>>>>
>>>> Club [modifica]
>>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>>> Campionato argentino: 3
>>>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>>>> Campionato italiano: 3
>>>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>>>> Coppa Italia: 3
>>>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>>>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2 Juventus:
>>>> 1963
>>>> Napoli: 1966
>>>
>>> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2] nota
>>> anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società
>>> calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897 come
>>> Sport Club Juventus da un gruppo di studenti liceali torinesi,[3] si
>>> tratta del terzo club italiano per anzianità tra quelli tuttora
>>> attivi[4] e, insieme al Torino, uno dei due che rappresentano nel
>>> calcio professionistico il capoluogo piemontese. Legata fin dagli anni
>>> venti alla famiglia Agnelli, il club ha sempre militato nella massima
>>> categoria del campionato italiano di calcio (dal 1929 denominata Serie
>>> A) sin dalla sua fondazione, eccezion fatta per la stagione 2006-07. La
>>> Juventus è la società calcistica più titolata del Paese, nonché una
>>> delle più vittoriose e importanti del mondo,[5][6] essendo stata
>>> nominata come miglior club italiano e secondo a livello europeo del XX
>>> secolo dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio,
>>> organizzazione riconosciuta dalla FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu
>>> insignita di uno speciale riconoscimento come prima squadra nella
>>> storia del calcio continentale ad avere vinto tutte e tre le maggiori
>>> competizioni gestite dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche,
>>> la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA.[8] Con la
>>> vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985, infine, la Juventus
>>> divenne il primo – e rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere
>>> conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello
>>> internazionale.[9] In base a quanto emerge da un sondaggio della
>>> società Demos & Pi (settembre 2010), la Juventus risulta essere la
>>> squadra con il più alto numero di sostenitori in Italia, avendo
>>> riscosso la preferenza del 29% del campione.[10] Inoltre, risulta
>>> essere la decima squadra per numero di sostenitori a livello
>>> continentale contandone circa 13,1 milioni, in base a un rapporto della
>>> società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport +Markt AG del
>>> settembre 2010.[11]
>>> Indice [nascondi]
>>> 1 Cenni storici
>>> 2 Cronistoria
>>> 3 Colori e simboli
>>> 3.1 Colori
>>> 3.2 Simboli
>>> 3.2.1 Lo stemma
>>> 3.2.2 Inno ufficiale
>>> 4 Stadi
>>> 4.1 Juventus Stadium
>>> 5 La Juventus nella cultura popolare
>>> 6 L'impegno in campo sociale
>>> 7 Organico
>>> 7.1 Rosa
>>> 7.2 Staff tecnico
>>> 8 Settore giovanile
>>> 9 Giocatori celebri
>>> 10 Presidenti e allenatori
>>> 10.1 Presidenti
>>> 10.2 Allenatori
>>> 11 Palmarès
>>> 11.1 Competizioni nazionali
>>> 11.2 Competizioni internazionali
>>> 11.3 Competizioni giovanili
>>> 12 Statistiche
>>> 12.1 Statistiche di squadra
>>> 12.2 Statistiche individuali
>>> 13 La Juventus e la Nazionale italiana 14 Struttura societaria
>>> 14.1 Organigramma della società
>>> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
>>> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
>>> 15 Tifoseria
>>> 15.1 Cenni storici
>>> 15.2 Gemellaggi e rivalità
>>> 16 Note
>>> 17 Bibliografia
>>> 17.1 Libri
>>> 17.2 Pubblicazioni varie
>>> 17.3 Risorse informative in rete
>>> 18 Videografia
>>> 19 Voci correlate
>>> 19.1 Informazione storica
>>> 19.2 Liste e riconoscimenti
>>> 19.3 Informazioni economiche ed altri 20 Altri progetti
>>> 21 Collegamenti esterni
>>> Cenni storici [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
>>> Club.
>>>
>>>
>>> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel 1898
>>> Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus per
>>> iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo
>>> d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi
>>> custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima maglia della squadra
>>> fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne bianconera.[13]
>>> Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,[14] la società si
>>> iscrisse al suo primo campionato nazionale, ma fu eliminata dal
>>> Foot-Ball Club Torinese.[15] Il primo titolo nazionale arrivò nel 1905,
>>> all'epoca in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo Umberto I.[3]
>>> Nel 1906 il presidente della società, lo svizzero Alfred Dick, a
>>> seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si
>>> unì, assieme a un gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese
>>> dando vita al Foot- Ball Club Torino,[16] segnando così l'origine della
>>> più antica rivalità del calcio italiano e l'inizio di una serie di
>>> problemi finanziari e sportivi che condussero la squadra bianconera
>>> alle soglie della retrocessione in Promozione nel 1913.[17] Dopo la
>>> Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di Giuseppe
>>> Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo piazzamento in
>>> campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni
>>> Giacone,[18] alla Nazionale.
>>>
>>>
>>> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935 Il
>>> vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della
>>> società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio, in
>>> Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato
>>> interamente in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo allenatore
>>> professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del
>>> secondo tricolore nella stagione 1925-26.[3] Il primo grande ciclo
>>> vincente della Juventus, grazie all'apporto di elementi come Giovanni
>>> Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il celebre trio difensivo
>>> Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra il 1930-31 e il 1934-35, epoca
>>> dei cinque scudetti consecutivi (primato nazionale), uniti al
>>> raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa Centrale per
>>> quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in quattro delle
>>> cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano,[20] uno dei precursori del
>>> Metodo;[3] molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo della
>>> Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa
>>> Internazionale, progenitrice dell'attuale campionato d'Europa[21] e,
>>> soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì
>>> con 9 giocatori).[22]
>>> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con
>>> la fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli anni
>>> trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più a
>>> riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel
>>> 1949-50.
>>> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare alla
>>> ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione imposta
>>> dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in abbinamento con
>>> la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia appunto, il cui
>>> proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente del club bianconero
>>> [23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT, di proprietà della
>>> famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>>>
>>>
>>> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus di
>>> fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico Alla fine della guerra
>>> la società torinese mutò la denominazione in Juventus Football Club.
>>> Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito, di suo fratello
>>> Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di vittorie, grazie anche
>>> all'arrivo di elementi come l'argentino Omar Sivori e il gallese John
>>> Charles che, insieme al talento casalingo, e capitano della squadra,
>>> Giampiero Boniperti, formarono quello che la stampa non tardò a
>>> denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il
>>> primo dei quali, il 10º, quello che le valse il diritto a poter esporre
>>> sulle maglie la stella.[26] Omar Sivori divenne nel 1961 il primo
>>> calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il Pallone d'oro. A tale
>>> ciclo fece seguito un decennio scarso di vittorie, con la sola
>>> eccezione del titolo 1966-67, vinto superando all'ultima giornata
>>> l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.
>>>
>>>
>>> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20
>>> maggio 1973
>>> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e il
>>> suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima
>>> stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del 1972-73: furono
>>> i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni, sotto la conduzione
>>> tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di Giovanni Trapattoni,
>>> portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel 1986), due Coppe Italia
>>> e vittorie internazionali che fecero diventare la Juventus il club
>>> primo d'Europa a vincere tutte le competizioni dell'UEFA e, a seguire,
>>> il primo del mondo a vincere tutte le competizioni ufficiali per club.
>>> In tale quindicennio fu stabilito anche il record di punti per
>>> campionati a 16 squadre (51, contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77)
>>> alla fine di un torneo definito allora da La Gazzetta dello Sport «un
>>> lungo e affascinante duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche
>>> la vittoria in Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale
>>> disputata contro gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico
>>> composto esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli
>>> schierati in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile;
>>> Furino, F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al
>>> 59' dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega. A macchiare la
>>> conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito a Bruxelles il 29
>>> maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti pre-gara tra
>>> la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla morte di 39
>>> spettatori.
>>> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>>>
>>>
>>> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa delle
>>> Coppe
>>> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante la
>>> sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono
>>> nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina
>>> (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò campione
>>> del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano Scirea e
>>> Marco Tardelli divennero i primi giocatori al mondo ad avere vinto sia
>>> tutte le competizioni per club cui presero parte sia la Coppa FIFA.
>>> Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse
>>> portante della squadra la Juventus affrontò nove anni privo di
>>> risultati in campo nazionale, anche se giunsero una Coppa Italia (1990)
>>> e due Coppe UEFA (1990 e 1993).[29]
>>>
>>>
>>> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al
>>> 2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio
>>> all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo
>>> vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni, con
>>> un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che vinse
>>> la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto dal club, fino
>>> ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti, raggiunse quattro finali
>>> di Champions League vincendo quella del 1996 allo Stadio Olimpico di
>>> Roma, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa UEFA. Nel 2004
>>> giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora
>>> allenatore della Roma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la
>>> Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che
>>> nel computo generale del club sarebbero stati rispettivamente il 28º e
>>> il 29º; tuttavia, a causa del caso giudiziario giornalisticamente
>>> definito Calciopoli a seguito del quale alcuni club di serie A vennero
>>> penalizzati, lo scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a
>>> quello del 2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo
>>> all'ultimo posto della classifica e penalizzata di 17 punti
>>> (successivamente ridotti a 9)[30] nel successivo torneo di serie B;
>>> stante la contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto
>>> secondo alle sue spalle, il titolo fu assegnato all'Internazionale,
>>> terza prima delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova
>>> dirigenza (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc,
>>> amministratore delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su
>>> 42 incontri (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in
>>> serie A un anno più tardi vincendo il campionato di serie B con sei
>>> punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli. Il nuovo tecnico, Didier
>>> Deschamps, si dimise prima della fine del campionato, dopo la
>>> promozione matematica: nell'estate del 2007 fu scelto di affidare la
>>> conduzione tecnica all'allenatore romano Claudio Ranieri, cui seguirono
>>> nell'ordine Ciro Ferrara – alla prima esperienza da allenatore –, già
>>> responsabile del settore giovanile, e Alberto Zaccheroni,
>>> ufficializzato nel gennaio 2010.[31] Il 19 maggio dello stesso anno,
>>> dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese Andrea Agnelli
>>> assume la presidenza del club al posto di Blanc – eletto al massimo
>>> incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati Giuseppe
>>> Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo
>>> allenatore del club, rispettivamente.[32] La stagione seguente, che ha
>>> visto la Juventus giocare in Europa League, dove è stato eliminato ai
>>> sedicesimi di finale, e concludere, per seconda stagione consecutiva,
>>> al settimo posto in Serie A; è stata l'unica con Delneri. Dal 31 maggio
>>> 2011 il ruolo di tecnico è stato assunto dall'ex giocatore e capitano
>>> bianconero Antonio Conte.[33] Cronistoria [modifica]
>>>
>>> Cronistoria della Juventus Football Club 1897 · 1º novembre, fondazione
>>> dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia rosa con cravatta e
>>> calzoncini neri. 1898 · Non prende parte al campionato nazionale. 1899
>>> · Cambia denominazione in Foot-Ball Club Juventus.[14] Non prende parte
>>> al campionato nazionale. 1900 · III Campionato Federale di Prima
>>> Categoria. Non supera il Girone Eliminatorio Piemontese.
>>> 1901 · Semifinale del Campionato Federale. 1902 · 2ª nel Girone
>>> Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. 1903 · Adozione dell'uniforme a
>>> strisce bianconere e calzoncini bianchi. Finalista del Campionato
>>> Federale.
>>> 1904 · Finalista del Campionato Federale. 1905 · Campione d'Italia (1º
>>> titolo). 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball Club
>>> Torino.[16] 2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34] 1907 · 2ª
>>> nel Girone Eliminatorio Piemontese. 1908 · Vincitrice del Campionato
>>> Federale FIF (1º titolo). 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del
>>> Campionato Italiano. 1909 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (2º
>>> titolo). 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.
>>> 1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico. 1910-11 · 9ª nel campionato
>>> ligure-lombardo-piemontese. 1911-12 · 8ª nel campionato
>>> ligure-lombardo-piemontese. 1912-13 · 6ª nel girone eliminatorio
>>> piemontese. Ripescata per ammissione nel girone lombardo.[17]
>>> 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale del campionato
>>> del Nord Italia.
>>> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
>>> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
>>> Interregionale.
>>> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone finale
>>> della Coppa Federale di calcio.[35]
>>> 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1919-20 ·
>>> 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali
>>> interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.
>>> 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio piemontese. 1921-22 ·
>>> 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I. 1922-23 · 5ª nel girone B di
>>> Prima Divisione. 1923 · 23 luglio. Ingresso della famiglia Agnelli
>>> nella società.[3] 1923-24 · 5ª nel girone A di Prima Divisione.[36]
>>> 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima Divisione.[36] 1925-26 · Campione
>>> d'Italia (2º titolo). 1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione
>>> Nazionale.
>>> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
>>> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36] 1928-29 · 2ª
>>> nel girone B di Divisione Nazionale.[38] Quarti di finale di Coppa
>>> dell'Europa Centrale. 1929 · Istituzione del campionato a girone unico.
>>> 1929-30 · 3ª in Serie A.
>>> 1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo) Quarti di finale di Coppa
>>> dell'Europa Centrale. 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39] 1932-33 · Campione
>>> d'Italia (5º titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
>>> 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo). Semifinalista di Coppa
>>> dell'Europa Centrale. 1934-35 · Campione d'Italia (7º titolo).
>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1935-36 · 5ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball
>>> Club.
>>> 1936-37 · 5ª in Serie A.
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> 1937-38 · 2ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1938-39 · 8ª in Serie A.
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> 1939-40 · 3ª in Serie A.
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> 1940-41 · 5ª in Serie A.
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> 1941-42 · 6ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
>>> 1943 · Assume la denominazione societaria di Juventus-Cisitalia.[23]
>>> 1942-43 · 3ª in Serie A.
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1944 · 2ª
>>> nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
>>> Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
>>> 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club. 1945-46 · 2ª nel
>>> girone finale della Divisione Nazionale. 1946-47 · 2ª in Serie A.
>>> 1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
>>> 1948-49 · 4ª in Serie A.
>>> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo) 1950-51 · 3ª in Serie A.
>>> Finalista di Coppa Rio.[40]
>>> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo). 3ª in Coppa Latina 1952.
>>> 1952-53 · 2ª in Serie A.
>>> 1953-54 · 2ª in Serie A.
>>> 1954-55 · 7ª in Serie A.
>>> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
>>> 1956-57 · 9ª in Serie A.
>>> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo). Semifinalista di Coppa
>>> Italia.
>>> 1958-59 · 3ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1959-60 · Campione
>>> d'Italia (11º titolo).
>>> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
>>> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo). Semifinalista di Coppa
>>> Italia.
>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1961-62 · 12ª in Serie A.
>>> Semifinalista in Coppa Italia.
>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1962-63 · 2ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1964-65 · 4ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>> 1965-66 · 5ª in Serie A.
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. 1966-67 · Campione d'Italia
>>> (13º titolo). Semifinalista di Coppa Italia.
>>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1967 · 27 giugno, la Juventus
>>> Football Club diventa società per azioni. [41]
>>> 1967-68 · 3ª in Serie A.
>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>>> 1968-69 · 5ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1969-70 · 3ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1970-71 · 4ª in Serie A.
>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo). Girone di semifinale di
>>> Coppa Italia
>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>> 1973-74 · 2ª in Serie A.
>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa dei
>>> Campioni. Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42] 1974-75 · Campione
>>> d'Italia (16º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia.
>>> Semifinalista di Coppa UEFA.
>>> 1975-76 · 2ª in Serie A.
>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1976-77 · Campione d'Italia
>>> (17º titolo).
>>> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. 1977-78 · Campione d'Italia (18º
>>> titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia. Semifinalista di Coppa
>>> dei Campioni.
>>> 1978-79 · 3ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1979-80 · 2ª in Serie A.
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo). Semifinalista di Coppa
>>> Italia.
>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>> Finalista del Torneo di Capodanno.
>>> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo). Ottavi di finale di Coppa
>>> dei Campioni. 1982-83 · 2ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
>>> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44] Campione d'Europa
>>> (1º titolo).
>>> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
>>> Campione del mondo per club (1º titolo).
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1986-87 · 2ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1987-88 · 6ª in Serie A.[45]
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera) della
>>> Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche quale
>>> prima nel continente a vincere le tre maggiori competizioni europee per
>>> club.[8] 1988-89 · 4ª in Serie A.
>>> 2º turno di Coppa Italia.
>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
>>> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo) Vincitrice della Coppa UEFA
>>> (2º titolo).
>>> 1990-91 · 7ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>> 1991-92 · 2ª in Serie A.
>>> Finalista di Coppa Italia.
>>> 1992-93 · 4ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> 1993-94 · 2ª in Serie A.
>>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>> 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
>>> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
>>> Finalista di Coppa UEFA.
>>> 1995-96 · 2ª in Serie A.
>>> Campione d'Europa (2º titolo).
>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo). Campione del mondo per
>>> club (2º titolo).
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Finalista di Champions League.
>>> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club (Juvecentus).
>>> 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> Finalista di Champions League.
>>> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Semifinalista di Champions League.
>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
>>> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima
>>> società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX
>>> secolo stilata dalla FIFA.[47]
>>> 2000-01 · 2ª in Serie A.
>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> Prima fase di Champions League.
>>> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la quotazione in
>>> Borsa.[48][49]
>>> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>>> Seconda fase di Champions League.
>>> 2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Finalista di Champions League.
>>> 2003-04 · 3ª in Serie A.
>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
>>> Finalista di Coppa Italia.
>>> Ottavi di finale di Champions League. 2004-05 · 1ª in Serie A (titolo
>>> revocato).[50] Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>> Quarti di finale di Champions League. 2005-06 · 20ª in Serie A.
>>> Retrocessa in serie B.[50] Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Quarti di finale di Champions League. Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>> 2006-07 · 1ª in Serie B. Promossa in Serie A. Sedicesimi di finale di
>>> Coppa Italia. 2007-08 · 3ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> 2008-09 · 2ª in Serie A.
>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>> Ottavi di finale di Champions League. 2009 · 10 settembre. La Juventus
>>> è classificata al 2º posto (prima società calcistica italiana) nel
>>> ranking dei migliori club europei del XX secolo stilato dall'Istituto
>>> Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.
>>> 2009-10 · 7ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Prima fase di Champions League.
>>> Ottavi di finale di Europa League.
>>> 2010-11 · 7ª in Serie A.
>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>> Prima fase di Europa League.
>>> Colori e simboli [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
>>> Football Club.
>>> Colori [modifica]
>>>
>>>
>>> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere Dal 1903
>>> l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali
>>> bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi, talora
>>> neri.[13]
>>> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale scelta
>>> cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi ordinati
>>> per il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la maglie si
>>> scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne decise un
>>> cambio. [3]
>>> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della società,
>>> di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e resistente
>>> all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del Notts County,
>>> la cui maglia è a strisce bianconere; per tale ragione fu spedito a
>>> Torino un set di uniformi analogo a quello usato dal Notts County.[51]
>>> Simboli [modifica]
>>> Lo stemma [modifica]
>>>
>>>
>>> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>>>
>>>
>>> Un logo del passato
>>> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
>>> novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
>>> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti
>>> l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52]
>>> essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più recente
>>> dei quali risalente al 2004.[53]
>>> Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere, che
>>> nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre nere.[53]
>>> Il nome del club è impresso in caratteri neri e sottolineato in oro su
>>> di un'area bianca convessa. Il gioco di ombreggiature del logo ha lo
>>> scopo di conferire ad esso un'apparenza di tridimensionalità.[53] Nella
>>> parte inferiore dello stemma, in bianco su sfondo nero, è rappresentato
>>> il toro, simbolo civico di Torino.
>>> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu Savoia,
>>> omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma concava.[52]
>>> Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia, mentre il toro e il
>>> nome del club erano di colore giallo-oro.[52]
>>> Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin dal
>>> 1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo (variabile nel
>>> tempo) e non un elemento d'identità del club.[53] Inno ufficiale
>>> [modifica]
>>> L'inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è
>>> Juve, storia di un grande amore, composto dal cantante e musicista
>>> emiliano Paolo Belli nel 2007.[54]
>>> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo è
>>> bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte a
>>> opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle composte
>>> dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera di Pierangelo Bertoli
>>> nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del
>>> club. [56]
>>> Stadi [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
>>> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
>>> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.
>>>
>>>
>>> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal 1922 al
>>> 1933
>>> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco del
>>> Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al 1908 fu
>>> utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio 1905-1906,
>>> durante il quale il terreno di casa fu lo Stadio Motovelodromo Umberto
>>> I.[57] Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di Corso
>>> Sebastopoli e, dal 1922 al 1933, quello di Corso Marsiglia, che fu
>>> teatro della conquista di 4 campionati, tre dei quali consecutivi.[58]
>>>
>>>
>>> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al 1990
>>> Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni allo
>>> Stadio Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per dotare la
>>> città di un impianto che potesse ospitare le gare del campionato del
>>> mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio Comunale e, in seguito,
>>> Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso ospitò 890 incontri di
>>> campionato della Juventus[59] e, dal 1963, dopo la definitiva
>>> dismissione dello Stadio Filadelfia, fu condiviso con il Torino; capace
>>> di circa 65.000 posti in piedi, fu utilizzato fino al 1990, anno in cui
>>> le due compagini cittadine si trasferirono allo Stadio delle Alpi,
>>> riservando il Comunale solo agli allenamenti della squadra bianconera.
>>>
>>>
>>> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006 Il Delle Alpi,
>>> costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione del
>>> campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato 1990-91
>>> a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette, nella periferia
>>> nord-occidentale di Torino, era capace di poco più di 69.000 posti ed
>>> era dotato di un impianto di diffusione acustica che lo rendeva idoneo
>>> anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo di utilizzo del Delle
>>> Alpi, comunque, la Juventus in alcune occasioni scelse di disputare le
>>> proprie gare interne in stadi di altre città, quali ad esempio il
>>> Manuzzi di Cesena (Coppa Italia, Coppa Intertoto), il Meazza di Milano
>>> (semifinale e finale di Coppa UEFA 1994-95) oppure il La Favorita di
>>> Palermo (Supercoppa UEFA 1996).[60]
>>> Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale a titolo
>>> gratuito al Torino in cambio dell'impegno del club granata a
>>> ristrutturarlo in tempo per i XX Giochi olimpici invernali del 2006
>>> (tale impegno non fu rispettato per sopravvenuto fallimento societario
>>> nel 2005, a seguito del quale il Comune riacquisì la titolarità della
>>> concessione dell'impianto) e, nel contempo, concesse lo sfruttamento
>>> dell'area del Delle Alpi alla Juventus per 99 anni.[60]
>>> Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha disputato quindi
>>> i suoi incontri interni nel rinnovato Comunale, ribattezzato Stadio
>>> Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di 27.994 posti a sedere,
>>> [59] dopo la ristrutturazione avvenuta in occasione dei Giochi
>>> olimpici. Juventus Stadium [modifica]
>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>>>
>>>
>>> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia d'inaugurazione
>>> (8 settembre 2011)
>>> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione della
>>> Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il nuovo
>>> stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61]
>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto
>>> ammonta a 105 milioni di euro.[62]
>>> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
>>> degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere Massimo
>>> Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre 2008 al
>>> Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000
>>> destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle attività
>>> commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la costruzione
>>> è a pianta rettangolare, circondata da due strutture semi-ellittiche
>>> che ospitano le attività commerciali, i ristoranti e i bar: l'accesso
>>> alle tribune è garantito da specifiche passerelle inserite nei diversi
>>> settori dello stadio. Presenti anche palchi cosiddetti VIP – disegnati
>>> da Pininfarina Extra – affacciati direttamente sul prato.[61] Lo
>>> stadio, definito «all'avanguardia» nei criteri di sicurezza per esso
>>> previsti[61] e nell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha
>>> 41.000 spettatori seduti,[61] ed è concepito solo per il calcio, non
>>> avendo pista di atletica leggera intorno al campo; il terreno di gioco
>>> è ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle gradinate più
>>> basse, e non ci sono barriere né separazioni fisiche tra spalti e
>>> terreno.[64] Esternamente lo stadio è rivestito da 40.000 lamine
>>> d'alluminio oscillanti e riflettenti che, secondo il designer Fabrizio
>>> Giugiaro, danno la sensazione di una «bandiera in movimento». Il peso
>>> della copertura, studiata in galleria del vento, viene sostenuto,
>>> attraverso dei tiranti, da due pennoni. Inoltre è semi-trasparente in
>>> modo da garantire il passaggio della luce sufficiente alla crescita
>>> dell'erba e contemporaneamente la protezione degli spettatori dai raggi
>>> solari. L'inaugurazione del nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8
>>> settembre 2011, in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º
>>> anniversario dell'Unità d'Italia, ed è utilizzato a partire dalla
>>> stagione 2011-12.[65] La Juventus nella cultura popolare [modifica]
>>>
>>>
>>>
>>> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
>>> Juventus in Champions League 1995-96
>>> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva
>>> nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo nella
>>> cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del Genoa, ad avere al
>>> seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde il 1º aprile 1906 in
>>> occasione dell'incontro di campionato tra dette due squadre in campo
>>> neutro a Milano, ripetizione di quello, disputato a Torino, interrotto
>>> il 18 marzo precedente a causa della prima invasione di campo della
>>> storia del calcio italiano.[66]
>>> Il 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il
>>> 15 maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
>>> radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio.
>>> Inoltre, nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI (quelle
>>> ufficiali, anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954)[67]
>>> l'incontro di serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto
>>> della prima diretta televisiva nazionale, per la voce di Carlo Balilla
>>> Bacarelli.[68] A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al Campo
>>> Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio Bernardini, sono
>>> ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo al calcio: Cinque a
>>> zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[69] che il romanzo di Mario
>>> Soldati Le due città (1964).[70] Il club è stato anche punto di
>>> riferimento in altre opere di Soldati, quali America primo amore
>>> (1935),[71] Un prato di papaveri. Diario 1947-1964 (1973)[72] e Lo
>>> specchio inclinato. Diario 1965-1971 (1975).[73]
>>> Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe operaia va in
>>> paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del Grand Prix al
>>> Festival di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di Carlo Vanzina
>>> (1984), dove si assiste a una partita tra studenti juventini e
>>> romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della Morte[75] e in Santa
>>> Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale si trova una scena ambientata
>>> allo Stadio delle Alpi durante l'incontro di campionato tra i
>>> bianconeri e l'Atalanta.[76] Per quanto riguarda i film di argomento
>>> più legato al calcio e al tifo, sul versante della satira di costume
>>> figura Il presidente del Borgorosso Football Club di Luigi Filippo
>>> D'Amico (1970), in cui il personaggio eponimo, interpretato da Alberto
>>> Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar Sivori, presente nel film nella
>>> parte di se stesso;[77] nei primi anni ottanta, in Eccezzziunale…
>>> veramente, del citato Vanzina (1982), Diego Abatantuono rappresenta,
>>> nei tre episodi di cui si compone il film, rispettivamente un tifoso
>>> milanista, uno interista e uno juventino;[75] stesso ruolo interpretò
>>> nel sequel, un quarto di secolo più tardi, in Eccezzziunale… veramente
>>> - Capitolo secondo… me (2006), ancora di Vanzina. [78] Infine, sul
>>> fronte dell'analisi del disagio sociale e del tifo come valvola di
>>> sfogo dell'aggressività, figura il film Ultrà di Ricky Tognazzi (1990),
>>> che parla delle vicende di un capotifoso della Roma (interpretato da
>>> Claudio Amendola) e del gruppo organizzato da lui guidato che si reca
>>> in trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi,
>>> frangia di ultras bianconeri.[79]
>>>
>>>
>>> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati
>>> Uniti) La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo
>>> scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere
>>> (1992), antologia a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e Massimo
>>> Romano.[80] Tale poesia, insieme ad altri omaggi alla Juventus composti
>>> da Arpino, è stata tradotta in italiano dal critico letterario torinese
>>> Bruno Quaranta e pubblicata nella sua opera Stile e stiletto
>>> (1997).[81] Sempre a opera di Arpino sono altri riferimenti alla
>>> Juventus, citati in Racconti di vent'anni (1974)[82] e in Opere scelte
>>> (2005), antologia letteraria, narrativa e giornalistica a cura
>>> dell'italianista veneziano Rolando Damiani.[83] Ancora in ambito
>>> letterario la Juventus fa da sfondo, come punto di riferimento della
>>> vita del protagonista, nel romanzo di Aldo Nove Puerto Plata Market[84]
>>> e, nel romanzo del giornalista Aldo Cazzullo I ragazzi di via Po, è
>>> parte del contesto storico-culturale della società torinese degli anni
>>> cinquanta.[85] Entrambi i lavori citati sono del 1997. Più
>>> recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e Andrea Parodi hanno
>>> citato la Juventus di Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e 1978
>>> all'interno del contesto storico e sociale della crisi politico-
>>> istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel loro libro In bianco e
>>> nero. [86]
>>> Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte nell'anime
>>> giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero
>>> nel manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del Notts County sono
>>> usi intonare il loro coro da stadio It's just like watching Juve (È
>>> proprio come guardare la Juve), in riferimento alla comunanza cromatica
>>> delle uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra realizza
>>> una grande prestazione.[88]
>>> Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
>>> canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza
>>> Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla (1968).[89]
>>> Tra gli eventi culturali più recenti aventi come oggetto il club
>>> bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a opera di arte,
>>> organizzata in occasione del centodecimo anniversario della fondazione
>>> della società[90] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a cura della
>>> fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007. Tale esposizione,
>>> curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha illustrato lo sviluppo
>>> della storia, dei personaggi e dei successi della Juventus e il suo
>>> rapporto con la città di Torino attraverso un'analisi artistica e
>>> culturale sul calcio:[90]
>>> « A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina di
>>> corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria San
>>> Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da
>>> Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti
>>> cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori
>>> alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia
>>> della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo
>>> decennio, l'arte e la cultura del Novecento. » (Juventus. 110 anni a
>>> opera di arte, 2007.[91]) L'impegno in campo sociale [modifica]
>>>
>>> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi
>>> sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i Giovani, orientato
>>> al miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso
>>> all'istruzione ai giovani extracomunitari minorenni[92] tramite un
>>> centro di accoglienza, e la realizzazione – in collaborazione con la
>>> facoltà di Economia dell'Università di Torino – di un corso di
>>> formazione allo studio del management sportivo.[92]
>>> In ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina
>>> Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere insieme
>>> al Sant'Anna,[93] programma di ristrutturazione del reparto di
>>> Neonatologia Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le
>>> attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92]
>>> Altro progetto comunitario della società bianconera è il “Centro di
>>> accoglienza” intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in
>>> collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano al
>>> fine di dare ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92] Nel 2000,
>>> inoltre, la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il Gaslini,
>>> allo scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di Genova di
>>> una dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i bambini ivi
>>> ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio dell'abbazia di
>>> san Gerolamo, che si trova all'interno della struttura dell'ospedale.
>>> Per il raggiungimento dello scopo furono necessari 4,5 milioni di euro,
>>> dei quali 2 donati dalla famiglia Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla
>>> Juventus attraverso donazioni e iniziative di beneficenza organizzate
>>> dai propri giocatori, come la partecipazione in qualità di ospiti al
>>> festival di Sanremo 2003[94] e al programma televisivo Juventus, una
>>> squadra per amico,[95] la realizzazione e vendita di libri fotografici
>>> e CD, il più famoso dei quali fu, nel 2003, una versione del successo
>>> di Lucio Battisti Il mio canto libero.[96] Organico [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
>>> Rosa [modifica]
>>> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97] N. Ruolo
>>> Giocatore
>>> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano) 2 D Marco Motta
>>> 3 D Giorgio Chiellini
>>> 5 C Michele Pazienza
>>> 6 D Fabio Grosso
>>> 7 C Simone Pepe
>>> 8 C Claudio Marchisio
>>> 9 A Vincenzo Iaquinta
>>> 10 A Alessandro Del Piero (capitano) 11 D Paolo De Ceglie
>>> 13 P Alexander Manninger
>>> 14 A Mirko Vučinić
>>> 15 D Andrea Barzagli
>>> 17 C Eljero Elia
>>> N. Ruolo Giocatore
>>> 18 A Fabio Quagliarella
>>> 19 D Leonardo Bonucci
>>> 20 A Luca Toni
>>> 21 C Andrea Pirlo
>>> 22 C Arturo Vidal
>>> 24 C Emanuele Giaccherini
>>> 26 D Stephan Lichtsteiner
>>> 27 C Miloš Krasić
>>> 28 C Marcelo Estigarribia
>>> 30 P Marco Storari
>>> 32 A Alessandro Matri
>>> 33 D Frederik Sørensen
>>> 34 C Luca Marrone
>>> 38 A Amauri
>>> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali
>>> della FIFA.
>>> Staff tecnico [modifica]
>>>
>>> Staff dell'area tecnica
>>> Allenatore: Antonio Conte
>>> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
>>> Preparatore portieri: Claudio Filippi. Preparatore atletico: prof.
>>> Paolo Bertelli. Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
>>> Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
>>> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino. Massofisioterapisti:
>>> Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison, Emanuele Randelli e
>>> Gianluca Scolaro. Allenatore squadra Primavera: Marco Baroni. Team
>>> manager: Matteo Fabris.
>>> Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi. Coordinatore settore
>>> giovanile: Gianluca Pessotto. Risponsabile medico settore giovanile:
>>> dr. Antonio Giordano. Responsabili osservatori: Mauro Sandreani.
>>> Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi. Settore giovanile
>>> [modifica]
>>>
>>> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
>>> squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
>>> internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il proprio
>>> campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo di proprietà
>>> della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99] Analogamente a
>>> quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la Juventus ha
>>> istituito alcune scuole calcio sotto forma di club-satellite [100] e
>>> campi (Summer Camps) in tutta Italia (riservati ai giovani dagli 8 ai
>>> 16 anni) e all'estero, precisamente in Inghilterra (dagli 11 ai 16
>>> anni).[101]
>>> Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
>>> università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
>>> Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso la
>>> creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio
>>> nazionale e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103] e
>>> il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la
>>> gestione di scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico,
>>> Inghilterra, Grecia, Arabia Saudita, Australia e Svizzera.[104]
>>> Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
>>> giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche all'estero.[100] A
>>> titolo di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a
>>> militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni sessanta,
>>> figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni da Catania),
>>> Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus da Lecce), Giuseppe
>>> Furino (1946, proveniente da Palermo e alla Juventus dal 1965), Roberto
>>> Bettega (1950, torinese e cresciuto nella società), Paolo Rossi (1956,
>>> da Prato, che dal 1972 al 1975 militò nelle giovanili della società
>>> prima di tornarvi da professionista nel 1981). Di essi, Furino fu
>>> convocato per il campionato del mondo 1970 (unico giocatore della
>>> Juventus a prendere parte a tale edizione del torneo), Anastasi per
>>> quello del 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché quello del
>>> 1982, quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come Bettega (che
>>> non prese parte al campionato del 1982 causa infortunio), nonché Rossi,
>>> presente nel 1982 (e che nel 1978 partecipò da giocatore in
>>> comproprietà con il Lanerossi Vicenza e con la maglia di quest'ultimo).
>>> [105][106] Il citato Rossi, inoltre, grazie alla vittoria nel
>>> campionato del mondo 1982, oltre a laurearsi campione del mondo, vinse
>>> anche il Pallone d'oro di quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale
>>> miglior marcatore di quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3
>>> nel girone sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile,
>>> sconfitto 3-2. Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti nel
>>> vivaio della Juventus si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi
>>> (campione del mondo nel 1934), Pietro Rava (vincitore della medaglia
>>> d'oro nel torneo olimpico di calcio 1936 e campione del mondo nel
>>> 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola e, soprattutto, Giampiero
>>> Boniperti, da sempre legato alla Juventus, dalle giovanili alla carica
>>> di presidente e, attualmente, a quella di presidente onorario del club.
>>> Più recentemente, dal settore giovanile della Juventus si sono messi in
>>> evidenza giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian
>>> Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e
>>> Domenico Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati
>>> Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri
>>> della Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di calcio 2008 a
>>> Pechino [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto le semifinali del
>>> torneo continentale disputato in Svezia nel 2009.[108] Giocatori
>>> celebri [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
>>> Club.
>>>
>>>
>>> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la
>>> Juventus In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della
>>> Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni di
>>> questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale italiana.
>>>
>>>
>>> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi della
>>> Juventus
>>> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella Juventus
>>> figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il primo calciatore-
>>> simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti, riconosciuto come il
>>> calciatore più rappresentativo della storia della società,[111] Carlo
>>> Parola (autore della più famosa rovesciata del calcio italiano, il cui
>>> gesto atletico ha ispirato l'inconfondibile marchio dell'album Panini
>>> dei calciatori),[112] Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti
>>> e una Coppa UEFA con la Juventus, della quale difese la porta per 330
>>> partite consecutive di campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi
>>> unico calciatore italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che
>>> quello del mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden
>>> Player italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e
>>> Stefano Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto tutte
>>> le competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo l'olandese
>>> Danny Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993 e Alessandro Del
>>> Piero, attuale capitano e giocatore simbolo della squadra,[115] cinque
>>> volte campione d'Italia e, nel 1996, campione d'Europa e del mondo con
>>> la Juventus, nonché campione del mondo 2006 con la Nazionale. Tra i
>>> giocatori non italiani ad aver vestito la maglia della Juventus,
>>> inoltre, si segnalano negli anni cinquanta e sessanta l'argentino Omar
>>> Sivori (che, oriundo, in seguito militò anche in Nazionale italiana),
>>> il gallese John Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante
>>> buono, centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato Sivori e
>>> a Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla Juventus 3 scudetti;
>>> negli anni settanta il tedesco Helmut Haller, già campione d'Italia con
>>> il Bologna, che alla Juventus vinse due titoli; fino al 1980 non fu più
>>> possibile ingaggiare calciatori non italiani; tra i più rappresentativi
>>> giunti in Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi
>>> Michel Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione
>>> d'Europa nel 1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e
>>> Zinédine Zidane, campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la
>>> Francia, campione del mondo di club con la Juventus e, con essa,
>>> vincitrice di due scudetti. Presidenti e allenatori [modifica]
>>>
>>> Presidenti [modifica]
>>> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
>>> Club.
>>> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus si
>>> sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il primo
>>> presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei soci
>>> fondatori.[3]
>>> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti,
>>> alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990;[116] Boniperti,
>>> al pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano, presidente
>>> dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia del
>>> club.[117] L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente a meno
>>> di 21 anni d'età, nel 1955, fu il più giovane a ricoprire tale
>>> carica.[3] Da citare anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e
>>> Giuseppe Hess e del francese Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani
>>> a divenire presidenti del club.[3] In particolare, Dick fu il
>>> presidente del primo scudetto bianconero (1905).
>>> Attualmente in carica è l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto
>>> presidente il 28 aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del
>>> club.[118] Allenatori [modifica]
>>> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
>>> Club.
>>> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica
>>> della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad interim.[31]
>>> Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non esisteva un sistema
>>> dettagliato di allenamento in preparazione degli incontri di
>>> campionato. In pratica i giocatori – studenti e lavoratori – avevano
>>> l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte alla settimana al velodromo
>>> di Corso Re Umberto per gli allenamenti, consistenti in partitelle e
>>> corse di velocità e/o resistenza, sempre sotto il coordinamento del
>>> capitano della squadra.[119]
>>> Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő Károly,
>>> scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di introdurre
>>> innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della
>>> squadra.[3] Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte,
>>> avvenuta nel 1926.[3]
>>> A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni,
>>> detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per tredici stagioni,
>>> di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86 e poi dal 1991-92 al
>>> 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive che quello totale sono
>>> record per tecnici di club italiani.[31] Il Trap vanta anche il primato
>>> complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, record
>>> tra gli allenatori italiani).[31]
>>> Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli anni trenta e unico
>>> allenatore in Italia ad avere vinto quattro scudetti consecutivi, tra
>>> il 1931 e il 1934.[20]
>>> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel
>>> 1969, che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33] Palmarès
>>> [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
>>> Club.
>>> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
>>> titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello mondiale.[5][6]
>>> Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905, la Juventus è il
>>> club di maggior successo nel campionato nazionale, aggiudicandosi la
>>> competizione in 27 occasioni,[50] compresa una striscia di cinque
>>> titoli consecutivi dal 1931 al 1935 (record a pari merito con il Torino
>>> e l'Internazionale).[120] I bianconeri detengono il record per vittorie
>>> nella Coppa Italia, principale competizione di coppa nazionale del
>>> Paese (9, a pari merito con la Roma), tra esse due consecutive (1959 e
>>> 1960, primato nazionale). Il club vanta, inoltre, 4 Supercoppe
>>> d'Italia, per un totale di 40 vittorie in competizioni nazionali
>>> (anch'esso record), cui vanno sommate 11 vittorie in tornei
>>> internazionali che ne fanno complessivamente il club italiano con il
>>> maggior numero di titoli ufficiali vinti, 51. Dalla sua fondazione,
>>> solo negli anni 1910 il club torinese non ha vinto alcun trofeo
>>> ufficiale, caso unico nel Paese. La formazione juventina detiene
>>> altresì il primato italiano di double, ovvero la vittoria del
>>> campionato di massima serie e della coppa nazionale nella stessa
>>> stagione (due, accadute nelle stagioni 1959-60 e 1994-95).
>>> Vincitrice del suo primo trofeo internazionale ufficiale nel 1977
>>> (Coppa UEFA, nella circostanza vinta per la prima volta da un club
>>> italiano e sudeuropeo),[121] i suoi 11 trofei vinti in competizioni a
>>> livello confederale e FIFA, tra cui due titoli di campione d'Europa
>>> (1985 e 1996) e due di campione del mondo per club (idem), la rendono
>>> attualmente il secondo club italiano per vittorie, il quarto in Europa
>>> nonché il settimo nel mondo.[122] La Juventus, uno degli unici tre club
>>> italiani ad avere realizzato in due occasioni il cosiddetto double
>>> internazionale con i successi in campionato e Coppa UEFA e campionato e
>>> Coppa delle Coppe, rispettivamente nelle stagioni 1976-77 e 1983-84,
>>> vanta ex æquo con il Liverpool e l'Internazionale il primato per titoli
>>> vinti in Coppa UEFA, attualmente nota come Europa League (3).[121]
>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>> Campionato italiano: 29
>>> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35; 1949-50;
>>> 1951-52; 1957-58
>>> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77; 1977-78;
>>> 1980-81; 1981-82
>>> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02; 2002-032004-2005,
>>> 2005-2006
>>> Coppa Italia: 9
>>> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83; 1989-90;
>>> 1994-95
>>> Supercoppa italiana: 4
>>> 1995; 1997; 2002; 2003
>>> Campionato italiano di Serie B: 1
>>> 2006-07
>>> Competizioni internazionali [modifica]
>>> Coppa Intercontinentale: 2
>>> 1985; 1996
>>> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
>>> 1984-85; 1995-96
>>> Coppa delle Coppe: 1
>>> 1983-84
>>> Coppa UEFA: 3
>>> 1976-77; 1989-90; 1992-93
>>> Supercoppa UEFA: 2
>>> 1984; 1996
>>> Coppa Intertoto: 1
>>> 1999
>>> Competizioni giovanili [modifica]
>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
>>> della Juventus Football Club.
>>> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della
>>> sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di
>>> campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70 trofei ufficiali,
>>> tra i quali alcuni relativi alle competizioni più importanti al mondo
>>> nella categoria come per esempio il torneo di Viareggio, vinto 7 volte,
>>> la più recente delle quali nel 2010.
>>> Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
>>> all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta di
>>> campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
>>> classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del
>>> torneo. [123]
>>> Statistiche [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
>>> Football Club.
>>> Statistiche di squadra [modifica]
>>>
>>>
>>> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus La
>>> Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La stagione
>>> 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle 106
>>> precedenti, ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11 di
>>> Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione
>>> Nazionale e 78 di serie A propriamente detta) e uno di serie B (nel
>>> 2006-07), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del
>>> Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 106 stagioni in massima
>>> serie la Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record italiano),
>>> giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (57,55% di piazzamenti
>>> nelle prime tre rispetto alle partecipazioni).
>>> La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa
>>> del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124] Limitatamente al
>>> campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato due volte, nel
>>> torneo 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª e
>>> 6ª giornata.[124]
>>> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal Torino
>>> nel campionato federale 1912-13.[125] A fronte delle 9 vittorie in
>>> Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della Roma) la Juventus ha
>>> disputato 13 finali di tale torneo.[126] Singolarmente, pur essendo i
>>> due club che vantano il maggior numero di trofei vinti, Juventus e Roma
>>> non si sono mai affrontate direttamente in finale di tale
>>> competizione.[126]
>>> La Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero
>>> di stagioni disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione
>>> 2010-11). Di esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei ufficiali
>>> dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe delle Coppe
>>> e 13 Coppe UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle Fiere;[127] nel
>>> computo globale delle citate competizioni risulta il primo club
>>> italiano e quarto a livello europeo per numero di punti conquistati
>>> (464). Inoltre, è il club italiano con il maggior numero di partite
>>> disputate (352), partite vinte (194), gol realizzati (624), differenza
>>> reti (+299) e percentuale di vittorie (55,11%) in competizioni UEFA a
>>> tutto il 10 settembre 2011.[128] La Juventus è anche l'unico club
>>> italiano ad aver vinto una manifestazione internazionale ufficiale con
>>> una rosa composta esclusivamente da calciatori provenienti da un solo
>>> Paese (Coppa UEFA 1976-77).[129]
>>> La formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in
>>> competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo, quarta
>>> in Europa e seconda tra i club italiani in questa graduatoria.[130]
>>> Delle 18 finali citate, 7 sono state giocate in Coppa dei Campioni/UEFA
>>> Champions League (2 vittorie complessive), una in Coppa delle Coppe
>>> (una vittoria), 4 in Coppa UEFA (3 vittorie),[121] una in Coppa
>>> Intertoto (una vittoria),[131] 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e
>>> 3 in Coppa Intercontinentale (2 vittorie).[42]
>>> Sempre in ambito internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo
>>> ad avere vinto tutte le competizioni internazionali per club[133] e uno
>>> dei tre club europei ad avere vinto tutte le tre principali
>>> competizioni dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere tale
>>> traguardo nel 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern Monaco nel
>>> 1996 e, per tale ragione, le fu riconosciuta la Targa UEFA.[134]
>>> Statistiche individuali [modifica]
>>> Il giocatore che detiene il record di presenze in serie A, a tutto il
>>> 22 maggio 2011, è Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35
>>> presenze in serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore
>>> juventino con il maggior numero di presenze nei campionati italiani,
>>> 490. Il precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
>>> apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in campo
>>> 443 volte.[136]
>>> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
>>> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di gol,
>>> 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in serie B, 26
>>> nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e 1 in Coppa
>>> Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di gol, superato nel
>>> gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con 182.[136][138] Il
>>> miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu
>>> Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato 1933-34.[139]
>>> L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record di gol segnati in
>>> un campionato di prima divisione, 35 in 26 incontri nel Campionato
>>> Federale 1925-26. Analogo numero di reti segnò lo svedese Gunnar
>>> Nordahl del Milan, ma in un campionato a girone unico.[140] Infine,
>>> Omar Sivori detiene, insieme a Silvio Piola, il record di marcature in
>>> una singola partita: 6 gol, segnati all'Internazionale nella 28ª
>>> giornata del campionato 1960-61. La Juventus e la Nazionale italiana
>>> [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
>>> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>>>
>>>
>>> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
>>> inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca
>>> militanti nella Juventus[141]
>>> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior
>>> numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti, 132
>>> elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro militanza
>>> juventina (a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli 90 del
>>> Milan).[142][143] Sono 22 in totale i giocatori della Juventus
>>> militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: 9 nel
>>> 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi,
>>> Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel 1982 (Zoff,
>>> Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel 2006 (Buffon, F.
>>> Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero).[144] Tre sono, invece, i
>>> calciatori della Juventus laureatisi campioni d'Europa con la
>>> Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e Salvadore).
>>> Il contributo maggiore in elementi prestati alla Nazionale in una
>>> competizione a livello UEFA/FIFA[145] risale al campionato del mondo
>>> 1978, edizione in cui il club bianconero schierò in maglia azzurra nove
>>> uomini in due occasioni: la prima è stato l'incontro di prima fase
>>> contro i padroni di casa dell'Argentina del 10 giugno, tutti i nove
>>> giocatori juventini furono schierati in campo: Zoff, Gentile, Cabrini,
>>> Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e Bettega dal primo minuto, poi dal
>>> 6' Cuccureddu subentrato al bolognese Bellugi;[146] mentre che la
>>> seconda è stato l'incontro di seconda fase contro l'Olanda del 21
>>> giugno, in cui i nove giocatori bianconeri già citati furono schierati
>>> in campo dal primo minuto (record italiano in competizioni
>>> ufficiali).[147] La Juventus guida la particolare classifica dei club
>>> che vantano giocatori campioni del mondo con la propria Nazionale, con
>>> 24: ai 22 citati vanno infatti aggiunti Didier Deschamps e Zinédine
>>> Zidane, campioni nel 1998 con la Francia: precede in tale graduatoria
>>> Internazionale (20), la coppia Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos
>>> (15).[148]
>>> Quanto al campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre giocatori
>>> sono vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella italiana:
>>> Luis del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già
>>> menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000). Ancora, in occasione della
>>> finale del citato campionato del mondo 2006, la Juventus ha stabilito
>>> un ulteriore record internazionale in quanto, oltre ai cinque Nazionali
>>> italiani dei quali si è fatta menzione, scesero in campo tre bianconeri
>>> con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick Vieira e David
>>> Trezeguet,[149] per un totale di otto finalisti di uno stesso club sul
>>> terreno di gioco.
>>> Struttura societaria [modifica]
>>>
>>> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per azioni
>>> [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la società che
>>> controlla la maggioranza del capitale azionario della Juventus è la
>>> finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL Investment S.p.A e
>>> Istituto Finanziario Industriale, entrambe holding controllate dalla
>>> Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che attualmente detiene il 55,016%
>>> della citata Exor e, tramite quest'ultima, il 60,001% del capitale
>>> azionario della Juventus.[150][151] Il rimanente capitale azionario è
>>> detenuto dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5%
>>> e da azionisti diffusi al 32,5%.[152]
>>> Il campo d'allenamento della Juventus è di proprietà dell'azienda Campi
>>> di Vinovo S.p.A, controllata al 71,3% dal club.[153] Secondo l'attuale
>>> organigramma societario, la Juventus è articolata su 7 aree interne:
>>> Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione tecnologica,
>>> Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti speciali, Area
>>> comunicazione e Area sportiva.[154] La società è guidata da un
>>> consiglio di amministrazione composto da dieci membri eletti dalla
>>> proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore
>>> delegato Aldo Mazzia.[155]
>>> Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[49] nel
>>> segmento STAR, uno degli indici azionari di maggior successo in Europa
>>> e nel mondo.[156]
>>> Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema di
>>> gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in conformità ai
>>> requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS 18001:2007[157] e
>>> un sistema di gestione della qualità del settore medico secondo la
>>> norma internazionale ISO 9001:2000.[158]
>>> In base a quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011,
>>> rapporto stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
>>> statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il
>>> decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205 milioni di
>>> euro a tutto il 30 giugno 2010).[159] Il club torinese è anche uno dei
>>> membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club Europei,
>>> organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14,
>>> e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio al fine
>>> di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi
>>> di fronte alla FIFA. Organigramma della società [modifica]
>>>
>>> Staff attuale dell'area amministrativa Proprietà: Famiglia Agnelli.
>>> Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
>>> Presidente: Andrea Agnelli.
>>> Amministratore delegato: Aldo Mazzia. Direttore generale: Giuseppe
>>> Marotta. Direttore sportivo: Fabio Paratici.
>>> Consiglio di amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di
>>> Sant'Albano, Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled
>>> Fared Zentuti, Michele Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel
>>> Nedvěd. Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo Montanaro
>>> e Camillo Venesio.
>>> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano
>>> (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo Venesio. Collegio sindacale:
>>> Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e Roberto Longo
>>> (sindaci effettivi).
>>> Direttore commerciale: Francesco Calvo. Direttore amministrazione e
>>> finanza: carica vacante. Direttore pianificazione, controllo e progetti
>>> speciali: Stefano Bertola. Direttore risorse umane: Alessandro Sorbone.
>>> Direttore comunicazione e relazioni esterne: Claudio Albanese.
>>> Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino. Responsabile Information
>>> Technology: Claudio Leonardi. Responsabile gestione e controllo
>>> investimenti immobiliari: Riccardo Abrate.
>>> Responsabile marketing: Alessandro Sandiano. Direttore Juventus Center:
>>> Vittorio Ferrino. Responsabile segreteria sportiva: Francesco Gianello.
>>> Addetti stampa senior: Marco Girotto. Addetti stampa e editoria: Fabio
>>> Ellena e Gabriella Ravizzotti. Responsabile contenuti editoriali:
>>> Enrica Tarchi. Comunicazione corporate: Stefano Coscia.
>>>
>>> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>>>
>>> Cronologia degli sponsor tecnici
>>> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
>>> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
>>> Dal 2003-04: Nike
>>>
>>> Cronologia degli sponsor ufficiali
>>> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
>>> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
>>> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
>>> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
>>> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+ Stagione 1999-2000
>>> (solo coppe): Sony Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
>>> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe) Dal 2002-03 al
>>> 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe) Stagione 2004-05: SKY
>>> Sport (campionato)/Tamoil (coppe) Dal 2005-06 al 2006-07: Tamoil
>>> Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland) Dal 2010-11: BetClic
>>> (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>>>
>>> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>>>
>>> Cronologia delle sedi sociali
>>> 1898: Via Montevecchio
>>> 1899: Via Piazzi, 4
>>> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
>>> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
>>> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
>>> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43 Stagione 1921-22: Via Botero,
>>> 16
>>> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
>>> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
>>> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151 Dal 1948 al 1964: Piazza San
>>> Carlo, 206 Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54 Dal 1986 al
>>> 2000: Piazza Crimea, 7
>>> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>>>
>>> Cronologia dei campi di gioco
>>> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella Dal 1899 al
>>> 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi Dal 19/2/1905 al 29/4/1906: Velodromo
>>> Umberto I Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi Dal 17/1/1909
>>> al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli Dal 7/1/1923 al 5/11/1933:
>>> Campo di Corso Marsiglia Dal 19/11/1933 al 2/5/1990: Stadio Comunale
>>> Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle Alpi Dal 16/9/2006 al 22/5/2011:
>>> Stadio Olimpico di Torino Dal 8/9/2011: Juventus Stadium
>>>
>>> Tifoseria [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
>>> Club.
>>>
>>>
>>> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
>>> Olimpico, 1º novembre 2006
>>> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12 milioni in
>>> Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore condotto
>>> dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010 sul quotidiano
>>> la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del campione
>>> esaminato, il club torinese risulta essere il più sostenuto in
>>> Italia.[10] La società vanta, inoltre, circa 13,1 milioni di
>>> sostenitori in Europa.[11] Numerosi sono anche i fan club sparsi per
>>> tutto il mondo,[160] in particolare nei Paesi a forte emigrazione
>>> italiana.[161] Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo dal
>>> punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il
>>> Paese,[10] è molto marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle
>>> isole,[162] il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche
>>> durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del
>>> tifo fa della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra
>>> «nazionale».[163] Frequente è anche il caso di tifosi organizzati che,
>>> anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono con
>>> regolarità Torino per gli incontri interni della squadra.[163]
>>> Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
>>> organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003
>>> quello della Juventus risultava prevalentemente attestato su posizioni
>>> di destra; [164][165] tuttavia, fuori dalle frange organizzate,
>>> l'orientamento politico della tifoseria, in ragione della sua
>>> eterogeneità sociale e territoriale, risulta non discostarsi in misura
>>> significativa da quelli più diffusi genericamente a livello di
>>> popolazione nazionale: è quanto emerse da un sondaggio condotto da
>>> ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista Diario, in cui si stabilì che
>>> quella della Juventus è una tra le poche tifoserie a esprimersi
>>> elettoralmente in maniera pressoché equanime tra destra e
>>> sinistra.[166]
>>> Cenni storici [modifica]
>>>
>>>
>>> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni
>>> 1970 Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la
>>> Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per la
>>> sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi popolari e
>>> proletarie. [167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli Agnelli
>>> nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora (1923), il tifo per
>>> la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di
>>> proprietà della famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno
>>> migratorio – poi divenuto massiccio nel secondo dopoguerra – verso
>>> Torino e gli altri grandi poli industriali del Settentrione da parte
>>> dei lavoratori meridionali in cerca di impiego, la Juventus, già dagli
>>> anni trenta, divenne il primo club italiano ad avere una tifoseria non
>>> più connotata campanilisticamente o, al più, regionalmente, ma a
>>> carattere nazionale.[168][169] Con il consolidamento dei flussi
>>> migratori interni avvenuti tra gli anni cinquanta e i primi settanta la
>>> Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito del
>>> nuovo lavoratore immigrato piemontese, mentre la tifoseria del Torino
>>> rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e
>>> cittadina.[168] In anni più recenti, comunque, le differenze sociali e
>>> culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre più affievolite
>>> fino ad essere oramai, di fatto, nulle. Gemellaggi e rivalità
>>> [modifica]
>>>
>>>
>>> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
>>> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime della
>>> Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi) Non risultano ufficialmente
>>> gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della Juventus: per circa
>>> un ventennio a partire dagli anni ottanta, coincidenti con la presenza
>>> in Serie A della compagine irpina, vi fu un gemellaggio con la
>>> tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per iniziativa di alcune frange di
>>> tifosi biancoverdi a fine anni novanta.[170][171] Fuori dal Paese
>>> esistono accordi di gemellaggio con i tifosi organizzati dell'ADO Den
>>> Haag, compagine olandese dell'Aia, e con quelli del Legia Varsavia,
>>> polacca.[172]
>>> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di avversarie
>>> della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
>>> dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del Milan,
>>> nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti
>>> sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.[174] Più
>>> recenti, e legate all'imporsi alla ribalta negli anni ottanta delle
>>> loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del
>>> primato nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina,
>>> legata principalmente alla lotta-scudetto del campionato 1981-82,[175]
>>> e con quella della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più
>>> valida contendente dei bianconeri al titolo.[176] La Curva Scirea allo
>>> Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato durante le gare
>>> casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria organizzata. Allo
>>> Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece occupato la Curva Filadelfia.
>>> Attualmente, il luogo di incontro dei gruppi ultrà bianconeri è la
>>> Curva Sud dello Juventus Stadium[177].
>>
>> a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio calcistico di
>> Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri interni della
>> Juventus, la quale è anche proprietaria della struttura. L'impianto
>> sorge sulle ceneri del precedente Stadio delle Alpi,[4][5] demolito tra
>> il 2008 ed il 2009.[6] È attualmente l'unico stadio della Serie A di
>> proprietà del proprio club.[7] L'intenzione della Juventus è quella di
>> offrire a uno sponsor commerciale la possibilità di legare il suo nome a
>> quello dello stadio.[8]
>> Indice [nascondi]
>> 1 Cenni storici
>> 1.1 Progetto e realizzazione
>> 1.2 Inaugurazione
>> 1.3 Compatibilità ambientale
>> 2 Caratteristiche tecniche
>> 3 Cronoprogramma dei lavori
>> 4 La scelta del nome
>> 5 Aree e servizi
>> 5.1 Il museo
>> 5.2 Walk of Fame
>> 5.3 L'area commerciale
>> 5.4 La futura sede societaria
>> 6 Affluenza media in Serie A
>> 7 I primati
>> 8 Note
>> 9 Bibliografia
>> 10 Altri progetti
>> 11 Collegamenti esterni
>> Cenni storici [modifica]
>>
>> Progetto e realizzazione [modifica]
>> È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione della
>> Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la costruzione
>> del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9] l'investimento
>> complessivo per la realizzazione del nuovo impianto, inizialmente
>> stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato di 120 milioni.[3] Il
>> progetto è stato affidato agli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
>> degli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella e dell'ingegnere
>> Massimo Majowecki.[11] I lavori di demolizione del Delle Alpi sono
>> iniziati nel novembre 2008 e si sono conclusi a fine marzo 2009, e hanno
>> consentito il recupero di tutta la parte interrata del vecchio stadio,
>> compresa la zona del campo di gioco.
>>
>>
>> Tribuna Est
>> Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è stato
>> progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9] L'accesso, privo
>> di barriere architettoniche,[12] avviene da quattro ingressi posti sugli
>> angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle collinette verdi
>> sulle quali sorge l'impianto e portano ad un anello che circoscrive lo
>> stadio. L'anello è un luogo sicuro, dove possono essere controllati i
>> titoli di ingresso e dove possono sostare i mezzi di servizio e di
>> soccorso. Le panchine sono po­sizionate in prima fila all'interno della
>> tri­buna, come negli stadi inglesi.[13] Alle gradinate e alle tribune –
>> che sono poste a 7,5 metri di distanza dal campo di gioco[13] – si
>> accede da 16 passerelle distribuite nei diversi settori dell'impianto.
>> In caso di emergenza, l'evacuazione dell'impianto può essere conclusa in
>> meno di quattro minuti.[14] Al di sotto delle gradinate sono state
>> realizzate le aree di servizio allo stadio e alla squadra. Nella parte
>> superiore, con un profilo di grande leggerezza ed essenzialità sorge lo
>> stadio, con le gradinate e i palchi: il tutto è inserito in un unico
>> profilo a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di
>> continuità. Inoltre lo stadio ingloba un'area vastissima, costituita da
>> 4.000 posti auto, otto ristoranti e 20 bar. All'interno ci sono anche
>> tre spogliatoi, un museo dedicato alla storia della Juventus, 34.000 m²
>> di aree commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze.[2] La struttura
>> esterna dello stadio ricorda quella di un'astronave ed è composta da
>> 7.000 pannelli in Alucobond colorati in varie sfumature di grigio e
>> bianco, oscillanti e riflettenti, i quali, secondo il designer Fabrizio
>> Giugiaro che ha curato il design degli esterni, danno l'effetto di una
>> «bandiera in movimento». Un lungo fregio tricolore cinge l'intera
>> struttura, intervallato in vari punti da due stelle gialle, che
>> richiamano quelle presenti all'interno dello stadio nelle curve. La
>> copertura in PVC degli spalti è sorretta da due pennoni che richiamano
>> la vecchia struttura del Delle Alpi. Studiata nella galleria del vento,
>> è stata realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei: una
>> struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte
>> trasparente ed in parte bianca, per permettere una visione ottimale del
>> campo, sia diurna sia notturna, ed in grado di garantire il passaggio
>> della luce tramite i lucernari, in maniera tale che sia sufficiente per
>> la crescita dell'erba del campo. Inaugurazione [modifica]
>> Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre 2011[15] in
>> concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità
>> d'Italia, con una cerimonia curata dalla K-events di Marco Balich,[16]
>> che ha visto il culmine in un'amichevole contro il Notts County, club
>> professionistico più antico al mondo, da cui la Juventus nel 1903
>> "ereditò" l'attuale divisa bianconera.[17] L'evento, seguito da Juventus
>> Channel, Sky Sport e Cielo, è stato diffuso anche in streaming sul sito
>> web e sul canale YouTube della Juventus.[18]
>>
>>
>> Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
>> inaugurazione
>> La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
>> Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della Juventus, ed
>> ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori legati alla
>> squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato dal presidente
>> della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di Torino, Piero Fassino.
>> Giampiero Boniperti ed Alessandro Del Piero, uniti al centro del campo,
>> hanno suggellato l'evento, al fianco della storica panchina sulla quale,
>> nel 1897, alcuni studenti liceali fondarono il club bianconero. C'è
>> stato anche un ricordo per i due fratelli Agnelli, Gianni ed Umberto,
>> per Gaetano Scirea e per le vittime della strage dell'Heysel.[19] È
>> seguita poi la partita contro il Notts County, terminata 1-1, con Luca
>> Toni che ha siglato il primo gol nel nuovo impianto.
>> Torino
>> 8 settembre 2011
>> ore 22:00 CEST
>> Inaugurazione Juventus 1 – 1
>> referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.) Arbitro: De
>> Marco (Chiavari)
>> Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
>> La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11 settembre
>> 2011 contro il Parma, in occasione della seconda giornata della Serie A
>> 2011-2012.[20]
>> Torino
>> 11 settembre 2011
>> ore 12:30 CEST
>> 2ª giornata Juventus 4 – 1
>> referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.) Arbitro: Celi (Bari)
>> Lichtsteiner 17’
>> Pepe 58’
>> Vidal 73’
>> Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco L'inviata della BBC Emma
>> Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli stadi inglesi: «Come gli
>> stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più comodo ed economico di
>> Wembley, più bello e "atmosferico" di Stamford Bridge e ve lo dice una
>> tifosa del Chelsea. Per certi versi mi ricorda l'Emirates Stadium, il
>> più moderno degli impianti inglesi, ma che è costato molto di più. Dello
>> stadio della Juventus mi ha colpito la visuale, perché anche in alto si
>> riesce a vedere benissimo e questa è l'essenza del calcio. Fuori non è
>> granché, ha un look vagamente Anni '70, ma dentro ha un impatto
>> micidiale. E mi ha emozionato più durante la partita col Parma che
>> nell'inaugurazione: rende al massimo con il calcio vero».[21]
>> Compatibilità ambientale [modifica]
>>
>>
>> Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili i
>> basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
>> riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto Il progetto è
>> fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto ecologico
>> dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di sistemi che
>> assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori del cantiere edile
>> sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate ed
>> ecosostenibili.[22]
>> Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da energie
>> non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie d'avanguardia che
>> eliminano gli sprechi ottimizzando lo sfruttamento dell'energia.[22] Tra
>> le finalità previste vi saranno di produrre energia elettrica per tutto
>> lo stadio sfruttando l'energia solare attraverso pannelli fotovoltaici,
>> produrre acqua calda e riscaldare ambienti e campo da calcio per mezzo
>> di una rete di teleriscaldamento, scaldare acqua sanitaria per gli
>> spogliatoi e le cucine dei ristoranti avvalendosi di impianti solari
>> termici.[22] Tutto questo, mediante strategie e fonti alternative di
>> energia e pienamente ecologiche, rispetterà i criteri di
>> ecocompatibilità dettati dal protocollo di Kyōto generando molteplici
>> risultati:[22] Riduzioni delle emissioni di gas serra. Nessun
>> inquinamento atmosferico.
>> Zero rischi di incendio.
>> Integrazione con il teleriscaldamento. Arginamento degli sprechi.
>> Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai dispositivi di
>> inseguimento solare.
>> Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
>> Riutilizzo delle acque piovane.
>> Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
>> l'irrigazione del campo.
>> Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di recuperare il
>> più possibile il materiale proveniente dal vecchio Delle Alpi. Il
>> calcestruzzo opportunamente triturato e l'alluminio, l'acciaio e il rame
>> fusi di nuovo, sono stati riutilizzati per la nuova costruzione,
>> diminuendo gli sprechi ed ottenendo un risparmio di circa 2,3 milioni di
>> euro.[4]
>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>
>> Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
>> dell'impianto:[23]
>>
>> Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto
>>
>>
>> Posti a sedere
>> Caratteristiche tecniche
>> Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
>> Posteggi: 4.000 posti auto
>> Superficie totale: 355.000 m²
>> Superficie interna allo stadio: 45.000 m² Superficie stadio: 90.000 m²
>> Aree dedicate ai servizi: 150.000 m² Aree commerciali: 34.000 m²
>> Aree verdi e piazze: 30.000 m²
>> Persone impiegate nella costruzione: 450 Acciaio utilizzato: 6.000 t
>> Skybox: 64
>> Pitch view studio: 2
>> Posti stampa: 275
>> Bar: 21
>> Aree ristorazione: 8
>> Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
>> Spogliatoi: 3
>>
>> Distanza dagli spalti al campo di gioco Tribuna Ovest: 7,5 m (dalla
>> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Tribuna 100: 7,5 m (dalla prima
>> fila), 33,80 m (dall'ultima fila) Tribuna media: 33,80 m (dalla prima
>> fila), 49 m (dall'ultima fila) Curve: 7,5 m (dalla prima fila), 50 m
>> (dall'ultima fila)
>>
>> Cronoprogramma dei lavori [modifica]
>>
>> Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
>> stadio:[23]
>> Cronologia
>> dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano Regolatore
>> Generale.
>> luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la proprietà
>> del Delle Alpi.
>> dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano Regolatore
>> Generale.
>> aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
>> Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006. febbraio 2008:
>> Approvazione del progetto da parte del consiglio di amministrazione
>> della Juventus.
>> settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
>> novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione. dicembre 2008-aprile
>> 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione del nuovo stadio.
>> febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di Intervento. maggio
>> 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire. luglio 2009: Inizio dei
>> lavori di costruzione. novembre 2009: Parco commerciale – Permesso di
>> costruire. aprile 2010: Museo Juventus – Permesso di costruire. maggio
>> 2010: Approvazione del Piano per le Opere di Urbanizzazione. luglio
>> 2010: Ingresso Ovest – Permesso di costruire agosto 2011: Fine dei
>> lavori e collaudo. 8 settembre 2011: inaugurazione e amichevole con il
>> Notts County. 11 settembre 2011: prima partita ufficiale contro il
>> Parma.
>>
>> La scelta del nome [modifica]
>>
>> Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene per
>> molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si è
>> aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
>> all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
>> diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro nome
>> all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il proprio
>> nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello sponsor
>> tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica (per via del
>> legame tra il club e la FIAT).
>> Aree e servizi [modifica]
>>
>> Il museo [modifica]
>> All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della Juventus", che
>> una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più importanti
>> del mondo. Il museo avrà diverse sale in cui verranno esposti, tra
>> altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei giocatori più
>> importanti della storia della società torinese, aree interattive e
>> ricche di foto storiche.[25] Il 29 maggio 2010, in occasione del 25º
>> anniversario della strage dell'Heysel, il presidente della Juventus
>> Andrea Agnelli ha annunciato che uno spazio nello stadio verrà dedicato
>> alla memoria delle vittime di quella strage.[26]
>> Walk of Fame [modifica]
>> Nei pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
>> cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
>> saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27] Quelli elencati
>> di seguito sono i giocatori che hanno militato nella Juventus – o che vi
>> militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri dei fan club riconosciuti
>> dalla società bianconera e del programma Juventus Membership sulla base
>> statistica (presenze e reti segnate) e del palmarès durante il periodo
>> di militanza nella società torinese (sia a livello di club che delle
>> nazionali).[28] Calciatore Ruolo Stagioni al club Presenze Reti Altri
>> Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
>> Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115 Romeo Benetti M 1968-1969 e
>> 1976-1979 159 23 Roberto Bettega AS/SP 1970-1983 481 178 Carlo Bigatto
>> I TD 1913-1915 e 1920-1931 233 1 Giampiero Boniperti CA/T/R 1946-1961
>> 462 182 Felice Borel II CA 1932-1941 e 1942-1946 307 161 Sergio Brio DC
>> 1978-1990 378 24
>> Gianluigi Buffon P 2001-presente 366 0 Antonio Cabrini TS/DC 1976-1989
>> 440 53 Umberto Caligaris TS 1928-1935 198 0
>> Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
>> Fabio Capello R 1970-1976 239 41
>> Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72 John Charles CA 1957-1962
>> 178 105
>> Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
>> Antonio Conte M 1991-2004 419 44
>> Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
>> Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
>> Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285 Luis del Sol M/MZ
>> 1962-1970 294 29
>> Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
>> Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
>> Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
>> Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
>> Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
>> John Hansen AS 1948-1954 187 124
>> Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
>> Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
>> Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
>> Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
>> Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
>> Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
>> Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
>> Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15 Fabrizio Ravanelli AD
>> 1992-1996 160 68 Virginio Rosetta TD 1923-1936 315 16
>> Paolo Rossi CA 1973-1975 e 1981-1985 138 34 Sandro Salvadore L
>> 1962-1974 450 17
>> Gaetano Scirea L 1974-1988 552 32
>> Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
>> Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
>> Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14 Stefano Tacconi P 1983-1992 337
>> 0
>> Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
>> Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
>> David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
>> Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
>> Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
>> Dino Zoff P 1972-1983 476 0
>> Codici:
>> P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD: Terzino
>> destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
>> Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra, AS:
>> Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista, CA:
>> Centravanti, SP: Seconda punta.
>> Legenda:
>> Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la loro
>> militanza nella Juventus.
>> Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la loro
>> militanza nella Juventus.
>> Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
>> calcio durante la loro militanza nella Juventus.
>> Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza nella
>> Juventus.
>> Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro militanza
>> nella Juventus.
>> * N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar Davids
>> al posto di Zbigniew Boniek.[29]
>> L'area commerciale [modifica]
>> Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
>> dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
>> denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in campo),
>> progettato dallo Studio Rolla di Torino con la partecipazione di
>> Giugiaro Design, con una superficie di vendita pari a 19.500 m2,
>> suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un
>> ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2 accompagnato da una
>> galleria commerciale con 60 negozi. A fianco avrà gli altri due edifici,
>> uno dei quali sarà dedicato ad una catena di fai-da-te, mentre l'altro
>> ospiterà un'area ristorazione ed una catena hi-fi. Sono previsti 2.000
>> posti auto, di cui 800 interrati. La costruzione del centro commerciale
>> è stata aggiudicata al raggruppamento CMB-UNIECO, mentre la direzione
>> dei lavori è seguita dallo studio di ingegneria bolognese Tecnicoop.
>> La futura sede societaria [modifica]
>> L'11 giugno 2010 la Juventus ha acquisito per un milione di euro dal
>> Comune di Torino il diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m²
>> dell'area Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di
>> dieci anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno 60
>> milioni di euro.[30]
>> Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
>> socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa, che
>> il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una Juventus Soccer
>> School (la scuola di calcio della società bianconera) e impianti che
>> potranno avere anche un utilizzo pubblico.[30] Affluenza media in Serie
>> A [modifica]
>>
>> 2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
>> Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
>> I primati [modifica]
>>
>> Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico italiano
>> privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le panchine sono
>> inserite nelle tribune ed il primo per estensione complessiva nel
>> Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio eco-compatibile del
>> mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della demolizione del vecchio
>> impianto è stato separato per tipologia, riciclato totalmente e
>> riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere con un risparmio globale di
>> circa 2,3 milioni di euro.[22][5]
>
> Lo stadio è una struttura architettonica in cui si svolgono
> manifestazioni sportive, dotata di spazi per ospitare gli spettatori e
> altri servizi. Negli sport all'aperto, lo stadio indica la zona delle
> tribune che ospitano gli spettatori.
> Indice [nascondi]
> 1 Lo stadio antico
> 2 Lo stadio moderno
> 3 Voci correlate
> 4 Altri progetti
> 5 Collegamenti esterni
> Lo stadio antico [modifica]
>
>
>
> L'FNB Stadium, dove si sono disputate le ultime fasi del Campionato
> mondiale di calcio 2010
> Il termine trae origine dal greco stadion, che era un'unità di misura
> corrispondente a circa 200 metri.
> Il più antico stadio conosciuto è quello di Olimpia, nel Peloponneso
> occidentale in Grecia, dove furono condotti i Giochi olimpici
> dell'antichità fin dall'anno 776 a.C. Inizialmente i Giochi consistevano
> in un singolo evento, una gara di corsa attraverso la lunghezza dello
> stadio.
> La pratica di standardizzare le piste da corsa ad una lunghezza di
> 180-200 metri fu seguita poi dai Romani. La capacità umana di sostenere
> la massima velocità è ritenuta diminuire dopo circa 200 metri di sforzo,
> un fatto che può essere osservato anche nelle gare atletiche moderne. I
> resti degli stadi greci e romani sono stati rinvenuti in numerose città
> antiche, e tra i più famosi di essi vi sono lo Stadio Panatenaico di
> Atene, in cui si svolsero i primi Giochi Olimpici dell'epoca moderna nel
> 1896, e lo Stadio di Domiziano a Roma.
> Lo stadio moderno [modifica]
>
> Per approfondire, vedi la voce Impianti sportivi.
>
>
> Stadio olimpico a Roma
> Esistono attualmente diversi tipi di stadio, in funzione delle specialità
> sportive. Uno stadio per il calcio, per il tennis o per il rugby è
> formato da tribune che circondano il campo di gioco. Tra le tribune e il
> campo può esservi una pista di atletica e altri spazi destinati allo
> svolgersi di attività sportive. In questo caso lo stadio può ospitare
> manifestazioni di atletica.
> Analogamente negli sport invernali che si svolgono generalmente al
> coperto e su pista di ghiaccio, come l'hockey su ghiaccio, il pattinaggio
> o il curling, lo stadio è composto da tribune che circondano la pista.
> Lo stadio più grande del mondo è il Rungrado May Day Stadium a Pyongyang
> (Corea del Nord) che ha una capienza di 150.000 posti a sedere e copre
> una superficie di 207.000 m², mentre lo stadio più grade d'Italia è lo
> stadio Giuseppe Meazza di Milano, inaugurato nel 1926 che ha una capienza
> di 82.955 posti a sedere.

Le natiche costituiscono la parte superiore della coscia e quella
inferiore del tronco dei primati.
La parola "natiche", anche dette glutei o chiappe o culo (volgare
derivante dal latino culus) o fondoschiena o sedere o posteriore o di
dietro o deretano, identificano una rotondità adiposa sovrastante il
muscolo grande gluteo, che ricopre l'intera regione glutea, costituita
dai piani ossei dell'anca e dell'ischio.
Il margine superiore è individuato dalla cresta iliaca e quello
inferiore è dal solco orizzontale del gluteo. Le natiche sono separate
dal solco intergluteo, in cui è situato l'ano.
I glutei permettono ai primati di sedersi senza il bisogno di poggiare
il proprio peso sugli arti, come fanno gli altri mammiferi.
Indice [nascondi]
1 Connotazioni
2 Sinonimi nel romanesco del Belli
3 Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo)
4 Altri progetti
Connotazioni



Natiche femminili


Natiche maschili
Le natiche in quanto segnale sessuale sono considerate attraenti da
molte culture, e valutate esteticamente in vario modo. Fin dalla
preistoria si possiedono raffigurazioni di donne dai caratteri sessuali
(in particolare le natiche) esageratamente accentuati (le "Veneri del
Neolitico"). Nell'antichità classica spesso Venere/Afrodite è
raffigurata come "callipigia" (cioè "dalle belle natiche", dal greco
kalós e pygé). Le natiche della donna, vista di spalle, sono
iscrivibili in un cerchio. Quelle dell'uomo sono approssimativamente
iscrivibili in un quadrato (confronta immagini a lato).
Le natiche, normalmente coperte nella maggior parte delle culture,
possono essere esposte come segno di protesta, per provocazione o per
semplice divertimento. Scoprire le natiche di qualcuno all'improvviso
può essere fonte di umiliazione (da questo deriva la locuzione
"prendere per il culo" come sinonimo di "prendere in giro,
dileggiare").
Molti comici, scrittori e artisti trovano in tutto questo una fonte di
umorismo e divertimento.
È molto comune l'uso delle natiche come metonimia per l'intera persona,
spesso con connotazioni negative. Ad esempio una persona può dire
"muovi il culo" come esortazione per la fretta o urgenza. Espresso come
una funzione punitiva, una punizione o un attacco diventa "prendere a
calci in culo". Una connotazione positiva è presente nella popolare
espressione "avere culo", dove le natiche simboleggiano la fortuna.
Sinonimi nel romanesco del Belli

Così come per gli organi sessuali maschili (comprendente pene e
testicoli) e femminili, Giuseppe Gioachino Belli volle dedicare un suo
ironico sonetto ai sinonimi del termine "natiche" adottati comunemente
dal popolino romano (o supposti tali).
(IT) (ROM)
« Pijjate e ccapate

Pe nnun dí cculo, ppòi dí cchiappe, ano,
preterito, furello, chitarrino,
patume, conveggnenze, signorino, 1
mela, soffietto, e Rrocca-Canterano.2

Di’ ttafanario, culeggio-romano,3
Piazza-culonna,4 Culiseo,5 cuscino,
la porta der cortile, er perzichino,
bbommè,6 ffrullo, frullone e dderetano.

Faccia de dietro, porton de trapasso,
er cularcio,7 li cuarti, er fiocco, er tonno,
e ll’orgheno, e ’r trommone,8 e ’r contrabbasso.

E cc’è cchi lluna-piena l’ha cchiamato,
nacch’e ppacche, sedere, mappamonno,

cocommero, sescesso, e vviscinato.9 »
(IT)
« Prendete e capàte

Per non dire culo, puoi dire chiappe, ano,
preterito, furello, chitarrino,
patume, convenienze, signorino,
mela, soffietto, e Rocca-Canterano.

Di’ tafanario, culeggio-romano,
Piazza Culonna, Culiseo, cuscino,
la porta del cortile, il perzichino,
bombè, frullo, frullone e deretano.

Faccia di dietro, porton di trapasso,
il cularcio, i quarti, il fiocco, il tondo,
e l’organo, e il trombone, e il contrabbasso.

E c’è chi l’ha chiamato luna piena,
nacch’e ppacche, sedere, mappamondo,

cocomero, secesso, e vicinato. »
(Giuseppe Gioachino Belli, sonetto n. 614, Pijjate e ccapate, datato 15
dicembre 1832)
Note dell'autore. 1. Nome prediletto dalle monache. 2. Paese dello
Stato romano; equivoco di monticello, da càntero. 3. Collegio romano.
4. Piazza Colonna. 5. Colosseo, detto veramente da’ plebei di Roma er
Culliseo. 6. Bombé. 7. Specie di taglio di bestia grossa presso l’ano.
8. Trombone. 9. Allorché un ano sia enorme, dicesi: «Pare un vicinato».
Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo)



Le natiche de La Giumenta al Museo di San Martino (Napoli)
Si possono trovare riferimenti senza fine, anche durante i giorni del
Codice Hays (vedi). Secondo le regole istituite dal codice le natiche
non potevano essere esposte se non in un contesto non sessuale, come la
sculacciata di un bambino o in situazioni umoristiche.
Già nel 1939 nel film Il mago di Oz (The Wizard of Oz) lo zio Henry
tiene il cancello aperto per Miss Gulch e al momento giusto lo lascia
andare in modo tale che sculacci l'antipatica signora proprio sulle
natiche... il tutto enfatizzato da una sottolineatura ("thunk") della
colonna sonora.
C'è una scena anche nel film del 1942 Ribalta di gloria (Yankee Doodle
Dandy) in cui il padre di Cohan vuole punire suo figlio che aveva
disobbedito. Egli non può picchiarlo sulle parti che potrebbe mostrare
o dove i segni sarebbero evidenti durante gli spettacoli di vaudeville
della famiglia. Il padre, frustrato, alla fine esclama: "C'è una parte
senza talenti!". Fa piegare il giovane George sopra le sue ginocchia e
inizia a sculacciarlo, con la farina (rimasta da una prodezza mostrata
precedentemente) che volando enfatizza l'impatto dei colpi.
In Inghilterra, negli anni trenta, prese a circolare un foglio
goliardico, che però ebbe grande successo di popolarità, le cui
tematiche vertevano su una fantasiosa propaganda in stile politico
delle natiche; poiché si trattava di una risposta satirica nei
confronti del Fronte Popolare francese, che si era espresso
negativamente nei confronti della Corona e del quale si temeva che
potesse riscuotere simpatie nel Regno Unito, fu intitolato ispirandosi
proprio al partito, che in inglese si chiamava "The Popular Front",
opponendogli sapidamente "The Popular Behind".
La comica Ado Annie nel film musicale del 1955 Oklahoma! si ritrova
vittima di attenzioni non volute almeno due volte. La prima volta ella
menziona qualcosa circa il paragone con un gatto persiano, visto che
entrambi "hanno code morbide e rotonde". Poi, durante la canzone The
Farmer and the Cowman fa un commento divertente e Aunt Eller le
sculaccia il sedere.
Il film horror del 1956 Il giglio nero (The Bad Seed) ha un finale
piuttosto sciocco nel quale la madre sculaccia quel birbante del figlio
per aver ucciso numerose persone durante lo svolgimento del film.
Nel film I due colonnelli 1962, Totò pronuncia la prima parolaccia del
cinema italiano (ed unica mai proferita da lui) dando un infervorato
consiglio all'ufficiale tedesco che insisteva nel fargli notare di
avere pieni poteri: "Badate, colonnello, io ho carta bianca!" "E ci si
pulisca il culo!!"
Nel 1966 Yoko Ono diresse un film sperimentale di circa 90 minuti, No.
4, conosciuto anche con il titolo di Bottoms (sedere), che consiste in
nient'altro che nella misurazione di natiche umane, in movimento mentre
le persone camminano o su una piattaforma girevole.
Nel 1971, nell'avventura di James Bond Agente 007 - Una cascata di
diamanti (Diamonds are Forever), Jill St. John ha un trasmettitore non
molto sottile nascosto nella parte inferiore del suo bikini. Il
furfante Charles Gray nota l'oggetto e dice: «Stiamo mostrando più
"guance" del solito, vero, Miss Case?»; è da notare che il termine
inglese "cheeks" indica sia le guance che le natiche.
Nel film del 1977 Il bandito e la madama (Smokey and the Bandit), Frog
(Sally Field) dice a Bandit (Burt Reynolds) che un precedente fidanzato
l'ha lasciata perché: "Le mie guance sono troppo grosse". Dopo una
pausa significativa, lei si dà un pizzicotto sulla faccia e dice:
"Queste guance!"
Intorno agli anni settanta la televisione stava iniziando ad essere più
liberale. Ci fu un episodio del The Bob Newhart Show in cui si venne a
sapere che la segretaria di Bob, Carol, si era fatta un tatuaggio sul
didietro, che ora stava di cercando di togliere. Bob sembrò esserne
divertito e commentò con un sorrisetto: "Fai bene, non è bello essere
presi per il culo"
In un episodio di Giorno per giorno, Annie (Bonnie Franklin) parlava
con sé stessa allo specchio dicendo tra i singhiozzi: "La bambinaia
Annie con il sedere grande e grosso!"
In un talk show notturno Lee Marvin sostenne di aver ricevuto un Purple
Heart durante la Seconda guerra mondiale e gli ospiti fecero l'errore
di chiedergli dove fosse stato colpito: "Nel culo!" rispose
prontamente.
Nel 1994 nel film Forrest Gump il personaggio principale aveva appena
ricevuto una medaglia dal presidente Lyndon Johnson che fece l'errore
di chiedere a Forrest dove fosse stato colpito: "Nel culo, Sir!". Egli
allora si girò e si tirò giù i pantaloni per mostrare esattamente dove
si trovasse la sua ferita.
Il magazine Rolling Stone considerava gli anni novanta come "la decade
del culo" a causa di numerose canzoni, soprattutto hip hop e R'n'B,
dove veniva esaltata questa parte anatomica.
Nell'ultima parte del XX secolo questa parte del corpo è realmente
"uscita allo scoperto" ed è diventata un topos della cultura popolare.
snowdog
2011-10-18 14:40:56 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 16:26:15 +0200, Connor MacLeod ha scritto:

> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:37:05 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>
>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>
>>>>> snowdog ha pensato forte :
>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>
>>>>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> già
>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale:
>>>>>>>>>>> quel dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se
>>>>>>>>>>> lo trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8
>>>>>>>>>>> meridionali, che se li soffino loro i loro etilometri. In
>>>>>>>>>>> parole povere, qua fanno gli etilometri, altrove ne fanno
>>>>>>>>>>> ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
>>>>>>>>>>> giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>>>>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista
>>>>>>>>> 185 anni luce dal sistema solare.
>>>>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>>>>
>>>>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>>>>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In
>>>>>>> seguito il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali
>>>>>>> Mina. È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione
>>>>>>> televisiva Mai dire Gol.
>>>>>>
>>>>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito
>>>>>> dal sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel
>>>>>> calcio, nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed
>>>>>> in altre discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a
>>>>>> proprio favore attraverso il centro della porta o di un bersaglio
>>>>>> con la palla. Indice [nascondi]
>>>>>> 1 Il gol nel calcio
>>>>>> 2 Marcature multiple
>>>>>> 2.1 Doppietta
>>>>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta 2.3.1
>>>>>> Triplette famose
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>>>>>> 2.5 Cinquina
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>>>>>> 3 Note
>>>>>> 4 Voci correlate
>>>>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>>>>
>>>>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si
>>>>>> verifica quando il pallone varca completamente la linea di porta
>>>>>> passando tra i pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla
>>>>>> Regola 10 del Regolamento del Gioco del Calcio.[2]
>>>>>> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o
>>>>>> anche di proposito un gol nella propria porta, a favore della
>>>>>> squadra avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La
>>>>>> parola gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come
>>>>>> l'Italia, la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America
>>>>>> Latina; da esso derivano alcuni termini tipici del linguaggio
>>>>>> calcistico come goleador (giocatore che segna molti gol) e goleiro
>>>>>> (portiere, in portoghese, che diventa goal-keeper nella lingua
>>>>>> inglese). La diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso
>>>>>> tuttavia questo termine in moltissime lingue. Da notare che nei
>>>>>> paesi francofoni, si usa invece but, con lo stesso significato di
>>>>>> "scopo, fine" da cui è derivato il termine inglese. Il termine
>>>>>> goal, sempre in francese, sta invece a identificare il portiere in
>>>>>> quanto si tratta dell'abbreviazione della parola Goal-keeper
>>>>>> (portiere in inglese). Marcature multiple [modifica]
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>>>>>> Doppietta [modifica]
>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a
>>>>>> segno due gol nella stessa partita.
>>>>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple)
>>>>>> è detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49
>>>>>> realizzazioni multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3]
>>>>>> Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League [modifica]
>>>>>> 22 maggio 2010: Diego Milito
>>>>>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che
>>>>>> segue è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite del
>>>>>> Campionato mondiale di calcio.
>>>>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>>>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998:
>>>>>> Zinedine Zidane
>>>>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994:
>>>>>> Roberto Baggio
>>>>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994 Bulgaria-Italia
>>>>>> 1-2 - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986: Diego Armando
>>>>>> Maradona Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali
>>>>>> 1986, in quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente
>>>>>> più famosi: la Mano de Dios e il Gol del secolo. 29 giugno 1958:
>>>>>> Pelé e Vavà
>>>>>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino
>>>>>> Colaussi e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali
>>>>>> 1938 Tripletta [modifica]
>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a
>>>>>> segno tre gol nella stessa partita.
>>>>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>>>>>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le
>>>>>> firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima tripletta
>>>>>> in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter Palotás del
>>>>>> Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel secondo
>>>>>> incontro giocato in questa competizione. Cinque giocatori hanno
>>>>>> messo a segno una tripletta al loro debutto nella massima
>>>>>> competizione europea per club: Marco van Basten (Milan), Faustino
>>>>>> Asprilla (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne
>>>>>> Rooney (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese) Triplette
>>>>>> famose [modifica] Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5
>>>>>> luglio del 1982, una tripletta durante i Mondiali giocati in
>>>>>> Spagna. Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale dei Mondiali
>>>>>> del '66, fra cui un gol fantasma che regalò la vittoria mondiale
>>>>>> all'Inghilterra. Hurst era inizialmente la riserva di Jimmy
>>>>>> Greaves, poi infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha realizzato una
>>>>>> tripletta nella partita inaugurale del nuovo stadio di Wembley, in
>>>>>> Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il 24 marzo 2007. Il record
>>>>>> per la tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore inglese
>>>>>> Tommy Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò tre
>>>>>> reti in 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C.. Edinson
>>>>>> Cavani, mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18
>>>>>> settembre 2011 una tripletta, fu il primo nella storia del
>>>>>> campionato italiano di calcio a portare a casa il pallone con tutte
>>>>>> le firme autografate dei giocatori in campo, poiché dalla stagione
>>>>>> 2011-2012 fu reso legale anche in Italia l'hat-trick. Poker o
>>>>>> Quaterna [modifica]
>>>>>>
>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>>>> geopolitica limitata.
>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>> calciatore o una squadra segna una "quaterna", o un "poker" quando
>>>>>> realizza quattro gol nella stessa partita. Nella fase finale di un
>>>>>> Campionato mondiale di calcio un solo giocatore è riuscito a fare
>>>>>> una quaterna: 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>>>>>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del
>>>>>> 1938 Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>>>>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della
>>>>>> stagione
>>>>>> 2005/2006
>>>>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>>>>>> partita di Champions League:
>>>>>> Marco Van Basten
>>>>>> Andrij Ševčenko
>>>>>> Dado Pršo
>>>>>> Ruud Van Nistelrooy
>>>>>> Lionel Messi
>>>>>> Simone Inzaghi
>>>>>> Ferenc Puskás
>>>>>> Samuel Eto'o
>>>>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una
>>>>>> quaterna:
>>>>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
>>>>>> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA
>>>>>> 2007-2008
>>>>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli
>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di
>>>>>> Serie A
>>>>>> 1992-1993
>>>>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato
>>>>>> di
>>>>>> Serie A 1992-1993
>>>>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del
>>>>>> campionato di
>>>>>> Serie A 1994-1995
>>>>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di
>>>>>> Serie A
>>>>>> 1994-1995
>>>>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato
>>>>>> di
>>>>>> Serie A 1996-1997
>>>>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie
>>>>>> A
>>>>>> 2000-2001
>>>>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato
>>>>>> di
>>>>>> Serie A 2001-2002
>>>>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di
>>>>>> Serie A
>>>>>> 2002-2003
>>>>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di
>>>>>> Serie
>>>>>> A 2003-2004
>>>>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>>>>>> Parma-
>>>>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>>>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di
>>>>>> Serie A
>>>>>> 2007-2008
>>>>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato
>>>>>> di
>>>>>> Serie A 2010-2011
>>>>>> E in Serie B da:
>>>>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel
>>>>>> campionato di
>>>>>> Serie B 2005-2006[4]
>>>>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>>>>> campionato
>>>>>> di Serie B 2009-2010
>>>>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>>>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>>>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>>>>> campionato
>>>>>> di Serie B 2010-2011
>>>>>> Cinquina [modifica]
>>>>>>
>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>>>> geopolitica limitata.
>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>> calciatore o una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo"
>>>>>> quando realizza cinque gol nella stessa partita. Nella fase finale
>>>>>> di un Campionato mondiale di calcio un solo giocator è riuscito a
>>>>>> fare un pokerissimo: 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>>>>>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League il
>>>>>> pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>>>>>> Campioni
>>>>>> 1962/63
>>>>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni
>>>>>> da:
>>>>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>>>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>>>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli
>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>>>>>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>>>>> Altro [modifica]
>>>>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>>>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6
>>>>>> volte) hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma
>>>>>> queste non hanno nomi particolari.
>>>>>
>>>>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás
>>>>> de los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17
>>>>> febbraio 2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato
>>>>> italiano. Chiamato El Cabezón per la folta capigliatura scura che
>>>>> spiccava sul corpo minuto o anche El Gran Zurdo (il grande
>>>>> mancino)[2], Sivori vinse con la maglia della Nazionale argentina la
>>>>> Copa América 1957 e fu campione del calcio argentino per un
>>>>> triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a segno 146 reti nel
>>>>> campionato italiano e 8 con la maglia della Nazionale italiana.
>>>>> Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i
>>>>> tempi[2], occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei
>>>>> migliori calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS
>>>>> nel 2004.[3] Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior
>>>>> numero di gol segnati in una singola partita di Serie A: il 10
>>>>> giugno 1961 siglò infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di
>>>>> ritorno tra Juventus ed Inter della stagione 1960-1961, terminata
>>>>> con il punteggio di 9-1 per i bianconeri, in cui la squadra milanese
>>>>> scese in campo con la formazione primavera in segno di protesta[4].
>>>>> Nel marzo 2004 è stato inserito nella speciale classifica FIFA 100,
>>>>> che raggruppa i maggiori fuoriclasse di sempre. È stato certamente
>>>>> fra i calciatori più amati dai tifosi delle sole tre squadre in cui
>>>>> ha giocato, River Plate, Juventus e Napoli. . Indice [nascondi] 1
>>>>> Caratteristiche tecniche
>>>>> 2 Carriera
>>>>> 2.1 Calciatore
>>>>> 2.1.1 Club
>>>>> 2.1.1.1 River Plate
>>>>> 2.1.1.2 Juventus
>>>>> 2.1.1.3 Napoli
>>>>> 2.1.2 Nazionale
>>>>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>>>>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche 3.1 Presenze e
>>>>> reti nei club
>>>>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès 4.1 Club
>>>>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>>>>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>>>>> 4.2 Nazionale
>>>>> 4.3 Individuale
>>>>> 5 Note
>>>>> 6 Voci correlate
>>>>> 7 Pubblicazioni varie
>>>>> 8 Bibliografia
>>>>> 9 Altri progetti
>>>>> 10 Collegamenti esterni
>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>
>>>>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>>>>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i
>>>>> calzettoni abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come
>>>>> gesto di sfida verso gli avversari, che spesso superava in tunnel):
>>>>> per questo stile i giornalisti sportivi coniarono termini quali
>>>>> calzettoni alla "cacaiola", o alla Sivori. A queste particolarità si
>>>>> aggiungeva l'abitudine di lasciar scivolare con finta disinvoltura
>>>>> la sua maglietta numero 10 fuori dai calzoncini. Uno dei suoi colpi
>>>>> migliori e più naturali era il cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di
>>>>> far passare la palla fra le gambe dell'avversario disorientandolo
>>>>> con movimenti zigzaganti e finte repentine. Carriera [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della
>>>>> Juventus, conosciuto come Il Trio Magico
>>>>>
>>>>>
>>>>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus
>>>>> del 26 giugno 1963 a Torino
>>>>> Calciatore [modifica]
>>>>> Club [modifica]
>>>>> River Plate [modifica]
>>>>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come
>>>>> Ángel Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della
>>>>> maquina[5], guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo
>>>>> stile di gioco[5]. La squadra vinse la Primera División Argentina
>>>>> nel 1955, titolo confermato quando il River batté il Boca Juniors
>>>>> 2-1 alla Bombonera[6]. Nella stessa stagione il club vinse la Copa
>>>>> Río de La Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la
>>>>> squadra vinse il campionato argentino all'ultima giornata battendo
>>>>> il Rosario Central per 4-0 con Sívori che realizzò l'ultima rete[7].
>>>>> Avrebbe giocato l'ultima partita con la maglia del River contro lo
>>>>> stesso club il 5 maggio 1957. Durante la stagione 1957-1958, ad
>>>>> appena 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus dopo essere stato notato
>>>>> da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10 milioni di pesos per il
>>>>> trasferimento, stabilendo un record per l'epoca ma provocando
>>>>> indirettamente un declino nella storia del River, che nei 18 anni
>>>>> seguenti non riuscì a vincere il campionato in Argentina[8];
>>>>> tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il loro El
>>>>> Monumental[8]. Juventus [modifica] Dopo aver esordito nelle file del
>>>>> River Plate di Buenos Aires - squadra con la quale iniziò a giocare
>>>>> per interessamento dell'ex-juventino, Renato Cesarini - giunge in
>>>>> Italia nel 1957 e nelle file della squadra torinese, nella quale
>>>>> milita fino al 1965, formò un formidabile trio offensivo assieme al
>>>>> centravanti gallese John Charles e a Giampiero Boniperti. Indossa la
>>>>> maglia bianconera in 257 partite (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19
>>>>> in Europa), segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in
>>>>> Europa)[9][10] e vincendo tre scudetti e tre Coppe Italia.[11]
>>>>> Napoli [modifica]
>>>>> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
>>>>> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui
>>>>> non sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva
>>>>> perché Bruno Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il suo
>>>>> cartellino acquista due motori navali per la sua flotta e paga
>>>>> settanta milioni: quando arriva in città ad accoglierlo ci sono
>>>>> migliaia di tifosi[12]. formerà una straordinaria coppia-gol
>>>>> sudamericana con Josè Altafini. All'ombra del Vesuvio vive una
>>>>> seconda giovinezza: la squadra vince subito la Coppa delle Alpi
>>>>> (1966) ed è protagonista in serie A con un terzo posto nello stesso
>>>>> anno[13], un quarto l'anno dopo[14] ed un secondo nel 1968[15]. Un
>>>>> grave infortunio al ginocchio destro durante una tournée del Napoli
>>>>> in Colombia nell'estate del 1967 lo metterà a disposizione della
>>>>> squadra partenopea a mezzo servizio nelle ultime due stagioni ed uno
>>>>> storico litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante
>>>>> Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato con un'espulsione e
>>>>> successivi sei turni di squalifica, lo convincono definitivamente a
>>>>> concludere la propria straordinaria carriera, a trentatré anni,
>>>>> decisione su cui già pensava da tempo[16]. Nazionale [modifica]
>>>>> Vinse il titolo continentale sudamericano nel 1957 giocando nella
>>>>> nazionale argentina. Nel 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno
>>>>> successivo, in virtù della sua condizione di oriundo, poté essere
>>>>> impiegato nella nazionale di calcio italiana che partecipò ai
>>>>> Mondiali cileni del 1962, dove fu penalizzato ancora una volta,
>>>>> secondo i giornalisti, dal suo carattere introverso[17]. Con la
>>>>> maglia della nazionale azzurra Sivori disputò in tutto appena nove
>>>>> incontri, mettendo comunque a segno otto reti, di cui ben quattro
>>>>> contro Israele nel 1961. Angeli dalla faccia sporca [modifica] Con
>>>>> altri due fuoriclasse argentini - Antonio Valentin Angelillo e
>>>>> Humberto Maschio - aveva già formato nella nazionale argentina
>>>>> (diciotto presenze) un trio destinato a rimanere nella memoria con
>>>>> il nome di trio degli Angeli dalla faccia sporca (appellativo
>>>>> mutuato dal titolo del film del 1938 Gli angeli con la faccia
>>>>> sporca) per l'aria da impertinenti scugnizzi che i tre avevano sul
>>>>> campo e fuori. Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle squadre
>>>>> di club italiane dalle quali i tre furono successivamente ingaggiati
>>>>> (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono a
>>>>> giocare per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter).
>>>>> Successivamente solo Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi
>>>>> calcisticamente (seppur per un brevissimo periodo) al fuoriclasse
>>>>> argentino: con la maglia del Napoli, durante la tournée partenopea
>>>>> in Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato grave
>>>>> infortunio. Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per
>>>>> brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
>>>>> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale si
>>>>> trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si dimostrò
>>>>> per lungo tempo competente ed apprezzato commentatore. Nel 1973
>>>>> diventò commissario tecnico della nazionale Argentina con il compito
>>>>> di qualificare la "biancoceleste" ai campionati mondiali del 1974.
>>>>> Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva fallito la
>>>>> qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la qualificazione ai danni
>>>>> di Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un pareggio: celebre fu la
>>>>> mossa con la quale, dovendo giocare due partite ravvicinate, uno a
>>>>> livello del mare ed un'altra ai 3650 m di quota di La Paz allestì
>>>>> due squadre. Mentre la prima si allenava a Buenos Aires e si recò ad
>>>>> Asuncion dove pareggiò col Paraguay, la seconda ("nazionale da
>>>>> montagna" venne definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per
>>>>> acclimatarsi in quota.
>>>>> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
>>>>> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
>>>>> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina
>>>>> e tornato presidente in quei giorni.
>>>>> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>>>>> Football Club.
>>>>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
>>>>> Argentina.
>>>>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam
>>>>> e Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978,
>>>>> all'età di quindici anni.
>>>>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás
>>>>> - intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -,
>>>>> a causa di un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
>>>>> Statistiche [modifica]
>>>>>
>>>>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>>>>
>>>>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
>>>>> riferimenti bibliografici puntuali.
>>>>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano
>>>>> una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
>>>>> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
>>>>> riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle
>>>>> informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più
>>>>> precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
>>>>> Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe
continentali
>>>>> Altre coppe Totale Comp Pres Reti Comp Pres
Reti Comp Pres Reti
>>>>> Comp Pres Reti Pres Reti 1954 River Plate
PD 16
>>>> 8 - - - - - - - - -
>>>> 16 8 1955 PD 23 11 - - - - -
>>>>> - - - - 23 11 1956 PD 23
>>>> 10 - - - - - - - - -
>>>> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>>>>> - - - - - 1 0
>>>>> Totale River Plate 63
>>>> 29 - - - - - -
>>>> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>>>>> 22 CI 8
>>>> 9 - - - - - - 40 31
>>>> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
>>>> 2 3 - - - 29 23
>>>>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
>>>> 3 - - - - - - 35 31
>>>> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1
>>>>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
>>>> 13 CI - - CC 5
>>>> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>>>>> 16 CI 4
>>>> 3 - - - - - - 37 19
>>>> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF
>>>> 4 0 - - - 34 14
>>>>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF
>>>> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
>>>> 215 135 23
>>>>> 24 15 8 - - 253
167
>>>> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
>>>> 0 - - - CA+ CM ?
>>>>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
>>>> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
>>>> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>>>>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
>>>> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF
>>>> 2 0 - - - 5 1 Totale
>>>>> Napoli 63 12 1 0 7
>>>> 3 ? 1 71 16 Totale carriera 340
>>>> 175 23 24 15 11
>>>>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti in
Nazionale [modifica] ▼
>>>>> espandi
>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>> Argentina
>>>>> ▼ espandi
>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>> Italia
>>>>> Palmarès [modifica]
>>>>>
>>>>> Club [modifica]
>>>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>>>> Campionato argentino: 3
>>>>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>>>>> Campionato italiano: 3
>>>>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>>>>> Coppa Italia: 3
>>>>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>>>>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2 Juventus:
>>>>> 1963
>>>>> Napoli: 1966
>>>>
>>>> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2]
>>>> nota anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società
>>>> calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897
>>>> come Sport Club Juventus da un gruppo di studenti liceali
>>>> torinesi,[3] si tratta del terzo club italiano per anzianità tra
>>>> quelli tuttora attivi[4] e, insieme al Torino, uno dei due che
>>>> rappresentano nel calcio professionistico il capoluogo piemontese.
>>>> Legata fin dagli anni venti alla famiglia Agnelli, il club ha sempre
>>>> militato nella massima categoria del campionato italiano di calcio
>>>> (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua fondazione, eccezion
>>>> fatta per la stagione 2006-07. La Juventus è la società calcistica
>>>> più titolata del Paese, nonché una delle più vittoriose e importanti
>>>> del mondo,[5][6] essendo stata nominata come miglior club italiano e
>>>> secondo a livello europeo del XX secolo dall'Istituto Internazionale
>>>> di Storia e Statistica del Calcio, organizzazione riconosciuta dalla
>>>> FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu insignita di uno speciale
>>>> riconoscimento come prima squadra nella storia del calcio
>>>> continentale ad avere vinto tutte e tre le maggiori competizioni
>>>> gestite dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche, la Coppa
>>>> dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA.[8] Con la
>>>> vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985, infine, la Juventus
>>>> divenne il primo – e rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere
>>>> conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello
>>>> internazionale.[9] In base a quanto emerge da un sondaggio della
>>>> società Demos & Pi (settembre 2010), la Juventus risulta essere la
>>>> squadra con il più alto numero di sostenitori in Italia, avendo
>>>> riscosso la preferenza del 29% del campione.[10] Inoltre, risulta
>>>> essere la decima squadra per numero di sostenitori a livello
>>>> continentale contandone circa 13,1 milioni, in base a un rapporto
>>>> della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport +Markt
>>>> AG del settembre 2010.[11]
>>>> Indice [nascondi]
>>>> 1 Cenni storici
>>>> 2 Cronistoria
>>>> 3 Colori e simboli
>>>> 3.1 Colori
>>>> 3.2 Simboli
>>>> 3.2.1 Lo stemma
>>>> 3.2.2 Inno ufficiale
>>>> 4 Stadi
>>>> 4.1 Juventus Stadium
>>>> 5 La Juventus nella cultura popolare
>>>> 6 L'impegno in campo sociale
>>>> 7 Organico
>>>> 7.1 Rosa
>>>> 7.2 Staff tecnico
>>>> 8 Settore giovanile
>>>> 9 Giocatori celebri
>>>> 10 Presidenti e allenatori
>>>> 10.1 Presidenti
>>>> 10.2 Allenatori
>>>> 11 Palmarès
>>>> 11.1 Competizioni nazionali
>>>> 11.2 Competizioni internazionali
>>>> 11.3 Competizioni giovanili
>>>> 12 Statistiche
>>>> 12.1 Statistiche di squadra
>>>> 12.2 Statistiche individuali
>>>> 13 La Juventus e la Nazionale italiana 14 Struttura societaria 14.1
>>>> Organigramma della società
>>>> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
>>>> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
>>>> 15 Tifoseria
>>>> 15.1 Cenni storici
>>>> 15.2 Gemellaggi e rivalità
>>>> 16 Note
>>>> 17 Bibliografia
>>>> 17.1 Libri
>>>> 17.2 Pubblicazioni varie
>>>> 17.3 Risorse informative in rete
>>>> 18 Videografia
>>>> 19 Voci correlate
>>>> 19.1 Informazione storica
>>>> 19.2 Liste e riconoscimenti
>>>> 19.3 Informazioni economiche ed altri 20 Altri progetti 21
>>>> Collegamenti esterni
>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
>>>> Club.
>>>>
>>>>
>>>> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel
>>>> 1898 Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus
>>>> per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo
>>>> d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi
>>>> custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima maglia della
>>>> squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne
>>>> bianconera.[13] Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,[14]
>>>> la società si iscrisse al suo primo campionato nazionale, ma fu
>>>> eliminata dal Foot-Ball Club Torinese.[15] Il primo titolo nazionale
>>>> arrivò nel 1905, all'epoca in cui la squadra giocava allo Stadio
>>>> Velodromo Umberto I.[3] Nel 1906 il presidente della società, lo
>>>> svizzero Alfred Dick, a seguito di accese discussioni di spogliatoio
>>>> lasciò la Juventus e si unì, assieme a un gruppo di soci dissidenti,
>>>> al Football Club Torinese dando vita al Foot- Ball Club Torino,[16]
>>>> segnando così l'origine della più antica rivalità del calcio italiano
>>>> e l'inizio di una serie di problemi finanziari e sportivi che
>>>> condussero la squadra bianconera alle soglie della retrocessione in
>>>> Promozione nel 1913.[17] Dopo la Grande Guerra la Juventus,
>>>> risollevatasi con la presidenza di Giuseppe Hess e Corrado Corradini,
>>>> riuscì a migliorare il suo piazzamento in campionato e a fornire
>>>> alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni Giacone,[18] alla
>>>> Nazionale.
>>>>
>>>>
>>>> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935 Il
>>>> vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della
>>>> società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio,
>>>> in Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato
>>>> interamente in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo allenatore
>>>> professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del
>>>> secondo tricolore nella stagione 1925-26.[3] Il primo grande ciclo
>>>> vincente della Juventus, grazie all'apporto di elementi come Giovanni
>>>> Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il celebre trio difensivo
>>>> Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra il 1930-31 e il 1934-35,
>>>> epoca dei cinque scudetti consecutivi (primato nazionale), uniti al
>>>> raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa Centrale per
>>>> quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in quattro delle
>>>> cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano,[20] uno dei precursori
>>>> del Metodo;[3] molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo
>>>> della Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa
>>>> Internazionale, progenitrice dell'attuale campionato d'Europa[21] e,
>>>> soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì
>>>> con 9 giocatori).[22]
>>>> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise
>>>> con la fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli anni
>>>> trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più
>>>> a riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel
>>>> 1949-50.
>>>> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare
>>>> alla ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione
>>>> imposta dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in
>>>> abbinamento con la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia
>>>> appunto, il cui proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente
>>>> del club bianconero [23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT, di
>>>> proprietà della famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>>>>
>>>>
>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus di
>>>> fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico Alla fine della
>>>> guerra la società torinese mutò la denominazione in Juventus Football
>>>> Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito, di suo
>>>> fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di vittorie,
>>>> grazie anche all'arrivo di elementi come l'argentino Omar Sivori e il
>>>> gallese John Charles che, insieme al talento casalingo, e capitano
>>>> della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che la stampa
>>>> non tardò a denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti tra il 1958
>>>> e il 1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le valse il diritto
>>>> a poter esporre sulle maglie la stella.[26] Omar Sivori divenne nel
>>>> 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il
>>>> Pallone d'oro. A tale ciclo fece seguito un decennio scarso di
>>>> vittorie, con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto superando
>>>> all'ultima giornata l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.
>>>>
>>>>
>>>> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20
>>>> maggio 1973
>>>> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e
>>>> il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua
>>>> prima stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del
>>>> 1972-73: furono i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni,
>>>> sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di
>>>> Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel
>>>> 1986), due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero
>>>> diventare la Juventus il club primo d'Europa a vincere tutte le
>>>> competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere
>>>> tutte le competizioni ufficiali per club. In tale quindicennio fu
>>>> stabilito anche il record di punti per campionati a 16 squadre (51,
>>>> contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di un torneo
>>>> definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e affascinante
>>>> duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria in Coppa
>>>> UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata contro gli
>>>> spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico composto
>>>> esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli schierati
>>>> in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile; Furino,
>>>> F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al 59'
>>>> dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega. A macchiare la
>>>> conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito a Bruxelles il
>>>> 29 maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti pre-gara
>>>> tra la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla morte
>>>> di 39 spettatori.
>>>> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>>>>
>>>>
>>>> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa
>>>> delle Coppe
>>>> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante
>>>> la sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono
>>>> nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina
>>>> (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò
>>>> campione del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano
>>>> Scirea e Marco Tardelli divennero i primi giocatori al mondo ad avere
>>>> vinto sia tutte le competizioni per club cui presero parte sia la
>>>> Coppa FIFA. Tramontata la generazione di calciatori che avevano
>>>> costituito l'asse portante della squadra la Juventus affrontò nove
>>>> anni privo di risultati in campo nazionale, anche se giunsero una
>>>> Coppa Italia (1990) e due Coppe UEFA (1990 e 1993).[29]
>>>>
>>>>
>>>> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al
>>>> 2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio
>>>> all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo
>>>> vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni, con
>>>> un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che
>>>> vinse la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto dal
>>>> club, fino ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti, raggiunse
>>>> quattro finali di Champions League vincendo quella del 1996 allo
>>>> Stadio Olimpico di Roma, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa
>>>> UEFA. Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino
>>>> ad allora allenatore della Roma: nei due anni di gestione del tecnico
>>>> friulano la Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e
>>>> 2005-06, che nel computo generale del club sarebbero stati
>>>> rispettivamente il 28º e il 29º; tuttavia, a causa del caso
>>>> giudiziario giornalisticamente definito Calciopoli a seguito del
>>>> quale alcuni club di serie A vennero penalizzati, lo scudetto del
>>>> 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a quello del 2006, la
>>>> Juventus fu retrocessa per illecito sportivo all'ultimo posto della
>>>> classifica e penalizzata di 17 punti (successivamente ridotti a
>>>> 9)[30] nel successivo torneo di serie B; stante la contemporanea
>>>> penalizzazione in punti del Milan giunto secondo alle sue spalle, il
>>>> titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima delle sentenze
>>>> della magistratura sportiva. Sotto la nuova dirigenza (Giovanni
>>>> Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc, amministratore
>>>> delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su 42 incontri
>>>> (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in serie A un
>>>> anno più tardi vincendo il campionato di serie B con sei punti di
>>>> vantaggio sulla seconda, il Napoli. Il nuovo tecnico, Didier
>>>> Deschamps, si dimise prima della fine del campionato, dopo la
>>>> promozione matematica: nell'estate del 2007 fu scelto di affidare la
>>>> conduzione tecnica all'allenatore romano Claudio Ranieri, cui
>>>> seguirono nell'ordine Ciro Ferrara – alla prima esperienza da
>>>> allenatore –, già responsabile del settore giovanile, e Alberto
>>>> Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio 2010.[31] Il 19 maggio dello
>>>> stesso anno, dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese
>>>> Andrea Agnelli assume la presidenza del club al posto di Blanc –
>>>> eletto al massimo incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono
>>>> nominati Giuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi
>>>> Delneri come nuovo allenatore del club, rispettivamente.[32] La
>>>> stagione seguente, che ha visto la Juventus giocare in Europa League,
>>>> dove è stato eliminato ai sedicesimi di finale, e concludere, per
>>>> seconda stagione consecutiva, al settimo posto in Serie A; è stata
>>>> l'unica con Delneri. Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico è stato
>>>> assunto dall'ex giocatore e capitano bianconero Antonio Conte.[33]
>>>> Cronistoria [modifica]
>>>>
>>>> Cronistoria della Juventus Football Club 1897 · 1º novembre,
>>>> fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia rosa
>>>> con cravatta e calzoncini neri. 1898 · Non prende parte al campionato
>>>> nazionale. 1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball Club
>>>> Juventus.[14] Non prende parte al campionato nazionale. 1900 · III
>>>> Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone
>>>> Eliminatorio Piemontese. 1901 · Semifinale del Campionato Federale.
>>>> 1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. 1903 ·
>>>> Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e calzoncini bianchi.
>>>> Finalista del Campionato Federale.
>>>> 1904 · Finalista del Campionato Federale. 1905 · Campione d'Italia
>>>> (1º titolo). 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball
>>>> Club Torino.[16] 2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34]
>>>> 1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese. 1908 · Vincitrice del
>>>> Campionato Federale FIF (1º titolo). 2ª nel Girone Eliminatorio
>>>> Piemontese del Campionato Italiano. 1909 · Vincitrice del Campionato
>>>> Federale FIF (2º titolo). 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del
>>>> Campionato Italiano. 1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico.
>>>> 1910-11 · 9ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese. 1911-12 · 8ª
>>>> nel campionato ligure-lombardo-piemontese. 1912-13 · 6ª nel girone
>>>> eliminatorio piemontese. Ripescata per ammissione nel girone
>>>> lombardo.[17] 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale
>>>> del campionato del Nord Italia.
>>>> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
>>>> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
>>>> Interregionale.
>>>> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone finale
>>>> della Coppa Federale di calcio.[35]
>>>> 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1919-20
>>>> · 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali
>>>> interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.
>>>> 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio piemontese. 1921-22
>>>> · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I. 1922-23 · 5ª nel girone B
>>>> di Prima Divisione. 1923 · 23 luglio. Ingresso della famiglia Agnelli
>>>> nella società.[3] 1923-24 · 5ª nel girone A di Prima Divisione.[36]
>>>> 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima Divisione.[36] 1925-26 · Campione
>>>> d'Italia (2º titolo). 1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione
>>>> Nazionale.
>>>> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
>>>> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36] 1928-29 ·
>>>> 2ª nel girone B di Divisione Nazionale.[38] Quarti di finale di Coppa
>>>> dell'Europa Centrale. 1929 · Istituzione del campionato a girone
>>>> unico. 1929-30 · 3ª in Serie A.
>>>> 1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo) Quarti di finale di Coppa
>>>> dell'Europa Centrale. 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39] 1932-33 · Campione
>>>> d'Italia (5º titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
>>>> 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>> dell'Europa Centrale. 1934-35 · Campione d'Italia (7º titolo).
>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1935-36 · 5ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball
>>>> Club.
>>>> 1936-37 · 5ª in Serie A.
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> 1937-38 · 2ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1938-39 · 8ª in Serie A.
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> 1939-40 · 3ª in Serie A.
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> 1940-41 · 5ª in Serie A.
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> 1941-42 · 6ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
>>>> 1943 · Assume la denominazione societaria di Juventus-Cisitalia.[23]
>>>> 1942-43 · 3ª in Serie A.
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1944 ·
>>>> 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
>>>> Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
>>>> 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club. 1945-46 · 2ª nel
>>>> girone finale della Divisione Nazionale. 1946-47 · 2ª in Serie A.
>>>> 1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
>>>> 1948-49 · 4ª in Serie A.
>>>> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo) 1950-51 · 3ª in Serie A.
>>>> Finalista di Coppa Rio.[40]
>>>> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo). 3ª in Coppa Latina 1952.
>>>> 1952-53 · 2ª in Serie A.
>>>> 1953-54 · 2ª in Serie A.
>>>> 1954-55 · 7ª in Serie A.
>>>> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
>>>> 1956-57 · 9ª in Serie A.
>>>> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>> Italia.
>>>> 1958-59 · 3ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1959-60 · Campione
>>>> d'Italia (11º titolo).
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
>>>> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>> Italia.
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1961-62 · 12ª in Serie A.
>>>> Semifinalista in Coppa Italia.
>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1962-63 · 2ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1964-65 · 4ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>> 1965-66 · 5ª in Serie A.
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. 1966-67 · Campione
>>>> d'Italia (13º titolo). Semifinalista di Coppa Italia. Quarti di
>>>> finale di Coppa delle Fiere. 1967 · 27 giugno, la Juventus Football
>>>> Club diventa società per azioni. [41] 1967-68 · 3ª in Serie A.
>>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>>>> 1968-69 · 5ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1969-70 · 3ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1970-71 · 4ª in Serie A.
>>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo). Girone di semifinale di
>>>> Coppa Italia
>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>> 1973-74 · 2ª in Serie A.
>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa
>>>> dei Campioni. Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42] 1974-75 ·
>>>> Campione d'Italia (16º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia.
>>>> Semifinalista di Coppa UEFA.
>>>> 1975-76 · 2ª in Serie A.
>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1976-77 · Campione d'Italia
>>>> (17º titolo).
>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. 1977-78 · Campione d'Italia
>>>> (18º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia. Semifinalista di
>>>> Coppa dei Campioni.
>>>> 1978-79 · 3ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1979-80 · 2ª in Serie A.
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>> Italia.
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>> Finalista del Torneo di Capodanno.
>>>> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo). Ottavi di finale di
>>>> Coppa dei Campioni. 1982-83 · 2ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
>>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
>>>> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44] Campione d'Europa
>>>> (1º titolo).
>>>> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
>>>> Campione del mondo per club (1º titolo).
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1986-87 · 2ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1987-88 · 6ª in Serie A.[45]
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera) della
>>>> Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche quale
>>>> prima nel continente a vincere le tre maggiori competizioni europee
>>>> per club.[8] 1988-89 · 4ª in Serie A.
>>>> 2º turno di Coppa Italia.
>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo) Vincitrice della Coppa
>>>> UEFA (2º titolo).
>>>> 1990-91 · 7ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>> 1991-92 · 2ª in Serie A.
>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>> 1992-93 · 4ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> 1993-94 · 2ª in Serie A.
>>>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>> 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
>>>> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
>>>> Finalista di Coppa UEFA.
>>>> 1995-96 · 2ª in Serie A.
>>>> Campione d'Europa (2º titolo).
>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo). Campione del mondo per
>>>> club (2º titolo).
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Finalista di Champions League.
>>>> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club
>>>> (Juvecentus). 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> Finalista di Champions League.
>>>> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Semifinalista di Champions League.
>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
>>>> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima
>>>> società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX
>>>> secolo stilata dalla FIFA.[47]
>>>> 2000-01 · 2ª in Serie A.
>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>> Prima fase di Champions League.
>>>> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la quotazione
>>>> in Borsa.[48][49]
>>>> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>>>> Seconda fase di Champions League.
>>>> 2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Finalista di Champions League.
>>>> 2003-04 · 3ª in Serie A.
>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2004-05 · 1ª in Serie A (titolo
>>>> revocato).[50] Ottavi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di
>>>> Champions League. 2005-06 · 20ª in Serie A. Retrocessa in serie
>>>> B.[50] Quarti di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di
>>>> Champions League. Sconfitta in Supercoppa Italiana. 2006-07 · 1ª in
>>>> Serie B. Promossa in Serie A. Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
>>>> 2007-08 · 3ª in Serie A. Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> 2008-09 · 2ª in Serie A.
>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2009 · 10 settembre. La
>>>> Juventus è classificata al 2º posto (prima società calcistica
>>>> italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX secolo stilato
>>>> dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.
>>>> 2009-10 · 7ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Prima fase di Champions League.
>>>> Ottavi di finale di Europa League.
>>>> 2010-11 · 7ª in Serie A.
>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>> Prima fase di Europa League.
>>>> Colori e simboli [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
>>>> Football Club.
>>>> Colori [modifica]
>>>>
>>>>
>>>> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere Dal 1903
>>>> l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali
>>>> bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi, talora
>>>> neri.[13]
>>>> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale scelta
>>>> cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi ordinati
>>>> per il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la maglie si
>>>> scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne decise un
>>>> cambio. [3]
>>>> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della
>>>> società, di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e
>>>> resistente all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del
>>>> Notts County, la cui maglia è a strisce bianconere; per tale ragione
>>>> fu spedito a Torino un set di uniformi analogo a quello usato dal
>>>> Notts County.[51] Simboli [modifica]
>>>> Lo stemma [modifica]
>>>>
>>>>
>>>> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>>>>
>>>>
>>>> Un logo del passato
>>>> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
>>>> novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
>>>> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti
>>>> l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52]
>>>> essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più recente
>>>> dei quali risalente al 2004.[53]
>>>> Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere,
>>>> che nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre
>>>> nere.[53] Il nome del club è impresso in caratteri neri e
>>>> sottolineato in oro su di un'area bianca convessa. Il gioco di
>>>> ombreggiature del logo ha lo scopo di conferire ad esso un'apparenza
>>>> di tridimensionalità.[53] Nella parte inferiore dello stemma, in
>>>> bianco su sfondo nero, è rappresentato il toro, simbolo civico di
>>>> Torino.
>>>> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu Savoia,
>>>> omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma concava.[52]
>>>> Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia, mentre il toro e
>>>> il nome del club erano di colore giallo-oro.[52] Dal logo attuale
>>>> sono state eliminate le due stelle, presenti fin dal 1982, in quanto
>>>> considerate un riconoscimento sportivo (variabile nel tempo) e non un
>>>> elemento d'identità del club.[53] Inno ufficiale [modifica]
>>>> L'inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è
>>>> Juve, storia di un grande amore, composto dal cantante e musicista
>>>> emiliano Paolo Belli nel 2007.[54]
>>>> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo è
>>>> bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte
>>>> a opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle composte
>>>> dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera di Pierangelo
>>>> Bertoli nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della
>>>> fondazione del club. [56]
>>>> Stadi [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
>>>> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
>>>> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.
>>>>
>>>>
>>>> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal 1922
>>>> al 1933
>>>> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco del
>>>> Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al 1908 fu
>>>> utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio 1905-1906,
>>>> durante il quale il terreno di casa fu lo Stadio Motovelodromo
>>>> Umberto I.[57] Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di
>>>> Corso Sebastopoli e, dal 1922 al 1933, quello di Corso Marsiglia, che
>>>> fu teatro della conquista di 4 campionati, tre dei quali
>>>> consecutivi.[58]
>>>>
>>>>
>>>> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al
>>>> 1990 Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni
>>>> allo Stadio Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per dotare
>>>> la città di un impianto che potesse ospitare le gare del campionato
>>>> del mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio Comunale e, in
>>>> seguito, Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso ospitò 890 incontri
>>>> di campionato della Juventus[59] e, dal 1963, dopo la definitiva
>>>> dismissione dello Stadio Filadelfia, fu condiviso con il Torino;
>>>> capace di circa 65.000 posti in piedi, fu utilizzato fino al 1990,
>>>> anno in cui le due compagini cittadine si trasferirono allo Stadio
>>>> delle Alpi, riservando il Comunale solo agli allenamenti della
>>>> squadra bianconera.
>>>>
>>>>
>>>> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006 Il Delle
>>>> Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione del
>>>> campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato
>>>> 1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette, nella
>>>> periferia nord-occidentale di Torino, era capace di poco più di
>>>> 69.000 posti ed era dotato di un impianto di diffusione acustica che
>>>> lo rendeva idoneo anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo di
>>>> utilizzo del Delle Alpi, comunque, la Juventus in alcune occasioni
>>>> scelse di disputare le proprie gare interne in stadi di altre città,
>>>> quali ad esempio il Manuzzi di Cesena (Coppa Italia, Coppa
>>>> Intertoto), il Meazza di Milano (semifinale e finale di Coppa UEFA
>>>> 1994-95) oppure il La Favorita di Palermo (Supercoppa UEFA 1996).[60]
>>>> Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale a titolo
>>>> gratuito al Torino in cambio dell'impegno del club granata a
>>>> ristrutturarlo in tempo per i XX Giochi olimpici invernali del 2006
>>>> (tale impegno non fu rispettato per sopravvenuto fallimento
>>>> societario nel 2005, a seguito del quale il Comune riacquisì la
>>>> titolarità della concessione dell'impianto) e, nel contempo, concesse
>>>> lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi alla Juventus per 99
>>>> anni.[60] Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha
>>>> disputato quindi i suoi incontri interni nel rinnovato Comunale,
>>>> ribattezzato Stadio Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di
>>>> 27.994 posti a sedere, [59] dopo la ristrutturazione avvenuta in
>>>> occasione dei Giochi olimpici. Juventus Stadium [modifica]
>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>>>>
>>>>
>>>> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia
>>>> d'inaugurazione (8 settembre 2011)
>>>> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione
>>>> della Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il
>>>> nuovo stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61]
>>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto
>>>> ammonta a 105 milioni di euro.[62]
>>>> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
>>>> degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere
>>>> Massimo Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre
>>>> 2008 al Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di
>>>> cui 45.000 destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle
>>>> attività commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la
>>>> costruzione è a pianta rettangolare, circondata da due strutture
>>>> semi-ellittiche che ospitano le attività commerciali, i ristoranti e
>>>> i bar: l'accesso alle tribune è garantito da specifiche passerelle
>>>> inserite nei diversi settori dello stadio. Presenti anche palchi
>>>> cosiddetti VIP – disegnati da Pininfarina Extra – affacciati
>>>> direttamente sul prato.[61] Lo stadio, definito «all'avanguardia» nei
>>>> criteri di sicurezza per esso previsti[61] e nell'abbattimento delle
>>>> barriere architettoniche, ha 41.000 spettatori seduti,[61] ed è
>>>> concepito solo per il calcio, non avendo pista di atletica leggera
>>>> intorno al campo; il terreno di gioco è ribassato di circa un metro e
>>>> mezzo rispetto alle gradinate più basse, e non ci sono barriere né
>>>> separazioni fisiche tra spalti e terreno.[64] Esternamente lo stadio
>>>> è rivestito da 40.000 lamine d'alluminio oscillanti e riflettenti
>>>> che, secondo il designer Fabrizio Giugiaro, danno la sensazione di
>>>> una «bandiera in movimento». Il peso della copertura, studiata in
>>>> galleria del vento, viene sostenuto, attraverso dei tiranti, da due
>>>> pennoni. Inoltre è semi-trasparente in modo da garantire il passaggio
>>>> della luce sufficiente alla crescita dell'erba e contemporaneamente
>>>> la protezione degli spettatori dai raggi solari. L'inaugurazione del
>>>> nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8 settembre 2011, in concomitanza
>>>> con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, ed
>>>> è utilizzato a partire dalla stagione 2011-12.[65] La Juventus nella
>>>> cultura popolare [modifica]
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
>>>> Juventus in Champions League 1995-96
>>>> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà
>>>> sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo
>>>> nella cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del Genoa, ad
>>>> avere al seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde il 1º aprile
>>>> 1906 in occasione dell'incontro di campionato tra dette due squadre
>>>> in campo neutro a Milano, ripetizione di quello, disputato a Torino,
>>>> interrotto il 18 marzo precedente a causa della prima invasione di
>>>> campo della storia del calcio italiano.[66]
>>>> Il 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il
>>>> 15 maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
>>>> radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio.
>>>> Inoltre, nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI (quelle
>>>> ufficiali, anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954)[67]
>>>> l'incontro di serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto
>>>> della prima diretta televisiva nazionale, per la voce di Carlo
>>>> Balilla Bacarelli.[68] A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al
>>>> Campo Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio
>>>> Bernardini, sono ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo al
>>>> calcio: Cinque a zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[69] che
>>>> il romanzo di Mario Soldati Le due città (1964).[70] Il club è stato
>>>> anche punto di riferimento in altre opere di Soldati, quali America
>>>> primo amore (1935),[71] Un prato di papaveri. Diario 1947-1964
>>>> (1973)[72] e Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971 (1975).[73]
>>>> Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe operaia va in
>>>> paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del Grand Prix al
>>>> Festival di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di Carlo Vanzina
>>>> (1984), dove si assiste a una partita tra studenti juventini e
>>>> romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della Morte[75] e in Santa
>>>> Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale si trova una scena
>>>> ambientata allo Stadio delle Alpi durante l'incontro di campionato
>>>> tra i bianconeri e l'Atalanta.[76] Per quanto riguarda i film di
>>>> argomento più legato al calcio e al tifo, sul versante della satira
>>>> di costume figura Il presidente del Borgorosso Football Club di Luigi
>>>> Filippo D'Amico (1970), in cui il personaggio eponimo, interpretato
>>>> da Alberto Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar Sivori, presente nel
>>>> film nella parte di se stesso;[77] nei primi anni ottanta, in
>>>> Eccezzziunale… veramente, del citato Vanzina (1982), Diego
>>>> Abatantuono rappresenta, nei tre episodi di cui si compone il film,
>>>> rispettivamente un tifoso milanista, uno interista e uno
>>>> juventino;[75] stesso ruolo interpretò nel sequel, un quarto di
>>>> secolo più tardi, in Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me
>>>> (2006), ancora di Vanzina. [78] Infine, sul fronte dell'analisi del
>>>> disagio sociale e del tifo come valvola di sfogo dell'aggressività,
>>>> figura il film Ultrà di Ricky Tognazzi (1990), che parla delle
>>>> vicende di un capotifoso della Roma (interpretato da Claudio
>>>> Amendola) e del gruppo organizzato da lui guidato che si reca in
>>>> trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi,
>>>> frangia di ultras bianconeri.[79]
>>>>
>>>>
>>>> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati
>>>> Uniti) La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo
>>>> scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere
>>>> (1992), antologia a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e
>>>> Massimo Romano.[80] Tale poesia, insieme ad altri omaggi alla
>>>> Juventus composti da Arpino, è stata tradotta in italiano dal critico
>>>> letterario torinese Bruno Quaranta e pubblicata nella sua opera Stile
>>>> e stiletto (1997).[81] Sempre a opera di Arpino sono altri
>>>> riferimenti alla Juventus, citati in Racconti di vent'anni (1974)[82]
>>>> e in Opere scelte (2005), antologia letteraria, narrativa e
>>>> giornalistica a cura dell'italianista veneziano Rolando Damiani.[83]
>>>> Ancora in ambito letterario la Juventus fa da sfondo, come punto di
>>>> riferimento della vita del protagonista, nel romanzo di Aldo Nove
>>>> Puerto Plata Market[84] e, nel romanzo del giornalista Aldo Cazzullo
>>>> I ragazzi di via Po, è parte del contesto storico-culturale della
>>>> società torinese degli anni cinquanta.[85] Entrambi i lavori citati
>>>> sono del 1997. Più recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e
>>>> Andrea Parodi hanno citato la Juventus di Trapattoni campione
>>>> d'Italia nel 1977 e 1978 all'interno del contesto storico e sociale
>>>> della crisi politico- istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel
>>>> loro libro In bianco e nero. [86]
>>>> Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte nell'anime
>>>> giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero
>>>> nel manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del Notts County sono
>>>> usi intonare il loro coro da stadio It's just like watching Juve (È
>>>> proprio come guardare la Juve), in riferimento alla comunanza
>>>> cromatica delle uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra
>>>> realizza una grande prestazione.[88]
>>>> Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
>>>> canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza
>>>> Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla
>>>> (1968).[89] Tra gli eventi culturali più recenti aventi come oggetto
>>>> il club bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a opera di
>>>> arte, organizzata in occasione del centodecimo anniversario della
>>>> fondazione della società[90] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a cura
>>>> della fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007. Tale
>>>> esposizione, curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha illustrato
>>>> lo sviluppo della storia, dei personaggi e dei successi della
>>>> Juventus e il suo rapporto con la città di Torino attraverso
>>>> un'analisi artistica e culturale sul calcio:[90]
>>>> « A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina
>>>> di corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria San
>>>> Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da
>>>> Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti
>>>> cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori
>>>> alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia
>>>> della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo
>>>> decennio, l'arte e la cultura del Novecento. » (Juventus. 110 anni a
>>>> opera di arte, 2007.[91]) L'impegno in campo sociale [modifica]
>>>>
>>>> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi
>>>> sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i Giovani,
>>>> orientato al miglioramento della qualità di vita e a favorire
>>>> l'accesso all'istruzione ai giovani extracomunitari minorenni[92]
>>>> tramite un centro di accoglienza, e la realizzazione – in
>>>> collaborazione con la facoltà di Economia dell'Università di Torino –
>>>> di un corso di formazione allo studio del management sportivo.[92] In
>>>> ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina
>>>> Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere insieme
>>>> al Sant'Anna,[93] programma di ristrutturazione del reparto di
>>>> Neonatologia Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le
>>>> attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92]
>>>> Altro progetto comunitario della società bianconera è il “Centro di
>>>> accoglienza” intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in
>>>> collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano
>>>> al fine di dare ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92] Nel
>>>> 2000, inoltre, la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il
>>>> Gaslini, allo scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di
>>>> Genova di una dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i
>>>> bambini ivi ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio
>>>> dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della
>>>> struttura dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono
>>>> necessari 4,5 milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia
>>>> Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla Juventus attraverso donazioni e
>>>> iniziative di beneficenza organizzate dai propri giocatori, come la
>>>> partecipazione in qualità di ospiti al festival di Sanremo 2003[94] e
>>>> al programma televisivo Juventus, una squadra per amico,[95] la
>>>> realizzazione e vendita di libri fotografici e CD, il più famoso dei
>>>> quali fu, nel 2003, una versione del successo di Lucio Battisti Il
>>>> mio canto libero.[96] Organico [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
>>>> Rosa [modifica]
>>>> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97] N.
>>>> Ruolo Giocatore
>>>> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano) 2
D Marco Motta 3 D Giorgio
>>>> Chiellini
>>>> 5 C Michele Pazienza
>>>> 6 D Fabio Grosso
>>>> 7 C Simone Pepe
>>>> 8 C Claudio Marchisio
>>>> 9 A Vincenzo Iaquinta
>>>> 10 A Alessandro Del Piero (capitano) 11
D Paolo De Ceglie 13 P
>>>> Alexander Manninger
>>>> 14 A Mirko Vučinić
>>>> 15 D Andrea Barzagli
>>>> 17 C Eljero Elia
>>>> N. Ruolo Giocatore
>>>> 18 A Fabio Quagliarella
>>>> 19 D Leonardo Bonucci
>>>> 20 A Luca Toni
>>>> 21 C Andrea Pirlo
>>>> 22 C Arturo Vidal
>>>> 24 C Emanuele Giaccherini
>>>> 26 D Stephan Lichtsteiner
>>>> 27 C Miloš Krasić
>>>> 28 C Marcelo Estigarribia
>>>> 30 P Marco Storari
>>>> 32 A Alessandro Matri
>>>> 33 D Frederik Sørensen
>>>> 34 C Luca Marrone
>>>> 38 A Amauri
>>>> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali
>>>> della FIFA.
>>>> Staff tecnico [modifica]
>>>>
>>>> Staff dell'area tecnica
>>>> Allenatore: Antonio Conte
>>>> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
>>>> Preparatore portieri: Claudio Filippi. Preparatore atletico: prof.
>>>> Paolo Bertelli. Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
>>>> Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
>>>> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
>>>> Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison,
>>>> Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro. Allenatore squadra Primavera:
>>>> Marco Baroni. Team manager: Matteo Fabris.
>>>> Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi. Coordinatore settore
>>>> giovanile: Gianluca Pessotto. Risponsabile medico settore giovanile:
>>>> dr. Antonio Giordano. Responsabili osservatori: Mauro Sandreani.
>>>> Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi. Settore giovanile
>>>> [modifica]
>>>>
>>>> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
>>>> squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
>>>> internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il
>>>> proprio campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo di
>>>> proprietà della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99]
>>>> Analogamente a quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la
>>>> Juventus ha istituito alcune scuole calcio sotto forma di
>>>> club-satellite [100] e campi (Summer Camps) in tutta Italia
>>>> (riservati ai giovani dagli 8 ai 16 anni) e all'estero, precisamente
>>>> in Inghilterra (dagli 11 ai 16 anni).[101]
>>>> Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
>>>> università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
>>>> Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso la
>>>> creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio
>>>> nazionale e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103] e
>>>> il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la
>>>> gestione di scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico,
>>>> Inghilterra, Grecia, Arabia Saudita, Australia e Svizzera.[104]
>>>> Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
>>>> giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche all'estero.[100]
>>>> A titolo di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a
>>>> militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni sessanta,
>>>> figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni da Catania),
>>>> Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus da Lecce),
>>>> Giuseppe Furino (1946, proveniente da Palermo e alla Juventus dal
>>>> 1965), Roberto Bettega (1950, torinese e cresciuto nella società),
>>>> Paolo Rossi (1956, da Prato, che dal 1972 al 1975 militò nelle
>>>> giovanili della società prima di tornarvi da professionista nel
>>>> 1981). Di essi, Furino fu convocato per il campionato del mondo 1970
>>>> (unico giocatore della Juventus a prendere parte a tale edizione del
>>>> torneo), Anastasi per quello del 1974, Causio per quelli del 1974 e
>>>> 1978 (nonché quello del 1982, quando già tuttavia militava
>>>> nell'Udinese) così come Bettega (che non prese parte al campionato
>>>> del 1982 causa infortunio), nonché Rossi, presente nel 1982 (e che
>>>> nel 1978 partecipò da giocatore in comproprietà con il Lanerossi
>>>> Vicenza e con la maglia di quest'ultimo). [105][106] Il citato Rossi,
>>>> inoltre, grazie alla vittoria nel campionato del mondo 1982, oltre a
>>>> laurearsi campione del mondo, vinse anche il Pallone d'oro di
>>>> quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale miglior marcatore di
>>>> quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3 nel girone
>>>> sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile, sconfitto 3-2.
>>>> Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio della
>>>> Juventus si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi (campione del
>>>> mondo nel 1934), Pietro Rava (vincitore della medaglia d'oro nel
>>>> torneo olimpico di calcio 1936 e campione del mondo nel 1938), Carlo
>>>> Parola, Giovanni Viola e, soprattutto, Giampiero Boniperti, da sempre
>>>> legato alla Juventus, dalle giovanili alla carica di presidente e,
>>>> attualmente, a quella di presidente onorario del club. Più
>>>> recentemente, dal settore giovanile della Juventus si sono messi in
>>>> evidenza giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino,
>>>> Sebastian Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio
>>>> Mirante e Domenico Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i
>>>> citati Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati
>>>> membri della Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di
>>>> calcio 2008 a Pechino [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto
>>>> le semifinali del torneo continentale disputato in Svezia nel
>>>> 2009.[108] Giocatori celebri [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
>>>> Club.
>>>>
>>>>
>>>> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la
>>>> Juventus In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della
>>>> Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni di
>>>> questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale italiana.
>>>>
>>>>
>>>> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi della
>>>> Juventus
>>>> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella
>>>> Juventus figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il primo
>>>> calciatore- simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti,
>>>> riconosciuto come il calciatore più rappresentativo della storia
>>>> della società,[111] Carlo Parola (autore della più famosa rovesciata
>>>> del calcio italiano, il cui gesto atletico ha ispirato
>>>> l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei calciatori),[112] Dino
>>>> Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti e una Coppa UEFA con la
>>>> Juventus, della quale difese la porta per 330 partite consecutive di
>>>> campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi unico calciatore
>>>> italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che quello del
>>>> mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden Player
>>>> italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e
>>>> Stefano Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto
>>>> tutte le competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo
>>>> l'olandese Danny Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993 e
>>>> Alessandro Del Piero, attuale capitano e giocatore simbolo della
>>>> squadra,[115] cinque volte campione d'Italia e, nel 1996, campione
>>>> d'Europa e del mondo con la Juventus, nonché campione del mondo 2006
>>>> con la Nazionale. Tra i giocatori non italiani ad aver vestito la
>>>> maglia della Juventus, inoltre, si segnalano negli anni cinquanta e
>>>> sessanta l'argentino Omar Sivori (che, oriundo, in seguito militò
>>>> anche in Nazionale italiana), il gallese John Charles, soprannominato
>>>> per la sua stazza il gigante buono, centravanti di sicuro rendimento,
>>>> che insieme al citato Sivori e a Boniperti formò un trio d'attacco
>>>> che portò alla Juventus 3 scudetti; negli anni settanta il tedesco
>>>> Helmut Haller, già campione d'Italia con il Bologna, che alla
>>>> Juventus vinse due titoli; fino al 1980 non fu più possibile
>>>> ingaggiare calciatori non italiani; tra i più rappresentativi giunti
>>>> in Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi Michel
>>>> Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione d'Europa
>>>> nel 1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e Zinédine
>>>> Zidane, campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la
>>>> Francia, campione del mondo di club con la Juventus e, con essa,
>>>> vincitrice di due scudetti. Presidenti e allenatori [modifica]
>>>>
>>>> Presidenti [modifica]
>>>> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
>>>> Club.
>>>> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus si
>>>> sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il
>>>> primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei
>>>> soci fondatori.[3]
>>>> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti,
>>>> alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990;[116]
>>>> Boniperti, al pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano,
>>>> presidente dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia
>>>> del club.[117] L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente a
>>>> meno di 21 anni d'età, nel 1955, fu il più giovane a ricoprire tale
>>>> carica.[3] Da citare anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e
>>>> Giuseppe Hess e del francese Jean-Claude Blanc, gli unici non
>>>> italiani a divenire presidenti del club.[3] In particolare, Dick fu
>>>> il presidente del primo scudetto bianconero (1905). Attualmente in
>>>> carica è l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto presidente il
>>>> 28 aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del club.[118]
>>>> Allenatori [modifica]
>>>> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
>>>> Club.
>>>> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione
>>>> tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad
>>>> interim.[31] Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non
>>>> esisteva un sistema dettagliato di allenamento in preparazione degli
>>>> incontri di campionato. In pratica i giocatori – studenti e
>>>> lavoratori – avevano l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte alla
>>>> settimana al velodromo di Corso Re Umberto per gli allenamenti,
>>>> consistenti in partitelle e corse di velocità e/o resistenza, sempre
>>>> sotto il coordinamento del capitano della squadra.[119]
>>>> Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő
>>>> Károly, scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di
>>>> introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel
>>>> gioco della squadra.[3] Károly allenò la squadra per 70 incontri fino
>>>> alla morte, avvenuta nel 1926.[3]
>>>> A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni,
>>>> detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per tredici stagioni,
>>>> di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86 e poi dal 1991-92 al
>>>> 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive che quello totale sono
>>>> record per tecnici di club italiani.[31] Il Trap vanta anche il
>>>> primato complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club
>>>> (14, record tra gli allenatori italiani).[31]
>>>> Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli anni trenta e unico
>>>> allenatore in Italia ad avere vinto quattro scudetti consecutivi, tra
>>>> il 1931 e il 1934.[20]
>>>> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel
>>>> 1969, che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33] Palmarès
>>>> [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
>>>> Club.
>>>> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
>>>> titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello
>>>> mondiale.[5][6] Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905,
>>>> la Juventus è il club di maggior successo nel campionato nazionale,
>>>> aggiudicandosi la competizione in 27 occasioni,[50] compresa una
>>>> striscia di cinque titoli consecutivi dal 1931 al 1935 (record a pari
>>>> merito con il Torino e l'Internazionale).[120] I bianconeri detengono
>>>> il record per vittorie nella Coppa Italia, principale competizione di
>>>> coppa nazionale del Paese (9, a pari merito con la Roma), tra esse
>>>> due consecutive (1959 e 1960, primato nazionale). Il club vanta,
>>>> inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un totale di 40 vittorie in
>>>> competizioni nazionali (anch'esso record), cui vanno sommate 11
>>>> vittorie in tornei internazionali che ne fanno complessivamente il
>>>> club italiano con il maggior numero di titoli ufficiali vinti, 51.
>>>> Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il club torinese non ha
>>>> vinto alcun trofeo ufficiale, caso unico nel Paese. La formazione
>>>> juventina detiene altresì il primato italiano di double, ovvero la
>>>> vittoria del campionato di massima serie e della coppa nazionale
>>>> nella stessa stagione (due, accadute nelle stagioni 1959-60 e
>>>> 1994-95). Vincitrice del suo primo trofeo internazionale ufficiale
>>>> nel 1977 (Coppa UEFA, nella circostanza vinta per la prima volta da
>>>> un club italiano e sudeuropeo),[121] i suoi 11 trofei vinti in
>>>> competizioni a livello confederale e FIFA, tra cui due titoli di
>>>> campione d'Europa (1985 e 1996) e due di campione del mondo per club
>>>> (idem), la rendono attualmente il secondo club italiano per vittorie,
>>>> il quarto in Europa nonché il settimo nel mondo.[122] La Juventus,
>>>> uno degli unici tre club italiani ad avere realizzato in due
>>>> occasioni il cosiddetto double internazionale con i successi in
>>>> campionato e Coppa UEFA e campionato e Coppa delle Coppe,
>>>> rispettivamente nelle stagioni 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con
>>>> il Liverpool e l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa
>>>> UEFA, attualmente nota come Europa League (3).[121] Competizioni
>>>> nazionali [modifica]
>>>> Campionato italiano: 29
>>>> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35; 1949-50;
>>>> 1951-52; 1957-58
>>>> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77;
>>>> 1977-78; 1980-81; 1981-82
>>>> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02;
>>>> 2002-032004-2005, 2005-2006
>>>> Coppa Italia: 9
>>>> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83;
>>>> 1989-90; 1994-95
>>>> Supercoppa italiana: 4
>>>> 1995; 1997; 2002; 2003
>>>> Campionato italiano di Serie B: 1
>>>> 2006-07
>>>> Competizioni internazionali [modifica]
>>>> Coppa Intercontinentale: 2
>>>> 1985; 1996
>>>> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
>>>> 1984-85; 1995-96
>>>> Coppa delle Coppe: 1
>>>> 1983-84
>>>> Coppa UEFA: 3
>>>> 1976-77; 1989-90; 1992-93
>>>> Supercoppa UEFA: 2
>>>> 1984; 1996
>>>> Coppa Intertoto: 1
>>>> 1999
>>>> Competizioni giovanili [modifica]
>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
>>>> della Juventus Football Club.
>>>> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della
>>>> sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di
>>>> campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70 trofei
>>>> ufficiali, tra i quali alcuni relativi alle competizioni più
>>>> importanti al mondo nella categoria come per esempio il torneo di
>>>> Viareggio, vinto 7 volte, la più recente delle quali nel 2010.
>>>> Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
>>>> all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta
>>>> di campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
>>>> classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del
>>>> torneo. [123]
>>>> Statistiche [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
>>>> Football Club.
>>>> Statistiche di squadra [modifica]
>>>>
>>>>
>>>> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus
>>>> La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La
>>>> stagione 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle 106
>>>> precedenti, ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11 di
>>>> Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione
>>>> Nazionale e 78 di serie A propriamente detta) e uno di serie B (nel
>>>> 2006-07), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del
>>>> Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 106 stagioni in
>>>> massima serie la Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record
>>>> italiano), giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (57,55% di
>>>> piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni). La
>>>> vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa
>>>> del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124] Limitatamente
>>>> al campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato due volte, nel
>>>> torneo 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª
>>>> e 6ª giornata.[124]
>>>> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal
>>>> Torino nel campionato federale 1912-13.[125] A fronte delle 9
>>>> vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della Roma)
>>>> la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo.[126]
>>>> Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior numero
>>>> di trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai affrontate
>>>> direttamente in finale di tale competizione.[126]
>>>> La Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero
>>>> di stagioni disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione
>>>> 2010-11). Di esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei
>>>> ufficiali dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe
>>>> delle Coppe e 13 Coppe UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle
>>>> Fiere;[127] nel computo globale delle citate competizioni risulta il
>>>> primo club italiano e quarto a livello europeo per numero di punti
>>>> conquistati (464). Inoltre, è il club italiano con il maggior numero
>>>> di partite disputate (352), partite vinte (194), gol realizzati
>>>> (624), differenza reti (+299) e percentuale di vittorie (55,11%) in
>>>> competizioni UEFA a tutto il 10 settembre 2011.[128] La Juventus è
>>>> anche l'unico club italiano ad aver vinto una manifestazione
>>>> internazionale ufficiale con una rosa composta esclusivamente da
>>>> calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa UEFA 1976-77).[129]
>>>> La formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in
>>>> competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo,
>>>> quarta in Europa e seconda tra i club italiani in questa
>>>> graduatoria.[130] Delle 18 finali citate, 7 sono state giocate in
>>>> Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (2 vittorie complessive),
>>>> una in Coppa delle Coppe (una vittoria), 4 in Coppa UEFA (3
>>>> vittorie),[121] una in Coppa Intertoto (una vittoria),[131] 2 in
>>>> Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e 3 in Coppa Intercontinentale (2
>>>> vittorie).[42] Sempre in ambito internazionale, la Juventus è l'unico
>>>> club del mondo ad avere vinto tutte le competizioni internazionali
>>>> per club[133] e uno dei tre club europei ad avere vinto tutte le tre
>>>> principali competizioni dell'UEFA. La Juventus fu la prima a
>>>> raggiungere tale traguardo nel 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal
>>>> Bayern Monaco nel 1996 e, per tale ragione, le fu riconosciuta la
>>>> Targa UEFA.[134] Statistiche individuali [modifica]
>>>> Il giocatore che detiene il record di presenze in serie A, a tutto il
>>>> 22 maggio 2011, è Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35
>>>> presenze in serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore
>>>> juventino con il maggior numero di presenze nei campionati italiani,
>>>> 490. Il precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
>>>> apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in
>>>> campo 443 volte.[136]
>>>> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
>>>> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di
>>>> gol, 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in serie
>>>> B, 26 nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e 1 in
>>>> Coppa Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di gol,
>>>> superato nel gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con
>>>> 182.[136][138] Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a
>>>> girone unico fu Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato
>>>> 1933-34.[139] L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record di
>>>> gol segnati in un campionato di prima divisione, 35 in 26 incontri
>>>> nel Campionato Federale 1925-26. Analogo numero di reti segnò lo
>>>> svedese Gunnar Nordahl del Milan, ma in un campionato a girone
>>>> unico.[140] Infine, Omar Sivori detiene, insieme a Silvio Piola, il
>>>> record di marcature in una singola partita: 6 gol, segnati
>>>> all'Internazionale nella 28ª giornata del campionato 1960-61. La
>>>> Juventus e la Nazionale italiana [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
>>>> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>>>>
>>>>
>>>> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
>>>> inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca
>>>> militanti nella Juventus[141]
>>>> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior
>>>> numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti,
>>>> 132 elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro
>>>> militanza juventina (a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli 90
>>>> del Milan).[142][143] Sono 22 in totale i giocatori della Juventus
>>>> militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: 9
>>>> nel 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti,
>>>> Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel 1982
>>>> (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel 2006
>>>> (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero).[144] Tre
>>>> sono, invece, i calciatori della Juventus laureatisi campioni
>>>> d'Europa con la Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e
>>>> Salvadore). Il contributo maggiore in elementi prestati alla
>>>> Nazionale in una competizione a livello UEFA/FIFA[145] risale al
>>>> campionato del mondo 1978, edizione in cui il club bianconero schierò
>>>> in maglia azzurra nove uomini in due occasioni: la prima è stato
>>>> l'incontro di prima fase contro i padroni di casa dell'Argentina del
>>>> 10 giugno, tutti i nove giocatori juventini furono schierati in
>>>> campo: Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e
>>>> Bettega dal primo minuto, poi dal 6' Cuccureddu subentrato al
>>>> bolognese Bellugi;[146] mentre che la seconda è stato l'incontro di
>>>> seconda fase contro l'Olanda del 21 giugno, in cui i nove giocatori
>>>> bianconeri già citati furono schierati in campo dal primo minuto
>>>> (record italiano in competizioni ufficiali).[147] La Juventus guida
>>>> la particolare classifica dei club che vantano giocatori campioni del
>>>> mondo con la propria Nazionale, con 24: ai 22 citati vanno infatti
>>>> aggiunti Didier Deschamps e Zinédine Zidane, campioni nel 1998 con la
>>>> Francia: precede in tale graduatoria Internazionale (20), la coppia
>>>> Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos (15).[148]
>>>> Quanto al campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre
>>>> giocatori sono vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella
>>>> italiana: Luis del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984)
>>>> e il già menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000). Ancora, in
>>>> occasione della finale del citato campionato del mondo 2006, la
>>>> Juventus ha stabilito un ulteriore record internazionale in quanto,
>>>> oltre ai cinque Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione,
>>>> scesero in campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian
>>>> Thuram, Patrick Vieira e David Trezeguet,[149] per un totale di otto
>>>> finalisti di uno stesso club sul terreno di gioco.
>>>> Struttura societaria [modifica]
>>>>
>>>> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per
>>>> azioni [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la
>>>> società che controlla la maggioranza del capitale azionario della
>>>> Juventus è la finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL Investment
>>>> S.p.A e Istituto Finanziario Industriale, entrambe holding
>>>> controllate dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che attualmente
>>>> detiene il 55,016% della citata Exor e, tramite quest'ultima, il
>>>> 60,001% del capitale azionario della Juventus.[150][151] Il rimanente
>>>> capitale azionario è detenuto dalla Libyan Arab Foreign Investment
>>>> Company (LAFICO) al 7,5% e da azionisti diffusi al 32,5%.[152] Il
>>>> campo d'allenamento della Juventus è di proprietà dell'azienda Campi
>>>> di Vinovo S.p.A, controllata al 71,3% dal club.[153] Secondo
>>>> l'attuale organigramma societario, la Juventus è articolata su 7 aree
>>>> interne: Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione
>>>> tecnologica, Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti
>>>> speciali, Area comunicazione e Area sportiva.[154] La società è
>>>> guidata da un consiglio di amministrazione composto da dieci membri
>>>> eletti dalla proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e
>>>> l'amministratore delegato Aldo Mazzia.[155]
>>>> Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[49] nel
>>>> segmento STAR, uno degli indici azionari di maggior successo in
>>>> Europa e nel mondo.[156]
>>>> Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema
>>>> di gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in
>>>> conformità ai requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS
>>>> 18001:2007[157] e un sistema di gestione della qualità del settore
>>>> medico secondo la norma internazionale ISO 9001:2000.[158] In base a
>>>> quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011, rapporto
>>>> stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
>>>> statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il
>>>> decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205 milioni
>>>> di euro a tutto il 30 giugno 2010).[159] Il club torinese è anche uno
>>>> dei membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club Europei,
>>>> organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso
>>>> G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio
>>>> al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e
>>>> televisivi di fronte alla FIFA. Organigramma della società [modifica]
>>>>
>>>> Staff attuale dell'area amministrativa Proprietà: Famiglia Agnelli.
>>>> Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
>>>> Presidente: Andrea Agnelli.
>>>> Amministratore delegato: Aldo Mazzia. Direttore generale: Giuseppe
>>>> Marotta. Direttore sportivo: Fabio Paratici. Consiglio di
>>>> amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano, Riccardo
>>>> Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled Fared Zentuti, Michele
>>>> Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel Nedvěd. Controllo
>>>> interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo
>>>> Venesio.
>>>> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano
>>>> (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo Venesio. Collegio
>>>> sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e Roberto
>>>> Longo (sindaci effettivi).
>>>> Direttore commerciale: Francesco Calvo. Direttore amministrazione e
>>>> finanza: carica vacante. Direttore pianificazione, controllo e
>>>> progetti speciali: Stefano Bertola. Direttore risorse umane:
>>>> Alessandro Sorbone. Direttore comunicazione e relazioni esterne:
>>>> Claudio Albanese. Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
>>>> Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi. Responsabile
>>>> gestione e controllo investimenti immobiliari: Riccardo Abrate.
>>>> Responsabile marketing: Alessandro Sandiano. Direttore Juventus
>>>> Center: Vittorio Ferrino. Responsabile segreteria sportiva: Francesco
>>>> Gianello. Addetti stampa senior: Marco Girotto. Addetti stampa e
>>>> editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti. Responsabile contenuti
>>>> editoriali: Enrica Tarchi. Comunicazione corporate: Stefano Coscia.
>>>>
>>>> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>>>>
>>>> Cronologia degli sponsor tecnici
>>>> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
>>>> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
>>>> Dal 2003-04: Nike
>>>>
>>>> Cronologia degli sponsor ufficiali
>>>> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
>>>> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
>>>> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
>>>> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
>>>> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+ Stagione
>>>> 1999-2000 (solo coppe): Sony Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
>>>> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe) Dal 2002-03
>>>> al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe) Stagione 2004-05: SKY
>>>> Sport (campionato)/Tamoil (coppe) Dal 2005-06 al 2006-07: Tamoil Dal
>>>> 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland) Dal 2010-11: BetClic
>>>> (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>>>>
>>>> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>>>>
>>>> Cronologia delle sedi sociali
>>>> 1898: Via Montevecchio
>>>> 1899: Via Piazzi, 4
>>>> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
>>>> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
>>>> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
>>>> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43 Stagione 1921-22: Via Botero,
>>>> 16
>>>> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
>>>> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
>>>> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151 Dal 1948 al 1964: Piazza San
>>>> Carlo, 206 Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54 Dal 1986 al
>>>> 2000: Piazza Crimea, 7
>>>> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>>>>
>>>> Cronologia dei campi di gioco
>>>> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella Dal 1899 al
>>>> 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi Dal 19/2/1905 al 29/4/1906: Velodromo
>>>> Umberto I Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi Dal
>>>> 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli Dal 7/1/1923 al
>>>> 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia Dal 19/11/1933 al 2/5/1990:
>>>> Stadio Comunale Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle Alpi Dal
>>>> 16/9/2006 al 22/5/2011: Stadio Olimpico di Torino Dal 8/9/2011:
>>>> Juventus Stadium
>>>>
>>>> Tifoseria [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
>>>> Club.
>>>>
>>>>
>>>> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
>>>> Olimpico, 1º novembre 2006
>>>> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12 milioni
>>>> in Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore condotto
>>>> dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010 sul
>>>> quotidiano la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del
>>>> campione esaminato, il club torinese risulta essere il più sostenuto
>>>> in Italia.[10] La società vanta, inoltre, circa 13,1 milioni di
>>>> sostenitori in Europa.[11] Numerosi sono anche i fan club sparsi per
>>>> tutto il mondo,[160] in particolare nei Paesi a forte emigrazione
>>>> italiana.[161] Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo
>>>> dal punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il
>>>> Paese,[10] è molto marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle
>>>> isole,[162] il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche
>>>> durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del
>>>> tifo fa della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra
>>>> «nazionale».[163] Frequente è anche il caso di tifosi organizzati
>>>> che, anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono
>>>> con regolarità Torino per gli incontri interni della squadra.[163]
>>>> Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
>>>> organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003
>>>> quello della Juventus risultava prevalentemente attestato su
>>>> posizioni di destra; [164][165] tuttavia, fuori dalle frange
>>>> organizzate, l'orientamento politico della tifoseria, in ragione
>>>> della sua eterogeneità sociale e territoriale, risulta non
>>>> discostarsi in misura significativa da quelli più diffusi
>>>> genericamente a livello di popolazione nazionale: è quanto emerse da
>>>> un sondaggio condotto da ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista
>>>> Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le
>>>> poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché
>>>> equanime tra destra e sinistra.[166]
>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>
>>>>
>>>> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni
>>>> 1970 Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la
>>>> Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per
>>>> la sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi
>>>> popolari e proletarie. [167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso
>>>> degli Agnelli nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora
>>>> (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai
>>>> meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la FIAT.
>>>> Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi divenuto massiccio nel
>>>> secondo dopoguerra – verso Torino e gli altri grandi poli industriali
>>>> del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in cerca di
>>>> impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il primo club
>>>> italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente
>>>> o, al più, regionalmente, ma a carattere nazionale.[168][169] Con il
>>>> consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni
>>>> cinquanta e i primi settanta la Juventus sembrò rappresentare,
>>>> attraverso i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore immigrato
>>>> piemontese, mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente
>>>> culturale di marca prettamente torinese e cittadina.[168] In anni più
>>>> recenti, comunque, le differenze sociali e culturali fra le due
>>>> opposte tifoserie si sono sempre più affievolite fino ad essere
>>>> oramai, di fatto, nulle. Gemellaggi e rivalità [modifica]
>>>>
>>>>
>>>> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
>>>> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime della
>>>> Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi) Non risultano ufficialmente
>>>> gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della Juventus: per circa
>>>> un ventennio a partire dagli anni ottanta, coincidenti con la
>>>> presenza in Serie A della compagine irpina, vi fu un gemellaggio con
>>>> la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per iniziativa di alcune
>>>> frange di tifosi biancoverdi a fine anni novanta.[170][171] Fuori dal
>>>> Paese esistono accordi di gemellaggio con i tifosi organizzati
>>>> dell'ADO Den Haag, compagine olandese dell'Aia, e con quelli del
>>>> Legia Varsavia, polacca.[172]
>>>> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di avversarie
>>>> della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
>>>> dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del
>>>> Milan, nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni
>>>> rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.[174]
>>>> Più recenti, e legate all'imporsi alla ribalta negli anni ottanta
>>>> delle loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista
>>>> del primato nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina,
>>>> legata principalmente alla lotta-scudetto del campionato
>>>> 1981-82,[175] e con quella della Roma, che fino alla metà di quel
>>>> decennio fu la più valida contendente dei bianconeri al titolo.[176]
>>>> La Curva Scirea allo Stadio delle Alpi è sempre stata il settore
>>>> occupato durante le gare casalinghe dai nuclei più accesi della
>>>> tifoseria organizzata. Allo Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece
>>>> occupato la Curva Filadelfia. Attualmente, il luogo di incontro dei
>>>> gruppi ultrà bianconeri è la Curva Sud dello Juventus Stadium[177].
>>>
>>> a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio calcistico di
>>> Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri interni della
>>> Juventus, la quale è anche proprietaria della struttura. L'impianto
>>> sorge sulle ceneri del precedente Stadio delle Alpi,[4][5] demolito
>>> tra il 2008 ed il 2009.[6] È attualmente l'unico stadio della Serie A
>>> di proprietà del proprio club.[7] L'intenzione della Juventus è quella
>>> di offrire a uno sponsor commerciale la possibilità di legare il suo
>>> nome a quello dello stadio.[8]
>>> Indice [nascondi]
>>> 1 Cenni storici
>>> 1.1 Progetto e realizzazione
>>> 1.2 Inaugurazione
>>> 1.3 Compatibilità ambientale
>>> 2 Caratteristiche tecniche
>>> 3 Cronoprogramma dei lavori
>>> 4 La scelta del nome
>>> 5 Aree e servizi
>>> 5.1 Il museo
>>> 5.2 Walk of Fame
>>> 5.3 L'area commerciale
>>> 5.4 La futura sede societaria
>>> 6 Affluenza media in Serie A
>>> 7 I primati
>>> 8 Note
>>> 9 Bibliografia
>>> 10 Altri progetti
>>> 11 Collegamenti esterni
>>> Cenni storici [modifica]
>>>
>>> Progetto e realizzazione [modifica]
>>> È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione della
>>> Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la costruzione
>>> del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9] l'investimento
>>> complessivo per la realizzazione del nuovo impianto, inizialmente
>>> stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato di 120 milioni.[3] Il
>>> progetto è stato affidato agli studi GAU e Shesa sotto il
>>> coordinamento degli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella e
>>> dell'ingegnere Massimo Majowecki.[11] I lavori di demolizione del
>>> Delle Alpi sono iniziati nel novembre 2008 e si sono conclusi a fine
>>> marzo 2009, e hanno consentito il recupero di tutta la parte interrata
>>> del vecchio stadio, compresa la zona del campo di gioco.
>>>
>>>
>>> Tribuna Est
>>> Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è stato
>>> progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9] L'accesso,
>>> privo di barriere architettoniche,[12] avviene da quattro ingressi
>>> posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle
>>> collinette verdi sulle quali sorge l'impianto e portano ad un anello
>>> che circoscrive lo stadio. L'anello è un luogo sicuro, dove possono
>>> essere controllati i titoli di ingresso e dove possono sostare i mezzi
>>> di servizio e di soccorso. Le panchine sono po­sizionate in prima fila
>>> all'interno della tri­buna, come negli stadi inglesi.[13] Alle
>>> gradinate e alle tribune – che sono poste a 7,5 metri di distanza dal
>>> campo di gioco[13] – si accede da 16 passerelle distribuite nei
>>> diversi settori dell'impianto. In caso di emergenza, l'evacuazione
>>> dell'impianto può essere conclusa in meno di quattro minuti.[14] Al di
>>> sotto delle gradinate sono state realizzate le aree di servizio allo
>>> stadio e alla squadra. Nella parte superiore, con un profilo di grande
>>> leggerezza ed essenzialità sorge lo stadio, con le gradinate e i
>>> palchi: il tutto è inserito in un unico profilo a semicerchio e senza
>>> elementi che si distaccano dalla linea di continuità. Inoltre lo
>>> stadio ingloba un'area vastissima, costituita da 4.000 posti auto,
>>> otto ristoranti e 20 bar. All'interno ci sono anche tre spogliatoi, un
>>> museo dedicato alla storia della Juventus, 34.000 m² di aree
>>> commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze.[2] La struttura
>>> esterna dello stadio ricorda quella di un'astronave ed è composta da
>>> 7.000 pannelli in Alucobond colorati in varie sfumature di grigio e
>>> bianco, oscillanti e riflettenti, i quali, secondo il designer
>>> Fabrizio Giugiaro che ha curato il design degli esterni, danno
>>> l'effetto di una «bandiera in movimento». Un lungo fregio tricolore
>>> cinge l'intera struttura, intervallato in vari punti da due stelle
>>> gialle, che richiamano quelle presenti all'interno dello stadio nelle
>>> curve. La copertura in PVC degli spalti è sorretta da due pennoni che
>>> richiamano la vecchia struttura del Delle Alpi. Studiata nella
>>> galleria del vento, è stata realizzata ispirandosi al profilo delle
>>> ali degli aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una
>>> membrana in parte trasparente ed in parte bianca, per permettere una
>>> visione ottimale del campo, sia diurna sia notturna, ed in grado di
>>> garantire il passaggio della luce tramite i lucernari, in maniera tale
>>> che sia sufficiente per la crescita dell'erba del campo. Inaugurazione
>>> [modifica] Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre
>>> 2011[15] in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario
>>> dell'Unità d'Italia, con una cerimonia curata dalla K-events di Marco
>>> Balich,[16] che ha visto il culmine in un'amichevole contro il Notts
>>> County, club professionistico più antico al mondo, da cui la Juventus
>>> nel 1903 "ereditò" l'attuale divisa bianconera.[17] L'evento, seguito
>>> da Juventus Channel, Sky Sport e Cielo, è stato diffuso anche in
>>> streaming sul sito web e sul canale YouTube della Juventus.[18]
>>>
>>>
>>> Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
>>> inaugurazione
>>> La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
>>> Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della Juventus,
>>> ed ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori legati alla
>>> squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato dal presidente
>>> della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di Torino, Piero Fassino.
>>> Giampiero Boniperti ed Alessandro Del Piero, uniti al centro del
>>> campo, hanno suggellato l'evento, al fianco della storica panchina
>>> sulla quale, nel 1897, alcuni studenti liceali fondarono il club
>>> bianconero. C'è stato anche un ricordo per i due fratelli Agnelli,
>>> Gianni ed Umberto, per Gaetano Scirea e per le vittime della strage
>>> dell'Heysel.[19] È seguita poi la partita contro il Notts County,
>>> terminata 1-1, con Luca Toni che ha siglato il primo gol nel nuovo
>>> impianto. Torino
>>> 8 settembre 2011
>>> ore 22:00 CEST
>>> Inaugurazione Juventus 1 – 1
>>> referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.)
Arbitro: De
>>> Marco (Chiavari)
>>> Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
>>> La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11 settembre
>>> 2011 contro il Parma, in occasione della seconda giornata della Serie
>>> A 2011-2012.[20]
>>> Torino
>>> 11 settembre 2011
>>> ore 12:30 CEST
>>> 2ª giornata Juventus 4 – 1
>>> referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.) Arbitro:
Celi (Bari)
>>> Lichtsteiner 17’
>>> Pepe 58’
>>> Vidal 73’
>>> Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco L'inviata
della BBC
>>> Emma Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli stadi inglesi:
>>> «Come gli stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più comodo ed
>>> economico di Wembley, più bello e "atmosferico" di Stamford Bridge e
>>> ve lo dice una tifosa del Chelsea. Per certi versi mi ricorda
>>> l'Emirates Stadium, il più moderno degli impianti inglesi, ma che è
>>> costato molto di più. Dello stadio della Juventus mi ha colpito la
>>> visuale, perché anche in alto si riesce a vedere benissimo e questa è
>>> l'essenza del calcio. Fuori non è granché, ha un look vagamente Anni
>>> '70, ma dentro ha un impatto micidiale. E mi ha emozionato più durante
>>> la partita col Parma che nell'inaugurazione: rende al massimo con il
>>> calcio vero».[21] Compatibilità ambientale [modifica]
>>>
>>>
>>> Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili i
>>> basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
>>> riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto Il progetto è
>>> fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto ecologico
>>> dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di sistemi
>>> che assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori del cantiere
>>> edile sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate ed
>>> ecosostenibili.[22]
>>> Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da
>>> energie non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie d'avanguardia
>>> che eliminano gli sprechi ottimizzando lo sfruttamento
>>> dell'energia.[22] Tra le finalità previste vi saranno di produrre
>>> energia elettrica per tutto lo stadio sfruttando l'energia solare
>>> attraverso pannelli fotovoltaici, produrre acqua calda e riscaldare
>>> ambienti e campo da calcio per mezzo di una rete di teleriscaldamento,
>>> scaldare acqua sanitaria per gli spogliatoi e le cucine dei ristoranti
>>> avvalendosi di impianti solari termici.[22] Tutto questo, mediante
>>> strategie e fonti alternative di energia e pienamente ecologiche,
>>> rispetterà i criteri di ecocompatibilità dettati dal protocollo di
>>> Kyōto generando molteplici risultati:[22] Riduzioni delle emissioni di
>>> gas serra. Nessun inquinamento atmosferico.
>>> Zero rischi di incendio.
>>> Integrazione con il teleriscaldamento. Arginamento degli sprechi.
>>> Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai dispositivi di
>>> inseguimento solare.
>>> Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
>>> Riutilizzo delle acque piovane.
>>> Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
>>> l'irrigazione del campo.
>>> Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di recuperare
>>> il più possibile il materiale proveniente dal vecchio Delle Alpi. Il
>>> calcestruzzo opportunamente triturato e l'alluminio, l'acciaio e il
>>> rame fusi di nuovo, sono stati riutilizzati per la nuova costruzione,
>>> diminuendo gli sprechi ed ottenendo un risparmio di circa 2,3 milioni
>>> di euro.[4]
>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>
>>> Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
>>> dell'impianto:[23]
>>>
>>> Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto
>>>
>>>
>>> Posti a sedere
>>> Caratteristiche tecniche
>>> Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
>>> Posteggi: 4.000 posti auto
>>> Superficie totale: 355.000 m²
>>> Superficie interna allo stadio: 45.000 m² Superficie stadio: 90.000 m²
>>> Aree dedicate ai servizi: 150.000 m² Aree commerciali: 34.000 m² Aree
>>> verdi e piazze: 30.000 m²
>>> Persone impiegate nella costruzione: 450 Acciaio utilizzato: 6.000 t
>>> Skybox: 64
>>> Pitch view studio: 2
>>> Posti stampa: 275
>>> Bar: 21
>>> Aree ristorazione: 8
>>> Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
>>> Spogliatoi: 3
>>>
>>> Distanza dagli spalti al campo di gioco Tribuna Ovest: 7,5 m (dalla
>>> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Tribuna 100: 7,5 m (dalla prima
>>> fila), 33,80 m (dall'ultima fila) Tribuna media: 33,80 m (dalla prima
>>> fila), 49 m (dall'ultima fila) Curve: 7,5 m (dalla prima fila), 50 m
>>> (dall'ultima fila)
>>>
>>> Cronoprogramma dei lavori [modifica]
>>>
>>> Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
>>> stadio:[23]
>>> Cronologia
>>> dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano Regolatore
>>> Generale.
>>> luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la proprietà
>>> del Delle Alpi.
>>> dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano Regolatore
>>> Generale.
>>> aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
>>> Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006. febbraio 2008:
>>> Approvazione del progetto da parte del consiglio di amministrazione
>>> della Juventus.
>>> settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
>>> novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione. dicembre 2008-aprile
>>> 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione del nuovo stadio.
>>> febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di Intervento. maggio
>>> 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire. luglio 2009: Inizio dei
>>> lavori di costruzione. novembre 2009: Parco commerciale – Permesso di
>>> costruire. aprile 2010: Museo Juventus – Permesso di costruire. maggio
>>> 2010: Approvazione del Piano per le Opere di Urbanizzazione. luglio
>>> 2010: Ingresso Ovest – Permesso di costruire agosto 2011: Fine dei
>>> lavori e collaudo. 8 settembre 2011: inaugurazione e amichevole con il
>>> Notts County. 11 settembre 2011: prima partita ufficiale contro il
>>> Parma.
>>>
>>> La scelta del nome [modifica]
>>>
>>> Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene per
>>> molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si è
>>> aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
>>> all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
>>> diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro nome
>>> all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il proprio
>>> nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello sponsor
>>> tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica (per via
>>> del legame tra il club e la FIAT).
>>> Aree e servizi [modifica]
>>>
>>> Il museo [modifica]
>>> All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della Juventus",
>>> che una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più
>>> importanti del mondo. Il museo avrà diverse sale in cui verranno
>>> esposti, tra altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei
>>> giocatori più importanti della storia della società torinese, aree
>>> interattive e ricche di foto storiche.[25] Il 29 maggio 2010, in
>>> occasione del 25º anniversario della strage dell'Heysel, il presidente
>>> della Juventus Andrea Agnelli ha annunciato che uno spazio nello
>>> stadio verrà dedicato alla memoria delle vittime di quella strage.[26]
>>> Walk of Fame [modifica]
>>> Nei pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
>>> cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
>>> saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27] Quelli
>>> elencati di seguito sono i giocatori che hanno militato nella Juventus
>>> – o che vi militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri dei fan club
>>> riconosciuti dalla società bianconera e del programma Juventus
>>> Membership sulla base statistica (presenze e reti segnate) e del
>>> palmarès durante il periodo di militanza nella società torinese (sia a
>>> livello di club che delle nazionali).[28] Calciatore Ruolo
Stagioni al
>>> club Presenze Reti Altri
>>> Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
>>> Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115 Romeo
Benetti M 1968-1969 e
>>> 1976-1979 159 23 Roberto Bettega AS/SP 1970-1983
481 178 Carlo
>>> Bigatto I TD 1913-1915 e 1920-1931 233 1 Giampiero
Boniperti CA/T/R
>>> 1946-1961 462 182 Felice Borel II CA 1932-1941 e
1942-1946 307 161
>>> Sergio Brio DC 1978-1990 378 24
>>> Gianluigi Buffon P 2001-presente 366 0 Antonio
Cabrini TS/DC
>>> 1976-1989 440 53 Umberto Caligaris TS 1928-1935
198 0
>>> Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
>>> Fabio Capello R 1970-1976 239 41
>>> Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72 John
Charles CA
>>> 1957-1962 178 105
>>> Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
>>> Antonio Conte M 1991-2004 419 44
>>> Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
>>> Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
>>> Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285 Luis
del Sol M/MZ
>>> 1962-1970 294 29
>>> Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
>>> Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
>>> Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
>>> Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
>>> Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
>>> John Hansen AS 1948-1954 187 124
>>> Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
>>> Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
>>> Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
>>> Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
>>> Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
>>> Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
>>> Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
>>> Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15
Fabrizio Ravanelli AD
>>> 1992-1996 160 68 Virginio Rosetta TD 1923-1936
315 16 Paolo Rossi CA
>>> 1973-1975 e 1981-1985 138 34 Sandro Salvadore L
1962-1974 450 17
>>> Gaetano Scirea L 1974-1988 552 32
>>> Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
>>> Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
>>> Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14
Stefano Tacconi P 1983-1992
>>> 337 0
>>> Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
>>> Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
>>> David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
>>> Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
>>> Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
>>> Dino Zoff P 1972-1983 476 0
>>> Codici:
>>> P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD: Terzino
>>> destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
>>> Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra, AS:
>>> Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista, CA:
>>> Centravanti, SP: Seconda punta.
>>> Legenda:
>>> Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la loro
>>> militanza nella Juventus.
>>> Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la loro
>>> militanza nella Juventus.
>>> Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
>>> calcio durante la loro militanza nella Juventus.
>>> Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza
>>> nella
>>> Juventus.
>>> Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro militanza
>>> nella Juventus.
>>> * N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar
>>> Davids al posto di Zbigniew Boniek.[29]
>>> L'area commerciale [modifica]
>>> Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
>>> dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
>>> denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in campo),
>>> progettato dallo Studio Rolla di Torino con la partecipazione di
>>> Giugiaro Design, con una superficie di vendita pari a 19.500 m2,
>>> suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un
>>> ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2 accompagnato da una
>>> galleria commerciale con 60 negozi. A fianco avrà gli altri due
>>> edifici, uno dei quali sarà dedicato ad una catena di fai-da-te,
>>> mentre l'altro ospiterà un'area ristorazione ed una catena hi-fi. Sono
>>> previsti 2.000 posti auto, di cui 800 interrati. La costruzione del
>>> centro commerciale è stata aggiudicata al raggruppamento CMB-UNIECO,
>>> mentre la direzione dei lavori è seguita dallo studio di ingegneria
>>> bolognese Tecnicoop. La futura sede societaria [modifica]
>>> L'11 giugno 2010 la Juventus ha acquisito per un milione di euro dal
>>> Comune di Torino il diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m²
>>> dell'area Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di
>>> dieci anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno 60
>>> milioni di euro.[30]
>>> Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
>>> socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa, che
>>> il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una Juventus
>>> Soccer School (la scuola di calcio della società bianconera) e
>>> impianti che potranno avere anche un utilizzo pubblico.[30] Affluenza
>>> media in Serie A [modifica]
>>>
>>> 2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
>>> Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
>>> I primati [modifica]
>>>
>>> Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico italiano
>>> privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le panchine
>>> sono inserite nelle tribune ed il primo per estensione complessiva nel
>>> Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio eco-compatibile del
>>> mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della demolizione del vecchio
>>> impianto è stato separato per tipologia, riciclato totalmente e
>>> riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere con un risparmio globale di
>>> circa 2,3 milioni di euro.[22][5]
>>
>> Lo stadio è una struttura architettonica in cui si svolgono
>> manifestazioni sportive, dotata di spazi per ospitare gli spettatori e
>> altri servizi. Negli sport all'aperto, lo stadio indica la zona delle
>> tribune che ospitano gli spettatori.
>> Indice [nascondi]
>> 1 Lo stadio antico
>> 2 Lo stadio moderno
>> 3 Voci correlate
>> 4 Altri progetti
>> 5 Collegamenti esterni
>> Lo stadio antico [modifica]
>>
>>
>>
>> L'FNB Stadium, dove si sono disputate le ultime fasi del Campionato
>> mondiale di calcio 2010
>> Il termine trae origine dal greco stadion, che era un'unità di misura
>> corrispondente a circa 200 metri.
>> Il più antico stadio conosciuto è quello di Olimpia, nel Peloponneso
>> occidentale in Grecia, dove furono condotti i Giochi olimpici
>> dell'antichità fin dall'anno 776 a.C. Inizialmente i Giochi
>> consistevano in un singolo evento, una gara di corsa attraverso la
>> lunghezza dello stadio.
>> La pratica di standardizzare le piste da corsa ad una lunghezza di
>> 180-200 metri fu seguita poi dai Romani. La capacità umana di sostenere
>> la massima velocità è ritenuta diminuire dopo circa 200 metri di
>> sforzo, un fatto che può essere osservato anche nelle gare atletiche
>> moderne. I resti degli stadi greci e romani sono stati rinvenuti in
>> numerose città antiche, e tra i più famosi di essi vi sono lo Stadio
>> Panatenaico di Atene, in cui si svolsero i primi Giochi Olimpici
>> dell'epoca moderna nel 1896, e lo Stadio di Domiziano a Roma. Lo stadio
>> moderno [modifica]
>>
>> Per approfondire, vedi la voce Impianti sportivi.
>>
>>
>> Stadio olimpico a Roma
>> Esistono attualmente diversi tipi di stadio, in funzione delle
>> specialità sportive. Uno stadio per il calcio, per il tennis o per il
>> rugby è formato da tribune che circondano il campo di gioco. Tra le
>> tribune e il campo può esservi una pista di atletica e altri spazi
>> destinati allo svolgersi di attività sportive. In questo caso lo stadio
>> può ospitare manifestazioni di atletica.
>> Analogamente negli sport invernali che si svolgono generalmente al
>> coperto e su pista di ghiaccio, come l'hockey su ghiaccio, il
>> pattinaggio o il curling, lo stadio è composto da tribune che
>> circondano la pista. Lo stadio più grande del mondo è il Rungrado May
>> Day Stadium a Pyongyang (Corea del Nord) che ha una capienza di 150.000
>> posti a sedere e copre una superficie di 207.000 m², mentre lo stadio
>> più grade d'Italia è lo stadio Giuseppe Meazza di Milano, inaugurato
>> nel 1926 che ha una capienza di 82.955 posti a sedere.
>
> Le natiche costituiscono la parte superiore della coscia e quella
> inferiore del tronco dei primati.
> La parola "natiche", anche dette glutei o chiappe o culo (volgare
> derivante dal latino culus) o fondoschiena o sedere o posteriore o di
> dietro o deretano, identificano una rotondità adiposa sovrastante il
> muscolo grande gluteo, che ricopre l'intera regione glutea, costituita
> dai piani ossei dell'anca e dell'ischio. Il margine superiore è
> individuato dalla cresta iliaca e quello inferiore è dal solco
> orizzontale del gluteo. Le natiche sono separate dal solco intergluteo,
> in cui è situato l'ano. I glutei permettono ai primati di sedersi senza
> il bisogno di poggiare il proprio peso sugli arti, come fanno gli altri
> mammiferi. Indice [nascondi]
> 1 Connotazioni
> 2 Sinonimi nel romanesco del Belli
> 3 Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo) 4 Altri progetti
> Connotazioni
>
>
>
> Natiche femminili
>
>
> Natiche maschili
> Le natiche in quanto segnale sessuale sono considerate attraenti da
> molte culture, e valutate esteticamente in vario modo. Fin dalla
> preistoria si possiedono raffigurazioni di donne dai caratteri sessuali
> (in particolare le natiche) esageratamente accentuati (le "Veneri del
> Neolitico"). Nell'antichità classica spesso Venere/Afrodite è
> raffigurata come "callipigia" (cioè "dalle belle natiche", dal greco
> kalós e pygé). Le natiche della donna, vista di spalle, sono iscrivibili
> in un cerchio. Quelle dell'uomo sono approssimativamente iscrivibili in
> un quadrato (confronta immagini a lato). Le natiche, normalmente coperte
> nella maggior parte delle culture, possono essere esposte come segno di
> protesta, per provocazione o per semplice divertimento. Scoprire le
> natiche di qualcuno all'improvviso può essere fonte di umiliazione (da
> questo deriva la locuzione "prendere per il culo" come sinonimo di
> "prendere in giro, dileggiare").
> Molti comici, scrittori e artisti trovano in tutto questo una fonte di
> umorismo e divertimento.
> È molto comune l'uso delle natiche come metonimia per l'intera persona,
> spesso con connotazioni negative. Ad esempio una persona può dire "muovi
> il culo" come esortazione per la fretta o urgenza. Espresso come una
> funzione punitiva, una punizione o un attacco diventa "prendere a calci
> in culo". Una connotazione positiva è presente nella popolare
> espressione "avere culo", dove le natiche simboleggiano la fortuna.
> Sinonimi nel romanesco del Belli
>
> Così come per gli organi sessuali maschili (comprendente pene e
> testicoli) e femminili, Giuseppe Gioachino Belli volle dedicare un suo
> ironico sonetto ai sinonimi del termine "natiche" adottati comunemente
> dal popolino romano (o supposti tali). (IT) (ROM)
> « Pijjate e ccapate
>
> Pe nnun dí cculo, ppòi dí cchiappe, ano, preterito, furello, chitarrino,
> patume, conveggnenze, signorino, 1
> mela, soffietto, e Rrocca-Canterano.2
>
> Di’ ttafanario, culeggio-romano,3
> Piazza-culonna,4 Culiseo,5 cuscino,
> la porta der cortile, er perzichino,
> bbommè,6 ffrullo, frullone e dderetano.
>
> Faccia de dietro, porton de trapasso, er cularcio,7 li cuarti, er
> fiocco, er tonno, e ll’orgheno, e ’r trommone,8 e ’r contrabbasso.
>
> E cc’è cchi lluna-piena l’ha cchiamato, nacch’e ppacche, sedere,
> mappamonno,
>
> cocommero, sescesso, e vviscinato.9 » (IT)
> « Prendete e capàte
>
> Per non dire culo, puoi dire chiappe, ano, preterito, furello,
> chitarrino,
> patume, convenienze, signorino,
> mela, soffietto, e Rocca-Canterano.
>
> Di’ tafanario, culeggio-romano,
> Piazza Culonna, Culiseo, cuscino,
> la porta del cortile, il perzichino,
> bombè, frullo, frullone e deretano.
>
> Faccia di dietro, porton di trapasso, il cularcio, i quarti, il fiocco,
> il tondo, e l’organo, e il trombone, e il contrabbasso.
>
> E c’è chi l’ha chiamato luna piena, nacch’e ppacche, sedere, mappamondo,
>
> cocomero, secesso, e vicinato. »
> (Giuseppe Gioachino Belli, sonetto n. 614, Pijjate e ccapate, datato 15
> dicembre 1832)
> Note dell'autore. 1. Nome prediletto dalle monache. 2. Paese dello Stato
> romano; equivoco di monticello, da càntero. 3. Collegio romano. 4.
> Piazza Colonna. 5. Colosseo, detto veramente da’ plebei di Roma er
> Culliseo. 6. Bombé. 7. Specie di taglio di bestia grossa presso l’ano.
> 8. Trombone. 9. Allorché un ano sia enorme, dicesi: «Pare un vicinato».
> Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo)
>
>
>
> Le natiche de La Giumenta al Museo di San Martino (Napoli) Si possono
> trovare riferimenti senza fine, anche durante i giorni del Codice Hays
> (vedi). Secondo le regole istituite dal codice le natiche non potevano
> essere esposte se non in un contesto non sessuale, come la sculacciata
> di un bambino o in situazioni umoristiche. Già nel 1939 nel film Il mago
> di Oz (The Wizard of Oz) lo zio Henry tiene il cancello aperto per Miss
> Gulch e al momento giusto lo lascia andare in modo tale che sculacci
> l'antipatica signora proprio sulle natiche... il tutto enfatizzato da
> una sottolineatura ("thunk") della colonna sonora.
> C'è una scena anche nel film del 1942 Ribalta di gloria (Yankee Doodle
> Dandy) in cui il padre di Cohan vuole punire suo figlio che aveva
> disobbedito. Egli non può picchiarlo sulle parti che potrebbe mostrare o
> dove i segni sarebbero evidenti durante gli spettacoli di vaudeville
> della famiglia. Il padre, frustrato, alla fine esclama: "C'è una parte
> senza talenti!". Fa piegare il giovane George sopra le sue ginocchia e
> inizia a sculacciarlo, con la farina (rimasta da una prodezza mostrata
> precedentemente) che volando enfatizza l'impatto dei colpi. In
> Inghilterra, negli anni trenta, prese a circolare un foglio goliardico,
> che però ebbe grande successo di popolarità, le cui tematiche vertevano
> su una fantasiosa propaganda in stile politico delle natiche; poiché si
> trattava di una risposta satirica nei confronti del Fronte Popolare
> francese, che si era espresso negativamente nei confronti della Corona e
> del quale si temeva che potesse riscuotere simpatie nel Regno Unito, fu
> intitolato ispirandosi proprio al partito, che in inglese si chiamava
> "The Popular Front", opponendogli sapidamente "The Popular Behind". La
> comica Ado Annie nel film musicale del 1955 Oklahoma! si ritrova vittima
> di attenzioni non volute almeno due volte. La prima volta ella menziona
> qualcosa circa il paragone con un gatto persiano, visto che entrambi
> "hanno code morbide e rotonde". Poi, durante la canzone The Farmer and
> the Cowman fa un commento divertente e Aunt Eller le sculaccia il
> sedere.
> Il film horror del 1956 Il giglio nero (The Bad Seed) ha un finale
> piuttosto sciocco nel quale la madre sculaccia quel birbante del figlio
> per aver ucciso numerose persone durante lo svolgimento del film. Nel
> film I due colonnelli 1962, Totò pronuncia la prima parolaccia del
> cinema italiano (ed unica mai proferita da lui) dando un infervorato
> consiglio all'ufficiale tedesco che insisteva nel fargli notare di avere
> pieni poteri: "Badate, colonnello, io ho carta bianca!" "E ci si pulisca
> il culo!!"
> Nel 1966 Yoko Ono diresse un film sperimentale di circa 90 minuti, No.
> 4, conosciuto anche con il titolo di Bottoms (sedere), che consiste in
> nient'altro che nella misurazione di natiche umane, in movimento mentre
> le persone camminano o su una piattaforma girevole. Nel 1971,
> nell'avventura di James Bond Agente 007 - Una cascata di diamanti
> (Diamonds are Forever), Jill St. John ha un trasmettitore non molto
> sottile nascosto nella parte inferiore del suo bikini. Il furfante
> Charles Gray nota l'oggetto e dice: «Stiamo mostrando più "guance" del
> solito, vero, Miss Case?»; è da notare che il termine inglese "cheeks"
> indica sia le guance che le natiche. Nel film del 1977 Il bandito e la
> madama (Smokey and the Bandit), Frog (Sally Field) dice a Bandit (Burt
> Reynolds) che un precedente fidanzato l'ha lasciata perché: "Le mie
> guance sono troppo grosse". Dopo una pausa significativa, lei si dà un
> pizzicotto sulla faccia e dice: "Queste guance!"
> Intorno agli anni settanta la televisione stava iniziando ad essere più
> liberale. Ci fu un episodio del The Bob Newhart Show in cui si venne a
> sapere che la segretaria di Bob, Carol, si era fatta un tatuaggio sul
> didietro, che ora stava di cercando di togliere. Bob sembrò esserne
> divertito e commentò con un sorrisetto: "Fai bene, non è bello essere
> presi per il culo"
> In un episodio di Giorno per giorno, Annie (Bonnie Franklin) parlava con
> sé stessa allo specchio dicendo tra i singhiozzi: "La bambinaia Annie
> con il sedere grande e grosso!" In un talk show notturno Lee Marvin
> sostenne di aver ricevuto un Purple Heart durante la Seconda guerra
> mondiale e gli ospiti fecero l'errore di chiedergli dove fosse stato
> colpito: "Nel culo!" rispose prontamente.
> Nel 1994 nel film Forrest Gump il personaggio principale aveva appena
> ricevuto una medaglia dal presidente Lyndon Johnson che fece l'errore di
> chiedere a Forrest dove fosse stato colpito: "Nel culo, Sir!". Egli
> allora si girò e si tirò giù i pantaloni per mostrare esattamente dove
> si trovasse la sua ferita.
> Il magazine Rolling Stone considerava gli anni novanta come "la decade
> del culo" a causa di numerose canzoni, soprattutto hip hop e R'n'B, dove
> veniva esaltata questa parte anatomica. Nell'ultima parte del XX secolo
> questa parte del corpo è realmente "uscita allo scoperto" ed è diventata
> un topos della cultura popolare.

Il sesso anale (in alcuni casi chiamato anche sodomia, in riferimento al
racconto biblico della distruzione di Sodoma) è una particolare pratica
sessuale che consiste nell'inserzione nell'ano e nel retto, del pene o di
altre parti anatomiche o di oggetti.
Indice [nascondi]
1 Descrizione
2 Rischi e precauzioni
3 Altre forme di sessualità anale
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
Descrizione [modifica]

La presenza nella regione peri anale, nel canale anale e nel retto di
terminazioni nervose sensoriali, ha portato nel tempo a considerare
erogena questa zona del corpo umano. La sensazione di piacevolezza
percepita verso uno stimolo esterno in questa zona, varia da una persona
all'altra e può risultare piacevole sia per chi penetra sia per chi viene
penetrato. Nei maschi, può essere ulteriore fonte di piacere la
stimolazione della prostata durante la penetrazione. Spesso la donna, nel
ruolo di soggetto passivo, associa alla penetrazione anale la
masturbazione clitoridea e/o vaginale, la quale, oltre ad incrementare la
sensazione di piacere, contribuisce a rilassare la muscolatura anale,
agevolando la penetrazione. Alcuni maschi la preferiscono rispetto alla
vaginale, la forte stretta sul pene del muscolo dello sfintere può
offrire una sensazione di maggior piacere, solitamente i "partner"
tendono a raggiungere l'orgasmo contemporaneamente, così che quello
attivo possa godere delle ripetute contrazioni anali del passivo.
D'altra parte, specialmente per il soggetto passivo della penetrazione e
in particolare le prime volte in cui lo si pratica, la penetrazione può
risultare molto dolorosa e addirittura provocare lesioni all'ano.
Generalmente il soddisfacimento che deriva da questo tipo di rapporto non
è solo conseguenza di sensazioni fisiche ma anche del piacere psicologico
di infrangere un tabù, spesso riconducibile all'educazione religiosa o di
tipo repressivo e sessuofobico, la quale, in genere, considera tale
pratica sessuale una perversione contro natura collegata con entità
maligne, pertanto vietata. Il sesso anale è ancora un tabù in alcune
culture ed è illegale sotto alcune giurisdizioni.
Rischi e precauzioni [modifica]



Sesso anale in una rappresentazione grafica


Sesso anale dal Fanny Hill di Édouard-Henri Avril.
Il rapporto anale praticato senza precauzioni, ovvero senza profilattico,
espone ad un alto rischio di contrarre malattie sessualmente
trasmissibili (come l'AIDS o la sifilide). Alcuni patologi hanno inoltre
ritenuto opportuno definire una sintomatologia nota come bowel syndrome o
sindrome viscerale, collegata con questa pratica sessuale, che ingloba
varie patologie come condilomatosi genitale, emorroidi, proctite
infettiva batterico-micotica, fistole anali, ascessi rettali, ragadi
anali croniche, amebiasi, gonorrea, sifilide, ulcere anali e
linfogranuloma venereo di Nicholas - Favre e congestione prostatica[1]
[2].
Ad esempio il rischio di contrarre il virus HIV in un rapporto anale è
valutato dallo 0.01% allo 0.185% nel caso di rapporto anale insertivo, e
dallo 0.5% al 3% nel caso di rapporto anale ricettivo, che è un rischio
molto più alto rispetto a rapporti vaginali[3].
L'ano, non essendo biologicamente destinato alla penetrazione, non è in
grado di lubrificarsi autonomamente come avviene nella vagina, e dunque
generalmente, per chi pratica il sesso anale diviene indispensabile,
prima della penetrazione, prestare molta attenzione alla lubrificazione
della zona interessata, in genere ricorrendo a lubrificanti specifici,
quali gel a base d'acqua (lo stesso usato per visite ginecologiche o per
lubrificazione vaginale) reperibili in farmacia o nei sexy-shop.
È meno frequente, allo scopo, l'uso di pomate a base di vaselina, oli
cosmetici o alimentari, burro alimentare; sebbene questi prodotti
appaiano sul momento efficaci, rispetto al gel, alla lunga sono
sconsigliabili perché possono determinare, con un'elevata frequenza, la
rottura del profilattico ed essere fonte di irritazioni e reazioni
allergiche.
Occorre altresì consigliare, soprattutto ai neofiti che vogliono iniziare
questa pratica, un approccio graduale; non sono rari i casi in cui il
soggetto passivo, nonostante sia disposto a sottoporsi al rapporto, dopo
i primi tentativi non riusciti, si convinca di non essere in grado, per
conformazione fisica o per soglia di resistenza al dolore, di sostenere
la penetrazione del partner. Il muscolo anale è dotato di elevata
elasticità ma richiede una preparazione graduale e progressiva, in alcuni
casi protratta anche per giorni o settimane. Il partner, con l'ausilio di
un buon lubrificante, dovrebbe iniziare con l'uso delle dita, a
massaggiare delicatamente l'ano internamente con moto rotatorio e lento,
prima un dito, poi due e così via, sempre adeguando i propri movimenti
sulle sensazioni percepite dal partner. In questo modo, dilatandolo in
modo graduale e progressivo, si predispone il muscolo anale a rilassarsi
completamente in previsione della penetrazione; un valido ed ulteriore
ausilio tecnico può essere costituito dai butt-plug.
Taluni, proprio per ridurre gli effetti dolorosi della forte stretta sul
pene, fanno ricorso a profilattici ritardanti presenti in commercio sulla
cui superficie interna è presente una blanda soluzione anestetica
generalmente a base di lidocaina.
La pratica del sesso anale non comporta, in teoria, il rischio di
gravidanze; tuttavia, in pratica, perdite di sperma dall'ano possono
raggiungere la vagina e causare la fecondazione.[4] Viene quindi
consigliato comunque di usare il preservativo, anche perché il suo uso
riduce drasticamente il rischio di contagio da malattie veneree, e perché
è psicologicamente rassicurante dal punto di vista meramente igienico.
Un comportamento rude e brusco, insufficiente lubrificazione, o l'uso di
oggetti non adatti a questo uso, potrebbero causare lacerazioni alla
muscolatura e/o alla mucosa rettale, con conseguenti lesioni che devono
essere tempestivamente valutate da un medico. Queste lesioni aumentano di
molto il rischio di contagio di diverse malattie.
Si può escludere per questi comportamenti il rischio d'incontinenza, non
sembrando esistere casi documentati procurati da sessualità anale. Uno
studio dell American Journal of Gastenerology non ha individuato
differenze significative nel livello di incontinenza (in un campione di
58 persone) fra individui omosessuali analmente ricettivi ed
eterosessuali senza esperienze di sesso anale [5]. La questione è
comunque controversa e restano necessarie ulteriori indagini prima di
escludere tale complicanza.
Un'altra fonte di rischio per contagio di malattie a trasmissione feco-
orale è la pratica di sesso orale, successivo a quello anale.
Altre forme di sessualità anale [modifica]

Al sesso anale sono associate numerose ulteriori pratiche erotiche, tra
le quali:


Un "butt-plug"
l'uso delle dita:
l'uso di clisteri sia a fini igienici sia come gioco di ruolo nell'ambito
sottomissione/umiliazione;
l'uso di "butt-plug" (letteralmente: tappi anali) di varie grandezze e
forme, si indossano sotto la biancheria intima per archi di tempo più o
meno lunghi, anche durante il disbrigo dei lavori domestici o sul posto
di lavoro; sono anche utilizzati per il "training anale", una tecnica per
aumentare gradualmente l'elasticità del muscolo anale per rendere più
agevole la penetrazione con il pene;
il cosiddetto "fisting" cioè l'introduzione dell'intera mano nell'ano del
ricevente. Tale pratica, tenuto conto della conformazione dell'anatomia
umana in prossimità dell'intestino, può risultare pericolosa se praticata
da persone con poca esperienza o senza l'ausilio di lubrificanti.
Penetrazioni troppo violente possono produrre danni che vanno dalla
lacerazione dell'aponevrosi perineale, con conseguente prolasso ano-
rettale, fino alla perforazione del retto.



--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
Connor MacLeod
2011-10-18 14:47:36 UTC
Permalink
Il retto è la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra
la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano.
Indice [nascondi]
1 Patologia
2 Voci correlate
3 Altri progetti
4 Collegamenti esterni
Patologia [modifica]

La patologia del retto comprende:
neoplasie del retto, rappresentano il 5% di tutti i tumori
dell'intestino e sono quasi sempre gravi, a causa del ritardo con cui
vengono diagnosticate
infiammazione rettale, molte delle malattie infiammatorie del colon
colpiscono anche il retto (ad esempio la colite ulcerosa)
prolasso del retto
stenosi
lesioni traumatiche, alquanto rare, più comuni quelle all'ano
emorroidi
presenza di corpi estranei nel retto.
Occorre considerare, infine, anche le malformazioni congenite nella
costituzione del segmento intestinale.
Voci correlate [modifica]

Rettocele
Rettomanometria
Rettorragia
Rettoscopia
Rettosigmoidoscopia
Rettosigmoscopio
Rettovescicale
snowdog
2011-10-18 14:48:24 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 16:47:36 +0200, Connor MacLeod ha scritto:

> Il retto è la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra
> la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano. Indice
> [nascondi]
> 1 Patologia
> 2 Voci correlate
> 3 Altri progetti
> 4 Collegamenti esterni
> Patologia [modifica]
>
> La patologia del retto comprende:
> neoplasie del retto, rappresentano il 5% di tutti i tumori
> dell'intestino e sono quasi sempre gravi, a causa del ritardo con cui
> vengono diagnosticate
> infiammazione rettale, molte delle malattie infiammatorie del colon
> colpiscono anche il retto (ad esempio la colite ulcerosa) prolasso del
> retto
> stenosi
> lesioni traumatiche, alquanto rare, più comuni quelle all'ano emorroidi
> presenza di corpi estranei nel retto. Occorre considerare, infine, anche
> le malformazioni congenite nella costituzione del segmento intestinale.
> Voci correlate [modifica]
>
> Rettocele
> Rettomanometria
> Rettorragia
> Rettoscopia
> Rettosigmoidoscopia
> Rettosigmoscopio
> Rettovescicale


In patologia, un tumore (dal latino tumor, «rigonfiamento») o neoplasia
(dal greco néos, «nuovo», e plásis, «formazione») è, nella definizione
dell'oncologo R.A. Willis, «una massa abnormale di tessuto che cresce in
eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in
questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il
processo»[1], definizione accettata a livello internazionale[2].
La crescita incontrollata e scoordinata, a scapito dell'omeostasi
tissutale, di un gruppo di cellule è determinata da alterazioni del loro
proprio patrimonio genetico, ed è alla base di una vasta classe di
malattie, classificate per diverse caratteristiche, ma principalmente in
tre modi:
secondo il tipo istologico originario delle cellule proliferanti,
principalmente in tumori epiteliali, mesenchimali, delle cellule del
sangue o del tessuto nervoso;
secondo l'aggressività e il decorso clinico previsto, in tumori benigni
(non cancerosi) e tumori maligni (cancerosi, o cancro);
secondo la stadiazione tumorale, o Classificazione TNM, per quanto
riguarda i tumori maligni.
Indice [nascondi]
1 Incidenza e mortalità
2 Classificazione
3 Descrizione
4 Caratteristiche
5 Terapie
6 Comportamento biologico: benignità e malignità
6.1 Diagnosi
6.2 Caratteristiche
7 Epidemiologia dei tumori
8 Note
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Incidenza e mortalità [modifica]

I tumori maligni degli epitelî, detti carcinomi, sono la categoria più
frequente di cancro. La classe neoplasie[3], da definizione ICD-10,
costituisce una delle principali cause di morte nei Paesi sviluppati. In
Italia, per esempio, nel 2007[4] sono morte 572.881 persone: 224.311 per
cause riconducibili al sistema cardiovascolare, e 171.625 a causa di
tumori (in massima parte maligni); in quest'ultimo gruppo, le patologie
più diffuse sono stati i tumori maligni del sistema respiratorio
(soprattutto carcinoma del polmone; 34.610 morti), il carcinoma del colon-
retto (18.349), della mammella (12.050), dello stomaco (10.522), oltre ai
tumori maligni (generalmente non epiteliali) del sistema immunitario
(13.880 morti).
Classificazione [modifica]

La nomenclatura dei tumori si fonda generalmente sulla morfologia
microscopica (con una nomenclatura indicata da organizzazioni
internazionali come il WHO, intimamente collegata all'istogenesi (tessuto
di derivazione) e al comportamento biologico (benignità o malignità)
delle neoplasie; applicato correttamente la nomenclatura, è possibile
applicare un sistema di codifica. Un esempio di sistema di codifica delle
malattie, tumori compresi, è lo SNOMED.
Esemplari sono, invece, la classificazione per organo di insorgenza e la
classificazione per estensione della malattia; l'estensione della maggior
parte dei tumori maligni nell'organismo (lo stadio) viene classificata,
in genere, attraverso il metodo TNM proposto e tenuto aggiornato dalla
UICC
Nomenclatura dei principali tumori[5]
Tessuto di origine Tumori benigni Tumori maligni
Tessuti mesenchimali non linfo-emopoietici Sarcoma
Tessuto connettivo Fibroma Fibrosarcoma
Tessuto adiposo Lipoma Liposarcoma
Tessuto cartilagineo Condroma Condrosarcoma
Tessuto osseo Osteoma Osteosarcoma
Muscolo liscio Leiomioma Leiomiosarcoma
Muscolo striato Rabdomioma Rabdomiosarcoma
Endotelio Emangioma Angiosarcoma
Linfendotelio Linfangioma Linfangiosarcoma
Sinovia — Sarcoma sinoviale
Mesotelio — Mesotelioma
Meningi Meningioma Meningioma invasivo
Tessuti mesenchimali linfo-emopoietici
Linea ematopoietica linfoide — Leucemia linfoide
Linfoma
Mieloma
Linea ematopoietica mieloide — Leucemia mieloide
Epitelî Carcinoma
Epitelî di rivestimento Papilloma Carcinoma
Epitelî ghiandolari Adenoma Adenocarcinoma
Epitelio della placenta Mola idatiforme Coriocarcinoma
Cellule germinali del testicolo — Seminoma
Tessuti nervosi
Glia Glioma Glioblastoma
Neuroni Neurocitoma Neuroblastoma
Melanociti Nevo melanocitico Melanoma
Cellule totipotenti (nelle gonadi o in residui embrionali) Teratoma
maturo, cisti dermoide Teratoma immaturo, teratocarcinoma
Descrizione [modifica]

Affinché una cellula diventi tumorale, deve accumulare una serie di danni
al suo sistema di controllo della riproduzione. Infatti il cancro è una
malattia genetica delle cellule somatiche. Tutte le cellule cancerose e
precancerose presentano alterazioni, spesso molto estese, del loro
assetto cromosomico (cariotipo): il numero di cromosomi presenti nel loro
nucleo può essere alterato e i cromosomi stessi sono danneggiati,
multipli o mancanti (aneuploidia): questa osservazione, fatta all'inizio
del XX secolo da David von Hansemann e Theodor Boveri, fu la base della
teoria dei tumori come "malattie cromosomiche" accettata in medicina fino
alla scoperta della struttura del DNA a metà del secolo scorso e del
meccanismo delle mutazioni genetiche.
L'alterazione cromosomica delle cellule tumorali è talmente estesa da
fornire la prova che in ogni caso di tumore tutte le cellule cancerose
discendano da una unica cellula madre mutata (popolazione cellulare
clonale): tutte infatti condividono la stessa esatta forma di danno
genetico, tanto complessa da rendere altamente improbabile l'eventualità
di due cellule madri diverse che hanno subito per caso la stessa serie di
mutazioni.
Alla base della patogenesi del tumore c'è la mutazione di determinati
geni:
i proto-oncogeni,
i geni oncosoppressori,
i geni coinvolti nella riparazione del DNA.
Questi ultimi sono quelli che garantiscono la stabilità genetica perché
se altri geni sono mutati per azione per esempio di agenti cancerogeni,
questi riparano il DNA prima che vada incontro alla replicazione, prima
cioè che queste mutazioni diventino stabili. Il casuale disordine
genetico che caratterizza le cellule tumorali spiega l'estrema
variabilità per aspetto, effetti, sintomi e prognosi delle molte forme di
cancro note. Il grado di aneuploidia, cioè il numero e l'entità dei
difetti cromosomici, viene impiegato nelle biopsie come misura del
potenziale canceroso di eventuali cellule anomale riscontrate.
Il cancro può colpire persone di ogni età, ma le persone anziane sono
colpite con maggiore frequenza, perché i danni genetici tendono ad
accumularsi con il tempo. Nei paesi sviluppati il cancro è una delle
prime cause di morte. Le mutazioni necessarie che una data cellula deve
accumulare per dare origine a un cancro sono i seguenti, e sono comuni a
tutti i tipi di cancro:
acquisizione dell'autonomia moltiplicativa per sopravvenuta incapacità a
sottostare ai meccanismi regolatori della proliferazione cellulare;
assenza di inibizione dipendente dalla densità (le cellule normali si
moltiplicano fino a una definita densità cellulare, raggiunta la quale
diventano quiescenti);
ridotta capacità di adesione con altre cellule o componenti tissutali;
assenza di matrice extracellulare (spesso digerita da proteasi) che
favorisce l'invasione di tessuti normali adiacenti;
angiogenesi: formazione di nuovi vasi sanguigni per fornire ossigeno e
fattori nutritivi alle cellule tumorali;
riduzione o perdita della capacità differenziativa;
acquisizione della capacità di replicazione illimitata per effetto
dell'espressione della telomerasi;
riduzione o perdita della possibilità di andare incontro a morte
cellulare programmata (apoptosi).
perdita della cosiddetta inibizione da contatto.
Oltre a queste possono verificarsi (e di solito si verificano) anche
altre mutazioni, dipendenti dal particolare tipo di cellula originaria e
dalla esatta sequenza dei danni genetici.
Caratteristiche [modifica]

I tumori, nonostante il meccanismo generale di origine sia unico, possono
manifestare una gamma molto vasta di evoluzioni e sintomatologie. In
tutti però è costante un aumento del numero di cellule cancerose, dovuto
alla maggiore velocità di riproduzione cellulare, per cui un maggior
numero di cellule tumorali si moltiplica ed un minor numero di esse
muore, mentre quelle che sopravvivono continuano a moltiplicarsi. Di
solito la crescita di un tumore segue una legge geometrica: è molto lenta
all'inizio, ma accelera all'aumentare della massa del tumore. La
dimensione critica di un tumore è di circa 1 centimetro cubico: raggiunta
tale dimensione il tumore inizia a crescere molto velocemente e a dare
luogo ai primi sintomi, e diventa rilevabile con visite mediche e analisi
(marker tumorali presenti nel sangue); spesso però i sintomi iniziali
vengono ignorati o sottovalutati.


Carcinoma squamoso della laringe (ben differenziato).
La neoplasia può avere origine benigna o maligna a seconda delle
caratteristiche delle cellule neoplastiche. In particolare si chiama
cancro quando ha caratteristiche infiltranti (cioè si infiltra negli
organi adiacenti), aspetto morfologico molto dissimile dalla cellula di
base e presenta la caratteristica di recidivare molto spesso dopo
resezione chirurgica. Si definisce invece tumore quando ha
caratteristiche non infiltranti ma espansive (provoca quindi dolore da
compressione), aspetto morfologico non molto dissimile dalla cellula di
base e presenta un basso tasso di recidiva dopo asportazione chirurgica.
Il termine tumore, che letteralmente significa tumefazione, è stato
coniato sulla base dell'aspetto macroscopico della maggior parte dei
tumori che si presentano molto frequentemente, ma non sempre, con una
massa rilevante sul sito anatomico di origine. Il termine neoplasia, che
letteralmente significa nuova formazione, è sinonimo del precedente ma
prende in considerazione, più che l'aspetto esteriore della massa, il
contenuto cellulare della stessa che è costituito da cellule di "nuova
formazione".
Infine il termine cancro (granchio) è stato coniato sulla base
dell'osservazione che le cellule neoplastiche nel corso della loro
moltiplicazione formano propaggini che avvinghiano le cellule normali
vicine e le distruggono, così come il crostaceo fa con le sue chele nei
riguardi della preda.
La branca della medicina che si occupa di studiare i tumori sotto
l'aspetto eziopatogenetico, diagnostico e terapeutico è definita
oncologia.
Terapie [modifica]

Il problema principale nella terapia dei tumori è che il sistema
immunitario del paziente non distingue le cellule tumorali da quelle
sane, e quindi non reagisce alla loro presenza, o nei casi in cui
reagisce non lo fa con sufficiente energia. Inoltre poiché
strutturalmente le cellule tumorali sono ancora, di massima, cellule
umane, anche gli antibiotici e gli antivirali non hanno alcun effetto su
di esse: non solo, ma qualunque farmaco studiato per agire contro cellule
tumorali deve essere testato con estrema attenzione per verificare che
non agisca anche sulle cellule normali dell'organismo. La grande velocità
di riproduzione delle cellule cancerose le rende però molto più
vulnerabili alle radiazioni rispetto ai tessuti sani: questa debolezza
viene sfruttata per curare molti tipi di tumore solido con la
radioterapia (bombardamento con raggi gamma) nel tentativo di uccidere
più cellule maligne possibili.
La chemioterapia invece sfrutta la sensibilità specifica dei singoli
tumori a determinate sostanze, e per ogni paziente viene studiata una
miscela personalizzata di più farmaci. Quasi sempre in questo "cocktail
su misura" sono presenti uno o più inibitori della mitosi, come il
tassolo e suoi derivati, per ostacolare la proliferazione cellulare: sono
questi i responsabili della alopecia (perdita dei capelli e dei peli) che
affligge i pazienti sottoposti a chemioterapia.
L'efficacia delle terapie tradizionali risulta potenziata da applicazioni
di ipertermia oncologica, una terapia riconosciuta dal sistema sanitario
nazionale italiano (codificata nel prontuario terapeutico con il codice
9985.2 ), inserita nei livelli minimi assistenziali ma ancora poco
presente nelle strutture ospedaliere italiane.
La terapia del cancro ha, come obiettivo ideale, l'eliminazione
dall'organismo di tutte le cellule tumorali. Quando questo obiettivo
viene raggiunto, si ottiene la guarigione completa. Nonostante un grande
sforzo di ricerca, tale obiettivo non viene raggiunto in molti casi; il
ruolo delle cure mediche resta comunque importante anche nei casi in cui
la guarigione completa non venga raggiunta, perfino nei casi in cui le
cure consistono nella sola terapia palliativa, il cui importantissimo
obiettivo è il sollievo di sintomi, in particolare del dolore, ed il
miglioramento della qualità della vita del malato.
In generale, la terapia del cancro - per quanto riguarda l'obiettivo di
guarire l'organismo malato, di ridurre l'estensione della malattia
ottenendo una regressione parziale, o di rallentarne la progressione - si
basa sull'applicazione di una serie di tecniche diverse integrate fra di
loro, con protocolli specifici per lo specifico tipo di cancro e per le
caratteristiche del paziente, ferma restando la libertà di scelta del
paziente fra i diversi approcci possibili e il suo consenso informato al
protocollo proposto.
Poiché il cancro colpisce più frequentemente la popolazione anziana, in
molti casi la regressione parziale o anche il semplice rallentamento
della progressione equivale, in sostanza, alla guarigione completa, in
quanto libera il malato dai sintomi di malattia per tutto il suo periodo
di vita residua.
Le tecniche utilizzate sono:
la chirurgia
la radioterapia
la chemioterapia
l'ormonoterapia
la immunoterapia
l'ipertermia
altre tecniche (termodistruzione con radiofrequenze; alcoolizzazione;
crioterapia; embolizzazione e chemioembolizzazione), in genere
appannaggio della radiologia interventistica.
Comportamento biologico: benignità e malignità [modifica]

I tumori si suddividono in:
"benigni", sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro
caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia
moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto
espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i tumori
benigni che originano dall'epitelio ghiandolare (adenomi) sono spesso
avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li
delimitano nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un
rapporto di contiguità.
"maligni" o "cancro", sono invece costituiti da cellule che appaiono
morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali.
L'atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è
il tumore, si manifesta con mancanza di uniformità nella forma e nelle
dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari, in
particolare del nucleo, che è frequentemente ipertromico ed in fase
mitotica. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente
infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a
quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto col
termine "invasività neoplastica".
"borderline", in alcuni casi, i tumori presentano un comportamento
intermedio fra la malignità e la benignità (tumori "borderline") o
risultano inclassificabili (tumori a comportamento biologico incerto). In
questi casi, generalmente la frequenza delle metastasi è molto bassa e il
decorso è lento. Un esempio è il Tumore stromale gastrointestinale.
Diagnosi [modifica]
La natura dei tumori e la loro estensione nell'organismo (stadiazione)
viene diagnosticata preliminarmente con l'esame clinico, integrato dai
dati di laboratorio e dalle tecniche di diagnostica per immagini
(ecografia, esami radiologici tradizionali o computerizzati (TAC),
scintigrafia con radioisotopi, imaging a risonanza magnetica, PET); la
conferma diagnostica della natura, del grado di malignità (grading) e
dell'estensione dei tumori (staging) spetta ancora all'anatomia
patologica ed in particolare all'esame istologico dei tessuti, sempre più
spesso integrato da tecniche di smascheramento di antigeni (ad esempio,
mediante le colorazioni immunoistochimiche) o di tecniche di biologia
molecolare per lo studio degli acidi nucleici (genomica) o delle proteine
(proteomica).
Inoltre esiste una classificazione internazionale per descrivere il
tumore, la TNM.
Caratteristiche [modifica]
Caratteristiche Tumori benigni Tumori maligni
Struttura
Il tessuto neoplastico:
presenta cellule simili a quelle del tessuto di origine;
conserva in gran parte le caratteristiche morfologiche e funzionali del
tessuto di origine;
è localizzato e facilmente individuabile.
Il tessuto neoplastico:
presenta cellule molto diverse da quelle del tessuto di origine;
perde ogni caratteristica morfologica e funzionale del tessuto di origine;
è distribuito e difficile da individuare.
Crescita
Espansiva: il tumore cresce lentamente, è ben delimitato e spesso
contenuto in un feltro di fibre reticolari e collagene; si espande
comprimendo i tessuti circostanti ma non si infiltra in essi.
Infiltrativa/Espansiva: il tumore non ha confini netti, e oltre a
crescere di volume si infiltra nei tessuti circostanti, invadendoli.
Velocità di crescita Solitamente lenta. Solitamente veloce.
Recidiva in loco (dopo intervento chirurgico) Raramente. Spesso.
Metastasi a distanza No. Spesso.
Danni all'organismo
Il tumore provoca:
ingombro;
comprime i tessuti circostanti;
la funzionalità dell'organo colpito viene incrementata (iperfunzione)
nella maggior parte dei casi.
Il tumore provoca:
ingombro;
Diffusione di metastasi attraverso il sangue o la linfa;
infiltrazione di organi e tessuti vicini e loro progressiva distruzione.
La funzionalità dell'organo viene a mancare (ipofunzione) nella maggior
parte dei casi.
cachessia neoplastica: grave debilitazione generale.
Prognosi Normalmente fausta. Normalmente infausta.
L'infiltrazione delle cellule neoplastiche non si arresta di fronte alla
parete dei vasi linfatici, dei capillari e delle venule che possono
essere invase, con la conseguenza che le cellule tumorali raggiungono i
linfonodi o il circolo saguigno dando inizio a quel processo noto con il
termine di metastatizzazione. Un'altra caratteristica dei tumori maligni
è la "recidiva", cioè il rischio di riformazione del tumore nel sito di
origine dopo l'asportazione chirurgica.
I tumori maligni, infine, se non rimossi per tempo danno luogo alla
cachessia, cioè ad un progressivo e rapido decadimento dell'organismo,
che va incontro ad una notevole perdita di peso ed a fenomeni di apatia e
astenia.
Epidemiologia dei tumori [modifica]

Le neoplasie sono delle patologie in costante crescita negli ultimi anni,
anche in seguito all'allungamento della vita media globale degli
individui. Sono infatti patologie per la maggior parte incidenti in età
avanzata (basti pensare al tumore del colon-retto, i cui picchi di
incidenza si hanno verso i 65 anni). Per questo costituiscono motivo di
discussione e ricerca in ambiente geriatrico, specialmente in
considerazione del fatto che l'aspettativa di vita, anche nelle fasce
d'età più avanzate, è sempre superiore a quella concessa mediamente
dall'evoluzione naturale del tumore.


--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
Connor MacLeod
2011-10-18 14:48:02 UTC
Permalink
snowdog ha detto questo martedì :
> Il Tue, 18 Oct 2011 16:26:15 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>
>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:37:05 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>
>>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>>
>>>>>> snowdog ha pensato forte :
>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>
>>>>>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>> già
>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale:
>>>>>>>>>>>> quel dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se
>>>>>>>>>>>> lo trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8
>>>>>>>>>>>> meridionali, che se li soffino loro i loro etilometri. In
>>>>>>>>>>>> parole povere, qua fanno gli etilometri, altrove ne fanno
>>>>>>>>>>>> ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
>>>>>>>>>>>> giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>>>>>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista
>>>>>>>>>> 185 anni luce dal sistema solare.
>>>>>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>>>>>
>>>>>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>>>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>>>>>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In
>>>>>>>> seguito il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali
>>>>>>>> Mina. È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione
>>>>>>>> televisiva Mai dire Gol.
>>>>>>>
>>>>>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito
>>>>>>> dal sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel
>>>>>>> calcio, nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed
>>>>>>> in altre discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a
>>>>>>> proprio favore attraverso il centro della porta o di un bersaglio
>>>>>>> con la palla. Indice [nascondi]
>>>>>>> 1 Il gol nel calcio
>>>>>>> 2 Marcature multiple
>>>>>>> 2.1 Doppietta
>>>>>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta 2.3.1
>>>>>>> Triplette famose
>>>>>>> 2.4 Poker o Quaterna
>>>>>>> 2.5 Cinquina
>>>>>>> 2.6 Altro
>>>>>>> 3 Note
>>>>>>> 4 Voci correlate
>>>>>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si
>>>>>>> verifica quando il pallone varca completamente la linea di porta
>>>>>>> passando tra i pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla
>>>>>>> Regola 10 del Regolamento del Gioco del Calcio.[2]
>>>>>>> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o
>>>>>>> anche di proposito un gol nella propria porta, a favore della
>>>>>>> squadra avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La
>>>>>>> parola gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come
>>>>>>> l'Italia, la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America
>>>>>>> Latina; da esso derivano alcuni termini tipici del linguaggio
>>>>>>> calcistico come goleador (giocatore che segna molti gol) e goleiro
>>>>>>> (portiere, in portoghese, che diventa goal-keeper nella lingua
>>>>>>> inglese). La diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso
>>>>>>> tuttavia questo termine in moltissime lingue. Da notare che nei
>>>>>>> paesi francofoni, si usa invece but, con lo stesso significato di
>>>>>>> "scopo, fine" da cui è derivato il termine inglese. Il termine
>>>>>>> goal, sempre in francese, sta invece a identificare il portiere in
>>>>>>> quanto si tratta dell'abbreviazione della parola Goal-keeper
>>>>>>> (portiere in inglese). Marcature multiple [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Doppietta [modifica]
>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a
>>>>>>> segno due gol nella stessa partita.
>>>>>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple)
>>>>>>> è detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49
>>>>>>> realizzazioni multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3]
>>>>>>> Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League [modifica]
>>>>>>> 22 maggio 2010: Diego Milito
>>>>>>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che
>>>>>>> segue è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite del
>>>>>>> Campionato mondiale di calcio.
>>>>>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>>>>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998:
>>>>>>> Zinedine Zidane
>>>>>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994:
>>>>>>> Roberto Baggio
>>>>>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994 Bulgaria-Italia
>>>>>>> 1-2 - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986: Diego Armando
>>>>>>> Maradona Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali
>>>>>>> 1986, in quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente
>>>>>>> più famosi: la Mano de Dios e il Gol del secolo. 29 giugno 1958:
>>>>>>> Pelé e Vavà
>>>>>>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino
>>>>>>> Colaussi e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali
>>>>>>> 1938 Tripletta [modifica]
>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a
>>>>>>> segno tre gol nella stessa partita.
>>>>>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>>>>>>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le
>>>>>>> firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima tripletta
>>>>>>> in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter Palotás del
>>>>>>> Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel secondo
>>>>>>> incontro giocato in questa competizione. Cinque giocatori hanno
>>>>>>> messo a segno una tripletta al loro debutto nella massima
>>>>>>> competizione europea per club: Marco van Basten (Milan), Faustino
>>>>>>> Asprilla (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne
>>>>>>> Rooney (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese) Triplette
>>>>>>> famose [modifica] Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5
>>>>>>> luglio del 1982, una tripletta durante i Mondiali giocati in
>>>>>>> Spagna. Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale dei Mondiali
>>>>>>> del '66, fra cui un gol fantasma che regalò la vittoria mondiale
>>>>>>> all'Inghilterra. Hurst era inizialmente la riserva di Jimmy
>>>>>>> Greaves, poi infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha realizzato una
>>>>>>> tripletta nella partita inaugurale del nuovo stadio di Wembley, in
>>>>>>> Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il 24 marzo 2007. Il record
>>>>>>> per la tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore inglese
>>>>>>> Tommy Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò tre
>>>>>>> reti in 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C.. Edinson
>>>>>>> Cavani, mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18
>>>>>>> settembre 2011 una tripletta, fu il primo nella storia del
>>>>>>> campionato italiano di calcio a portare a casa il pallone con tutte
>>>>>>> le firme autografate dei giocatori in campo, poiché dalla stagione
>>>>>>> 2011-2012 fu reso legale anche in Italia l'hat-trick. Poker o
>>>>>>> Quaterna [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>>>>> geopolitica limitata.
>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>>> calciatore o una squadra segna una "quaterna", o un "poker" quando
>>>>>>> realizza quattro gol nella stessa partita. Nella fase finale di un
>>>>>>> Campionato mondiale di calcio un solo giocatore è riuscito a fare
>>>>>>> una quaterna: 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>>>>>>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del
>>>>>>> 1938 Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>>>>>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della
>>>>>>> stagione
>>>>>>> 2005/2006
>>>>>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>>>>>>> partita di Champions League:
>>>>>>> Marco Van Basten
>>>>>>> Andrij Ševčenko
>>>>>>> Dado Pršo
>>>>>>> Ruud Van Nistelrooy
>>>>>>> Lionel Messi
>>>>>>> Simone Inzaghi
>>>>>>> Ferenc Puskás
>>>>>>> Samuel Eto'o
>>>>>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una
>>>>>>> quaterna:
>>>>>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
>>>>>>> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA
>>>>>>> 2007-2008
>>>>>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli
>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di
>>>>>>> Serie A
>>>>>>> 1992-1993
>>>>>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato
>>>>>>> di
>>>>>>> Serie A 1992-1993
>>>>>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del
>>>>>>> campionato di
>>>>>>> Serie A 1994-1995
>>>>>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di
>>>>>>> Serie A
>>>>>>> 1994-1995
>>>>>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato
>>>>>>> di
>>>>>>> Serie A 1996-1997
>>>>>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie
>>>>>>> A
>>>>>>> 2000-2001
>>>>>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato
>>>>>>> di
>>>>>>> Serie A 2001-2002
>>>>>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di
>>>>>>> Serie A
>>>>>>> 2002-2003
>>>>>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di
>>>>>>> Serie
>>>>>>> A 2003-2004
>>>>>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>>>>>>> Parma-
>>>>>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>>>>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di
>>>>>>> Serie A
>>>>>>> 2007-2008
>>>>>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato
>>>>>>> di
>>>>>>> Serie A 2010-2011
>>>>>>> E in Serie B da:
>>>>>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel
>>>>>>> campionato di
>>>>>>> Serie B 2005-2006[4]
>>>>>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>>>>>> campionato
>>>>>>> di Serie B 2009-2010
>>>>>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>>>>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>>>>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>>>>>> campionato
>>>>>>> di Serie B 2010-2011
>>>>>>> Cinquina [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>>>>>>> geopolitica limitata.
>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se
>>>>>>> la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>>>>>>> secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>>> calciatore o una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo"
>>>>>>> quando realizza cinque gol nella stessa partita. Nella fase finale
>>>>>>> di un Campionato mondiale di calcio un solo giocator è riuscito a
>>>>>>> fare un pokerissimo: 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>>>>>>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League il
>>>>>>> pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>>>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>>>>>>> Campioni
>>>>>>> 1962/63
>>>>>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni
>>>>>>> da:
>>>>>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>>>>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>>>>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli
>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>>>>>>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>>>>>> Altro [modifica]
>>>>>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>>>>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6
>>>>>>> volte) hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma
>>>>>>> queste non hanno nomi particolari.
>>>>>>
>>>>>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás
>>>>>> de los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17
>>>>>> febbraio 2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato
>>>>>> italiano. Chiamato El Cabezón per la folta capigliatura scura che
>>>>>> spiccava sul corpo minuto o anche El Gran Zurdo (il grande
>>>>>> mancino)[2], Sivori vinse con la maglia della Nazionale argentina la
>>>>>> Copa América 1957 e fu campione del calcio argentino per un
>>>>>> triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a segno 146 reti nel
>>>>>> campionato italiano e 8 con la maglia della Nazionale italiana.
>>>>>> Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i
>>>>>> tempi[2], occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei
>>>>>> migliori calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS
>>>>>> nel 2004.[3] Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior
>>>>>> numero di gol segnati in una singola partita di Serie A: il 10
>>>>>> giugno 1961 siglò infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di
>>>>>> ritorno tra Juventus ed Inter della stagione 1960-1961, terminata
>>>>>> con il punteggio di 9-1 per i bianconeri, in cui la squadra milanese
>>>>>> scese in campo con la formazione primavera in segno di protesta[4].
>>>>>> Nel marzo 2004 è stato inserito nella speciale classifica FIFA 100,
>>>>>> che raggruppa i maggiori fuoriclasse di sempre. È stato certamente
>>>>>> fra i calciatori più amati dai tifosi delle sole tre squadre in cui
>>>>>> ha giocato, River Plate, Juventus e Napoli. . Indice [nascondi] 1
>>>>>> Caratteristiche tecniche
>>>>>> 2 Carriera
>>>>>> 2.1 Calciatore
>>>>>> 2.1.1 Club
>>>>>> 2.1.1.1 River Plate
>>>>>> 2.1.1.2 Juventus
>>>>>> 2.1.1.3 Napoli
>>>>>> 2.1.2 Nazionale
>>>>>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>>>>>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche 3.1 Presenze e
>>>>>> reti nei club
>>>>>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès 4.1 Club
>>>>>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>>>>>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>>>>>> 4.2 Nazionale
>>>>>> 4.3 Individuale
>>>>>> 5 Note
>>>>>> 6 Voci correlate
>>>>>> 7 Pubblicazioni varie
>>>>>> 8 Bibliografia
>>>>>> 9 Altri progetti
>>>>>> 10 Collegamenti esterni
>>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>>>>>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i
>>>>>> calzettoni abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come
>>>>>> gesto di sfida verso gli avversari, che spesso superava in tunnel):
>>>>>> per questo stile i giornalisti sportivi coniarono termini quali
>>>>>> calzettoni alla "cacaiola", o alla Sivori. A queste particolarità si
>>>>>> aggiungeva l'abitudine di lasciar scivolare con finta disinvoltura
>>>>>> la sua maglietta numero 10 fuori dai calzoncini. Uno dei suoi colpi
>>>>>> migliori e più naturali era il cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di
>>>>>> far passare la palla fra le gambe dell'avversario disorientandolo
>>>>>> con movimenti zigzaganti e finte repentine. Carriera [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della
>>>>>> Juventus, conosciuto come Il Trio Magico
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus
>>>>>> del 26 giugno 1963 a Torino
>>>>>> Calciatore [modifica]
>>>>>> Club [modifica]
>>>>>> River Plate [modifica]
>>>>>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come
>>>>>> Ángel Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della
>>>>>> maquina[5], guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo
>>>>>> stile di gioco[5]. La squadra vinse la Primera División Argentina
>>>>>> nel 1955, titolo confermato quando il River batté il Boca Juniors
>>>>>> 2-1 alla Bombonera[6]. Nella stessa stagione il club vinse la Copa
>>>>>> Río de La Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la
>>>>>> squadra vinse il campionato argentino all'ultima giornata battendo
>>>>>> il Rosario Central per 4-0 con Sívori che realizzò l'ultima rete[7].
>>>>>> Avrebbe giocato l'ultima partita con la maglia del River contro lo
>>>>>> stesso club il 5 maggio 1957. Durante la stagione 1957-1958, ad
>>>>>> appena 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus dopo essere stato notato
>>>>>> da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10 milioni di pesos per il
>>>>>> trasferimento, stabilendo un record per l'epoca ma provocando
>>>>>> indirettamente un declino nella storia del River, che nei 18 anni
>>>>>> seguenti non riuscì a vincere il campionato in Argentina[8];
>>>>>> tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il loro El
>>>>>> Monumental[8]. Juventus [modifica] Dopo aver esordito nelle file del
>>>>>> River Plate di Buenos Aires - squadra con la quale iniziò a giocare
>>>>>> per interessamento dell'ex-juventino, Renato Cesarini - giunge in
>>>>>> Italia nel 1957 e nelle file della squadra torinese, nella quale
>>>>>> milita fino al 1965, formò un formidabile trio offensivo assieme al
>>>>>> centravanti gallese John Charles e a Giampiero Boniperti. Indossa la
>>>>>> maglia bianconera in 257 partite (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19
>>>>>> in Europa), segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in
>>>>>> Europa)[9][10] e vincendo tre scudetti e tre Coppe Italia.[11]
>>>>>> Napoli [modifica]
>>>>>> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
>>>>>> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui
>>>>>> non sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva
>>>>>> perché Bruno Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il suo
>>>>>> cartellino acquista due motori navali per la sua flotta e paga
>>>>>> settanta milioni: quando arriva in città ad accoglierlo ci sono
>>>>>> migliaia di tifosi[12]. formerà una straordinaria coppia-gol
>>>>>> sudamericana con Josè Altafini. All'ombra del Vesuvio vive una
>>>>>> seconda giovinezza: la squadra vince subito la Coppa delle Alpi
>>>>>> (1966) ed è protagonista in serie A con un terzo posto nello stesso
>>>>>> anno[13], un quarto l'anno dopo[14] ed un secondo nel 1968[15]. Un
>>>>>> grave infortunio al ginocchio destro durante una tournée del Napoli
>>>>>> in Colombia nell'estate del 1967 lo metterà a disposizione della
>>>>>> squadra partenopea a mezzo servizio nelle ultime due stagioni ed uno
>>>>>> storico litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante
>>>>>> Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato con un'espulsione e
>>>>>> successivi sei turni di squalifica, lo convincono definitivamente a
>>>>>> concludere la propria straordinaria carriera, a trentatré anni,
>>>>>> decisione su cui già pensava da tempo[16]. Nazionale [modifica]
>>>>>> Vinse il titolo continentale sudamericano nel 1957 giocando nella
>>>>>> nazionale argentina. Nel 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno
>>>>>> successivo, in virtù della sua condizione di oriundo, poté essere
>>>>>> impiegato nella nazionale di calcio italiana che partecipò ai
>>>>>> Mondiali cileni del 1962, dove fu penalizzato ancora una volta,
>>>>>> secondo i giornalisti, dal suo carattere introverso[17]. Con la
>>>>>> maglia della nazionale azzurra Sivori disputò in tutto appena nove
>>>>>> incontri, mettendo comunque a segno otto reti, di cui ben quattro
>>>>>> contro Israele nel 1961. Angeli dalla faccia sporca [modifica] Con
>>>>>> altri due fuoriclasse argentini - Antonio Valentin Angelillo e
>>>>>> Humberto Maschio - aveva già formato nella nazionale argentina
>>>>>> (diciotto presenze) un trio destinato a rimanere nella memoria con
>>>>>> il nome di trio degli Angeli dalla faccia sporca (appellativo
>>>>>> mutuato dal titolo del film del 1938 Gli angeli con la faccia
>>>>>> sporca) per l'aria da impertinenti scugnizzi che i tre avevano sul
>>>>>> campo e fuori. Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle squadre
>>>>>> di club italiane dalle quali i tre furono successivamente ingaggiati
>>>>>> (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono a
>>>>>> giocare per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter).
>>>>>> Successivamente solo Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi
>>>>>> calcisticamente (seppur per un brevissimo periodo) al fuoriclasse
>>>>>> argentino: con la maglia del Napoli, durante la tournée partenopea
>>>>>> in Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato grave
>>>>>> infortunio. Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per
>>>>>> brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
>>>>>> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale si
>>>>>> trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si dimostrò
>>>>>> per lungo tempo competente ed apprezzato commentatore. Nel 1973
>>>>>> diventò commissario tecnico della nazionale Argentina con il compito
>>>>>> di qualificare la "biancoceleste" ai campionati mondiali del 1974.
>>>>>> Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva fallito la
>>>>>> qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la qualificazione ai danni
>>>>>> di Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un pareggio: celebre fu la
>>>>>> mossa con la quale, dovendo giocare due partite ravvicinate, uno a
>>>>>> livello del mare ed un'altra ai 3650 m di quota di La Paz allestì
>>>>>> due squadre. Mentre la prima si allenava a Buenos Aires e si recò ad
>>>>>> Asuncion dove pareggiò col Paraguay, la seconda ("nazionale da
>>>>>> montagna" venne definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per
>>>>>> acclimatarsi in quota.
>>>>>> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
>>>>>> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
>>>>>> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina
>>>>>> e tornato presidente in quei giorni.
>>>>>> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>>>>>> Football Club.
>>>>>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
>>>>>> Argentina.
>>>>>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam
>>>>>> e Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978,
>>>>>> all'età di quindici anni.
>>>>>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás
>>>>>> - intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -,
>>>>>> a causa di un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
>>>>>> Statistiche [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
>>>>>> riferimenti bibliografici puntuali.
>>>>>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano
>>>>>> una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
>>>>>> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
>>>>>> riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle
>>>>>> informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più
>>>>>> precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
>>>>>> Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali
>>>>>> Altre coppe Totale Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti
>>>>>> Comp Pres Reti Pres Reti 1954 River Plate PD 16
>>>>> 8 - - - - - - - - -
>>>>> 16 8 1955 PD 23 11 - - - - -
>>>>>> - - - - 23 11 1956 PD 23
>>>>> 10 - - - - - - - - -
>>>>> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>>>>>> - - - - - 1 0
>>>>>> Totale River Plate 63
>>>>> 29 - - - - - -
>>>>> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>>>>>> 22 CI 8
>>>>> 9 - - - - - - 40 31
>>>>> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
>>>>> 2 3 - - - 29 23
>>>>>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
>>>>> 3 - - - - - - 35 31
>>>>> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1
>>>>>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
>>>>> 13 CI - - CC 5
>>>>> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>>>>>> 16 CI 4
>>>>> 3 - - - - - - 37 19
>>>>> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF
>>>>> 4 0 - - - 34 14
>>>>>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF
>>>>> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
>>>>> 215 135 23
>>>>>> 24 15 8 - - 253
> 167
>>>>> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
>>>>> 0 - - - CA+ CM ?
>>>>>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
>>>>> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
>>>>> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>>>>>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
>>>>> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF
>>>>> 2 0 - - - 5 1 Totale
>>>>>> Napoli 63 12 1 0 7
>>>>> 3 ? 1 71 16 Totale carriera 340
>>>>> 175 23 24 15 11
>>>>>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti in Nazionale [modifica] ▼
>>>>>> espandi
>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>> Argentina
>>>>>> ▼ espandi
>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>> Italia
>>>>>> Palmarès [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Club [modifica]
>>>>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>>>>> Campionato argentino: 3
>>>>>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>>>>>> Campionato italiano: 3
>>>>>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>>>>>> Coppa Italia: 3
>>>>>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>>>>>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2 Juventus:
>>>>>> 1963
>>>>>> Napoli: 1966
>>>>>
>>>>> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2]
>>>>> nota anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società
>>>>> calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897
>>>>> come Sport Club Juventus da un gruppo di studenti liceali
>>>>> torinesi,[3] si tratta del terzo club italiano per anzianità tra
>>>>> quelli tuttora attivi[4] e, insieme al Torino, uno dei due che
>>>>> rappresentano nel calcio professionistico il capoluogo piemontese.
>>>>> Legata fin dagli anni venti alla famiglia Agnelli, il club ha sempre
>>>>> militato nella massima categoria del campionato italiano di calcio
>>>>> (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua fondazione, eccezion
>>>>> fatta per la stagione 2006-07. La Juventus è la società calcistica
>>>>> più titolata del Paese, nonché una delle più vittoriose e importanti
>>>>> del mondo,[5][6] essendo stata nominata come miglior club italiano e
>>>>> secondo a livello europeo del XX secolo dall'Istituto Internazionale
>>>>> di Storia e Statistica del Calcio, organizzazione riconosciuta dalla
>>>>> FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu insignita di uno speciale
>>>>> riconoscimento come prima squadra nella storia del calcio
>>>>> continentale ad avere vinto tutte e tre le maggiori competizioni
>>>>> gestite dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche, la Coppa
>>>>> dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA.[8] Con la
>>>>> vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985, infine, la Juventus
>>>>> divenne il primo – e rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere
>>>>> conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello
>>>>> internazionale.[9] In base a quanto emerge da un sondaggio della
>>>>> società Demos & Pi (settembre 2010), la Juventus risulta essere la
>>>>> squadra con il più alto numero di sostenitori in Italia, avendo
>>>>> riscosso la preferenza del 29% del campione.[10] Inoltre, risulta
>>>>> essere la decima squadra per numero di sostenitori a livello
>>>>> continentale contandone circa 13,1 milioni, in base a un rapporto
>>>>> della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport +Markt
>>>>> AG del settembre 2010.[11]
>>>>> Indice [nascondi]
>>>>> 1 Cenni storici
>>>>> 2 Cronistoria
>>>>> 3 Colori e simboli
>>>>> 3.1 Colori
>>>>> 3.2 Simboli
>>>>> 3.2.1 Lo stemma
>>>>> 3.2.2 Inno ufficiale
>>>>> 4 Stadi
>>>>> 4.1 Juventus Stadium
>>>>> 5 La Juventus nella cultura popolare
>>>>> 6 L'impegno in campo sociale
>>>>> 7 Organico
>>>>> 7.1 Rosa
>>>>> 7.2 Staff tecnico
>>>>> 8 Settore giovanile
>>>>> 9 Giocatori celebri
>>>>> 10 Presidenti e allenatori
>>>>> 10.1 Presidenti
>>>>> 10.2 Allenatori
>>>>> 11 Palmarès
>>>>> 11.1 Competizioni nazionali
>>>>> 11.2 Competizioni internazionali
>>>>> 11.3 Competizioni giovanili
>>>>> 12 Statistiche
>>>>> 12.1 Statistiche di squadra
>>>>> 12.2 Statistiche individuali
>>>>> 13 La Juventus e la Nazionale italiana 14 Struttura societaria 14.1
>>>>> Organigramma della società
>>>>> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
>>>>> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
>>>>> 15 Tifoseria
>>>>> 15.1 Cenni storici
>>>>> 15.2 Gemellaggi e rivalità
>>>>> 16 Note
>>>>> 17 Bibliografia
>>>>> 17.1 Libri
>>>>> 17.2 Pubblicazioni varie
>>>>> 17.3 Risorse informative in rete
>>>>> 18 Videografia
>>>>> 19 Voci correlate
>>>>> 19.1 Informazione storica
>>>>> 19.2 Liste e riconoscimenti
>>>>> 19.3 Informazioni economiche ed altri 20 Altri progetti 21
>>>>> Collegamenti esterni
>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
>>>>> Club.
>>>>>
>>>>>
>>>>> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel
>>>>> 1898 Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus
>>>>> per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo
>>>>> d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi
>>>>> custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima maglia della
>>>>> squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne
>>>>> bianconera.[13] Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,[14]
>>>>> la società si iscrisse al suo primo campionato nazionale, ma fu
>>>>> eliminata dal Foot-Ball Club Torinese.[15] Il primo titolo nazionale
>>>>> arrivò nel 1905, all'epoca in cui la squadra giocava allo Stadio
>>>>> Velodromo Umberto I.[3] Nel 1906 il presidente della società, lo
>>>>> svizzero Alfred Dick, a seguito di accese discussioni di spogliatoio
>>>>> lasciò la Juventus e si unì, assieme a un gruppo di soci dissidenti,
>>>>> al Football Club Torinese dando vita al Foot- Ball Club Torino,[16]
>>>>> segnando così l'origine della più antica rivalità del calcio italiano
>>>>> e l'inizio di una serie di problemi finanziari e sportivi che
>>>>> condussero la squadra bianconera alle soglie della retrocessione in
>>>>> Promozione nel 1913.[17] Dopo la Grande Guerra la Juventus,
>>>>> risollevatasi con la presidenza di Giuseppe Hess e Corrado Corradini,
>>>>> riuscì a migliorare il suo piazzamento in campionato e a fornire
>>>>> alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni Giacone,[18] alla
>>>>> Nazionale.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935 Il
>>>>> vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della
>>>>> società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio,
>>>>> in Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato
>>>>> interamente in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo allenatore
>>>>> professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del
>>>>> secondo tricolore nella stagione 1925-26.[3] Il primo grande ciclo
>>>>> vincente della Juventus, grazie all'apporto di elementi come Giovanni
>>>>> Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il celebre trio difensivo
>>>>> Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra il 1930-31 e il 1934-35,
>>>>> epoca dei cinque scudetti consecutivi (primato nazionale), uniti al
>>>>> raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa Centrale per
>>>>> quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in quattro delle
>>>>> cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano,[20] uno dei precursori
>>>>> del Metodo;[3] molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo
>>>>> della Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa
>>>>> Internazionale, progenitrice dell'attuale campionato d'Europa[21] e,
>>>>> soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì
>>>>> con 9 giocatori).[22]
>>>>> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise
>>>>> con la fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli anni
>>>>> trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più
>>>>> a riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel
>>>>> 1949-50.
>>>>> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare
>>>>> alla ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione
>>>>> imposta dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in
>>>>> abbinamento con la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia
>>>>> appunto, il cui proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente
>>>>> del club bianconero [23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT, di
>>>>> proprietà della famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus di
>>>>> fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico Alla fine della
>>>>> guerra la società torinese mutò la denominazione in Juventus Football
>>>>> Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito, di suo
>>>>> fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di vittorie,
>>>>> grazie anche all'arrivo di elementi come l'argentino Omar Sivori e il
>>>>> gallese John Charles che, insieme al talento casalingo, e capitano
>>>>> della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che la stampa
>>>>> non tardò a denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti tra il 1958
>>>>> e il 1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le valse il diritto
>>>>> a poter esporre sulle maglie la stella.[26] Omar Sivori divenne nel
>>>>> 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il
>>>>> Pallone d'oro. A tale ciclo fece seguito un decennio scarso di
>>>>> vittorie, con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto superando
>>>>> all'ultima giornata l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20
>>>>> maggio 1973
>>>>> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e
>>>>> il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua
>>>>> prima stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del
>>>>> 1972-73: furono i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni,
>>>>> sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di
>>>>> Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel
>>>>> 1986), due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero
>>>>> diventare la Juventus il club primo d'Europa a vincere tutte le
>>>>> competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere
>>>>> tutte le competizioni ufficiali per club. In tale quindicennio fu
>>>>> stabilito anche il record di punti per campionati a 16 squadre (51,
>>>>> contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di un torneo
>>>>> definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e affascinante
>>>>> duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria in Coppa
>>>>> UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata contro gli
>>>>> spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico composto
>>>>> esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli schierati
>>>>> in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile; Furino,
>>>>> F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al 59'
>>>>> dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega. A macchiare la
>>>>> conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito a Bruxelles il
>>>>> 29 maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti pre-gara
>>>>> tra la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla morte
>>>>> di 39 spettatori.
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa
>>>>> delle Coppe
>>>>> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante
>>>>> la sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono
>>>>> nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina
>>>>> (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò
>>>>> campione del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano
>>>>> Scirea e Marco Tardelli divennero i primi giocatori al mondo ad avere
>>>>> vinto sia tutte le competizioni per club cui presero parte sia la
>>>>> Coppa FIFA. Tramontata la generazione di calciatori che avevano
>>>>> costituito l'asse portante della squadra la Juventus affrontò nove
>>>>> anni privo di risultati in campo nazionale, anche se giunsero una
>>>>> Coppa Italia (1990) e due Coppe UEFA (1990 e 1993).[29]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al
>>>>> 2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio
>>>>> all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo
>>>>> vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni, con
>>>>> un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che
>>>>> vinse la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto dal
>>>>> club, fino ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti, raggiunse
>>>>> quattro finali di Champions League vincendo quella del 1996 allo
>>>>> Stadio Olimpico di Roma, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa
>>>>> UEFA. Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino
>>>>> ad allora allenatore della Roma: nei due anni di gestione del tecnico
>>>>> friulano la Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e
>>>>> 2005-06, che nel computo generale del club sarebbero stati
>>>>> rispettivamente il 28º e il 29º; tuttavia, a causa del caso
>>>>> giudiziario giornalisticamente definito Calciopoli a seguito del
>>>>> quale alcuni club di serie A vennero penalizzati, lo scudetto del
>>>>> 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a quello del 2006, la
>>>>> Juventus fu retrocessa per illecito sportivo all'ultimo posto della
>>>>> classifica e penalizzata di 17 punti (successivamente ridotti a
>>>>> 9)[30] nel successivo torneo di serie B; stante la contemporanea
>>>>> penalizzazione in punti del Milan giunto secondo alle sue spalle, il
>>>>> titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima delle sentenze
>>>>> della magistratura sportiva. Sotto la nuova dirigenza (Giovanni
>>>>> Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc, amministratore
>>>>> delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su 42 incontri
>>>>> (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in serie A un
>>>>> anno più tardi vincendo il campionato di serie B con sei punti di
>>>>> vantaggio sulla seconda, il Napoli. Il nuovo tecnico, Didier
>>>>> Deschamps, si dimise prima della fine del campionato, dopo la
>>>>> promozione matematica: nell'estate del 2007 fu scelto di affidare la
>>>>> conduzione tecnica all'allenatore romano Claudio Ranieri, cui
>>>>> seguirono nell'ordine Ciro Ferrara – alla prima esperienza da
>>>>> allenatore –, già responsabile del settore giovanile, e Alberto
>>>>> Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio 2010.[31] Il 19 maggio dello
>>>>> stesso anno, dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese
>>>>> Andrea Agnelli assume la presidenza del club al posto di Blanc –
>>>>> eletto al massimo incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono
>>>>> nominati Giuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi
>>>>> Delneri come nuovo allenatore del club, rispettivamente.[32] La
>>>>> stagione seguente, che ha visto la Juventus giocare in Europa League,
>>>>> dove è stato eliminato ai sedicesimi di finale, e concludere, per
>>>>> seconda stagione consecutiva, al settimo posto in Serie A; è stata
>>>>> l'unica con Delneri. Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico è stato
>>>>> assunto dall'ex giocatore e capitano bianconero Antonio Conte.[33]
>>>>> Cronistoria [modifica]
>>>>>
>>>>> Cronistoria della Juventus Football Club 1897 · 1º novembre,
>>>>> fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia rosa
>>>>> con cravatta e calzoncini neri. 1898 · Non prende parte al campionato
>>>>> nazionale. 1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball Club
>>>>> Juventus.[14] Non prende parte al campionato nazionale. 1900 · III
>>>>> Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone
>>>>> Eliminatorio Piemontese. 1901 · Semifinale del Campionato Federale.
>>>>> 1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. 1903 ·
>>>>> Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e calzoncini bianchi.
>>>>> Finalista del Campionato Federale.
>>>>> 1904 · Finalista del Campionato Federale. 1905 · Campione d'Italia
>>>>> (1º titolo). 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball
>>>>> Club Torino.[16] 2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34]
>>>>> 1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese. 1908 · Vincitrice del
>>>>> Campionato Federale FIF (1º titolo). 2ª nel Girone Eliminatorio
>>>>> Piemontese del Campionato Italiano. 1909 · Vincitrice del Campionato
>>>>> Federale FIF (2º titolo). 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del
>>>>> Campionato Italiano. 1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico.
>>>>> 1910-11 · 9ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese. 1911-12 · 8ª
>>>>> nel campionato ligure-lombardo-piemontese. 1912-13 · 6ª nel girone
>>>>> eliminatorio piemontese. Ripescata per ammissione nel girone
>>>>> lombardo.[17] 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale
>>>>> del campionato del Nord Italia.
>>>>> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
>>>>> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
>>>>> Interregionale.
>>>>> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone finale
>>>>> della Coppa Federale di calcio.[35]
>>>>> 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1919-20
>>>>> · 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali
>>>>> interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.
>>>>> 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio piemontese. 1921-22
>>>>> · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I. 1922-23 · 5ª nel girone B
>>>>> di Prima Divisione. 1923 · 23 luglio. Ingresso della famiglia Agnelli
>>>>> nella società.[3] 1923-24 · 5ª nel girone A di Prima Divisione.[36]
>>>>> 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima Divisione.[36] 1925-26 · Campione
>>>>> d'Italia (2º titolo). 1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione
>>>>> Nazionale.
>>>>> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
>>>>> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36] 1928-29 ·
>>>>> 2ª nel girone B di Divisione Nazionale.[38] Quarti di finale di Coppa
>>>>> dell'Europa Centrale. 1929 · Istituzione del campionato a girone
>>>>> unico. 1929-30 · 3ª in Serie A.
>>>>> 1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo) Quarti di finale di Coppa
>>>>> dell'Europa Centrale. 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39] 1932-33 · Campione
>>>>> d'Italia (5º titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
>>>>> 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>> dell'Europa Centrale. 1934-35 · Campione d'Italia (7º titolo).
>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1935-36 · 5ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball
>>>>> Club.
>>>>> 1936-37 · 5ª in Serie A.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1937-38 · 2ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1938-39 · 8ª in Serie A.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1939-40 · 3ª in Serie A.
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> 1940-41 · 5ª in Serie A.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1941-42 · 6ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
>>>>> 1943 · Assume la denominazione societaria di Juventus-Cisitalia.[23]
>>>>> 1942-43 · 3ª in Serie A.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1944 ·
>>>>> 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
>>>>> Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
>>>>> 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club. 1945-46 · 2ª nel
>>>>> girone finale della Divisione Nazionale. 1946-47 · 2ª in Serie A.
>>>>> 1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
>>>>> 1948-49 · 4ª in Serie A.
>>>>> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo) 1950-51 · 3ª in Serie A.
>>>>> Finalista di Coppa Rio.[40]
>>>>> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo). 3ª in Coppa Latina 1952.
>>>>> 1952-53 · 2ª in Serie A.
>>>>> 1953-54 · 2ª in Serie A.
>>>>> 1954-55 · 7ª in Serie A.
>>>>> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
>>>>> 1956-57 · 9ª in Serie A.
>>>>> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>> Italia.
>>>>> 1958-59 · 3ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1959-60 · Campione
>>>>> d'Italia (11º titolo).
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
>>>>> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>> Italia.
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1961-62 · 12ª in Serie A.
>>>>> Semifinalista in Coppa Italia.
>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1962-63 · 2ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1964-65 · 4ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>> 1965-66 · 5ª in Serie A.
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. 1966-67 · Campione
>>>>> d'Italia (13º titolo). Semifinalista di Coppa Italia. Quarti di
>>>>> finale di Coppa delle Fiere. 1967 · 27 giugno, la Juventus Football
>>>>> Club diventa società per azioni. [41] 1967-68 · 3ª in Serie A.
>>>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>>>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>>>>> 1968-69 · 5ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1969-70 · 3ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1970-71 · 4ª in Serie A.
>>>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo). Girone di semifinale di
>>>>> Coppa Italia
>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>>>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>>> 1973-74 · 2ª in Serie A.
>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa
>>>>> dei Campioni. Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42] 1974-75 ·
>>>>> Campione d'Italia (16º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia.
>>>>> Semifinalista di Coppa UEFA.
>>>>> 1975-76 · 2ª in Serie A.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1976-77 · Campione d'Italia
>>>>> (17º titolo).
>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. 1977-78 · Campione d'Italia
>>>>> (18º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia. Semifinalista di
>>>>> Coppa dei Campioni.
>>>>> 1978-79 · 3ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1979-80 · 2ª in Serie A.
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>> Italia.
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>>> Finalista del Torneo di Capodanno.
>>>>> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo). Ottavi di finale di
>>>>> Coppa dei Campioni. 1982-83 · 2ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
>>>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>>> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
>>>>> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44] Campione d'Europa
>>>>> (1º titolo).
>>>>> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
>>>>> Campione del mondo per club (1º titolo).
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1986-87 · 2ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1987-88 · 6ª in Serie A.[45]
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>>> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera) della
>>>>> Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche quale
>>>>> prima nel continente a vincere le tre maggiori competizioni europee
>>>>> per club.[8] 1988-89 · 4ª in Serie A.
>>>>> 2º turno di Coppa Italia.
>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo) Vincitrice della Coppa
>>>>> UEFA (2º titolo).
>>>>> 1990-91 · 7ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>> 1991-92 · 2ª in Serie A.
>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>> 1992-93 · 4ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> 1993-94 · 2ª in Serie A.
>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>> 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
>>>>> Finalista di Coppa UEFA.
>>>>> 1995-96 · 2ª in Serie A.
>>>>> Campione d'Europa (2º titolo).
>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo). Campione del mondo per
>>>>> club (2º titolo).
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club
>>>>> (Juvecentus). 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Semifinalista di Champions League.
>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
>>>>> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima
>>>>> società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX
>>>>> secolo stilata dalla FIFA.[47]
>>>>> 2000-01 · 2ª in Serie A.
>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la quotazione
>>>>> in Borsa.[48][49]
>>>>> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo). Finalista di Coppa Italia.
>>>>> Seconda fase di Champions League.
>>>>> 2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>> 2003-04 · 3ª in Serie A.
>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2004-05 · 1ª in Serie A (titolo
>>>>> revocato).[50] Ottavi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di
>>>>> Champions League. 2005-06 · 20ª in Serie A. Retrocessa in serie
>>>>> B.[50] Quarti di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di
>>>>> Champions League. Sconfitta in Supercoppa Italiana. 2006-07 · 1ª in
>>>>> Serie B. Promossa in Serie A. Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
>>>>> 2007-08 · 3ª in Serie A. Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> 2008-09 · 2ª in Serie A.
>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2009 · 10 settembre. La
>>>>> Juventus è classificata al 2º posto (prima società calcistica
>>>>> italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX secolo stilato
>>>>> dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.
>>>>> 2009-10 · 7ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>> Ottavi di finale di Europa League.
>>>>> 2010-11 · 7ª in Serie A.
>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>> Prima fase di Europa League.
>>>>> Colori e simboli [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
>>>>> Football Club.
>>>>> Colori [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere Dal 1903
>>>>> l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali
>>>>> bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi, talora
>>>>> neri.[13]
>>>>> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale scelta
>>>>> cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi ordinati
>>>>> per il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la maglie si
>>>>> scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne decise un
>>>>> cambio. [3]
>>>>> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della
>>>>> società, di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e
>>>>> resistente all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del
>>>>> Notts County, la cui maglia è a strisce bianconere; per tale ragione
>>>>> fu spedito a Torino un set di uniformi analogo a quello usato dal
>>>>> Notts County.[51] Simboli [modifica]
>>>>> Lo stemma [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>>>>>
>>>>>
>>>>> Un logo del passato
>>>>> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
>>>>> novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
>>>>> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti
>>>>> l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52]
>>>>> essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più recente
>>>>> dei quali risalente al 2004.[53]
>>>>> Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere,
>>>>> che nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre
>>>>> nere.[53] Il nome del club è impresso in caratteri neri e
>>>>> sottolineato in oro su di un'area bianca convessa. Il gioco di
>>>>> ombreggiature del logo ha lo scopo di conferire ad esso un'apparenza
>>>>> di tridimensionalità.[53] Nella parte inferiore dello stemma, in
>>>>> bianco su sfondo nero, è rappresentato il toro, simbolo civico di
>>>>> Torino.
>>>>> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu Savoia,
>>>>> omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma concava.[52]
>>>>> Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia, mentre il toro e
>>>>> il nome del club erano di colore giallo-oro.[52] Dal logo attuale
>>>>> sono state eliminate le due stelle, presenti fin dal 1982, in quanto
>>>>> considerate un riconoscimento sportivo (variabile nel tempo) e non un
>>>>> elemento d'identità del club.[53] Inno ufficiale [modifica]
>>>>> L'inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è
>>>>> Juve, storia di un grande amore, composto dal cantante e musicista
>>>>> emiliano Paolo Belli nel 2007.[54]
>>>>> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo è
>>>>> bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte
>>>>> a opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle composte
>>>>> dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera di Pierangelo
>>>>> Bertoli nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della
>>>>> fondazione del club. [56]
>>>>> Stadi [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
>>>>> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
>>>>> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal 1922
>>>>> al 1933
>>>>> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco del
>>>>> Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al 1908 fu
>>>>> utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio 1905-1906,
>>>>> durante il quale il terreno di casa fu lo Stadio Motovelodromo
>>>>> Umberto I.[57] Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di
>>>>> Corso Sebastopoli e, dal 1922 al 1933, quello di Corso Marsiglia, che
>>>>> fu teatro della conquista di 4 campionati, tre dei quali
>>>>> consecutivi.[58]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al
>>>>> 1990 Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni
>>>>> allo Stadio Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per dotare
>>>>> la città di un impianto che potesse ospitare le gare del campionato
>>>>> del mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio Comunale e, in
>>>>> seguito, Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso ospitò 890 incontri
>>>>> di campionato della Juventus[59] e, dal 1963, dopo la definitiva
>>>>> dismissione dello Stadio Filadelfia, fu condiviso con il Torino;
>>>>> capace di circa 65.000 posti in piedi, fu utilizzato fino al 1990,
>>>>> anno in cui le due compagini cittadine si trasferirono allo Stadio
>>>>> delle Alpi, riservando il Comunale solo agli allenamenti della
>>>>> squadra bianconera.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006 Il Delle
>>>>> Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione del
>>>>> campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato
>>>>> 1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette, nella
>>>>> periferia nord-occidentale di Torino, era capace di poco più di
>>>>> 69.000 posti ed era dotato di un impianto di diffusione acustica che
>>>>> lo rendeva idoneo anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo di
>>>>> utilizzo del Delle Alpi, comunque, la Juventus in alcune occasioni
>>>>> scelse di disputare le proprie gare interne in stadi di altre città,
>>>>> quali ad esempio il Manuzzi di Cesena (Coppa Italia, Coppa
>>>>> Intertoto), il Meazza di Milano (semifinale e finale di Coppa UEFA
>>>>> 1994-95) oppure il La Favorita di Palermo (Supercoppa UEFA 1996).[60]
>>>>> Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale a titolo
>>>>> gratuito al Torino in cambio dell'impegno del club granata a
>>>>> ristrutturarlo in tempo per i XX Giochi olimpici invernali del 2006
>>>>> (tale impegno non fu rispettato per sopravvenuto fallimento
>>>>> societario nel 2005, a seguito del quale il Comune riacquisì la
>>>>> titolarità della concessione dell'impianto) e, nel contempo, concesse
>>>>> lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi alla Juventus per 99
>>>>> anni.[60] Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha
>>>>> disputato quindi i suoi incontri interni nel rinnovato Comunale,
>>>>> ribattezzato Stadio Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di
>>>>> 27.994 posti a sedere, [59] dopo la ristrutturazione avvenuta in
>>>>> occasione dei Giochi olimpici. Juventus Stadium [modifica]
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia
>>>>> d'inaugurazione (8 settembre 2011)
>>>>> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione
>>>>> della Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il
>>>>> nuovo stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61]
>>>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto
>>>>> ammonta a 105 milioni di euro.[62]
>>>>> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
>>>>> degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere
>>>>> Massimo Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre
>>>>> 2008 al Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di
>>>>> cui 45.000 destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle
>>>>> attività commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la
>>>>> costruzione è a pianta rettangolare, circondata da due strutture
>>>>> semi-ellittiche che ospitano le attività commerciali, i ristoranti e
>>>>> i bar: l'accesso alle tribune è garantito da specifiche passerelle
>>>>> inserite nei diversi settori dello stadio. Presenti anche palchi
>>>>> cosiddetti VIP – disegnati da Pininfarina Extra – affacciati
>>>>> direttamente sul prato.[61] Lo stadio, definito «all'avanguardia» nei
>>>>> criteri di sicurezza per esso previsti[61] e nell'abbattimento delle
>>>>> barriere architettoniche, ha 41.000 spettatori seduti,[61] ed è
>>>>> concepito solo per il calcio, non avendo pista di atletica leggera
>>>>> intorno al campo; il terreno di gioco è ribassato di circa un metro e
>>>>> mezzo rispetto alle gradinate più basse, e non ci sono barriere né
>>>>> separazioni fisiche tra spalti e terreno.[64] Esternamente lo stadio
>>>>> è rivestito da 40.000 lamine d'alluminio oscillanti e riflettenti
>>>>> che, secondo il designer Fabrizio Giugiaro, danno la sensazione di
>>>>> una «bandiera in movimento». Il peso della copertura, studiata in
>>>>> galleria del vento, viene sostenuto, attraverso dei tiranti, da due
>>>>> pennoni. Inoltre è semi-trasparente in modo da garantire il passaggio
>>>>> della luce sufficiente alla crescita dell'erba e contemporaneamente
>>>>> la protezione degli spettatori dai raggi solari. L'inaugurazione del
>>>>> nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8 settembre 2011, in concomitanza
>>>>> con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, ed
>>>>> è utilizzato a partire dalla stagione 2011-12.[65] La Juventus nella
>>>>> cultura popolare [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
>>>>> Juventus in Champions League 1995-96
>>>>> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà
>>>>> sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo
>>>>> nella cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del Genoa, ad
>>>>> avere al seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde il 1º aprile
>>>>> 1906 in occasione dell'incontro di campionato tra dette due squadre
>>>>> in campo neutro a Milano, ripetizione di quello, disputato a Torino,
>>>>> interrotto il 18 marzo precedente a causa della prima invasione di
>>>>> campo della storia del calcio italiano.[66]
>>>>> Il 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il
>>>>> 15 maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
>>>>> radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio.
>>>>> Inoltre, nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI (quelle
>>>>> ufficiali, anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954)[67]
>>>>> l'incontro di serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto
>>>>> della prima diretta televisiva nazionale, per la voce di Carlo
>>>>> Balilla Bacarelli.[68] A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al
>>>>> Campo Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio
>>>>> Bernardini, sono ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo al
>>>>> calcio: Cinque a zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[69] che
>>>>> il romanzo di Mario Soldati Le due città (1964).[70] Il club è stato
>>>>> anche punto di riferimento in altre opere di Soldati, quali America
>>>>> primo amore (1935),[71] Un prato di papaveri. Diario 1947-1964
>>>>> (1973)[72] e Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971 (1975).[73]
>>>>> Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe operaia va in
>>>>> paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del Grand Prix al
>>>>> Festival di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di Carlo Vanzina
>>>>> (1984), dove si assiste a una partita tra studenti juventini e
>>>>> romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della Morte[75] e in Santa
>>>>> Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale si trova una scena
>>>>> ambientata allo Stadio delle Alpi durante l'incontro di campionato
>>>>> tra i bianconeri e l'Atalanta.[76] Per quanto riguarda i film di
>>>>> argomento più legato al calcio e al tifo, sul versante della satira
>>>>> di costume figura Il presidente del Borgorosso Football Club di Luigi
>>>>> Filippo D'Amico (1970), in cui il personaggio eponimo, interpretato
>>>>> da Alberto Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar Sivori, presente nel
>>>>> film nella parte di se stesso;[77] nei primi anni ottanta, in
>>>>> Eccezzziunale… veramente, del citato Vanzina (1982), Diego
>>>>> Abatantuono rappresenta, nei tre episodi di cui si compone il film,
>>>>> rispettivamente un tifoso milanista, uno interista e uno
>>>>> juventino;[75] stesso ruolo interpretò nel sequel, un quarto di
>>>>> secolo più tardi, in Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me
>>>>> (2006), ancora di Vanzina. [78] Infine, sul fronte dell'analisi del
>>>>> disagio sociale e del tifo come valvola di sfogo dell'aggressività,
>>>>> figura il film Ultrà di Ricky Tognazzi (1990), che parla delle
>>>>> vicende di un capotifoso della Roma (interpretato da Claudio
>>>>> Amendola) e del gruppo organizzato da lui guidato che si reca in
>>>>> trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi,
>>>>> frangia di ultras bianconeri.[79]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati
>>>>> Uniti) La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo
>>>>> scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere
>>>>> (1992), antologia a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e
>>>>> Massimo Romano.[80] Tale poesia, insieme ad altri omaggi alla
>>>>> Juventus composti da Arpino, è stata tradotta in italiano dal critico
>>>>> letterario torinese Bruno Quaranta e pubblicata nella sua opera Stile
>>>>> e stiletto (1997).[81] Sempre a opera di Arpino sono altri
>>>>> riferimenti alla Juventus, citati in Racconti di vent'anni (1974)[82]
>>>>> e in Opere scelte (2005), antologia letteraria, narrativa e
>>>>> giornalistica a cura dell'italianista veneziano Rolando Damiani.[83]
>>>>> Ancora in ambito letterario la Juventus fa da sfondo, come punto di
>>>>> riferimento della vita del protagonista, nel romanzo di Aldo Nove
>>>>> Puerto Plata Market[84] e, nel romanzo del giornalista Aldo Cazzullo
>>>>> I ragazzi di via Po, è parte del contesto storico-culturale della
>>>>> società torinese degli anni cinquanta.[85] Entrambi i lavori citati
>>>>> sono del 1997. Più recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e
>>>>> Andrea Parodi hanno citato la Juventus di Trapattoni campione
>>>>> d'Italia nel 1977 e 1978 all'interno del contesto storico e sociale
>>>>> della crisi politico- istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel
>>>>> loro libro In bianco e nero. [86]
>>>>> Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte nell'anime
>>>>> giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero
>>>>> nel manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del Notts County sono
>>>>> usi intonare il loro coro da stadio It's just like watching Juve (È
>>>>> proprio come guardare la Juve), in riferimento alla comunanza
>>>>> cromatica delle uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra
>>>>> realizza una grande prestazione.[88]
>>>>> Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
>>>>> canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza
>>>>> Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla
>>>>> (1968).[89] Tra gli eventi culturali più recenti aventi come oggetto
>>>>> il club bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a opera di
>>>>> arte, organizzata in occasione del centodecimo anniversario della
>>>>> fondazione della società[90] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a cura
>>>>> della fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007. Tale
>>>>> esposizione, curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha illustrato
>>>>> lo sviluppo della storia, dei personaggi e dei successi della
>>>>> Juventus e il suo rapporto con la città di Torino attraverso
>>>>> un'analisi artistica e culturale sul calcio:[90]
>>>>> « A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina
>>>>> di corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria San
>>>>> Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da
>>>>> Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti
>>>>> cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori
>>>>> alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia
>>>>> della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo
>>>>> decennio, l'arte e la cultura del Novecento. » (Juventus. 110 anni a
>>>>> opera di arte, 2007.[91]) L'impegno in campo sociale [modifica]
>>>>>
>>>>> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi
>>>>> sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i Giovani,
>>>>> orientato al miglioramento della qualità di vita e a favorire
>>>>> l'accesso all'istruzione ai giovani extracomunitari minorenni[92]
>>>>> tramite un centro di accoglienza, e la realizzazione – in
>>>>> collaborazione con la facoltà di Economia dell'Università di Torino –
>>>>> di un corso di formazione allo studio del management sportivo.[92] In
>>>>> ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina
>>>>> Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere insieme
>>>>> al Sant'Anna,[93] programma di ristrutturazione del reparto di
>>>>> Neonatologia Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le
>>>>> attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92]
>>>>> Altro progetto comunitario della società bianconera è il “Centro di
>>>>> accoglienza” intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in
>>>>> collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano
>>>>> al fine di dare ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92] Nel
>>>>> 2000, inoltre, la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il
>>>>> Gaslini, allo scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di
>>>>> Genova di una dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i
>>>>> bambini ivi ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio
>>>>> dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della
>>>>> struttura dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono
>>>>> necessari 4,5 milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia
>>>>> Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla Juventus attraverso donazioni e
>>>>> iniziative di beneficenza organizzate dai propri giocatori, come la
>>>>> partecipazione in qualità di ospiti al festival di Sanremo 2003[94] e
>>>>> al programma televisivo Juventus, una squadra per amico,[95] la
>>>>> realizzazione e vendita di libri fotografici e CD, il più famoso dei
>>>>> quali fu, nel 2003, una versione del successo di Lucio Battisti Il
>>>>> mio canto libero.[96] Organico [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
>>>>> Rosa [modifica]
>>>>> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97] N.
>>>>> Ruolo Giocatore
>>>>> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano) 2 D Marco Motta 3 D Giorgio
>>>>> Chiellini
>>>>> 5 C Michele Pazienza
>>>>> 6 D Fabio Grosso
>>>>> 7 C Simone Pepe
>>>>> 8 C Claudio Marchisio
>>>>> 9 A Vincenzo Iaquinta
>>>>> 10 A Alessandro Del Piero (capitano) 11 D Paolo De Ceglie 13 P
>>>>> Alexander Manninger
>>>>> 14 A Mirko Vučinić
>>>>> 15 D Andrea Barzagli
>>>>> 17 C Eljero Elia
>>>>> N. Ruolo Giocatore
>>>>> 18 A Fabio Quagliarella
>>>>> 19 D Leonardo Bonucci
>>>>> 20 A Luca Toni
>>>>> 21 C Andrea Pirlo
>>>>> 22 C Arturo Vidal
>>>>> 24 C Emanuele Giaccherini
>>>>> 26 D Stephan Lichtsteiner
>>>>> 27 C Miloš Krasić
>>>>> 28 C Marcelo Estigarribia
>>>>> 30 P Marco Storari
>>>>> 32 A Alessandro Matri
>>>>> 33 D Frederik Sørensen
>>>>> 34 C Luca Marrone
>>>>> 38 A Amauri
>>>>> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali
>>>>> della FIFA.
>>>>> Staff tecnico [modifica]
>>>>>
>>>>> Staff dell'area tecnica
>>>>> Allenatore: Antonio Conte
>>>>> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
>>>>> Preparatore portieri: Claudio Filippi. Preparatore atletico: prof.
>>>>> Paolo Bertelli. Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
>>>>> Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
>>>>> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
>>>>> Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison,
>>>>> Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro. Allenatore squadra Primavera:
>>>>> Marco Baroni. Team manager: Matteo Fabris.
>>>>> Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi. Coordinatore settore
>>>>> giovanile: Gianluca Pessotto. Risponsabile medico settore giovanile:
>>>>> dr. Antonio Giordano. Responsabili osservatori: Mauro Sandreani.
>>>>> Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi. Settore giovanile
>>>>> [modifica]
>>>>>
>>>>> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
>>>>> squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
>>>>> internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il
>>>>> proprio campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo di
>>>>> proprietà della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99]
>>>>> Analogamente a quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la
>>>>> Juventus ha istituito alcune scuole calcio sotto forma di
>>>>> club-satellite [100] e campi (Summer Camps) in tutta Italia
>>>>> (riservati ai giovani dagli 8 ai 16 anni) e all'estero, precisamente
>>>>> in Inghilterra (dagli 11 ai 16 anni).[101]
>>>>> Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
>>>>> università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
>>>>> Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso la
>>>>> creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio
>>>>> nazionale e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103] e
>>>>> il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la
>>>>> gestione di scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico,
>>>>> Inghilterra, Grecia, Arabia Saudita, Australia e Svizzera.[104]
>>>>> Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
>>>>> giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche all'estero.[100]
>>>>> A titolo di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a
>>>>> militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni sessanta,
>>>>> figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni da Catania),
>>>>> Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus da Lecce),
>>>>> Giuseppe Furino (1946, proveniente da Palermo e alla Juventus dal
>>>>> 1965), Roberto Bettega (1950, torinese e cresciuto nella società),
>>>>> Paolo Rossi (1956, da Prato, che dal 1972 al 1975 militò nelle
>>>>> giovanili della società prima di tornarvi da professionista nel
>>>>> 1981). Di essi, Furino fu convocato per il campionato del mondo 1970
>>>>> (unico giocatore della Juventus a prendere parte a tale edizione del
>>>>> torneo), Anastasi per quello del 1974, Causio per quelli del 1974 e
>>>>> 1978 (nonché quello del 1982, quando già tuttavia militava
>>>>> nell'Udinese) così come Bettega (che non prese parte al campionato
>>>>> del 1982 causa infortunio), nonché Rossi, presente nel 1982 (e che
>>>>> nel 1978 partecipò da giocatore in comproprietà con il Lanerossi
>>>>> Vicenza e con la maglia di quest'ultimo). [105][106] Il citato Rossi,
>>>>> inoltre, grazie alla vittoria nel campionato del mondo 1982, oltre a
>>>>> laurearsi campione del mondo, vinse anche il Pallone d'oro di
>>>>> quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale miglior marcatore di
>>>>> quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3 nel girone
>>>>> sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile, sconfitto 3-2.
>>>>> Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio della
>>>>> Juventus si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi (campione del
>>>>> mondo nel 1934), Pietro Rava (vincitore della medaglia d'oro nel
>>>>> torneo olimpico di calcio 1936 e campione del mondo nel 1938), Carlo
>>>>> Parola, Giovanni Viola e, soprattutto, Giampiero Boniperti, da sempre
>>>>> legato alla Juventus, dalle giovanili alla carica di presidente e,
>>>>> attualmente, a quella di presidente onorario del club. Più
>>>>> recentemente, dal settore giovanile della Juventus si sono messi in
>>>>> evidenza giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino,
>>>>> Sebastian Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio
>>>>> Mirante e Domenico Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i
>>>>> citati Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati
>>>>> membri della Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di
>>>>> calcio 2008 a Pechino [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto
>>>>> le semifinali del torneo continentale disputato in Svezia nel
>>>>> 2009.[108] Giocatori celebri [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
>>>>> Club.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la
>>>>> Juventus In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della
>>>>> Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni di
>>>>> questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale italiana.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi della
>>>>> Juventus
>>>>> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella
>>>>> Juventus figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il primo
>>>>> calciatore- simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti,
>>>>> riconosciuto come il calciatore più rappresentativo della storia
>>>>> della società,[111] Carlo Parola (autore della più famosa rovesciata
>>>>> del calcio italiano, il cui gesto atletico ha ispirato
>>>>> l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei calciatori),[112] Dino
>>>>> Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti e una Coppa UEFA con la
>>>>> Juventus, della quale difese la porta per 330 partite consecutive di
>>>>> campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi unico calciatore
>>>>> italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che quello del
>>>>> mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden Player
>>>>> italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e
>>>>> Stefano Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto
>>>>> tutte le competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo
>>>>> l'olandese Danny Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993 e
>>>>> Alessandro Del Piero, attuale capitano e giocatore simbolo della
>>>>> squadra,[115] cinque volte campione d'Italia e, nel 1996, campione
>>>>> d'Europa e del mondo con la Juventus, nonché campione del mondo 2006
>>>>> con la Nazionale. Tra i giocatori non italiani ad aver vestito la
>>>>> maglia della Juventus, inoltre, si segnalano negli anni cinquanta e
>>>>> sessanta l'argentino Omar Sivori (che, oriundo, in seguito militò
>>>>> anche in Nazionale italiana), il gallese John Charles, soprannominato
>>>>> per la sua stazza il gigante buono, centravanti di sicuro rendimento,
>>>>> che insieme al citato Sivori e a Boniperti formò un trio d'attacco
>>>>> che portò alla Juventus 3 scudetti; negli anni settanta il tedesco
>>>>> Helmut Haller, già campione d'Italia con il Bologna, che alla
>>>>> Juventus vinse due titoli; fino al 1980 non fu più possibile
>>>>> ingaggiare calciatori non italiani; tra i più rappresentativi giunti
>>>>> in Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi Michel
>>>>> Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione d'Europa
>>>>> nel 1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e Zinédine
>>>>> Zidane, campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la
>>>>> Francia, campione del mondo di club con la Juventus e, con essa,
>>>>> vincitrice di due scudetti. Presidenti e allenatori [modifica]
>>>>>
>>>>> Presidenti [modifica]
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
>>>>> Club.
>>>>> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus si
>>>>> sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il
>>>>> primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei
>>>>> soci fondatori.[3]
>>>>> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti,
>>>>> alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990;[116]
>>>>> Boniperti, al pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano,
>>>>> presidente dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia
>>>>> del club.[117] L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente a
>>>>> meno di 21 anni d'età, nel 1955, fu il più giovane a ricoprire tale
>>>>> carica.[3] Da citare anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e
>>>>> Giuseppe Hess e del francese Jean-Claude Blanc, gli unici non
>>>>> italiani a divenire presidenti del club.[3] In particolare, Dick fu
>>>>> il presidente del primo scudetto bianconero (1905). Attualmente in
>>>>> carica è l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto presidente il
>>>>> 28 aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del club.[118]
>>>>> Allenatori [modifica]
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
>>>>> Club.
>>>>> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione
>>>>> tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad
>>>>> interim.[31] Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non
>>>>> esisteva un sistema dettagliato di allenamento in preparazione degli
>>>>> incontri di campionato. In pratica i giocatori – studenti e
>>>>> lavoratori – avevano l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte alla
>>>>> settimana al velodromo di Corso Re Umberto per gli allenamenti,
>>>>> consistenti in partitelle e corse di velocità e/o resistenza, sempre
>>>>> sotto il coordinamento del capitano della squadra.[119]
>>>>> Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő
>>>>> Károly, scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di
>>>>> introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel
>>>>> gioco della squadra.[3] Károly allenò la squadra per 70 incontri fino
>>>>> alla morte, avvenuta nel 1926.[3]
>>>>> A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni,
>>>>> detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per tredici stagioni,
>>>>> di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86 e poi dal 1991-92 al
>>>>> 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive che quello totale sono
>>>>> record per tecnici di club italiani.[31] Il Trap vanta anche il
>>>>> primato complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club
>>>>> (14, record tra gli allenatori italiani).[31]
>>>>> Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli anni trenta e unico
>>>>> allenatore in Italia ad avere vinto quattro scudetti consecutivi, tra
>>>>> il 1931 e il 1934.[20]
>>>>> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel
>>>>> 1969, che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33] Palmarès
>>>>> [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
>>>>> Club.
>>>>> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
>>>>> titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello
>>>>> mondiale.[5][6] Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905,
>>>>> la Juventus è il club di maggior successo nel campionato nazionale,
>>>>> aggiudicandosi la competizione in 27 occasioni,[50] compresa una
>>>>> striscia di cinque titoli consecutivi dal 1931 al 1935 (record a pari
>>>>> merito con il Torino e l'Internazionale).[120] I bianconeri detengono
>>>>> il record per vittorie nella Coppa Italia, principale competizione di
>>>>> coppa nazionale del Paese (9, a pari merito con la Roma), tra esse
>>>>> due consecutive (1959 e 1960, primato nazionale). Il club vanta,
>>>>> inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un totale di 40 vittorie in
>>>>> competizioni nazionali (anch'esso record), cui vanno sommate 11
>>>>> vittorie in tornei internazionali che ne fanno complessivamente il
>>>>> club italiano con il maggior numero di titoli ufficiali vinti, 51.
>>>>> Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il club torinese non ha
>>>>> vinto alcun trofeo ufficiale, caso unico nel Paese. La formazione
>>>>> juventina detiene altresì il primato italiano di double, ovvero la
>>>>> vittoria del campionato di massima serie e della coppa nazionale
>>>>> nella stessa stagione (due, accadute nelle stagioni 1959-60 e
>>>>> 1994-95). Vincitrice del suo primo trofeo internazionale ufficiale
>>>>> nel 1977 (Coppa UEFA, nella circostanza vinta per la prima volta da
>>>>> un club italiano e sudeuropeo),[121] i suoi 11 trofei vinti in
>>>>> competizioni a livello confederale e FIFA, tra cui due titoli di
>>>>> campione d'Europa (1985 e 1996) e due di campione del mondo per club
>>>>> (idem), la rendono attualmente il secondo club italiano per vittorie,
>>>>> il quarto in Europa nonché il settimo nel mondo.[122] La Juventus,
>>>>> uno degli unici tre club italiani ad avere realizzato in due
>>>>> occasioni il cosiddetto double internazionale con i successi in
>>>>> campionato e Coppa UEFA e campionato e Coppa delle Coppe,
>>>>> rispettivamente nelle stagioni 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con
>>>>> il Liverpool e l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa
>>>>> UEFA, attualmente nota come Europa League (3).[121] Competizioni
>>>>> nazionali [modifica]
>>>>> Campionato italiano: 29
>>>>> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35; 1949-50;
>>>>> 1951-52; 1957-58
>>>>> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77;
>>>>> 1977-78; 1980-81; 1981-82
>>>>> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02;
>>>>> 2002-032004-2005, 2005-2006
>>>>> Coppa Italia: 9
>>>>> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83;
>>>>> 1989-90; 1994-95
>>>>> Supercoppa italiana: 4
>>>>> 1995; 1997; 2002; 2003
>>>>> Campionato italiano di Serie B: 1
>>>>> 2006-07
>>>>> Competizioni internazionali [modifica]
>>>>> Coppa Intercontinentale: 2
>>>>> 1985; 1996
>>>>> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
>>>>> 1984-85; 1995-96
>>>>> Coppa delle Coppe: 1
>>>>> 1983-84
>>>>> Coppa UEFA: 3
>>>>> 1976-77; 1989-90; 1992-93
>>>>> Supercoppa UEFA: 2
>>>>> 1984; 1996
>>>>> Coppa Intertoto: 1
>>>>> 1999
>>>>> Competizioni giovanili [modifica]
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
>>>>> della Juventus Football Club.
>>>>> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della
>>>>> sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di
>>>>> campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70 trofei
>>>>> ufficiali, tra i quali alcuni relativi alle competizioni più
>>>>> importanti al mondo nella categoria come per esempio il torneo di
>>>>> Viareggio, vinto 7 volte, la più recente delle quali nel 2010.
>>>>> Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
>>>>> all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta
>>>>> di campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
>>>>> classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del
>>>>> torneo. [123]
>>>>> Statistiche [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
>>>>> Football Club.
>>>>> Statistiche di squadra [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus
>>>>> La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La
>>>>> stagione 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle 106
>>>>> precedenti, ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11 di
>>>>> Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione
>>>>> Nazionale e 78 di serie A propriamente detta) e uno di serie B (nel
>>>>> 2006-07), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del
>>>>> Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 106 stagioni in
>>>>> massima serie la Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record
>>>>> italiano), giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (57,55% di
>>>>> piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni). La
>>>>> vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa
>>>>> del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124] Limitatamente
>>>>> al campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato due volte, nel
>>>>> torneo 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª
>>>>> e 6ª giornata.[124]
>>>>> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal
>>>>> Torino nel campionato federale 1912-13.[125] A fronte delle 9
>>>>> vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della Roma)
>>>>> la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo.[126]
>>>>> Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior numero
>>>>> di trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai affrontate
>>>>> direttamente in finale di tale competizione.[126]
>>>>> La Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero
>>>>> di stagioni disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione
>>>>> 2010-11). Di esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei
>>>>> ufficiali dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe
>>>>> delle Coppe e 13 Coppe UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle
>>>>> Fiere;[127] nel computo globale delle citate competizioni risulta il
>>>>> primo club italiano e quarto a livello europeo per numero di punti
>>>>> conquistati (464). Inoltre, è il club italiano con il maggior numero
>>>>> di partite disputate (352), partite vinte (194), gol realizzati
>>>>> (624), differenza reti (+299) e percentuale di vittorie (55,11%) in
>>>>> competizioni UEFA a tutto il 10 settembre 2011.[128] La Juventus è
>>>>> anche l'unico club italiano ad aver vinto una manifestazione
>>>>> internazionale ufficiale con una rosa composta esclusivamente da
>>>>> calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa UEFA 1976-77).[129]
>>>>> La formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in
>>>>> competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo,
>>>>> quarta in Europa e seconda tra i club italiani in questa
>>>>> graduatoria.[130] Delle 18 finali citate, 7 sono state giocate in
>>>>> Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (2 vittorie complessive),
>>>>> una in Coppa delle Coppe (una vittoria), 4 in Coppa UEFA (3
>>>>> vittorie),[121] una in Coppa Intertoto (una vittoria),[131] 2 in
>>>>> Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e 3 in Coppa Intercontinentale (2
>>>>> vittorie).[42] Sempre in ambito internazionale, la Juventus è l'unico
>>>>> club del mondo ad avere vinto tutte le competizioni internazionali
>>>>> per club[133] e uno dei tre club europei ad avere vinto tutte le tre
>>>>> principali competizioni dell'UEFA. La Juventus fu la prima a
>>>>> raggiungere tale traguardo nel 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal
>>>>> Bayern Monaco nel 1996 e, per tale ragione, le fu riconosciuta la
>>>>> Targa UEFA.[134] Statistiche individuali [modifica]
>>>>> Il giocatore che detiene il record di presenze in serie A, a tutto il
>>>>> 22 maggio 2011, è Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35
>>>>> presenze in serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore
>>>>> juventino con il maggior numero di presenze nei campionati italiani,
>>>>> 490. Il precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
>>>>> apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in
>>>>> campo 443 volte.[136]
>>>>> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
>>>>> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di
>>>>> gol, 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in serie
>>>>> B, 26 nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e 1 in
>>>>> Coppa Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di gol,
>>>>> superato nel gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con
>>>>> 182.[136][138] Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a
>>>>> girone unico fu Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato
>>>>> 1933-34.[139] L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record di
>>>>> gol segnati in un campionato di prima divisione, 35 in 26 incontri
>>>>> nel Campionato Federale 1925-26. Analogo numero di reti segnò lo
>>>>> svedese Gunnar Nordahl del Milan, ma in un campionato a girone
>>>>> unico.[140] Infine, Omar Sivori detiene, insieme a Silvio Piola, il
>>>>> record di marcature in una singola partita: 6 gol, segnati
>>>>> all'Internazionale nella 28ª giornata del campionato 1960-61. La
>>>>> Juventus e la Nazionale italiana [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
>>>>> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
>>>>> inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca
>>>>> militanti nella Juventus[141]
>>>>> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior
>>>>> numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti,
>>>>> 132 elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro
>>>>> militanza juventina (a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli 90
>>>>> del Milan).[142][143] Sono 22 in totale i giocatori della Juventus
>>>>> militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: 9
>>>>> nel 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti,
>>>>> Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel 1982
>>>>> (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel 2006
>>>>> (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero).[144] Tre
>>>>> sono, invece, i calciatori della Juventus laureatisi campioni
>>>>> d'Europa con la Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e
>>>>> Salvadore). Il contributo maggiore in elementi prestati alla
>>>>> Nazionale in una competizione a livello UEFA/FIFA[145] risale al
>>>>> campionato del mondo 1978, edizione in cui il club bianconero schierò
>>>>> in maglia azzurra nove uomini in due occasioni: la prima è stato
>>>>> l'incontro di prima fase contro i padroni di casa dell'Argentina del
>>>>> 10 giugno, tutti i nove giocatori juventini furono schierati in
>>>>> campo: Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e
>>>>> Bettega dal primo minuto, poi dal 6' Cuccureddu subentrato al
>>>>> bolognese Bellugi;[146] mentre che la seconda è stato l'incontro di
>>>>> seconda fase contro l'Olanda del 21 giugno, in cui i nove giocatori
>>>>> bianconeri già citati furono schierati in campo dal primo minuto
>>>>> (record italiano in competizioni ufficiali).[147] La Juventus guida
>>>>> la particolare classifica dei club che vantano giocatori campioni del
>>>>> mondo con la propria Nazionale, con 24: ai 22 citati vanno infatti
>>>>> aggiunti Didier Deschamps e Zinédine Zidane, campioni nel 1998 con la
>>>>> Francia: precede in tale graduatoria Internazionale (20), la coppia
>>>>> Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos (15).[148]
>>>>> Quanto al campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre
>>>>> giocatori sono vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella
>>>>> italiana: Luis del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984)
>>>>> e il già menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000). Ancora, in
>>>>> occasione della finale del citato campionato del mondo 2006, la
>>>>> Juventus ha stabilito un ulteriore record internazionale in quanto,
>>>>> oltre ai cinque Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione,
>>>>> scesero in campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian
>>>>> Thuram, Patrick Vieira e David Trezeguet,[149] per un totale di otto
>>>>> finalisti di uno stesso club sul terreno di gioco.
>>>>> Struttura societaria [modifica]
>>>>>
>>>>> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per
>>>>> azioni [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la
>>>>> società che controlla la maggioranza del capitale azionario della
>>>>> Juventus è la finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL Investment
>>>>> S.p.A e Istituto Finanziario Industriale, entrambe holding
>>>>> controllate dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che attualmente
>>>>> detiene il 55,016% della citata Exor e, tramite quest'ultima, il
>>>>> 60,001% del capitale azionario della Juventus.[150][151] Il rimanente
>>>>> capitale azionario è detenuto dalla Libyan Arab Foreign Investment
>>>>> Company (LAFICO) al 7,5% e da azionisti diffusi al 32,5%.[152] Il
>>>>> campo d'allenamento della Juventus è di proprietà dell'azienda Campi
>>>>> di Vinovo S.p.A, controllata al 71,3% dal club.[153] Secondo
>>>>> l'attuale organigramma societario, la Juventus è articolata su 7 aree
>>>>> interne: Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione
>>>>> tecnologica, Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti
>>>>> speciali, Area comunicazione e Area sportiva.[154] La società è
>>>>> guidata da un consiglio di amministrazione composto da dieci membri
>>>>> eletti dalla proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e
>>>>> l'amministratore delegato Aldo Mazzia.[155]
>>>>> Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[49] nel
>>>>> segmento STAR, uno degli indici azionari di maggior successo in
>>>>> Europa e nel mondo.[156]
>>>>> Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema
>>>>> di gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in
>>>>> conformità ai requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS
>>>>> 18001:2007[157] e un sistema di gestione della qualità del settore
>>>>> medico secondo la norma internazionale ISO 9001:2000.[158] In base a
>>>>> quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011, rapporto
>>>>> stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
>>>>> statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il
>>>>> decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205 milioni
>>>>> di euro a tutto il 30 giugno 2010).[159] Il club torinese è anche uno
>>>>> dei membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club Europei,
>>>>> organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso
>>>>> G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio
>>>>> al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e
>>>>> televisivi di fronte alla FIFA. Organigramma della società [modifica]
>>>>>
>>>>> Staff attuale dell'area amministrativa Proprietà: Famiglia Agnelli.
>>>>> Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
>>>>> Presidente: Andrea Agnelli.
>>>>> Amministratore delegato: Aldo Mazzia. Direttore generale: Giuseppe
>>>>> Marotta. Direttore sportivo: Fabio Paratici. Consiglio di
>>>>> amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano, Riccardo
>>>>> Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled Fared Zentuti, Michele
>>>>> Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel Nedvěd. Controllo
>>>>> interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo
>>>>> Venesio.
>>>>> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano
>>>>> (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo Venesio. Collegio
>>>>> sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e Roberto
>>>>> Longo (sindaci effettivi).
>>>>> Direttore commerciale: Francesco Calvo. Direttore amministrazione e
>>>>> finanza: carica vacante. Direttore pianificazione, controllo e
>>>>> progetti speciali: Stefano Bertola. Direttore risorse umane:
>>>>> Alessandro Sorbone. Direttore comunicazione e relazioni esterne:
>>>>> Claudio Albanese. Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
>>>>> Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi. Responsabile
>>>>> gestione e controllo investimenti immobiliari: Riccardo Abrate.
>>>>> Responsabile marketing: Alessandro Sandiano. Direttore Juventus
>>>>> Center: Vittorio Ferrino. Responsabile segreteria sportiva: Francesco
>>>>> Gianello. Addetti stampa senior: Marco Girotto. Addetti stampa e
>>>>> editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti. Responsabile contenuti
>>>>> editoriali: Enrica Tarchi. Comunicazione corporate: Stefano Coscia.
>>>>>
>>>>> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>>>>>
>>>>> Cronologia degli sponsor tecnici
>>>>> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
>>>>> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
>>>>> Dal 2003-04: Nike
>>>>>
>>>>> Cronologia degli sponsor ufficiali
>>>>> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
>>>>> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
>>>>> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
>>>>> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
>>>>> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+ Stagione
>>>>> 1999-2000 (solo coppe): Sony Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
>>>>> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe) Dal 2002-03
>>>>> al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe) Stagione 2004-05: SKY
>>>>> Sport (campionato)/Tamoil (coppe) Dal 2005-06 al 2006-07: Tamoil Dal
>>>>> 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland) Dal 2010-11: BetClic
>>>>> (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>>>>>
>>>>> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>>>>>
>>>>> Cronologia delle sedi sociali
>>>>> 1898: Via Montevecchio
>>>>> 1899: Via Piazzi, 4
>>>>> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
>>>>> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
>>>>> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
>>>>> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43 Stagione 1921-22: Via Botero,
>>>>> 16
>>>>> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
>>>>> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
>>>>> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151 Dal 1948 al 1964: Piazza San
>>>>> Carlo, 206 Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54 Dal 1986 al
>>>>> 2000: Piazza Crimea, 7
>>>>> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>>>>>
>>>>> Cronologia dei campi di gioco
>>>>> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella Dal 1899 al
>>>>> 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi Dal 19/2/1905 al 29/4/1906: Velodromo
>>>>> Umberto I Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi Dal
>>>>> 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli Dal 7/1/1923 al
>>>>> 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia Dal 19/11/1933 al 2/5/1990:
>>>>> Stadio Comunale Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle Alpi Dal
>>>>> 16/9/2006 al 22/5/2011: Stadio Olimpico di Torino Dal 8/9/2011:
>>>>> Juventus Stadium
>>>>>
>>>>> Tifoseria [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
>>>>> Club.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
>>>>> Olimpico, 1º novembre 2006
>>>>> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12 milioni
>>>>> in Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore condotto
>>>>> dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010 sul
>>>>> quotidiano la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del
>>>>> campione esaminato, il club torinese risulta essere il più sostenuto
>>>>> in Italia.[10] La società vanta, inoltre, circa 13,1 milioni di
>>>>> sostenitori in Europa.[11] Numerosi sono anche i fan club sparsi per
>>>>> tutto il mondo,[160] in particolare nei Paesi a forte emigrazione
>>>>> italiana.[161] Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo
>>>>> dal punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il
>>>>> Paese,[10] è molto marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle
>>>>> isole,[162] il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche
>>>>> durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del
>>>>> tifo fa della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra
>>>>> «nazionale».[163] Frequente è anche il caso di tifosi organizzati
>>>>> che, anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono
>>>>> con regolarità Torino per gli incontri interni della squadra.[163]
>>>>> Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
>>>>> organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003
>>>>> quello della Juventus risultava prevalentemente attestato su
>>>>> posizioni di destra; [164][165] tuttavia, fuori dalle frange
>>>>> organizzate, l'orientamento politico della tifoseria, in ragione
>>>>> della sua eterogeneità sociale e territoriale, risulta non
>>>>> discostarsi in misura significativa da quelli più diffusi
>>>>> genericamente a livello di popolazione nazionale: è quanto emerse da
>>>>> un sondaggio condotto da ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista
>>>>> Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le
>>>>> poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché
>>>>> equanime tra destra e sinistra.[166]
>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni
>>>>> 1970 Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la
>>>>> Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per
>>>>> la sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi
>>>>> popolari e proletarie. [167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso
>>>>> degli Agnelli nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora
>>>>> (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai
>>>>> meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la FIAT.
>>>>> Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi divenuto massiccio nel
>>>>> secondo dopoguerra – verso Torino e gli altri grandi poli industriali
>>>>> del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in cerca di
>>>>> impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il primo club
>>>>> italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente
>>>>> o, al più, regionalmente, ma a carattere nazionale.[168][169] Con il
>>>>> consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni
>>>>> cinquanta e i primi settanta la Juventus sembrò rappresentare,
>>>>> attraverso i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore immigrato
>>>>> piemontese, mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente
>>>>> culturale di marca prettamente torinese e cittadina.[168] In anni più
>>>>> recenti, comunque, le differenze sociali e culturali fra le due
>>>>> opposte tifoserie si sono sempre più affievolite fino ad essere
>>>>> oramai, di fatto, nulle. Gemellaggi e rivalità [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
>>>>> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime della
>>>>> Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi) Non risultano ufficialmente
>>>>> gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della Juventus: per circa
>>>>> un ventennio a partire dagli anni ottanta, coincidenti con la
>>>>> presenza in Serie A della compagine irpina, vi fu un gemellaggio con
>>>>> la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per iniziativa di alcune
>>>>> frange di tifosi biancoverdi a fine anni novanta.[170][171] Fuori dal
>>>>> Paese esistono accordi di gemellaggio con i tifosi organizzati
>>>>> dell'ADO Den Haag, compagine olandese dell'Aia, e con quelli del
>>>>> Legia Varsavia, polacca.[172]
>>>>> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di avversarie
>>>>> della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
>>>>> dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del
>>>>> Milan, nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni
>>>>> rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.[174]
>>>>> Più recenti, e legate all'imporsi alla ribalta negli anni ottanta
>>>>> delle loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista
>>>>> del primato nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina,
>>>>> legata principalmente alla lotta-scudetto del campionato
>>>>> 1981-82,[175] e con quella della Roma, che fino alla metà di quel
>>>>> decennio fu la più valida contendente dei bianconeri al titolo.[176]
>>>>> La Curva Scirea allo Stadio delle Alpi è sempre stata il settore
>>>>> occupato durante le gare casalinghe dai nuclei più accesi della
>>>>> tifoseria organizzata. Allo Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece
>>>>> occupato la Curva Filadelfia. Attualmente, il luogo di incontro dei
>>>>> gruppi ultrà bianconeri è la Curva Sud dello Juventus Stadium[177].
>>>>
>>>> a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio calcistico di
>>>> Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri interni della
>>>> Juventus, la quale è anche proprietaria della struttura. L'impianto
>>>> sorge sulle ceneri del precedente Stadio delle Alpi,[4][5] demolito
>>>> tra il 2008 ed il 2009.[6] È attualmente l'unico stadio della Serie A
>>>> di proprietà del proprio club.[7] L'intenzione della Juventus è quella
>>>> di offrire a uno sponsor commerciale la possibilità di legare il suo
>>>> nome a quello dello stadio.[8]
>>>> Indice [nascondi]
>>>> 1 Cenni storici
>>>> 1.1 Progetto e realizzazione
>>>> 1.2 Inaugurazione
>>>> 1.3 Compatibilità ambientale
>>>> 2 Caratteristiche tecniche
>>>> 3 Cronoprogramma dei lavori
>>>> 4 La scelta del nome
>>>> 5 Aree e servizi
>>>> 5.1 Il museo
>>>> 5.2 Walk of Fame
>>>> 5.3 L'area commerciale
>>>> 5.4 La futura sede societaria
>>>> 6 Affluenza media in Serie A
>>>> 7 I primati
>>>> 8 Note
>>>> 9 Bibliografia
>>>> 10 Altri progetti
>>>> 11 Collegamenti esterni
>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>
>>>> Progetto e realizzazione [modifica]
>>>> È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione della
>>>> Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la costruzione
>>>> del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9] l'investimento
>>>> complessivo per la realizzazione del nuovo impianto, inizialmente
>>>> stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato di 120 milioni.[3] Il
>>>> progetto è stato affidato agli studi GAU e Shesa sotto il
>>>> coordinamento degli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella e
>>>> dell'ingegnere Massimo Majowecki.[11] I lavori di demolizione del
>>>> Delle Alpi sono iniziati nel novembre 2008 e si sono conclusi a fine
>>>> marzo 2009, e hanno consentito il recupero di tutta la parte interrata
>>>> del vecchio stadio, compresa la zona del campo di gioco.
>>>>
>>>>
>>>> Tribuna Est
>>>> Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è stato
>>>> progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9] L'accesso,
>>>> privo di barriere architettoniche,[12] avviene da quattro ingressi
>>>> posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle
>>>> collinette verdi sulle quali sorge l'impianto e portano ad un anello
>>>> che circoscrive lo stadio. L'anello è un luogo sicuro, dove possono
>>>> essere controllati i titoli di ingresso e dove possono sostare i mezzi
>>>> di servizio e di soccorso. Le panchine sono po­sizionate in prima fila
>>>> all'interno della tri­buna, come negli stadi inglesi.[13] Alle
>>>> gradinate e alle tribune – che sono poste a 7,5 metri di distanza dal
>>>> campo di gioco[13] – si accede da 16 passerelle distribuite nei
>>>> diversi settori dell'impianto. In caso di emergenza, l'evacuazione
>>>> dell'impianto può essere conclusa in meno di quattro minuti.[14] Al di
>>>> sotto delle gradinate sono state realizzate le aree di servizio allo
>>>> stadio e alla squadra. Nella parte superiore, con un profilo di grande
>>>> leggerezza ed essenzialità sorge lo stadio, con le gradinate e i
>>>> palchi: il tutto è inserito in un unico profilo a semicerchio e senza
>>>> elementi che si distaccano dalla linea di continuità. Inoltre lo
>>>> stadio ingloba un'area vastissima, costituita da 4.000 posti auto,
>>>> otto ristoranti e 20 bar. All'interno ci sono anche tre spogliatoi, un
>>>> museo dedicato alla storia della Juventus, 34.000 m² di aree
>>>> commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze.[2] La struttura
>>>> esterna dello stadio ricorda quella di un'astronave ed è composta da
>>>> 7.000 pannelli in Alucobond colorati in varie sfumature di grigio e
>>>> bianco, oscillanti e riflettenti, i quali, secondo il designer
>>>> Fabrizio Giugiaro che ha curato il design degli esterni, danno
>>>> l'effetto di una «bandiera in movimento». Un lungo fregio tricolore
>>>> cinge l'intera struttura, intervallato in vari punti da due stelle
>>>> gialle, che richiamano quelle presenti all'interno dello stadio nelle
>>>> curve. La copertura in PVC degli spalti è sorretta da due pennoni che
>>>> richiamano la vecchia struttura del Delle Alpi. Studiata nella
>>>> galleria del vento, è stata realizzata ispirandosi al profilo delle
>>>> ali degli aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una
>>>> membrana in parte trasparente ed in parte bianca, per permettere una
>>>> visione ottimale del campo, sia diurna sia notturna, ed in grado di
>>>> garantire il passaggio della luce tramite i lucernari, in maniera tale
>>>> che sia sufficiente per la crescita dell'erba del campo. Inaugurazione
>>>> [modifica] Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre
>>>> 2011[15] in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario
>>>> dell'Unità d'Italia, con una cerimonia curata dalla K-events di Marco
>>>> Balich,[16] che ha visto il culmine in un'amichevole contro il Notts
>>>> County, club professionistico più antico al mondo, da cui la Juventus
>>>> nel 1903 "ereditò" l'attuale divisa bianconera.[17] L'evento, seguito
>>>> da Juventus Channel, Sky Sport e Cielo, è stato diffuso anche in
>>>> streaming sul sito web e sul canale YouTube della Juventus.[18]
>>>>
>>>>
>>>> Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
>>>> inaugurazione
>>>> La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
>>>> Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della Juventus,
>>>> ed ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori legati alla
>>>> squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato dal presidente
>>>> della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di Torino, Piero Fassino.
>>>> Giampiero Boniperti ed Alessandro Del Piero, uniti al centro del
>>>> campo, hanno suggellato l'evento, al fianco della storica panchina
>>>> sulla quale, nel 1897, alcuni studenti liceali fondarono il club
>>>> bianconero. C'è stato anche un ricordo per i due fratelli Agnelli,
>>>> Gianni ed Umberto, per Gaetano Scirea e per le vittime della strage
>>>> dell'Heysel.[19] È seguita poi la partita contro il Notts County,
>>>> terminata 1-1, con Luca Toni che ha siglato il primo gol nel nuovo
>>>> impianto. Torino
>>>> 8 settembre 2011
>>>> ore 22:00 CEST
>>>> Inaugurazione Juventus 1 – 1
>>>> referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.) Arbitro: De
>>>> Marco (Chiavari)
>>>> Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
>>>> La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11 settembre
>>>> 2011 contro il Parma, in occasione della seconda giornata della Serie
>>>> A 2011-2012.[20]
>>>> Torino
>>>> 11 settembre 2011
>>>> ore 12:30 CEST
>>>> 2ª giornata Juventus 4 – 1
>>>> referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.) Arbitro: Celi (Bari)
>>>> Lichtsteiner 17’
>>>> Pepe 58’
>>>> Vidal 73’
>>>> Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco L'inviata della BBC
>>>> Emma Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli stadi inglesi:
>>>> «Come gli stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più comodo ed
>>>> economico di Wembley, più bello e "atmosferico" di Stamford Bridge e
>>>> ve lo dice una tifosa del Chelsea. Per certi versi mi ricorda
>>>> l'Emirates Stadium, il più moderno degli impianti inglesi, ma che è
>>>> costato molto di più. Dello stadio della Juventus mi ha colpito la
>>>> visuale, perché anche in alto si riesce a vedere benissimo e questa è
>>>> l'essenza del calcio. Fuori non è granché, ha un look vagamente Anni
>>>> '70, ma dentro ha un impatto micidiale. E mi ha emozionato più durante
>>>> la partita col Parma che nell'inaugurazione: rende al massimo con il
>>>> calcio vero».[21] Compatibilità ambientale [modifica]
>>>>
>>>>
>>>> Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili i
>>>> basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
>>>> riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto Il progetto è
>>>> fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto ecologico
>>>> dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di sistemi
>>>> che assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori del cantiere
>>>> edile sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate ed
>>>> ecosostenibili.[22]
>>>> Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da
>>>> energie non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie d'avanguardia
>>>> che eliminano gli sprechi ottimizzando lo sfruttamento
>>>> dell'energia.[22] Tra le finalità previste vi saranno di produrre
>>>> energia elettrica per tutto lo stadio sfruttando l'energia solare
>>>> attraverso pannelli fotovoltaici, produrre acqua calda e riscaldare
>>>> ambienti e campo da calcio per mezzo di una rete di teleriscaldamento,
>>>> scaldare acqua sanitaria per gli spogliatoi e le cucine dei ristoranti
>>>> avvalendosi di impianti solari termici.[22] Tutto questo, mediante
>>>> strategie e fonti alternative di energia e pienamente ecologiche,
>>>> rispetterà i criteri di ecocompatibilità dettati dal protocollo di
>>>> Kyōto generando molteplici risultati:[22] Riduzioni delle emissioni di
>>>> gas serra. Nessun inquinamento atmosferico.
>>>> Zero rischi di incendio.
>>>> Integrazione con il teleriscaldamento. Arginamento degli sprechi.
>>>> Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai dispositivi di
>>>> inseguimento solare.
>>>> Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
>>>> Riutilizzo delle acque piovane.
>>>> Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
>>>> l'irrigazione del campo.
>>>> Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di recuperare
>>>> il più possibile il materiale proveniente dal vecchio Delle Alpi. Il
>>>> calcestruzzo opportunamente triturato e l'alluminio, l'acciaio e il
>>>> rame fusi di nuovo, sono stati riutilizzati per la nuova costruzione,
>>>> diminuendo gli sprechi ed ottenendo un risparmio di circa 2,3 milioni
>>>> di euro.[4]
>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>
>>>> Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
>>>> dell'impianto:[23]
>>>>
>>>> Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto
>>>>
>>>>
>>>> Posti a sedere
>>>> Caratteristiche tecniche
>>>> Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
>>>> Posteggi: 4.000 posti auto
>>>> Superficie totale: 355.000 m²
>>>> Superficie interna allo stadio: 45.000 m² Superficie stadio: 90.000 m²
>>>> Aree dedicate ai servizi: 150.000 m² Aree commerciali: 34.000 m² Aree
>>>> verdi e piazze: 30.000 m²
>>>> Persone impiegate nella costruzione: 450 Acciaio utilizzato: 6.000 t
>>>> Skybox: 64
>>>> Pitch view studio: 2
>>>> Posti stampa: 275
>>>> Bar: 21
>>>> Aree ristorazione: 8
>>>> Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
>>>> Spogliatoi: 3
>>>>
>>>> Distanza dagli spalti al campo di gioco Tribuna Ovest: 7,5 m (dalla
>>>> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Tribuna 100: 7,5 m (dalla prima
>>>> fila), 33,80 m (dall'ultima fila) Tribuna media: 33,80 m (dalla prima
>>>> fila), 49 m (dall'ultima fila) Curve: 7,5 m (dalla prima fila), 50 m
>>>> (dall'ultima fila)
>>>>
>>>> Cronoprogramma dei lavori [modifica]
>>>>
>>>> Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
>>>> stadio:[23]
>>>> Cronologia
>>>> dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano Regolatore
>>>> Generale.
>>>> luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la proprietà
>>>> del Delle Alpi.
>>>> dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano Regolatore
>>>> Generale.
>>>> aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
>>>> Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006. febbraio 2008:
>>>> Approvazione del progetto da parte del consiglio di amministrazione
>>>> della Juventus.
>>>> settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
>>>> novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione. dicembre 2008-aprile
>>>> 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione del nuovo stadio.
>>>> febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di Intervento. maggio
>>>> 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire. luglio 2009: Inizio dei
>>>> lavori di costruzione. novembre 2009: Parco commerciale – Permesso di
>>>> costruire. aprile 2010: Museo Juventus – Permesso di costruire. maggio
>>>> 2010: Approvazione del Piano per le Opere di Urbanizzazione. luglio
>>>> 2010: Ingresso Ovest – Permesso di costruire agosto 2011: Fine dei
>>>> lavori e collaudo. 8 settembre 2011: inaugurazione e amichevole con il
>>>> Notts County. 11 settembre 2011: prima partita ufficiale contro il
>>>> Parma.
>>>>
>>>> La scelta del nome [modifica]
>>>>
>>>> Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene per
>>>> molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si è
>>>> aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
>>>> all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
>>>> diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro nome
>>>> all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il proprio
>>>> nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello sponsor
>>>> tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica (per via
>>>> del legame tra il club e la FIAT).
>>>> Aree e servizi [modifica]
>>>>
>>>> Il museo [modifica]
>>>> All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della Juventus",
>>>> che una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più
>>>> importanti del mondo. Il museo avrà diverse sale in cui verranno
>>>> esposti, tra altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei
>>>> giocatori più importanti della storia della società torinese, aree
>>>> interattive e ricche di foto storiche.[25] Il 29 maggio 2010, in
>>>> occasione del 25º anniversario della strage dell'Heysel, il presidente
>>>> della Juventus Andrea Agnelli ha annunciato che uno spazio nello
>>>> stadio verrà dedicato alla memoria delle vittime di quella strage.[26]
>>>> Walk of Fame [modifica]
>>>> Nei pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
>>>> cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
>>>> saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27] Quelli
>>>> elencati di seguito sono i giocatori che hanno militato nella Juventus
>>>> – o che vi militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri dei fan club
>>>> riconosciuti dalla società bianconera e del programma Juventus
>>>> Membership sulla base statistica (presenze e reti segnate) e del
>>>> palmarès durante il periodo di militanza nella società torinese (sia a
>>>> livello di club che delle nazionali).[28] Calciatore Ruolo Stagioni al
>>>> club Presenze Reti Altri
>>>> Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
>>>> Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115 Romeo Benetti M 1968-1969 e
>>>> 1976-1979 159 23 Roberto Bettega AS/SP 1970-1983 481 178 Carlo
>>>> Bigatto I TD 1913-1915 e 1920-1931 233 1 Giampiero Boniperti CA/T/R
>>>> 1946-1961 462 182 Felice Borel II CA 1932-1941 e 1942-1946 307 161
>>>> Sergio Brio DC 1978-1990 378 24
>>>> Gianluigi Buffon P 2001-presente 366 0 Antonio Cabrini TS/DC
>>>> 1976-1989 440 53 Umberto Caligaris TS 1928-1935 198 0
>>>> Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
>>>> Fabio Capello R 1970-1976 239 41
>>>> Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72 John Charles CA
>>>> 1957-1962 178 105
>>>> Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
>>>> Antonio Conte M 1991-2004 419 44
>>>> Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
>>>> Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
>>>> Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285 Luis del Sol M/MZ
>>>> 1962-1970 294 29
>>>> Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
>>>> Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
>>>> Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
>>>> Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
>>>> Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
>>>> John Hansen AS 1948-1954 187 124
>>>> Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
>>>> Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
>>>> Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
>>>> Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
>>>> Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
>>>> Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
>>>> Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
>>>> Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15 Fabrizio Ravanelli AD
>>>> 1992-1996 160 68 Virginio Rosetta TD 1923-1936 315 16 Paolo Rossi CA
>>>> 1973-1975 e 1981-1985 138 34 Sandro Salvadore L 1962-1974 450 17
>>>> Gaetano Scirea L 1974-1988 552 32
>>>> Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
>>>> Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
>>>> Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14 Stefano Tacconi P 1983-1992
>>>> 337 0
>>>> Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
>>>> Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
>>>> David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
>>>> Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
>>>> Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
>>>> Dino Zoff P 1972-1983 476 0
>>>> Codici:
>>>> P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD: Terzino
>>>> destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
>>>> Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra, AS:
>>>> Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista, CA:
>>>> Centravanti, SP: Seconda punta.
>>>> Legenda:
>>>> Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la loro
>>>> militanza nella Juventus.
>>>> Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la loro
>>>> militanza nella Juventus.
>>>> Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
>>>> calcio durante la loro militanza nella Juventus.
>>>> Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza
>>>> nella
>>>> Juventus.
>>>> Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro militanza
>>>> nella Juventus.
>>>> * N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar
>>>> Davids al posto di Zbigniew Boniek.[29]
>>>> L'area commerciale [modifica]
>>>> Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
>>>> dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
>>>> denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in campo),
>>>> progettato dallo Studio Rolla di Torino con la partecipazione di
>>>> Giugiaro Design, con una superficie di vendita pari a 19.500 m2,
>>>> suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un
>>>> ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2 accompagnato da una
>>>> galleria commerciale con 60 negozi. A fianco avrà gli altri due
>>>> edifici, uno dei quali sarà dedicato ad una catena di fai-da-te,
>>>> mentre l'altro ospiterà un'area ristorazione ed una catena hi-fi. Sono
>>>> previsti 2.000 posti auto, di cui 800 interrati. La costruzione del
>>>> centro commerciale è stata aggiudicata al raggruppamento CMB-UNIECO,
>>>> mentre la direzione dei lavori è seguita dallo studio di ingegneria
>>>> bolognese Tecnicoop. La futura sede societaria [modifica]
>>>> L'11 giugno 2010 la Juventus ha acquisito per un milione di euro dal
>>>> Comune di Torino il diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m²
>>>> dell'area Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di
>>>> dieci anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno 60
>>>> milioni di euro.[30]
>>>> Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
>>>> socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa, che
>>>> il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una Juventus
>>>> Soccer School (la scuola di calcio della società bianconera) e
>>>> impianti che potranno avere anche un utilizzo pubblico.[30] Affluenza
>>>> media in Serie A [modifica]
>>>>
>>>> 2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
>>>> Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
>>>> I primati [modifica]
>>>>
>>>> Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico italiano
>>>> privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le panchine
>>>> sono inserite nelle tribune ed il primo per estensione complessiva nel
>>>> Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio eco-compatibile del
>>>> mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della demolizione del vecchio
>>>> impianto è stato separato per tipologia, riciclato totalmente e
>>>> riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere con un risparmio globale di
>>>> circa 2,3 milioni di euro.[22][5]
>>>
>>> Lo stadio è una struttura architettonica in cui si svolgono
>>> manifestazioni sportive, dotata di spazi per ospitare gli spettatori e
>>> altri servizi. Negli sport all'aperto, lo stadio indica la zona delle
>>> tribune che ospitano gli spettatori.
>>> Indice [nascondi]
>>> 1 Lo stadio antico
>>> 2 Lo stadio moderno
>>> 3 Voci correlate
>>> 4 Altri progetti
>>> 5 Collegamenti esterni
>>> Lo stadio antico [modifica]
>>>
>>>
>>>
>>> L'FNB Stadium, dove si sono disputate le ultime fasi del Campionato
>>> mondiale di calcio 2010
>>> Il termine trae origine dal greco stadion, che era un'unità di misura
>>> corrispondente a circa 200 metri.
>>> Il più antico stadio conosciuto è quello di Olimpia, nel Peloponneso
>>> occidentale in Grecia, dove furono condotti i Giochi olimpici
>>> dell'antichità fin dall'anno 776 a.C. Inizialmente i Giochi
>>> consistevano in un singolo evento, una gara di corsa attraverso la
>>> lunghezza dello stadio.
>>> La pratica di standardizzare le piste da corsa ad una lunghezza di
>>> 180-200 metri fu seguita poi dai Romani. La capacità umana di sostenere
>>> la massima velocità è ritenuta diminuire dopo circa 200 metri di
>>> sforzo, un fatto che può essere osservato anche nelle gare atletiche
>>> moderne. I resti degli stadi greci e romani sono stati rinvenuti in
>>> numerose città antiche, e tra i più famosi di essi vi sono lo Stadio
>>> Panatenaico di Atene, in cui si svolsero i primi Giochi Olimpici
>>> dell'epoca moderna nel 1896, e lo Stadio di Domiziano a Roma. Lo stadio
>>> moderno [modifica]
>>>
>>> Per approfondire, vedi la voce Impianti sportivi.
>>>
>>>
>>> Stadio olimpico a Roma
>>> Esistono attualmente diversi tipi di stadio, in funzione delle
>>> specialità sportive. Uno stadio per il calcio, per il tennis o per il
>>> rugby è formato da tribune che circondano il campo di gioco. Tra le
>>> tribune e il campo può esservi una pista di atletica e altri spazi
>>> destinati allo svolgersi di attività sportive. In questo caso lo stadio
>>> può ospitare manifestazioni di atletica.
>>> Analogamente negli sport invernali che si svolgono generalmente al
>>> coperto e su pista di ghiaccio, come l'hockey su ghiaccio, il
>>> pattinaggio o il curling, lo stadio è composto da tribune che
>>> circondano la pista. Lo stadio più grande del mondo è il Rungrado May
>>> Day Stadium a Pyongyang (Corea del Nord) che ha una capienza di 150.000
>>> posti a sedere e copre una superficie di 207.000 m², mentre lo stadio
>>> più grade d'Italia è lo stadio Giuseppe Meazza di Milano, inaugurato
>>> nel 1926 che ha una capienza di 82.955 posti a sedere.
>>
>> Le natiche costituiscono la parte superiore della coscia e quella
>> inferiore del tronco dei primati.
>> La parola "natiche", anche dette glutei o chiappe o culo (volgare
>> derivante dal latino culus) o fondoschiena o sedere o posteriore o di
>> dietro o deretano, identificano una rotondità adiposa sovrastante il
>> muscolo grande gluteo, che ricopre l'intera regione glutea, costituita
>> dai piani ossei dell'anca e dell'ischio. Il margine superiore è
>> individuato dalla cresta iliaca e quello inferiore è dal solco
>> orizzontale del gluteo. Le natiche sono separate dal solco intergluteo,
>> in cui è situato l'ano. I glutei permettono ai primati di sedersi senza
>> il bisogno di poggiare il proprio peso sugli arti, come fanno gli altri
>> mammiferi. Indice [nascondi]
>> 1 Connotazioni
>> 2 Sinonimi nel romanesco del Belli
>> 3 Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo) 4 Altri progetti
>> Connotazioni
>>
>>
>>
>> Natiche femminili
>>
>>
>> Natiche maschili
>> Le natiche in quanto segnale sessuale sono considerate attraenti da
>> molte culture, e valutate esteticamente in vario modo. Fin dalla
>> preistoria si possiedono raffigurazioni di donne dai caratteri sessuali
>> (in particolare le natiche) esageratamente accentuati (le "Veneri del
>> Neolitico"). Nell'antichità classica spesso Venere/Afrodite è
>> raffigurata come "callipigia" (cioè "dalle belle natiche", dal greco
>> kalós e pygé). Le natiche della donna, vista di spalle, sono iscrivibili
>> in un cerchio. Quelle dell'uomo sono approssimativamente iscrivibili in
>> un quadrato (confronta immagini a lato). Le natiche, normalmente coperte
>> nella maggior parte delle culture, possono essere esposte come segno di
>> protesta, per provocazione o per semplice divertimento. Scoprire le
>> natiche di qualcuno all'improvviso può essere fonte di umiliazione (da
>> questo deriva la locuzione "prendere per il culo" come sinonimo di
>> "prendere in giro, dileggiare").
>> Molti comici, scrittori e artisti trovano in tutto questo una fonte di
>> umorismo e divertimento.
>> È molto comune l'uso delle natiche come metonimia per l'intera persona,
>> spesso con connotazioni negative. Ad esempio una persona può dire "muovi
>> il culo" come esortazione per la fretta o urgenza. Espresso come una
>> funzione punitiva, una punizione o un attacco diventa "prendere a calci
>> in culo". Una connotazione positiva è presente nella popolare
>> espressione "avere culo", dove le natiche simboleggiano la fortuna.
>> Sinonimi nel romanesco del Belli
>>
>> Così come per gli organi sessuali maschili (comprendente pene e
>> testicoli) e femminili, Giuseppe Gioachino Belli volle dedicare un suo
>> ironico sonetto ai sinonimi del termine "natiche" adottati comunemente
>> dal popolino romano (o supposti tali). (IT) (ROM)
>> « Pijjate e ccapate
>>
>> Pe nnun dí cculo, ppòi dí cchiappe, ano, preterito, furello, chitarrino,
>> patume, conveggnenze, signorino, 1
>> mela, soffietto, e Rrocca-Canterano.2
>>
>> Di’ ttafanario, culeggio-romano,3
>> Piazza-culonna,4 Culiseo,5 cuscino,
>> la porta der cortile, er perzichino,
>> bbommè,6 ffrullo, frullone e dderetano.
>>
>> Faccia de dietro, porton de trapasso, er cularcio,7 li cuarti, er
>> fiocco, er tonno, e ll’orgheno, e ’r trommone,8 e ’r contrabbasso.
>>
>> E cc’è cchi lluna-piena l’ha cchiamato, nacch’e ppacche, sedere,
>> mappamonno,
>>
>> cocommero, sescesso, e vviscinato.9 » (IT)
>> « Prendete e capàte
>>
>> Per non dire culo, puoi dire chiappe, ano, preterito, furello,
>> chitarrino,
>> patume, convenienze, signorino,
>> mela, soffietto, e Rocca-Canterano.
>>
>> Di’ tafanario, culeggio-romano,
>> Piazza Culonna, Culiseo, cuscino,
>> la porta del cortile, il perzichino,
>> bombè, frullo, frullone e deretano.
>>
>> Faccia di dietro, porton di trapasso, il cularcio, i quarti, il fiocco,
>> il tondo, e l’organo, e il trombone, e il contrabbasso.
>>
>> E c’è chi l’ha chiamato luna piena, nacch’e ppacche, sedere, mappamondo,
>>
>> cocomero, secesso, e vicinato. »
>> (Giuseppe Gioachino Belli, sonetto n. 614, Pijjate e ccapate, datato 15
>> dicembre 1832)
>> Note dell'autore. 1. Nome prediletto dalle monache. 2. Paese dello Stato
>> romano; equivoco di monticello, da càntero. 3. Collegio romano. 4.
>> Piazza Colonna. 5. Colosseo, detto veramente da’ plebei di Roma er
>> Culliseo. 6. Bombé. 7. Specie di taglio di bestia grossa presso l’ano.
>> 8. Trombone. 9. Allorché un ano sia enorme, dicesi: «Pare un vicinato».
>> Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo)
>>
>>
>>
>> Le natiche de La Giumenta al Museo di San Martino (Napoli) Si possono
>> trovare riferimenti senza fine, anche durante i giorni del Codice Hays
>> (vedi). Secondo le regole istituite dal codice le natiche non potevano
>> essere esposte se non in un contesto non sessuale, come la sculacciata
>> di un bambino o in situazioni umoristiche. Già nel 1939 nel film Il mago
>> di Oz (The Wizard of Oz) lo zio Henry tiene il cancello aperto per Miss
>> Gulch e al momento giusto lo lascia andare in modo tale che sculacci
>> l'antipatica signora proprio sulle natiche... il tutto enfatizzato da
>> una sottolineatura ("thunk") della colonna sonora.
>> C'è una scena anche nel film del 1942 Ribalta di gloria (Yankee Doodle
>> Dandy) in cui il padre di Cohan vuole punire suo figlio che aveva
>> disobbedito. Egli non può picchiarlo sulle parti che potrebbe mostrare o
>> dove i segni sarebbero evidenti durante gli spettacoli di vaudeville
>> della famiglia. Il padre, frustrato, alla fine esclama: "C'è una parte
>> senza talenti!". Fa piegare il giovane George sopra le sue ginocchia e
>> inizia a sculacciarlo, con la farina (rimasta da una prodezza mostrata
>> precedentemente) che volando enfatizza l'impatto dei colpi. In
>> Inghilterra, negli anni trenta, prese a circolare un foglio goliardico,
>> che però ebbe grande successo di popolarità, le cui tematiche vertevano
>> su una fantasiosa propaganda in stile politico delle natiche; poiché si
>> trattava di una risposta satirica nei confronti del Fronte Popolare
>> francese, che si era espresso negativamente nei confronti della Corona e
>> del quale si temeva che potesse riscuotere simpatie nel Regno Unito, fu
>> intitolato ispirandosi proprio al partito, che in inglese si chiamava
>> "The Popular Front", opponendogli sapidamente "The Popular Behind". La
>> comica Ado Annie nel film musicale del 1955 Oklahoma! si ritrova vittima
>> di attenzioni non volute almeno due volte. La prima volta ella menziona
>> qualcosa circa il paragone con un gatto persiano, visto che entrambi
>> "hanno code morbide e rotonde". Poi, durante la canzone The Farmer and
>> the Cowman fa un commento divertente e Aunt Eller le sculaccia il
>> sedere.
>> Il film horror del 1956 Il giglio nero (The Bad Seed) ha un finale
>> piuttosto sciocco nel quale la madre sculaccia quel birbante del figlio
>> per aver ucciso numerose persone durante lo svolgimento del film. Nel
>> film I due colonnelli 1962, Totò pronuncia la prima parolaccia del
>> cinema italiano (ed unica mai proferita da lui) dando un infervorato
>> consiglio all'ufficiale tedesco che insisteva nel fargli notare di avere
>> pieni poteri: "Badate, colonnello, io ho carta bianca!" "E ci si pulisca
>> il culo!!"
>> Nel 1966 Yoko Ono diresse un film sperimentale di circa 90 minuti, No.
>> 4, conosciuto anche con il titolo di Bottoms (sedere), che consiste in
>> nient'altro che nella misurazione di natiche umane, in movimento mentre
>> le persone camminano o su una piattaforma girevole. Nel 1971,
>> nell'avventura di James Bond Agente 007 - Una cascata di diamanti
>> (Diamonds are Forever), Jill St. John ha un trasmettitore non molto
>> sottile nascosto nella parte inferiore del suo bikini. Il furfante
>> Charles Gray nota l'oggetto e dice: «Stiamo mostrando più "guance" del
>> solito, vero, Miss Case?»; è da notare che il termine inglese "cheeks"
>> indica sia le guance che le natiche. Nel film del 1977 Il bandito e la
>> madama (Smokey and the Bandit), Frog (Sally Field) dice a Bandit (Burt
>> Reynolds) che un precedente fidanzato l'ha lasciata perché: "Le mie
>> guance sono troppo grosse". Dopo una pausa significativa, lei si dà un
>> pizzicotto sulla faccia e dice: "Queste guance!"
>> Intorno agli anni settanta la televisione stava iniziando ad essere più
>> liberale. Ci fu un episodio del The Bob Newhart Show in cui si venne a
>> sapere che la segretaria di Bob, Carol, si era fatta un tatuaggio sul
>> didietro, che ora stava di cercando di togliere. Bob sembrò esserne
>> divertito e commentò con un sorrisetto: "Fai bene, non è bello essere
>> presi per il culo"
>> In un episodio di Giorno per giorno, Annie (Bonnie Franklin) parlava con
>> sé stessa allo specchio dicendo tra i singhiozzi: "La bambinaia Annie
>> con il sedere grande e grosso!" In un talk show notturno Lee Marvin
>> sostenne di aver ricevuto un Purple Heart durante la Seconda guerra
>> mondiale e gli ospiti fecero l'errore di chiedergli dove fosse stato
>> colpito: "Nel culo!" rispose prontamente.
>> Nel 1994 nel film Forrest Gump il personaggio principale aveva appena
>> ricevuto una medaglia dal presidente Lyndon Johnson che fece l'errore di
>> chiedere a Forrest dove fosse stato colpito: "Nel culo, Sir!". Egli
>> allora si girò e si tirò giù i pantaloni per mostrare esattamente dove
>> si trovasse la sua ferita.
>> Il magazine Rolling Stone considerava gli anni novanta come "la decade
>> del culo" a causa di numerose canzoni, soprattutto hip hop e R'n'B, dove
>> veniva esaltata questa parte anatomica. Nell'ultima parte del XX secolo
>> questa parte del corpo è realmente "uscita allo scoperto" ed è diventata
>> un topos della cultura popolare.
>
> Il sesso anale (in alcuni casi chiamato anche sodomia, in riferimento al
> racconto biblico della distruzione di Sodoma) è una particolare pratica
> sessuale che consiste nell'inserzione nell'ano e nel retto, del pene o di
> altre parti anatomiche o di oggetti.
> Indice [nascondi]
> 1 Descrizione
> 2 Rischi e precauzioni
> 3 Altre forme di sessualità anale
> 4 Note
> 5 Voci correlate
> 6 Altri progetti
> Descrizione [modifica]
>
> La presenza nella regione peri anale, nel canale anale e nel retto di
> terminazioni nervose sensoriali, ha portato nel tempo a considerare
> erogena questa zona del corpo umano. La sensazione di piacevolezza
> percepita verso uno stimolo esterno in questa zona, varia da una persona
> all'altra e può risultare piacevole sia per chi penetra sia per chi viene
> penetrato. Nei maschi, può essere ulteriore fonte di piacere la
> stimolazione della prostata durante la penetrazione. Spesso la donna, nel
> ruolo di soggetto passivo, associa alla penetrazione anale la
> masturbazione clitoridea e/o vaginale, la quale, oltre ad incrementare la
> sensazione di piacere, contribuisce a rilassare la muscolatura anale,
> agevolando la penetrazione. Alcuni maschi la preferiscono rispetto alla
> vaginale, la forte stretta sul pene del muscolo dello sfintere può
> offrire una sensazione di maggior piacere, solitamente i "partner"
> tendono a raggiungere l'orgasmo contemporaneamente, così che quello
> attivo possa godere delle ripetute contrazioni anali del passivo.
> D'altra parte, specialmente per il soggetto passivo della penetrazione e
> in particolare le prime volte in cui lo si pratica, la penetrazione può
> risultare molto dolorosa e addirittura provocare lesioni all'ano.
> Generalmente il soddisfacimento che deriva da questo tipo di rapporto non
> è solo conseguenza di sensazioni fisiche ma anche del piacere psicologico
> di infrangere un tabù, spesso riconducibile all'educazione religiosa o di
> tipo repressivo e sessuofobico, la quale, in genere, considera tale
> pratica sessuale una perversione contro natura collegata con entità
> maligne, pertanto vietata. Il sesso anale è ancora un tabù in alcune
> culture ed è illegale sotto alcune giurisdizioni.
> Rischi e precauzioni [modifica]
>
>
>
> Sesso anale in una rappresentazione grafica
>
>
> Sesso anale dal Fanny Hill di Édouard-Henri Avril.
> Il rapporto anale praticato senza precauzioni, ovvero senza profilattico,
> espone ad un alto rischio di contrarre malattie sessualmente
> trasmissibili (come l'AIDS o la sifilide). Alcuni patologi hanno inoltre
> ritenuto opportuno definire una sintomatologia nota come bowel syndrome o
> sindrome viscerale, collegata con questa pratica sessuale, che ingloba
> varie patologie come condilomatosi genitale, emorroidi, proctite
> infettiva batterico-micotica, fistole anali, ascessi rettali, ragadi
> anali croniche, amebiasi, gonorrea, sifilide, ulcere anali e
> linfogranuloma venereo di Nicholas - Favre e congestione prostatica[1]
> [2].
> Ad esempio il rischio di contrarre il virus HIV in un rapporto anale è
> valutato dallo 0.01% allo 0.185% nel caso di rapporto anale insertivo, e
> dallo 0.5% al 3% nel caso di rapporto anale ricettivo, che è un rischio
> molto più alto rispetto a rapporti vaginali[3].
> L'ano, non essendo biologicamente destinato alla penetrazione, non è in
> grado di lubrificarsi autonomamente come avviene nella vagina, e dunque
> generalmente, per chi pratica il sesso anale diviene indispensabile,
> prima della penetrazione, prestare molta attenzione alla lubrificazione
> della zona interessata, in genere ricorrendo a lubrificanti specifici,
> quali gel a base d'acqua (lo stesso usato per visite ginecologiche o per
> lubrificazione vaginale) reperibili in farmacia o nei sexy-shop.
> È meno frequente, allo scopo, l'uso di pomate a base di vaselina, oli
> cosmetici o alimentari, burro alimentare; sebbene questi prodotti
> appaiano sul momento efficaci, rispetto al gel, alla lunga sono
> sconsigliabili perché possono determinare, con un'elevata frequenza, la
> rottura del profilattico ed essere fonte di irritazioni e reazioni
> allergiche.
> Occorre altresì consigliare, soprattutto ai neofiti che vogliono iniziare
> questa pratica, un approccio graduale; non sono rari i casi in cui il
> soggetto passivo, nonostante sia disposto a sottoporsi al rapporto, dopo
> i primi tentativi non riusciti, si convinca di non essere in grado, per
> conformazione fisica o per soglia di resistenza al dolore, di sostenere
> la penetrazione del partner. Il muscolo anale è dotato di elevata
> elasticità ma richiede una preparazione graduale e progressiva, in alcuni
> casi protratta anche per giorni o settimane. Il partner, con l'ausilio di
> un buon lubrificante, dovrebbe iniziare con l'uso delle dita, a
> massaggiare delicatamente l'ano internamente con moto rotatorio e lento,
> prima un dito, poi due e così via, sempre adeguando i propri movimenti
> sulle sensazioni percepite dal partner. In questo modo, dilatandolo in
> modo graduale e progressivo, si predispone il muscolo anale a rilassarsi
> completamente in previsione della penetrazione; un valido ed ulteriore
> ausilio tecnico può essere costituito dai butt-plug.
> Taluni, proprio per ridurre gli effetti dolorosi della forte stretta sul
> pene, fanno ricorso a profilattici ritardanti presenti in commercio sulla
> cui superficie interna è presente una blanda soluzione anestetica
> generalmente a base di lidocaina.
> La pratica del sesso anale non comporta, in teoria, il rischio di
> gravidanze; tuttavia, in pratica, perdite di sperma dall'ano possono
> raggiungere la vagina e causare la fecondazione.[4] Viene quindi
> consigliato comunque di usare il preservativo, anche perché il suo uso
> riduce drasticamente il rischio di contagio da malattie veneree, e perché
> è psicologicamente rassicurante dal punto di vista meramente igienico.
> Un comportamento rude e brusco, insufficiente lubrificazione, o l'uso di
> oggetti non adatti a questo uso, potrebbero causare lacerazioni alla
> muscolatura e/o alla mucosa rettale, con conseguenti lesioni che devono
> essere tempestivamente valutate da un medico. Queste lesioni aumentano di
> molto il rischio di contagio di diverse malattie.
> Si può escludere per questi comportamenti il rischio d'incontinenza, non
> sembrando esistere casi documentati procurati da sessualità anale. Uno
> studio dell American Journal of Gastenerology non ha individuato
> differenze significative nel livello di incontinenza (in un campione di
> 58 persone) fra individui omosessuali analmente ricettivi ed
> eterosessuali senza esperienze di sesso anale [5]. La questione è
> comunque controversa e restano necessarie ulteriori indagini prima di
> escludere tale complicanza.
> Un'altra fonte di rischio per contagio di malattie a trasmissione feco-
> orale è la pratica di sesso orale, successivo a quello anale.
> Altre forme di sessualità anale [modifica]
>
> Al sesso anale sono associate numerose ulteriori pratiche erotiche, tra
> le quali:
>
>
> Un "butt-plug"
> l'uso delle dita:
> l'uso di clisteri sia a fini igienici sia come gioco di ruolo nell'ambito
> sottomissione/umiliazione;
> l'uso di "butt-plug" (letteralmente: tappi anali) di varie grandezze e
> forme, si indossano sotto la biancheria intima per archi di tempo più o
> meno lunghi, anche durante il disbrigo dei lavori domestici o sul posto
> di lavoro; sono anche utilizzati per il "training anale", una tecnica per
> aumentare gradualmente l'elasticità del muscolo anale per rendere più
> agevole la penetrazione con il pene;
> il cosiddetto "fisting" cioè l'introduzione dell'intera mano nell'ano del
> ricevente. Tale pratica, tenuto conto della conformazione dell'anatomia
> umana in prossimità dell'intestino, può risultare pericolosa se praticata
> da persone con poca esperienza o senza l'ausilio di lubrificanti.
> Penetrazioni troppo violente possono produrre danni che vanno dalla
> lacerazione dell'aponevrosi perineale, con conseguente prolasso ano-
> rettale, fino alla perforazione del retto.

Il retto è la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra
la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano.
Indice [nascondi]
1 Patologia
2 Voci correlate
3 Altri progetti
4 Collegamenti esterni
Patologia [modifica]

La patologia del retto comprende:
neoplasie del retto, rappresentano il 5% di tutti i tumori
dell'intestino e sono quasi sempre gravi, a causa del ritardo con cui
vengono diagnosticate
infiammazione rettale, molte delle malattie infiammatorie del colon
colpiscono anche il retto (ad esempio la colite ulcerosa)
prolasso del retto
stenosi
lesioni traumatiche, alquanto rare, più comuni quelle all'ano
emorroidi
presenza di corpi estranei nel retto.
Occorre considerare, infine, anche le malformazioni congenite nella
costituzione del segmento intestinale.
Voci correlate [modifica]

Rettocele
Rettomanometria
Rettorragia
Rettoscopia
Rettosigmoidoscopia
Rettosigmoscopio
Rettovescicale
snowdog
2011-10-18 14:48:45 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 16:48:02 +0200, Connor MacLeod ha scritto:

> snowdog ha detto questo martedì :
>> Il Tue, 18 Oct 2011 16:26:15 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>
>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:37:05 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>
>>>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>>>
>>>>>>> snowdog ha pensato forte :
>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>
>>>>>>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>> già
>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a
>>>>>>>>>>>>>> chiedere all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale
>>>>>>>>>>>>> totale: quel dato ripartito per provincia o per regione non
>>>>>>>>>>>>> esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca
>>>>>>>>>>>>> eva majala.
>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8
>>>>>>>>>>>>> meridionali, che se li soffino loro i loro etilometri. In
>>>>>>>>>>>>> parole povere, qua fanno gli etilometri, altrove ne fanno
>>>>>>>>>>>>> ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
>>>>>>>>>>>>> giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale
>>>>>>>>>>> di magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena.
>>>>>>>>>>> Dista 185 anni luce dal sistema solare.
>>>>>>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>>>>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>>>>>>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In
>>>>>>>>> seguito il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali
>>>>>>>>> Mina. È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione
>>>>>>>>> televisiva Mai dire Gol.
>>>>>>>>
>>>>>>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito
>>>>>>>> dal sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto
>>>>>>>> nel calcio, nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche
>>>>>>>> nell'hockey ed in altre discipline per indicare la segnatura di
>>>>>>>> uno o più punti a proprio favore attraverso il centro della porta
>>>>>>>> o di un bersaglio con la palla. Indice [nascondi]
>>>>>>>> 1 Il gol nel calcio
>>>>>>>> 2 Marcature multiple
>>>>>>>> 2.1 Doppietta
>>>>>>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>>>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta 2.3.1
>>>>>>>> Triplette famose
>>>>>>>> 2.4 Poker o Quaterna
>>>>>>>> 2.5 Cinquina
>>>>>>>> 2.6 Altro
>>>>>>>> 3 Note
>>>>>>>> 4 Voci correlate
>>>>>>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si
>>>>>>>> verifica quando il pallone varca completamente la linea di porta
>>>>>>>> passando tra i pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla
>>>>>>>> Regola 10 del Regolamento del Gioco del Calcio.[2] Quando il
>>>>>>>> giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o anche di
>>>>>>>> proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
>>>>>>>> avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La
>>>>>>>> parola gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina
>>>>>>>> come l'Italia, la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi
>>>>>>>> dell'America Latina; da esso derivano alcuni termini tipici del
>>>>>>>> linguaggio calcistico come goleador (giocatore che segna molti
>>>>>>>> gol) e goleiro (portiere, in portoghese, che diventa goal-keeper
>>>>>>>> nella lingua inglese). La diffusione planetaria del gioco del
>>>>>>>> calcio ha diffuso tuttavia questo termine in moltissime lingue.
>>>>>>>> Da notare che nei paesi francofoni, si usa invece but, con lo
>>>>>>>> stesso significato di "scopo, fine" da cui è derivato il termine
>>>>>>>> inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta invece a
>>>>>>>> identificare il portiere in quanto si tratta dell'abbreviazione
>>>>>>>> della parola Goal-keeper (portiere in inglese). Marcature
>>>>>>>> multiple [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Doppietta [modifica]
>>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a
>>>>>>>> segno due gol nella stessa partita.
>>>>>>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature
>>>>>>>> multiple) è detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con
>>>>>>>> 49 realizzazioni multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3]
>>>>>>>> Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League
>>>>>>>> [modifica] 22 maggio 2010: Diego Milito
>>>>>>>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>>>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che
>>>>>>>> segue è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite
>>>>>>>> del Campionato mondiale di calcio.
>>>>>>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>>>>>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998:
>>>>>>>> Zinedine Zidane
>>>>>>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994:
>>>>>>>> Roberto Baggio
>>>>>>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994
>>>>>>>> Bulgaria-Italia 1-2 - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986:
>>>>>>>> Diego Armando Maradona Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di
>>>>>>>> Finale Mondiali 1986, in quell'occasione Maradona realizzò i suoi
>>>>>>>> gol probabilmente più famosi: la Mano de Dios e il Gol del
>>>>>>>> secolo. 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
>>>>>>>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino
>>>>>>>> Colaussi e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali
>>>>>>>> 1938 Tripletta [modifica]
>>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a
>>>>>>>> segno tre gol nella stessa partita.
>>>>>>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>>>>>>>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con
>>>>>>>> le firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima
>>>>>>>> tripletta in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter
>>>>>>>> Palotás del Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955,
>>>>>>>> nel secondo incontro giocato in questa competizione. Cinque
>>>>>>>> giocatori hanno messo a segno una tripletta al loro debutto nella
>>>>>>>> massima competizione europea per club: Marco van Basten (Milan),
>>>>>>>> Faustino Asprilla (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa),
>>>>>>>> Wayne Rooney (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese)
>>>>>>>> Triplette famose [modifica] Paolo Rossi mise a segno contro il
>>>>>>>> Brasile, il 5 luglio del 1982, una tripletta durante i Mondiali
>>>>>>>> giocati in Spagna. Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale
>>>>>>>> dei Mondiali del '66, fra cui un gol fantasma che regalò la
>>>>>>>> vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst era inizialmente la
>>>>>>>> riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha
>>>>>>>> realizzato una tripletta nella partita inaugurale del nuovo
>>>>>>>> stadio di Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il 24
>>>>>>>> marzo 2007. Il record per la tripletta più veloce di sempre
>>>>>>>> spetta al calciatore inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la
>>>>>>>> maglia del Ross County realizzò tre reti in 90 secondi agli
>>>>>>>> avversari del Nairn County F.C.. Edinson Cavani, mettendo a segno
>>>>>>>> nella partita Napoli-Milan del 18 settembre 2011 una tripletta,
>>>>>>>> fu il primo nella storia del campionato italiano di calcio a
>>>>>>>> portare a casa il pallone con tutte le firme autografate dei
>>>>>>>> giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu reso
>>>>>>>> legale anche in Italia l'hat-trick. Poker o Quaterna [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con
>>>>>>>> un'ottica geopolitica limitata.
>>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
>>>>>>>> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una
>>>>>>>> voce secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>>>> calciatore o una squadra segna una "quaterna", o un "poker"
>>>>>>>> quando realizza quattro gol nella stessa partita. Nella fase
>>>>>>>> finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocatore è
>>>>>>>> riuscito a fare una quaterna: 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>>>>>>>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del
>>>>>>>> 1938 Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>>>>>>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della
>>>>>>>> stagione
>>>>>>>> 2005/2006
>>>>>>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>>>>>>>> partita di Champions League:
>>>>>>>> Marco Van Basten
>>>>>>>> Andrij Ševčenko
>>>>>>>> Dado Pršo
>>>>>>>> Ruud Van Nistelrooy
>>>>>>>> Lionel Messi
>>>>>>>> Simone Inzaghi
>>>>>>>> Ferenc Puskás
>>>>>>>> Samuel Eto'o
>>>>>>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una
>>>>>>>> quaterna:
>>>>>>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League
>>>>>>>> 2010-2011 Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa
>>>>>>>> UEFA 2007-2008
>>>>>>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli
>>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di
>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>> 1992-1993
>>>>>>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del
>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>> Serie A 1992-1993
>>>>>>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del
>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>> Serie A 1994-1995
>>>>>>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di
>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>> 1994-1995
>>>>>>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del
>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>> Serie A 1996-1997
>>>>>>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di
>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>> 2000-2001
>>>>>>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del
>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>> Serie A 2001-2002
>>>>>>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di
>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>> 2002-2003
>>>>>>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato
>>>>>>>> di Serie
>>>>>>>> A 2003-2004
>>>>>>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>>>>>>>> Parma-
>>>>>>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>>>>>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di
>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>> 2007-2008
>>>>>>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato
>>>>>>>> di
>>>>>>>> Serie A 2010-2011
>>>>>>>> E in Serie B da:
>>>>>>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel
>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>> Serie B 2005-2006[4]
>>>>>>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>>>>>>> campionato
>>>>>>>> di Serie B 2009-2010
>>>>>>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>>>>>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>>>>>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>>>>>>> campionato
>>>>>>>> di Serie B 2010-2011
>>>>>>>> Cinquina [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con
>>>>>>>> un'ottica geopolitica limitata.
>>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
>>>>>>>> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una
>>>>>>>> voce secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>>>> calciatore o una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo"
>>>>>>>> quando realizza cinque gol nella stessa partita. Nella fase
>>>>>>>> finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocator è
>>>>>>>> riuscito a fare un pokerissimo: 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>>>>>>>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League
>>>>>>>> il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>>>>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>>>>>>>> Campioni
>>>>>>>> 1962/63
>>>>>>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni
>>>>>>>> da:
>>>>>>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>>>>>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>>>>>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli
>>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>>>>>>>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>>>>>>> Altro [modifica]
>>>>>>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>>>>>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6
>>>>>>>> volte) hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma
>>>>>>>> queste non hanno nomi particolari.
>>>>>>>
>>>>>>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San
>>>>>>> Nicolás de los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los
>>>>>>> Arroyos, 17 febbraio 2005) è stato un calciatore argentino
>>>>>>> naturalizzato italiano. Chiamato El Cabezón per la folta
>>>>>>> capigliatura scura che spiccava sul corpo minuto o anche El Gran
>>>>>>> Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori vinse con la maglia della
>>>>>>> Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu campione del calcio
>>>>>>> argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a
>>>>>>> segno 146 reti nel campionato italiano e 8 con la maglia della
>>>>>>> Nazionale italiana. Considerato uno dei giocatori argentini più
>>>>>>> forti di tutti i tempi[2], occupa la 16a posizione nella speciale
>>>>>>> classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo
>>>>>>> pubblicata per IFFHS nel 2004.[3] Detiene, assieme a Silvio Piola,
>>>>>>> il record di maggior numero di gol segnati in una singola partita
>>>>>>> di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò infatti ben 6 reti nella
>>>>>>> ripetizione della gara di ritorno tra Juventus ed Inter della
>>>>>>> stagione 1960-1961, terminata con il punteggio di 9-1 per i
>>>>>>> bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo con la
>>>>>>> formazione primavera in segno di protesta[4]. Nel marzo 2004 è
>>>>>>> stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che raggruppa i
>>>>>>> maggiori fuoriclasse di sempre. È stato certamente fra i
>>>>>>> calciatori più amati dai tifosi delle sole tre squadre in cui ha
>>>>>>> giocato, River Plate, Juventus e Napoli. . Indice [nascondi] 1
>>>>>>> Caratteristiche tecniche
>>>>>>> 2 Carriera
>>>>>>> 2.1 Calciatore
>>>>>>> 2.1.1 Club
>>>>>>> 2.1.1.1 River Plate
>>>>>>> 2.1.1.2 Juventus
>>>>>>> 2.1.1.3 Napoli
>>>>>>> 2.1.2 Nazionale
>>>>>>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>>>>>>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche 3.1 Presenze
>>>>>>> e reti nei club
>>>>>>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès 4.1 Club
>>>>>>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>>>>>>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>>>>>>> 4.2 Nazionale
>>>>>>> 4.3 Individuale
>>>>>>> 5 Note
>>>>>>> 6 Voci correlate
>>>>>>> 7 Pubblicazioni varie
>>>>>>> 8 Bibliografia
>>>>>>> 9 Altri progetti
>>>>>>> 10 Collegamenti esterni
>>>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>>>>>>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i
>>>>>>> calzettoni abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come
>>>>>>> gesto di sfida verso gli avversari, che spesso superava in
>>>>>>> tunnel): per questo stile i giornalisti sportivi coniarono termini
>>>>>>> quali calzettoni alla "cacaiola", o alla Sivori. A queste
>>>>>>> particolarità si aggiungeva l'abitudine di lasciar scivolare con
>>>>>>> finta disinvoltura la sua maglietta numero 10 fuori dai
>>>>>>> calzoncini. Uno dei suoi colpi migliori e più naturali era il
>>>>>>> cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di far passare la palla fra le
>>>>>>> gambe dell'avversario disorientandolo con movimenti zigzaganti e
>>>>>>> finte repentine. Carriera [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della
>>>>>>> Juventus, conosciuto come Il Trio Magico
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e
>>>>>>> Juventus del 26 giugno 1963 a Torino
>>>>>>> Calciatore [modifica]
>>>>>>> Club [modifica]
>>>>>>> River Plate [modifica]
>>>>>>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come
>>>>>>> Ángel Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della
>>>>>>> maquina[5], guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo
>>>>>>> stile di gioco[5]. La squadra vinse la Primera División Argentina
>>>>>>> nel 1955, titolo confermato quando il River batté il Boca Juniors
>>>>>>> 2-1 alla Bombonera[6]. Nella stessa stagione il club vinse la Copa
>>>>>>> Río de La Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la
>>>>>>> squadra vinse il campionato argentino all'ultima giornata battendo
>>>>>>> il Rosario Central per 4-0 con Sívori che realizzò l'ultima
>>>>>>> rete[7]. Avrebbe giocato l'ultima partita con la maglia del River
>>>>>>> contro lo stesso club il 5 maggio 1957. Durante la stagione
>>>>>>> 1957-1958, ad appena 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus dopo
>>>>>>> essere stato notato da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10
>>>>>>> milioni di pesos per il trasferimento, stabilendo un record per
>>>>>>> l'epoca ma provocando indirettamente un declino nella storia del
>>>>>>> River, che nei 18 anni seguenti non riuscì a vincere il campionato
>>>>>>> in Argentina[8]; tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il
>>>>>>> loro El Monumental[8]. Juventus [modifica] Dopo aver esordito
>>>>>>> nelle file del River Plate di Buenos Aires - squadra con la quale
>>>>>>> iniziò a giocare per interessamento dell'ex-juventino, Renato
>>>>>>> Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle file della squadra
>>>>>>> torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un formidabile
>>>>>>> trio offensivo assieme al centravanti gallese John Charles e a
>>>>>>> Giampiero Boniperti. Indossa la maglia bianconera in 257 partite
>>>>>>> (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19 in Europa), segnando 170 reti
>>>>>>> (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in Europa)[9][10] e vincendo
>>>>>>> tre scudetti e tre Coppe Italia.[11] Napoli [modifica]
>>>>>>> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
>>>>>>> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di
>>>>>>> cui non sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva
>>>>>>> perché Bruno Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il
>>>>>>> suo cartellino acquista due motori navali per la sua flotta e paga
>>>>>>> settanta milioni: quando arriva in città ad accoglierlo ci sono
>>>>>>> migliaia di tifosi[12]. formerà una straordinaria coppia-gol
>>>>>>> sudamericana con Josè Altafini. All'ombra del Vesuvio vive una
>>>>>>> seconda giovinezza: la squadra vince subito la Coppa delle Alpi
>>>>>>> (1966) ed è protagonista in serie A con un terzo posto nello
>>>>>>> stesso anno[13], un quarto l'anno dopo[14] ed un secondo nel
>>>>>>> 1968[15]. Un grave infortunio al ginocchio destro durante una
>>>>>>> tournée del Napoli in Colombia nell'estate del 1967 lo metterà a
>>>>>>> disposizione della squadra partenopea a mezzo servizio nelle
>>>>>>> ultime due stagioni ed uno storico litigio con l'arbitro Concetto
>>>>>>> Lo Bello durante Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato
>>>>>>> con un'espulsione e successivi sei turni di squalifica, lo
>>>>>>> convincono definitivamente a concludere la propria straordinaria
>>>>>>> carriera, a trentatré anni, decisione su cui già pensava da
>>>>>>> tempo[16]. Nazionale [modifica] Vinse il titolo continentale
>>>>>>> sudamericano nel 1957 giocando nella nazionale argentina. Nel 1961
>>>>>>> Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno successivo, in virtù della
>>>>>>> sua condizione di oriundo, poté essere impiegato nella nazionale
>>>>>>> di calcio italiana che partecipò ai Mondiali cileni del 1962, dove
>>>>>>> fu penalizzato ancora una volta, secondo i giornalisti, dal suo
>>>>>>> carattere introverso[17]. Con la maglia della nazionale azzurra
>>>>>>> Sivori disputò in tutto appena nove incontri, mettendo comunque a
>>>>>>> segno otto reti, di cui ben quattro contro Israele nel 1961.
>>>>>>> Angeli dalla faccia sporca [modifica] Con altri due fuoriclasse
>>>>>>> argentini - Antonio Valentin Angelillo e Humberto Maschio - aveva
>>>>>>> già formato nella nazionale argentina (diciotto presenze) un trio
>>>>>>> destinato a rimanere nella memoria con il nome di trio degli
>>>>>>> Angeli dalla faccia sporca (appellativo mutuato dal titolo del
>>>>>>> film del 1938 Gli angeli con la faccia sporca) per l'aria da
>>>>>>> impertinenti scugnizzi che i tre avevano sul campo e fuori.
>>>>>>> Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle squadre di club
>>>>>>> italiane dalle quali i tre furono successivamente ingaggiati
>>>>>>> (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono a
>>>>>>> giocare per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter).
>>>>>>> Successivamente solo Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi
>>>>>>> calcisticamente (seppur per un brevissimo periodo) al fuoriclasse
>>>>>>> argentino: con la maglia del Napoli, durante la tournée partenopea
>>>>>>> in Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato grave
>>>>>>> infortunio. Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per
>>>>>>> brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
>>>>>>> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale
>>>>>>> si trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si
>>>>>>> dimostrò per lungo tempo competente ed apprezzato commentatore.
>>>>>>> Nel 1973 diventò commissario tecnico della nazionale Argentina con
>>>>>>> il compito di qualificare la "biancoceleste" ai campionati
>>>>>>> mondiali del 1974. Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva
>>>>>>> fallito la qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la
>>>>>>> qualificazione ai danni di Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un
>>>>>>> pareggio: celebre fu la mossa con la quale, dovendo giocare due
>>>>>>> partite ravvicinate, uno a livello del mare ed un'altra ai 3650 m
>>>>>>> di quota di La Paz allestì due squadre. Mentre la prima si
>>>>>>> allenava a Buenos Aires e si recò ad Asuncion dove pareggiò col
>>>>>>> Paraguay, la seconda ("nazionale da montagna" venne definita) fu
>>>>>>> portata ad allenarsi sulle Ande, per acclimatarsi in quota.
>>>>>>> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
>>>>>>> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
>>>>>>> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in
>>>>>>> Argentina e tornato presidente in quei giorni.
>>>>>>> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>>>>>>> Football Club.
>>>>>>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
>>>>>>> Argentina.
>>>>>>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor,
>>>>>>> Miriam e Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno
>>>>>>> 1978, all'età di quindici anni.
>>>>>>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San
>>>>>>> Nicolás - intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club
>>>>>>> italiano[18] -, a causa di un tumore al pancreas, all'età di
>>>>>>> sessantanove anni. Statistiche [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
>>>>>>> riferimenti bibliografici puntuali.
>>>>>>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano
>>>>>>> una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
>>>>>>> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
>>>>>>> riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza
>>>>>>> delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti
>>>>>>> più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di
>>>>>>> riferimento. Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali
Coppe
>>>>>>> continentali Altre coppe Totale Comp Pres Reti
Comp Pres Reti
>>>>>>> Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1954 River Plate PD 16
>>>>>>
8 - - - - - - - - -
>>>>>> 16 8 1955 PD 23
11 - - - - -
>>>>>>> - - - - 23 11 1956 PD 23
>>>>>>
10 - - - - - - - - -
>>>>>> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>>>>>>> - - - - - 1 0
>>>>>>> Totale River Plate 63
>>>>>>
29 - - - - - -
>>>>>> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>>>>>>> 22 CI 8
>>>>>> 9 - - - - - - 40 31
>>>>>> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
>>>>>> 2 3 - - - 29 23
>>>>>>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
>>>>>> 3 - - - - - - 35 31
>>>>>> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2
CC 1
>>>>>>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
>>>>>> 13 CI - - CC 5
>>>>>> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>>>>>>> 16 CI 4
>>>>>> 3 - - - - - - 37 19
>>>>>> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1
CdF
>>>>>> 4 0 - - - 34 14
>>>>>>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1
CdF
>>>>>> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
>>>>>> 215 135 23
>>>>>>> 24 15 8 - - 253
>> 167
>>>>>> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
>>>>>> 0 - - - CA+ CM ?
>>>>>>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
>>>>>> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
>>>>>> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>>>>>>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
>>>>>> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0
CdF
>>>>>> 2 0 - - - 5 1 Totale
>>>>>>> Napoli 63 12 1 0 7
>>>>>> 3 ? 1 71 16 Totale carriera
340
>>>>>> 175 23 24 15 11
>>>>>>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti
in Nazionale [modifica]
>>>>>>> ▼ espandi
>>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>>> Argentina
>>>>>>> ▼ espandi
>>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>>> Italia
>>>>>>> Palmarès [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Club [modifica]
>>>>>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>>>>>> Campionato argentino: 3
>>>>>>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>>>>>>> Campionato italiano: 3
>>>>>>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>>>>>>> Coppa Italia: 3
>>>>>>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>>>>>>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2
>>>>>>> Juventus: 1963
>>>>>>> Napoli: 1966
>>>>>>
>>>>>> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2]
>>>>>> nota anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società
>>>>>> calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897
>>>>>> come Sport Club Juventus da un gruppo di studenti liceali
>>>>>> torinesi,[3] si tratta del terzo club italiano per anzianità tra
>>>>>> quelli tuttora attivi[4] e, insieme al Torino, uno dei due che
>>>>>> rappresentano nel calcio professionistico il capoluogo piemontese.
>>>>>> Legata fin dagli anni venti alla famiglia Agnelli, il club ha
>>>>>> sempre militato nella massima categoria del campionato italiano di
>>>>>> calcio (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua fondazione,
>>>>>> eccezion fatta per la stagione 2006-07. La Juventus è la società
>>>>>> calcistica più titolata del Paese, nonché una delle più vittoriose
>>>>>> e importanti del mondo,[5][6] essendo stata nominata come miglior
>>>>>> club italiano e secondo a livello europeo del XX secolo
>>>>>> dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio,
>>>>>> organizzazione riconosciuta dalla FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu
>>>>>> insignita di uno speciale riconoscimento come prima squadra nella
>>>>>> storia del calcio continentale ad avere vinto tutte e tre le
>>>>>> maggiori competizioni gestite dall'Unione Europea delle Federazioni
>>>>>> Calcistiche, la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa
>>>>>> UEFA.[8] Con la vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985,
>>>>>> infine, la Juventus divenne il primo – e rimane tuttora l'unico –
>>>>>> club al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei
>>>>>> ufficiali a livello internazionale.[9] In base a quanto emerge da
>>>>>> un sondaggio della società Demos & Pi (settembre 2010), la Juventus
>>>>>> risulta essere la squadra con il più alto numero di sostenitori in
>>>>>> Italia, avendo riscosso la preferenza del 29% del campione.[10]
>>>>>> Inoltre, risulta essere la decima squadra per numero di sostenitori
>>>>>> a livello continentale contandone circa 13,1 milioni, in base a un
>>>>>> rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo
>>>>>> Sport +Markt AG del settembre 2010.[11]
>>>>>> Indice [nascondi]
>>>>>> 1 Cenni storici
>>>>>> 2 Cronistoria
>>>>>> 3 Colori e simboli
>>>>>> 3.1 Colori
>>>>>> 3.2 Simboli
>>>>>> 3.2.1 Lo stemma
>>>>>> 3.2.2 Inno ufficiale
>>>>>> 4 Stadi
>>>>>> 4.1 Juventus Stadium
>>>>>> 5 La Juventus nella cultura popolare
>>>>>> 6 L'impegno in campo sociale
>>>>>> 7 Organico
>>>>>> 7.1 Rosa
>>>>>> 7.2 Staff tecnico
>>>>>> 8 Settore giovanile
>>>>>> 9 Giocatori celebri
>>>>>> 10 Presidenti e allenatori
>>>>>> 10.1 Presidenti
>>>>>> 10.2 Allenatori
>>>>>> 11 Palmarès
>>>>>> 11.1 Competizioni nazionali
>>>>>> 11.2 Competizioni internazionali
>>>>>> 11.3 Competizioni giovanili
>>>>>> 12 Statistiche
>>>>>> 12.1 Statistiche di squadra
>>>>>> 12.2 Statistiche individuali
>>>>>> 13 La Juventus e la Nazionale italiana 14 Struttura societaria 14.1
>>>>>> Organigramma della società
>>>>>> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
>>>>>> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
>>>>>> 15 Tifoseria
>>>>>> 15.1 Cenni storici
>>>>>> 15.2 Gemellaggi e rivalità
>>>>>> 16 Note
>>>>>> 17 Bibliografia
>>>>>> 17.1 Libri
>>>>>> 17.2 Pubblicazioni varie
>>>>>> 17.3 Risorse informative in rete
>>>>>> 18 Videografia
>>>>>> 19 Voci correlate
>>>>>> 19.1 Informazione storica
>>>>>> 19.2 Liste e riconoscimenti
>>>>>> 19.3 Informazioni economiche ed altri 20 Altri progetti 21
>>>>>> Collegamenti esterni
>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
>>>>>> Club.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel
>>>>>> 1898 Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club
>>>>>> Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico
>>>>>> “Massimo d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una
>>>>>> panchina oggi custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima
>>>>>> maglia della squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel
>>>>>> 1903 divenne bianconera.[13] Nel 1900, con il nome di Foot-Ball
>>>>>> Club Juventus,[14] la società si iscrisse al suo primo campionato
>>>>>> nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball Club Torinese.[15] Il
>>>>>> primo titolo nazionale arrivò nel 1905, all'epoca in cui la squadra
>>>>>> giocava allo Stadio Velodromo Umberto I.[3] Nel 1906 il presidente
>>>>>> della società, lo svizzero Alfred Dick, a seguito di accese
>>>>>> discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si unì, assieme a
>>>>>> un gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese dando vita
>>>>>> al Foot- Ball Club Torino,[16] segnando così l'origine della più
>>>>>> antica rivalità del calcio italiano e l'inizio di una serie di
>>>>>> problemi finanziari e sportivi che condussero la squadra bianconera
>>>>>> alle soglie della retrocessione in Promozione nel 1913.[17] Dopo la
>>>>>> Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di
>>>>>> Giuseppe Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo
>>>>>> piazzamento in campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il
>>>>>> portiere Giovanni Giacone,[18] alla Nazionale.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935 Il
>>>>>> vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo
>>>>>> della società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo
>>>>>> stadio, in Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano
>>>>>> realizzato interamente in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo
>>>>>> allenatore professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la
>>>>>> vittoria del secondo tricolore nella stagione 1925-26.[3] Il primo
>>>>>> grande ciclo vincente della Juventus, grazie all'apporto di
>>>>>> elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il
>>>>>> celebre trio difensivo Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra il
>>>>>> 1930-31 e il 1934-35, epoca dei cinque scudetti consecutivi
>>>>>> (primato nazionale), uniti al raggiungimento delle semifinali di
>>>>>> Coppa dell'Europa Centrale per quattro anni consecutivi. Allenatore
>>>>>> della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo
>>>>>> Carcano,[20] uno dei precursori del Metodo;[3] molti giocatori di
>>>>>> quella Juventus formarono il nucleo della Nazionale italiana che si
>>>>>> aggiudicò le vittorie nella Coppa Internazionale, progenitrice
>>>>>> dell'attuale campionato d'Europa[21] e, soprattutto, nel campionato
>>>>>> del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì con 9 giocatori).[22]
>>>>>> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise
>>>>>> con la fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli
>>>>>> anni trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non
>>>>>> riuscì più a riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di
>>>>>> decennio, nel 1949-50.
>>>>>> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare
>>>>>> alla ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione
>>>>>> imposta dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in
>>>>>> abbinamento con la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia
>>>>>> appunto, il cui proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente
>>>>>> del club bianconero [23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT,
>>>>>> di proprietà della famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus
>>>>>> di fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico Alla fine della
>>>>>> guerra la società torinese mutò la denominazione in Juventus
>>>>>> Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito,
>>>>>> di suo fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di
>>>>>> vittorie, grazie anche all'arrivo di elementi come l'argentino Omar
>>>>>> Sivori e il gallese John Charles che, insieme al talento casalingo,
>>>>>> e capitano della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che
>>>>>> la stampa non tardò a denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti
>>>>>> tra il 1958 e il 1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le
>>>>>> valse il diritto a poter esporre sulle maglie la stella.[26] Omar
>>>>>> Sivori divenne nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie
>>>>>> A a vincere il Pallone d'oro. A tale ciclo fece seguito un decennio
>>>>>> scarso di vittorie, con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto
>>>>>> superando all'ultima giornata l'Internazionale sconfitta sul campo
>>>>>> del Mantova.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il
>>>>>> 20 maggio 1973
>>>>>> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e
>>>>>> il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua
>>>>>> prima stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del
>>>>>> 1972-73: furono i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni,
>>>>>> sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di
>>>>>> Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel
>>>>>> 1986), due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero
>>>>>> diventare la Juventus il club primo d'Europa a vincere tutte le
>>>>>> competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere
>>>>>> tutte le competizioni ufficiali per club. In tale quindicennio fu
>>>>>> stabilito anche il record di punti per campionati a 16 squadre (51,
>>>>>> contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di un torneo
>>>>>> definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e affascinante
>>>>>> duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria in
>>>>>> Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata
>>>>>> contro gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico
>>>>>> composto esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli
>>>>>> schierati in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu,
>>>>>> Gentile; Furino, F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna
>>>>>> (sostituito al 59' dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega. A
>>>>>> macchiare la conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito
>>>>>> a Bruxelles il 29 maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi
>>>>>> incidenti pre-gara tra la tifoseria italiana e quella inglese, che
>>>>>> portarono alla morte di 39 spettatori.
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa
>>>>>> delle Coppe
>>>>>> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni:
>>>>>> durante la sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus
>>>>>> giocarono nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in
>>>>>> Argentina (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si
>>>>>> laureò campione del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini,
>>>>>> Gaetano Scirea e Marco Tardelli divennero i primi giocatori al
>>>>>> mondo ad avere vinto sia tutte le competizioni per club cui presero
>>>>>> parte sia la Coppa FIFA. Tramontata la generazione di calciatori
>>>>>> che avevano costituito l'asse portante della squadra la Juventus
>>>>>> affrontò nove anni privo di risultati in campo nazionale, anche se
>>>>>> giunsero una Coppa Italia (1990) e due Coppe UEFA (1990 e
>>>>>> 1993).[29]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001
>>>>>> al 2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio
>>>>>> all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo
>>>>>> vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni,
>>>>>> con un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti,
>>>>>> che vinse la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto
>>>>>> dal club, fino ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti,
>>>>>> raggiunse quattro finali di Champions League vincendo quella del
>>>>>> 1996 allo Stadio Olimpico di Roma, una Coppa Intercontinentale e
>>>>>> una Supercoppa UEFA. Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera
>>>>>> Fabio Capello, fino ad allora allenatore della Roma: nei due anni
>>>>>> di gestione del tecnico friulano la Juventus vinse due campionati
>>>>>> consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che nel computo generale del
>>>>>> club sarebbero stati rispettivamente il 28º e il 29º; tuttavia, a
>>>>>> causa del caso giudiziario giornalisticamente definito Calciopoli a
>>>>>> seguito del quale alcuni club di serie A vennero penalizzati, lo
>>>>>> scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a quello del
>>>>>> 2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo all'ultimo
>>>>>> posto della classifica e penalizzata di 17 punti (successivamente
>>>>>> ridotti a 9)[30] nel successivo torneo di serie B; stante la
>>>>>> contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto secondo alle
>>>>>> sue spalle, il titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima
>>>>>> delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova
>>>>>> dirigenza (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc,
>>>>>> amministratore delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi
>>>>>> su 42 incontri (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu
>>>>>> promossa in serie A un anno più tardi vincendo il campionato di
>>>>>> serie B con sei punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli. Il
>>>>>> nuovo tecnico, Didier Deschamps, si dimise prima della fine del
>>>>>> campionato, dopo la promozione matematica: nell'estate del 2007 fu
>>>>>> scelto di affidare la conduzione tecnica all'allenatore romano
>>>>>> Claudio Ranieri, cui seguirono nell'ordine Ciro Ferrara – alla
>>>>>> prima esperienza da allenatore –, già responsabile del settore
>>>>>> giovanile, e Alberto Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio
>>>>>> 2010.[31] Il 19 maggio dello stesso anno, dopo la fine della
>>>>>> stagione, l'imprenditore torinese Andrea Agnelli assume la
>>>>>> presidenza del club al posto di Blanc – eletto al massimo incarico
>>>>>> societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati Giuseppe Marotta
>>>>>> come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo allenatore
>>>>>> del club, rispettivamente.[32] La stagione seguente, che ha visto
>>>>>> la Juventus giocare in Europa League, dove è stato eliminato ai
>>>>>> sedicesimi di finale, e concludere, per seconda stagione
>>>>>> consecutiva, al settimo posto in Serie A; è stata l'unica con
>>>>>> Delneri. Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico è stato assunto
>>>>>> dall'ex giocatore e capitano bianconero Antonio Conte.[33]
>>>>>> Cronistoria [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Cronistoria della Juventus Football Club 1897 · 1º novembre,
>>>>>> fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia rosa
>>>>>> con cravatta e calzoncini neri. 1898 · Non prende parte al
>>>>>> campionato nazionale. 1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball Club
>>>>>> Juventus.[14] Non prende parte al campionato nazionale. 1900 · III
>>>>>> Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone
>>>>>> Eliminatorio Piemontese. 1901 · Semifinale del Campionato Federale.
>>>>>> 1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. 1903 ·
>>>>>> Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e calzoncini bianchi.
>>>>>> Finalista del Campionato Federale.
>>>>>> 1904 · Finalista del Campionato Federale. 1905 · Campione d'Italia
>>>>>> (1º titolo). 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball
>>>>>> Club Torino.[16] 2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34]
>>>>>> 1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese. 1908 · Vincitrice del
>>>>>> Campionato Federale FIF (1º titolo). 2ª nel Girone Eliminatorio
>>>>>> Piemontese del Campionato Italiano. 1909 · Vincitrice del
>>>>>> Campionato Federale FIF (2º titolo). 3ª nel Girone Eliminatorio
>>>>>> Piemontese del Campionato Italiano. 1909-10 · 3ª nel campionato a
>>>>>> girone unico. 1910-11 · 9ª nel campionato
>>>>>> ligure-lombardo-piemontese. 1911-12 · 8ª nel campionato
>>>>>> ligure-lombardo-piemontese. 1912-13 · 6ª nel girone eliminatorio
>>>>>> piemontese. Ripescata per ammissione nel girone lombardo.[17]
>>>>>> 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale del
>>>>>> campionato del Nord Italia.
>>>>>> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
>>>>>> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
>>>>>> Interregionale.
>>>>>> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone
>>>>>> finale della Coppa Federale di calcio.[35]
>>>>>> 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
>>>>>> 1919-20 · 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle
>>>>>> semifinali interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del
>>>>>> Nord Italia. 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio
>>>>>> piemontese. 1921-22 · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I.
>>>>>> 1922-23 · 5ª nel girone B di Prima Divisione. 1923 · 23 luglio.
>>>>>> Ingresso della famiglia Agnelli nella società.[3] 1923-24 · 5ª nel
>>>>>> girone A di Prima Divisione.[36] 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima
>>>>>> Divisione.[36] 1925-26 · Campione d'Italia (2º titolo). 1926-27 ·
>>>>>> 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.
>>>>>> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
>>>>>> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36] 1928-29
>>>>>> · 2ª nel girone B di Divisione Nazionale.[38] Quarti di finale di
>>>>>> Coppa dell'Europa Centrale. 1929 · Istituzione del campionato a
>>>>>> girone unico. 1929-30 · 3ª in Serie A.
>>>>>> 1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo) Quarti di finale di Coppa
>>>>>> dell'Europa Centrale. 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
>>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39] 1932-33 ·
>>>>>> Campione d'Italia (5º titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa
>>>>>> Centrale. 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo). Semifinalista
>>>>>> di Coppa dell'Europa Centrale. 1934-35 · Campione d'Italia (7º
>>>>>> titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1935-36 · 5ª
>>>>>> in Serie A. Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di
>>>>>> Foot-Ball Club.
>>>>>> 1936-37 · 5ª in Serie A.
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1937-38 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
>>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1938-39 · 8ª in Serie
>>>>>> A. Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1939-40 · 3ª in Serie A.
>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> 1940-41 · 5ª in Serie A.
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1941-42 · 6ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
>>>>>> 1943 · Assume la denominazione societaria di
>>>>>> Juventus-Cisitalia.[23] 1942-43 · 3ª in Serie A.
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1944
>>>>>> · 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
>>>>>> Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di
>>>>>> Guerra. 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club. 1945-46 ·
>>>>>> 2ª nel girone finale della Divisione Nazionale. 1946-47 · 2ª in
>>>>>> Serie A. 1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
>>>>>> 1948-49 · 4ª in Serie A.
>>>>>> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo) 1950-51 · 3ª in Serie A.
>>>>>> Finalista di Coppa Rio.[40]
>>>>>> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo). 3ª in Coppa Latina 1952.
>>>>>> 1952-53 · 2ª in Serie A.
>>>>>> 1953-54 · 2ª in Serie A.
>>>>>> 1954-55 · 7ª in Serie A.
>>>>>> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
>>>>>> 1956-57 · 9ª in Serie A.
>>>>>> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>> Italia.
>>>>>> 1958-59 · 3ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1959-60 · Campione
>>>>>> d'Italia (11º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
>>>>>> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>> Italia.
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1961-62 · 12ª in Serie
>>>>>> A. Semifinalista in Coppa Italia.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1962-63 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1964-65 · 4ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
>>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>>> 1965-66 · 5ª in Serie A.
>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. 1966-67 · Campione
>>>>>> d'Italia (13º titolo). Semifinalista di Coppa Italia. Quarti di
>>>>>> finale di Coppa delle Fiere. 1967 · 27 giugno, la Juventus Football
>>>>>> Club diventa società per azioni. [41] 1967-68 · 3ª in Serie A. 1º
>>>>>> turno di Coppa Italia.
>>>>>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>> 1968-69 · 5ª in Serie A.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1969-70 · 3ª in Serie A.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1970-71 · 4ª in Serie A.
>>>>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>>> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo). Girone di semifinale di
>>>>>> Coppa Italia
>>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>>> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo). Finalista di Coppa
>>>>>> Italia. Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>> 1973-74 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa
>>>>>> dei Campioni. Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42] 1974-75 ·
>>>>>> Campione d'Italia (16º titolo). Girone di semifinale di Coppa
>>>>>> Italia. Semifinalista di Coppa UEFA.
>>>>>> 1975-76 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1976-77 · Campione
>>>>>> d'Italia (17º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
>>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. 1977-78 · Campione d'Italia
>>>>>> (18º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia. Semifinalista
>>>>>> di Coppa dei Campioni.
>>>>>> 1978-79 · 3ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1979-80 · 2ª in Serie
>>>>>> A. Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>>> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>> Italia.
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>> Finalista del Torneo di Capodanno.
>>>>>> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo). Ottavi di finale di
>>>>>> Coppa dei Campioni. 1982-83 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
>>>>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
>>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44] Campione
>>>>>> d'Europa (1º titolo).
>>>>>> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
>>>>>> Campione del mondo per club (1º titolo).
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1986-87 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1987-88 · 6ª in Serie
>>>>>> A.[45] Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera)
>>>>>> della Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche
>>>>>> quale prima nel continente a vincere le tre maggiori competizioni
>>>>>> europee per club.[8] 1988-89 · 4ª in Serie A. 2º turno di Coppa
>>>>>> Italia.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>>> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo) Vincitrice della Coppa
>>>>>> UEFA (2º titolo).
>>>>>> 1990-91 · 7ª in Serie A.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>>> 1991-92 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>>> 1992-93 · 4ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> 1993-94 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di Coppa
>>>>>> UEFA. 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
>>>>>> Finalista di Coppa UEFA.
>>>>>> 1995-96 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Campione d'Europa (2º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo). Campione del mondo
>>>>>> per club (2º titolo).
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club
>>>>>> (Juvecentus). 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Semifinalista di Champions League.
>>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>>> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima
>>>>>> società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX
>>>>>> secolo stilata dalla FIFA.[47]
>>>>>> 2000-01 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>>> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la
>>>>>> quotazione in Borsa.[48][49]
>>>>>> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo). Finalista di Coppa
>>>>>> Italia. Seconda fase di Champions League.
>>>>>> 2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>> 2003-04 · 3ª in Serie A.
>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
>>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2004-05 · 1ª in Serie A
>>>>>> (titolo revocato).[50] Ottavi di finale di Coppa Italia. Quarti di
>>>>>> finale di Champions League. 2005-06 · 20ª in Serie A. Retrocessa in
>>>>>> serie B.[50] Quarti di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di
>>>>>> Champions League. Sconfitta in Supercoppa Italiana. 2006-07 · 1ª
>>>>>> in Serie B. Promossa in Serie A. Sedicesimi di finale di Coppa
>>>>>> Italia. 2007-08 · 3ª in Serie A. Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> 2008-09 · 2ª in Serie A.
>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2009 · 10 settembre. La
>>>>>> Juventus è classificata al 2º posto (prima società calcistica
>>>>>> italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX secolo
>>>>>> stilato dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del
>>>>>> Calcio. 2009-10 · 7ª in Serie A.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>>> Ottavi di finale di Europa League.
>>>>>> 2010-11 · 7ª in Serie A.
>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>> Prima fase di Europa League.
>>>>>> Colori e simboli [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
>>>>>> Football Club.
>>>>>> Colori [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere Dal
>>>>>> 1903 l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce
>>>>>> verticali bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi,
>>>>>> talora neri.[13]
>>>>>> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale
>>>>>> scelta cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi
>>>>>> ordinati per il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la
>>>>>> maglie si scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne
>>>>>> decise un cambio. [3]
>>>>>> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della
>>>>>> società, di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e
>>>>>> resistente all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso
>>>>>> del Notts County, la cui maglia è a strisce bianconere; per tale
>>>>>> ragione fu spedito a Torino un set di uniformi analogo a quello
>>>>>> usato dal Notts County.[51] Simboli [modifica]
>>>>>> Lo stemma [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Un logo del passato
>>>>>> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
>>>>>> novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
>>>>>> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti
>>>>>> l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52]
>>>>>> essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più
>>>>>> recente dei quali risalente al 2004.[53]
>>>>>> Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere,
>>>>>> che nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre
>>>>>> nere.[53] Il nome del club è impresso in caratteri neri e
>>>>>> sottolineato in oro su di un'area bianca convessa. Il gioco di
>>>>>> ombreggiature del logo ha lo scopo di conferire ad esso
>>>>>> un'apparenza di tridimensionalità.[53] Nella parte inferiore dello
>>>>>> stemma, in bianco su sfondo nero, è rappresentato il toro, simbolo
>>>>>> civico di Torino.
>>>>>> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu
>>>>>> Savoia, omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma
>>>>>> concava.[52] Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia,
>>>>>> mentre il toro e il nome del club erano di colore giallo-oro.[52]
>>>>>> Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin
>>>>>> dal 1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo
>>>>>> (variabile nel tempo) e non un elemento d'identità del club.[53]
>>>>>> Inno ufficiale [modifica] L'inno ufficiale della Juventus – il
>>>>>> quinto nella storia del club – è Juve, storia di un grande amore,
>>>>>> composto dal cantante e musicista emiliano Paolo Belli nel
>>>>>> 2007.[54]
>>>>>> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo
>>>>>> è bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve,
>>>>>> tutte a opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle
>>>>>> composte dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera di
>>>>>> Pierangelo Bertoli nel 1997, in occasione del centesimo
>>>>>> anniversario della fondazione del club. [56]
>>>>>> Stadi [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
>>>>>> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
>>>>>> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal
>>>>>> 1922 al 1933
>>>>>> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco
>>>>>> del Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al
>>>>>> 1908 fu utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio
>>>>>> 1905-1906, durante il quale il terreno di casa fu lo Stadio
>>>>>> Motovelodromo Umberto I.[57] Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato
>>>>>> fu quello di Corso Sebastopoli e, dal 1922 al 1933, quello di Corso
>>>>>> Marsiglia, che fu teatro della conquista di 4 campionati, tre dei
>>>>>> quali consecutivi.[58]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al
>>>>>> 1990 Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni
>>>>>> allo Stadio Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per
>>>>>> dotare la città di un impianto che potesse ospitare le gare del
>>>>>> campionato del mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio
>>>>>> Comunale e, in seguito, Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso
>>>>>> ospitò 890 incontri di campionato della Juventus[59] e, dal 1963,
>>>>>> dopo la definitiva dismissione dello Stadio Filadelfia, fu
>>>>>> condiviso con il Torino; capace di circa 65.000 posti in piedi, fu
>>>>>> utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine si
>>>>>> trasferirono allo Stadio delle Alpi, riservando il Comunale solo
>>>>>> agli allenamenti della squadra bianconera.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006 Il Delle
>>>>>> Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione del
>>>>>> campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato
>>>>>> 1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette,
>>>>>> nella periferia nord-occidentale di Torino, era capace di poco più
>>>>>> di 69.000 posti ed era dotato di un impianto di diffusione acustica
>>>>>> che lo rendeva idoneo anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo
>>>>>> di utilizzo del Delle Alpi, comunque, la Juventus in alcune
>>>>>> occasioni scelse di disputare le proprie gare interne in stadi di
>>>>>> altre città, quali ad esempio il Manuzzi di Cesena (Coppa Italia,
>>>>>> Coppa Intertoto), il Meazza di Milano (semifinale e finale di Coppa
>>>>>> UEFA 1994-95) oppure il La Favorita di Palermo (Supercoppa UEFA
>>>>>> 1996).[60] Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale
>>>>>> a titolo gratuito al Torino in cambio dell'impegno del club granata
>>>>>> a ristrutturarlo in tempo per i XX Giochi olimpici invernali del
>>>>>> 2006 (tale impegno non fu rispettato per sopravvenuto fallimento
>>>>>> societario nel 2005, a seguito del quale il Comune riacquisì la
>>>>>> titolarità della concessione dell'impianto) e, nel contempo,
>>>>>> concesse lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi alla Juventus per
>>>>>> 99 anni.[60] Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha
>>>>>> disputato quindi i suoi incontri interni nel rinnovato Comunale,
>>>>>> ribattezzato Stadio Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di
>>>>>> 27.994 posti a sedere, [59] dopo la ristrutturazione avvenuta in
>>>>>> occasione dei Giochi olimpici. Juventus Stadium [modifica]
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia
>>>>>> d'inaugurazione (8 settembre 2011)
>>>>>> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione
>>>>>> della Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il
>>>>>> nuovo stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61]
>>>>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto
>>>>>> ammonta a 105 milioni di euro.[62]
>>>>>> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
>>>>>> degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere
>>>>>> Massimo Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre
>>>>>> 2008 al Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di
>>>>>> cui 45.000 destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle
>>>>>> attività commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la
>>>>>> costruzione è a pianta rettangolare, circondata da due strutture
>>>>>> semi-ellittiche che ospitano le attività commerciali, i ristoranti
>>>>>> e i bar: l'accesso alle tribune è garantito da specifiche
>>>>>> passerelle inserite nei diversi settori dello stadio. Presenti
>>>>>> anche palchi cosiddetti VIP – disegnati da Pininfarina Extra –
>>>>>> affacciati direttamente sul prato.[61] Lo stadio, definito
>>>>>> «all'avanguardia» nei criteri di sicurezza per esso previsti[61] e
>>>>>> nell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha 41.000
>>>>>> spettatori seduti,[61] ed è concepito solo per il calcio, non
>>>>>> avendo pista di atletica leggera intorno al campo; il terreno di
>>>>>> gioco è ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle gradinate
>>>>>> più basse, e non ci sono barriere né separazioni fisiche tra spalti
>>>>>> e terreno.[64] Esternamente lo stadio è rivestito da 40.000 lamine
>>>>>> d'alluminio oscillanti e riflettenti che, secondo il designer
>>>>>> Fabrizio Giugiaro, danno la sensazione di una «bandiera in
>>>>>> movimento». Il peso della copertura, studiata in galleria del
>>>>>> vento, viene sostenuto, attraverso dei tiranti, da due pennoni.
>>>>>> Inoltre è semi-trasparente in modo da garantire il passaggio della
>>>>>> luce sufficiente alla crescita dell'erba e contemporaneamente la
>>>>>> protezione degli spettatori dai raggi solari. L'inaugurazione del
>>>>>> nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8 settembre 2011, in
>>>>>> concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario
>>>>>> dell'Unità d'Italia, ed è utilizzato a partire dalla stagione
>>>>>> 2011-12.[65] La Juventus nella cultura popolare [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
>>>>>> Juventus in Champions League 1995-96
>>>>>> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà
>>>>>> sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di
>>>>>> rilievo nella cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del
>>>>>> Genoa, ad avere al seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde
>>>>>> il 1º aprile 1906 in occasione dell'incontro di campionato tra
>>>>>> dette due squadre in campo neutro a Milano, ripetizione di quello,
>>>>>> disputato a Torino, interrotto il 18 marzo precedente a causa della
>>>>>> prima invasione di campo della storia del calcio italiano.[66] Il
>>>>>> 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il
>>>>>> 15 maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
>>>>>> radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio.
>>>>>> Inoltre, nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI
>>>>>> (quelle ufficiali, anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio
>>>>>> 1954)[67] l'incontro di serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950
>>>>>> fu oggetto della prima diretta televisiva nazionale, per la voce di
>>>>>> Carlo Balilla Bacarelli.[68] A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo
>>>>>> 1931 al Campo Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio
>>>>>> Bernardini, sono ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo
>>>>>> al calcio: Cinque a zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[69]
>>>>>> che il romanzo di Mario Soldati Le due città (1964).[70] Il club è
>>>>>> stato anche punto di riferimento in altre opere di Soldati, quali
>>>>>> America primo amore (1935),[71] Un prato di papaveri. Diario
>>>>>> 1947-1964 (1973)[72] e Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971
>>>>>> (1975).[73] Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe
>>>>>> operaia va in paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del
>>>>>> Grand Prix al Festival di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di
>>>>>> Carlo Vanzina (1984), dove si assiste a una partita tra studenti
>>>>>> juventini e romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della
>>>>>> Morte[75] e in Santa Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale si
>>>>>> trova una scena ambientata allo Stadio delle Alpi durante
>>>>>> l'incontro di campionato tra i bianconeri e l'Atalanta.[76] Per
>>>>>> quanto riguarda i film di argomento più legato al calcio e al tifo,
>>>>>> sul versante della satira di costume figura Il presidente del
>>>>>> Borgorosso Football Club di Luigi Filippo D'Amico (1970), in cui il
>>>>>> personaggio eponimo, interpretato da Alberto Sordi, ingaggia l'ex
>>>>>> juventino Omar Sivori, presente nel film nella parte di se
>>>>>> stesso;[77] nei primi anni ottanta, in Eccezzziunale… veramente,
>>>>>> del citato Vanzina (1982), Diego Abatantuono rappresenta, nei tre
>>>>>> episodi di cui si compone il film, rispettivamente un tifoso
>>>>>> milanista, uno interista e uno juventino;[75] stesso ruolo
>>>>>> interpretò nel sequel, un quarto di secolo più tardi, in
>>>>>> Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me (2006), ancora di
>>>>>> Vanzina. [78] Infine, sul fronte dell'analisi del disagio sociale e
>>>>>> del tifo come valvola di sfogo dell'aggressività, figura il film
>>>>>> Ultrà di Ricky Tognazzi (1990), che parla delle vicende di un
>>>>>> capotifoso della Roma (interpretato da Claudio Amendola) e del
>>>>>> gruppo organizzato da lui guidato che si reca in trasferta a
>>>>>> Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi, frangia di
>>>>>> ultras bianconeri.[79]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati
>>>>>> Uniti) La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo
>>>>>> scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere
>>>>>> (1992), antologia a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e
>>>>>> Massimo Romano.[80] Tale poesia, insieme ad altri omaggi alla
>>>>>> Juventus composti da Arpino, è stata tradotta in italiano dal
>>>>>> critico letterario torinese Bruno Quaranta e pubblicata nella sua
>>>>>> opera Stile e stiletto (1997).[81] Sempre a opera di Arpino sono
>>>>>> altri riferimenti alla Juventus, citati in Racconti di vent'anni
>>>>>> (1974)[82] e in Opere scelte (2005), antologia letteraria,
>>>>>> narrativa e giornalistica a cura dell'italianista veneziano Rolando
>>>>>> Damiani.[83] Ancora in ambito letterario la Juventus fa da sfondo,
>>>>>> come punto di riferimento della vita del protagonista, nel romanzo
>>>>>> di Aldo Nove Puerto Plata Market[84] e, nel romanzo del giornalista
>>>>>> Aldo Cazzullo I ragazzi di via Po, è parte del contesto
>>>>>> storico-culturale della società torinese degli anni cinquanta.[85]
>>>>>> Entrambi i lavori citati sono del 1997. Più recentemente, nel 2003,
>>>>>> i giornalisti Mario e Andrea Parodi hanno citato la Juventus di
>>>>>> Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e 1978 all'interno del
>>>>>> contesto storico e sociale della crisi politico- istituzionale
>>>>>> dell'Italia di quegli anni, nel loro libro In bianco e nero. [86]
>>>>>> Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte
>>>>>> nell'anime giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il
>>>>>> suo nome vero nel manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del
>>>>>> Notts County sono usi intonare il loro coro da stadio It's just
>>>>>> like watching Juve (È proprio come guardare la Juve), in
>>>>>> riferimento alla comunanza cromatica delle uniformi dei due club,
>>>>>> ogni volta che la loro squadra realizza una grande prestazione.[88]
>>>>>> Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
>>>>>> canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e
>>>>>> Forza Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla
>>>>>> (1968).[89] Tra gli eventi culturali più recenti aventi come
>>>>>> oggetto il club bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a
>>>>>> opera di arte, organizzata in occasione del centodecimo
>>>>>> anniversario della fondazione della società[90] e tenutasi a
>>>>>> Palazzo Bricherasio a cura della fondazione omonima dal 26 ottobre
>>>>>> al 2 dicembre 2007. Tale esposizione, curata dal critico d'arte
>>>>>> Luca Beatrice, ha illustrato lo sviluppo della storia, dei
>>>>>> personaggi e dei successi della Juventus e il suo rapporto con la
>>>>>> città di Torino attraverso un'analisi artistica e culturale sul
>>>>>> calcio:[90] « A Torino, invece, si respira Juventus un po'
>>>>>> dovunque: la panchina di corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le
>>>>>> varie sedi (Galleria San Federico, piazza Crimea e ora corso
>>>>>> Galileo Ferraris), gli stadi (da Piazza d'Armi al Comunale, dal
>>>>>> Campo Combi al Delle Alpi che in molti cominciamo a rimpiangere), e
>>>>>> poi le strade, i quartieri, da Mirafiori alla collina, da San Paolo
>>>>>> alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia della capitale sabauda,
>>>>>> un percorso che attraversa, decennio dopo decennio, l'arte e la
>>>>>> cultura del Novecento. » (Juventus. 110 anni a opera di arte,
>>>>>> 2007.[91]) L'impegno in campo sociale [modifica]
>>>>>>
>>>>>> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i
>>>>>> programmi sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i
>>>>>> Giovani, orientato al miglioramento della qualità di vita e a
>>>>>> favorire l'accesso all'istruzione ai giovani extracomunitari
>>>>>> minorenni[92] tramite un centro di accoglienza, e la realizzazione
>>>>>> – in collaborazione con la facoltà di Economia dell'Università di
>>>>>> Torino – di un corso di formazione allo studio del management
>>>>>> sportivo.[92] In ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda
>>>>>> Ospedaliera Regina Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al
>>>>>> progetto Crescere insieme al Sant'Anna,[93] programma di
>>>>>> ristrutturazione del reparto di Neonatologia Ospedaliera
>>>>>> dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le attività della
>>>>>> Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92] Altro progetto
>>>>>> comunitario della società bianconera è il “Centro di accoglienza”
>>>>>> intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in collaborazione con
>>>>>> l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano al fine di dare
>>>>>> ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92] Nel 2000, inoltre,
>>>>>> la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il Gaslini, allo
>>>>>> scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di Genova di una
>>>>>> dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i bambini ivi
>>>>>> ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio
>>>>>> dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della
>>>>>> struttura dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono
>>>>>> necessari 4,5 milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia
>>>>>> Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla Juventus attraverso donazioni
>>>>>> e iniziative di beneficenza organizzate dai propri giocatori, come
>>>>>> la partecipazione in qualità di ospiti al festival di Sanremo
>>>>>> 2003[94] e al programma televisivo Juventus, una squadra per
>>>>>> amico,[95] la realizzazione e vendita di libri fotografici e CD, il
>>>>>> più famoso dei quali fu, nel 2003, una versione del successo di
>>>>>> Lucio Battisti Il mio canto libero.[96] Organico [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
>>>>>> Rosa [modifica]
>>>>>> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97] N.
>>>>>> Ruolo Giocatore
>>>>>> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano)
2 D Marco Motta 3 D
>>>>>> Giorgio Chiellini
>>>>>> 5 C Michele Pazienza
>>>>>> 6 D Fabio Grosso
>>>>>> 7 C Simone Pepe
>>>>>> 8 C Claudio Marchisio
>>>>>> 9 A Vincenzo Iaquinta
>>>>>> 10 A Alessandro Del Piero (capitano)
11 D Paolo De Ceglie 13 P
>>>>>> Alexander Manninger
>>>>>> 14 A Mirko Vučinić
>>>>>> 15 D Andrea Barzagli
>>>>>> 17 C Eljero Elia
>>>>>> N. Ruolo Giocatore
>>>>>> 18 A Fabio Quagliarella
>>>>>> 19 D Leonardo Bonucci
>>>>>> 20 A Luca Toni
>>>>>> 21 C Andrea Pirlo
>>>>>> 22 C Arturo Vidal
>>>>>> 24 C Emanuele Giaccherini
>>>>>> 26 D Stephan Lichtsteiner
>>>>>> 27 C Miloš Krasić
>>>>>> 28 C Marcelo Estigarribia
>>>>>> 30 P Marco Storari
>>>>>> 32 A Alessandro Matri
>>>>>> 33 D Frederik Sørensen
>>>>>> 34 C Luca Marrone
>>>>>> 38 A Amauri
>>>>>> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali
>>>>>> della FIFA.
>>>>>> Staff tecnico [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Staff dell'area tecnica
>>>>>> Allenatore: Antonio Conte
>>>>>> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
>>>>>> Preparatore portieri: Claudio Filippi. Preparatore atletico: prof.
>>>>>> Paolo Bertelli. Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
>>>>>> Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
>>>>>> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
>>>>>> Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison,
>>>>>> Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro. Allenatore squadra Primavera:
>>>>>> Marco Baroni. Team manager: Matteo Fabris. Risponsabile settore
>>>>>> giovanile: Giovanni Rossi. Coordinatore settore giovanile: Gianluca
>>>>>> Pessotto. Risponsabile medico settore giovanile: dr. Antonio
>>>>>> Giordano. Responsabili osservatori: Mauro Sandreani. Responsabile
>>>>>> Juventus Soccer Schools: Marco Marchi. Settore giovanile [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
>>>>>> squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
>>>>>> internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il
>>>>>> proprio campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo
>>>>>> di proprietà della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99]
>>>>>> Analogamente a quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la
>>>>>> Juventus ha istituito alcune scuole calcio sotto forma di
>>>>>> club-satellite [100] e campi (Summer Camps) in tutta Italia
>>>>>> (riservati ai giovani dagli 8 ai 16 anni) e all'estero,
>>>>>> precisamente in Inghilterra (dagli 11 ai 16 anni).[101] Porta
>>>>>> inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
>>>>>> università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
>>>>>> Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso
>>>>>> la creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio
>>>>>> nazionale e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103]
>>>>>> e il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la
>>>>>> gestione di scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico,
>>>>>> Inghilterra, Grecia, Arabia Saudita, Australia e Svizzera.[104]
>>>>>> Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
>>>>>> giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche
>>>>>> all'estero.[100] A titolo di esempio, limitatamente ai giocatori
>>>>>> che hanno iniziato a militare in giovane età nella Juventus a
>>>>>> partire dagli anni sessanta, figurano Pietro Anastasi (classe 1948,
>>>>>> giunto a 20 anni da Catania), Franco Causio (1949, nel 1966 giunto
>>>>>> alla Juventus da Lecce), Giuseppe Furino (1946, proveniente da
>>>>>> Palermo e alla Juventus dal 1965), Roberto Bettega (1950, torinese
>>>>>> e cresciuto nella società), Paolo Rossi (1956, da Prato, che dal
>>>>>> 1972 al 1975 militò nelle giovanili della società prima di tornarvi
>>>>>> da professionista nel 1981). Di essi, Furino fu convocato per il
>>>>>> campionato del mondo 1970 (unico giocatore della Juventus a
>>>>>> prendere parte a tale edizione del torneo), Anastasi per quello del
>>>>>> 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché quello del 1982,
>>>>>> quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come Bettega (che
>>>>>> non prese parte al campionato del 1982 causa infortunio), nonché
>>>>>> Rossi, presente nel 1982 (e che nel 1978 partecipò da giocatore in
>>>>>> comproprietà con il Lanerossi Vicenza e con la maglia di
>>>>>> quest'ultimo). [105][106] Il citato Rossi, inoltre, grazie alla
>>>>>> vittoria nel campionato del mondo 1982, oltre a laurearsi campione
>>>>>> del mondo, vinse anche il Pallone d'oro di quell'anno nonché la
>>>>>> Scarpa d'oro quale miglior marcatore di quell'edizione del torneo,
>>>>>> con 6 goal, di cui 3 nel girone sostitutivo dei quarti di finale
>>>>>> contro il Brasile, sconfitto 3-2. Tra gli altri calciatori di
>>>>>> prestigio cresciuti nel vivaio della Juventus si segnalano Carlo
>>>>>> Bigatto I, Gianpiero Combi (campione del mondo nel 1934), Pietro
>>>>>> Rava (vincitore della medaglia d'oro nel torneo olimpico di calcio
>>>>>> 1936 e campione del mondo nel 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola
>>>>>> e, soprattutto, Giampiero Boniperti, da sempre legato alla
>>>>>> Juventus, dalle giovanili alla carica di presidente e, attualmente,
>>>>>> a quella di presidente onorario del club. Più recentemente, dal
>>>>>> settore giovanile della Juventus si sono messi in evidenza
>>>>>> giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian
>>>>>> Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e
>>>>>> Domenico Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati
>>>>>> Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati
>>>>>> membri della Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di
>>>>>> calcio 2008 a Pechino [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto
>>>>>> le semifinali del torneo continentale disputato in Svezia nel
>>>>>> 2009.[108] Giocatori celebri [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
>>>>>> Club.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la
>>>>>> Juventus In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della
>>>>>> Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni
>>>>>> di questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale italiana.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi
>>>>>> della Juventus
>>>>>> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella
>>>>>> Juventus figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il
>>>>>> primo calciatore- simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti,
>>>>>> riconosciuto come il calciatore più rappresentativo della storia
>>>>>> della società,[111] Carlo Parola (autore della più famosa
>>>>>> rovesciata del calcio italiano, il cui gesto atletico ha ispirato
>>>>>> l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei calciatori),[112]
>>>>>> Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti e una Coppa UEFA
>>>>>> con la Juventus, della quale difese la porta per 330 partite
>>>>>> consecutive di campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi unico
>>>>>> calciatore italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che
>>>>>> quello del mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA
>>>>>> Golden Player italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio
>>>>>> Cabrini e Stefano Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad
>>>>>> aver vinto tutte le competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto
>>>>>> essendo l'olandese Danny Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro
>>>>>> 1993 e Alessandro Del Piero, attuale capitano e giocatore simbolo
>>>>>> della squadra,[115] cinque volte campione d'Italia e, nel 1996,
>>>>>> campione d'Europa e del mondo con la Juventus, nonché campione del
>>>>>> mondo 2006 con la Nazionale. Tra i giocatori non italiani ad aver
>>>>>> vestito la maglia della Juventus, inoltre, si segnalano negli anni
>>>>>> cinquanta e sessanta l'argentino Omar Sivori (che, oriundo, in
>>>>>> seguito militò anche in Nazionale italiana), il gallese John
>>>>>> Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante buono,
>>>>>> centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato Sivori e a
>>>>>> Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla Juventus 3
>>>>>> scudetti; negli anni settanta il tedesco Helmut Haller, già
>>>>>> campione d'Italia con il Bologna, che alla Juventus vinse due
>>>>>> titoli; fino al 1980 non fu più possibile ingaggiare calciatori non
>>>>>> italiani; tra i più rappresentativi giunti in Italia dagli anni
>>>>>> ottanta in avanti, figurano i francesi Michel Platini,
>>>>>> soprannominato in patria le Roi (il re), campione d'Europa nel 1984
>>>>>> con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e Zinédine Zidane,
>>>>>> campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la Francia,
>>>>>> campione del mondo di club con la Juventus e, con essa, vincitrice
>>>>>> di due scudetti. Presidenti e allenatori [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Presidenti [modifica]
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
>>>>>> Club.
>>>>>> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus
>>>>>> si sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il
>>>>>> primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno
>>>>>> dei soci fondatori.[3]
>>>>>> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero
>>>>>> Boniperti, alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al
>>>>>> 1990;[116] Boniperti, al pari del suo successore Vittorio Caissotti
>>>>>> di Chiusano, presidente dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più
>>>>>> ampio della storia del club.[117] L'imprenditore Umberto Agnelli,
>>>>>> divenuto presidente a meno di 21 anni d'età, nel 1955, fu il più
>>>>>> giovane a ricoprire tale carica.[3] Da citare anche le presidenze
>>>>>> degli svizzeri Alfred Dick e Giuseppe Hess e del francese
>>>>>> Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani a divenire presidenti del
>>>>>> club.[3] In particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto
>>>>>> bianconero (1905). Attualmente in carica è l'imprenditore torinese
>>>>>> Andrea Agnelli, eletto presidente il 28 aprile 2010 dall'assemblea
>>>>>> degli azionisti del club.[118] Allenatori [modifica]
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
>>>>>> Club.
>>>>>> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione
>>>>>> tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad
>>>>>> interim.[31] Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non
>>>>>> esisteva un sistema dettagliato di allenamento in preparazione
>>>>>> degli incontri di campionato. In pratica i giocatori – studenti e
>>>>>> lavoratori – avevano l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte
>>>>>> alla settimana al velodromo di Corso Re Umberto per gli
>>>>>> allenamenti, consistenti in partitelle e corse di velocità e/o
>>>>>> resistenza, sempre sotto il coordinamento del capitano della
>>>>>> squadra.[119] Il primo allenatore della storia bianconera fu
>>>>>> l'ungherese Jenő Károly, scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel
>>>>>> 1923 al fine di introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e
>>>>>> strategico nel gioco della squadra.[3] Károly allenò la squadra per
>>>>>> 70 incontri fino alla morte, avvenuta nel 1926.[3]
>>>>>> A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni
>>>>>> Trapattoni, detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per
>>>>>> tredici stagioni, di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86
>>>>>> e poi dal 1991-92 al 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive
>>>>>> che quello totale sono record per tecnici di club italiani.[31] Il
>>>>>> Trap vanta anche il primato complessivo di panchine (596) e di
>>>>>> trofei vinti con il club (14, record tra gli allenatori
>>>>>> italiani).[31] Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli
>>>>>> anni trenta e unico allenatore in Italia ad avere vinto quattro
>>>>>> scudetti consecutivi, tra il 1931 e il 1934.[20]
>>>>>> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel
>>>>>> 1969, che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33] Palmarès
>>>>>> [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
>>>>>> Club.
>>>>>> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
>>>>>> titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello
>>>>>> mondiale.[5][6] Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905,
>>>>>> la Juventus è il club di maggior successo nel campionato nazionale,
>>>>>> aggiudicandosi la competizione in 27 occasioni,[50] compresa una
>>>>>> striscia di cinque titoli consecutivi dal 1931 al 1935 (record a
>>>>>> pari merito con il Torino e l'Internazionale).[120] I bianconeri
>>>>>> detengono il record per vittorie nella Coppa Italia, principale
>>>>>> competizione di coppa nazionale del Paese (9, a pari merito con la
>>>>>> Roma), tra esse due consecutive (1959 e 1960, primato nazionale).
>>>>>> Il club vanta, inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un totale di 40
>>>>>> vittorie in competizioni nazionali (anch'esso record), cui vanno
>>>>>> sommate 11 vittorie in tornei internazionali che ne fanno
>>>>>> complessivamente il club italiano con il maggior numero di titoli
>>>>>> ufficiali vinti, 51. Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il
>>>>>> club torinese non ha vinto alcun trofeo ufficiale, caso unico nel
>>>>>> Paese. La formazione juventina detiene altresì il primato italiano
>>>>>> di double, ovvero la vittoria del campionato di massima serie e
>>>>>> della coppa nazionale nella stessa stagione (due, accadute nelle
>>>>>> stagioni 1959-60 e 1994-95). Vincitrice del suo primo trofeo
>>>>>> internazionale ufficiale nel 1977 (Coppa UEFA, nella circostanza
>>>>>> vinta per la prima volta da un club italiano e sudeuropeo),[121] i
>>>>>> suoi 11 trofei vinti in competizioni a livello confederale e FIFA,
>>>>>> tra cui due titoli di campione d'Europa (1985 e 1996) e due di
>>>>>> campione del mondo per club (idem), la rendono attualmente il
>>>>>> secondo club italiano per vittorie, il quarto in Europa nonché il
>>>>>> settimo nel mondo.[122] La Juventus, uno degli unici tre club
>>>>>> italiani ad avere realizzato in due occasioni il cosiddetto double
>>>>>> internazionale con i successi in campionato e Coppa UEFA e
>>>>>> campionato e Coppa delle Coppe, rispettivamente nelle stagioni
>>>>>> 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con il Liverpool e
>>>>>> l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa UEFA,
>>>>>> attualmente nota come Europa League (3).[121] Competizioni
>>>>>> nazionali [modifica]
>>>>>> Campionato italiano: 29
>>>>>> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35;
>>>>>> 1949-50; 1951-52; 1957-58
>>>>>> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77;
>>>>>> 1977-78; 1980-81; 1981-82
>>>>>> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02;
>>>>>> 2002-032004-2005, 2005-2006
>>>>>> Coppa Italia: 9
>>>>>> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83;
>>>>>> 1989-90; 1994-95
>>>>>> Supercoppa italiana: 4
>>>>>> 1995; 1997; 2002; 2003
>>>>>> Campionato italiano di Serie B: 1
>>>>>> 2006-07
>>>>>> Competizioni internazionali [modifica]
>>>>>> Coppa Intercontinentale: 2
>>>>>> 1985; 1996
>>>>>> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
>>>>>> 1984-85; 1995-96
>>>>>> Coppa delle Coppe: 1
>>>>>> 1983-84
>>>>>> Coppa UEFA: 3
>>>>>> 1976-77; 1989-90; 1992-93
>>>>>> Supercoppa UEFA: 2
>>>>>> 1984; 1996
>>>>>> Coppa Intertoto: 1
>>>>>> 1999
>>>>>> Competizioni giovanili [modifica]
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
>>>>>> della Juventus Football Club.
>>>>>> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose
>>>>>> della sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9
>>>>>> titoli di campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70
>>>>>> trofei ufficiali, tra i quali alcuni relativi alle competizioni più
>>>>>> importanti al mondo nella categoria come per esempio il torneo di
>>>>>> Viareggio, vinto 7 volte, la più recente delle quali nel 2010.
>>>>>> Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
>>>>>> all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta
>>>>>> di campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
>>>>>> classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del
>>>>>> torneo. [123]
>>>>>> Statistiche [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
>>>>>> Football Club.
>>>>>> Statistiche di squadra [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus
>>>>>> La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La
>>>>>> stagione 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle
>>>>>> 106 precedenti, ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11
>>>>>> di Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione
>>>>>> Nazionale e 78 di serie A propriamente detta) e uno di serie B (nel
>>>>>> 2006-07), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie
>>>>>> del Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 106 stagioni in
>>>>>> massima serie la Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record
>>>>>> italiano), giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (57,55% di
>>>>>> piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni). La
>>>>>> vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa
>>>>>> del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124]
>>>>>> Limitatamente al campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato
>>>>>> due volte, nel torneo 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana,
>>>>>> rispettivamente nella 2ª e 6ª giornata.[124]
>>>>>> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal
>>>>>> Torino nel campionato federale 1912-13.[125] A fronte delle 9
>>>>>> vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della
>>>>>> Roma) la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo.[126]
>>>>>> Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior numero
>>>>>> di trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai affrontate
>>>>>> direttamente in finale di tale competizione.[126] La Juventus vanta
>>>>>> anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero di stagioni
>>>>>> disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione 2010-11). Di
>>>>>> esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei ufficiali
>>>>>> dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe delle
>>>>>> Coppe e 13 Coppe UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle
>>>>>> Fiere;[127] nel computo globale delle citate competizioni risulta
>>>>>> il primo club italiano e quarto a livello europeo per numero di
>>>>>> punti conquistati (464). Inoltre, è il club italiano con il maggior
>>>>>> numero di partite disputate (352), partite vinte (194), gol
>>>>>> realizzati (624), differenza reti (+299) e percentuale di vittorie
>>>>>> (55,11%) in competizioni UEFA a tutto il 10 settembre 2011.[128] La
>>>>>> Juventus è anche l'unico club italiano ad aver vinto una
>>>>>> manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta
>>>>>> esclusivamente da calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa
>>>>>> UEFA 1976-77).[129] La formazione bianconera ha disputato un totale
>>>>>> di 18 finali in competizioni ufficiali a livello internazionale,
>>>>>> sesta al mondo, quarta in Europa e seconda tra i club italiani in
>>>>>> questa graduatoria.[130] Delle 18 finali citate, 7 sono state
>>>>>> giocate in Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (2 vittorie
>>>>>> complessive), una in Coppa delle Coppe (una vittoria), 4 in Coppa
>>>>>> UEFA (3 vittorie),[121] una in Coppa Intertoto (una vittoria),[131]
>>>>>> 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e 3 in Coppa
>>>>>> Intercontinentale (2 vittorie).[42] Sempre in ambito
>>>>>> internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo ad avere vinto
>>>>>> tutte le competizioni internazionali per club[133] e uno dei tre
>>>>>> club europei ad avere vinto tutte le tre principali competizioni
>>>>>> dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere tale traguardo nel
>>>>>> 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern Monaco nel 1996 e,
>>>>>> per tale ragione, le fu riconosciuta la Targa UEFA.[134]
>>>>>> Statistiche individuali [modifica] Il giocatore che detiene il
>>>>>> record di presenze in serie A, a tutto il 22 maggio 2011, è
>>>>>> Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35 presenze in
>>>>>> serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore juventino
>>>>>> con il maggior numero di presenze nei campionati italiani, 490. Il
>>>>>> precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
>>>>>> apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in
>>>>>> campo 443 volte.[136]
>>>>>> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
>>>>>> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di
>>>>>> gol, 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in
>>>>>> serie B, 26 nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e
>>>>>> 1 in Coppa Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di
>>>>>> gol, superato nel gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con
>>>>>> 182.[136][138] Il miglior marcatore della Juventus in un campionato
>>>>>> a girone unico fu Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato
>>>>>> 1933-34.[139] L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record
>>>>>> di gol segnati in un campionato di prima divisione, 35 in 26
>>>>>> incontri nel Campionato Federale 1925-26. Analogo numero di reti
>>>>>> segnò lo svedese Gunnar Nordahl del Milan, ma in un campionato a
>>>>>> girone unico.[140] Infine, Omar Sivori detiene, insieme a Silvio
>>>>>> Piola, il record di marcature in una singola partita: 6 gol,
>>>>>> segnati all'Internazionale nella 28ª giornata del campionato
>>>>>> 1960-61. La Juventus e la Nazionale italiana [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
>>>>>> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
>>>>>> inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca
>>>>>> militanti nella Juventus[141]
>>>>>> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior
>>>>>> numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti,
>>>>>> 132 elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro
>>>>>> militanza juventina (a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli
>>>>>> 90 del Milan).[142][143] Sono 22 in totale i giocatori della
>>>>>> Juventus militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del
>>>>>> mondo: 9 nel 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari,
>>>>>> Monti, Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel
>>>>>> 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel
>>>>>> 2006 (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del
>>>>>> Piero).[144] Tre sono, invece, i calciatori della Juventus
>>>>>> laureatisi campioni d'Europa con la Nazionale, nel 1968
>>>>>> (Bercellino, Càstano e Salvadore). Il contributo maggiore in
>>>>>> elementi prestati alla Nazionale in una competizione a livello
>>>>>> UEFA/FIFA[145] risale al campionato del mondo 1978, edizione in cui
>>>>>> il club bianconero schierò in maglia azzurra nove uomini in due
>>>>>> occasioni: la prima è stato l'incontro di prima fase contro i
>>>>>> padroni di casa dell'Argentina del 10 giugno, tutti i nove
>>>>>> giocatori juventini furono schierati in campo: Zoff, Gentile,
>>>>>> Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e Bettega dal primo
>>>>>> minuto, poi dal 6' Cuccureddu subentrato al bolognese Bellugi;[146]
>>>>>> mentre che la seconda è stato l'incontro di seconda fase contro
>>>>>> l'Olanda del 21 giugno, in cui i nove giocatori bianconeri già
>>>>>> citati furono schierati in campo dal primo minuto (record italiano
>>>>>> in competizioni ufficiali).[147] La Juventus guida la particolare
>>>>>> classifica dei club che vantano giocatori campioni del mondo con la
>>>>>> propria Nazionale, con 24: ai 22 citati vanno infatti aggiunti
>>>>>> Didier Deschamps e Zinédine Zidane, campioni nel 1998 con la
>>>>>> Francia: precede in tale graduatoria Internazionale (20), la coppia
>>>>>> Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos (15).[148] Quanto al
>>>>>> campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre giocatori sono
>>>>>> vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella italiana: Luis
>>>>>> del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già
>>>>>> menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000). Ancora, in occasione della
>>>>>> finale del citato campionato del mondo 2006, la Juventus ha
>>>>>> stabilito un ulteriore record internazionale in quanto, oltre ai
>>>>>> cinque Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione, scesero in
>>>>>> campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick
>>>>>> Vieira e David Trezeguet,[149] per un totale di otto finalisti di
>>>>>> uno stesso club sul terreno di gioco. Struttura societaria
>>>>>> [modifica]
>>>>>>
>>>>>> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per
>>>>>> azioni [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la
>>>>>> società che controlla la maggioranza del capitale azionario della
>>>>>> Juventus è la finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL
>>>>>> Investment S.p.A e Istituto Finanziario Industriale, entrambe
>>>>>> holding controllate dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che
>>>>>> attualmente detiene il 55,016% della citata Exor e, tramite
>>>>>> quest'ultima, il 60,001% del capitale azionario della
>>>>>> Juventus.[150][151] Il rimanente capitale azionario è detenuto
>>>>>> dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5% e da
>>>>>> azionisti diffusi al 32,5%.[152] Il campo d'allenamento della
>>>>>> Juventus è di proprietà dell'azienda Campi di Vinovo S.p.A,
>>>>>> controllata al 71,3% dal club.[153] Secondo l'attuale organigramma
>>>>>> societario, la Juventus è articolata su 7 aree interne:
>>>>>> Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione tecnologica,
>>>>>> Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti speciali,
>>>>>> Area comunicazione e Area sportiva.[154] La società è guidata da un
>>>>>> consiglio di amministrazione composto da dieci membri eletti dalla
>>>>>> proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore
>>>>>> delegato Aldo Mazzia.[155] Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è
>>>>>> quotata alla Borsa italiana[49] nel segmento STAR, uno degli indici
>>>>>> azionari di maggior successo in Europa e nel mondo.[156]
>>>>>> Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema
>>>>>> di gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in
>>>>>> conformità ai requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS
>>>>>> 18001:2007[157] e un sistema di gestione della qualità del settore
>>>>>> medico secondo la norma internazionale ISO 9001:2000.[158] In base
>>>>>> a quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011,
>>>>>> rapporto stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
>>>>>> statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere
>>>>>> il decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205
>>>>>> milioni di euro a tutto il 30 giugno 2010).[159] Il club torinese è
>>>>>> anche uno dei membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club
>>>>>> Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del
>>>>>> soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti
>>>>>> in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti
>>>>>> sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA. Organigramma
>>>>>> della società [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Staff attuale dell'area amministrativa Proprietà: Famiglia Agnelli.
>>>>>> Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
>>>>>> Presidente: Andrea Agnelli.
>>>>>> Amministratore delegato: Aldo Mazzia. Direttore generale: Giuseppe
>>>>>> Marotta. Direttore sportivo: Fabio Paratici. Consiglio di
>>>>>> amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano,
>>>>>> Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled Fared
>>>>>> Zentuti, Michele Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel
>>>>>> Nedvěd. Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo
>>>>>> Montanaro e Camillo Venesio.
>>>>>> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano
>>>>>> (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo Venesio. Collegio
>>>>>> sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e
>>>>>> Roberto Longo (sindaci effettivi).
>>>>>> Direttore commerciale: Francesco Calvo. Direttore amministrazione e
>>>>>> finanza: carica vacante. Direttore pianificazione, controllo e
>>>>>> progetti speciali: Stefano Bertola. Direttore risorse umane:
>>>>>> Alessandro Sorbone. Direttore comunicazione e relazioni esterne:
>>>>>> Claudio Albanese. Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
>>>>>> Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi. Responsabile
>>>>>> gestione e controllo investimenti immobiliari: Riccardo Abrate.
>>>>>> Responsabile marketing: Alessandro Sandiano. Direttore Juventus
>>>>>> Center: Vittorio Ferrino. Responsabile segreteria sportiva:
>>>>>> Francesco Gianello. Addetti stampa senior: Marco Girotto. Addetti
>>>>>> stampa e editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti.
>>>>>> Responsabile contenuti editoriali: Enrica Tarchi. Comunicazione
>>>>>> corporate: Stefano Coscia.
>>>>>>
>>>>>> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Cronologia degli sponsor tecnici
>>>>>> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
>>>>>> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
>>>>>> Dal 2003-04: Nike
>>>>>>
>>>>>> Cronologia degli sponsor ufficiali
>>>>>> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
>>>>>> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
>>>>>> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
>>>>>> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
>>>>>> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+ Stagione
>>>>>> 1999-2000 (solo coppe): Sony Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
>>>>>> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe) Dal
>>>>>> 2002-03 al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe) Stagione
>>>>>> 2004-05: SKY Sport (campionato)/Tamoil (coppe) Dal 2005-06 al
>>>>>> 2006-07: Tamoil Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland)
>>>>>> Dal 2010-11: BetClic (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>>>>>>
>>>>>> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Cronologia delle sedi sociali
>>>>>> 1898: Via Montevecchio
>>>>>> 1899: Via Piazzi, 4
>>>>>> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
>>>>>> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
>>>>>> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
>>>>>> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43 Stagione 1921-22: Via
>>>>>> Botero, 16
>>>>>> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
>>>>>> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
>>>>>> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151 Dal 1948 al 1964: Piazza
>>>>>> San Carlo, 206 Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54 Dal 1986
>>>>>> al 2000: Piazza Crimea, 7
>>>>>> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>>>>>>
>>>>>> Cronologia dei campi di gioco
>>>>>> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella Dal 1899
>>>>>> al 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi Dal 19/2/1905 al 29/4/1906:
>>>>>> Velodromo Umberto I Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi
>>>>>> Dal 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli Dal
>>>>>> 7/1/1923 al 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia Dal 19/11/1933 al
>>>>>> 2/5/1990: Stadio Comunale Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle
>>>>>> Alpi Dal 16/9/2006 al 22/5/2011: Stadio Olimpico di Torino Dal
>>>>>> 8/9/2011: Juventus Stadium
>>>>>>
>>>>>> Tifoseria [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
>>>>>> Club.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
>>>>>> Olimpico, 1º novembre 2006
>>>>>> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12
>>>>>> milioni in Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore
>>>>>> condotto dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010
>>>>>> sul quotidiano la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del
>>>>>> campione esaminato, il club torinese risulta essere il più
>>>>>> sostenuto in Italia.[10] La società vanta, inoltre, circa 13,1
>>>>>> milioni di sostenitori in Europa.[11] Numerosi sono anche i fan
>>>>>> club sparsi per tutto il mondo,[160] in particolare nei Paesi a
>>>>>> forte emigrazione italiana.[161] Il tifo per la Juventus,
>>>>>> tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e
>>>>>> geograficamente uniforme in tutto il Paese,[10] è molto marcato
>>>>>> anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole,[162] il che
>>>>>> garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli
>>>>>> incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa
>>>>>> della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra
>>>>>> «nazionale».[163] Frequente è anche il caso di tifosi organizzati
>>>>>> che, anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono
>>>>>> con regolarità Torino per gli incontri interni della squadra.[163]
>>>>>> Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
>>>>>> organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003
>>>>>> quello della Juventus risultava prevalentemente attestato su
>>>>>> posizioni di destra; [164][165] tuttavia, fuori dalle frange
>>>>>> organizzate, l'orientamento politico della tifoseria, in ragione
>>>>>> della sua eterogeneità sociale e territoriale, risulta non
>>>>>> discostarsi in misura significativa da quelli più diffusi
>>>>>> genericamente a livello di popolazione nazionale: è quanto emerse
>>>>>> da un sondaggio condotto da ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista
>>>>>> Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le
>>>>>> poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché
>>>>>> equanime tra destra e sinistra.[166]
>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni
>>>>>> 1970 Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per
>>>>>> la Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello
>>>>>> per la sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi
>>>>>> popolari e proletarie. [167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso
>>>>>> degli Agnelli nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora
>>>>>> (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai
>>>>>> meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la FIAT.
>>>>>> Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi divenuto massiccio
>>>>>> nel secondo dopoguerra – verso Torino e gli altri grandi poli
>>>>>> industriali del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in
>>>>>> cerca di impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il
>>>>>> primo club italiano ad avere una tifoseria non più connotata
>>>>>> campanilisticamente o, al più, regionalmente, ma a carattere
>>>>>> nazionale.[168][169] Con il consolidamento dei flussi migratori
>>>>>> interni avvenuti tra gli anni cinquanta e i primi settanta la
>>>>>> Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito
>>>>>> del nuovo lavoratore immigrato piemontese, mentre la tifoseria del
>>>>>> Torino rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente
>>>>>> torinese e cittadina.[168] In anni più recenti, comunque, le
>>>>>> differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono
>>>>>> sempre più affievolite fino ad essere oramai, di fatto, nulle.
>>>>>> Gemellaggi e rivalità [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
>>>>>> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime
>>>>>> della Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi) Non risultano
>>>>>> ufficialmente gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della
>>>>>> Juventus: per circa un ventennio a partire dagli anni ottanta,
>>>>>> coincidenti con la presenza in Serie A della compagine irpina, vi
>>>>>> fu un gemellaggio con la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per
>>>>>> iniziativa di alcune frange di tifosi biancoverdi a fine anni
>>>>>> novanta.[170][171] Fuori dal Paese esistono accordi di gemellaggio
>>>>>> con i tifosi organizzati dell'ADO Den Haag, compagine olandese
>>>>>> dell'Aia, e con quelli del Legia Varsavia, polacca.[172]
>>>>>> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di
>>>>>> avversarie della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
>>>>>> dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del
>>>>>> Milan, nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto
>>>>>> buoni rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di
>>>>>> giocatori.[174] Più recenti, e legate all'imporsi alla ribalta
>>>>>> negli anni ottanta delle loro squadre con conseguente lotta
>>>>>> sportiva per la conquista del primato nazionale, le rivalità con la
>>>>>> tifoseria della Fiorentina, legata principalmente alla
>>>>>> lotta-scudetto del campionato 1981-82,[175] e con quella della
>>>>>> Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida
>>>>>> contendente dei bianconeri al titolo.[176] La Curva Scirea allo
>>>>>> Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato durante le
>>>>>> gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria organizzata.
>>>>>> Allo Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece occupato la Curva
>>>>>> Filadelfia. Attualmente, il luogo di incontro dei gruppi ultrà
>>>>>> bianconeri è la Curva Sud dello Juventus Stadium[177].
>>>>>
>>>>> a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio calcistico
>>>>> di Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri interni
>>>>> della Juventus, la quale è anche proprietaria della struttura.
>>>>> L'impianto sorge sulle ceneri del precedente Stadio delle
>>>>> Alpi,[4][5] demolito tra il 2008 ed il 2009.[6] È attualmente
>>>>> l'unico stadio della Serie A di proprietà del proprio club.[7]
>>>>> L'intenzione della Juventus è quella di offrire a uno sponsor
>>>>> commerciale la possibilità di legare il suo nome a quello dello
>>>>> stadio.[8]
>>>>> Indice [nascondi]
>>>>> 1 Cenni storici
>>>>> 1.1 Progetto e realizzazione
>>>>> 1.2 Inaugurazione
>>>>> 1.3 Compatibilità ambientale
>>>>> 2 Caratteristiche tecniche
>>>>> 3 Cronoprogramma dei lavori
>>>>> 4 La scelta del nome
>>>>> 5 Aree e servizi
>>>>> 5.1 Il museo
>>>>> 5.2 Walk of Fame
>>>>> 5.3 L'area commerciale
>>>>> 5.4 La futura sede societaria
>>>>> 6 Affluenza media in Serie A
>>>>> 7 I primati
>>>>> 8 Note
>>>>> 9 Bibliografia
>>>>> 10 Altri progetti
>>>>> 11 Collegamenti esterni
>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>
>>>>> Progetto e realizzazione [modifica]
>>>>> È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione
>>>>> della Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la
>>>>> costruzione del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9]
>>>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto,
>>>>> inizialmente stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato di 120
>>>>> milioni.[3] Il progetto è stato affidato agli studi GAU e Shesa
>>>>> sotto il coordinamento degli architetti Hernando Suarez e Gino
>>>>> Zavanella e dell'ingegnere Massimo Majowecki.[11] I lavori di
>>>>> demolizione del Delle Alpi sono iniziati nel novembre 2008 e si sono
>>>>> conclusi a fine marzo 2009, e hanno consentito il recupero di tutta
>>>>> la parte interrata del vecchio stadio, compresa la zona del campo di
>>>>> gioco.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Tribuna Est
>>>>> Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è stato
>>>>> progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9] L'accesso,
>>>>> privo di barriere architettoniche,[12] avviene da quattro ingressi
>>>>> posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle
>>>>> collinette verdi sulle quali sorge l'impianto e portano ad un anello
>>>>> che circoscrive lo stadio. L'anello è un luogo sicuro, dove possono
>>>>> essere controllati i titoli di ingresso e dove possono sostare i
>>>>> mezzi di servizio e di soccorso. Le panchine sono po­sizionate in
>>>>> prima fila all'interno della tri­buna, come negli stadi inglesi.[13]
>>>>> Alle gradinate e alle tribune – che sono poste a 7,5 metri di
>>>>> distanza dal campo di gioco[13] – si accede da 16 passerelle
>>>>> distribuite nei diversi settori dell'impianto. In caso di emergenza,
>>>>> l'evacuazione dell'impianto può essere conclusa in meno di quattro
>>>>> minuti.[14] Al di sotto delle gradinate sono state realizzate le
>>>>> aree di servizio allo stadio e alla squadra. Nella parte superiore,
>>>>> con un profilo di grande leggerezza ed essenzialità sorge lo stadio,
>>>>> con le gradinate e i palchi: il tutto è inserito in un unico profilo
>>>>> a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di
>>>>> continuità. Inoltre lo stadio ingloba un'area vastissima, costituita
>>>>> da 4.000 posti auto, otto ristoranti e 20 bar. All'interno ci sono
>>>>> anche tre spogliatoi, un museo dedicato alla storia della Juventus,
>>>>> 34.000 m² di aree commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze.[2]
>>>>> La struttura esterna dello stadio ricorda quella di un'astronave ed
>>>>> è composta da 7.000 pannelli in Alucobond colorati in varie
>>>>> sfumature di grigio e bianco, oscillanti e riflettenti, i quali,
>>>>> secondo il designer Fabrizio Giugiaro che ha curato il design degli
>>>>> esterni, danno l'effetto di una «bandiera in movimento». Un lungo
>>>>> fregio tricolore cinge l'intera struttura, intervallato in vari
>>>>> punti da due stelle gialle, che richiamano quelle presenti
>>>>> all'interno dello stadio nelle curve. La copertura in PVC degli
>>>>> spalti è sorretta da due pennoni che richiamano la vecchia struttura
>>>>> del Delle Alpi. Studiata nella galleria del vento, è stata
>>>>> realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei: una
>>>>> struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte
>>>>> trasparente ed in parte bianca, per permettere una visione ottimale
>>>>> del campo, sia diurna sia notturna, ed in grado di garantire il
>>>>> passaggio della luce tramite i lucernari, in maniera tale che sia
>>>>> sufficiente per la crescita dell'erba del campo. Inaugurazione
>>>>> [modifica] Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre
>>>>> 2011[15] in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º
>>>>> anniversario dell'Unità d'Italia, con una cerimonia curata dalla
>>>>> K-events di Marco Balich,[16] che ha visto il culmine in
>>>>> un'amichevole contro il Notts County, club professionistico più
>>>>> antico al mondo, da cui la Juventus nel 1903 "ereditò" l'attuale
>>>>> divisa bianconera.[17] L'evento, seguito da Juventus Channel, Sky
>>>>> Sport e Cielo, è stato diffuso anche in streaming sul sito web e sul
>>>>> canale YouTube della Juventus.[18]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
>>>>> inaugurazione
>>>>> La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
>>>>> Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della
>>>>> Juventus, ed ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori
>>>>> legati alla squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato
>>>>> dal presidente della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di
>>>>> Torino, Piero Fassino. Giampiero Boniperti ed Alessandro Del Piero,
>>>>> uniti al centro del campo, hanno suggellato l'evento, al fianco
>>>>> della storica panchina sulla quale, nel 1897, alcuni studenti
>>>>> liceali fondarono il club bianconero. C'è stato anche un ricordo per
>>>>> i due fratelli Agnelli, Gianni ed Umberto, per Gaetano Scirea e per
>>>>> le vittime della strage dell'Heysel.[19] È seguita poi la partita
>>>>> contro il Notts County, terminata 1-1, con Luca Toni che ha siglato
>>>>> il primo gol nel nuovo impianto. Torino
>>>>> 8 settembre 2011
>>>>> ore 22:00 CEST
>>>>> Inaugurazione Juventus 1 – 1
>>>>> referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.)
Arbitro:
>>>>> De Marco (Chiavari)
>>>>> Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
>>>>> La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11
>>>>> settembre 2011 contro il Parma, in occasione della seconda giornata
>>>>> della Serie A 2011-2012.[20]
>>>>> Torino
>>>>> 11 settembre 2011
>>>>> ore 12:30 CEST
>>>>> 2ª giornata Juventus 4 – 1
>>>>> referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.) Arbitro:
Celi
>>>>> (Bari)
>>>>> Lichtsteiner 17’
>>>>> Pepe 58’
>>>>> Vidal 73’
>>>>> Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco
L'inviata della
>>>>> BBC Emma Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli stadi
>>>>> inglesi: «Come gli stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più
>>>>> comodo ed economico di Wembley, più bello e "atmosferico" di
>>>>> Stamford Bridge e ve lo dice una tifosa del Chelsea. Per certi versi
>>>>> mi ricorda l'Emirates Stadium, il più moderno degli impianti
>>>>> inglesi, ma che è costato molto di più. Dello stadio della Juventus
>>>>> mi ha colpito la visuale, perché anche in alto si riesce a vedere
>>>>> benissimo e questa è l'essenza del calcio. Fuori non è granché, ha
>>>>> un look vagamente Anni '70, ma dentro ha un impatto micidiale. E mi
>>>>> ha emozionato più durante la partita col Parma che
>>>>> nell'inaugurazione: rende al massimo con il calcio vero».[21]
>>>>> Compatibilità ambientale [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>> Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili i
>>>>> basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
>>>>> riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto Il progetto è
>>>>> fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto ecologico
>>>>> dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di sistemi
>>>>> che assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori del cantiere
>>>>> edile sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate ed
>>>>> ecosostenibili.[22]
>>>>> Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da
>>>>> energie non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie
>>>>> d'avanguardia che eliminano gli sprechi ottimizzando lo sfruttamento
>>>>> dell'energia.[22] Tra le finalità previste vi saranno di produrre
>>>>> energia elettrica per tutto lo stadio sfruttando l'energia solare
>>>>> attraverso pannelli fotovoltaici, produrre acqua calda e riscaldare
>>>>> ambienti e campo da calcio per mezzo di una rete di
>>>>> teleriscaldamento, scaldare acqua sanitaria per gli spogliatoi e le
>>>>> cucine dei ristoranti avvalendosi di impianti solari termici.[22]
>>>>> Tutto questo, mediante strategie e fonti alternative di energia e
>>>>> pienamente ecologiche, rispetterà i criteri di ecocompatibilità
>>>>> dettati dal protocollo di Kyōto generando molteplici risultati:[22]
>>>>> Riduzioni delle emissioni di gas serra. Nessun inquinamento
>>>>> atmosferico. Zero rischi di incendio.
>>>>> Integrazione con il teleriscaldamento. Arginamento degli sprechi.
>>>>> Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai dispositivi di
>>>>> inseguimento solare.
>>>>> Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
>>>>> Riutilizzo delle acque piovane.
>>>>> Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
>>>>> l'irrigazione del campo.
>>>>> Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di recuperare
>>>>> il più possibile il materiale proveniente dal vecchio Delle Alpi. Il
>>>>> calcestruzzo opportunamente triturato e l'alluminio, l'acciaio e il
>>>>> rame fusi di nuovo, sono stati riutilizzati per la nuova
>>>>> costruzione, diminuendo gli sprechi ed ottenendo un risparmio di
>>>>> circa 2,3 milioni di euro.[4]
>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>
>>>>> Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
>>>>> dell'impianto:[23]
>>>>>
>>>>> Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto
>>>>>
>>>>>
>>>>> Posti a sedere
>>>>> Caratteristiche tecniche
>>>>> Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
>>>>> Posteggi: 4.000 posti auto
>>>>> Superficie totale: 355.000 m²
>>>>> Superficie interna allo stadio: 45.000 m² Superficie stadio: 90.000
>>>>> m² Aree dedicate ai servizi: 150.000 m² Aree commerciali: 34.000 m²
>>>>> Aree verdi e piazze: 30.000 m²
>>>>> Persone impiegate nella costruzione: 450 Acciaio utilizzato: 6.000 t
>>>>> Skybox: 64
>>>>> Pitch view studio: 2
>>>>> Posti stampa: 275
>>>>> Bar: 21
>>>>> Aree ristorazione: 8
>>>>> Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
>>>>> Spogliatoi: 3
>>>>>
>>>>> Distanza dagli spalti al campo di gioco Tribuna Ovest: 7,5 m (dalla
>>>>> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Tribuna 100: 7,5 m (dalla prima
>>>>> fila), 33,80 m (dall'ultima fila) Tribuna media: 33,80 m (dalla
>>>>> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Curve: 7,5 m (dalla prima
>>>>> fila), 50 m (dall'ultima fila)
>>>>>
>>>>> Cronoprogramma dei lavori [modifica]
>>>>>
>>>>> Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
>>>>> stadio:[23]
>>>>> Cronologia
>>>>> dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano Regolatore
>>>>> Generale.
>>>>> luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la
>>>>> proprietà del Delle Alpi.
>>>>> dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano Regolatore
>>>>> Generale.
>>>>> aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
>>>>> Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006. febbraio 2008:
>>>>> Approvazione del progetto da parte del consiglio di amministrazione
>>>>> della Juventus.
>>>>> settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
>>>>> novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione. dicembre
>>>>> 2008-aprile 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione del
>>>>> nuovo stadio. febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di
>>>>> Intervento. maggio 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire.
>>>>> luglio 2009: Inizio dei lavori di costruzione. novembre 2009: Parco
>>>>> commerciale – Permesso di costruire. aprile 2010: Museo Juventus –
>>>>> Permesso di costruire. maggio 2010: Approvazione del Piano per le
>>>>> Opere di Urbanizzazione. luglio 2010: Ingresso Ovest – Permesso di
>>>>> costruire agosto 2011: Fine dei lavori e collaudo. 8 settembre 2011:
>>>>> inaugurazione e amichevole con il Notts County. 11 settembre 2011:
>>>>> prima partita ufficiale contro il Parma.
>>>>>
>>>>> La scelta del nome [modifica]
>>>>>
>>>>> Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene
>>>>> per molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si è
>>>>> aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
>>>>> all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
>>>>> diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro nome
>>>>> all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il proprio
>>>>> nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello sponsor
>>>>> tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica (per via
>>>>> del legame tra il club e la FIAT).
>>>>> Aree e servizi [modifica]
>>>>>
>>>>> Il museo [modifica]
>>>>> All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della Juventus",
>>>>> che una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più
>>>>> importanti del mondo. Il museo avrà diverse sale in cui verranno
>>>>> esposti, tra altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei
>>>>> giocatori più importanti della storia della società torinese, aree
>>>>> interattive e ricche di foto storiche.[25] Il 29 maggio 2010, in
>>>>> occasione del 25º anniversario della strage dell'Heysel, il
>>>>> presidente della Juventus Andrea Agnelli ha annunciato che uno
>>>>> spazio nello stadio verrà dedicato alla memoria delle vittime di
>>>>> quella strage.[26] Walk of Fame [modifica]
>>>>> Nei pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
>>>>> cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
>>>>> saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27] Quelli
>>>>> elencati di seguito sono i giocatori che hanno militato nella
>>>>> Juventus – o che vi militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri
>>>>> dei fan club riconosciuti dalla società bianconera e del programma
>>>>> Juventus Membership sulla base statistica (presenze e reti segnate)
>>>>> e del palmarès durante il periodo di militanza nella società
>>>>> torinese (sia a livello di club che delle nazionali).[28] Calciatore
>>>>> Ruolo Stagioni al club Presenze Reti Altri
>>>>> Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
>>>>> Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115 Romeo
Benetti M 1968-1969
>>>>> e 1976-1979 159 23 Roberto Bettega AS/SP
1970-1983 481 178 Carlo
>>>>> Bigatto I TD 1913-1915 e 1920-1931 233 1
Giampiero Boniperti
>>>>> CA/T/R 1946-1961 462 182 Felice Borel II CA 1932-1941
e 1942-1946
>>>>> 307 161 Sergio Brio DC 1978-1990 378 24
>>>>> Gianluigi Buffon P 2001-presente 366 0 Antonio
Cabrini TS/DC
>>>>> 1976-1989 440 53 Umberto Caligaris TS 1928-1935
198 0
>>>>> Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
>>>>> Fabio Capello R 1970-1976 239 41
>>>>> Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72 John
Charles CA
>>>>> 1957-1962 178 105
>>>>> Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
>>>>> Antonio Conte M 1991-2004 419 44
>>>>> Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
>>>>> Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
>>>>> Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285 Luis
del Sol M/MZ
>>>>> 1962-1970 294 29
>>>>> Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
>>>>> Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
>>>>> Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
>>>>> Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
>>>>> Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
>>>>> John Hansen AS 1948-1954 187 124
>>>>> Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
>>>>> Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
>>>>> Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
>>>>> Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
>>>>> Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
>>>>> Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
>>>>> Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
>>>>> Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15
Fabrizio Ravanelli AD
>>>>> 1992-1996 160 68 Virginio Rosetta TD
1923-1936 315 16 Paolo Rossi
>>>>> CA 1973-1975 e 1981-1985 138 34 Sandro Salvadore L
1962-1974 450
>>>>> 17 Gaetano Scirea L 1974-1988 552 32
>>>>> Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
>>>>> Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
>>>>> Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14
Stefano Tacconi P
>>>>> 1983-1992 337 0
>>>>> Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
>>>>> Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
>>>>> David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
>>>>> Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
>>>>> Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
>>>>> Dino Zoff P 1972-1983 476 0
>>>>> Codici:
>>>>> P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD:
>>>>> Terzino destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
>>>>> Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra,
>>>>> AS: Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista,
>>>>> CA: Centravanti, SP: Seconda punta.
>>>>> Legenda:
>>>>> Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la
>>>>> loro
>>>>> militanza nella Juventus.
>>>>> Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la
>>>>> loro
>>>>> militanza nella Juventus.
>>>>> Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
>>>>> calcio durante la loro militanza nella Juventus.
>>>>> Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza
>>>>> nella
>>>>> Juventus.
>>>>> Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro
>>>>> militanza
>>>>> nella Juventus.
>>>>> * N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar
>>>>> Davids al posto di Zbigniew Boniek.[29] L'area commerciale
>>>>> [modifica]
>>>>> Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
>>>>> dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
>>>>> denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in campo),
>>>>> progettato dallo Studio Rolla di Torino con la partecipazione di
>>>>> Giugiaro Design, con una superficie di vendita pari a 19.500 m2,
>>>>> suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un
>>>>> ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2 accompagnato da
>>>>> una galleria commerciale con 60 negozi. A fianco avrà gli altri due
>>>>> edifici, uno dei quali sarà dedicato ad una catena di fai-da-te,
>>>>> mentre l'altro ospiterà un'area ristorazione ed una catena hi-fi.
>>>>> Sono previsti 2.000 posti auto, di cui 800 interrati. La costruzione
>>>>> del centro commerciale è stata aggiudicata al raggruppamento
>>>>> CMB-UNIECO, mentre la direzione dei lavori è seguita dallo studio di
>>>>> ingegneria bolognese Tecnicoop. La futura sede societaria [modifica]
>>>>> L'11 giugno 2010 la Juventus ha acquisito per un milione di euro dal
>>>>> Comune di Torino il diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m²
>>>>> dell'area Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di
>>>>> dieci anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno
>>>>> 60 milioni di euro.[30]
>>>>> Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
>>>>> socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa,
>>>>> che il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una Juventus
>>>>> Soccer School (la scuola di calcio della società bianconera) e
>>>>> impianti che potranno avere anche un utilizzo pubblico.[30]
>>>>> Affluenza media in Serie A [modifica]
>>>>>
>>>>> 2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
>>>>> Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
>>>>> I primati [modifica]
>>>>>
>>>>> Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico
>>>>> italiano privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le
>>>>> panchine sono inserite nelle tribune ed il primo per estensione
>>>>> complessiva nel Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio
>>>>> eco-compatibile del mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della
>>>>> demolizione del vecchio impianto è stato separato per tipologia,
>>>>> riciclato totalmente e riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere
>>>>> con un risparmio globale di circa 2,3 milioni di euro.[22][5]
>>>>
>>>> Lo stadio è una struttura architettonica in cui si svolgono
>>>> manifestazioni sportive, dotata di spazi per ospitare gli spettatori
>>>> e altri servizi. Negli sport all'aperto, lo stadio indica la zona
>>>> delle tribune che ospitano gli spettatori.
>>>> Indice [nascondi]
>>>> 1 Lo stadio antico
>>>> 2 Lo stadio moderno
>>>> 3 Voci correlate
>>>> 4 Altri progetti
>>>> 5 Collegamenti esterni
>>>> Lo stadio antico [modifica]
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> L'FNB Stadium, dove si sono disputate le ultime fasi del Campionato
>>>> mondiale di calcio 2010
>>>> Il termine trae origine dal greco stadion, che era un'unità di misura
>>>> corrispondente a circa 200 metri.
>>>> Il più antico stadio conosciuto è quello di Olimpia, nel Peloponneso
>>>> occidentale in Grecia, dove furono condotti i Giochi olimpici
>>>> dell'antichità fin dall'anno 776 a.C. Inizialmente i Giochi
>>>> consistevano in un singolo evento, una gara di corsa attraverso la
>>>> lunghezza dello stadio.
>>>> La pratica di standardizzare le piste da corsa ad una lunghezza di
>>>> 180-200 metri fu seguita poi dai Romani. La capacità umana di
>>>> sostenere la massima velocità è ritenuta diminuire dopo circa 200
>>>> metri di sforzo, un fatto che può essere osservato anche nelle gare
>>>> atletiche moderne. I resti degli stadi greci e romani sono stati
>>>> rinvenuti in numerose città antiche, e tra i più famosi di essi vi
>>>> sono lo Stadio Panatenaico di Atene, in cui si svolsero i primi
>>>> Giochi Olimpici dell'epoca moderna nel 1896, e lo Stadio di Domiziano
>>>> a Roma. Lo stadio moderno [modifica]
>>>>
>>>> Per approfondire, vedi la voce Impianti sportivi.
>>>>
>>>>
>>>> Stadio olimpico a Roma
>>>> Esistono attualmente diversi tipi di stadio, in funzione delle
>>>> specialità sportive. Uno stadio per il calcio, per il tennis o per il
>>>> rugby è formato da tribune che circondano il campo di gioco. Tra le
>>>> tribune e il campo può esservi una pista di atletica e altri spazi
>>>> destinati allo svolgersi di attività sportive. In questo caso lo
>>>> stadio può ospitare manifestazioni di atletica. Analogamente negli
>>>> sport invernali che si svolgono generalmente al coperto e su pista di
>>>> ghiaccio, come l'hockey su ghiaccio, il pattinaggio o il curling, lo
>>>> stadio è composto da tribune che circondano la pista. Lo stadio più
>>>> grande del mondo è il Rungrado May Day Stadium a Pyongyang (Corea del
>>>> Nord) che ha una capienza di 150.000 posti a sedere e copre una
>>>> superficie di 207.000 m², mentre lo stadio più grade d'Italia è lo
>>>> stadio Giuseppe Meazza di Milano, inaugurato nel 1926 che ha una
>>>> capienza di 82.955 posti a sedere.
>>>
>>> Le natiche costituiscono la parte superiore della coscia e quella
>>> inferiore del tronco dei primati.
>>> La parola "natiche", anche dette glutei o chiappe o culo (volgare
>>> derivante dal latino culus) o fondoschiena o sedere o posteriore o di
>>> dietro o deretano, identificano una rotondità adiposa sovrastante il
>>> muscolo grande gluteo, che ricopre l'intera regione glutea, costituita
>>> dai piani ossei dell'anca e dell'ischio. Il margine superiore è
>>> individuato dalla cresta iliaca e quello inferiore è dal solco
>>> orizzontale del gluteo. Le natiche sono separate dal solco
>>> intergluteo, in cui è situato l'ano. I glutei permettono ai primati di
>>> sedersi senza il bisogno di poggiare il proprio peso sugli arti, come
>>> fanno gli altri mammiferi. Indice [nascondi]
>>> 1 Connotazioni
>>> 2 Sinonimi nel romanesco del Belli
>>> 3 Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo) 4 Altri progetti
>>> Connotazioni
>>>
>>>
>>>
>>> Natiche femminili
>>>
>>>
>>> Natiche maschili
>>> Le natiche in quanto segnale sessuale sono considerate attraenti da
>>> molte culture, e valutate esteticamente in vario modo. Fin dalla
>>> preistoria si possiedono raffigurazioni di donne dai caratteri
>>> sessuali (in particolare le natiche) esageratamente accentuati (le
>>> "Veneri del Neolitico"). Nell'antichità classica spesso
>>> Venere/Afrodite è raffigurata come "callipigia" (cioè "dalle belle
>>> natiche", dal greco kalós e pygé). Le natiche della donna, vista di
>>> spalle, sono iscrivibili in un cerchio. Quelle dell'uomo sono
>>> approssimativamente iscrivibili in un quadrato (confronta immagini a
>>> lato). Le natiche, normalmente coperte nella maggior parte delle
>>> culture, possono essere esposte come segno di protesta, per
>>> provocazione o per semplice divertimento. Scoprire le natiche di
>>> qualcuno all'improvviso può essere fonte di umiliazione (da questo
>>> deriva la locuzione "prendere per il culo" come sinonimo di "prendere
>>> in giro, dileggiare").
>>> Molti comici, scrittori e artisti trovano in tutto questo una fonte di
>>> umorismo e divertimento.
>>> È molto comune l'uso delle natiche come metonimia per l'intera
>>> persona, spesso con connotazioni negative. Ad esempio una persona può
>>> dire "muovi il culo" come esortazione per la fretta o urgenza.
>>> Espresso come una funzione punitiva, una punizione o un attacco
>>> diventa "prendere a calci in culo". Una connotazione positiva è
>>> presente nella popolare espressione "avere culo", dove le natiche
>>> simboleggiano la fortuna. Sinonimi nel romanesco del Belli
>>>
>>> Così come per gli organi sessuali maschili (comprendente pene e
>>> testicoli) e femminili, Giuseppe Gioachino Belli volle dedicare un suo
>>> ironico sonetto ai sinonimi del termine "natiche" adottati comunemente
>>> dal popolino romano (o supposti tali). (IT) (ROM) « Pijjate e ccapate
>>>
>>> Pe nnun dí cculo, ppòi dí cchiappe, ano, preterito, furello,
>>> chitarrino, patume, conveggnenze, signorino, 1
>>> mela, soffietto, e Rrocca-Canterano.2
>>>
>>> Di’ ttafanario, culeggio-romano,3
>>> Piazza-culonna,4 Culiseo,5 cuscino,
>>> la porta der cortile, er perzichino,
>>> bbommè,6 ffrullo, frullone e dderetano.
>>>
>>> Faccia de dietro, porton de trapasso, er cularcio,7 li cuarti, er
>>> fiocco, er tonno, e ll’orgheno, e ’r trommone,8 e ’r contrabbasso.
>>>
>>> E cc’è cchi lluna-piena l’ha cchiamato, nacch’e ppacche, sedere,
>>> mappamonno,
>>>
>>> cocommero, sescesso, e vviscinato.9 » (IT) « Prendete e capàte
>>>
>>> Per non dire culo, puoi dire chiappe, ano, preterito, furello,
>>> chitarrino,
>>> patume, convenienze, signorino,
>>> mela, soffietto, e Rocca-Canterano.
>>>
>>> Di’ tafanario, culeggio-romano,
>>> Piazza Culonna, Culiseo, cuscino,
>>> la porta del cortile, il perzichino,
>>> bombè, frullo, frullone e deretano.
>>>
>>> Faccia di dietro, porton di trapasso, il cularcio, i quarti, il
>>> fiocco, il tondo, e l’organo, e il trombone, e il contrabbasso.
>>>
>>> E c’è chi l’ha chiamato luna piena, nacch’e ppacche, sedere,
>>> mappamondo,
>>>
>>> cocomero, secesso, e vicinato. »
>>> (Giuseppe Gioachino Belli, sonetto n. 614, Pijjate e ccapate, datato
>>> 15 dicembre 1832)
>>> Note dell'autore. 1. Nome prediletto dalle monache. 2. Paese dello
>>> Stato romano; equivoco di monticello, da càntero. 3. Collegio romano.
>>> 4. Piazza Colonna. 5. Colosseo, detto veramente da’ plebei di Roma er
>>> Culliseo. 6. Bombé. 7. Specie di taglio di bestia grossa presso l’ano.
>>> 8. Trombone. 9. Allorché un ano sia enorme, dicesi: «Pare un
>>> vicinato». Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo)
>>>
>>>
>>>
>>> Le natiche de La Giumenta al Museo di San Martino (Napoli) Si possono
>>> trovare riferimenti senza fine, anche durante i giorni del Codice Hays
>>> (vedi). Secondo le regole istituite dal codice le natiche non potevano
>>> essere esposte se non in un contesto non sessuale, come la sculacciata
>>> di un bambino o in situazioni umoristiche. Già nel 1939 nel film Il
>>> mago di Oz (The Wizard of Oz) lo zio Henry tiene il cancello aperto
>>> per Miss Gulch e al momento giusto lo lascia andare in modo tale che
>>> sculacci l'antipatica signora proprio sulle natiche... il tutto
>>> enfatizzato da una sottolineatura ("thunk") della colonna sonora. C'è
>>> una scena anche nel film del 1942 Ribalta di gloria (Yankee Doodle
>>> Dandy) in cui il padre di Cohan vuole punire suo figlio che aveva
>>> disobbedito. Egli non può picchiarlo sulle parti che potrebbe mostrare
>>> o dove i segni sarebbero evidenti durante gli spettacoli di vaudeville
>>> della famiglia. Il padre, frustrato, alla fine esclama: "C'è una parte
>>> senza talenti!". Fa piegare il giovane George sopra le sue ginocchia e
>>> inizia a sculacciarlo, con la farina (rimasta da una prodezza mostrata
>>> precedentemente) che volando enfatizza l'impatto dei colpi. In
>>> Inghilterra, negli anni trenta, prese a circolare un foglio
>>> goliardico, che però ebbe grande successo di popolarità, le cui
>>> tematiche vertevano su una fantasiosa propaganda in stile politico
>>> delle natiche; poiché si trattava di una risposta satirica nei
>>> confronti del Fronte Popolare francese, che si era espresso
>>> negativamente nei confronti della Corona e del quale si temeva che
>>> potesse riscuotere simpatie nel Regno Unito, fu intitolato ispirandosi
>>> proprio al partito, che in inglese si chiamava "The Popular Front",
>>> opponendogli sapidamente "The Popular Behind". La comica Ado Annie nel
>>> film musicale del 1955 Oklahoma! si ritrova vittima di attenzioni non
>>> volute almeno due volte. La prima volta ella menziona qualcosa circa
>>> il paragone con un gatto persiano, visto che entrambi "hanno code
>>> morbide e rotonde". Poi, durante la canzone The Farmer and the Cowman
>>> fa un commento divertente e Aunt Eller le sculaccia il sedere.
>>> Il film horror del 1956 Il giglio nero (The Bad Seed) ha un finale
>>> piuttosto sciocco nel quale la madre sculaccia quel birbante del
>>> figlio per aver ucciso numerose persone durante lo svolgimento del
>>> film. Nel film I due colonnelli 1962, Totò pronuncia la prima
>>> parolaccia del cinema italiano (ed unica mai proferita da lui) dando
>>> un infervorato consiglio all'ufficiale tedesco che insisteva nel
>>> fargli notare di avere pieni poteri: "Badate, colonnello, io ho carta
>>> bianca!" "E ci si pulisca il culo!!"
>>> Nel 1966 Yoko Ono diresse un film sperimentale di circa 90 minuti, No.
>>> 4, conosciuto anche con il titolo di Bottoms (sedere), che consiste in
>>> nient'altro che nella misurazione di natiche umane, in movimento
>>> mentre le persone camminano o su una piattaforma girevole. Nel 1971,
>>> nell'avventura di James Bond Agente 007 - Una cascata di diamanti
>>> (Diamonds are Forever), Jill St. John ha un trasmettitore non molto
>>> sottile nascosto nella parte inferiore del suo bikini. Il furfante
>>> Charles Gray nota l'oggetto e dice: «Stiamo mostrando più "guance" del
>>> solito, vero, Miss Case?»; è da notare che il termine inglese "cheeks"
>>> indica sia le guance che le natiche. Nel film del 1977 Il bandito e la
>>> madama (Smokey and the Bandit), Frog (Sally Field) dice a Bandit (Burt
>>> Reynolds) che un precedente fidanzato l'ha lasciata perché: "Le mie
>>> guance sono troppo grosse". Dopo una pausa significativa, lei si dà un
>>> pizzicotto sulla faccia e dice: "Queste guance!" Intorno agli anni
>>> settanta la televisione stava iniziando ad essere più liberale. Ci fu
>>> un episodio del The Bob Newhart Show in cui si venne a sapere che la
>>> segretaria di Bob, Carol, si era fatta un tatuaggio sul didietro, che
>>> ora stava di cercando di togliere. Bob sembrò esserne divertito e
>>> commentò con un sorrisetto: "Fai bene, non è bello essere presi per il
>>> culo"
>>> In un episodio di Giorno per giorno, Annie (Bonnie Franklin) parlava
>>> con sé stessa allo specchio dicendo tra i singhiozzi: "La bambinaia
>>> Annie con il sedere grande e grosso!" In un talk show notturno Lee
>>> Marvin sostenne di aver ricevuto un Purple Heart durante la Seconda
>>> guerra mondiale e gli ospiti fecero l'errore di chiedergli dove fosse
>>> stato colpito: "Nel culo!" rispose prontamente. Nel 1994 nel film
>>> Forrest Gump il personaggio principale aveva appena ricevuto una
>>> medaglia dal presidente Lyndon Johnson che fece l'errore di chiedere a
>>> Forrest dove fosse stato colpito: "Nel culo, Sir!". Egli allora si
>>> girò e si tirò giù i pantaloni per mostrare esattamente dove si
>>> trovasse la sua ferita.
>>> Il magazine Rolling Stone considerava gli anni novanta come "la decade
>>> del culo" a causa di numerose canzoni, soprattutto hip hop e R'n'B,
>>> dove veniva esaltata questa parte anatomica. Nell'ultima parte del XX
>>> secolo questa parte del corpo è realmente "uscita allo scoperto" ed è
>>> diventata un topos della cultura popolare.
>>
>> Il sesso anale (in alcuni casi chiamato anche sodomia, in riferimento
>> al racconto biblico della distruzione di Sodoma) è una particolare
>> pratica sessuale che consiste nell'inserzione nell'ano e nel retto, del
>> pene o di altre parti anatomiche o di oggetti.
>> Indice [nascondi]
>> 1 Descrizione
>> 2 Rischi e precauzioni
>> 3 Altre forme di sessualità anale
>> 4 Note
>> 5 Voci correlate
>> 6 Altri progetti
>> Descrizione [modifica]
>>
>> La presenza nella regione peri anale, nel canale anale e nel retto di
>> terminazioni nervose sensoriali, ha portato nel tempo a considerare
>> erogena questa zona del corpo umano. La sensazione di piacevolezza
>> percepita verso uno stimolo esterno in questa zona, varia da una
>> persona all'altra e può risultare piacevole sia per chi penetra sia per
>> chi viene penetrato. Nei maschi, può essere ulteriore fonte di piacere
>> la stimolazione della prostata durante la penetrazione. Spesso la
>> donna, nel ruolo di soggetto passivo, associa alla penetrazione anale
>> la masturbazione clitoridea e/o vaginale, la quale, oltre ad
>> incrementare la sensazione di piacere, contribuisce a rilassare la
>> muscolatura anale, agevolando la penetrazione. Alcuni maschi la
>> preferiscono rispetto alla vaginale, la forte stretta sul pene del
>> muscolo dello sfintere può offrire una sensazione di maggior piacere,
>> solitamente i "partner" tendono a raggiungere l'orgasmo
>> contemporaneamente, così che quello attivo possa godere delle ripetute
>> contrazioni anali del passivo. D'altra parte, specialmente per il
>> soggetto passivo della penetrazione e in particolare le prime volte in
>> cui lo si pratica, la penetrazione può risultare molto dolorosa e
>> addirittura provocare lesioni all'ano. Generalmente il soddisfacimento
>> che deriva da questo tipo di rapporto non è solo conseguenza di
>> sensazioni fisiche ma anche del piacere psicologico di infrangere un
>> tabù, spesso riconducibile all'educazione religiosa o di tipo
>> repressivo e sessuofobico, la quale, in genere, considera tale pratica
>> sessuale una perversione contro natura collegata con entità maligne,
>> pertanto vietata. Il sesso anale è ancora un tabù in alcune culture ed
>> è illegale sotto alcune giurisdizioni. Rischi e precauzioni [modifica]
>>
>>
>>
>> Sesso anale in una rappresentazione grafica
>>
>>
>> Sesso anale dal Fanny Hill di Édouard-Henri Avril. Il rapporto anale
>> praticato senza precauzioni, ovvero senza profilattico, espone ad un
>> alto rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (come
>> l'AIDS o la sifilide). Alcuni patologi hanno inoltre ritenuto opportuno
>> definire una sintomatologia nota come bowel syndrome o sindrome
>> viscerale, collegata con questa pratica sessuale, che ingloba varie
>> patologie come condilomatosi genitale, emorroidi, proctite infettiva
>> batterico-micotica, fistole anali, ascessi rettali, ragadi anali
>> croniche, amebiasi, gonorrea, sifilide, ulcere anali e linfogranuloma
>> venereo di Nicholas - Favre e congestione prostatica[1] [2].
>> Ad esempio il rischio di contrarre il virus HIV in un rapporto anale è
>> valutato dallo 0.01% allo 0.185% nel caso di rapporto anale insertivo,
>> e dallo 0.5% al 3% nel caso di rapporto anale ricettivo, che è un
>> rischio molto più alto rispetto a rapporti vaginali[3]. L'ano, non
>> essendo biologicamente destinato alla penetrazione, non è in grado di
>> lubrificarsi autonomamente come avviene nella vagina, e dunque
>> generalmente, per chi pratica il sesso anale diviene indispensabile,
>> prima della penetrazione, prestare molta attenzione alla lubrificazione
>> della zona interessata, in genere ricorrendo a lubrificanti specifici,
>> quali gel a base d'acqua (lo stesso usato per visite ginecologiche o
>> per lubrificazione vaginale) reperibili in farmacia o nei sexy-shop. È
>> meno frequente, allo scopo, l'uso di pomate a base di vaselina, oli
>> cosmetici o alimentari, burro alimentare; sebbene questi prodotti
>> appaiano sul momento efficaci, rispetto al gel, alla lunga sono
>> sconsigliabili perché possono determinare, con un'elevata frequenza, la
>> rottura del profilattico ed essere fonte di irritazioni e reazioni
>> allergiche.
>> Occorre altresì consigliare, soprattutto ai neofiti che vogliono
>> iniziare questa pratica, un approccio graduale; non sono rari i casi in
>> cui il soggetto passivo, nonostante sia disposto a sottoporsi al
>> rapporto, dopo i primi tentativi non riusciti, si convinca di non
>> essere in grado, per conformazione fisica o per soglia di resistenza al
>> dolore, di sostenere la penetrazione del partner. Il muscolo anale è
>> dotato di elevata elasticità ma richiede una preparazione graduale e
>> progressiva, in alcuni casi protratta anche per giorni o settimane. Il
>> partner, con l'ausilio di un buon lubrificante, dovrebbe iniziare con
>> l'uso delle dita, a massaggiare delicatamente l'ano internamente con
>> moto rotatorio e lento, prima un dito, poi due e così via, sempre
>> adeguando i propri movimenti sulle sensazioni percepite dal partner. In
>> questo modo, dilatandolo in modo graduale e progressivo, si predispone
>> il muscolo anale a rilassarsi completamente in previsione della
>> penetrazione; un valido ed ulteriore ausilio tecnico può essere
>> costituito dai butt-plug. Taluni, proprio per ridurre gli effetti
>> dolorosi della forte stretta sul pene, fanno ricorso a profilattici
>> ritardanti presenti in commercio sulla cui superficie interna è
>> presente una blanda soluzione anestetica generalmente a base di
>> lidocaina.
>> La pratica del sesso anale non comporta, in teoria, il rischio di
>> gravidanze; tuttavia, in pratica, perdite di sperma dall'ano possono
>> raggiungere la vagina e causare la fecondazione.[4] Viene quindi
>> consigliato comunque di usare il preservativo, anche perché il suo uso
>> riduce drasticamente il rischio di contagio da malattie veneree, e
>> perché è psicologicamente rassicurante dal punto di vista meramente
>> igienico. Un comportamento rude e brusco, insufficiente lubrificazione,
>> o l'uso di oggetti non adatti a questo uso, potrebbero causare
>> lacerazioni alla muscolatura e/o alla mucosa rettale, con conseguenti
>> lesioni che devono essere tempestivamente valutate da un medico. Queste
>> lesioni aumentano di molto il rischio di contagio di diverse malattie.
>> Si può escludere per questi comportamenti il rischio d'incontinenza,
>> non sembrando esistere casi documentati procurati da sessualità anale.
>> Uno studio dell American Journal of Gastenerology non ha individuato
>> differenze significative nel livello di incontinenza (in un campione di
>> 58 persone) fra individui omosessuali analmente ricettivi ed
>> eterosessuali senza esperienze di sesso anale [5]. La questione è
>> comunque controversa e restano necessarie ulteriori indagini prima di
>> escludere tale complicanza.
>> Un'altra fonte di rischio per contagio di malattie a trasmissione feco-
>> orale è la pratica di sesso orale, successivo a quello anale. Altre
>> forme di sessualità anale [modifica]
>>
>> Al sesso anale sono associate numerose ulteriori pratiche erotiche, tra
>> le quali:
>>
>>
>> Un "butt-plug"
>> l'uso delle dita:
>> l'uso di clisteri sia a fini igienici sia come gioco di ruolo
>> nell'ambito sottomissione/umiliazione;
>> l'uso di "butt-plug" (letteralmente: tappi anali) di varie grandezze e
>> forme, si indossano sotto la biancheria intima per archi di tempo più o
>> meno lunghi, anche durante il disbrigo dei lavori domestici o sul posto
>> di lavoro; sono anche utilizzati per il "training anale", una tecnica
>> per aumentare gradualmente l'elasticità del muscolo anale per rendere
>> più agevole la penetrazione con il pene;
>> il cosiddetto "fisting" cioè l'introduzione dell'intera mano nell'ano
>> del ricevente. Tale pratica, tenuto conto della conformazione
>> dell'anatomia umana in prossimità dell'intestino, può risultare
>> pericolosa se praticata da persone con poca esperienza o senza
>> l'ausilio di lubrificanti. Penetrazioni troppo violente possono
>> produrre danni che vanno dalla lacerazione dell'aponevrosi perineale,
>> con conseguente prolasso ano- rettale, fino alla perforazione del
>> retto.
>
> Il retto è la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra
> la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano. Indice
> [nascondi]
> 1 Patologia
> 2 Voci correlate
> 3 Altri progetti
> 4 Collegamenti esterni
> Patologia [modifica]
>
> La patologia del retto comprende:
> neoplasie del retto, rappresentano il 5% di tutti i tumori
> dell'intestino e sono quasi sempre gravi, a causa del ritardo con cui
> vengono diagnosticate
> infiammazione rettale, molte delle malattie infiammatorie del colon
> colpiscono anche il retto (ad esempio la colite ulcerosa) prolasso del
> retto
> stenosi
> lesioni traumatiche, alquanto rare, più comuni quelle all'ano emorroidi
> presenza di corpi estranei nel retto. Occorre considerare, infine, anche
> le malformazioni congenite nella costituzione del segmento intestinale.
> Voci correlate [modifica]
>
> Rettocele
> Rettomanometria
> Rettorragia
> Rettoscopia
> Rettosigmoidoscopia
> Rettosigmoscopio
> Rettovescicale

In patologia, un tumore (dal latino tumor, «rigonfiamento») o neoplasia
(dal greco néos, «nuovo», e plásis, «formazione») è, nella definizione
dell'oncologo R.A. Willis, «una massa abnormale di tessuto che cresce in
eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in
questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il
processo»[1], definizione accettata a livello internazionale[2].
La crescita incontrollata e scoordinata, a scapito dell'omeostasi
tissutale, di un gruppo di cellule è determinata da alterazioni del loro
proprio patrimonio genetico, ed è alla base di una vasta classe di
malattie, classificate per diverse caratteristiche, ma principalmente in
tre modi:
secondo il tipo istologico originario delle cellule proliferanti,
principalmente in tumori epiteliali, mesenchimali, delle cellule del
sangue o del tessuto nervoso;
secondo l'aggressività e il decorso clinico previsto, in tumori benigni
(non cancerosi) e tumori maligni (cancerosi, o cancro);
secondo la stadiazione tumorale, o Classificazione TNM, per quanto
riguarda i tumori maligni.
Indice [nascondi]
1 Incidenza e mortalità
2 Classificazione
3 Descrizione
4 Caratteristiche
5 Terapie
6 Comportamento biologico: benignità e malignità
6.1 Diagnosi
6.2 Caratteristiche
7 Epidemiologia dei tumori
8 Note
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Incidenza e mortalità [modifica]

I tumori maligni degli epitelî, detti carcinomi, sono la categoria più
frequente di cancro. La classe neoplasie[3], da definizione ICD-10,
costituisce una delle principali cause di morte nei Paesi sviluppati. In
Italia, per esempio, nel 2007[4] sono morte 572.881 persone: 224.311 per
cause riconducibili al sistema cardiovascolare, e 171.625 a causa di
tumori (in massima parte maligni); in quest'ultimo gruppo, le patologie
più diffuse sono stati i tumori maligni del sistema respiratorio
(soprattutto carcinoma del polmone; 34.610 morti), il carcinoma del colon-
retto (18.349), della mammella (12.050), dello stomaco (10.522), oltre ai
tumori maligni (generalmente non epiteliali) del sistema immunitario
(13.880 morti).
Classificazione [modifica]

La nomenclatura dei tumori si fonda generalmente sulla morfologia
microscopica (con una nomenclatura indicata da organizzazioni
internazionali come il WHO, intimamente collegata all'istogenesi (tessuto
di derivazione) e al comportamento biologico (benignità o malignità)
delle neoplasie; applicato correttamente la nomenclatura, è possibile
applicare un sistema di codifica. Un esempio di sistema di codifica delle
malattie, tumori compresi, è lo SNOMED.
Esemplari sono, invece, la classificazione per organo di insorgenza e la
classificazione per estensione della malattia; l'estensione della maggior
parte dei tumori maligni nell'organismo (lo stadio) viene classificata,
in genere, attraverso il metodo TNM proposto e tenuto aggiornato dalla
UICC
Nomenclatura dei principali tumori[5]
Tessuto di origine Tumori benigni Tumori maligni
Tessuti mesenchimali non linfo-emopoietici Sarcoma
Tessuto connettivo Fibroma Fibrosarcoma
Tessuto adiposo Lipoma Liposarcoma
Tessuto cartilagineo Condroma Condrosarcoma
Tessuto osseo Osteoma Osteosarcoma
Muscolo liscio Leiomioma Leiomiosarcoma
Muscolo striato Rabdomioma Rabdomiosarcoma
Endotelio Emangioma Angiosarcoma
Linfendotelio Linfangioma Linfangiosarcoma
Sinovia — Sarcoma sinoviale
Mesotelio — Mesotelioma
Meningi Meningioma Meningioma invasivo
Tessuti mesenchimali linfo-emopoietici
Linea ematopoietica linfoide — Leucemia linfoide
Linfoma
Mieloma
Linea ematopoietica mieloide — Leucemia mieloide
Epitelî Carcinoma
Epitelî di rivestimento Papilloma Carcinoma
Epitelî ghiandolari Adenoma Adenocarcinoma
Epitelio della placenta Mola idatiforme Coriocarcinoma
Cellule germinali del testicolo — Seminoma
Tessuti nervosi
Glia Glioma Glioblastoma
Neuroni Neurocitoma Neuroblastoma
Melanociti Nevo melanocitico Melanoma
Cellule totipotenti (nelle gonadi o in residui embrionali) Teratoma
maturo, cisti dermoide Teratoma immaturo, teratocarcinoma
Descrizione [modifica]

Affinché una cellula diventi tumorale, deve accumulare una serie di danni
al suo sistema di controllo della riproduzione. Infatti il cancro è una
malattia genetica delle cellule somatiche. Tutte le cellule cancerose e
precancerose presentano alterazioni, spesso molto estese, del loro
assetto cromosomico (cariotipo): il numero di cromosomi presenti nel loro
nucleo può essere alterato e i cromosomi stessi sono danneggiati,
multipli o mancanti (aneuploidia): questa osservazione, fatta all'inizio
del XX secolo da David von Hansemann e Theodor Boveri, fu la base della
teoria dei tumori come "malattie cromosomiche" accettata in medicina fino
alla scoperta della struttura del DNA a metà del secolo scorso e del
meccanismo delle mutazioni genetiche.
L'alterazione cromosomica delle cellule tumorali è talmente estesa da
fornire la prova che in ogni caso di tumore tutte le cellule cancerose
discendano da una unica cellula madre mutata (popolazione cellulare
clonale): tutte infatti condividono la stessa esatta forma di danno
genetico, tanto complessa da rendere altamente improbabile l'eventualità
di due cellule madri diverse che hanno subito per caso la stessa serie di
mutazioni.
Alla base della patogenesi del tumore c'è la mutazione di determinati
geni:
i proto-oncogeni,
i geni oncosoppressori,
i geni coinvolti nella riparazione del DNA.
Questi ultimi sono quelli che garantiscono la stabilità genetica perché
se altri geni sono mutati per azione per esempio di agenti cancerogeni,
questi riparano il DNA prima che vada incontro alla replicazione, prima
cioè che queste mutazioni diventino stabili. Il casuale disordine
genetico che caratterizza le cellule tumorali spiega l'estrema
variabilità per aspetto, effetti, sintomi e prognosi delle molte forme di
cancro note. Il grado di aneuploidia, cioè il numero e l'entità dei
difetti cromosomici, viene impiegato nelle biopsie come misura del
potenziale canceroso di eventuali cellule anomale riscontrate.
Il cancro può colpire persone di ogni età, ma le persone anziane sono
colpite con maggiore frequenza, perché i danni genetici tendono ad
accumularsi con il tempo. Nei paesi sviluppati il cancro è una delle
prime cause di morte. Le mutazioni necessarie che una data cellula deve
accumulare per dare origine a un cancro sono i seguenti, e sono comuni a
tutti i tipi di cancro:
acquisizione dell'autonomia moltiplicativa per sopravvenuta incapacità a
sottostare ai meccanismi regolatori della proliferazione cellulare;
assenza di inibizione dipendente dalla densità (le cellule normali si
moltiplicano fino a una definita densità cellulare, raggiunta la quale
diventano quiescenti);
ridotta capacità di adesione con altre cellule o componenti tissutali;
assenza di matrice extracellulare (spesso digerita da proteasi) che
favorisce l'invasione di tessuti normali adiacenti;
angiogenesi: formazione di nuovi vasi sanguigni per fornire ossigeno e
fattori nutritivi alle cellule tumorali;
riduzione o perdita della capacità differenziativa;
acquisizione della capacità di replicazione illimitata per effetto
dell'espressione della telomerasi;
riduzione o perdita della possibilità di andare incontro a morte
cellulare programmata (apoptosi).
perdita della cosiddetta inibizione da contatto.
Oltre a queste possono verificarsi (e di solito si verificano) anche
altre mutazioni, dipendenti dal particolare tipo di cellula originaria e
dalla esatta sequenza dei danni genetici.
Caratteristiche [modifica]

I tumori, nonostante il meccanismo generale di origine sia unico, possono
manifestare una gamma molto vasta di evoluzioni e sintomatologie. In
tutti però è costante un aumento del numero di cellule cancerose, dovuto
alla maggiore velocità di riproduzione cellulare, per cui un maggior
numero di cellule tumorali si moltiplica ed un minor numero di esse
muore, mentre quelle che sopravvivono continuano a moltiplicarsi. Di
solito la crescita di un tumore segue una legge geometrica: è molto lenta
all'inizio, ma accelera all'aumentare della massa del tumore. La
dimensione critica di un tumore è di circa 1 centimetro cubico: raggiunta
tale dimensione il tumore inizia a crescere molto velocemente e a dare
luogo ai primi sintomi, e diventa rilevabile con visite mediche e analisi
(marker tumorali presenti nel sangue); spesso però i sintomi iniziali
vengono ignorati o sottovalutati.


Carcinoma squamoso della laringe (ben differenziato).
La neoplasia può avere origine benigna o maligna a seconda delle
caratteristiche delle cellule neoplastiche. In particolare si chiama
cancro quando ha caratteristiche infiltranti (cioè si infiltra negli
organi adiacenti), aspetto morfologico molto dissimile dalla cellula di
base e presenta la caratteristica di recidivare molto spesso dopo
resezione chirurgica. Si definisce invece tumore quando ha
caratteristiche non infiltranti ma espansive (provoca quindi dolore da
compressione), aspetto morfologico non molto dissimile dalla cellula di
base e presenta un basso tasso di recidiva dopo asportazione chirurgica.
Il termine tumore, che letteralmente significa tumefazione, è stato
coniato sulla base dell'aspetto macroscopico della maggior parte dei
tumori che si presentano molto frequentemente, ma non sempre, con una
massa rilevante sul sito anatomico di origine. Il termine neoplasia, che
letteralmente significa nuova formazione, è sinonimo del precedente ma
prende in considerazione, più che l'aspetto esteriore della massa, il
contenuto cellulare della stessa che è costituito da cellule di "nuova
formazione".
Infine il termine cancro (granchio) è stato coniato sulla base
dell'osservazione che le cellule neoplastiche nel corso della loro
moltiplicazione formano propaggini che avvinghiano le cellule normali
vicine e le distruggono, così come il crostaceo fa con le sue chele nei
riguardi della preda.
La branca della medicina che si occupa di studiare i tumori sotto
l'aspetto eziopatogenetico, diagnostico e terapeutico è definita
oncologia.
Terapie [modifica]

Il problema principale nella terapia dei tumori è che il sistema
immunitario del paziente non distingue le cellule tumorali da quelle
sane, e quindi non reagisce alla loro presenza, o nei casi in cui
reagisce non lo fa con sufficiente energia. Inoltre poiché
strutturalmente le cellule tumorali sono ancora, di massima, cellule
umane, anche gli antibiotici e gli antivirali non hanno alcun effetto su
di esse: non solo, ma qualunque farmaco studiato per agire contro cellule
tumorali deve essere testato con estrema attenzione per verificare che
non agisca anche sulle cellule normali dell'organismo. La grande velocità
di riproduzione delle cellule cancerose le rende però molto più
vulnerabili alle radiazioni rispetto ai tessuti sani: questa debolezza
viene sfruttata per curare molti tipi di tumore solido con la
radioterapia (bombardamento con raggi gamma) nel tentativo di uccidere
più cellule maligne possibili.
La chemioterapia invece sfrutta la sensibilità specifica dei singoli
tumori a determinate sostanze, e per ogni paziente viene studiata una
miscela personalizzata di più farmaci. Quasi sempre in questo "cocktail
su misura" sono presenti uno o più inibitori della mitosi, come il
tassolo e suoi derivati, per ostacolare la proliferazione cellulare: sono
questi i responsabili della alopecia (perdita dei capelli e dei peli) che
affligge i pazienti sottoposti a chemioterapia.
L'efficacia delle terapie tradizionali risulta potenziata da applicazioni
di ipertermia oncologica, una terapia riconosciuta dal sistema sanitario
nazionale italiano (codificata nel prontuario terapeutico con il codice
9985.2 ), inserita nei livelli minimi assistenziali ma ancora poco
presente nelle strutture ospedaliere italiane.
La terapia del cancro ha, come obiettivo ideale, l'eliminazione
dall'organismo di tutte le cellule tumorali. Quando questo obiettivo
viene raggiunto, si ottiene la guarigione completa. Nonostante un grande
sforzo di ricerca, tale obiettivo non viene raggiunto in molti casi; il
ruolo delle cure mediche resta comunque importante anche nei casi in cui
la guarigione completa non venga raggiunta, perfino nei casi in cui le
cure consistono nella sola terapia palliativa, il cui importantissimo
obiettivo è il sollievo di sintomi, in particolare del dolore, ed il
miglioramento della qualità della vita del malato.
In generale, la terapia del cancro - per quanto riguarda l'obiettivo di
guarire l'organismo malato, di ridurre l'estensione della malattia
ottenendo una regressione parziale, o di rallentarne la progressione - si
basa sull'applicazione di una serie di tecniche diverse integrate fra di
loro, con protocolli specifici per lo specifico tipo di cancro e per le
caratteristiche del paziente, ferma restando la libertà di scelta del
paziente fra i diversi approcci possibili e il suo consenso informato al
protocollo proposto.
Poiché il cancro colpisce più frequentemente la popolazione anziana, in
molti casi la regressione parziale o anche il semplice rallentamento
della progressione equivale, in sostanza, alla guarigione completa, in
quanto libera il malato dai sintomi di malattia per tutto il suo periodo
di vita residua.
Le tecniche utilizzate sono:
la chirurgia
la radioterapia
la chemioterapia
l'ormonoterapia
la immunoterapia
l'ipertermia
altre tecniche (termodistruzione con radiofrequenze; alcoolizzazione;
crioterapia; embolizzazione e chemioembolizzazione), in genere
appannaggio della radiologia interventistica.
Comportamento biologico: benignità e malignità [modifica]

I tumori si suddividono in:
"benigni", sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro
caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia
moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto
espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i tumori
benigni che originano dall'epitelio ghiandolare (adenomi) sono spesso
avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li
delimitano nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un
rapporto di contiguità.
"maligni" o "cancro", sono invece costituiti da cellule che appaiono
morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali.
L'atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è
il tumore, si manifesta con mancanza di uniformità nella forma e nelle
dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari, in
particolare del nucleo, che è frequentemente ipertromico ed in fase
mitotica. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente
infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a
quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto col
termine "invasività neoplastica".
"borderline", in alcuni casi, i tumori presentano un comportamento
intermedio fra la malignità e la benignità (tumori "borderline") o
risultano inclassificabili (tumori a comportamento biologico incerto). In
questi casi, generalmente la frequenza delle metastasi è molto bassa e il
decorso è lento. Un esempio è il Tumore stromale gastrointestinale.
Diagnosi [modifica]
La natura dei tumori e la loro estensione nell'organismo (stadiazione)
viene diagnosticata preliminarmente con l'esame clinico, integrato dai
dati di laboratorio e dalle tecniche di diagnostica per immagini
(ecografia, esami radiologici tradizionali o computerizzati (TAC),
scintigrafia con radioisotopi, imaging a risonanza magnetica, PET); la
conferma diagnostica della natura, del grado di malignità (grading) e
dell'estensione dei tumori (staging) spetta ancora all'anatomia
patologica ed in particolare all'esame istologico dei tessuti, sempre più
spesso integrato da tecniche di smascheramento di antigeni (ad esempio,
mediante le colorazioni immunoistochimiche) o di tecniche di biologia
molecolare per lo studio degli acidi nucleici (genomica) o delle proteine
(proteomica).
Inoltre esiste una classificazione internazionale per descrivere il
tumore, la TNM.
Caratteristiche [modifica]
Caratteristiche Tumori benigni Tumori maligni
Struttura
Il tessuto neoplastico:
presenta cellule simili a quelle del tessuto di origine;
conserva in gran parte le caratteristiche morfologiche e funzionali del
tessuto di origine;
è localizzato e facilmente individuabile.
Il tessuto neoplastico:
presenta cellule molto diverse da quelle del tessuto di origine;
perde ogni caratteristica morfologica e funzionale del tessuto di origine;
è distribuito e difficile da individuare.
Crescita
Espansiva: il tumore cresce lentamente, è ben delimitato e spesso
contenuto in un feltro di fibre reticolari e collagene; si espande
comprimendo i tessuti circostanti ma non si infiltra in essi.
Infiltrativa/Espansiva: il tumore non ha confini netti, e oltre a
crescere di volume si infiltra nei tessuti circostanti, invadendoli.
Velocità di crescita Solitamente lenta. Solitamente veloce.
Recidiva in loco (dopo intervento chirurgico) Raramente. Spesso.
Metastasi a distanza No. Spesso.
Danni all'organismo
Il tumore provoca:
ingombro;
comprime i tessuti circostanti;
la funzionalità dell'organo colpito viene incrementata (iperfunzione)
nella maggior parte dei casi.
Il tumore provoca:
ingombro;
Diffusione di metastasi attraverso il sangue o la linfa;
infiltrazione di organi e tessuti vicini e loro progressiva distruzione.
La funzionalità dell'organo viene a mancare (ipofunzione) nella maggior
parte dei casi.
cachessia neoplastica: grave debilitazione generale.
Prognosi Normalmente fausta. Normalmente infausta.
L'infiltrazione delle cellule neoplastiche non si arresta di fronte alla
parete dei vasi linfatici, dei capillari e delle venule che possono
essere invase, con la conseguenza che le cellule tumorali raggiungono i
linfonodi o il circolo saguigno dando inizio a quel processo noto con il
termine di metastatizzazione. Un'altra caratteristica dei tumori maligni
è la "recidiva", cioè il rischio di riformazione del tumore nel sito di
origine dopo l'asportazione chirurgica.
I tumori maligni, infine, se non rimossi per tempo danno luogo alla
cachessia, cioè ad un progressivo e rapido decadimento dell'organismo,
che va incontro ad una notevole perdita di peso ed a fenomeni di apatia e
astenia.
Epidemiologia dei tumori [modifica]

Le neoplasie sono delle patologie in costante crescita negli ultimi anni,
anche in seguito all'allungamento della vita media globale degli
individui. Sono infatti patologie per la maggior parte incidenti in età
avanzata (basti pensare al tumore del colon-retto, i cui picchi di
incidenza si hanno verso i 65 anni). Per questo costituiscono motivo di
discussione e ricerca in ambiente geriatrico, specialmente in
considerazione del fatto che l'aspettativa di vita, anche nelle fasce
d'età più avanzate, è sempre superiore a quella concessa mediamente
dall'evoluzione naturale del tumore.



--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
Connor MacLeod
2011-10-18 14:58:52 UTC
Permalink
snowdog ha spiegato il 18/10/2011 :
> Il Tue, 18 Oct 2011 16:48:02 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>
>> snowdog ha detto questo martedì :
>>> Il Tue, 18 Oct 2011 16:26:15 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>
>>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:37:05 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>>
>>>>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>>>>
>>>>>>>> snowdog ha pensato forte :
>>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>> già
>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a
>>>>>>>>>>>>>>> chiedere all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale
>>>>>>>>>>>>>> totale: quel dato ripartito per provincia o per regione non
>>>>>>>>>>>>>> esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un cotechino, vacca
>>>>>>>>>>>>>> eva majala.
>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8
>>>>>>>>>>>>>> meridionali, che se li soffino loro i loro etilometri. In
>>>>>>>>>>>>>> parole povere, qua fanno gli etilometri, altrove ne fanno
>>>>>>>>>>>>>> ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
>>>>>>>>>>>>>> giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>>>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale
>>>>>>>>>>>> di magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena.
>>>>>>>>>>>> Dista 185 anni luce dal sistema solare.
>>>>>>>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>>>>>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo
>>>>>>>>>> prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In
>>>>>>>>>> seguito il brano è stato eseguito da altri artisti, tra i quali
>>>>>>>>>> Mina. È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione
>>>>>>>>>> televisiva Mai dire Gol.
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito
>>>>>>>>> dal sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto
>>>>>>>>> nel calcio, nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche
>>>>>>>>> nell'hockey ed in altre discipline per indicare la segnatura di
>>>>>>>>> uno o più punti a proprio favore attraverso il centro della porta
>>>>>>>>> o di un bersaglio con la palla. Indice [nascondi]
>>>>>>>>> 1 Il gol nel calcio
>>>>>>>>> 2 Marcature multiple
>>>>>>>>> 2.1 Doppietta
>>>>>>>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League 2.2.1
>>>>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta 2.3.1
>>>>>>>>> Triplette famose
>>>>>>>>> 2.4 Poker o Quaterna
>>>>>>>>> 2.5 Cinquina
>>>>>>>>> 2.6 Altro
>>>>>>>>> 3 Note
>>>>>>>>> 4 Voci correlate
>>>>>>>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si
>>>>>>>>> verifica quando il pallone varca completamente la linea di porta
>>>>>>>>> passando tra i pali e sotto la traversa. È disciplinato dalla
>>>>>>>>> Regola 10 del Regolamento del Gioco del Calcio.[2] Quando il
>>>>>>>>> giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o anche di
>>>>>>>>> proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra
>>>>>>>>> avversaria, si dice che ha fatto autogol (o "autorete"). La
>>>>>>>>> parola gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina
>>>>>>>>> come l'Italia, la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi
>>>>>>>>> dell'America Latina; da esso derivano alcuni termini tipici del
>>>>>>>>> linguaggio calcistico come goleador (giocatore che segna molti
>>>>>>>>> gol) e goleiro (portiere, in portoghese, che diventa goal-keeper
>>>>>>>>> nella lingua inglese). La diffusione planetaria del gioco del
>>>>>>>>> calcio ha diffuso tuttavia questo termine in moltissime lingue.
>>>>>>>>> Da notare che nei paesi francofoni, si usa invece but, con lo
>>>>>>>>> stesso significato di "scopo, fine" da cui è derivato il termine
>>>>>>>>> inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta invece a
>>>>>>>>> identificare il portiere in quanto si tratta dell'abbreviazione
>>>>>>>>> della parola Goal-keeper (portiere in inglese). Marcature
>>>>>>>>> multiple [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Doppietta [modifica]
>>>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a
>>>>>>>>> segno due gol nella stessa partita.
>>>>>>>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature
>>>>>>>>> multiple) è detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con
>>>>>>>>> 49 realizzazioni multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3]
>>>>>>>>> Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League
>>>>>>>>> [modifica] 22 maggio 2010: Diego Milito
>>>>>>>>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>>>>>>>>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica] Quello che
>>>>>>>>> segue è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite
>>>>>>>>> del Campionato mondiale di calcio.
>>>>>>>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>>>>>>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998:
>>>>>>>>> Zinedine Zidane
>>>>>>>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994:
>>>>>>>>> Roberto Baggio
>>>>>>>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994
>>>>>>>>> Bulgaria-Italia 1-2 - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986:
>>>>>>>>> Diego Armando Maradona Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di
>>>>>>>>> Finale Mondiali 1986, in quell'occasione Maradona realizzò i suoi
>>>>>>>>> gol probabilmente più famosi: la Mano de Dios e il Gol del
>>>>>>>>> secolo. 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
>>>>>>>>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino
>>>>>>>>> Colaussi e Silvio Piola Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali
>>>>>>>>> 1938 Tripletta [modifica]
>>>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a
>>>>>>>>> segno tre gol nella stessa partita.
>>>>>>>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in
>>>>>>>>> inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con
>>>>>>>>> le firme autografate di tutti i giocatori in campo. La prima
>>>>>>>>> tripletta in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter
>>>>>>>>> Palotás del Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955,
>>>>>>>>> nel secondo incontro giocato in questa competizione. Cinque
>>>>>>>>> giocatori hanno messo a segno una tripletta al loro debutto nella
>>>>>>>>> massima competizione europea per club: Marco van Basten (Milan),
>>>>>>>>> Faustino Asprilla (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa),
>>>>>>>>> Wayne Rooney (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese)
>>>>>>>>> Triplette famose [modifica] Paolo Rossi mise a segno contro il
>>>>>>>>> Brasile, il 5 luglio del 1982, una tripletta durante i Mondiali
>>>>>>>>> giocati in Spagna. Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale
>>>>>>>>> dei Mondiali del '66, fra cui un gol fantasma che regalò la
>>>>>>>>> vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst era inizialmente la
>>>>>>>>> riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi. Giampaolo Pazzini ha
>>>>>>>>> realizzato una tripletta nella partita inaugurale del nuovo
>>>>>>>>> stadio di Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il 24
>>>>>>>>> marzo 2007. Il record per la tripletta più veloce di sempre
>>>>>>>>> spetta al calciatore inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la
>>>>>>>>> maglia del Ross County realizzò tre reti in 90 secondi agli
>>>>>>>>> avversari del Nairn County F.C.. Edinson Cavani, mettendo a segno
>>>>>>>>> nella partita Napoli-Milan del 18 settembre 2011 una tripletta,
>>>>>>>>> fu il primo nella storia del campionato italiano di calcio a
>>>>>>>>> portare a casa il pallone con tutte le firme autografate dei
>>>>>>>>> giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu reso
>>>>>>>>> legale anche in Italia l'hat-trick. Poker o Quaterna [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con
>>>>>>>>> un'ottica geopolitica limitata.
>>>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
>>>>>>>>> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una
>>>>>>>>> voce secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>>>>> calciatore o una squadra segna una "quaterna", o un "poker"
>>>>>>>>> quando realizza quattro gol nella stessa partita. Nella fase
>>>>>>>>> finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocatore è
>>>>>>>>> riuscito a fare una quaterna: 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>>>>>>>>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del
>>>>>>>>> 1938 Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>>>>>>>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della
>>>>>>>>> stagione
>>>>>>>>> 2005/2006
>>>>>>>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola
>>>>>>>>> partita di Champions League:
>>>>>>>>> Marco Van Basten
>>>>>>>>> Andrij Ševčenko
>>>>>>>>> Dado Pršo
>>>>>>>>> Ruud Van Nistelrooy
>>>>>>>>> Lionel Messi
>>>>>>>>> Simone Inzaghi
>>>>>>>>> Ferenc Puskás
>>>>>>>>> Samuel Eto'o
>>>>>>>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una
>>>>>>>>> quaterna:
>>>>>>>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League
>>>>>>>>> 2010-2011 Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa
>>>>>>>>> UEFA 2007-2008
>>>>>>>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli
>>>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di
>>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>>> 1992-1993
>>>>>>>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del
>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>> Serie A 1992-1993
>>>>>>>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del
>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>> Serie A 1994-1995
>>>>>>>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di
>>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>>> 1994-1995
>>>>>>>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del
>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>> Serie A 1996-1997
>>>>>>>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di
>>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>>> 2000-2001
>>>>>>>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del
>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>> Serie A 2001-2002
>>>>>>>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di
>>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>>> 2002-2003
>>>>>>>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato
>>>>>>>>> di Serie
>>>>>>>>> A 2003-2004
>>>>>>>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in
>>>>>>>>> Parma-
>>>>>>>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>>>>>>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di
>>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>>> 2007-2008
>>>>>>>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato
>>>>>>>>> di
>>>>>>>>> Serie A 2010-2011
>>>>>>>>> E in Serie B da:
>>>>>>>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel
>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>> Serie B 2005-2006[4]
>>>>>>>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>>>>>>>> campionato
>>>>>>>>> di Serie B 2009-2010
>>>>>>>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>>>>>>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>>>>>>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>>>>>>>> campionato
>>>>>>>>> di Serie B 2010-2011
>>>>>>>>> Cinquina [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con
>>>>>>>>> un'ottica geopolitica limitata.
>>>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
>>>>>>>>> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una
>>>>>>>>> voce secondaria, dipendente da una più generale. Si dice che un
>>>>>>>>> calciatore o una squadra segna una "cinquina" o un "pokerissimo"
>>>>>>>>> quando realizza cinque gol nella stessa partita. Nella fase
>>>>>>>>> finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocator è
>>>>>>>>> riuscito a fare un pokerissimo: 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>>>>>>>>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994 In Champions League
>>>>>>>>> il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>>>>>>>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei
>>>>>>>>> Campioni
>>>>>>>>> 1962/63
>>>>>>>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni
>>>>>>>>> da:
>>>>>>>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>>>>>>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>>>>>>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli
>>>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986 Kurt
>>>>>>>>> Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>>>>>>>> Altro [modifica]
>>>>>>>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>>>>>>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6
>>>>>>>>> volte) hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita ma
>>>>>>>>> queste non hanno nomi particolari.
>>>>>>>>
>>>>>>>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San
>>>>>>>> Nicolás de los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los
>>>>>>>> Arroyos, 17 febbraio 2005) è stato un calciatore argentino
>>>>>>>> naturalizzato italiano. Chiamato El Cabezón per la folta
>>>>>>>> capigliatura scura che spiccava sul corpo minuto o anche El Gran
>>>>>>>> Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori vinse con la maglia della
>>>>>>>> Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu campione del calcio
>>>>>>>> argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a
>>>>>>>> segno 146 reti nel campionato italiano e 8 con la maglia della
>>>>>>>> Nazionale italiana. Considerato uno dei giocatori argentini più
>>>>>>>> forti di tutti i tempi[2], occupa la 16a posizione nella speciale
>>>>>>>> classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo
>>>>>>>> pubblicata per IFFHS nel 2004.[3] Detiene, assieme a Silvio Piola,
>>>>>>>> il record di maggior numero di gol segnati in una singola partita
>>>>>>>> di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò infatti ben 6 reti nella
>>>>>>>> ripetizione della gara di ritorno tra Juventus ed Inter della
>>>>>>>> stagione 1960-1961, terminata con il punteggio di 9-1 per i
>>>>>>>> bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo con la
>>>>>>>> formazione primavera in segno di protesta[4]. Nel marzo 2004 è
>>>>>>>> stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che raggruppa i
>>>>>>>> maggiori fuoriclasse di sempre. È stato certamente fra i
>>>>>>>> calciatori più amati dai tifosi delle sole tre squadre in cui ha
>>>>>>>> giocato, River Plate, Juventus e Napoli. . Indice [nascondi] 1
>>>>>>>> Caratteristiche tecniche
>>>>>>>> 2 Carriera
>>>>>>>> 2.1 Calciatore
>>>>>>>> 2.1.1 Club
>>>>>>>> 2.1.1.1 River Plate
>>>>>>>> 2.1.1.2 Juventus
>>>>>>>> 2.1.1.3 Napoli
>>>>>>>> 2.1.2 Nazionale
>>>>>>>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>>>>>>>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche 3.1 Presenze
>>>>>>>> e reti nei club
>>>>>>>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès 4.1 Club
>>>>>>>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>>>>>>>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>>>>>>>> 4.2 Nazionale
>>>>>>>> 4.3 Individuale
>>>>>>>> 5 Note
>>>>>>>> 6 Voci correlate
>>>>>>>> 7 Pubblicazioni varie
>>>>>>>> 8 Bibliografia
>>>>>>>> 9 Altri progetti
>>>>>>>> 10 Collegamenti esterni
>>>>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>>>>>>>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i
>>>>>>>> calzettoni abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come
>>>>>>>> gesto di sfida verso gli avversari, che spesso superava in
>>>>>>>> tunnel): per questo stile i giornalisti sportivi coniarono termini
>>>>>>>> quali calzettoni alla "cacaiola", o alla Sivori. A queste
>>>>>>>> particolarità si aggiungeva l'abitudine di lasciar scivolare con
>>>>>>>> finta disinvoltura la sua maglietta numero 10 fuori dai
>>>>>>>> calzoncini. Uno dei suoi colpi migliori e più naturali era il
>>>>>>>> cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di far passare la palla fra le
>>>>>>>> gambe dell'avversario disorientandolo con movimenti zigzaganti e
>>>>>>>> finte repentine. Carriera [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della
>>>>>>>> Juventus, conosciuto come Il Trio Magico
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e
>>>>>>>> Juventus del 26 giugno 1963 a Torino
>>>>>>>> Calciatore [modifica]
>>>>>>>> Club [modifica]
>>>>>>>> River Plate [modifica]
>>>>>>>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come
>>>>>>>> Ángel Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della
>>>>>>>> maquina[5], guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo
>>>>>>>> stile di gioco[5]. La squadra vinse la Primera División Argentina
>>>>>>>> nel 1955, titolo confermato quando il River batté il Boca Juniors
>>>>>>>> 2-1 alla Bombonera[6]. Nella stessa stagione il club vinse la Copa
>>>>>>>> Río de La Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la
>>>>>>>> squadra vinse il campionato argentino all'ultima giornata battendo
>>>>>>>> il Rosario Central per 4-0 con Sívori che realizzò l'ultima
>>>>>>>> rete[7]. Avrebbe giocato l'ultima partita con la maglia del River
>>>>>>>> contro lo stesso club il 5 maggio 1957. Durante la stagione
>>>>>>>> 1957-1958, ad appena 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus dopo
>>>>>>>> essere stato notato da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10
>>>>>>>> milioni di pesos per il trasferimento, stabilendo un record per
>>>>>>>> l'epoca ma provocando indirettamente un declino nella storia del
>>>>>>>> River, che nei 18 anni seguenti non riuscì a vincere il campionato
>>>>>>>> in Argentina[8]; tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il
>>>>>>>> loro El Monumental[8]. Juventus [modifica] Dopo aver esordito
>>>>>>>> nelle file del River Plate di Buenos Aires - squadra con la quale
>>>>>>>> iniziò a giocare per interessamento dell'ex-juventino, Renato
>>>>>>>> Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle file della squadra
>>>>>>>> torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un formidabile
>>>>>>>> trio offensivo assieme al centravanti gallese John Charles e a
>>>>>>>> Giampiero Boniperti. Indossa la maglia bianconera in 257 partite
>>>>>>>> (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19 in Europa), segnando 170 reti
>>>>>>>> (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in Europa)[9][10] e vincendo
>>>>>>>> tre scudetti e tre Coppe Italia.[11] Napoli [modifica]
>>>>>>>> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili
>>>>>>>> contrasti con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di
>>>>>>>> cui non sopportava la stretta disciplina. In maglia azzurra arriva
>>>>>>>> perché Bruno Pesaola lo convince; Achille Lauro per ottenere il
>>>>>>>> suo cartellino acquista due motori navali per la sua flotta e paga
>>>>>>>> settanta milioni: quando arriva in città ad accoglierlo ci sono
>>>>>>>> migliaia di tifosi[12]. formerà una straordinaria coppia-gol
>>>>>>>> sudamericana con Josè Altafini. All'ombra del Vesuvio vive una
>>>>>>>> seconda giovinezza: la squadra vince subito la Coppa delle Alpi
>>>>>>>> (1966) ed è protagonista in serie A con un terzo posto nello
>>>>>>>> stesso anno[13], un quarto l'anno dopo[14] ed un secondo nel
>>>>>>>> 1968[15]. Un grave infortunio al ginocchio destro durante una
>>>>>>>> tournée del Napoli in Colombia nell'estate del 1967 lo metterà a
>>>>>>>> disposizione della squadra partenopea a mezzo servizio nelle
>>>>>>>> ultime due stagioni ed uno storico litigio con l'arbitro Concetto
>>>>>>>> Lo Bello durante Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato
>>>>>>>> con un'espulsione e successivi sei turni di squalifica, lo
>>>>>>>> convincono definitivamente a concludere la propria straordinaria
>>>>>>>> carriera, a trentatré anni, decisione su cui già pensava da
>>>>>>>> tempo[16]. Nazionale [modifica] Vinse il titolo continentale
>>>>>>>> sudamericano nel 1957 giocando nella nazionale argentina. Nel 1961
>>>>>>>> Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno successivo, in virtù della
>>>>>>>> sua condizione di oriundo, poté essere impiegato nella nazionale
>>>>>>>> di calcio italiana che partecipò ai Mondiali cileni del 1962, dove
>>>>>>>> fu penalizzato ancora una volta, secondo i giornalisti, dal suo
>>>>>>>> carattere introverso[17]. Con la maglia della nazionale azzurra
>>>>>>>> Sivori disputò in tutto appena nove incontri, mettendo comunque a
>>>>>>>> segno otto reti, di cui ben quattro contro Israele nel 1961.
>>>>>>>> Angeli dalla faccia sporca [modifica] Con altri due fuoriclasse
>>>>>>>> argentini - Antonio Valentin Angelillo e Humberto Maschio - aveva
>>>>>>>> già formato nella nazionale argentina (diciotto presenze) un trio
>>>>>>>> destinato a rimanere nella memoria con il nome di trio degli
>>>>>>>> Angeli dalla faccia sporca (appellativo mutuato dal titolo del
>>>>>>>> film del 1938 Gli angeli con la faccia sporca) per l'aria da
>>>>>>>> impertinenti scugnizzi che i tre avevano sul campo e fuori.
>>>>>>>> Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle squadre di club
>>>>>>>> italiane dalle quali i tre furono successivamente ingaggiati
>>>>>>>> (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono a
>>>>>>>> giocare per la rivale di sempre della Juventus, l'Inter).
>>>>>>>> Successivamente solo Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi
>>>>>>>> calcisticamente (seppur per un brevissimo periodo) al fuoriclasse
>>>>>>>> argentino: con la maglia del Napoli, durante la tournée partenopea
>>>>>>>> in Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato grave
>>>>>>>> infortunio. Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per
>>>>>>>> brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
>>>>>>>> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale
>>>>>>>> si trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si
>>>>>>>> dimostrò per lungo tempo competente ed apprezzato commentatore.
>>>>>>>> Nel 1973 diventò commissario tecnico della nazionale Argentina con
>>>>>>>> il compito di qualificare la "biancoceleste" ai campionati
>>>>>>>> mondiali del 1974. Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva
>>>>>>>> fallito la qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la
>>>>>>>> qualificazione ai danni di Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed un
>>>>>>>> pareggio: celebre fu la mossa con la quale, dovendo giocare due
>>>>>>>> partite ravvicinate, uno a livello del mare ed un'altra ai 3650 m
>>>>>>>> di quota di La Paz allestì due squadre. Mentre la prima si
>>>>>>>> allenava a Buenos Aires e si recò ad Asuncion dove pareggiò col
>>>>>>>> Paraguay, la seconda ("nazionale da montagna" venne definita) fu
>>>>>>>> portata ad allenarsi sulle Ande, per acclimatarsi in quota.
>>>>>>>> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per
>>>>>>>> divergenze con il presidente della federazione e per le sue scarse
>>>>>>>> simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron rientrato in
>>>>>>>> Argentina e tornato presidente in quei giorni.
>>>>>>>> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>>>>>>>> Football Club.
>>>>>>>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in
>>>>>>>> Argentina.
>>>>>>>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor,
>>>>>>>> Miriam e Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno
>>>>>>>> 1978, all'età di quindici anni.
>>>>>>>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San
>>>>>>>> Nicolás - intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club
>>>>>>>> italiano[18] -, a causa di un tumore al pancreas, all'età di
>>>>>>>> sessantanove anni. Statistiche [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e
>>>>>>>> riferimenti bibliografici puntuali.
>>>>>>>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi siano
>>>>>>>> una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
>>>>>>>> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
>>>>>>>> riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza
>>>>>>>> delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti
>>>>>>>> più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di
>>>>>>>> riferimento. Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe
>>>>>>>> continentali Altre coppe Totale Comp Pres Reti Comp Pres Reti
>>>>>>>> Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti 1954 River Plate PD 16
>>>>>>>
> 8 - - - - - - - - -
>>>>>>> 16 8 1955 PD 23
> 11 - - - - -
>>>>>>>> - - - - 23 11 1956 PD 23
>>>>>>>
> 10 - - - - - - - - -
>>>>>>> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>>>>>>>> - - - - - 1 0
>>>>>>>> Totale River Plate 63
>>>>>>>
> 29 - - - - - -
>>>>>>> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>>>>>>>> 22 CI 8
>>>>>>> 9 - - - - - - 40 31
>>>>>>> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
>>>>>>> 2 3 - - - 29 23
>>>>>>>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
>>>>>>> 3 - - - - - - 35 31
>>>>>>> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2
> CC 1
>>>>>>>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
>>>>>>> 13 CI - - CC 5
>>>>>>> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>>>>>>>> 16 CI 4
>>>>>>> 3 - - - - - - 37 19
>>>>>>> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1
> CdF
>>>>>>> 4 0 - - - 34 14
>>>>>>>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1
> CdF
>>>>>>> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
>>>>>>> 215 135 23
>>>>>>>> 24 15 8 - - 253
>>> 167
>>>>>>> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
>>>>>>> 0 - - - CA+ CM ?
>>>>>>>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
>>>>>>> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
>>>>>>> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>>>>>>>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
>>>>>>> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0
> CdF
>>>>>>> 2 0 - - - 5 1 Totale
>>>>>>>> Napoli 63 12 1 0 7
>>>>>>> 3 ? 1 71 16 Totale carriera
> 340
>>>>>>> 175 23 24 15 11
>>>>>>>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti in Nazionale [modifica]
>>>>>>>> ▼ espandi
>>>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>>>> Argentina
>>>>>>>> ▼ espandi
>>>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>>>> Italia
>>>>>>>> Palmarès [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Club [modifica]
>>>>>>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>>>>>>> Campionato argentino: 3
>>>>>>>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>>>>>>>> Campionato italiano: 3
>>>>>>>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>>>>>>>> Coppa Italia: 3
>>>>>>>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>>>>>>>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2
>>>>>>>> Juventus: 1963
>>>>>>>> Napoli: 1966
>>>>>>>
>>>>>>> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù),[2]
>>>>>>> nota anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società
>>>>>>> calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897
>>>>>>> come Sport Club Juventus da un gruppo di studenti liceali
>>>>>>> torinesi,[3] si tratta del terzo club italiano per anzianità tra
>>>>>>> quelli tuttora attivi[4] e, insieme al Torino, uno dei due che
>>>>>>> rappresentano nel calcio professionistico il capoluogo piemontese.
>>>>>>> Legata fin dagli anni venti alla famiglia Agnelli, il club ha
>>>>>>> sempre militato nella massima categoria del campionato italiano di
>>>>>>> calcio (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua fondazione,
>>>>>>> eccezion fatta per la stagione 2006-07. La Juventus è la società
>>>>>>> calcistica più titolata del Paese, nonché una delle più vittoriose
>>>>>>> e importanti del mondo,[5][6] essendo stata nominata come miglior
>>>>>>> club italiano e secondo a livello europeo del XX secolo
>>>>>>> dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio,
>>>>>>> organizzazione riconosciuta dalla FIFA.[7] Nel 1988 la Juventus fu
>>>>>>> insignita di uno speciale riconoscimento come prima squadra nella
>>>>>>> storia del calcio continentale ad avere vinto tutte e tre le
>>>>>>> maggiori competizioni gestite dall'Unione Europea delle Federazioni
>>>>>>> Calcistiche, la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa
>>>>>>> UEFA.[8] Con la vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985,
>>>>>>> infine, la Juventus divenne il primo – e rimane tuttora l'unico –
>>>>>>> club al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei
>>>>>>> ufficiali a livello internazionale.[9] In base a quanto emerge da
>>>>>>> un sondaggio della società Demos & Pi (settembre 2010), la Juventus
>>>>>>> risulta essere la squadra con il più alto numero di sostenitori in
>>>>>>> Italia, avendo riscosso la preferenza del 29% del campione.[10]
>>>>>>> Inoltre, risulta essere la decima squadra per numero di sostenitori
>>>>>>> a livello continentale contandone circa 13,1 milioni, in base a un
>>>>>>> rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo
>>>>>>> Sport +Markt AG del settembre 2010.[11]
>>>>>>> Indice [nascondi]
>>>>>>> 1 Cenni storici
>>>>>>> 2 Cronistoria
>>>>>>> 3 Colori e simboli
>>>>>>> 3.1 Colori
>>>>>>> 3.2 Simboli
>>>>>>> 3.2.1 Lo stemma
>>>>>>> 3.2.2 Inno ufficiale
>>>>>>> 4 Stadi
>>>>>>> 4.1 Juventus Stadium
>>>>>>> 5 La Juventus nella cultura popolare
>>>>>>> 6 L'impegno in campo sociale
>>>>>>> 7 Organico
>>>>>>> 7.1 Rosa
>>>>>>> 7.2 Staff tecnico
>>>>>>> 8 Settore giovanile
>>>>>>> 9 Giocatori celebri
>>>>>>> 10 Presidenti e allenatori
>>>>>>> 10.1 Presidenti
>>>>>>> 10.2 Allenatori
>>>>>>> 11 Palmarès
>>>>>>> 11.1 Competizioni nazionali
>>>>>>> 11.2 Competizioni internazionali
>>>>>>> 11.3 Competizioni giovanili
>>>>>>> 12 Statistiche
>>>>>>> 12.1 Statistiche di squadra
>>>>>>> 12.2 Statistiche individuali
>>>>>>> 13 La Juventus e la Nazionale italiana 14 Struttura societaria 14.1
>>>>>>> Organigramma della società
>>>>>>> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
>>>>>>> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
>>>>>>> 15 Tifoseria
>>>>>>> 15.1 Cenni storici
>>>>>>> 15.2 Gemellaggi e rivalità
>>>>>>> 16 Note
>>>>>>> 17 Bibliografia
>>>>>>> 17.1 Libri
>>>>>>> 17.2 Pubblicazioni varie
>>>>>>> 17.3 Risorse informative in rete
>>>>>>> 18 Videografia
>>>>>>> 19 Voci correlate
>>>>>>> 19.1 Informazione storica
>>>>>>> 19.2 Liste e riconoscimenti
>>>>>>> 19.3 Informazioni economiche ed altri 20 Altri progetti 21
>>>>>>> Collegamenti esterni
>>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football
>>>>>>> Club.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel
>>>>>>> 1898 Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club
>>>>>>> Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico
>>>>>>> “Massimo d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una
>>>>>>> panchina oggi custodita nell'attuale sede del club;[12] la prima
>>>>>>> maglia della squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel
>>>>>>> 1903 divenne bianconera.[13] Nel 1900, con il nome di Foot-Ball
>>>>>>> Club Juventus,[14] la società si iscrisse al suo primo campionato
>>>>>>> nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball Club Torinese.[15] Il
>>>>>>> primo titolo nazionale arrivò nel 1905, all'epoca in cui la squadra
>>>>>>> giocava allo Stadio Velodromo Umberto I.[3] Nel 1906 il presidente
>>>>>>> della società, lo svizzero Alfred Dick, a seguito di accese
>>>>>>> discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si unì, assieme a
>>>>>>> un gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese dando vita
>>>>>>> al Foot- Ball Club Torino,[16] segnando così l'origine della più
>>>>>>> antica rivalità del calcio italiano e l'inizio di una serie di
>>>>>>> problemi finanziari e sportivi che condussero la squadra bianconera
>>>>>>> alle soglie della retrocessione in Promozione nel 1913.[17] Dopo la
>>>>>>> Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di
>>>>>>> Giuseppe Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo
>>>>>>> piazzamento in campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il
>>>>>>> portiere Giovanni Giacone,[18] alla Nazionale.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935 Il
>>>>>>> vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo
>>>>>>> della società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo
>>>>>>> stadio, in Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano
>>>>>>> realizzato interamente in cemento armato.[3] Con l'arrivo del primo
>>>>>>> allenatore professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la
>>>>>>> vittoria del secondo tricolore nella stagione 1925-26.[3] Il primo
>>>>>>> grande ciclo vincente della Juventus, grazie all'apporto di
>>>>>>> elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il
>>>>>>> celebre trio difensivo Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra il
>>>>>>> 1930-31 e il 1934-35, epoca dei cinque scudetti consecutivi
>>>>>>> (primato nazionale), uniti al raggiungimento delle semifinali di
>>>>>>> Coppa dell'Europa Centrale per quattro anni consecutivi. Allenatore
>>>>>>> della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo
>>>>>>> Carcano,[20] uno dei precursori del Metodo;[3] molti giocatori di
>>>>>>> quella Juventus formarono il nucleo della Nazionale italiana che si
>>>>>>> aggiudicò le vittorie nella Coppa Internazionale, progenitrice
>>>>>>> dell'attuale campionato d'Europa[21] e, soprattutto, nel campionato
>>>>>>> del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì con 9 giocatori).[22]
>>>>>>> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise
>>>>>>> con la fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli
>>>>>>> anni trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non
>>>>>>> riuscì più a riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di
>>>>>>> decennio, nel 1949-50.
>>>>>>> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare
>>>>>>> alla ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione
>>>>>>> imposta dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in
>>>>>>> abbinamento con la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia
>>>>>>> appunto, il cui proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente
>>>>>>> del club bianconero [23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT,
>>>>>>> di proprietà della famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus
>>>>>>> di fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico Alla fine della
>>>>>>> guerra la società torinese mutò la denominazione in Juventus
>>>>>>> Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito,
>>>>>>> di suo fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di
>>>>>>> vittorie, grazie anche all'arrivo di elementi come l'argentino Omar
>>>>>>> Sivori e il gallese John Charles che, insieme al talento casalingo,
>>>>>>> e capitano della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che
>>>>>>> la stampa non tardò a denominare Trio Magico:[24][25] tre scudetti
>>>>>>> tra il 1958 e il 1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le
>>>>>>> valse il diritto a poter esporre sulle maglie la stella.[26] Omar
>>>>>>> Sivori divenne nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie
>>>>>>> A a vincere il Pallone d'oro. A tale ciclo fece seguito un decennio
>>>>>>> scarso di vittorie, con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto
>>>>>>> superando all'ultima giornata l'Internazionale sconfitta sul campo
>>>>>>> del Mantova.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il
>>>>>>> 20 maggio 1973
>>>>>>> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e
>>>>>>> il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua
>>>>>>> prima stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del
>>>>>>> 1972-73: furono i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni,
>>>>>>> sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di
>>>>>>> Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel
>>>>>>> 1986), due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero
>>>>>>> diventare la Juventus il club primo d'Europa a vincere tutte le
>>>>>>> competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere
>>>>>>> tutte le competizioni ufficiali per club. In tale quindicennio fu
>>>>>>> stabilito anche il record di punti per campionati a 16 squadre (51,
>>>>>>> contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di un torneo
>>>>>>> definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e affascinante
>>>>>>> duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria in
>>>>>>> Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata
>>>>>>> contro gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico
>>>>>>> composto esclusivamente da giocatori italiani:[28] di essi, quelli
>>>>>>> schierati in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu,
>>>>>>> Gentile; Furino, F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna
>>>>>>> (sostituito al 59' dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega. A
>>>>>>> macchiare la conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito
>>>>>>> a Bruxelles il 29 maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi
>>>>>>> incidenti pre-gara tra la tifoseria italiana e quella inglese, che
>>>>>>> portarono alla morte di 39 spettatori.
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa
>>>>>>> delle Coppe
>>>>>>> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni:
>>>>>>> durante la sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus
>>>>>>> giocarono nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in
>>>>>>> Argentina (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si
>>>>>>> laureò campione del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini,
>>>>>>> Gaetano Scirea e Marco Tardelli divennero i primi giocatori al
>>>>>>> mondo ad avere vinto sia tutte le competizioni per club cui presero
>>>>>>> parte sia la Coppa FIFA. Tramontata la generazione di calciatori
>>>>>>> che avevano costituito l'asse portante della squadra la Juventus
>>>>>>> affrontò nove anni privo di risultati in campo nazionale, anche se
>>>>>>> giunsero una Coppa Italia (1990) e due Coppe UEFA (1990 e
>>>>>>> 1993).[29]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001
>>>>>>> al 2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio
>>>>>>> all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo
>>>>>>> vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni,
>>>>>>> con un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti,
>>>>>>> che vinse la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto
>>>>>>> dal club, fino ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti,
>>>>>>> raggiunse quattro finali di Champions League vincendo quella del
>>>>>>> 1996 allo Stadio Olimpico di Roma, una Coppa Intercontinentale e
>>>>>>> una Supercoppa UEFA. Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera
>>>>>>> Fabio Capello, fino ad allora allenatore della Roma: nei due anni
>>>>>>> di gestione del tecnico friulano la Juventus vinse due campionati
>>>>>>> consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che nel computo generale del
>>>>>>> club sarebbero stati rispettivamente il 28º e il 29º; tuttavia, a
>>>>>>> causa del caso giudiziario giornalisticamente definito Calciopoli a
>>>>>>> seguito del quale alcuni club di serie A vennero penalizzati, lo
>>>>>>> scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a quello del
>>>>>>> 2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo all'ultimo
>>>>>>> posto della classifica e penalizzata di 17 punti (successivamente
>>>>>>> ridotti a 9)[30] nel successivo torneo di serie B; stante la
>>>>>>> contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto secondo alle
>>>>>>> sue spalle, il titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima
>>>>>>> delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova
>>>>>>> dirigenza (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc,
>>>>>>> amministratore delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi
>>>>>>> su 42 incontri (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu
>>>>>>> promossa in serie A un anno più tardi vincendo il campionato di
>>>>>>> serie B con sei punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli. Il
>>>>>>> nuovo tecnico, Didier Deschamps, si dimise prima della fine del
>>>>>>> campionato, dopo la promozione matematica: nell'estate del 2007 fu
>>>>>>> scelto di affidare la conduzione tecnica all'allenatore romano
>>>>>>> Claudio Ranieri, cui seguirono nell'ordine Ciro Ferrara – alla
>>>>>>> prima esperienza da allenatore –, già responsabile del settore
>>>>>>> giovanile, e Alberto Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio
>>>>>>> 2010.[31] Il 19 maggio dello stesso anno, dopo la fine della
>>>>>>> stagione, l'imprenditore torinese Andrea Agnelli assume la
>>>>>>> presidenza del club al posto di Blanc – eletto al massimo incarico
>>>>>>> societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati Giuseppe Marotta
>>>>>>> come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo allenatore
>>>>>>> del club, rispettivamente.[32] La stagione seguente, che ha visto
>>>>>>> la Juventus giocare in Europa League, dove è stato eliminato ai
>>>>>>> sedicesimi di finale, e concludere, per seconda stagione
>>>>>>> consecutiva, al settimo posto in Serie A; è stata l'unica con
>>>>>>> Delneri. Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico è stato assunto
>>>>>>> dall'ex giocatore e capitano bianconero Antonio Conte.[33]
>>>>>>> Cronistoria [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Cronistoria della Juventus Football Club 1897 · 1º novembre,
>>>>>>> fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia rosa
>>>>>>> con cravatta e calzoncini neri. 1898 · Non prende parte al
>>>>>>> campionato nazionale. 1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball Club
>>>>>>> Juventus.[14] Non prende parte al campionato nazionale. 1900 · III
>>>>>>> Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone
>>>>>>> Eliminatorio Piemontese. 1901 · Semifinale del Campionato Federale.
>>>>>>> 1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. 1903 ·
>>>>>>> Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e calzoncini bianchi.
>>>>>>> Finalista del Campionato Federale.
>>>>>>> 1904 · Finalista del Campionato Federale. 1905 · Campione d'Italia
>>>>>>> (1º titolo). 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball
>>>>>>> Club Torino.[16] 2ª nel girone finale del Campionato Federale.[34]
>>>>>>> 1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese. 1908 · Vincitrice del
>>>>>>> Campionato Federale FIF (1º titolo). 2ª nel Girone Eliminatorio
>>>>>>> Piemontese del Campionato Italiano. 1909 · Vincitrice del
>>>>>>> Campionato Federale FIF (2º titolo). 3ª nel Girone Eliminatorio
>>>>>>> Piemontese del Campionato Italiano. 1909-10 · 3ª nel campionato a
>>>>>>> girone unico. 1910-11 · 9ª nel campionato
>>>>>>> ligure-lombardo-piemontese. 1911-12 · 8ª nel campionato
>>>>>>> ligure-lombardo-piemontese. 1912-13 · 6ª nel girone eliminatorio
>>>>>>> piemontese. Ripescata per ammissione nel girone lombardo.[17]
>>>>>>> 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale del
>>>>>>> campionato del Nord Italia.
>>>>>>> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
>>>>>>> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
>>>>>>> Interregionale.
>>>>>>> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone
>>>>>>> finale della Coppa Federale di calcio.[35]
>>>>>>> 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
>>>>>>> 1919-20 · 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle
>>>>>>> semifinali interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del
>>>>>>> Nord Italia. 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio
>>>>>>> piemontese. 1921-22 · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I.
>>>>>>> 1922-23 · 5ª nel girone B di Prima Divisione. 1923 · 23 luglio.
>>>>>>> Ingresso della famiglia Agnelli nella società.[3] 1923-24 · 5ª nel
>>>>>>> girone A di Prima Divisione.[36] 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima
>>>>>>> Divisione.[36] 1925-26 · Campione d'Italia (2º titolo). 1926-27 ·
>>>>>>> 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.
>>>>>>> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
>>>>>>> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36] 1928-29
>>>>>>> · 2ª nel girone B di Divisione Nazionale.[38] Quarti di finale di
>>>>>>> Coppa dell'Europa Centrale. 1929 · Istituzione del campionato a
>>>>>>> girone unico. 1929-30 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> 1930-31 · Campione d'Italia (3º titolo) Quarti di finale di Coppa
>>>>>>> dell'Europa Centrale. 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
>>>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39] 1932-33 ·
>>>>>>> Campione d'Italia (5º titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa
>>>>>>> Centrale. 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo). Semifinalista
>>>>>>> di Coppa dell'Europa Centrale. 1934-35 · Campione d'Italia (7º
>>>>>>> titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1935-36 · 5ª
>>>>>>> in Serie A. Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di
>>>>>>> Foot-Ball Club.
>>>>>>> 1936-37 · 5ª in Serie A.
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1937-38 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
>>>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1938-39 · 8ª in Serie
>>>>>>> A. Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1939-40 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> 1940-41 · 5ª in Serie A.
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1941-42 · 6ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
>>>>>>> 1943 · Assume la denominazione societaria di
>>>>>>> Juventus-Cisitalia.[23] 1942-43 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche. 1944
>>>>>>> · 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone
>>>>>>> Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di
>>>>>>> Guerra. 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club. 1945-46 ·
>>>>>>> 2ª nel girone finale della Divisione Nazionale. 1946-47 · 2ª in
>>>>>>> Serie A. 1947-48 · 3ª in Serie A.[36]
>>>>>>> 1948-49 · 4ª in Serie A.
>>>>>>> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo) 1950-51 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> Finalista di Coppa Rio.[40]
>>>>>>> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo). 3ª in Coppa Latina 1952.
>>>>>>> 1952-53 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> 1953-54 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> 1954-55 · 7ª in Serie A.
>>>>>>> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
>>>>>>> 1956-57 · 9ª in Serie A.
>>>>>>> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>>> Italia.
>>>>>>> 1958-59 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1959-60 · Campione
>>>>>>> d'Italia (11º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
>>>>>>> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>>> Italia.
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1961-62 · 12ª in Serie
>>>>>>> A. Semifinalista in Coppa Italia.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1962-63 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1964-65 · 4ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
>>>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>>>> 1965-66 · 5ª in Serie A.
>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. 1966-67 · Campione
>>>>>>> d'Italia (13º titolo). Semifinalista di Coppa Italia. Quarti di
>>>>>>> finale di Coppa delle Fiere. 1967 · 27 giugno, la Juventus Football
>>>>>>> Club diventa società per azioni. [41] 1967-68 · 3ª in Serie A. 1º
>>>>>>> turno di Coppa Italia.
>>>>>>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>>> 1968-69 · 5ª in Serie A.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1969-70 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1970-71 · 4ª in Serie A.
>>>>>>> 1º turno di Coppa Italia.
>>>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>>>> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo). Girone di semifinale di
>>>>>>> Coppa Italia
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo). Finalista di Coppa
>>>>>>> Italia. Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>>> 1973-74 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa
>>>>>>> dei Campioni. Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42] 1974-75 ·
>>>>>>> Campione d'Italia (16º titolo). Girone di semifinale di Coppa
>>>>>>> Italia. Semifinalista di Coppa UEFA.
>>>>>>> 1975-76 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1976-77 · Campione
>>>>>>> d'Italia (17º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
>>>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. 1977-78 · Campione d'Italia
>>>>>>> (18º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia. Semifinalista
>>>>>>> di Coppa dei Campioni.
>>>>>>> 1978-79 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1979-80 · 2ª in Serie
>>>>>>> A. Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>>>> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>>> Italia.
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>> Finalista del Torneo di Capodanno.
>>>>>>> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo). Ottavi di finale di
>>>>>>> Coppa dei Campioni. 1982-83 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
>>>>>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>>> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44] Campione
>>>>>>> d'Europa (1º titolo).
>>>>>>> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
>>>>>>> Campione del mondo per club (1º titolo).
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1986-87 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1987-88 · 6ª in Serie
>>>>>>> A.[45] Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera)
>>>>>>> della Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche
>>>>>>> quale prima nel continente a vincere le tre maggiori competizioni
>>>>>>> europee per club.[8] 1988-89 · 4ª in Serie A. 2º turno di Coppa
>>>>>>> Italia.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo) Vincitrice della Coppa
>>>>>>> UEFA (2º titolo).
>>>>>>> 1990-91 · 7ª in Serie A.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>>>> 1991-92 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>>>> 1992-93 · 4ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> 1993-94 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di Coppa
>>>>>>> UEFA. 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
>>>>>>> Finalista di Coppa UEFA.
>>>>>>> 1995-96 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Campione d'Europa (2º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo). Campione del mondo
>>>>>>> per club (2º titolo).
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>>> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club
>>>>>>> (Juvecentus). 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>>> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Semifinalista di Champions League.
>>>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>>>> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima
>>>>>>> società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX
>>>>>>> secolo stilata dalla FIFA.[47]
>>>>>>> 2000-01 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>>>> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la
>>>>>>> quotazione in Borsa.[48][49]
>>>>>>> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo). Finalista di Coppa
>>>>>>> Italia. Seconda fase di Champions League.
>>>>>>> 2002-03 · Campione d'Italia (27º titolo).
>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>>> 2003-04 · 3ª in Serie A.
>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
>>>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2004-05 · 1ª in Serie A
>>>>>>> (titolo revocato).[50] Ottavi di finale di Coppa Italia. Quarti di
>>>>>>> finale di Champions League. 2005-06 · 20ª in Serie A. Retrocessa in
>>>>>>> serie B.[50] Quarti di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di
>>>>>>> Champions League. Sconfitta in Supercoppa Italiana. 2006-07 · 1ª
>>>>>>> in Serie B. Promossa in Serie A. Sedicesimi di finale di Coppa
>>>>>>> Italia. 2007-08 · 3ª in Serie A. Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> 2008-09 · 2ª in Serie A.
>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2009 · 10 settembre. La
>>>>>>> Juventus è classificata al 2º posto (prima società calcistica
>>>>>>> italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX secolo
>>>>>>> stilato dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del
>>>>>>> Calcio. 2009-10 · 7ª in Serie A.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>>>> Ottavi di finale di Europa League.
>>>>>>> 2010-11 · 7ª in Serie A.
>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>> Prima fase di Europa League.
>>>>>>> Colori e simboli [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus
>>>>>>> Football Club.
>>>>>>> Colori [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere Dal
>>>>>>> 1903 l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce
>>>>>>> verticali bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi,
>>>>>>> talora neri.[13]
>>>>>>> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale
>>>>>>> scelta cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi
>>>>>>> ordinati per il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la
>>>>>>> maglie si scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne
>>>>>>> decise un cambio. [3]
>>>>>>> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della
>>>>>>> società, di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e
>>>>>>> resistente all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso
>>>>>>> del Notts County, la cui maglia è a strisce bianconere; per tale
>>>>>>> ragione fu spedito a Torino un set di uniformi analogo a quello
>>>>>>> usato dal Notts County.[51] Simboli [modifica]
>>>>>>> Lo stemma [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Un logo del passato
>>>>>>> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e
>>>>>>> novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
>>>>>>> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti
>>>>>>> l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52]
>>>>>>> essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più
>>>>>>> recente dei quali risalente al 2004.[53]
>>>>>>> Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere,
>>>>>>> che nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre
>>>>>>> nere.[53] Il nome del club è impresso in caratteri neri e
>>>>>>> sottolineato in oro su di un'area bianca convessa. Il gioco di
>>>>>>> ombreggiature del logo ha lo scopo di conferire ad esso
>>>>>>> un'apparenza di tridimensionalità.[53] Nella parte inferiore dello
>>>>>>> stemma, in bianco su sfondo nero, è rappresentato il toro, simbolo
>>>>>>> civico di Torino.
>>>>>>> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu
>>>>>>> Savoia, omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma
>>>>>>> concava.[52] Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia,
>>>>>>> mentre il toro e il nome del club erano di colore giallo-oro.[52]
>>>>>>> Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin
>>>>>>> dal 1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo
>>>>>>> (variabile nel tempo) e non un elemento d'identità del club.[53]
>>>>>>> Inno ufficiale [modifica] L'inno ufficiale della Juventus – il
>>>>>>> quinto nella storia del club – è Juve, storia di un grande amore,
>>>>>>> composto dal cantante e musicista emiliano Paolo Belli nel
>>>>>>> 2007.[54]
>>>>>>> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo
>>>>>>> è bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve,
>>>>>>> tutte a opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra quelle
>>>>>>> composte dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera di
>>>>>>> Pierangelo Bertoli nel 1997, in occasione del centesimo
>>>>>>> anniversario della fondazione del club. [56]
>>>>>>> Stadi [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio delle
>>>>>>> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
>>>>>>> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza d'Armi.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal
>>>>>>> 1922 al 1933
>>>>>>> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco
>>>>>>> del Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al
>>>>>>> 1908 fu utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio
>>>>>>> 1905-1906, durante il quale il terreno di casa fu lo Stadio
>>>>>>> Motovelodromo Umberto I.[57] Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato
>>>>>>> fu quello di Corso Sebastopoli e, dal 1922 al 1933, quello di Corso
>>>>>>> Marsiglia, che fu teatro della conquista di 4 campionati, tre dei
>>>>>>> quali consecutivi.[58]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al
>>>>>>> 1990 Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni
>>>>>>> allo Stadio Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per
>>>>>>> dotare la città di un impianto che potesse ospitare le gare del
>>>>>>> campionato del mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio
>>>>>>> Comunale e, in seguito, Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso
>>>>>>> ospitò 890 incontri di campionato della Juventus[59] e, dal 1963,
>>>>>>> dopo la definitiva dismissione dello Stadio Filadelfia, fu
>>>>>>> condiviso con il Torino; capace di circa 65.000 posti in piedi, fu
>>>>>>> utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine si
>>>>>>> trasferirono allo Stadio delle Alpi, riservando il Comunale solo
>>>>>>> agli allenamenti della squadra bianconera.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006 Il Delle
>>>>>>> Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione del
>>>>>>> campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato
>>>>>>> 1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette,
>>>>>>> nella periferia nord-occidentale di Torino, era capace di poco più
>>>>>>> di 69.000 posti ed era dotato di un impianto di diffusione acustica
>>>>>>> che lo rendeva idoneo anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo
>>>>>>> di utilizzo del Delle Alpi, comunque, la Juventus in alcune
>>>>>>> occasioni scelse di disputare le proprie gare interne in stadi di
>>>>>>> altre città, quali ad esempio il Manuzzi di Cesena (Coppa Italia,
>>>>>>> Coppa Intertoto), il Meazza di Milano (semifinale e finale di Coppa
>>>>>>> UEFA 1994-95) oppure il La Favorita di Palermo (Supercoppa UEFA
>>>>>>> 1996).[60] Il 18 giugno 2002 il Comune cedette il vecchio Comunale
>>>>>>> a titolo gratuito al Torino in cambio dell'impegno del club granata
>>>>>>> a ristrutturarlo in tempo per i XX Giochi olimpici invernali del
>>>>>>> 2006 (tale impegno non fu rispettato per sopravvenuto fallimento
>>>>>>> societario nel 2005, a seguito del quale il Comune riacquisì la
>>>>>>> titolarità della concessione dell'impianto) e, nel contempo,
>>>>>>> concesse lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi alla Juventus per
>>>>>>> 99 anni.[60] Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha
>>>>>>> disputato quindi i suoi incontri interni nel rinnovato Comunale,
>>>>>>> ribattezzato Stadio Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima di
>>>>>>> 27.994 posti a sedere, [59] dopo la ristrutturazione avvenuta in
>>>>>>> occasione dei Giochi olimpici. Juventus Stadium [modifica]
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia
>>>>>>> d'inaugurazione (8 settembre 2011)
>>>>>>> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione
>>>>>>> della Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per il
>>>>>>> nuovo stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle Alpi;[61]
>>>>>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto
>>>>>>> ammonta a 105 milioni di euro.[62]
>>>>>>> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento
>>>>>>> degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere
>>>>>>> Massimo Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre
>>>>>>> 2008 al Lingotto:[63] prevista su un'area totale di 355.000 m² (di
>>>>>>> cui 45.000 destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle
>>>>>>> attività commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la
>>>>>>> costruzione è a pianta rettangolare, circondata da due strutture
>>>>>>> semi-ellittiche che ospitano le attività commerciali, i ristoranti
>>>>>>> e i bar: l'accesso alle tribune è garantito da specifiche
>>>>>>> passerelle inserite nei diversi settori dello stadio. Presenti
>>>>>>> anche palchi cosiddetti VIP – disegnati da Pininfarina Extra –
>>>>>>> affacciati direttamente sul prato.[61] Lo stadio, definito
>>>>>>> «all'avanguardia» nei criteri di sicurezza per esso previsti[61] e
>>>>>>> nell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha 41.000
>>>>>>> spettatori seduti,[61] ed è concepito solo per il calcio, non
>>>>>>> avendo pista di atletica leggera intorno al campo; il terreno di
>>>>>>> gioco è ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle gradinate
>>>>>>> più basse, e non ci sono barriere né separazioni fisiche tra spalti
>>>>>>> e terreno.[64] Esternamente lo stadio è rivestito da 40.000 lamine
>>>>>>> d'alluminio oscillanti e riflettenti che, secondo il designer
>>>>>>> Fabrizio Giugiaro, danno la sensazione di una «bandiera in
>>>>>>> movimento». Il peso della copertura, studiata in galleria del
>>>>>>> vento, viene sostenuto, attraverso dei tiranti, da due pennoni.
>>>>>>> Inoltre è semi-trasparente in modo da garantire il passaggio della
>>>>>>> luce sufficiente alla crescita dell'erba e contemporaneamente la
>>>>>>> protezione degli spettatori dai raggi solari. L'inaugurazione del
>>>>>>> nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8 settembre 2011, in
>>>>>>> concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario
>>>>>>> dell'Unità d'Italia, ed è utilizzato a partire dalla stagione
>>>>>>> 2011-12.[65] La Juventus nella cultura popolare [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
>>>>>>> Juventus in Champions League 1995-96
>>>>>>> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà
>>>>>>> sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di
>>>>>>> rilievo nella cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del
>>>>>>> Genoa, ad avere al seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde
>>>>>>> il 1º aprile 1906 in occasione dell'incontro di campionato tra
>>>>>>> dette due squadre in campo neutro a Milano, ripetizione di quello,
>>>>>>> disputato a Torino, interrotto il 18 marzo precedente a causa della
>>>>>>> prima invasione di campo della storia del calcio italiano.[66] Il
>>>>>>> 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il
>>>>>>> 15 maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta
>>>>>>> radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio.
>>>>>>> Inoltre, nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI
>>>>>>> (quelle ufficiali, anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio
>>>>>>> 1954)[67] l'incontro di serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950
>>>>>>> fu oggetto della prima diretta televisiva nazionale, per la voce di
>>>>>>> Carlo Balilla Bacarelli.[68] A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo
>>>>>>> 1931 al Campo Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio
>>>>>>> Bernardini, sono ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo
>>>>>>> al calcio: Cinque a zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[69]
>>>>>>> che il romanzo di Mario Soldati Le due città (1964).[70] Il club è
>>>>>>> stato anche punto di riferimento in altre opere di Soldati, quali
>>>>>>> America primo amore (1935),[71] Un prato di papaveri. Diario
>>>>>>> 1947-1964 (1973)[72] e Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971
>>>>>>> (1975).[73] Altri riferimenti alla Juventus si trovano in La classe
>>>>>>> operaia va in paradiso di Elio Petri (1971), film vincitore del
>>>>>>> Grand Prix al Festival di Cannes 1972,[74] in Vacanze in America di
>>>>>>> Carlo Vanzina (1984), dove si assiste a una partita tra studenti
>>>>>>> juventini e romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della
>>>>>>> Morte[75] e in Santa Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale si
>>>>>>> trova una scena ambientata allo Stadio delle Alpi durante
>>>>>>> l'incontro di campionato tra i bianconeri e l'Atalanta.[76] Per
>>>>>>> quanto riguarda i film di argomento più legato al calcio e al tifo,
>>>>>>> sul versante della satira di costume figura Il presidente del
>>>>>>> Borgorosso Football Club di Luigi Filippo D'Amico (1970), in cui il
>>>>>>> personaggio eponimo, interpretato da Alberto Sordi, ingaggia l'ex
>>>>>>> juventino Omar Sivori, presente nel film nella parte di se
>>>>>>> stesso;[77] nei primi anni ottanta, in Eccezzziunale… veramente,
>>>>>>> del citato Vanzina (1982), Diego Abatantuono rappresenta, nei tre
>>>>>>> episodi di cui si compone il film, rispettivamente un tifoso
>>>>>>> milanista, uno interista e uno juventino;[75] stesso ruolo
>>>>>>> interpretò nel sequel, un quarto di secolo più tardi, in
>>>>>>> Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me (2006), ancora di
>>>>>>> Vanzina. [78] Infine, sul fronte dell'analisi del disagio sociale e
>>>>>>> del tifo come valvola di sfogo dell'aggressività, figura il film
>>>>>>> Ultrà di Ricky Tognazzi (1990), che parla delle vicende di un
>>>>>>> capotifoso della Roma (interpretato da Claudio Amendola) e del
>>>>>>> gruppo organizzato da lui guidato che si reca in trasferta a
>>>>>>> Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi, frangia di
>>>>>>> ultras bianconeri.[79]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati
>>>>>>> Uniti) La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo
>>>>>>> scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere
>>>>>>> (1992), antologia a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e
>>>>>>> Massimo Romano.[80] Tale poesia, insieme ad altri omaggi alla
>>>>>>> Juventus composti da Arpino, è stata tradotta in italiano dal
>>>>>>> critico letterario torinese Bruno Quaranta e pubblicata nella sua
>>>>>>> opera Stile e stiletto (1997).[81] Sempre a opera di Arpino sono
>>>>>>> altri riferimenti alla Juventus, citati in Racconti di vent'anni
>>>>>>> (1974)[82] e in Opere scelte (2005), antologia letteraria,
>>>>>>> narrativa e giornalistica a cura dell'italianista veneziano Rolando
>>>>>>> Damiani.[83] Ancora in ambito letterario la Juventus fa da sfondo,
>>>>>>> come punto di riferimento della vita del protagonista, nel romanzo
>>>>>>> di Aldo Nove Puerto Plata Market[84] e, nel romanzo del giornalista
>>>>>>> Aldo Cazzullo I ragazzi di via Po, è parte del contesto
>>>>>>> storico-culturale della società torinese degli anni cinquanta.[85]
>>>>>>> Entrambi i lavori citati sono del 1997. Più recentemente, nel 2003,
>>>>>>> i giornalisti Mario e Andrea Parodi hanno citato la Juventus di
>>>>>>> Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e 1978 all'interno del
>>>>>>> contesto storico e sociale della crisi politico- istituzionale
>>>>>>> dell'Italia di quegli anni, nel loro libro In bianco e nero. [86]
>>>>>>> Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte
>>>>>>> nell'anime giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il
>>>>>>> suo nome vero nel manga omonimo.[87] In Inghilterra i tifosi del
>>>>>>> Notts County sono usi intonare il loro coro da stadio It's just
>>>>>>> like watching Juve (È proprio come guardare la Juve), in
>>>>>>> riferimento alla comunanza cromatica delle uniformi dei due club,
>>>>>>> ogni volta che la loro squadra realizza una grande prestazione.[88]
>>>>>>> Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due
>>>>>>> canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e
>>>>>>> Forza Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla
>>>>>>> (1968).[89] Tra gli eventi culturali più recenti aventi come
>>>>>>> oggetto il club bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a
>>>>>>> opera di arte, organizzata in occasione del centodecimo
>>>>>>> anniversario della fondazione della società[90] e tenutasi a
>>>>>>> Palazzo Bricherasio a cura della fondazione omonima dal 26 ottobre
>>>>>>> al 2 dicembre 2007. Tale esposizione, curata dal critico d'arte
>>>>>>> Luca Beatrice, ha illustrato lo sviluppo della storia, dei
>>>>>>> personaggi e dei successi della Juventus e il suo rapporto con la
>>>>>>> città di Torino attraverso un'analisi artistica e culturale sul
>>>>>>> calcio:[90] « A Torino, invece, si respira Juventus un po'
>>>>>>> dovunque: la panchina di corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le
>>>>>>> varie sedi (Galleria San Federico, piazza Crimea e ora corso
>>>>>>> Galileo Ferraris), gli stadi (da Piazza d'Armi al Comunale, dal
>>>>>>> Campo Combi al Delle Alpi che in molti cominciamo a rimpiangere), e
>>>>>>> poi le strade, i quartieri, da Mirafiori alla collina, da San Paolo
>>>>>>> alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia della capitale sabauda,
>>>>>>> un percorso che attraversa, decennio dopo decennio, l'arte e la
>>>>>>> cultura del Novecento. » (Juventus. 110 anni a opera di arte,
>>>>>>> 2007.[91]) L'impegno in campo sociale [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i
>>>>>>> programmi sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i
>>>>>>> Giovani, orientato al miglioramento della qualità di vita e a
>>>>>>> favorire l'accesso all'istruzione ai giovani extracomunitari
>>>>>>> minorenni[92] tramite un centro di accoglienza, e la realizzazione
>>>>>>> – in collaborazione con la facoltà di Economia dell'Università di
>>>>>>> Torino – di un corso di formazione allo studio del management
>>>>>>> sportivo.[92] In ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda
>>>>>>> Ospedaliera Regina Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al
>>>>>>> progetto Crescere insieme al Sant'Anna,[93] programma di
>>>>>>> ristrutturazione del reparto di Neonatologia Ospedaliera
>>>>>>> dell'ospedale “Sant'Anna”[93] e sostiene le attività della
>>>>>>> Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[92] Altro progetto
>>>>>>> comunitario della società bianconera è il “Centro di accoglienza”
>>>>>>> intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in collaborazione con
>>>>>>> l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano al fine di dare
>>>>>>> ospitalità a madri in condizioni disagiate.[92] Nel 2000, inoltre,
>>>>>>> la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il Gaslini, allo
>>>>>>> scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di Genova di una
>>>>>>> dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i bambini ivi
>>>>>>> ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio
>>>>>>> dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della
>>>>>>> struttura dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono
>>>>>>> necessari 4,5 milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia
>>>>>>> Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla Juventus attraverso donazioni
>>>>>>> e iniziative di beneficenza organizzate dai propri giocatori, come
>>>>>>> la partecipazione in qualità di ospiti al festival di Sanremo
>>>>>>> 2003[94] e al programma televisivo Juventus, una squadra per
>>>>>>> amico,[95] la realizzazione e vendita di libri fotografici e CD, il
>>>>>>> più famoso dei quali fu, nel 2003, una versione del successo di
>>>>>>> Lucio Battisti Il mio canto libero.[96] Organico [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club 2011-2012.
>>>>>>> Rosa [modifica]
>>>>>>> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97] N.
>>>>>>> Ruolo Giocatore
>>>>>>> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano) 2 D Marco Motta 3 D
>>>>>>> Giorgio Chiellini
>>>>>>> 5 C Michele Pazienza
>>>>>>> 6 D Fabio Grosso
>>>>>>> 7 C Simone Pepe
>>>>>>> 8 C Claudio Marchisio
>>>>>>> 9 A Vincenzo Iaquinta
>>>>>>> 10 A Alessandro Del Piero (capitano) 11 D Paolo De Ceglie 13 P
>>>>>>> Alexander Manninger
>>>>>>> 14 A Mirko Vučinić
>>>>>>> 15 D Andrea Barzagli
>>>>>>> 17 C Eljero Elia
>>>>>>> N. Ruolo Giocatore
>>>>>>> 18 A Fabio Quagliarella
>>>>>>> 19 D Leonardo Bonucci
>>>>>>> 20 A Luca Toni
>>>>>>> 21 C Andrea Pirlo
>>>>>>> 22 C Arturo Vidal
>>>>>>> 24 C Emanuele Giaccherini
>>>>>>> 26 D Stephan Lichtsteiner
>>>>>>> 27 C Miloš Krasić
>>>>>>> 28 C Marcelo Estigarribia
>>>>>>> 30 P Marco Storari
>>>>>>> 32 A Alessandro Matri
>>>>>>> 33 D Frederik Sørensen
>>>>>>> 34 C Luca Marrone
>>>>>>> 38 A Amauri
>>>>>>> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali
>>>>>>> della FIFA.
>>>>>>> Staff tecnico [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Staff dell'area tecnica
>>>>>>> Allenatore: Antonio Conte
>>>>>>> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
>>>>>>> Preparatore portieri: Claudio Filippi. Preparatore atletico: prof.
>>>>>>> Paolo Bertelli. Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
>>>>>>> Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
>>>>>>> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
>>>>>>> Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison,
>>>>>>> Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro. Allenatore squadra Primavera:
>>>>>>> Marco Baroni. Team manager: Matteo Fabris. Risponsabile settore
>>>>>>> giovanile: Giovanni Rossi. Coordinatore settore giovanile: Gianluca
>>>>>>> Pessotto. Risponsabile medico settore giovanile: dr. Antonio
>>>>>>> Giordano. Responsabili osservatori: Mauro Sandreani. Responsabile
>>>>>>> Juventus Soccer Schools: Marco Marchi. Settore giovanile [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17
>>>>>>> squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente
>>>>>>> internazionale nei vari tornei di categoria.[98] Per tutte, il
>>>>>>> proprio campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo
>>>>>>> di proprietà della società bianconera con sede a Vinovo (TO).[99]
>>>>>>> Analogamente a quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la
>>>>>>> Juventus ha istituito alcune scuole calcio sotto forma di
>>>>>>> club-satellite [100] e campi (Summer Camps) in tutta Italia
>>>>>>> (riservati ai giovani dagli 8 ai 16 anni) e all'estero,
>>>>>>> precisamente in Inghilterra (dagli 11 ai 16 anni).[101] Porta
>>>>>>> inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima
>>>>>>> università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di
>>>>>>> Torino),[102] Juventus National Academy che si rivolge, attraverso
>>>>>>> la creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio
>>>>>>> nazionale e, all'estero, in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103]
>>>>>>> e il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la
>>>>>>> gestione di scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico,
>>>>>>> Inghilterra, Grecia, Arabia Saudita, Australia e Svizzera.[104]
>>>>>>> Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori
>>>>>>> giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche
>>>>>>> all'estero.[100] A titolo di esempio, limitatamente ai giocatori
>>>>>>> che hanno iniziato a militare in giovane età nella Juventus a
>>>>>>> partire dagli anni sessanta, figurano Pietro Anastasi (classe 1948,
>>>>>>> giunto a 20 anni da Catania), Franco Causio (1949, nel 1966 giunto
>>>>>>> alla Juventus da Lecce), Giuseppe Furino (1946, proveniente da
>>>>>>> Palermo e alla Juventus dal 1965), Roberto Bettega (1950, torinese
>>>>>>> e cresciuto nella società), Paolo Rossi (1956, da Prato, che dal
>>>>>>> 1972 al 1975 militò nelle giovanili della società prima di tornarvi
>>>>>>> da professionista nel 1981). Di essi, Furino fu convocato per il
>>>>>>> campionato del mondo 1970 (unico giocatore della Juventus a
>>>>>>> prendere parte a tale edizione del torneo), Anastasi per quello del
>>>>>>> 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché quello del 1982,
>>>>>>> quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come Bettega (che
>>>>>>> non prese parte al campionato del 1982 causa infortunio), nonché
>>>>>>> Rossi, presente nel 1982 (e che nel 1978 partecipò da giocatore in
>>>>>>> comproprietà con il Lanerossi Vicenza e con la maglia di
>>>>>>> quest'ultimo). [105][106] Il citato Rossi, inoltre, grazie alla
>>>>>>> vittoria nel campionato del mondo 1982, oltre a laurearsi campione
>>>>>>> del mondo, vinse anche il Pallone d'oro di quell'anno nonché la
>>>>>>> Scarpa d'oro quale miglior marcatore di quell'edizione del torneo,
>>>>>>> con 6 goal, di cui 3 nel girone sostitutivo dei quarti di finale
>>>>>>> contro il Brasile, sconfitto 3-2. Tra gli altri calciatori di
>>>>>>> prestigio cresciuti nel vivaio della Juventus si segnalano Carlo
>>>>>>> Bigatto I, Gianpiero Combi (campione del mondo nel 1934), Pietro
>>>>>>> Rava (vincitore della medaglia d'oro nel torneo olimpico di calcio
>>>>>>> 1936 e campione del mondo nel 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola
>>>>>>> e, soprattutto, Giampiero Boniperti, da sempre legato alla
>>>>>>> Juventus, dalle giovanili alla carica di presidente e, attualmente,
>>>>>>> a quella di presidente onorario del club. Più recentemente, dal
>>>>>>> settore giovanile della Juventus si sono messi in evidenza
>>>>>>> giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian
>>>>>>> Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e
>>>>>>> Domenico Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati
>>>>>>> Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati
>>>>>>> membri della Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di
>>>>>>> calcio 2008 a Pechino [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto
>>>>>>> le semifinali del torneo continentale disputato in Svezia nel
>>>>>>> 2009.[108] Giocatori celebri [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football
>>>>>>> Club.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la
>>>>>>> Juventus In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della
>>>>>>> Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani;[109] alcuni
>>>>>>> di questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale italiana.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi
>>>>>>> della Juventus
>>>>>>> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella
>>>>>>> Juventus figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il
>>>>>>> primo calciatore- simbolo della Juventus,[110] Giampiero Boniperti,
>>>>>>> riconosciuto come il calciatore più rappresentativo della storia
>>>>>>> della società,[111] Carlo Parola (autore della più famosa
>>>>>>> rovesciata del calcio italiano, il cui gesto atletico ha ispirato
>>>>>>> l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei calciatori),[112]
>>>>>>> Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti e una Coppa UEFA
>>>>>>> con la Juventus, della quale difese la porta per 330 partite
>>>>>>> consecutive di campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi unico
>>>>>>> calciatore italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che
>>>>>>> quello del mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA
>>>>>>> Golden Player italiano),[113] Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio
>>>>>>> Cabrini e Stefano Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad
>>>>>>> aver vinto tutte le competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto
>>>>>>> essendo l'olandese Danny Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro
>>>>>>> 1993 e Alessandro Del Piero, attuale capitano e giocatore simbolo
>>>>>>> della squadra,[115] cinque volte campione d'Italia e, nel 1996,
>>>>>>> campione d'Europa e del mondo con la Juventus, nonché campione del
>>>>>>> mondo 2006 con la Nazionale. Tra i giocatori non italiani ad aver
>>>>>>> vestito la maglia della Juventus, inoltre, si segnalano negli anni
>>>>>>> cinquanta e sessanta l'argentino Omar Sivori (che, oriundo, in
>>>>>>> seguito militò anche in Nazionale italiana), il gallese John
>>>>>>> Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante buono,
>>>>>>> centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato Sivori e a
>>>>>>> Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla Juventus 3
>>>>>>> scudetti; negli anni settanta il tedesco Helmut Haller, già
>>>>>>> campione d'Italia con il Bologna, che alla Juventus vinse due
>>>>>>> titoli; fino al 1980 non fu più possibile ingaggiare calciatori non
>>>>>>> italiani; tra i più rappresentativi giunti in Italia dagli anni
>>>>>>> ottanta in avanti, figurano i francesi Michel Platini,
>>>>>>> soprannominato in patria le Roi (il re), campione d'Europa nel 1984
>>>>>>> con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e Zinédine Zidane,
>>>>>>> campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la Francia,
>>>>>>> campione del mondo di club con la Juventus e, con essa, vincitrice
>>>>>>> di due scudetti. Presidenti e allenatori [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Presidenti [modifica]
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football
>>>>>>> Club.
>>>>>>> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus
>>>>>>> si sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[116] Il
>>>>>>> primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno
>>>>>>> dei soci fondatori.[3]
>>>>>>> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero
>>>>>>> Boniperti, alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al
>>>>>>> 1990;[116] Boniperti, al pari del suo successore Vittorio Caissotti
>>>>>>> di Chiusano, presidente dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più
>>>>>>> ampio della storia del club.[117] L'imprenditore Umberto Agnelli,
>>>>>>> divenuto presidente a meno di 21 anni d'età, nel 1955, fu il più
>>>>>>> giovane a ricoprire tale carica.[3] Da citare anche le presidenze
>>>>>>> degli svizzeri Alfred Dick e Giuseppe Hess e del francese
>>>>>>> Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani a divenire presidenti del
>>>>>>> club.[3] In particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto
>>>>>>> bianconero (1905). Attualmente in carica è l'imprenditore torinese
>>>>>>> Andrea Agnelli, eletto presidente il 28 aprile 2010 dall'assemblea
>>>>>>> degli azionisti del club.[118] Allenatori [modifica]
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football
>>>>>>> Club.
>>>>>>> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione
>>>>>>> tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad
>>>>>>> interim.[31] Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non
>>>>>>> esisteva un sistema dettagliato di allenamento in preparazione
>>>>>>> degli incontri di campionato. In pratica i giocatori – studenti e
>>>>>>> lavoratori – avevano l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte
>>>>>>> alla settimana al velodromo di Corso Re Umberto per gli
>>>>>>> allenamenti, consistenti in partitelle e corse di velocità e/o
>>>>>>> resistenza, sempre sotto il coordinamento del capitano della
>>>>>>> squadra.[119] Il primo allenatore della storia bianconera fu
>>>>>>> l'ungherese Jenő Károly, scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel
>>>>>>> 1923 al fine di introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e
>>>>>>> strategico nel gioco della squadra.[3] Károly allenò la squadra per
>>>>>>> 70 incontri fino alla morte, avvenuta nel 1926.[3]
>>>>>>> A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni
>>>>>>> Trapattoni, detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per
>>>>>>> tredici stagioni, di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86
>>>>>>> e poi dal 1991-92 al 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive
>>>>>>> che quello totale sono record per tecnici di club italiani.[31] Il
>>>>>>> Trap vanta anche il primato complessivo di panchine (596) e di
>>>>>>> trofei vinti con il club (14, record tra gli allenatori
>>>>>>> italiani).[31] Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli
>>>>>>> anni trenta e unico allenatore in Italia ad avere vinto quattro
>>>>>>> scudetti consecutivi, tra il 1931 e il 1934.[20]
>>>>>>> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato nel
>>>>>>> 1969, che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33] Palmarès
>>>>>>> [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football
>>>>>>> Club.
>>>>>>> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più
>>>>>>> titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello
>>>>>>> mondiale.[5][6] Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905,
>>>>>>> la Juventus è il club di maggior successo nel campionato nazionale,
>>>>>>> aggiudicandosi la competizione in 27 occasioni,[50] compresa una
>>>>>>> striscia di cinque titoli consecutivi dal 1931 al 1935 (record a
>>>>>>> pari merito con il Torino e l'Internazionale).[120] I bianconeri
>>>>>>> detengono il record per vittorie nella Coppa Italia, principale
>>>>>>> competizione di coppa nazionale del Paese (9, a pari merito con la
>>>>>>> Roma), tra esse due consecutive (1959 e 1960, primato nazionale).
>>>>>>> Il club vanta, inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un totale di 40
>>>>>>> vittorie in competizioni nazionali (anch'esso record), cui vanno
>>>>>>> sommate 11 vittorie in tornei internazionali che ne fanno
>>>>>>> complessivamente il club italiano con il maggior numero di titoli
>>>>>>> ufficiali vinti, 51. Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il
>>>>>>> club torinese non ha vinto alcun trofeo ufficiale, caso unico nel
>>>>>>> Paese. La formazione juventina detiene altresì il primato italiano
>>>>>>> di double, ovvero la vittoria del campionato di massima serie e
>>>>>>> della coppa nazionale nella stessa stagione (due, accadute nelle
>>>>>>> stagioni 1959-60 e 1994-95). Vincitrice del suo primo trofeo
>>>>>>> internazionale ufficiale nel 1977 (Coppa UEFA, nella circostanza
>>>>>>> vinta per la prima volta da un club italiano e sudeuropeo),[121] i
>>>>>>> suoi 11 trofei vinti in competizioni a livello confederale e FIFA,
>>>>>>> tra cui due titoli di campione d'Europa (1985 e 1996) e due di
>>>>>>> campione del mondo per club (idem), la rendono attualmente il
>>>>>>> secondo club italiano per vittorie, il quarto in Europa nonché il
>>>>>>> settimo nel mondo.[122] La Juventus, uno degli unici tre club
>>>>>>> italiani ad avere realizzato in due occasioni il cosiddetto double
>>>>>>> internazionale con i successi in campionato e Coppa UEFA e
>>>>>>> campionato e Coppa delle Coppe, rispettivamente nelle stagioni
>>>>>>> 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con il Liverpool e
>>>>>>> l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa UEFA,
>>>>>>> attualmente nota come Europa League (3).[121] Competizioni
>>>>>>> nazionali [modifica]
>>>>>>> Campionato italiano: 29
>>>>>>> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35;
>>>>>>> 1949-50; 1951-52; 1957-58
>>>>>>> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77;
>>>>>>> 1977-78; 1980-81; 1981-82
>>>>>>> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02;
>>>>>>> 2002-032004-2005, 2005-2006
>>>>>>> Coppa Italia: 9
>>>>>>> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83;
>>>>>>> 1989-90; 1994-95
>>>>>>> Supercoppa italiana: 4
>>>>>>> 1995; 1997; 2002; 2003
>>>>>>> Campionato italiano di Serie B: 1
>>>>>>> 2006-07
>>>>>>> Competizioni internazionali [modifica]
>>>>>>> Coppa Intercontinentale: 2
>>>>>>> 1985; 1996
>>>>>>> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
>>>>>>> 1984-85; 1995-96
>>>>>>> Coppa delle Coppe: 1
>>>>>>> 1983-84
>>>>>>> Coppa UEFA: 3
>>>>>>> 1976-77; 1989-90; 1992-93
>>>>>>> Supercoppa UEFA: 2
>>>>>>> 1984; 1996
>>>>>>> Coppa Intertoto: 1
>>>>>>> 1999
>>>>>>> Competizioni giovanili [modifica]
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile
>>>>>>> della Juventus Football Club.
>>>>>>> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose
>>>>>>> della sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9
>>>>>>> titoli di campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70
>>>>>>> trofei ufficiali, tra i quali alcuni relativi alle competizioni più
>>>>>>> importanti al mondo nella categoria come per esempio il torneo di
>>>>>>> Viareggio, vinto 7 volte, la più recente delle quali nel 2010.
>>>>>>> Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò
>>>>>>> all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta
>>>>>>> di campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14,
>>>>>>> classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del
>>>>>>> torneo. [123]
>>>>>>> Statistiche [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
>>>>>>> Football Club.
>>>>>>> Statistiche di squadra [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus
>>>>>>> La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La
>>>>>>> stagione 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle
>>>>>>> 106 precedenti, ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11
>>>>>>> di Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione
>>>>>>> Nazionale e 78 di serie A propriamente detta) e uno di serie B (nel
>>>>>>> 2006-07), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie
>>>>>>> del Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 106 stagioni in
>>>>>>> massima serie la Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record
>>>>>>> italiano), giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (57,55% di
>>>>>>> piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni). La
>>>>>>> vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa
>>>>>>> del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124]
>>>>>>> Limitatamente al campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato
>>>>>>> due volte, nel torneo 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana,
>>>>>>> rispettivamente nella 2ª e 6ª giornata.[124]
>>>>>>> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal
>>>>>>> Torino nel campionato federale 1912-13.[125] A fronte delle 9
>>>>>>> vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della
>>>>>>> Roma) la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo.[126]
>>>>>>> Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior numero
>>>>>>> di trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai affrontate
>>>>>>> direttamente in finale di tale competizione.[126] La Juventus vanta
>>>>>>> anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero di stagioni
>>>>>>> disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la stagione 2010-11). Di
>>>>>>> esse, 43 sono relative a partecipazioni a tornei ufficiali
>>>>>>> dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe delle
>>>>>>> Coppe e 13 Coppe UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle
>>>>>>> Fiere;[127] nel computo globale delle citate competizioni risulta
>>>>>>> il primo club italiano e quarto a livello europeo per numero di
>>>>>>> punti conquistati (464). Inoltre, è il club italiano con il maggior
>>>>>>> numero di partite disputate (352), partite vinte (194), gol
>>>>>>> realizzati (624), differenza reti (+299) e percentuale di vittorie
>>>>>>> (55,11%) in competizioni UEFA a tutto il 10 settembre 2011.[128] La
>>>>>>> Juventus è anche l'unico club italiano ad aver vinto una
>>>>>>> manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta
>>>>>>> esclusivamente da calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa
>>>>>>> UEFA 1976-77).[129] La formazione bianconera ha disputato un totale
>>>>>>> di 18 finali in competizioni ufficiali a livello internazionale,
>>>>>>> sesta al mondo, quarta in Europa e seconda tra i club italiani in
>>>>>>> questa graduatoria.[130] Delle 18 finali citate, 7 sono state
>>>>>>> giocate in Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (2 vittorie
>>>>>>> complessive), una in Coppa delle Coppe (una vittoria), 4 in Coppa
>>>>>>> UEFA (3 vittorie),[121] una in Coppa Intertoto (una vittoria),[131]
>>>>>>> 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e 3 in Coppa
>>>>>>> Intercontinentale (2 vittorie).[42] Sempre in ambito
>>>>>>> internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo ad avere vinto
>>>>>>> tutte le competizioni internazionali per club[133] e uno dei tre
>>>>>>> club europei ad avere vinto tutte le tre principali competizioni
>>>>>>> dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere tale traguardo nel
>>>>>>> 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern Monaco nel 1996 e,
>>>>>>> per tale ragione, le fu riconosciuta la Targa UEFA.[134]
>>>>>>> Statistiche individuali [modifica] Il giocatore che detiene il
>>>>>>> record di presenze in serie A, a tutto il 22 maggio 2011, è
>>>>>>> Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35 presenze in
>>>>>>> serie B,[135] che ne fanno complessivamente il giocatore juventino
>>>>>>> con il maggior numero di presenze nei campionati italiani, 490. Il
>>>>>>> precedente record di presenze, superato il 6 febbraio 2011,
>>>>>>> apparteneva a Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in
>>>>>>> campo 443 volte.[136]
>>>>>>> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
>>>>>>> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello di
>>>>>>> gol, 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in
>>>>>>> serie B, 26 nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee e
>>>>>>> 1 in Coppa Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di
>>>>>>> gol, superato nel gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con
>>>>>>> 182.[136][138] Il miglior marcatore della Juventus in un campionato
>>>>>>> a girone unico fu Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato
>>>>>>> 1933-34.[139] L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record
>>>>>>> di gol segnati in un campionato di prima divisione, 35 in 26
>>>>>>> incontri nel Campionato Federale 1925-26. Analogo numero di reti
>>>>>>> segnò lo svedese Gunnar Nordahl del Milan, ma in un campionato a
>>>>>>> girone unico.[140] Infine, Omar Sivori detiene, insieme a Silvio
>>>>>>> Piola, il record di marcature in una singola partita: 6 gol,
>>>>>>> segnati all'Internazionale nella 28ª giornata del campionato
>>>>>>> 1960-61. La Juventus e la Nazionale italiana [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e
>>>>>>> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita
>>>>>>> inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca
>>>>>>> militanti nella Juventus[141]
>>>>>>> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior
>>>>>>> numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti,
>>>>>>> 132 elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro
>>>>>>> militanza juventina (a fronte dei 105 dell'Internazionale e degli
>>>>>>> 90 del Milan).[142][143] Sono 22 in totale i giocatori della
>>>>>>> Juventus militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del
>>>>>>> mondo: 9 nel 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari,
>>>>>>> Monti, Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel
>>>>>>> 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel
>>>>>>> 2006 (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del
>>>>>>> Piero).[144] Tre sono, invece, i calciatori della Juventus
>>>>>>> laureatisi campioni d'Europa con la Nazionale, nel 1968
>>>>>>> (Bercellino, Càstano e Salvadore). Il contributo maggiore in
>>>>>>> elementi prestati alla Nazionale in una competizione a livello
>>>>>>> UEFA/FIFA[145] risale al campionato del mondo 1978, edizione in cui
>>>>>>> il club bianconero schierò in maglia azzurra nove uomini in due
>>>>>>> occasioni: la prima è stato l'incontro di prima fase contro i
>>>>>>> padroni di casa dell'Argentina del 10 giugno, tutti i nove
>>>>>>> giocatori juventini furono schierati in campo: Zoff, Gentile,
>>>>>>> Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e Bettega dal primo
>>>>>>> minuto, poi dal 6' Cuccureddu subentrato al bolognese Bellugi;[146]
>>>>>>> mentre che la seconda è stato l'incontro di seconda fase contro
>>>>>>> l'Olanda del 21 giugno, in cui i nove giocatori bianconeri già
>>>>>>> citati furono schierati in campo dal primo minuto (record italiano
>>>>>>> in competizioni ufficiali).[147] La Juventus guida la particolare
>>>>>>> classifica dei club che vantano giocatori campioni del mondo con la
>>>>>>> propria Nazionale, con 24: ai 22 citati vanno infatti aggiunti
>>>>>>> Didier Deschamps e Zinédine Zidane, campioni nel 1998 con la
>>>>>>> Francia: precede in tale graduatoria Internazionale (20), la coppia
>>>>>>> Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos (15).[148] Quanto al
>>>>>>> campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre giocatori sono
>>>>>>> vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella italiana: Luis
>>>>>>> del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già
>>>>>>> menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000). Ancora, in occasione della
>>>>>>> finale del citato campionato del mondo 2006, la Juventus ha
>>>>>>> stabilito un ulteriore record internazionale in quanto, oltre ai
>>>>>>> cinque Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione, scesero in
>>>>>>> campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick
>>>>>>> Vieira e David Trezeguet,[149] per un totale di otto finalisti di
>>>>>>> uno stesso club sul terreno di gioco. Struttura societaria
>>>>>>> [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per
>>>>>>> azioni [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la
>>>>>>> società che controlla la maggioranza del capitale azionario della
>>>>>>> Juventus è la finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL
>>>>>>> Investment S.p.A e Istituto Finanziario Industriale, entrambe
>>>>>>> holding controllate dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che
>>>>>>> attualmente detiene il 55,016% della citata Exor e, tramite
>>>>>>> quest'ultima, il 60,001% del capitale azionario della
>>>>>>> Juventus.[150][151] Il rimanente capitale azionario è detenuto
>>>>>>> dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5% e da
>>>>>>> azionisti diffusi al 32,5%.[152] Il campo d'allenamento della
>>>>>>> Juventus è di proprietà dell'azienda Campi di Vinovo S.p.A,
>>>>>>> controllata al 71,3% dal club.[153] Secondo l'attuale organigramma
>>>>>>> societario, la Juventus è articolata su 7 aree interne:
>>>>>>> Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione tecnologica,
>>>>>>> Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti speciali,
>>>>>>> Area comunicazione e Area sportiva.[154] La società è guidata da un
>>>>>>> consiglio di amministrazione composto da dieci membri eletti dalla
>>>>>>> proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore
>>>>>>> delegato Aldo Mazzia.[155] Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è
>>>>>>> quotata alla Borsa italiana[49] nel segmento STAR, uno degli indici
>>>>>>> azionari di maggior successo in Europa e nel mondo.[156]
>>>>>>> Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema
>>>>>>> di gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in
>>>>>>> conformità ai requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS
>>>>>>> 18001:2007[157] e un sistema di gestione della qualità del settore
>>>>>>> medico secondo la norma internazionale ISO 9001:2000.[158] In base
>>>>>>> a quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2011,
>>>>>>> rapporto stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale
>>>>>>> statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere
>>>>>>> il decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (205
>>>>>>> milioni di euro a tutto il 30 giugno 2010).[159] Il club torinese è
>>>>>>> anche uno dei membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club
>>>>>>> Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del
>>>>>>> soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti
>>>>>>> in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti
>>>>>>> sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA. Organigramma
>>>>>>> della società [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Staff attuale dell'area amministrativa Proprietà: Famiglia Agnelli.
>>>>>>> Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
>>>>>>> Presidente: Andrea Agnelli.
>>>>>>> Amministratore delegato: Aldo Mazzia. Direttore generale: Giuseppe
>>>>>>> Marotta. Direttore sportivo: Fabio Paratici. Consiglio di
>>>>>>> amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano,
>>>>>>> Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled Fared
>>>>>>> Zentuti, Michele Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel
>>>>>>> Nedvěd. Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo
>>>>>>> Montanaro e Camillo Venesio.
>>>>>>> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano
>>>>>>> (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo Venesio. Collegio
>>>>>>> sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e
>>>>>>> Roberto Longo (sindaci effettivi).
>>>>>>> Direttore commerciale: Francesco Calvo. Direttore amministrazione e
>>>>>>> finanza: carica vacante. Direttore pianificazione, controllo e
>>>>>>> progetti speciali: Stefano Bertola. Direttore risorse umane:
>>>>>>> Alessandro Sorbone. Direttore comunicazione e relazioni esterne:
>>>>>>> Claudio Albanese. Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
>>>>>>> Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi. Responsabile
>>>>>>> gestione e controllo investimenti immobiliari: Riccardo Abrate.
>>>>>>> Responsabile marketing: Alessandro Sandiano. Direttore Juventus
>>>>>>> Center: Vittorio Ferrino. Responsabile segreteria sportiva:
>>>>>>> Francesco Gianello. Addetti stampa senior: Marco Girotto. Addetti
>>>>>>> stampa e editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti.
>>>>>>> Responsabile contenuti editoriali: Enrica Tarchi. Comunicazione
>>>>>>> corporate: Stefano Coscia.
>>>>>>>
>>>>>>> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Cronologia degli sponsor tecnici
>>>>>>> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
>>>>>>> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
>>>>>>> Dal 2003-04: Nike
>>>>>>>
>>>>>>> Cronologia degli sponsor ufficiali
>>>>>>> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
>>>>>>> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
>>>>>>> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
>>>>>>> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
>>>>>>> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+ Stagione
>>>>>>> 1999-2000 (solo coppe): Sony Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
>>>>>>> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe) Dal
>>>>>>> 2002-03 al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe) Stagione
>>>>>>> 2004-05: SKY Sport (campionato)/Tamoil (coppe) Dal 2005-06 al
>>>>>>> 2006-07: Tamoil Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland)
>>>>>>> Dal 2010-11: BetClic (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>>>>>>>
>>>>>>> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Cronologia delle sedi sociali
>>>>>>> 1898: Via Montevecchio
>>>>>>> 1899: Via Piazzi, 4
>>>>>>> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
>>>>>>> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
>>>>>>> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
>>>>>>> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43 Stagione 1921-22: Via
>>>>>>> Botero, 16
>>>>>>> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
>>>>>>> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
>>>>>>> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151 Dal 1948 al 1964: Piazza
>>>>>>> San Carlo, 206 Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54 Dal 1986
>>>>>>> al 2000: Piazza Crimea, 7
>>>>>>> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>>>>>>>
>>>>>>> Cronologia dei campi di gioco
>>>>>>> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella Dal 1899
>>>>>>> al 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi Dal 19/2/1905 al 29/4/1906:
>>>>>>> Velodromo Umberto I Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi
>>>>>>> Dal 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli Dal
>>>>>>> 7/1/1923 al 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia Dal 19/11/1933 al
>>>>>>> 2/5/1990: Stadio Comunale Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle
>>>>>>> Alpi Dal 16/9/2006 al 22/5/2011: Stadio Olimpico di Torino Dal
>>>>>>> 8/9/2011: Juventus Stadium
>>>>>>>
>>>>>>> Tifoseria [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football
>>>>>>> Club.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
>>>>>>> Olimpico, 1º novembre 2006
>>>>>>> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12
>>>>>>> milioni in Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore
>>>>>>> condotto dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010
>>>>>>> sul quotidiano la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte del
>>>>>>> campione esaminato, il club torinese risulta essere il più
>>>>>>> sostenuto in Italia.[10] La società vanta, inoltre, circa 13,1
>>>>>>> milioni di sostenitori in Europa.[11] Numerosi sono anche i fan
>>>>>>> club sparsi per tutto il mondo,[160] in particolare nei Paesi a
>>>>>>> forte emigrazione italiana.[161] Il tifo per la Juventus,
>>>>>>> tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e
>>>>>>> geograficamente uniforme in tutto il Paese,[10] è molto marcato
>>>>>>> anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole,[162] il che
>>>>>>> garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli
>>>>>>> incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa
>>>>>>> della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra
>>>>>>> «nazionale».[163] Frequente è anche il caso di tifosi organizzati
>>>>>>> che, anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono
>>>>>>> con regolarità Torino per gli incontri interni della squadra.[163]
>>>>>>> Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie
>>>>>>> organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003
>>>>>>> quello della Juventus risultava prevalentemente attestato su
>>>>>>> posizioni di destra; [164][165] tuttavia, fuori dalle frange
>>>>>>> organizzate, l'orientamento politico della tifoseria, in ragione
>>>>>>> della sua eterogeneità sociale e territoriale, risulta non
>>>>>>> discostarsi in misura significativa da quelli più diffusi
>>>>>>> genericamente a livello di popolazione nazionale: è quanto emerse
>>>>>>> da un sondaggio condotto da ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista
>>>>>>> Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le
>>>>>>> poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché
>>>>>>> equanime tra destra e sinistra.[166]
>>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni
>>>>>>> 1970 Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per
>>>>>>> la Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello
>>>>>>> per la sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi
>>>>>>> popolari e proletarie. [167] Qualche decennio dopo, con l'ingresso
>>>>>>> degli Agnelli nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora
>>>>>>> (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai
>>>>>>> meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la FIAT.
>>>>>>> Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi divenuto massiccio
>>>>>>> nel secondo dopoguerra – verso Torino e gli altri grandi poli
>>>>>>> industriali del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in
>>>>>>> cerca di impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il
>>>>>>> primo club italiano ad avere una tifoseria non più connotata
>>>>>>> campanilisticamente o, al più, regionalmente, ma a carattere
>>>>>>> nazionale.[168][169] Con il consolidamento dei flussi migratori
>>>>>>> interni avvenuti tra gli anni cinquanta e i primi settanta la
>>>>>>> Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito
>>>>>>> del nuovo lavoratore immigrato piemontese, mentre la tifoseria del
>>>>>>> Torino rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente
>>>>>>> torinese e cittadina.[168] In anni più recenti, comunque, le
>>>>>>> differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono
>>>>>>> sempre più affievolite fino ad essere oramai, di fatto, nulle.
>>>>>>> Gemellaggi e rivalità [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
>>>>>>> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime
>>>>>>> della Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi) Non risultano
>>>>>>> ufficialmente gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della
>>>>>>> Juventus: per circa un ventennio a partire dagli anni ottanta,
>>>>>>> coincidenti con la presenza in Serie A della compagine irpina, vi
>>>>>>> fu un gemellaggio con la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per
>>>>>>> iniziativa di alcune frange di tifosi biancoverdi a fine anni
>>>>>>> novanta.[170][171] Fuori dal Paese esistono accordi di gemellaggio
>>>>>>> con i tifosi organizzati dell'ADO Den Haag, compagine olandese
>>>>>>> dell'Aia, e con quelli del Legia Varsavia, polacca.[172]
>>>>>>> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di
>>>>>>> avversarie della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella
>>>>>>> dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e quella del
>>>>>>> Milan, nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto
>>>>>>> buoni rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di
>>>>>>> giocatori.[174] Più recenti, e legate all'imporsi alla ribalta
>>>>>>> negli anni ottanta delle loro squadre con conseguente lotta
>>>>>>> sportiva per la conquista del primato nazionale, le rivalità con la
>>>>>>> tifoseria della Fiorentina, legata principalmente alla
>>>>>>> lotta-scudetto del campionato 1981-82,[175] e con quella della
>>>>>>> Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida
>>>>>>> contendente dei bianconeri al titolo.[176] La Curva Scirea allo
>>>>>>> Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato durante le
>>>>>>> gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria organizzata.
>>>>>>> Allo Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece occupato la Curva
>>>>>>> Filadelfia. Attualmente, il luogo di incontro dei gruppi ultrà
>>>>>>> bianconeri è la Curva Sud dello Juventus Stadium[177].
>>>>>>
>>>>>> a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio calcistico
>>>>>> di Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri interni
>>>>>> della Juventus, la quale è anche proprietaria della struttura.
>>>>>> L'impianto sorge sulle ceneri del precedente Stadio delle
>>>>>> Alpi,[4][5] demolito tra il 2008 ed il 2009.[6] È attualmente
>>>>>> l'unico stadio della Serie A di proprietà del proprio club.[7]
>>>>>> L'intenzione della Juventus è quella di offrire a uno sponsor
>>>>>> commerciale la possibilità di legare il suo nome a quello dello
>>>>>> stadio.[8]
>>>>>> Indice [nascondi]
>>>>>> 1 Cenni storici
>>>>>> 1.1 Progetto e realizzazione
>>>>>> 1.2 Inaugurazione
>>>>>> 1.3 Compatibilità ambientale
>>>>>> 2 Caratteristiche tecniche
>>>>>> 3 Cronoprogramma dei lavori
>>>>>> 4 La scelta del nome
>>>>>> 5 Aree e servizi
>>>>>> 5.1 Il museo
>>>>>> 5.2 Walk of Fame
>>>>>> 5.3 L'area commerciale
>>>>>> 5.4 La futura sede societaria
>>>>>> 6 Affluenza media in Serie A
>>>>>> 7 I primati
>>>>>> 8 Note
>>>>>> 9 Bibliografia
>>>>>> 10 Altri progetti
>>>>>> 11 Collegamenti esterni
>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Progetto e realizzazione [modifica]
>>>>>> È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione
>>>>>> della Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la
>>>>>> costruzione del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9]
>>>>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto,
>>>>>> inizialmente stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato di 120
>>>>>> milioni.[3] Il progetto è stato affidato agli studi GAU e Shesa
>>>>>> sotto il coordinamento degli architetti Hernando Suarez e Gino
>>>>>> Zavanella e dell'ingegnere Massimo Majowecki.[11] I lavori di
>>>>>> demolizione del Delle Alpi sono iniziati nel novembre 2008 e si sono
>>>>>> conclusi a fine marzo 2009, e hanno consentito il recupero di tutta
>>>>>> la parte interrata del vecchio stadio, compresa la zona del campo di
>>>>>> gioco.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Tribuna Est
>>>>>> Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è stato
>>>>>> progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9] L'accesso,
>>>>>> privo di barriere architettoniche,[12] avviene da quattro ingressi
>>>>>> posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle
>>>>>> collinette verdi sulle quali sorge l'impianto e portano ad un anello
>>>>>> che circoscrive lo stadio. L'anello è un luogo sicuro, dove possono
>>>>>> essere controllati i titoli di ingresso e dove possono sostare i
>>>>>> mezzi di servizio e di soccorso. Le panchine sono po­sizionate in
>>>>>> prima fila all'interno della tri­buna, come negli stadi inglesi.[13]
>>>>>> Alle gradinate e alle tribune – che sono poste a 7,5 metri di
>>>>>> distanza dal campo di gioco[13] – si accede da 16 passerelle
>>>>>> distribuite nei diversi settori dell'impianto. In caso di emergenza,
>>>>>> l'evacuazione dell'impianto può essere conclusa in meno di quattro
>>>>>> minuti.[14] Al di sotto delle gradinate sono state realizzate le
>>>>>> aree di servizio allo stadio e alla squadra. Nella parte superiore,
>>>>>> con un profilo di grande leggerezza ed essenzialità sorge lo stadio,
>>>>>> con le gradinate e i palchi: il tutto è inserito in un unico profilo
>>>>>> a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di
>>>>>> continuità. Inoltre lo stadio ingloba un'area vastissima, costituita
>>>>>> da 4.000 posti auto, otto ristoranti e 20 bar. All'interno ci sono
>>>>>> anche tre spogliatoi, un museo dedicato alla storia della Juventus,
>>>>>> 34.000 m² di aree commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze.[2]
>>>>>> La struttura esterna dello stadio ricorda quella di un'astronave ed
>>>>>> è composta da 7.000 pannelli in Alucobond colorati in varie
>>>>>> sfumature di grigio e bianco, oscillanti e riflettenti, i quali,
>>>>>> secondo il designer Fabrizio Giugiaro che ha curato il design degli
>>>>>> esterni, danno l'effetto di una «bandiera in movimento». Un lungo
>>>>>> fregio tricolore cinge l'intera struttura, intervallato in vari
>>>>>> punti da due stelle gialle, che richiamano quelle presenti
>>>>>> all'interno dello stadio nelle curve. La copertura in PVC degli
>>>>>> spalti è sorretta da due pennoni che richiamano la vecchia struttura
>>>>>> del Delle Alpi. Studiata nella galleria del vento, è stata
>>>>>> realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei: una
>>>>>> struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte
>>>>>> trasparente ed in parte bianca, per permettere una visione ottimale
>>>>>> del campo, sia diurna sia notturna, ed in grado di garantire il
>>>>>> passaggio della luce tramite i lucernari, in maniera tale che sia
>>>>>> sufficiente per la crescita dell'erba del campo. Inaugurazione
>>>>>> [modifica] Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre
>>>>>> 2011[15] in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º
>>>>>> anniversario dell'Unità d'Italia, con una cerimonia curata dalla
>>>>>> K-events di Marco Balich,[16] che ha visto il culmine in
>>>>>> un'amichevole contro il Notts County, club professionistico più
>>>>>> antico al mondo, da cui la Juventus nel 1903 "ereditò" l'attuale
>>>>>> divisa bianconera.[17] L'evento, seguito da Juventus Channel, Sky
>>>>>> Sport e Cielo, è stato diffuso anche in streaming sul sito web e sul
>>>>>> canale YouTube della Juventus.[18]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
>>>>>> inaugurazione
>>>>>> La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
>>>>>> Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della
>>>>>> Juventus, ed ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori
>>>>>> legati alla squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato
>>>>>> dal presidente della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di
>>>>>> Torino, Piero Fassino. Giampiero Boniperti ed Alessandro Del Piero,
>>>>>> uniti al centro del campo, hanno suggellato l'evento, al fianco
>>>>>> della storica panchina sulla quale, nel 1897, alcuni studenti
>>>>>> liceali fondarono il club bianconero. C'è stato anche un ricordo per
>>>>>> i due fratelli Agnelli, Gianni ed Umberto, per Gaetano Scirea e per
>>>>>> le vittime della strage dell'Heysel.[19] È seguita poi la partita
>>>>>> contro il Notts County, terminata 1-1, con Luca Toni che ha siglato
>>>>>> il primo gol nel nuovo impianto. Torino
>>>>>> 8 settembre 2011
>>>>>> ore 22:00 CEST
>>>>>> Inaugurazione Juventus 1 – 1
>>>>>> referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.) Arbitro:
>>>>>> De Marco (Chiavari)
>>>>>> Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
>>>>>> La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11
>>>>>> settembre 2011 contro il Parma, in occasione della seconda giornata
>>>>>> della Serie A 2011-2012.[20]
>>>>>> Torino
>>>>>> 11 settembre 2011
>>>>>> ore 12:30 CEST
>>>>>> 2ª giornata Juventus 4 – 1
>>>>>> referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.) Arbitro: Celi
>>>>>> (Bari)
>>>>>> Lichtsteiner 17’
>>>>>> Pepe 58’
>>>>>> Vidal 73’
>>>>>> Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco L'inviata della
>>>>>> BBC Emma Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli stadi
>>>>>> inglesi: «Come gli stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più
>>>>>> comodo ed economico di Wembley, più bello e "atmosferico" di
>>>>>> Stamford Bridge e ve lo dice una tifosa del Chelsea. Per certi versi
>>>>>> mi ricorda l'Emirates Stadium, il più moderno degli impianti
>>>>>> inglesi, ma che è costato molto di più. Dello stadio della Juventus
>>>>>> mi ha colpito la visuale, perché anche in alto si riesce a vedere
>>>>>> benissimo e questa è l'essenza del calcio. Fuori non è granché, ha
>>>>>> un look vagamente Anni '70, ma dentro ha un impatto micidiale. E mi
>>>>>> ha emozionato più durante la partita col Parma che
>>>>>> nell'inaugurazione: rende al massimo con il calcio vero».[21]
>>>>>> Compatibilità ambientale [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili i
>>>>>> basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
>>>>>> riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto Il progetto è
>>>>>> fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto ecologico
>>>>>> dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di sistemi
>>>>>> che assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori del cantiere
>>>>>> edile sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate ed
>>>>>> ecosostenibili.[22]
>>>>>> Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da
>>>>>> energie non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie
>>>>>> d'avanguardia che eliminano gli sprechi ottimizzando lo sfruttamento
>>>>>> dell'energia.[22] Tra le finalità previste vi saranno di produrre
>>>>>> energia elettrica per tutto lo stadio sfruttando l'energia solare
>>>>>> attraverso pannelli fotovoltaici, produrre acqua calda e riscaldare
>>>>>> ambienti e campo da calcio per mezzo di una rete di
>>>>>> teleriscaldamento, scaldare acqua sanitaria per gli spogliatoi e le
>>>>>> cucine dei ristoranti avvalendosi di impianti solari termici.[22]
>>>>>> Tutto questo, mediante strategie e fonti alternative di energia e
>>>>>> pienamente ecologiche, rispetterà i criteri di ecocompatibilità
>>>>>> dettati dal protocollo di Kyōto generando molteplici risultati:[22]
>>>>>> Riduzioni delle emissioni di gas serra. Nessun inquinamento
>>>>>> atmosferico. Zero rischi di incendio.
>>>>>> Integrazione con il teleriscaldamento. Arginamento degli sprechi.
>>>>>> Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai dispositivi di
>>>>>> inseguimento solare.
>>>>>> Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
>>>>>> Riutilizzo delle acque piovane.
>>>>>> Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
>>>>>> l'irrigazione del campo.
>>>>>> Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di recuperare
>>>>>> il più possibile il materiale proveniente dal vecchio Delle Alpi. Il
>>>>>> calcestruzzo opportunamente triturato e l'alluminio, l'acciaio e il
>>>>>> rame fusi di nuovo, sono stati riutilizzati per la nuova
>>>>>> costruzione, diminuendo gli sprechi ed ottenendo un risparmio di
>>>>>> circa 2,3 milioni di euro.[4]
>>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
>>>>>> dell'impianto:[23]
>>>>>>
>>>>>> Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Posti a sedere
>>>>>> Caratteristiche tecniche
>>>>>> Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
>>>>>> Posteggi: 4.000 posti auto
>>>>>> Superficie totale: 355.000 m²
>>>>>> Superficie interna allo stadio: 45.000 m² Superficie stadio: 90.000
>>>>>> m² Aree dedicate ai servizi: 150.000 m² Aree commerciali: 34.000 m²
>>>>>> Aree verdi e piazze: 30.000 m²
>>>>>> Persone impiegate nella costruzione: 450 Acciaio utilizzato: 6.000 t
>>>>>> Skybox: 64
>>>>>> Pitch view studio: 2
>>>>>> Posti stampa: 275
>>>>>> Bar: 21
>>>>>> Aree ristorazione: 8
>>>>>> Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
>>>>>> Spogliatoi: 3
>>>>>>
>>>>>> Distanza dagli spalti al campo di gioco Tribuna Ovest: 7,5 m (dalla
>>>>>> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Tribuna 100: 7,5 m (dalla prima
>>>>>> fila), 33,80 m (dall'ultima fila) Tribuna media: 33,80 m (dalla
>>>>>> prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Curve: 7,5 m (dalla prima
>>>>>> fila), 50 m (dall'ultima fila)
>>>>>>
>>>>>> Cronoprogramma dei lavori [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
>>>>>> stadio:[23]
>>>>>> Cronologia
>>>>>> dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano Regolatore
>>>>>> Generale.
>>>>>> luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la
>>>>>> proprietà del Delle Alpi.
>>>>>> dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano Regolatore
>>>>>> Generale.
>>>>>> aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
>>>>>> Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006. febbraio 2008:
>>>>>> Approvazione del progetto da parte del consiglio di amministrazione
>>>>>> della Juventus.
>>>>>> settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
>>>>>> novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione. dicembre
>>>>>> 2008-aprile 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione del
>>>>>> nuovo stadio. febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di
>>>>>> Intervento. maggio 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire.
>>>>>> luglio 2009: Inizio dei lavori di costruzione. novembre 2009: Parco
>>>>>> commerciale – Permesso di costruire. aprile 2010: Museo Juventus –
>>>>>> Permesso di costruire. maggio 2010: Approvazione del Piano per le
>>>>>> Opere di Urbanizzazione. luglio 2010: Ingresso Ovest – Permesso di
>>>>>> costruire agosto 2011: Fine dei lavori e collaudo. 8 settembre 2011:
>>>>>> inaugurazione e amichevole con il Notts County. 11 settembre 2011:
>>>>>> prima partita ufficiale contro il Parma.
>>>>>>
>>>>>> La scelta del nome [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene
>>>>>> per molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si è
>>>>>> aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
>>>>>> all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
>>>>>> diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro nome
>>>>>> all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il proprio
>>>>>> nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello sponsor
>>>>>> tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica (per via
>>>>>> del legame tra il club e la FIAT).
>>>>>> Aree e servizi [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Il museo [modifica]
>>>>>> All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della Juventus",
>>>>>> che una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più
>>>>>> importanti del mondo. Il museo avrà diverse sale in cui verranno
>>>>>> esposti, tra altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei
>>>>>> giocatori più importanti della storia della società torinese, aree
>>>>>> interattive e ricche di foto storiche.[25] Il 29 maggio 2010, in
>>>>>> occasione del 25º anniversario della strage dell'Heysel, il
>>>>>> presidente della Juventus Andrea Agnelli ha annunciato che uno
>>>>>> spazio nello stadio verrà dedicato alla memoria delle vittime di
>>>>>> quella strage.[26] Walk of Fame [modifica]
>>>>>> Nei pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
>>>>>> cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
>>>>>> saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27] Quelli
>>>>>> elencati di seguito sono i giocatori che hanno militato nella
>>>>>> Juventus – o che vi militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri
>>>>>> dei fan club riconosciuti dalla società bianconera e del programma
>>>>>> Juventus Membership sulla base statistica (presenze e reti segnate)
>>>>>> e del palmarès durante il periodo di militanza nella società
>>>>>> torinese (sia a livello di club che delle nazionali).[28] Calciatore
>>>>>> Ruolo Stagioni al club Presenze Reti Altri
>>>>>> Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
>>>>>> Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115 Romeo Benetti M 1968-1969
>>>>>> e 1976-1979 159 23 Roberto Bettega AS/SP 1970-1983 481 178 Carlo
>>>>>> Bigatto I TD 1913-1915 e 1920-1931 233 1 Giampiero Boniperti
>>>>>> CA/T/R 1946-1961 462 182 Felice Borel II CA 1932-1941 e 1942-1946
>>>>>> 307 161 Sergio Brio DC 1978-1990 378 24
>>>>>> Gianluigi Buffon P 2001-presente 366 0 Antonio Cabrini TS/DC
>>>>>> 1976-1989 440 53 Umberto Caligaris TS 1928-1935 198 0
>>>>>> Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
>>>>>> Fabio Capello R 1970-1976 239 41
>>>>>> Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72 John Charles CA
>>>>>> 1957-1962 178 105
>>>>>> Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
>>>>>> Antonio Conte M 1991-2004 419 44
>>>>>> Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
>>>>>> Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
>>>>>> Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285 Luis del Sol M/MZ
>>>>>> 1962-1970 294 29
>>>>>> Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
>>>>>> Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
>>>>>> Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
>>>>>> Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
>>>>>> Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
>>>>>> John Hansen AS 1948-1954 187 124
>>>>>> Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
>>>>>> Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
>>>>>> Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
>>>>>> Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
>>>>>> Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
>>>>>> Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
>>>>>> Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
>>>>>> Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15 Fabrizio Ravanelli AD
>>>>>> 1992-1996 160 68 Virginio Rosetta TD 1923-1936 315 16 Paolo Rossi
>>>>>> CA 1973-1975 e 1981-1985 138 34 Sandro Salvadore L 1962-1974 450
>>>>>> 17 Gaetano Scirea L 1974-1988 552 32
>>>>>> Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
>>>>>> Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
>>>>>> Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14 Stefano Tacconi P
>>>>>> 1983-1992 337 0
>>>>>> Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
>>>>>> Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
>>>>>> David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
>>>>>> Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
>>>>>> Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
>>>>>> Dino Zoff P 1972-1983 476 0
>>>>>> Codici:
>>>>>> P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD:
>>>>>> Terzino destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
>>>>>> Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra,
>>>>>> AS: Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista,
>>>>>> CA: Centravanti, SP: Seconda punta.
>>>>>> Legenda:
>>>>>> Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la
>>>>>> loro
>>>>>> militanza nella Juventus.
>>>>>> Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la
>>>>>> loro
>>>>>> militanza nella Juventus.
>>>>>> Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
>>>>>> calcio durante la loro militanza nella Juventus.
>>>>>> Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza
>>>>>> nella
>>>>>> Juventus.
>>>>>> Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro
>>>>>> militanza
>>>>>> nella Juventus.
>>>>>> * N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar
>>>>>> Davids al posto di Zbigniew Boniek.[29] L'area commerciale
>>>>>> [modifica]
>>>>>> Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
>>>>>> dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
>>>>>> denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in campo),
>>>>>> progettato dallo Studio Rolla di Torino con la partecipazione di
>>>>>> Giugiaro Design, con una superficie di vendita pari a 19.500 m2,
>>>>>> suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un
>>>>>> ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2 accompagnato da
>>>>>> una galleria commerciale con 60 negozi. A fianco avrà gli altri due
>>>>>> edifici, uno dei quali sarà dedicato ad una catena di fai-da-te,
>>>>>> mentre l'altro ospiterà un'area ristorazione ed una catena hi-fi.
>>>>>> Sono previsti 2.000 posti auto, di cui 800 interrati. La costruzione
>>>>>> del centro commerciale è stata aggiudicata al raggruppamento
>>>>>> CMB-UNIECO, mentre la direzione dei lavori è seguita dallo studio di
>>>>>> ingegneria bolognese Tecnicoop. La futura sede societaria [modifica]
>>>>>> L'11 giugno 2010 la Juventus ha acquisito per un milione di euro dal
>>>>>> Comune di Torino il diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m²
>>>>>> dell'area Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di
>>>>>> dieci anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno
>>>>>> 60 milioni di euro.[30]
>>>>>> Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
>>>>>> socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa,
>>>>>> che il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una Juventus
>>>>>> Soccer School (la scuola di calcio della società bianconera) e
>>>>>> impianti che potranno avere anche un utilizzo pubblico.[30]
>>>>>> Affluenza media in Serie A [modifica]
>>>>>>
>>>>>> 2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
>>>>>> Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
>>>>>> I primati [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico
>>>>>> italiano privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le
>>>>>> panchine sono inserite nelle tribune ed il primo per estensione
>>>>>> complessiva nel Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio
>>>>>> eco-compatibile del mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della
>>>>>> demolizione del vecchio impianto è stato separato per tipologia,
>>>>>> riciclato totalmente e riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere
>>>>>> con un risparmio globale di circa 2,3 milioni di euro.[22][5]
>>>>>
>>>>> Lo stadio è una struttura architettonica in cui si svolgono
>>>>> manifestazioni sportive, dotata di spazi per ospitare gli spettatori
>>>>> e altri servizi. Negli sport all'aperto, lo stadio indica la zona
>>>>> delle tribune che ospitano gli spettatori.
>>>>> Indice [nascondi]
>>>>> 1 Lo stadio antico
>>>>> 2 Lo stadio moderno
>>>>> 3 Voci correlate
>>>>> 4 Altri progetti
>>>>> 5 Collegamenti esterni
>>>>> Lo stadio antico [modifica]
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> L'FNB Stadium, dove si sono disputate le ultime fasi del Campionato
>>>>> mondiale di calcio 2010
>>>>> Il termine trae origine dal greco stadion, che era un'unità di misura
>>>>> corrispondente a circa 200 metri.
>>>>> Il più antico stadio conosciuto è quello di Olimpia, nel Peloponneso
>>>>> occidentale in Grecia, dove furono condotti i Giochi olimpici
>>>>> dell'antichità fin dall'anno 776 a.C. Inizialmente i Giochi
>>>>> consistevano in un singolo evento, una gara di corsa attraverso la
>>>>> lunghezza dello stadio.
>>>>> La pratica di standardizzare le piste da corsa ad una lunghezza di
>>>>> 180-200 metri fu seguita poi dai Romani. La capacità umana di
>>>>> sostenere la massima velocità è ritenuta diminuire dopo circa 200
>>>>> metri di sforzo, un fatto che può essere osservato anche nelle gare
>>>>> atletiche moderne. I resti degli stadi greci e romani sono stati
>>>>> rinvenuti in numerose città antiche, e tra i più famosi di essi vi
>>>>> sono lo Stadio Panatenaico di Atene, in cui si svolsero i primi
>>>>> Giochi Olimpici dell'epoca moderna nel 1896, e lo Stadio di Domiziano
>>>>> a Roma. Lo stadio moderno [modifica]
>>>>>
>>>>> Per approfondire, vedi la voce Impianti sportivi.
>>>>>
>>>>>
>>>>> Stadio olimpico a Roma
>>>>> Esistono attualmente diversi tipi di stadio, in funzione delle
>>>>> specialità sportive. Uno stadio per il calcio, per il tennis o per il
>>>>> rugby è formato da tribune che circondano il campo di gioco. Tra le
>>>>> tribune e il campo può esservi una pista di atletica e altri spazi
>>>>> destinati allo svolgersi di attività sportive. In questo caso lo
>>>>> stadio può ospitare manifestazioni di atletica. Analogamente negli
>>>>> sport invernali che si svolgono generalmente al coperto e su pista di
>>>>> ghiaccio, come l'hockey su ghiaccio, il pattinaggio o il curling, lo
>>>>> stadio è composto da tribune che circondano la pista. Lo stadio più
>>>>> grande del mondo è il Rungrado May Day Stadium a Pyongyang (Corea del
>>>>> Nord) che ha una capienza di 150.000 posti a sedere e copre una
>>>>> superficie di 207.000 m², mentre lo stadio più grade d'Italia è lo
>>>>> stadio Giuseppe Meazza di Milano, inaugurato nel 1926 che ha una
>>>>> capienza di 82.955 posti a sedere.
>>>>
>>>> Le natiche costituiscono la parte superiore della coscia e quella
>>>> inferiore del tronco dei primati.
>>>> La parola "natiche", anche dette glutei o chiappe o culo (volgare
>>>> derivante dal latino culus) o fondoschiena o sedere o posteriore o di
>>>> dietro o deretano, identificano una rotondità adiposa sovrastante il
>>>> muscolo grande gluteo, che ricopre l'intera regione glutea, costituita
>>>> dai piani ossei dell'anca e dell'ischio. Il margine superiore è
>>>> individuato dalla cresta iliaca e quello inferiore è dal solco
>>>> orizzontale del gluteo. Le natiche sono separate dal solco
>>>> intergluteo, in cui è situato l'ano. I glutei permettono ai primati di
>>>> sedersi senza il bisogno di poggiare il proprio peso sugli arti, come
>>>> fanno gli altri mammiferi. Indice [nascondi]
>>>> 1 Connotazioni
>>>> 2 Sinonimi nel romanesco del Belli
>>>> 3 Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo) 4 Altri progetti
>>>> Connotazioni
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Natiche femminili
>>>>
>>>>
>>>> Natiche maschili
>>>> Le natiche in quanto segnale sessuale sono considerate attraenti da
>>>> molte culture, e valutate esteticamente in vario modo. Fin dalla
>>>> preistoria si possiedono raffigurazioni di donne dai caratteri
>>>> sessuali (in particolare le natiche) esageratamente accentuati (le
>>>> "Veneri del Neolitico"). Nell'antichità classica spesso
>>>> Venere/Afrodite è raffigurata come "callipigia" (cioè "dalle belle
>>>> natiche", dal greco kalós e pygé). Le natiche della donna, vista di
>>>> spalle, sono iscrivibili in un cerchio. Quelle dell'uomo sono
>>>> approssimativamente iscrivibili in un quadrato (confronta immagini a
>>>> lato). Le natiche, normalmente coperte nella maggior parte delle
>>>> culture, possono essere esposte come segno di protesta, per
>>>> provocazione o per semplice divertimento. Scoprire le natiche di
>>>> qualcuno all'improvviso può essere fonte di umiliazione (da questo
>>>> deriva la locuzione "prendere per il culo" come sinonimo di "prendere
>>>> in giro, dileggiare").
>>>> Molti comici, scrittori e artisti trovano in tutto questo una fonte di
>>>> umorismo e divertimento.
>>>> È molto comune l'uso delle natiche come metonimia per l'intera
>>>> persona, spesso con connotazioni negative. Ad esempio una persona può
>>>> dire "muovi il culo" come esortazione per la fretta o urgenza.
>>>> Espresso come una funzione punitiva, una punizione o un attacco
>>>> diventa "prendere a calci in culo". Una connotazione positiva è
>>>> presente nella popolare espressione "avere culo", dove le natiche
>>>> simboleggiano la fortuna. Sinonimi nel romanesco del Belli
>>>>
>>>> Così come per gli organi sessuali maschili (comprendente pene e
>>>> testicoli) e femminili, Giuseppe Gioachino Belli volle dedicare un suo
>>>> ironico sonetto ai sinonimi del termine "natiche" adottati comunemente
>>>> dal popolino romano (o supposti tali). (IT) (ROM) « Pijjate e ccapate
>>>>
>>>> Pe nnun dí cculo, ppòi dí cchiappe, ano, preterito, furello,
>>>> chitarrino, patume, conveggnenze, signorino, 1
>>>> mela, soffietto, e Rrocca-Canterano.2
>>>>
>>>> Di’ ttafanario, culeggio-romano,3
>>>> Piazza-culonna,4 Culiseo,5 cuscino,
>>>> la porta der cortile, er perzichino,
>>>> bbommè,6 ffrullo, frullone e dderetano.
>>>>
>>>> Faccia de dietro, porton de trapasso, er cularcio,7 li cuarti, er
>>>> fiocco, er tonno, e ll’orgheno, e ’r trommone,8 e ’r contrabbasso.
>>>>
>>>> E cc’è cchi lluna-piena l’ha cchiamato, nacch’e ppacche, sedere,
>>>> mappamonno,
>>>>
>>>> cocommero, sescesso, e vviscinato.9 » (IT) « Prendete e capàte
>>>>
>>>> Per non dire culo, puoi dire chiappe, ano, preterito, furello,
>>>> chitarrino,
>>>> patume, convenienze, signorino,
>>>> mela, soffietto, e Rocca-Canterano.
>>>>
>>>> Di’ tafanario, culeggio-romano,
>>>> Piazza Culonna, Culiseo, cuscino,
>>>> la porta del cortile, il perzichino,
>>>> bombè, frullo, frullone e deretano.
>>>>
>>>> Faccia di dietro, porton di trapasso, il cularcio, i quarti, il
>>>> fiocco, il tondo, e l’organo, e il trombone, e il contrabbasso.
>>>>
>>>> E c’è chi l’ha chiamato luna piena, nacch’e ppacche, sedere,
>>>> mappamondo,
>>>>
>>>> cocomero, secesso, e vicinato. »
>>>> (Giuseppe Gioachino Belli, sonetto n. 614, Pijjate e ccapate, datato
>>>> 15 dicembre 1832)
>>>> Note dell'autore. 1. Nome prediletto dalle monache. 2. Paese dello
>>>> Stato romano; equivoco di monticello, da càntero. 3. Collegio romano.
>>>> 4. Piazza Colonna. 5. Colosseo, detto veramente da’ plebei di Roma er
>>>> Culliseo. 6. Bombé. 7. Specie di taglio di bestia grossa presso l’ano.
>>>> 8. Trombone. 9. Allorché un ano sia enorme, dicesi: «Pare un
>>>> vicinato». Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo)
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Le natiche de La Giumenta al Museo di San Martino (Napoli) Si possono
>>>> trovare riferimenti senza fine, anche durante i giorni del Codice Hays
>>>> (vedi). Secondo le regole istituite dal codice le natiche non potevano
>>>> essere esposte se non in un contesto non sessuale, come la sculacciata
>>>> di un bambino o in situazioni umoristiche. Già nel 1939 nel film Il
>>>> mago di Oz (The Wizard of Oz) lo zio Henry tiene il cancello aperto
>>>> per Miss Gulch e al momento giusto lo lascia andare in modo tale che
>>>> sculacci l'antipatica signora proprio sulle natiche... il tutto
>>>> enfatizzato da una sottolineatura ("thunk") della colonna sonora. C'è
>>>> una scena anche nel film del 1942 Ribalta di gloria (Yankee Doodle
>>>> Dandy) in cui il padre di Cohan vuole punire suo figlio che aveva
>>>> disobbedito. Egli non può picchiarlo sulle parti che potrebbe mostrare
>>>> o dove i segni sarebbero evidenti durante gli spettacoli di vaudeville
>>>> della famiglia. Il padre, frustrato, alla fine esclama: "C'è una parte
>>>> senza talenti!". Fa piegare il giovane George sopra le sue ginocchia e
>>>> inizia a sculacciarlo, con la farina (rimasta da una prodezza mostrata
>>>> precedentemente) che volando enfatizza l'impatto dei colpi. In
>>>> Inghilterra, negli anni trenta, prese a circolare un foglio
>>>> goliardico, che però ebbe grande successo di popolarità, le cui
>>>> tematiche vertevano su una fantasiosa propaganda in stile politico
>>>> delle natiche; poiché si trattava di una risposta satirica nei
>>>> confronti del Fronte Popolare francese, che si era espresso
>>>> negativamente nei confronti della Corona e del quale si temeva che
>>>> potesse riscuotere simpatie nel Regno Unito, fu intitolato ispirandosi
>>>> proprio al partito, che in inglese si chiamava "The Popular Front",
>>>> opponendogli sapidamente "The Popular Behind". La comica Ado Annie nel
>>>> film musicale del 1955 Oklahoma! si ritrova vittima di attenzioni non
>>>> volute almeno due volte. La prima volta ella menziona qualcosa circa
>>>> il paragone con un gatto persiano, visto che entrambi "hanno code
>>>> morbide e rotonde". Poi, durante la canzone The Farmer and the Cowman
>>>> fa un commento divertente e Aunt Eller le sculaccia il sedere.
>>>> Il film horror del 1956 Il giglio nero (The Bad Seed) ha un finale
>>>> piuttosto sciocco nel quale la madre sculaccia quel birbante del
>>>> figlio per aver ucciso numerose persone durante lo svolgimento del
>>>> film. Nel film I due colonnelli 1962, Totò pronuncia la prima
>>>> parolaccia del cinema italiano (ed unica mai proferita da lui) dando
>>>> un infervorato consiglio all'ufficiale tedesco che insisteva nel
>>>> fargli notare di avere pieni poteri: "Badate, colonnello, io ho carta
>>>> bianca!" "E ci si pulisca il culo!!"
>>>> Nel 1966 Yoko Ono diresse un film sperimentale di circa 90 minuti, No.
>>>> 4, conosciuto anche con il titolo di Bottoms (sedere), che consiste in
>>>> nient'altro che nella misurazione di natiche umane, in movimento
>>>> mentre le persone camminano o su una piattaforma girevole. Nel 1971,
>>>> nell'avventura di James Bond Agente 007 - Una cascata di diamanti
>>>> (Diamonds are Forever), Jill St. John ha un trasmettitore non molto
>>>> sottile nascosto nella parte inferiore del suo bikini. Il furfante
>>>> Charles Gray nota l'oggetto e dice: «Stiamo mostrando più "guance" del
>>>> solito, vero, Miss Case?»; è da notare che il termine inglese "cheeks"
>>>> indica sia le guance che le natiche. Nel film del 1977 Il bandito e la
>>>> madama (Smokey and the Bandit), Frog (Sally Field) dice a Bandit (Burt
>>>> Reynolds) che un precedente fidanzato l'ha lasciata perché: "Le mie
>>>> guance sono troppo grosse". Dopo una pausa significativa, lei si dà un
>>>> pizzicotto sulla faccia e dice: "Queste guance!" Intorno agli anni
>>>> settanta la televisione stava iniziando ad essere più liberale. Ci fu
>>>> un episodio del The Bob Newhart Show in cui si venne a sapere che la
>>>> segretaria di Bob, Carol, si era fatta un tatuaggio sul didietro, che
>>>> ora stava di cercando di togliere. Bob sembrò esserne divertito e
>>>> commentò con un sorrisetto: "Fai bene, non è bello essere presi per il
>>>> culo"
>>>> In un episodio di Giorno per giorno, Annie (Bonnie Franklin) parlava
>>>> con sé stessa allo specchio dicendo tra i singhiozzi: "La bambinaia
>>>> Annie con il sedere grande e grosso!" In un talk show notturno Lee
>>>> Marvin sostenne di aver ricevuto un Purple Heart durante la Seconda
>>>> guerra mondiale e gli ospiti fecero l'errore di chiedergli dove fosse
>>>> stato colpito: "Nel culo!" rispose prontamente. Nel 1994 nel film
>>>> Forrest Gump il personaggio principale aveva appena ricevuto una
>>>> medaglia dal presidente Lyndon Johnson che fece l'errore di chiedere a
>>>> Forrest dove fosse stato colpito: "Nel culo, Sir!". Egli allora si
>>>> girò e si tirò giù i pantaloni per mostrare esattamente dove si
>>>> trovasse la sua ferita.
>>>> Il magazine Rolling Stone considerava gli anni novanta come "la decade
>>>> del culo" a causa di numerose canzoni, soprattutto hip hop e R'n'B,
>>>> dove veniva esaltata questa parte anatomica. Nell'ultima parte del XX
>>>> secolo questa parte del corpo è realmente "uscita allo scoperto" ed è
>>>> diventata un topos della cultura popolare.
>>>
>>> Il sesso anale (in alcuni casi chiamato anche sodomia, in riferimento
>>> al racconto biblico della distruzione di Sodoma) è una particolare
>>> pratica sessuale che consiste nell'inserzione nell'ano e nel retto, del
>>> pene o di altre parti anatomiche o di oggetti.
>>> Indice [nascondi]
>>> 1 Descrizione
>>> 2 Rischi e precauzioni
>>> 3 Altre forme di sessualità anale
>>> 4 Note
>>> 5 Voci correlate
>>> 6 Altri progetti
>>> Descrizione [modifica]
>>>
>>> La presenza nella regione peri anale, nel canale anale e nel retto di
>>> terminazioni nervose sensoriali, ha portato nel tempo a considerare
>>> erogena questa zona del corpo umano. La sensazione di piacevolezza
>>> percepita verso uno stimolo esterno in questa zona, varia da una
>>> persona all'altra e può risultare piacevole sia per chi penetra sia per
>>> chi viene penetrato. Nei maschi, può essere ulteriore fonte di piacere
>>> la stimolazione della prostata durante la penetrazione. Spesso la
>>> donna, nel ruolo di soggetto passivo, associa alla penetrazione anale
>>> la masturbazione clitoridea e/o vaginale, la quale, oltre ad
>>> incrementare la sensazione di piacere, contribuisce a rilassare la
>>> muscolatura anale, agevolando la penetrazione. Alcuni maschi la
>>> preferiscono rispetto alla vaginale, la forte stretta sul pene del
>>> muscolo dello sfintere può offrire una sensazione di maggior piacere,
>>> solitamente i "partner" tendono a raggiungere l'orgasmo
>>> contemporaneamente, così che quello attivo possa godere delle ripetute
>>> contrazioni anali del passivo. D'altra parte, specialmente per il
>>> soggetto passivo della penetrazione e in particolare le prime volte in
>>> cui lo si pratica, la penetrazione può risultare molto dolorosa e
>>> addirittura provocare lesioni all'ano. Generalmente il soddisfacimento
>>> che deriva da questo tipo di rapporto non è solo conseguenza di
>>> sensazioni fisiche ma anche del piacere psicologico di infrangere un
>>> tabù, spesso riconducibile all'educazione religiosa o di tipo
>>> repressivo e sessuofobico, la quale, in genere, considera tale pratica
>>> sessuale una perversione contro natura collegata con entità maligne,
>>> pertanto vietata. Il sesso anale è ancora un tabù in alcune culture ed
>>> è illegale sotto alcune giurisdizioni. Rischi e precauzioni [modifica]
>>>
>>>
>>>
>>> Sesso anale in una rappresentazione grafica
>>>
>>>
>>> Sesso anale dal Fanny Hill di Édouard-Henri Avril. Il rapporto anale
>>> praticato senza precauzioni, ovvero senza profilattico, espone ad un
>>> alto rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (come
>>> l'AIDS o la sifilide). Alcuni patologi hanno inoltre ritenuto opportuno
>>> definire una sintomatologia nota come bowel syndrome o sindrome
>>> viscerale, collegata con questa pratica sessuale, che ingloba varie
>>> patologie come condilomatosi genitale, emorroidi, proctite infettiva
>>> batterico-micotica, fistole anali, ascessi rettali, ragadi anali
>>> croniche, amebiasi, gonorrea, sifilide, ulcere anali e linfogranuloma
>>> venereo di Nicholas - Favre e congestione prostatica[1] [2].
>>> Ad esempio il rischio di contrarre il virus HIV in un rapporto anale è
>>> valutato dallo 0.01% allo 0.185% nel caso di rapporto anale insertivo,
>>> e dallo 0.5% al 3% nel caso di rapporto anale ricettivo, che è un
>>> rischio molto più alto rispetto a rapporti vaginali[3]. L'ano, non
>>> essendo biologicamente destinato alla penetrazione, non è in grado di
>>> lubrificarsi autonomamente come avviene nella vagina, e dunque
>>> generalmente, per chi pratica il sesso anale diviene indispensabile,
>>> prima della penetrazione, prestare molta attenzione alla lubrificazione
>>> della zona interessata, in genere ricorrendo a lubrificanti specifici,
>>> quali gel a base d'acqua (lo stesso usato per visite ginecologiche o
>>> per lubrificazione vaginale) reperibili in farmacia o nei sexy-shop. È
>>> meno frequente, allo scopo, l'uso di pomate a base di vaselina, oli
>>> cosmetici o alimentari, burro alimentare; sebbene questi prodotti
>>> appaiano sul momento efficaci, rispetto al gel, alla lunga sono
>>> sconsigliabili perché possono determinare, con un'elevata frequenza, la
>>> rottura del profilattico ed essere fonte di irritazioni e reazioni
>>> allergiche.
>>> Occorre altresì consigliare, soprattutto ai neofiti che vogliono
>>> iniziare questa pratica, un approccio graduale; non sono rari i casi in
>>> cui il soggetto passivo, nonostante sia disposto a sottoporsi al
>>> rapporto, dopo i primi tentativi non riusciti, si convinca di non
>>> essere in grado, per conformazione fisica o per soglia di resistenza al
>>> dolore, di sostenere la penetrazione del partner. Il muscolo anale è
>>> dotato di elevata elasticità ma richiede una preparazione graduale e
>>> progressiva, in alcuni casi protratta anche per giorni o settimane. Il
>>> partner, con l'ausilio di un buon lubrificante, dovrebbe iniziare con
>>> l'uso delle dita, a massaggiare delicatamente l'ano internamente con
>>> moto rotatorio e lento, prima un dito, poi due e così via, sempre
>>> adeguando i propri movimenti sulle sensazioni percepite dal partner. In
>>> questo modo, dilatandolo in modo graduale e progressivo, si predispone
>>> il muscolo anale a rilassarsi completamente in previsione della
>>> penetrazione; un valido ed ulteriore ausilio tecnico può essere
>>> costituito dai butt-plug. Taluni, proprio per ridurre gli effetti
>>> dolorosi della forte stretta sul pene, fanno ricorso a profilattici
>>> ritardanti presenti in commercio sulla cui superficie interna è
>>> presente una blanda soluzione anestetica generalmente a base di
>>> lidocaina.
>>> La pratica del sesso anale non comporta, in teoria, il rischio di
>>> gravidanze; tuttavia, in pratica, perdite di sperma dall'ano possono
>>> raggiungere la vagina e causare la fecondazione.[4] Viene quindi
>>> consigliato comunque di usare il preservativo, anche perché il suo uso
>>> riduce drasticamente il rischio di contagio da malattie veneree, e
>>> perché è psicologicamente rassicurante dal punto di vista meramente
>>> igienico. Un comportamento rude e brusco, insufficiente lubrificazione,
>>> o l'uso di oggetti non adatti a questo uso, potrebbero causare
>>> lacerazioni alla muscolatura e/o alla mucosa rettale, con conseguenti
>>> lesioni che devono essere tempestivamente valutate da un medico. Queste
>>> lesioni aumentano di molto il rischio di contagio di diverse malattie.
>>> Si può escludere per questi comportamenti il rischio d'incontinenza,
>>> non sembrando esistere casi documentati procurati da sessualità anale.
>>> Uno studio dell American Journal of Gastenerology non ha individuato
>>> differenze significative nel livello di incontinenza (in un campione di
>>> 58 persone) fra individui omosessuali analmente ricettivi ed
>>> eterosessuali senza esperienze di sesso anale [5]. La questione è
>>> comunque controversa e restano necessarie ulteriori indagini prima di
>>> escludere tale complicanza.
>>> Un'altra fonte di rischio per contagio di malattie a trasmissione feco-
>>> orale è la pratica di sesso orale, successivo a quello anale. Altre
>>> forme di sessualità anale [modifica]
>>>
>>> Al sesso anale sono associate numerose ulteriori pratiche erotiche, tra
>>> le quali:
>>>
>>>
>>> Un "butt-plug"
>>> l'uso delle dita:
>>> l'uso di clisteri sia a fini igienici sia come gioco di ruolo
>>> nell'ambito sottomissione/umiliazione;
>>> l'uso di "butt-plug" (letteralmente: tappi anali) di varie grandezze e
>>> forme, si indossano sotto la biancheria intima per archi di tempo più o
>>> meno lunghi, anche durante il disbrigo dei lavori domestici o sul posto
>>> di lavoro; sono anche utilizzati per il "training anale", una tecnica
>>> per aumentare gradualmente l'elasticità del muscolo anale per rendere
>>> più agevole la penetrazione con il pene;
>>> il cosiddetto "fisting" cioè l'introduzione dell'intera mano nell'ano
>>> del ricevente. Tale pratica, tenuto conto della conformazione
>>> dell'anatomia umana in prossimità dell'intestino, può risultare
>>> pericolosa se praticata da persone con poca esperienza o senza
>>> l'ausilio di lubrificanti. Penetrazioni troppo violente possono
>>> produrre danni che vanno dalla lacerazione dell'aponevrosi perineale,
>>> con conseguente prolasso ano- rettale, fino alla perforazione del
>>> retto.
>>
>> Il retto è la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra
>> la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano. Indice
>> [nascondi]
>> 1 Patologia
>> 2 Voci correlate
>> 3 Altri progetti
>> 4 Collegamenti esterni
>> Patologia [modifica]
>>
>> La patologia del retto comprende:
>> neoplasie del retto, rappresentano il 5% di tutti i tumori
>> dell'intestino e sono quasi sempre gravi, a causa del ritardo con cui
>> vengono diagnosticate
>> infiammazione rettale, molte delle malattie infiammatorie del colon
>> colpiscono anche il retto (ad esempio la colite ulcerosa) prolasso del
>> retto
>> stenosi
>> lesioni traumatiche, alquanto rare, più comuni quelle all'ano emorroidi
>> presenza di corpi estranei nel retto. Occorre considerare, infine, anche
>> le malformazioni congenite nella costituzione del segmento intestinale.
>> Voci correlate [modifica]
>>
>> Rettocele
>> Rettomanometria
>> Rettorragia
>> Rettoscopia
>> Rettosigmoidoscopia
>> Rettosigmoscopio
>> Rettovescicale
>
> In patologia, un tumore (dal latino tumor, «rigonfiamento») o neoplasia
> (dal greco néos, «nuovo», e plásis, «formazione») è, nella definizione
> dell'oncologo R.A. Willis, «una massa abnormale di tessuto che cresce in
> eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in
> questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il
> processo»[1], definizione accettata a livello internazionale[2].
> La crescita incontrollata e scoordinata, a scapito dell'omeostasi
> tissutale, di un gruppo di cellule è determinata da alterazioni del loro
> proprio patrimonio genetico, ed è alla base di una vasta classe di
> malattie, classificate per diverse caratteristiche, ma principalmente in
> tre modi:
> secondo il tipo istologico originario delle cellule proliferanti,
> principalmente in tumori epiteliali, mesenchimali, delle cellule del
> sangue o del tessuto nervoso;
> secondo l'aggressività e il decorso clinico previsto, in tumori benigni
> (non cancerosi) e tumori maligni (cancerosi, o cancro);
> secondo la stadiazione tumorale, o Classificazione TNM, per quanto
> riguarda i tumori maligni.
> Indice [nascondi]
> 1 Incidenza e mortalità
> 2 Classificazione
> 3 Descrizione
> 4 Caratteristiche
> 5 Terapie
> 6 Comportamento biologico: benignità e malignità
> 6.1 Diagnosi
> 6.2 Caratteristiche
> 7 Epidemiologia dei tumori
> 8 Note
> 9 Voci correlate
> 10 Altri progetti
> 11 Collegamenti esterni
> Incidenza e mortalità [modifica]
>
> I tumori maligni degli epitelî, detti carcinomi, sono la categoria più
> frequente di cancro. La classe neoplasie[3], da definizione ICD-10,
> costituisce una delle principali cause di morte nei Paesi sviluppati. In
> Italia, per esempio, nel 2007[4] sono morte 572.881 persone: 224.311 per
> cause riconducibili al sistema cardiovascolare, e 171.625 a causa di
> tumori (in massima parte maligni); in quest'ultimo gruppo, le patologie
> più diffuse sono stati i tumori maligni del sistema respiratorio
> (soprattutto carcinoma del polmone; 34.610 morti), il carcinoma del colon-
> retto (18.349), della mammella (12.050), dello stomaco (10.522), oltre ai
> tumori maligni (generalmente non epiteliali) del sistema immunitario
> (13.880 morti).
> Classificazione [modifica]
>
> La nomenclatura dei tumori si fonda generalmente sulla morfologia
> microscopica (con una nomenclatura indicata da organizzazioni
> internazionali come il WHO, intimamente collegata all'istogenesi (tessuto
> di derivazione) e al comportamento biologico (benignità o malignità)
> delle neoplasie; applicato correttamente la nomenclatura, è possibile
> applicare un sistema di codifica. Un esempio di sistema di codifica delle
> malattie, tumori compresi, è lo SNOMED.
> Esemplari sono, invece, la classificazione per organo di insorgenza e la
> classificazione per estensione della malattia; l'estensione della maggior
> parte dei tumori maligni nell'organismo (lo stadio) viene classificata,
> in genere, attraverso il metodo TNM proposto e tenuto aggiornato dalla
> UICC
> Nomenclatura dei principali tumori[5]
> Tessuto di origine Tumori benigni Tumori maligni
> Tessuti mesenchimali non linfo-emopoietici Sarcoma
> Tessuto connettivo Fibroma Fibrosarcoma
> Tessuto adiposo Lipoma Liposarcoma
> Tessuto cartilagineo Condroma Condrosarcoma
> Tessuto osseo Osteoma Osteosarcoma
> Muscolo liscio Leiomioma Leiomiosarcoma
> Muscolo striato Rabdomioma Rabdomiosarcoma
> Endotelio Emangioma Angiosarcoma
> Linfendotelio Linfangioma Linfangiosarcoma
> Sinovia — Sarcoma sinoviale
> Mesotelio — Mesotelioma
> Meningi Meningioma Meningioma invasivo
> Tessuti mesenchimali linfo-emopoietici
> Linea ematopoietica linfoide — Leucemia linfoide
> Linfoma
> Mieloma
> Linea ematopoietica mieloide — Leucemia mieloide
> Epitelî Carcinoma
> Epitelî di rivestimento Papilloma Carcinoma
> Epitelî ghiandolari Adenoma Adenocarcinoma
> Epitelio della placenta Mola idatiforme Coriocarcinoma
> Cellule germinali del testicolo — Seminoma
> Tessuti nervosi
> Glia Glioma Glioblastoma
> Neuroni Neurocitoma Neuroblastoma
> Melanociti Nevo melanocitico Melanoma
> Cellule totipotenti (nelle gonadi o in residui embrionali) Teratoma
> maturo, cisti dermoide Teratoma immaturo, teratocarcinoma
> Descrizione [modifica]
>
> Affinché una cellula diventi tumorale, deve accumulare una serie di danni
> al suo sistema di controllo della riproduzione. Infatti il cancro è una
> malattia genetica delle cellule somatiche. Tutte le cellule cancerose e
> precancerose presentano alterazioni, spesso molto estese, del loro
> assetto cromosomico (cariotipo): il numero di cromosomi presenti nel loro
> nucleo può essere alterato e i cromosomi stessi sono danneggiati,
> multipli o mancanti (aneuploidia): questa osservazione, fatta all'inizio
> del XX secolo da David von Hansemann e Theodor Boveri, fu la base della
> teoria dei tumori come "malattie cromosomiche" accettata in medicina fino
> alla scoperta della struttura del DNA a metà del secolo scorso e del
> meccanismo delle mutazioni genetiche.
> L'alterazione cromosomica delle cellule tumorali è talmente estesa da
> fornire la prova che in ogni caso di tumore tutte le cellule cancerose
> discendano da una unica cellula madre mutata (popolazione cellulare
> clonale): tutte infatti condividono la stessa esatta forma di danno
> genetico, tanto complessa da rendere altamente improbabile l'eventualità
> di due cellule madri diverse che hanno subito per caso la stessa serie di
> mutazioni.
> Alla base della patogenesi del tumore c'è la mutazione di determinati
> geni:
> i proto-oncogeni,
> i geni oncosoppressori,
> i geni coinvolti nella riparazione del DNA.
> Questi ultimi sono quelli che garantiscono la stabilità genetica perché
> se altri geni sono mutati per azione per esempio di agenti cancerogeni,
> questi riparano il DNA prima che vada incontro alla replicazione, prima
> cioè che queste mutazioni diventino stabili. Il casuale disordine
> genetico che caratterizza le cellule tumorali spiega l'estrema
> variabilità per aspetto, effetti, sintomi e prognosi delle molte forme di
> cancro note. Il grado di aneuploidia, cioè il numero e l'entità dei
> difetti cromosomici, viene impiegato nelle biopsie come misura del
> potenziale canceroso di eventuali cellule anomale riscontrate.
> Il cancro può colpire persone di ogni età, ma le persone anziane sono
> colpite con maggiore frequenza, perché i danni genetici tendono ad
> accumularsi con il tempo. Nei paesi sviluppati il cancro è una delle
> prime cause di morte. Le mutazioni necessarie che una data cellula deve
> accumulare per dare origine a un cancro sono i seguenti, e sono comuni a
> tutti i tipi di cancro:
> acquisizione dell'autonomia moltiplicativa per sopravvenuta incapacità a
> sottostare ai meccanismi regolatori della proliferazione cellulare;
> assenza di inibizione dipendente dalla densità (le cellule normali si
> moltiplicano fino a una definita densità cellulare, raggiunta la quale
> diventano quiescenti);
> ridotta capacità di adesione con altre cellule o componenti tissutali;
> assenza di matrice extracellulare (spesso digerita da proteasi) che
> favorisce l'invasione di tessuti normali adiacenti;
> angiogenesi: formazione di nuovi vasi sanguigni per fornire ossigeno e
> fattori nutritivi alle cellule tumorali;
> riduzione o perdita della capacità differenziativa;
> acquisizione della capacità di replicazione illimitata per effetto
> dell'espressione della telomerasi;
> riduzione o perdita della possibilità di andare incontro a morte
> cellulare programmata (apoptosi).
> perdita della cosiddetta inibizione da contatto.
> Oltre a queste possono verificarsi (e di solito si verificano) anche
> altre mutazioni, dipendenti dal particolare tipo di cellula originaria e
> dalla esatta sequenza dei danni genetici.
> Caratteristiche [modifica]
>
> I tumori, nonostante il meccanismo generale di origine sia unico, possono
> manifestare una gamma molto vasta di evoluzioni e sintomatologie. In
> tutti però è costante un aumento del numero di cellule cancerose, dovuto
> alla maggiore velocità di riproduzione cellulare, per cui un maggior
> numero di cellule tumorali si moltiplica ed un minor numero di esse
> muore, mentre quelle che sopravvivono continuano a moltiplicarsi. Di
> solito la crescita di un tumore segue una legge geometrica: è molto lenta
> all'inizio, ma accelera all'aumentare della massa del tumore. La
> dimensione critica di un tumore è di circa 1 centimetro cubico: raggiunta
> tale dimensione il tumore inizia a crescere molto velocemente e a dare
> luogo ai primi sintomi, e diventa rilevabile con visite mediche e analisi
> (marker tumorali presenti nel sangue); spesso però i sintomi iniziali
> vengono ignorati o sottovalutati.
>
>
> Carcinoma squamoso della laringe (ben differenziato).
> La neoplasia può avere origine benigna o maligna a seconda delle
> caratteristiche delle cellule neoplastiche. In particolare si chiama
> cancro quando ha caratteristiche infiltranti (cioè si infiltra negli
> organi adiacenti), aspetto morfologico molto dissimile dalla cellula di
> base e presenta la caratteristica di recidivare molto spesso dopo
> resezione chirurgica. Si definisce invece tumore quando ha
> caratteristiche non infiltranti ma espansive (provoca quindi dolore da
> compressione), aspetto morfologico non molto dissimile dalla cellula di
> base e presenta un basso tasso di recidiva dopo asportazione chirurgica.
> Il termine tumore, che letteralmente significa tumefazione, è stato
> coniato sulla base dell'aspetto macroscopico della maggior parte dei
> tumori che si presentano molto frequentemente, ma non sempre, con una
> massa rilevante sul sito anatomico di origine. Il termine neoplasia, che
> letteralmente significa nuova formazione, è sinonimo del precedente ma
> prende in considerazione, più che l'aspetto esteriore della massa, il
> contenuto cellulare della stessa che è costituito da cellule di "nuova
> formazione".
> Infine il termine cancro (granchio) è stato coniato sulla base
> dell'osservazione che le cellule neoplastiche nel corso della loro
> moltiplicazione formano propaggini che avvinghiano le cellule normali
> vicine e le distruggono, così come il crostaceo fa con le sue chele nei
> riguardi della preda.
> La branca della medicina che si occupa di studiare i tumori sotto
> l'aspetto eziopatogenetico, diagnostico e terapeutico è definita
> oncologia.
> Terapie [modifica]
>
> Il problema principale nella terapia dei tumori è che il sistema
> immunitario del paziente non distingue le cellule tumorali da quelle
> sane, e quindi non reagisce alla loro presenza, o nei casi in cui
> reagisce non lo fa con sufficiente energia. Inoltre poiché
> strutturalmente le cellule tumorali sono ancora, di massima, cellule
> umane, anche gli antibiotici e gli antivirali non hanno alcun effetto su
> di esse: non solo, ma qualunque farmaco studiato per agire contro cellule
> tumorali deve essere testato con estrema attenzione per verificare che
> non agisca anche sulle cellule normali dell'organismo. La grande velocità
> di riproduzione delle cellule cancerose le rende però molto più
> vulnerabili alle radiazioni rispetto ai tessuti sani: questa debolezza
> viene sfruttata per curare molti tipi di tumore solido con la
> radioterapia (bombardamento con raggi gamma) nel tentativo di uccidere
> più cellule maligne possibili.
> La chemioterapia invece sfrutta la sensibilità specifica dei singoli
> tumori a determinate sostanze, e per ogni paziente viene studiata una
> miscela personalizzata di più farmaci. Quasi sempre in questo "cocktail
> su misura" sono presenti uno o più inibitori della mitosi, come il
> tassolo e suoi derivati, per ostacolare la proliferazione cellulare: sono
> questi i responsabili della alopecia (perdita dei capelli e dei peli) che
> affligge i pazienti sottoposti a chemioterapia.
> L'efficacia delle terapie tradizionali risulta potenziata da applicazioni
> di ipertermia oncologica, una terapia riconosciuta dal sistema sanitario
> nazionale italiano (codificata nel prontuario terapeutico con il codice
> 9985.2 ), inserita nei livelli minimi assistenziali ma ancora poco
> presente nelle strutture ospedaliere italiane.
> La terapia del cancro ha, come obiettivo ideale, l'eliminazione
> dall'organismo di tutte le cellule tumorali. Quando questo obiettivo
> viene raggiunto, si ottiene la guarigione completa. Nonostante un grande
> sforzo di ricerca, tale obiettivo non viene raggiunto in molti casi; il
> ruolo delle cure mediche resta comunque importante anche nei casi in cui
> la guarigione completa non venga raggiunta, perfino nei casi in cui le
> cure consistono nella sola terapia palliativa, il cui importantissimo
> obiettivo è il sollievo di sintomi, in particolare del dolore, ed il
> miglioramento della qualità della vita del malato.
> In generale, la terapia del cancro - per quanto riguarda l'obiettivo di
> guarire l'organismo malato, di ridurre l'estensione della malattia
> ottenendo una regressione parziale, o di rallentarne la progressione - si
> basa sull'applicazione di una serie di tecniche diverse integrate fra di
> loro, con protocolli specifici per lo specifico tipo di cancro e per le
> caratteristiche del paziente, ferma restando la libertà di scelta del
> paziente fra i diversi approcci possibili e il suo consenso informato al
> protocollo proposto.
> Poiché il cancro colpisce più frequentemente la popolazione anziana, in
> molti casi la regressione parziale o anche il semplice rallentamento
> della progressione equivale, in sostanza, alla guarigione completa, in
> quanto libera il malato dai sintomi di malattia per tutto il suo periodo
> di vita residua.
> Le tecniche utilizzate sono:
> la chirurgia
> la radioterapia
> la chemioterapia
> l'ormonoterapia
> la immunoterapia
> l'ipertermia
> altre tecniche (termodistruzione con radiofrequenze; alcoolizzazione;
> crioterapia; embolizzazione e chemioembolizzazione), in genere
> appannaggio della radiologia interventistica.
> Comportamento biologico: benignità e malignità [modifica]
>
> I tumori si suddividono in:
> "benigni", sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro
> caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia
> moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto
> espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i tumori
> benigni che originano dall'epitelio ghiandolare (adenomi) sono spesso
> avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li
> delimitano nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un
> rapporto di contiguità.
> "maligni" o "cancro", sono invece costituiti da cellule che appaiono
> morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali.
> L'atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è
> il tumore, si manifesta con mancanza di uniformità nella forma e nelle
> dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari, in
> particolare del nucleo, che è frequentemente ipertromico ed in fase
> mitotica. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente
> infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a
> quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto col
> termine "invasività neoplastica".
> "borderline", in alcuni casi, i tumori presentano un comportamento
> intermedio fra la malignità e la benignità (tumori "borderline") o
> risultano inclassificabili (tumori a comportamento biologico incerto). In
> questi casi, generalmente la frequenza delle metastasi è molto bassa e il
> decorso è lento. Un esempio è il Tumore stromale gastrointestinale.
> Diagnosi [modifica]
> La natura dei tumori e la loro estensione nell'organismo (stadiazione)
> viene diagnosticata preliminarmente con l'esame clinico, integrato dai
> dati di laboratorio e dalle tecniche di diagnostica per immagini
> (ecografia, esami radiologici tradizionali o computerizzati (TAC),
> scintigrafia con radioisotopi, imaging a risonanza magnetica, PET); la
> conferma diagnostica della natura, del grado di malignità (grading) e
> dell'estensione dei tumori (staging) spetta ancora all'anatomia
> patologica ed in particolare all'esame istologico dei tessuti, sempre più
> spesso integrato da tecniche di smascheramento di antigeni (ad esempio,
> mediante le colorazioni immunoistochimiche) o di tecniche di biologia
> molecolare per lo studio degli acidi nucleici (genomica) o delle proteine
> (proteomica).
> Inoltre esiste una classificazione internazionale per descrivere il
> tumore, la TNM.
> Caratteristiche [modifica]
> Caratteristiche Tumori benigni Tumori maligni
> Struttura
> Il tessuto neoplastico:
> presenta cellule simili a quelle del tessuto di origine;
> conserva in gran parte le caratteristiche morfologiche e funzionali del
> tessuto di origine;
> è localizzato e facilmente individuabile.
> Il tessuto neoplastico:
> presenta cellule molto diverse da quelle del tessuto di origine;
> perde ogni caratteristica morfologica e funzionale del tessuto di origine;
> è distribuito e difficile da individuare.
> Crescita
> Espansiva: il tumore cresce lentamente, è ben delimitato e spesso
> contenuto in un feltro di fibre reticolari e collagene; si espande
> comprimendo i tessuti circostanti ma non si infiltra in essi.
> Infiltrativa/Espansiva: il tumore non ha confini netti, e oltre a
> crescere di volume si infiltra nei tessuti circostanti, invadendoli.
> Velocità di crescita Solitamente lenta. Solitamente veloce.
> Recidiva in loco (dopo intervento chirurgico) Raramente. Spesso.
> Metastasi a distanza No. Spesso.
> Danni all'organismo
> Il tumore provoca:
> ingombro;
> comprime i tessuti circostanti;
> la funzionalità dell'organo colpito viene incrementata (iperfunzione)
> nella maggior parte dei casi.
> Il tumore provoca:
> ingombro;
> Diffusione di metastasi attraverso il sangue o la linfa;
> infiltrazione di organi e tessuti vicini e loro progressiva distruzione.
> La funzionalità dell'organo viene a mancare (ipofunzione) nella maggior
> parte dei casi.
> cachessia neoplastica: grave debilitazione generale.
> Prognosi Normalmente fausta. Normalmente infausta.
> L'infiltrazione delle cellule neoplastiche non si arresta di fronte alla
> parete dei vasi linfatici, dei capillari e delle venule che possono
> essere invase, con la conseguenza che le cellule tumorali raggiungono i
> linfonodi o il circolo saguigno dando inizio a quel processo noto con il
> termine di metastatizzazione. Un'altra caratteristica dei tumori maligni
> è la "recidiva", cioè il rischio di riformazione del tumore nel sito di
> origine dopo l'asportazione chirurgica.
> I tumori maligni, infine, se non rimossi per tempo danno luogo alla
> cachessia, cioè ad un progressivo e rapido decadimento dell'organismo,
> che va incontro ad una notevole perdita di peso ed a fenomeni di apatia e
> astenia.
> Epidemiologia dei tumori [modifica]
>
> Le neoplasie sono delle patologie in costante crescita negli ultimi anni,
> anche in seguito all'allungamento della vita media globale degli
> individui. Sono infatti patologie per la maggior parte incidenti in età
> avanzata (basti pensare al tumore del colon-retto, i cui picchi di
> incidenza si hanno verso i 65 anni). Per questo costituiscono motivo di
> discussione e ricerca in ambiente geriatrico, specialmente in
> considerazione del fatto che l'aspettativa di vita, anche nelle fasce
> d'età più avanzate, è sempre superiore a quella concessa mediamente
> dall'evoluzione naturale del tumore.

La geriatria è una disciplina medica che studia le malattie che si
verificano nell'anziano[1] e le loro conseguenze disabilitanti, con
l'obiettivo fondamentale di ritardare il declino funzionale e mentale,
mantenendo al contempo l'autosufficienza e la miglior qualità di vita
possibile.
La gerontologia è una branca della geriatria che cerca di identificare
i meccanismi biologici dell'invecchiamento e della senescenza, oltre
agli aspetti sociali e psicologici che si verificano nella terza età, e
che sono in grado di influenzare direttamente lo stato di salute e
l'insorgenza delle malattie tipiche della persona anziana.
Il geriatra è quel medico che opera avendo ben presenti le nozioni
fornite dalla gerontologia; non è rara la denominazione di "medico
gerontologo".
Indice [nascondi]
1 Cenni storici
1.1 Storia della geriatria italiana
2 Ruolo della geriatria nella long term care
3 Il Servizio Sanitario Nazionale e la geriatria
4 L'esempio della Pediatria, le Scuole di Specializzazione
5 Finalità della geriatria e problemi attuali
6 Note
7 Bibliografia
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Cenni storici [modifica]

La geriatria e la gerontologia sono strettamente legate alla medicina
interna; la geriatria si è affermata inizialmente negli anni quaranta e
cinquanta in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Marjory Warren, chirurgo del Middlesex Hospital, può ritenersi
l'iniziatore della geriatria: evidenziò che gli anziani in ospedale
ricevevano insufficiente trattamento, diagnosi sommarie, e
necessitavano di interventi riabilitativi e multidisciplinari[2][3].
Lionel Cosin, chirurgo, è considerato il pioniere dell'ortogeriatria:
coniò la frase Bed is bad ("l'allettamento è negativo"), e ridusse
drasticamente la durata delle degenze per frattura del femore[4][5].
E. Brooke stabilì che la valutazione a domicilio poteva migliorare la
qualità delle cure per gli anziani[6][7].
Storia della geriatria italiana [modifica]
In Italia l'affermazione della geriatria avvenne a livello
universitario negli anni '60: il nostro Servizio sanitario nazionale
non prestò particolare attenzione, al contrario di quello inglese (che
è precedente - 1948) e al quale si ispirò, all'organizzazione delle
cure alla persona anziana; le conseguenze sono evidenziate dalla
frammentarietà delle cure e dalle differenze regionali. Tuttavia, si
costituirono Centri Geriatrici Regionali (con il Geriatra come
consulente ed esperto), dedicati alla prevenzione e alla cura delle
malattie della vecchiaia; si riconobbe così il ruolo specialistico
della geriatria.
Nel 1950, su iniziativa di E. Greppi (Università di Firenze) si
costituì a Firenze la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria
(SIGG); la sua mission era "promuovere e coordinare gli studi sulla
fisiopatologia della vecchiaia, nonché quello di affrontare anche nei
suoi aspetti di ordine sociale, il grave e complesso problema della
vecchiaia".
La disciplina "Geriatria e Gerontologia" si è progressivamente
affermata a livello accademico e sanitario per affrontare due problemi
oggettivi: uno demografico, rappresentato dal progressiva aumento della
vita media della popolazione , ed uno epidemiologico, cioè l'aumento
delle malattie croniche degenerative e della conseguente disabilità,
più o meno rilevante.
Dal 1953 viene pubblicato il Giornale di Gerontologia, organo ufficiale
della SIGG; nel 1955 il Ministero della Pubblica Istruzione concede
alla Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze l'istituzione di un
incarico di insegnamento di Gerontologia e Geriatria, il primo
nell'ordinamento degli studi medici in Italia. La Gazzetta Ufficiale n°
275 del 1961 [2] istituisce la prima Scuola di Specializzazione in
Geriatria, che inizierà a Firenze la propria attività nell'anno
accademico 1961/1962; nel 1962 viene istituita a Firenze la prima
Cattedra in Gerontologia e Geriatria, affidata a F.M. Antonini.
Per quanto riguarda l'attività sanitaria, si rimanda alle voci Servizio
sanitario nazionale: dopo la nazionalizzazione degli enti ospedalieri
(Legge Mariotti del 1968) e la riforma sanitaria del 1978, solo nel
1990 ci si accorse dei problemi sanitari e sociali della crescente
popolazione anziana, che sono presi in considerazione nella Legge 135
riguardante la tutela della salute degli anziani; l'attuazione delle
direttiva è stata lenta e disomogenea fra le diverse Regioni, che sono
i gestori diretti dei sistemi sanitari territoriali; anche le Regioni,
seppur con posizioni differenziate, non prestarono particolare
attenzione agli specifici problemi sanitari e sociali degli anziani.
Solo nel 1986 viene fondata la Società Italiana dei Geriatri
Ospedalieri (SIGOs),[8] che si prefigge di identificare compiti e
funzioni specifiche della Geriatria ospedaliera, e di qualificarne le
attività promuovendo la lotta all'emarginazione dei pazienti anziani,
alla loro disabilità ed alla cronicizzazione delle malattie in
occasione dei ricoveri ospedalieri.
Nel 2000 si ha la nascita della Federazione Italiana Operatori
Geriatrici (FIOG),[9] la quale permette l'accesso a tutti gli operatori
del settore alla disciplina geriatrica. Fino ad allora, infatti, i
congressi erano rivolti per lo piu' alla classe medica. L'alto livello
accademico ed il costo di iscrizione impegnativo, impediva spesso la
partecipazione di infermieri, assistenti di base e famigliari. Fiog
pretendeva e pretende un livello comprensibile delle relazioni ai
propri relatori. Non sono mai stati organizzati convegni a pagamento.
Ruolo della geriatria nella long term care [modifica]

In Italia il 50% delle giornate di degenza è per le persone con più di
65 anni; uno dei principali obiettivi è quindi quello di operare in
collegamento con la medicina territoriale per realizzare la "continuità
assistenziale", intesa come medicina coordinata e collaborativa anche
in senso verticale fra i diversi tipi di cura (primarie, secondarie e
terziarie); il coordinamento si realizza su analoghe metodologie
applicate nel processo curativo-assistenziale nei diversi setting
(l'ospedale, le residenze per gli anziani e l'assistenza domiciliare);
solo in questo modo è realizzabile un'efficace long-term care.
Il processo curativo assistenziale della persona anziana si basa sulla
valutazione multidimensionale geriatrica (VMD), che valuta i diversi
componenti che concorrono allo stato di salute e di benessere
dell'anziano, e cioè i versanti biologico, psicologico e sociale. Lo
strumento più qualificato per questo scopo è InterRai [senza
fonte]([3]); la sua utilizzazione prevede la collaborazione
interdisciplinare (in particolare di infermiere, assistente sociale,
riabilitatore, oltre al geriatra ed al medico di famiglia) nella
promozione degli interventi, anche preventivi oltre che curativi, per
assicurare la migliore cura-assistenza all'anziano, e tenendo sempre
presente l'obiettivo primario rappresentato dalla conservazione della
autosufficienza e di una buona qualità di vita. Già da allora si
parlava di "anziano fragile", portatore di problemi complessi da
gestire in maniera integrata.
Il Servizio Sanitario Nazionale e la geriatria [modifica]

Nel 1994 il Piano Sanitario Nazionale finalmente prendeva iniziative
per il crescente numero di anziani. Esso conteneva riferimenti
importanti nel Progetto Obiettivo Anziani: "gli anziani ammalati,
compresi quelli colpiti da cronicità e da non autosufficienza, devono
essere curati senza limiti di durata nelle sedi più opportune,
ricordando che la valorizzazione del domicilio come luogo primario
delle cure costituisce non solo una scelta umanamente significativa, ma
soprattutto una modalità terapeutica spesso irrinunciabile" [4]; è
istituita l'Unità di valutazione geriatrica (UVG); si potenziano
servizi come il Day Hospital e l'assistenza domiciliare anche integrata
- compresa l'ospedalizzazione a domicilio e le prestazioni
riabilitative - prevedendo in casi specifici l'assegno di cura per
mantenere l'anziano in famiglia; si pone inoltre attenzione alla
qualità delle strutture a varia tipologia che accolgono gli anziani con
maggior grado di disabilità e con maggior numero di patologie.
La "regionalizzazione" del Servizio Sanitario Nazionale, che alla sua
istituzione poco prevedeva per la popolazione anziana, e la genericità
delle indicazioni fornite dal Ministero della Sanità e poi della
Salute, hanno provocato un'estrema variabilità dell'attivazione dei
servizi geriatrici territoriali, nonostante l'eguale assegnazione di
fondi governativi (quota pro capite).
La geriatria, nonostante il Piano Obiettivo Anziani, non ha avuto gli
sviluppi prevedibili ed auspicati in base ai rilievi epidemiologici e
demografici: ed anche a livello accademico si insegna prevalentemente
la geriatria ospedaliera, anche se la maggior parte degli anziani sono
allocati sul territorio.
La geriatria ha come obiettivo fondamentale la continuità delle cure e
dell'assistenza, che si realizza assicurando uniformità dei trattamenti
nei diversi setting curativi, e tenendone presente i relativi costi e
le evidenze di efficacia.
Purtroppo mancano regole ed indirizzi per standardizzare i processi e
le metodologie curative ed assistenziali nelle strutture per anziani,
dove sono ospiti circa 200.000 pazienti[10]: essi richiedono come
strumento di lavoro la valutazione multidimensionale geriatrica. Ciò è
da attribuire anche al lento trasferimento culturale delle procedure
geriatriche, che si verifica già nei corsi di laurea sanitari e nei
corsi di aggiornamento obbligatorio.
L'esempio della Pediatria, le Scuole di Specializzazione [modifica]

Nella pratica giornaliera, cioè nell'ambito delle cure primarie,
mancano specifiche attività specialistiche di geriatria per la
popolazione anziana: è il Medico di famiglia che cura gli anziani,
mentre non ha più a carico la popolazione pediatrica territoriale che
fa riferimento a specialisti Pediatri; in Italia sono attive nel 2008
34 scuole di specializzazione in geriatria con 121 posti al primo anno,
meno di quelli delle scuole di Pediatria. Si può pensare che potrebbe
essere utile una forte promozione culturale del settore come quella di
Marjory Warren.[11]
Le cure intermedie sono rappresentate da strutture prevalentemente
extraospedaliere, come le residenze per gli anziani; l'assistenza e le
cure si svolgono ai tre livelli con obiettivi diversi; alla base (cure
primarie) si dovrebbero realizzare programmi di prevenzione per
l'anziano e per l'identificazione dell'anziano fragile.
Finalità della geriatria e problemi attuali [modifica]

La geriatria promuove la coordinating care che vede il coinvolgimento
del paziente e della sua famiglia con l'obiettivo di fornire le cure
migliori; la verifica dei risultati diventa un momento fondamentale. Il
Medico geriatra dovrebbe fornire in modo chiaro un piano di azione da
verificare con continuità nel tempo, con l'aiuto di un team
qualificato. I maggiori problemi attuali rimangono i tempi di attesa,
non compatibili con l'efficienza delle continuità delle cure, e la
problematica per cui i LEA - Livelli Essenziali di Assistenza per la
persona anziana non sono quelli validi per le persone adulte.
Per quanto riguarda l'approccio medico, si deve ricordare che
l'Evidence Based Medicine (EBM) non è sempre trasferibile alla
popolazione anziana, costantemente esclusa nei trial clinici
controllati che hanno forniti i dettami della EBM; in geriatria si
parla sempre di più di Evidence Based Practice, che per ora si colloca
in area diversa nello schema di Stacey[12] che descrive i rapporti fra
il consenso procedurale e la certezza - incertezza.
snowdog
2011-10-19 06:58:40 UTC
Permalink
Il Tue, 18 Oct 2011 16:58:52 +0200, Connor MacLeod ha scritto:

> snowdog ha spiegato il 18/10/2011 :
>> Il Tue, 18 Oct 2011 16:48:02 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>
>>> snowdog ha detto questo martedì :
>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 16:26:15 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>
>>>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:37:05 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>>>
>>>>>>> Proprio snowdog martedì, 18/10/2011 blaterava:
>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 15:28:37 +0200, Connor MacLeod ha scritto:
>>>>>>>>
>>>>>>>>> snowdog ha pensato forte :
>>>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>>>>>>>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>>>>>>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>>>>>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>>>>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>>>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>>> già
>>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a
>>>>>>>>>>>>>>>> chiedere all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>>>>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale
>>>>>>>>>>>>>>> totale: quel dato ripartito per provincia o per regione
>>>>>>>>>>>>>>> non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un cotechino,
>>>>>>>>>>>>>>> vacca eva majala.
>>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8
>>>>>>>>>>>>>>> meridionali, che se li soffino loro i loro etilometri. In
>>>>>>>>>>>>>>> parole povere, qua fanno gli etilometri, altrove ne fanno
>>>>>>>>>>>>>>> ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
>>>>>>>>>>>>>>> giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>>>>>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza
>>>>>>>>>>>>> principale di magnitudine 6,33 situata nella costellazione
>>>>>>>>>>>>> della Carena. Dista 185 anni luce dal sistema solare.
>>>>>>>>>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno
>>>>>>>>>>> Tavernese, interpretato dal cantante italiano Adriano
>>>>>>>>>>> Pappalardo prodotto da Celso Valli e pubblicata come singolo
>>>>>>>>>>> nel 1979. In seguito il brano è stato eseguito da altri
>>>>>>>>>>> artisti, tra i quali Mina. È stata utilizzata come sigla
>>>>>>>>>>> finale della trasmissione televisiva Mai dire Gol.
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso
>>>>>>>>>> sostituito dal sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo
>>>>>>>>>> soprattutto nel calcio, nella pallanuoto, nella pallamano, ma
>>>>>>>>>> anche nell'hockey ed in altre discipline per indicare la
>>>>>>>>>> segnatura di uno o più punti a proprio favore attraverso il
>>>>>>>>>> centro della porta o di un bersaglio con la palla. Indice
>>>>>>>>>> [nascondi] 1 Il gol nel calcio
>>>>>>>>>> 2 Marcature multiple
>>>>>>>>>> 2.1 Doppietta
>>>>>>>>>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League
>>>>>>>>>> 2.2.1 Doppiette nella fase finale dei Mondiali 2.3 Tripletta
>>>>>>>>>> 2.3.1 Triplette famose
>>>>>>>>>> 2.4 Poker o Quaterna
>>>>>>>>>> 2.5 Cinquina
>>>>>>>>>> 2.6 Altro
>>>>>>>>>> 3 Note
>>>>>>>>>> 4 Voci correlate
>>>>>>>>>> Il gol nel calcio [modifica]
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si
>>>>>>>>>> verifica quando il pallone varca completamente la linea di
>>>>>>>>>> porta passando tra i pali e sotto la traversa. È disciplinato
>>>>>>>>>> dalla Regola 10 del Regolamento del Gioco del Calcio.[2] Quando
>>>>>>>>>> il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o
>>>>>>>>>> anche di proposito un gol nella propria porta, a favore della
>>>>>>>>>> squadra avversaria, si dice che ha fatto autogol (o
>>>>>>>>>> "autorete"). La parola gol è in uso soprattutto nei paesi di
>>>>>>>>>> lingua neolatina come l'Italia, la Spagna, il Portogallo e
>>>>>>>>>> tutti i paesi dell'America Latina; da esso derivano alcuni
>>>>>>>>>> termini tipici del linguaggio calcistico come goleador
>>>>>>>>>> (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in
>>>>>>>>>> portoghese, che diventa goal-keeper nella lingua inglese). La
>>>>>>>>>> diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso tuttavia
>>>>>>>>>> questo termine in moltissime lingue. Da notare che nei paesi
>>>>>>>>>> francofoni, si usa invece but, con lo stesso significato di
>>>>>>>>>> "scopo, fine" da cui è derivato il termine inglese. Il termine
>>>>>>>>>> goal, sempre in francese, sta invece a identificare il portiere
>>>>>>>>>> in quanto si tratta dell'abbreviazione della parola Goal-keeper
>>>>>>>>>> (portiere in inglese). Marcature multiple [modifica]
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> Doppietta [modifica]
>>>>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette
>>>>>>>>>> a segno due gol nella stessa partita.
>>>>>>>>>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature
>>>>>>>>>> multiple) è detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl
>>>>>>>>>> con 49 realizzazioni multiple, davanti a Giuseppe Meazza con
>>>>>>>>>> 47.[3] Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League
>>>>>>>>>> [modifica] 22 maggio 2010: Diego Milito Inter-Bayern Monaco 2-0
>>>>>>>>>> - Finale UEFA Champions League 2009/2010 Doppiette nella fase
>>>>>>>>>> finale dei Mondiali [modifica] Quello che segue è un elenco
>>>>>>>>>> delle doppiette realizzate in alcune partite del Campionato
>>>>>>>>>> mondiale di calcio.
>>>>>>>>>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>>>>>>>>>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002 12 luglio 1998:
>>>>>>>>>> Zinedine Zidane
>>>>>>>>>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998 5 e 13 luglio 1994:
>>>>>>>>>> Roberto Baggio
>>>>>>>>>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994
>>>>>>>>>> Bulgaria-Italia 1-2 - Semifinale Mondiali 1994 22 giugno 1986:
>>>>>>>>>> Diego Armando Maradona Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di
>>>>>>>>>> Finale Mondiali 1986, in quell'occasione Maradona realizzò i
>>>>>>>>>> suoi gol probabilmente più famosi: la Mano de Dios e il Gol del
>>>>>>>>>> secolo. 29 giugno 1958: Pelé e Vavà Brasile-Svezia: 5-2 Finale
>>>>>>>>>> Mondiali 1958 19 giugno 1938: Gino Colaussi e Silvio Piola
>>>>>>>>>> Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938 Tripletta
>>>>>>>>>> [modifica]
>>>>>>>>>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette
>>>>>>>>>> a segno tre gol nella stessa partita.
>>>>>>>>>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta
>>>>>>>>>> (in inglese hat-trick) si porta a casa il pallone della partita
>>>>>>>>>> con le firme autografate di tutti i giocatori in campo. La
>>>>>>>>>> prima tripletta in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da
>>>>>>>>>> Péter Palotás del Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7
>>>>>>>>>> settembre 1955, nel secondo incontro giocato in questa
>>>>>>>>>> competizione. Cinque giocatori hanno messo a segno una
>>>>>>>>>> tripletta al loro debutto nella massima competizione europea
>>>>>>>>>> per club: Marco van Basten (Milan), Faustino Asprilla
>>>>>>>>>> (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney
>>>>>>>>>> (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese) Triplette
>>>>>>>>>> famose [modifica] Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile,
>>>>>>>>>> il 5 luglio del 1982, una tripletta durante i Mondiali giocati
>>>>>>>>>> in Spagna. Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale dei
>>>>>>>>>> Mondiali del '66, fra cui un gol fantasma che regalò la
>>>>>>>>>> vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst era inizialmente la
>>>>>>>>>> riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi. Giampaolo Pazzini
>>>>>>>>>> ha realizzato una tripletta nella partita inaugurale del nuovo
>>>>>>>>>> stadio di Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il
>>>>>>>>>> 24 marzo 2007. Il record per la tripletta più veloce di sempre
>>>>>>>>>> spetta al calciatore inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la
>>>>>>>>>> maglia del Ross County realizzò tre reti in 90 secondi agli
>>>>>>>>>> avversari del Nairn County F.C.. Edinson Cavani, mettendo a
>>>>>>>>>> segno nella partita Napoli-Milan del 18 settembre 2011 una
>>>>>>>>>> tripletta, fu il primo nella storia del campionato italiano di
>>>>>>>>>> calcio a portare a casa il pallone con tutte le firme
>>>>>>>>>> autografate dei giocatori in campo, poiché dalla stagione
>>>>>>>>>> 2011-2012 fu reso legale anche in Italia l'hat-trick. Poker o
>>>>>>>>>> Quaterna [modifica]
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con
>>>>>>>>>> un'ottica geopolitica limitata.
>>>>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in
>>>>>>>>>> discussione. Se la voce è approfondita, valuta se sia
>>>>>>>>>> preferibile renderla una voce secondaria, dipendente da una più
>>>>>>>>>> generale. Si dice che un calciatore o una squadra segna una
>>>>>>>>>> "quaterna", o un "poker" quando realizza quattro gol nella
>>>>>>>>>> stessa partita. Nella fase finale di un Campionato mondiale di
>>>>>>>>>> calcio un solo giocatore è riuscito a fare una quaterna: 05
>>>>>>>>>> giugno 1938: Ernest Wilimowski Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi
>>>>>>>>>> Campionato mondiale di calcio del 1938 Nella Copa del Rey
>>>>>>>>>> spagnola ha realizzato una quaterna:
>>>>>>>>>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della
>>>>>>>>>> stagione
>>>>>>>>>> 2005/2006
>>>>>>>>>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una
>>>>>>>>>> sola partita di Champions League:
>>>>>>>>>> Marco Van Basten
>>>>>>>>>> Andrij Ševčenko
>>>>>>>>>> Dado Pršo
>>>>>>>>>> Ruud Van Nistelrooy
>>>>>>>>>> Lionel Messi
>>>>>>>>>> Simone Inzaghi
>>>>>>>>>> Ferenc Puskás
>>>>>>>>>> Samuel Eto'o
>>>>>>>>>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una
>>>>>>>>>> quaterna:
>>>>>>>>>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League
>>>>>>>>>> 2010-2011 Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella
>>>>>>>>>> Coppa UEFA 2007-2008
>>>>>>>>>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli
>>>>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>>>>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato
>>>>>>>>>> di Serie A
>>>>>>>>>> 1992-1993
>>>>>>>>>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del
>>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>>> Serie A 1992-1993
>>>>>>>>>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del
>>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>>> Serie A 1994-1995
>>>>>>>>>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di
>>>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>>>> 1994-1995
>>>>>>>>>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del
>>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>>> Serie A 1996-1997
>>>>>>>>>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di
>>>>>>>>>> Serie A
>>>>>>>>>> 2000-2001
>>>>>>>>>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del
>>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>>> Serie A 2001-2002
>>>>>>>>>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato
>>>>>>>>>> di Serie A
>>>>>>>>>> 2002-2003
>>>>>>>>>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del
>>>>>>>>>> campionato di Serie
>>>>>>>>>> A 2003-2004
>>>>>>>>>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno)
>>>>>>>>>> in Parma-
>>>>>>>>>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>>>>>>>>>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato
>>>>>>>>>> di Serie A
>>>>>>>>>> 2007-2008
>>>>>>>>>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del
>>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>>> Serie A 2010-2011
>>>>>>>>>> E in Serie B da:
>>>>>>>>>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel
>>>>>>>>>> campionato di
>>>>>>>>>> Serie B 2005-2006[4]
>>>>>>>>>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel
>>>>>>>>>> campionato
>>>>>>>>>> di Serie B 2009-2010
>>>>>>>>>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel
>>>>>>>>>> campionato di Serie B 2010-2011[5][6]
>>>>>>>>>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel
>>>>>>>>>> campionato
>>>>>>>>>> di Serie B 2010-2011
>>>>>>>>>> Cinquina [modifica]
>>>>>>>>>>
>>>>>>>>>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con
>>>>>>>>>> un'ottica geopolitica limitata.
>>>>>>>>>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in
>>>>>>>>>> discussione. Se la voce è approfondita, valuta se sia
>>>>>>>>>> preferibile renderla una voce secondaria, dipendente da una più
>>>>>>>>>> generale. Si dice che un calciatore o una squadra segna una
>>>>>>>>>> "cinquina" o un "pokerissimo" quando realizza cinque gol nella
>>>>>>>>>> stessa partita. Nella fase finale di un Campionato mondiale di
>>>>>>>>>> calcio un solo giocator è riuscito a fare un pokerissimo: 28
>>>>>>>>>> giugno 1994: Oleg Salenko Russia - Camerun 6-1 - Gironi
>>>>>>>>>> Mondiali 1994 In Champions League il pokerissimo è stato
>>>>>>>>>> realizzato negli ultimi anni da:
>>>>>>>>>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa
>>>>>>>>>> dei Campioni
>>>>>>>>>> 1962/63
>>>>>>>>>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi
>>>>>>>>>> anni da:
>>>>>>>>>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93 Fabrizio
>>>>>>>>>> Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>>>>>>>>>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli
>>>>>>>>>> ultimi anni da:
>>>>>>>>>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986
>>>>>>>>>> Kurt Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>>>>>>>>>> Altro [modifica]
>>>>>>>>>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in
>>>>>>>>>> Juventus-Inter 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta
>>>>>>>>>> 6 volte) hanno segnato più di 5 marcature nella stessa partita
>>>>>>>>>> ma queste non hanno nomi particolari.
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San
>>>>>>>>> Nicolás de los Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los
>>>>>>>>> Arroyos, 17 febbraio 2005) è stato un calciatore argentino
>>>>>>>>> naturalizzato italiano. Chiamato El Cabezón per la folta
>>>>>>>>> capigliatura scura che spiccava sul corpo minuto o anche El Gran
>>>>>>>>> Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori vinse con la maglia della
>>>>>>>>> Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu campione del
>>>>>>>>> calcio argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera
>>>>>>>>> mise a segno 146 reti nel campionato italiano e 8 con la maglia
>>>>>>>>> della Nazionale italiana. Considerato uno dei giocatori
>>>>>>>>> argentini più forti di tutti i tempi[2], occupa la 16a posizione
>>>>>>>>> nella speciale classifica dei migliori calciatori sudamericani
>>>>>>>>> del XX secolo pubblicata per IFFHS nel 2004.[3] Detiene, assieme
>>>>>>>>> a Silvio Piola, il record di maggior numero di gol segnati in
>>>>>>>>> una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò infatti
>>>>>>>>> ben 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra Juventus
>>>>>>>>> ed Inter della stagione 1960-1961, terminata con il punteggio di
>>>>>>>>> 9-1 per i bianconeri, in cui la squadra milanese scese in campo
>>>>>>>>> con la formazione primavera in segno di protesta[4]. Nel marzo
>>>>>>>>> 2004 è stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che
>>>>>>>>> raggruppa i maggiori fuoriclasse di sempre. È stato certamente
>>>>>>>>> fra i calciatori più amati dai tifosi delle sole tre squadre in
>>>>>>>>> cui ha giocato, River Plate, Juventus e Napoli. . Indice
>>>>>>>>> [nascondi] 1 Caratteristiche tecniche
>>>>>>>>> 2 Carriera
>>>>>>>>> 2.1 Calciatore
>>>>>>>>> 2.1.1 Club
>>>>>>>>> 2.1.1.1 River Plate
>>>>>>>>> 2.1.1.2 Juventus
>>>>>>>>> 2.1.1.3 Napoli
>>>>>>>>> 2.1.2 Nazionale
>>>>>>>>> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
>>>>>>>>> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo 3 Statistiche 3.1
>>>>>>>>> Presenze e reti nei club
>>>>>>>>> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale 4 Palmarès 4.1 Club
>>>>>>>>> 4.1.1 Competizioni nazionali
>>>>>>>>> 4.1.2 Competizioni internazionali
>>>>>>>>> 4.2 Nazionale
>>>>>>>>> 4.3 Individuale
>>>>>>>>> 5 Note
>>>>>>>>> 6 Voci correlate
>>>>>>>>> 7 Pubblicazioni varie
>>>>>>>>> 8 Bibliografia
>>>>>>>>> 9 Altri progetti
>>>>>>>>> 10 Collegamenti esterni
>>>>>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling
>>>>>>>>> ubriacante e di un palleggio sopraffino, usava giocare con i
>>>>>>>>> calzettoni abbassati e senza la protezione dei parastinchi (come
>>>>>>>>> gesto di sfida verso gli avversari, che spesso superava in
>>>>>>>>> tunnel): per questo stile i giornalisti sportivi coniarono
>>>>>>>>> termini quali calzettoni alla "cacaiola", o alla Sivori. A
>>>>>>>>> queste particolarità si aggiungeva l'abitudine di lasciar
>>>>>>>>> scivolare con finta disinvoltura la sua maglietta numero 10
>>>>>>>>> fuori dai calzoncini. Uno dei suoi colpi migliori e più naturali
>>>>>>>>> era il cosiddetto tunnel, cioè l'abilità di far passare la palla
>>>>>>>>> fra le gambe dell'avversario disorientandolo con movimenti
>>>>>>>>> zigzaganti e finte repentine. Carriera [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>>
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della
>>>>>>>>> Juventus, conosciuto come Il Trio Magico
>>>>>>>>>
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e
>>>>>>>>> Juventus del 26 giugno 1963 a Torino
>>>>>>>>> Calciatore [modifica]
>>>>>>>>> Club [modifica]
>>>>>>>>> River Plate [modifica]
>>>>>>>>> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come
>>>>>>>>> Ángel Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte
>>>>>>>>> della maquina[5], guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per
>>>>>>>>> il suo stile di gioco[5]. La squadra vinse la Primera División
>>>>>>>>> Argentina nel 1955, titolo confermato quando il River batté il
>>>>>>>>> Boca Juniors 2-1 alla Bombonera[6]. Nella stessa stagione il
>>>>>>>>> club vinse la Copa Río de La Plata battendo il Nacional. La
>>>>>>>>> stagione successiva la squadra vinse il campionato argentino
>>>>>>>>> all'ultima giornata battendo il Rosario Central per 4-0 con
>>>>>>>>> Sívori che realizzò l'ultima rete[7]. Avrebbe giocato l'ultima
>>>>>>>>> partita con la maglia del River contro lo stesso club il 5
>>>>>>>>> maggio 1957. Durante la stagione 1957-1958, ad appena 21 anni fu
>>>>>>>>> ingaggiato dalla Juventus dopo essere stato notato da Renato
>>>>>>>>> Cesarini; i torinesi pagarono 10 milioni di pesos per il
>>>>>>>>> trasferimento, stabilendo un record per l'epoca ma provocando
>>>>>>>>> indirettamente un declino nella storia del River, che nei 18
>>>>>>>>> anni seguenti non riuscì a vincere il campionato in
>>>>>>>>> Argentina[8]; tuttavia con quei soldi si riuscì a completare il
>>>>>>>>> loro El Monumental[8]. Juventus [modifica] Dopo aver esordito
>>>>>>>>> nelle file del River Plate di Buenos Aires - squadra con la
>>>>>>>>> quale iniziò a giocare per interessamento dell'ex-juventino,
>>>>>>>>> Renato Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle file della
>>>>>>>>> squadra torinese, nella quale milita fino al 1965, formò un
>>>>>>>>> formidabile trio offensivo assieme al centravanti gallese John
>>>>>>>>> Charles e a Giampiero Boniperti. Indossa la maglia bianconera in
>>>>>>>>> 257 partite (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19 in Europa),
>>>>>>>>> segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in
>>>>>>>>> Europa)[9][10] e vincendo tre scudetti e tre Coppe Italia.[11]
>>>>>>>>> Napoli [modifica] Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche
>>>>>>>>> grazie ad insanabili contrasti con l'allora allenatore juventino
>>>>>>>>> Heriberto Herrera di cui non sopportava la stretta disciplina.
>>>>>>>>> In maglia azzurra arriva perché Bruno Pesaola lo convince;
>>>>>>>>> Achille Lauro per ottenere il suo cartellino acquista due motori
>>>>>>>>> navali per la sua flotta e paga settanta milioni: quando arriva
>>>>>>>>> in città ad accoglierlo ci sono migliaia di tifosi[12]. formerà
>>>>>>>>> una straordinaria coppia-gol sudamericana con Josè Altafini.
>>>>>>>>> All'ombra del Vesuvio vive una seconda giovinezza: la squadra
>>>>>>>>> vince subito la Coppa delle Alpi (1966) ed è protagonista in
>>>>>>>>> serie A con un terzo posto nello stesso anno[13], un quarto
>>>>>>>>> l'anno dopo[14] ed un secondo nel 1968[15]. Un grave infortunio
>>>>>>>>> al ginocchio destro durante una tournée del Napoli in Colombia
>>>>>>>>> nell'estate del 1967 lo metterà a disposizione della squadra
>>>>>>>>> partenopea a mezzo servizio nelle ultime due stagioni ed uno
>>>>>>>>> storico litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante
>>>>>>>>> Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato con
>>>>>>>>> un'espulsione e successivi sei turni di squalifica, lo
>>>>>>>>> convincono definitivamente a concludere la propria straordinaria
>>>>>>>>> carriera, a trentatré anni, decisione su cui già pensava da
>>>>>>>>> tempo[16]. Nazionale [modifica] Vinse il titolo continentale
>>>>>>>>> sudamericano nel 1957 giocando nella nazionale argentina. Nel
>>>>>>>>> 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno successivo, in virtù
>>>>>>>>> della sua condizione di oriundo, poté essere impiegato nella
>>>>>>>>> nazionale di calcio italiana che partecipò ai Mondiali cileni
>>>>>>>>> del 1962, dove fu penalizzato ancora una volta, secondo i
>>>>>>>>> giornalisti, dal suo carattere introverso[17]. Con la maglia
>>>>>>>>> della nazionale azzurra Sivori disputò in tutto appena nove
>>>>>>>>> incontri, mettendo comunque a segno otto reti, di cui ben
>>>>>>>>> quattro contro Israele nel 1961. Angeli dalla faccia sporca
>>>>>>>>> [modifica] Con altri due fuoriclasse argentini - Antonio
>>>>>>>>> Valentin Angelillo e Humberto Maschio - aveva già formato nella
>>>>>>>>> nazionale argentina (diciotto presenze) un trio destinato a
>>>>>>>>> rimanere nella memoria con il nome di trio degli Angeli dalla
>>>>>>>>> faccia sporca (appellativo mutuato dal titolo del film del 1938
>>>>>>>>> Gli angeli con la faccia sporca) per l'aria da impertinenti
>>>>>>>>> scugnizzi che i tre avevano sul campo e fuori. Invano, il
>>>>>>>>> terzetto poté ricostituirsi nelle squadre di club italiane dalle
>>>>>>>>> quali i tre furono successivamente ingaggiati (mentre Sivori
>>>>>>>>> approdò a Torino, gli altri due si trovarono a giocare per la
>>>>>>>>> rivale di sempre della Juventus, l'Inter). Successivamente solo
>>>>>>>>> Angelillo, riuscirà nel 1967 a riconciliarsi calcisticamente
>>>>>>>>> (seppur per un brevissimo periodo) al fuoriclasse argentino: con
>>>>>>>>> la maglia del Napoli, durante la tournée partenopea in Colombia,
>>>>>>>>> che vedrà Sivori protagonista del già citato grave infortunio.
>>>>>>>>> Allenatore e commentatore sportivo [modifica] Per brevissimo
>>>>>>>>> tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
>>>>>>>>> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale
>>>>>>>>> si trasferì dai campi di gioco alla televisione e Sivori si
>>>>>>>>> dimostrò per lungo tempo competente ed apprezzato commentatore.
>>>>>>>>> Nel 1973 diventò commissario tecnico della nazionale Argentina
>>>>>>>>> con il compito di qualificare la "biancoceleste" ai campionati
>>>>>>>>> mondiali del 1974. Incarico delicato in quanto l'Argentina aveva
>>>>>>>>> fallito la qualificazione nel 1970. Sivori ottenne la
>>>>>>>>> qualificazione ai danni di Paraguay e Bolivia con 3 vittorie ed
>>>>>>>>> un pareggio: celebre fu la mossa con la quale, dovendo giocare
>>>>>>>>> due partite ravvicinate, uno a livello del mare ed un'altra ai
>>>>>>>>> 3650 m di quota di La Paz allestì due squadre. Mentre la prima
>>>>>>>>> si allenava a Buenos Aires e si recò ad Asuncion dove pareggiò
>>>>>>>>> col Paraguay, la seconda ("nazionale da montagna" venne
>>>>>>>>> definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande, per acclimatarsi
>>>>>>>>> in quota. Venne però poco dopo allontanato dalla guida della
>>>>>>>>> nazionale per divergenze con il presidente della federazione e
>>>>>>>>> per le sue scarse simpatie nei confronti di Juan Domingo Peron
>>>>>>>>> rientrato in Argentina e tornato presidente in quei giorni. È
>>>>>>>>> comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso
>>>>>>>>> Football Club.
>>>>>>>>> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere
>>>>>>>>> in Argentina.
>>>>>>>>> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor,
>>>>>>>>> Miriam e Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno
>>>>>>>>> 1978, all'età di quindici anni.
>>>>>>>>> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San
>>>>>>>>> Nicolás - intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club
>>>>>>>>> italiano[18] -, a causa di un tumore al pancreas, all'età di
>>>>>>>>> sessantanove anni. Statistiche [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Presenze e reti nei club [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note
>>>>>>>>> e riferimenti bibliografici puntuali.
>>>>>>>>> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe? Sebbene vi
>>>>>>>>> siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
>>>>>>>>> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri
>>>>>>>>> riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza
>>>>>>>>> delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti
>>>>>>>>> più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di
>>>>>>>>> riferimento. Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali
Coppe
>>>>>>>>> continentali Altre coppe Totale Comp Pres Reti
Comp Pres Reti
>>>>>>>>> Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1954 River Plate PD
>>>>>>>>> 16
>>>>>>>>
>> 8 - - - - - - - - -
>>>>>>>> 16 8 1955 PD 23
>> 11 - - - - -
>>>>>>>>> - - - - 23 11 1956 PD 23
>>>>>>>>
>> 10 - - - - - - - - -
>>>>>>>> 23 10 1957 PD 1 0 - - - -
>>>>>>>>> - - - - - 1 0
>>>>>>>>> Totale River Plate 63
>>>>>>>>
>> 29 - - - - - -
>>>>>>>> 63 29 1957-1958 Juventus A 32
>>>>>>>>> 22 CI 8
>>>>>>>> 9 - - - - - - 40 31
>>>>>>>> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC
>>>>>>>> 2 3 - - - 29 23
>>>>>>>>> 1959-1960 A 31 28 CI 4
>>>>>>>> 3 - - - - - - 35 31
>>>>>>>> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2
>> CC 1
>>>>>>>>> 1 - - - 29 28 1961-1962 A 25
>>>>>>>> 13 CI - - CC 5
>>>>>>>> 2 - - - 30 15 1962-1963 A 33
>>>>>>>>> 16 CI 4
>>>>>>>> 3 - - - - - - 37 19
>>>>>>>> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1
>> CdF
>>>>>>>> 4 0 - - - 34 14
>>>>>>>>> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1
>> CdF
>>>>>>>> 3 2 - - - 19 6 Totale Juventus
>>>>>>>> 215 135 23
>>>>>>>>> 24 15 8 - - 253
>>>> 167
>>>>>>>> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1
>>>>>>>> 0 - - - CA+ CM ?
>>>>>>>>> 1+0 33 8 1966-1967 A 20 2 CI 0
>>>>>>>> 0 CdF 5 3 - - - 23 5
>>>>>>>> 1967-1968 A 7 2 CI 0
>>>>>>>>> 0 CdF 0 0 - - - 7 2
>>>>>>>> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0
>> CdF
>>>>>>>> 2 0 - - - 5 1 Totale
>>>>>>>>> Napoli 63 12 1 0 7
>>>>>>>> 3 ? 1 71 16 Totale carriera
>> 340
>>>>>>>> 175 23 24 15 11
>>>>>>>>> 1 378 211 Cronologia presenze e reti
in Nazionale
>>>>>>>>> [modifica] ▼ espandi
>>>>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>>>>> Argentina
>>>>>>>>> ▼ espandi
>>>>>>>>> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale -
>>>>>>>>> Italia
>>>>>>>>> Palmarès [modifica]
>>>>>>>>>
>>>>>>>>> Club [modifica]
>>>>>>>>> Competizioni nazionali [modifica]
>>>>>>>>> Campionato argentino: 3
>>>>>>>>> River Plate: 1955, 1956, 1957
>>>>>>>>> Campionato italiano: 3
>>>>>>>>> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
>>>>>>>>> Coppa Italia: 3
>>>>>>>>> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
>>>>>>>>> Competizioni internazionali [modifica] Coppa delle Alpi: 2
>>>>>>>>> Juventus: 1963
>>>>>>>>> Napoli: 1966
>>>>>>>>
>>>>>>>> La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus,
>>>>>>>> gioventù),[2] nota anche come Juventus o, più semplicemente,
>>>>>>>> Juve, è una società calcistica italiana per azioni con sede a
>>>>>>>> Torino. Fondata nel 1897 come Sport Club Juventus da un gruppo di
>>>>>>>> studenti liceali torinesi,[3] si tratta del terzo club italiano
>>>>>>>> per anzianità tra quelli tuttora attivi[4] e, insieme al Torino,
>>>>>>>> uno dei due che rappresentano nel calcio professionistico il
>>>>>>>> capoluogo piemontese. Legata fin dagli anni venti alla famiglia
>>>>>>>> Agnelli, il club ha sempre militato nella massima categoria del
>>>>>>>> campionato italiano di calcio (dal 1929 denominata Serie A) sin
>>>>>>>> dalla sua fondazione, eccezion fatta per la stagione 2006-07. La
>>>>>>>> Juventus è la società calcistica più titolata del Paese, nonché
>>>>>>>> una delle più vittoriose e importanti del mondo,[5][6] essendo
>>>>>>>> stata nominata come miglior club italiano e secondo a livello
>>>>>>>> europeo del XX secolo dall'Istituto Internazionale di Storia e
>>>>>>>> Statistica del Calcio, organizzazione riconosciuta dalla FIFA.[7]
>>>>>>>> Nel 1988 la Juventus fu insignita di uno speciale riconoscimento
>>>>>>>> come prima squadra nella storia del calcio continentale ad avere
>>>>>>>> vinto tutte e tre le maggiori competizioni gestite dall'Unione
>>>>>>>> Europea delle Federazioni Calcistiche, la Coppa dei Campioni, la
>>>>>>>> Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA.[8] Con la vittoria nella Coppa
>>>>>>>> Intercontinentale 1985, infine, la Juventus divenne il primo – e
>>>>>>>> rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere conquistato
>>>>>>>> almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello
>>>>>>>> internazionale.[9] In base a quanto emerge da un sondaggio della
>>>>>>>> società Demos & Pi (settembre 2010), la Juventus risulta essere
>>>>>>>> la squadra con il più alto numero di sostenitori in Italia,
>>>>>>>> avendo riscosso la preferenza del 29% del campione.[10] Inoltre,
>>>>>>>> risulta essere la decima squadra per numero di sostenitori a
>>>>>>>> livello continentale contandone circa 13,1 milioni, in base a un
>>>>>>>> rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo
>>>>>>>> Sport +Markt AG del settembre 2010.[11] Indice [nascondi]
>>>>>>>> 1 Cenni storici
>>>>>>>> 2 Cronistoria
>>>>>>>> 3 Colori e simboli
>>>>>>>> 3.1 Colori
>>>>>>>> 3.2 Simboli
>>>>>>>> 3.2.1 Lo stemma
>>>>>>>> 3.2.2 Inno ufficiale
>>>>>>>> 4 Stadi
>>>>>>>> 4.1 Juventus Stadium
>>>>>>>> 5 La Juventus nella cultura popolare
>>>>>>>> 6 L'impegno in campo sociale
>>>>>>>> 7 Organico
>>>>>>>> 7.1 Rosa
>>>>>>>> 7.2 Staff tecnico
>>>>>>>> 8 Settore giovanile
>>>>>>>> 9 Giocatori celebri
>>>>>>>> 10 Presidenti e allenatori
>>>>>>>> 10.1 Presidenti
>>>>>>>> 10.2 Allenatori
>>>>>>>> 11 Palmarès
>>>>>>>> 11.1 Competizioni nazionali
>>>>>>>> 11.2 Competizioni internazionali
>>>>>>>> 11.3 Competizioni giovanili
>>>>>>>> 12 Statistiche
>>>>>>>> 12.1 Statistiche di squadra
>>>>>>>> 12.2 Statistiche individuali
>>>>>>>> 13 La Juventus e la Nazionale italiana 14 Struttura societaria
>>>>>>>> 14.1 Organigramma della società
>>>>>>>> 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
>>>>>>>> 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
>>>>>>>> 15 Tifoseria
>>>>>>>> 15.1 Cenni storici
>>>>>>>> 15.2 Gemellaggi e rivalità
>>>>>>>> 16 Note
>>>>>>>> 17 Bibliografia
>>>>>>>> 17.1 Libri
>>>>>>>> 17.2 Pubblicazioni varie
>>>>>>>> 17.3 Risorse informative in rete
>>>>>>>> 18 Videografia
>>>>>>>> 19 Voci correlate
>>>>>>>> 19.1 Informazione storica
>>>>>>>> 19.2 Liste e riconoscimenti
>>>>>>>> 19.3 Informazioni economiche ed altri 20 Altri progetti 21
>>>>>>>> Collegamenti esterni
>>>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus
Football
>>>>>>>> Club.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria
>>>>>>>> nel 1898 Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club
>>>>>>>> Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo
>>>>>>>> classico “Massimo d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto
>>>>>>>> su una panchina oggi custodita nell'attuale sede del club;[12] la
>>>>>>>> prima maglia della squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero.
>>>>>>>> Nel 1903 divenne bianconera.[13] Nel 1900, con il nome di
>>>>>>>> Foot-Ball Club Juventus,[14] la società si iscrisse al suo primo
>>>>>>>> campionato nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball Club
>>>>>>>> Torinese.[15] Il primo titolo nazionale arrivò nel 1905,
>>>>>>>> all'epoca in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo Umberto
>>>>>>>> I.[3] Nel 1906 il presidente della società, lo svizzero Alfred
>>>>>>>> Dick, a seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la
>>>>>>>> Juventus e si unì, assieme a un gruppo di soci dissidenti, al
>>>>>>>> Football Club Torinese dando vita al Foot- Ball Club Torino,[16]
>>>>>>>> segnando così l'origine della più antica rivalità del calcio
>>>>>>>> italiano e l'inizio di una serie di problemi finanziari e
>>>>>>>> sportivi che condussero la squadra bianconera alle soglie della
>>>>>>>> retrocessione in Promozione nel 1913.[17] Dopo la Grande Guerra
>>>>>>>> la Juventus, risollevatasi con la presidenza di Giuseppe Hess e
>>>>>>>> Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo piazzamento in
>>>>>>>> campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il portiere
>>>>>>>> Giovanni Giacone,[18] alla Nazionale.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935 Il
>>>>>>>> vicepresidente della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo
>>>>>>>> della società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo
>>>>>>>> stadio, in Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano
>>>>>>>> realizzato interamente in cemento armato.[3] Con l'arrivo del
>>>>>>>> primo allenatore professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse
>>>>>>>> anche la vittoria del secondo tricolore nella stagione
>>>>>>>> 1925-26.[3] Il primo grande ciclo vincente della Juventus, grazie
>>>>>>>> all'apporto di elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi,
>>>>>>>> Luis Monti e il celebre trio difensivo
>>>>>>>> Combi-Rosetta-Caligaris,[19] giunse tra il 1930-31 e il 1934-35,
>>>>>>>> epoca dei cinque scudetti consecutivi (primato nazionale), uniti
>>>>>>>> al raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa Centrale
>>>>>>>> per quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in quattro
>>>>>>>> delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano,[20] uno dei
>>>>>>>> precursori del Metodo;[3] molti giocatori di quella Juventus
>>>>>>>> formarono il nucleo della Nazionale italiana che si aggiudicò le
>>>>>>>> vittorie nella Coppa Internazionale, progenitrice dell'attuale
>>>>>>>> campionato d'Europa[21] e, soprattutto, nel campionato del mondo
>>>>>>>> 1934 (cui la Juventus contribuì con 9 giocatori).[22] La
>>>>>>>> prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise
>>>>>>>> con la fine del cosiddetto Quinquennio d'oro. Per il resto degli
>>>>>>>> anni trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non
>>>>>>>> riuscì più a riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine
>>>>>>>> di decennio, nel 1949-50.
>>>>>>>> Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare
>>>>>>>> alla ragione sociale Foot-Ball Club a seguito
>>>>>>>> dell'italianizzazione imposta dal fascismo, assunse il nome di
>>>>>>>> Juventus-Cisitalia, in abbinamento con la Casa automobilistica
>>>>>>>> omonima, la Cisitalia appunto, il cui proprietario era Pietro
>>>>>>>> Dusio, all'epoca presidente del club bianconero [23] (laddove,
>>>>>>>> singolarmente, il marchio FIAT, di proprietà della famiglia
>>>>>>>> Agnelli, fu abbinato al Torino).[23]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus
>>>>>>>> di fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico Alla fine
>>>>>>>> della guerra la società torinese mutò la denominazione in
>>>>>>>> Juventus Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e,
>>>>>>>> in seguito, di suo fratello Umberto, la Juventus conobbe un
>>>>>>>> secondo ciclo di vittorie, grazie anche all'arrivo di elementi
>>>>>>>> come l'argentino Omar Sivori e il gallese John Charles che,
>>>>>>>> insieme al talento casalingo, e capitano della squadra, Giampiero
>>>>>>>> Boniperti, formarono quello che la stampa non tardò a denominare
>>>>>>>> Trio Magico:[24][25] tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il primo
>>>>>>>> dei quali, il 10º, quello che le valse il diritto a poter esporre
>>>>>>>> sulle maglie la stella.[26] Omar Sivori divenne nel 1961 il primo
>>>>>>>> calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il Pallone d'oro.
>>>>>>>> A tale ciclo fece seguito un decennio scarso di vittorie, con la
>>>>>>>> sola eccezione del titolo 1966-67, vinto superando all'ultima
>>>>>>>> giornata l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma
>>>>>>>> il 20 maggio 1973
>>>>>>>> Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club
>>>>>>>> e il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla
>>>>>>>> sua prima stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del
>>>>>>>> 1972-73: furono i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni,
>>>>>>>> sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di
>>>>>>>> Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo
>>>>>>>> nel 1986), due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero
>>>>>>>> diventare la Juventus il club primo d'Europa a vincere tutte le
>>>>>>>> competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere
>>>>>>>> tutte le competizioni ufficiali per club. In tale quindicennio fu
>>>>>>>> stabilito anche il record di punti per campionati a 16 squadre
>>>>>>>> (51, contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di un
>>>>>>>> torneo definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e
>>>>>>>> affascinante duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la
>>>>>>>> vittoria in Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale
>>>>>>>> disputata contro gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un
>>>>>>>> organico composto esclusivamente da giocatori italiani:[28] di
>>>>>>>> essi, quelli schierati in campo nella circostanza furono Zoff,
>>>>>>>> Cuccureddu, Gentile; Furino, F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli,
>>>>>>>> Boninsegna (sostituito al 59' dell'incontro da Spinosi), Benetti
>>>>>>>> e Bettega. A macchiare la conquista del titolo di campione
>>>>>>>> d'Europa, conseguito a Bruxelles il 29 maggio 1985 sul Liverpool,
>>>>>>>> vi furono gravissimi incidenti pre-gara tra la tifoseria italiana
>>>>>>>> e quella inglese, che portarono alla morte di 39 spettatori.
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa
>>>>>>>> delle Coppe
>>>>>>>> Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni:
>>>>>>>> durante la sua gestione, complessivamente 9 elementi della
>>>>>>>> Juventus giocarono nella Nazionale italiana al Campionato del
>>>>>>>> mondo 1978 in Argentina (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in
>>>>>>>> quella che si laureò campione del mondo 1982 in Spagna. Inoltre
>>>>>>>> Antonio Cabrini, Gaetano Scirea e Marco Tardelli divennero i
>>>>>>>> primi giocatori al mondo ad avere vinto sia tutte le competizioni
>>>>>>>> per club cui presero parte sia la Coppa FIFA. Tramontata la
>>>>>>>> generazione di calciatori che avevano costituito l'asse portante
>>>>>>>> della squadra la Juventus affrontò nove anni privo di risultati
>>>>>>>> in campo nazionale, anche se giunsero una Coppa Italia (1990) e
>>>>>>>> due Coppe UEFA (1990 e 1993).[29]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001
>>>>>>>> al 2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il
>>>>>>>> preludio all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose
>>>>>>>> all'ennesimo ciclo vincente in Italia e a livello internazionale:
>>>>>>>> in dieci stagioni, con un intervallo di un biennio di interregno
>>>>>>>> di Carlo Ancelotti, che vinse la Coppa Intertoto (ultimo trofeo
>>>>>>>> internazionale vinto dal club, fino ad oggi), la Juventus vinse
>>>>>>>> cinque scudetti, raggiunse quattro finali di Champions League
>>>>>>>> vincendo quella del 1996 allo Stadio Olimpico di Roma, una Coppa
>>>>>>>> Intercontinentale e una Supercoppa UEFA. Nel 2004 giunse sulla
>>>>>>>> panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora allenatore
>>>>>>>> della Roma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la
>>>>>>>> Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06,
>>>>>>>> che nel computo generale del club sarebbero stati rispettivamente
>>>>>>>> il 28º e il 29º; tuttavia, a causa del caso giudiziario
>>>>>>>> giornalisticamente definito Calciopoli a seguito del quale alcuni
>>>>>>>> club di serie A vennero penalizzati, lo scudetto del 2005 fu
>>>>>>>> revocato e non assegnato; quanto a quello del 2006, la Juventus
>>>>>>>> fu retrocessa per illecito sportivo all'ultimo posto della
>>>>>>>> classifica e penalizzata di 17 punti (successivamente ridotti a
>>>>>>>> 9)[30] nel successivo torneo di serie B; stante la contemporanea
>>>>>>>> penalizzazione in punti del Milan giunto secondo alle sue spalle,
>>>>>>>> il titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima delle
>>>>>>>> sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova dirigenza
>>>>>>>> (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc,
>>>>>>>> amministratore delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10
>>>>>>>> pareggi su 42 incontri (pari a 85 punti al netto delle penalità),
>>>>>>>> fu promossa in serie A un anno più tardi vincendo il campionato
>>>>>>>> di serie B con sei punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli.
>>>>>>>> Il nuovo tecnico, Didier Deschamps, si dimise prima della fine
>>>>>>>> del campionato, dopo la promozione matematica: nell'estate del
>>>>>>>> 2007 fu scelto di affidare la conduzione tecnica all'allenatore
>>>>>>>> romano Claudio Ranieri, cui seguirono nell'ordine Ciro Ferrara –
>>>>>>>> alla prima esperienza da allenatore –, già responsabile del
>>>>>>>> settore giovanile, e Alberto Zaccheroni, ufficializzato nel
>>>>>>>> gennaio 2010.[31] Il 19 maggio dello stesso anno, dopo la fine
>>>>>>>> della stagione, l'imprenditore torinese Andrea Agnelli assume la
>>>>>>>> presidenza del club al posto di Blanc – eletto al massimo
>>>>>>>> incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati
>>>>>>>> Giuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri
>>>>>>>> come nuovo allenatore del club, rispettivamente.[32] La stagione
>>>>>>>> seguente, che ha visto la Juventus giocare in Europa League, dove
>>>>>>>> è stato eliminato ai sedicesimi di finale, e concludere, per
>>>>>>>> seconda stagione consecutiva, al settimo posto in Serie A; è
>>>>>>>> stata l'unica con Delneri. Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico
>>>>>>>> è stato assunto dall'ex giocatore e capitano bianconero Antonio
>>>>>>>> Conte.[33] Cronistoria [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Cronistoria della Juventus Football Club 1897 · 1º novembre,
>>>>>>>> fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia
>>>>>>>> rosa con cravatta e calzoncini neri. 1898 · Non prende parte al
>>>>>>>> campionato nazionale. 1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball
>>>>>>>> Club Juventus.[14] Non prende parte al campionato nazionale. 1900
>>>>>>>> · III Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il
>>>>>>>> Girone Eliminatorio Piemontese. 1901 · Semifinale del Campionato
>>>>>>>> Federale. 1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo
>>>>>>>> spareggio. 1903 · Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e
>>>>>>>> calzoncini bianchi. Finalista del Campionato Federale.
>>>>>>>> 1904 · Finalista del Campionato Federale. 1905 · Campione
>>>>>>>> d'Italia (1º titolo). 1906 · Scissione societaria e fondazione
>>>>>>>> del Foot-Ball Club Torino.[16] 2ª nel girone finale del
>>>>>>>> Campionato Federale.[34] 1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio
>>>>>>>> Piemontese. 1908 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (1º
>>>>>>>> titolo). 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato
>>>>>>>> Italiano. 1909 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (2º
>>>>>>>> titolo). 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato
>>>>>>>> Italiano. 1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico. 1910-11 ·
>>>>>>>> 9ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese. 1911-12 · 8ª nel
>>>>>>>> campionato ligure-lombardo-piemontese. 1912-13 · 6ª nel girone
>>>>>>>> eliminatorio piemontese. Ripescata per ammissione nel girone
>>>>>>>> lombardo.[17] 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone
>>>>>>>> finale del campionato del Nord Italia.
>>>>>>>> 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone
>>>>>>>> piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale
>>>>>>>> Interregionale.
>>>>>>>> 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone
>>>>>>>> finale della Coppa Federale di calcio.[35] 1916–1919 ·
>>>>>>>> Sospensione attività sportive per cause belliche. 1919-20 · 1ª
>>>>>>>> nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali
>>>>>>>> interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord
>>>>>>>> Italia. 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio
>>>>>>>> piemontese. 1921-22 · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I.
>>>>>>>> 1922-23 · 5ª nel girone B di Prima Divisione. 1923 · 23 luglio.
>>>>>>>> Ingresso della famiglia Agnelli nella società.[3] 1923-24 · 5ª
>>>>>>>> nel girone A di Prima Divisione.[36] 1924-25 · 3ª nel girone B di
>>>>>>>> Prima Divisione.[36] 1925-26 · Campione d'Italia (2º titolo).
>>>>>>>> 1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.
>>>>>>>> 4º turno eliminatorio di Coppa Italia.[37]
>>>>>>>> 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.[36]
>>>>>>>> 1928-29 · 2ª nel girone B di Divisione Nazionale.[38] Quarti di
>>>>>>>> finale di Coppa dell'Europa Centrale. 1929 · Istituzione del
>>>>>>>> campionato a girone unico. 1929-30 · 3ª in Serie A. 1930-31 ·
>>>>>>>> Campione d'Italia (3º titolo) Quarti di finale di Coppa
>>>>>>>> dell'Europa Centrale. 1931-32 · Campione d'Italia (4º titolo).
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.[39] 1932-33 ·
>>>>>>>> Campione d'Italia (5º titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa
>>>>>>>> Centrale. 1933-34 · Campione d'Italia (6º titolo). Semifinalista
>>>>>>>> di Coppa dell'Europa Centrale. 1934-35 · Campione d'Italia (7º
>>>>>>>> titolo). Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1935-36 ·
>>>>>>>> 5ª in Serie A. Quarti di finale di Coppa Italia. 1936 ·
>>>>>>>> Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball
>>>>>>>> Club.
>>>>>>>> 1936-37 · 5ª in Serie A.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1937-38 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale. 1938-39 · 8ª in
>>>>>>>> Serie A. Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1939-40 · 3ª in Serie A.
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1940-41 · 5ª in Serie A.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1941-42 · 6ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
>>>>>>>> 1943 · Assume la denominazione societaria di
>>>>>>>> Juventus-Cisitalia.[23] 1942-43 · 3ª in Serie A. Ottavi di finale
>>>>>>>> di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
>>>>>>>> 1944 · 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel
>>>>>>>> Girone Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato
>>>>>>>> di Guerra. 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club.
>>>>>>>> 1945-46 · 2ª nel girone finale della Divisione Nazionale. 1946-47
>>>>>>>> · 2ª in Serie A. 1947-48 · 3ª in Serie A.[36] 1948-49 · 4ª in
>>>>>>>> Serie A.
>>>>>>>> 1949-50 · Campione d'Italia (8º titolo) 1950-51 · 3ª in Serie A.
>>>>>>>> Finalista di Coppa Rio.[40]
>>>>>>>> 1951-52 · Campione d'Italia (9º titolo). 3ª in Coppa Latina
>>>>>>>> 1952. 1952-53 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> 1953-54 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> 1954-55 · 7ª in Serie A.
>>>>>>>> 1955-56 · 12ª in Serie A.[36]
>>>>>>>> 1956-57 · 9ª in Serie A.
>>>>>>>> 1957-58 · Campione d'Italia (10º titolo). Semifinalista di
>>>>>>>> Coppa Italia.
>>>>>>>> 1958-59 · 3ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1959-60 · Campione
>>>>>>>> d'Italia (11º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
>>>>>>>> 1960-61 · Campione d'Italia (12º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>>>> Italia.
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1961-62 · 12ª in
>>>>>>>> Serie A. Semifinalista in Coppa Italia.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1962-63 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1963-64 · 5ª in Serie A.[36]
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa delle Fiere. 1964-65 · 4ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
>>>>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>>>>> 1965-66 · 5ª in Serie A.
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. 1966-67 · Campione
>>>>>>>> d'Italia (13º titolo). Semifinalista di Coppa Italia. Quarti di
>>>>>>>> finale di Coppa delle Fiere. 1967 · 27 giugno, la Juventus
>>>>>>>> Football Club diventa società per azioni. [41] 1967-68 · 3ª in
>>>>>>>> Serie A. 1º turno di Coppa Italia.
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>>>> 1968-69 · 5ª in Serie A.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1969-70 · 3ª in Serie
>>>>>>>> A. Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. 1970-71 · 4ª in Serie
>>>>>>>> A. 1º turno di Coppa Italia.
>>>>>>>> Finalista di Coppa delle Fiere.
>>>>>>>> 1971-72 · Campione d'Italia (14º titolo). Girone di semifinale
>>>>>>>> di Coppa Italia
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>>> 1972-73 · Campione d'Italia (15º titolo). Finalista di Coppa
>>>>>>>> Italia. Finalista di Coppa dei Campioni. 1973-74 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di
>>>>>>>> Coppa dei Campioni. Sconfitta in Coppa Intercontinentale.[42]
>>>>>>>> 1974-75 · Campione d'Italia (16º titolo). Girone di semifinale di
>>>>>>>> Coppa Italia. Semifinalista di Coppa UEFA.
>>>>>>>> 1975-76 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1976-77 · Campione
>>>>>>>> d'Italia (17º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).
>>>>>>>> Girone di semifinale di Coppa Italia. 1977-78 · Campione
>>>>>>>> d'Italia (18º titolo). Girone di semifinale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>>>> 1978-79 · 3ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni. 1979-80 · 2ª in Serie
>>>>>>>> A. Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>>>>> 1980-81 · Campione d'Italia (19º titolo). Semifinalista di Coppa
>>>>>>>> Italia.
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>>> Finalista del Torneo di Capodanno.
>>>>>>>> 1981-82 · Campione d'Italia (20º titolo). Ottavi di finale di
>>>>>>>> Coppa dei Campioni. 1982-83 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
>>>>>>>> Finalista di Coppa dei Campioni.
>>>>>>>> 1983-84 · Campione d'Italia (21º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1984-85 · 6ª in Serie A.[43]
>>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).[44] Campione
>>>>>>>> d'Europa (1º titolo).
>>>>>>>> 1985-86 · Campione d'Italia (22º titolo)
>>>>>>>> Campione del mondo per club (1º titolo).
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa dei Campioni. 1986-87 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa dei Campioni. 1987-88 · 6ª in Serie
>>>>>>>> A.[45] Semifinalista di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di
>>>>>>>> Coppa UEFA.
>>>>>>>> 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera)
>>>>>>>> della Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni
>>>>>>>> Calcistiche quale prima nel continente a vincere le tre maggiori
>>>>>>>> competizioni europee per club.[8] 1988-89 · 4ª in Serie A. 2º
>>>>>>>> turno di Coppa Italia.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>>> 1989-90 · 4ª in Serie A.[43]
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo) Vincitrice della Coppa
>>>>>>>> UEFA (2º titolo).
>>>>>>>> 1990-91 · 7ª in Serie A.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa delle Coppe.
>>>>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>>>>> 1991-92 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1992-93 · 4ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1993-94 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. Quarti di finale di Coppa
>>>>>>>> UEFA. 1994-95 · Campione d'Italia (23º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
>>>>>>>> Finalista di Coppa UEFA.
>>>>>>>> 1995-96 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Campione d'Europa (2º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> 1996-97 · Campione d'Italia (24º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo). Campione del mondo
>>>>>>>> per club (2º titolo).
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>>>> 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club
>>>>>>>> (Juvecentus). 1997-98 · Campione d'Italia (25º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>>>> 1998-99 · 7ª in Serie A.[46]
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Semifinalista di Champions League.
>>>>>>>> Sconfitta in Supercoppa Italiana.
>>>>>>>> 1999-2000 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa UEFA.
>>>>>>>> 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima
>>>>>>>> società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX
>>>>>>>> secolo stilata dalla FIFA.[47]
>>>>>>>> 2000-01 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>>>>> 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la
>>>>>>>> quotazione in Borsa.[48][49]
>>>>>>>> 2001-02 · Campione d'Italia (26º titolo). Finalista di Coppa
>>>>>>>> Italia. Seconda fase di Champions League. 2002-03 · Campione
>>>>>>>> d'Italia (27º titolo).
>>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Finalista di Champions League.
>>>>>>>> 2003-04 · 3ª in Serie A.
>>>>>>>> Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).
>>>>>>>> Finalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2004-05 · 1ª in Serie A
>>>>>>>> (titolo revocato).[50] Ottavi di finale di Coppa Italia. Quarti
>>>>>>>> di finale di Champions League. 2005-06 · 20ª in Serie A.
>>>>>>>> Retrocessa in serie B.[50] Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Quarti di finale di Champions League. Sconfitta in Supercoppa
>>>>>>>> Italiana. 2006-07 · 1ª in Serie B. Promossa in Serie A.
>>>>>>>> Sedicesimi di finale di Coppa Italia. 2007-08 · 3ª in Serie A.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia. 2008-09 · 2ª in Serie A.
>>>>>>>> Semifinalista di Coppa Italia.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Champions League. 2009 · 10 settembre. La
>>>>>>>> Juventus è classificata al 2º posto (prima società calcistica
>>>>>>>> italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX secolo
>>>>>>>> stilato dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del
>>>>>>>> Calcio. 2009-10 · 7ª in Serie A.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Prima fase di Champions League.
>>>>>>>> Ottavi di finale di Europa League.
>>>>>>>> 2010-11 · 7ª in Serie A.
>>>>>>>> Quarti di finale di Coppa Italia.
>>>>>>>> Prima fase di Europa League.
>>>>>>>> Colori e simboli [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della
Juventus
>>>>>>>> Football Club.
>>>>>>>> Colori [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere Dal
>>>>>>>> 1903 l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce
>>>>>>>> verticali bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente
>>>>>>>> bianchi, talora neri.[13]
>>>>>>>> La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale
>>>>>>>> scelta cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei
>>>>>>>> corredi ordinati per il club. In seguito, a causa dei frequenti
>>>>>>>> lavaggi, la maglie si scolorirono in maniera talmente evidente
>>>>>>>> che il club ne decise un cambio. [3]
>>>>>>>> Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della
>>>>>>>> società, di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e
>>>>>>>> resistente all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso
>>>>>>>> del Notts County, la cui maglia è a strisce bianconere; per tale
>>>>>>>> ragione fu spedito a Torino un set di uniformi analogo a quello
>>>>>>>> usato dal Notts County.[51] Simboli [modifica] Lo stemma
>>>>>>>> [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Un logo del passato
>>>>>>>> Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta
>>>>>>>> e novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a
>>>>>>>> simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti
>>>>>>>> l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato,[52]
>>>>>>>> essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più
>>>>>>>> recente dei quali risalente al 2004.[53] Esso raffigura uno scudo
>>>>>>>> ovale a strisce verticali bianche e nere, che nella versione più
>>>>>>>> recente sono sette, quattro bianche e tre nere.[53] Il nome del
>>>>>>>> club è impresso in caratteri neri e sottolineato in oro su di
>>>>>>>> un'area bianca convessa. Il gioco di ombreggiature del logo ha lo
>>>>>>>> scopo di conferire ad esso un'apparenza di tridimensionalità.[53]
>>>>>>>> Nella parte inferiore dello stemma, in bianco su sfondo nero, è
>>>>>>>> rappresentato il toro, simbolo civico di Torino.
>>>>>>>> In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu
>>>>>>>> Savoia, omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma
>>>>>>>> concava.[52] Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia,
>>>>>>>> mentre il toro e il nome del club erano di colore giallo-oro.[52]
>>>>>>>> Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin
>>>>>>>> dal 1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo
>>>>>>>> (variabile nel tempo) e non un elemento d'identità del club.[53]
>>>>>>>> Inno ufficiale [modifica] L'inno ufficiale della Juventus – il
>>>>>>>> quinto nella storia del club – è Juve, storia di un grande amore,
>>>>>>>> composto dal cantante e musicista emiliano Paolo Belli nel
>>>>>>>> 2007.[54]
>>>>>>>> Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il
>>>>>>>> cielo è bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica
>>>>>>>> Juve, tutte a opera del compositore Francesco De Felice.[55] Tra
>>>>>>>> quelle composte dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera
>>>>>>>> di Pierangelo Bertoli nel 1997, in occasione del centesimo
>>>>>>>> anniversario della fondazione del club. [56] Stadi [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico, Stadio
delle
>>>>>>>> Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso
>>>>>>>> Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Stadio Piazza
>>>>>>>> d'Armi.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal
>>>>>>>> 1922 al 1933
>>>>>>>> In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco
>>>>>>>> del Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al
>>>>>>>> 1908 fu utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio
>>>>>>>> 1905-1906, durante il quale il terreno di casa fu lo Stadio
>>>>>>>> Motovelodromo Umberto I.[57] Dal 1909 al 1922 l'impianto
>>>>>>>> utilizzato fu quello di Corso Sebastopoli e, dal 1922 al 1933,
>>>>>>>> quello di Corso Marsiglia, che fu teatro della conquista di 4
>>>>>>>> campionati, tre dei quali consecutivi.[58]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Lo Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al
>>>>>>>> 1990 Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri
>>>>>>>> interni allo Stadio Comunale. Nato come Stadio “Benito Mussolini”
>>>>>>>> per dotare la città di un impianto che potesse ospitare le gare
>>>>>>>> del campionato del mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio
>>>>>>>> Comunale e, in seguito, Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso
>>>>>>>> ospitò 890 incontri di campionato della Juventus[59] e, dal 1963,
>>>>>>>> dopo la definitiva dismissione dello Stadio Filadelfia, fu
>>>>>>>> condiviso con il Torino; capace di circa 65.000 posti in piedi,
>>>>>>>> fu utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini
>>>>>>>> cittadine si trasferirono allo Stadio delle Alpi, riservando il
>>>>>>>> Comunale solo agli allenamenti della squadra bianconera.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Lo Stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006 Il Delle
>>>>>>>> Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione
>>>>>>>> del campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal
>>>>>>>> campionato 1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di
>>>>>>>> Vallette, nella periferia nord-occidentale di Torino, era capace
>>>>>>>> di poco più di 69.000 posti ed era dotato di un impianto di
>>>>>>>> diffusione acustica che lo rendeva idoneo anche all'esecuzione di
>>>>>>>> concerti. Nel periodo di utilizzo del Delle Alpi, comunque, la
>>>>>>>> Juventus in alcune occasioni scelse di disputare le proprie gare
>>>>>>>> interne in stadi di altre città, quali ad esempio il Manuzzi di
>>>>>>>> Cesena (Coppa Italia, Coppa Intertoto), il Meazza di Milano
>>>>>>>> (semifinale e finale di Coppa UEFA 1994-95) oppure il La Favorita
>>>>>>>> di Palermo (Supercoppa UEFA 1996).[60] Il 18 giugno 2002 il
>>>>>>>> Comune cedette il vecchio Comunale a titolo gratuito al Torino in
>>>>>>>> cambio dell'impegno del club granata a ristrutturarlo in tempo
>>>>>>>> per i XX Giochi olimpici invernali del 2006 (tale impegno non fu
>>>>>>>> rispettato per sopravvenuto fallimento societario nel 2005, a
>>>>>>>> seguito del quale il Comune riacquisì la titolarità della
>>>>>>>> concessione dell'impianto) e, nel contempo, concesse lo
>>>>>>>> sfruttamento dell'area del Delle Alpi alla Juventus per 99
>>>>>>>> anni.[60] Dalla stagione 2006-07 a quella 2010-11 la Juventus ha
>>>>>>>> disputato quindi i suoi incontri interni nel rinnovato Comunale,
>>>>>>>> ribattezzato Stadio Olimpico. L'Olimpico ha una capacità massima
>>>>>>>> di 27.994 posti a sedere, [59] dopo la ristrutturazione avvenuta
>>>>>>>> in occasione dei Giochi olimpici. Juventus Stadium [modifica]
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Stadium.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Una veduta dello Juventus Stadium durante la cerimonia
>>>>>>>> d'inaugurazione (8 settembre 2011)
>>>>>>>> È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione
>>>>>>>> della Juventus Football Club S.p.A. di approvare il progetto per
>>>>>>>> il nuovo stadio, destinato a sorgere sull'area del Delle
>>>>>>>> Alpi;[61] l'investimento complessivo per la realizzazione del
>>>>>>>> nuovo impianto ammonta a 105 milioni di euro.[62]
>>>>>>>> L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il
>>>>>>>> coordinamento degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e
>>>>>>>> dell'ingegnere Massimo Majowecki, è stata ufficialmente
>>>>>>>> presentata il 20 novembre 2008 al Lingotto:[63] prevista su
>>>>>>>> un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000 destinati allo
>>>>>>>> stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle attività commerciali e
>>>>>>>> 30.000 ad aree verdi e piazze),[61] tutta la costruzione è a
>>>>>>>> pianta rettangolare, circondata da due strutture semi-ellittiche
>>>>>>>> che ospitano le attività commerciali, i ristoranti e i bar:
>>>>>>>> l'accesso alle tribune è garantito da specifiche passerelle
>>>>>>>> inserite nei diversi settori dello stadio. Presenti anche palchi
>>>>>>>> cosiddetti VIP – disegnati da Pininfarina Extra – affacciati
>>>>>>>> direttamente sul prato.[61] Lo stadio, definito «all'avanguardia»
>>>>>>>> nei criteri di sicurezza per esso previsti[61] e
>>>>>>>> nell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha 41.000
>>>>>>>> spettatori seduti,[61] ed è concepito solo per il calcio, non
>>>>>>>> avendo pista di atletica leggera intorno al campo; il terreno di
>>>>>>>> gioco è ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle
>>>>>>>> gradinate più basse, e non ci sono barriere né separazioni
>>>>>>>> fisiche tra spalti e terreno.[64] Esternamente lo stadio è
>>>>>>>> rivestito da 40.000 lamine d'alluminio oscillanti e riflettenti
>>>>>>>> che, secondo il designer Fabrizio Giugiaro, danno la sensazione
>>>>>>>> di una «bandiera in movimento». Il peso della copertura, studiata
>>>>>>>> in galleria del vento, viene sostenuto, attraverso dei tiranti,
>>>>>>>> da due pennoni. Inoltre è semi-trasparente in modo da garantire
>>>>>>>> il passaggio della luce sufficiente alla crescita dell'erba e
>>>>>>>> contemporaneamente la protezione degli spettatori dai raggi
>>>>>>>> solari. L'inaugurazione del nuovo Juventus Stadium è avvenuta l'8
>>>>>>>> settembre 2011, in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º
>>>>>>>> anniversario dell'Unità d'Italia, ed è utilizzato a partire dalla
>>>>>>>> stagione 2011-12.[65] La Juventus nella cultura popolare
>>>>>>>> [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della
>>>>>>>> Juventus in Champions League 1995-96
>>>>>>>> Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà
>>>>>>>> sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di
>>>>>>>> rilievo nella cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari
>>>>>>>> del Genoa, ad avere al seguito un “treno speciale” di tifosi:
>>>>>>>> accadde il 1º aprile 1906 in occasione dell'incontro di
>>>>>>>> campionato tra dette due squadre in campo neutro a Milano,
>>>>>>>> ripetizione di quello, disputato a Torino, interrotto il 18 marzo
>>>>>>>> precedente a causa della prima invasione di campo della storia
>>>>>>>> del calcio italiano.[66] Il 29º derby della Mole disputatosi allo
>>>>>>>> stadio di Corso Marsiglia il 15 maggio 1932 fu il primo evento
>>>>>>>> calcistico trasmesso in diretta radiofonica nazionale dall'EIAR,
>>>>>>>> con la voce di Nicolò Carosio. Inoltre, nel quadro delle
>>>>>>>> trasmissioni sperimentali della RAI (quelle ufficiali, anche
>>>>>>>> sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954)[67] l'incontro di
>>>>>>>> serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto della prima
>>>>>>>> diretta televisiva nazionale, per la voce di Carlo Balilla
>>>>>>>> Bacarelli.[68] A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al
>>>>>>>> Campo Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio
>>>>>>>> Bernardini, sono ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo
>>>>>>>> al calcio: Cinque a zero (1932), per la regia di Mario
>>>>>>>> Bonnard[69] che il romanzo di Mario Soldati Le due città
>>>>>>>> (1964).[70] Il club è stato anche punto di riferimento in altre
>>>>>>>> opere di Soldati, quali America primo amore (1935),[71] Un prato
>>>>>>>> di papaveri. Diario 1947-1964 (1973)[72] e Lo specchio inclinato.
>>>>>>>> Diario 1965-1971 (1975).[73] Altri riferimenti alla Juventus si
>>>>>>>> trovano in La classe operaia va in paradiso di Elio Petri (1971),
>>>>>>>> film vincitore del Grand Prix al Festival di Cannes 1972,[74] in
>>>>>>>> Vacanze in America di Carlo Vanzina (1984), dove si assiste a una
>>>>>>>> partita tra studenti juventini e romanisti a Zabriskie Point,
>>>>>>>> nella Valle della Morte[75] e in Santa Maradona di Marco Ponti
>>>>>>>> (2001), nel quale si trova una scena ambientata allo Stadio delle
>>>>>>>> Alpi durante l'incontro di campionato tra i bianconeri e
>>>>>>>> l'Atalanta.[76] Per quanto riguarda i film di argomento più
>>>>>>>> legato al calcio e al tifo, sul versante della satira di costume
>>>>>>>> figura Il presidente del Borgorosso Football Club di Luigi
>>>>>>>> Filippo D'Amico (1970), in cui il personaggio eponimo,
>>>>>>>> interpretato da Alberto Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar
>>>>>>>> Sivori, presente nel film nella parte di se stesso;[77] nei primi
>>>>>>>> anni ottanta, in Eccezzziunale… veramente, del citato Vanzina
>>>>>>>> (1982), Diego Abatantuono rappresenta, nei tre episodi di cui si
>>>>>>>> compone il film, rispettivamente un tifoso milanista, uno
>>>>>>>> interista e uno juventino;[75] stesso ruolo interpretò nel
>>>>>>>> sequel, un quarto di secolo più tardi, in Eccezzziunale…
>>>>>>>> veramente - Capitolo secondo… me (2006), ancora di Vanzina. [78]
>>>>>>>> Infine, sul fronte dell'analisi del disagio sociale e del tifo
>>>>>>>> come valvola di sfogo dell'aggressività, figura il film Ultrà di
>>>>>>>> Ricky Tognazzi (1990), che parla delle vicende di un capotifoso
>>>>>>>> della Roma (interpretato da Claudio Amendola) e del gruppo
>>>>>>>> organizzato da lui guidato che si reca in trasferta a Torino,
>>>>>>>> dove ingaggia violenti scontri con i Drughi, frangia di ultras
>>>>>>>> bianconeri.[79]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico
>>>>>>>> (Stati Uniti) La poesia-tributo Madama Juve, scritta in
>>>>>>>> piemontese dallo scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu
>>>>>>>> inclusa nel libro Opere (1992), antologia a cura dei poeti
>>>>>>>> Giorgio Bàrberi Squarotti e Massimo Romano.[80] Tale poesia,
>>>>>>>> insieme ad altri omaggi alla Juventus composti da Arpino, è stata
>>>>>>>> tradotta in italiano dal critico letterario torinese Bruno
>>>>>>>> Quaranta e pubblicata nella sua opera Stile e stiletto
>>>>>>>> (1997).[81] Sempre a opera di Arpino sono altri riferimenti alla
>>>>>>>> Juventus, citati in Racconti di vent'anni (1974)[82] e in Opere
>>>>>>>> scelte (2005), antologia letteraria, narrativa e giornalistica a
>>>>>>>> cura dell'italianista veneziano Rolando Damiani.[83] Ancora in
>>>>>>>> ambito letterario la Juventus fa da sfondo, come punto di
>>>>>>>> riferimento della vita del protagonista, nel romanzo di Aldo Nove
>>>>>>>> Puerto Plata Market[84] e, nel romanzo del giornalista Aldo
>>>>>>>> Cazzullo I ragazzi di via Po, è parte del contesto
>>>>>>>> storico-culturale della società torinese degli anni
>>>>>>>> cinquanta.[85] Entrambi i lavori citati sono del 1997. Più
>>>>>>>> recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e Andrea Parodi hanno
>>>>>>>> citato la Juventus di Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e
>>>>>>>> 1978 all'interno del contesto storico e sociale della crisi
>>>>>>>> politico- istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel loro
>>>>>>>> libro In bianco e nero. [86] Fuori dall'Italia la Juventus è
>>>>>>>> citata come F.C. Piemonte nell'anime giapponese Captain Tsubasa
>>>>>>>> Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero nel manga omonimo.[87]
>>>>>>>> In Inghilterra i tifosi del Notts County sono usi intonare il
>>>>>>>> loro coro da stadio It's just like watching Juve (È proprio come
>>>>>>>> guardare la Juve), in riferimento alla comunanza cromatica delle
>>>>>>>> uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra realizza
>>>>>>>> una grande prestazione.[88] Il compositore torinese Domenico
>>>>>>>> Seren Gay ha dedicato al club due canzoni: Juventus, presente
>>>>>>>> nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza Juve, presente
>>>>>>>> nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla (1968).[89] Tra gli
>>>>>>>> eventi culturali più recenti aventi come oggetto il club
>>>>>>>> bianconero, figura la mostra Juventus. 110 anni a opera di arte,
>>>>>>>> organizzata in occasione del centodecimo anniversario della
>>>>>>>> fondazione della società[90] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a
>>>>>>>> cura della fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007.
>>>>>>>> Tale esposizione, curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha
>>>>>>>> illustrato lo sviluppo della storia, dei personaggi e dei
>>>>>>>> successi della Juventus e il suo rapporto con la città di Torino
>>>>>>>> attraverso un'analisi artistica e culturale sul calcio:[90] « A
>>>>>>>> Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina
>>>>>>>> di corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria
>>>>>>>> San Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli
>>>>>>>> stadi (da Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle
>>>>>>>> Alpi che in molti cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i
>>>>>>>> quartieri, da Mirafiori alla collina, da San Paolo alla Crocetta,
>>>>>>>> c'è tanta Juve nella storia della capitale sabauda, un percorso
>>>>>>>> che attraversa, decennio dopo decennio, l'arte e la cultura del
>>>>>>>> Novecento. » (Juventus. 110 anni a opera di arte, 2007.[91])
>>>>>>>> L'impegno in campo sociale [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i
>>>>>>>> programmi sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i
>>>>>>>> Giovani, orientato al miglioramento della qualità di vita e a
>>>>>>>> favorire l'accesso all'istruzione ai giovani extracomunitari
>>>>>>>> minorenni[92] tramite un centro di accoglienza, e la
>>>>>>>> realizzazione – in collaborazione con la facoltà di Economia
>>>>>>>> dell'Università di Torino – di un corso di formazione allo studio
>>>>>>>> del management sportivo.[92] In ambito sanitario, in
>>>>>>>> collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina
>>>>>>>> Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere
>>>>>>>> insieme al Sant'Anna,[93] programma di ristrutturazione del
>>>>>>>> reparto di Neonatologia Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[93]
>>>>>>>> e sostiene le attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca
>>>>>>>> sul Cancro.[92] Altro progetto comunitario della società
>>>>>>>> bianconera è il “Centro di accoglienza” intitolato a Edoardo
>>>>>>>> Agnelli e realizzato in collaborazione con l'Associazione Gruppi
>>>>>>>> di Volontariato Vincenziano al fine di dare ospitalità a madri in
>>>>>>>> condizioni disagiate.[92] Nel 2000, inoltre, la Juventus
>>>>>>>> intraprese il progetto Un sogno per il Gaslini, allo scopo di
>>>>>>>> dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di Genova di una
>>>>>>>> dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i bambini ivi
>>>>>>>> ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio
>>>>>>>> dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della
>>>>>>>> struttura dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono
>>>>>>>> necessari 4,5 milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia
>>>>>>>> Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla Juventus attraverso
>>>>>>>> donazioni e iniziative di beneficenza organizzate dai propri
>>>>>>>> giocatori, come la partecipazione in qualità di ospiti al
>>>>>>>> festival di Sanremo 2003[94] e al programma televisivo Juventus,
>>>>>>>> una squadra per amico,[95] la realizzazione e vendita di libri
>>>>>>>> fotografici e CD, il più famoso dei quali fu, nel 2003, una
>>>>>>>> versione del successo di Lucio Battisti Il mio canto libero.[96]
>>>>>>>> Organico [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Juventus Football Club
2011-2012.
>>>>>>>> Rosa [modifica]
>>>>>>>> Rosa e numerazione sono aggiornati al 9 settembre 2011.[97] N.
>>>>>>>> Ruolo Giocatore
>>>>>>>> 1 P Gianluigi Buffon (vice-capitano)
2 D Marco Motta 3 D
>>>>>>>> Giorgio Chiellini
>>>>>>>> 5 C Michele Pazienza
>>>>>>>> 6 D Fabio Grosso
>>>>>>>> 7 C Simone Pepe
>>>>>>>> 8 C Claudio Marchisio
>>>>>>>> 9 A Vincenzo Iaquinta
>>>>>>>> 10 A Alessandro Del Piero (capitano)
11 D Paolo De Ceglie 13
>>>>>>>> P Alexander Manninger
>>>>>>>> 14 A Mirko Vučinić
>>>>>>>> 15 D Andrea Barzagli
>>>>>>>> 17 C Eljero Elia
>>>>>>>> N. Ruolo Giocatore
>>>>>>>> 18 A Fabio Quagliarella
>>>>>>>> 19 D Leonardo Bonucci
>>>>>>>> 20 A Luca Toni
>>>>>>>> 21 C Andrea Pirlo
>>>>>>>> 22 C Arturo Vidal
>>>>>>>> 24 C Emanuele Giaccherini
>>>>>>>> 26 D Stephan Lichtsteiner
>>>>>>>> 27 C Miloš Krasić
>>>>>>>> 28 C Marcelo Estigarribia
>>>>>>>> 30 P Marco Storari
>>>>>>>> 32 A Alessandro Matri
>>>>>>>> 33 D Frederik Sørensen
>>>>>>>> 34 C Luca Marrone
>>>>>>>> 38 A Amauri
>>>>>>>> Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici
>>>>>>>> nazionali della FIFA.
>>>>>>>> Staff tecnico [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Staff dell'area tecnica
>>>>>>>> Allenatore: Antonio Conte
>>>>>>>> Allenatore in 2ª: Angelo Alessio.
>>>>>>>> Preparatore portieri: Claudio Filippi. Preparatore atletico:
>>>>>>>> prof. Paolo Bertelli. Responsabile settore medico: dr. Fabrizio
>>>>>>>> Tencone. Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
>>>>>>>> Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
>>>>>>>> Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco
>>>>>>>> Luison, Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro. Allenatore squadra
>>>>>>>> Primavera: Marco Baroni. Team manager: Matteo Fabris.
>>>>>>>> Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi. Coordinatore
>>>>>>>> settore giovanile: Gianluca Pessotto. Risponsabile medico settore
>>>>>>>> giovanile: dr. Antonio Giordano. Responsabili osservatori: Mauro
>>>>>>>> Sandreani. Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi.
>>>>>>>> Settore giovanile [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di
>>>>>>>> 17 squadre maschili che competono a livello nazionale ed
>>>>>>>> eventualmente internazionale nei vari tornei di categoria.[98]
>>>>>>>> Per tutte, il proprio campo di allenamento è lo Juventus Center,
>>>>>>>> centro sportivo di proprietà della società bianconera con sede a
>>>>>>>> Vinovo (TO).[99] Analogamente a quanto già intrapreso dagli
>>>>>>>> olandesi dell'Ajax, la Juventus ha istituito alcune scuole calcio
>>>>>>>> sotto forma di club-satellite [100] e campi (Summer Camps) in
>>>>>>>> tutta Italia (riservati ai giovani dagli 8 ai 16 anni) e
>>>>>>>> all'estero, precisamente in Inghilterra (dagli 11 ai 16
>>>>>>>> anni).[101] Porta inoltre avanti progetti come Juventus
>>>>>>>> University, la prima università del calcio al mondo (con il
>>>>>>>> supporto dell'Università di Torino),[102] Juventus National
>>>>>>>> Academy che si rivolge, attraverso la creazione di una rete di
>>>>>>>> scuole calcio dislocate sul territorio nazionale e, all'estero,
>>>>>>>> in Malta, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[103] e il programma
>>>>>>>> Juventus Soccer Schools International attraverso la gestione di
>>>>>>>> scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Messico, Inghilterra,
>>>>>>>> Grecia, Arabia Saudita, Australia e Svizzera.[104] Storicamente
>>>>>>>> la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori giovanili su
>>>>>>>> tutto il territorio nazionale, e anche all'estero.[100] A titolo
>>>>>>>> di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a
>>>>>>>> militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni
>>>>>>>> sessanta, figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni
>>>>>>>> da Catania), Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus
>>>>>>>> da Lecce), Giuseppe Furino (1946, proveniente da Palermo e alla
>>>>>>>> Juventus dal 1965), Roberto Bettega (1950, torinese e cresciuto
>>>>>>>> nella società), Paolo Rossi (1956, da Prato, che dal 1972 al 1975
>>>>>>>> militò nelle giovanili della società prima di tornarvi da
>>>>>>>> professionista nel 1981). Di essi, Furino fu convocato per il
>>>>>>>> campionato del mondo 1970 (unico giocatore della Juventus a
>>>>>>>> prendere parte a tale edizione del torneo), Anastasi per quello
>>>>>>>> del 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché quello del
>>>>>>>> 1982, quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come
>>>>>>>> Bettega (che non prese parte al campionato del 1982 causa
>>>>>>>> infortunio), nonché Rossi, presente nel 1982 (e che nel 1978
>>>>>>>> partecipò da giocatore in comproprietà con il Lanerossi Vicenza e
>>>>>>>> con la maglia di quest'ultimo). [105][106] Il citato Rossi,
>>>>>>>> inoltre, grazie alla vittoria nel campionato del mondo 1982,
>>>>>>>> oltre a laurearsi campione del mondo, vinse anche il Pallone
>>>>>>>> d'oro di quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale miglior
>>>>>>>> marcatore di quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3 nel
>>>>>>>> girone sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile,
>>>>>>>> sconfitto 3-2. Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti
>>>>>>>> nel vivaio della Juventus si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero
>>>>>>>> Combi (campione del mondo nel 1934), Pietro Rava (vincitore della
>>>>>>>> medaglia d'oro nel torneo olimpico di calcio 1936 e campione del
>>>>>>>> mondo nel 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola e, soprattutto,
>>>>>>>> Giampiero Boniperti, da sempre legato alla Juventus, dalle
>>>>>>>> giovanili alla carica di presidente e, attualmente, a quella di
>>>>>>>> presidente onorario del club. Più recentemente, dal settore
>>>>>>>> giovanile della Juventus si sono messi in evidenza giocatori come
>>>>>>>> Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian Giovinco, Claudio
>>>>>>>> Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e Domenico Criscito,
>>>>>>>> tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati Giovinco, Nocerino,
>>>>>>>> Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri della Nazionale
>>>>>>>> che ha partecipato al torneo olimpico di calcio 2008 a Pechino
>>>>>>>> [107] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto le semifinali del
>>>>>>>> torneo continentale disputato in Svezia nel 2009.[108] Giocatori
>>>>>>>> celebri [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus
>>>>>>>> Football
>>>>>>>> Club.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la
>>>>>>>> Juventus In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia
>>>>>>>> della Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani;[109]
>>>>>>>> alcuni di questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale
>>>>>>>> italiana.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi
>>>>>>>> della Juventus
>>>>>>>> Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella
>>>>>>>> Juventus figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il
>>>>>>>> primo calciatore- simbolo della Juventus,[110] Giampiero
>>>>>>>> Boniperti, riconosciuto come il calciatore più rappresentativo
>>>>>>>> della storia della società,[111] Carlo Parola (autore della più
>>>>>>>> famosa rovesciata del calcio italiano, il cui gesto atletico ha
>>>>>>>> ispirato l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei
>>>>>>>> calciatori),[112] Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei
>>>>>>>> scudetti e una Coppa UEFA con la Juventus, della quale difese la
>>>>>>>> porta per 330 partite consecutive di campionato tra il 1972 e il
>>>>>>>> 1983 e a tutt'oggi unico calciatore italiano ad avere vinto sia
>>>>>>>> il campionato d'Europa che quello del mondo con l'Italia,
>>>>>>>> nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden Player italiano),[113]
>>>>>>>> Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e Stefano Tacconi,
>>>>>>>> quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto tutte le
>>>>>>>> competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo
>>>>>>>> l'olandese Danny Blind),[114] Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993
>>>>>>>> e Alessandro Del Piero, attuale capitano e giocatore simbolo
>>>>>>>> della squadra,[115] cinque volte campione d'Italia e, nel 1996,
>>>>>>>> campione d'Europa e del mondo con la Juventus, nonché campione
>>>>>>>> del mondo 2006 con la Nazionale. Tra i giocatori non italiani ad
>>>>>>>> aver vestito la maglia della Juventus, inoltre, si segnalano
>>>>>>>> negli anni cinquanta e sessanta l'argentino Omar Sivori (che,
>>>>>>>> oriundo, in seguito militò anche in Nazionale italiana), il
>>>>>>>> gallese John Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante
>>>>>>>> buono, centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato
>>>>>>>> Sivori e a Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla
>>>>>>>> Juventus 3 scudetti; negli anni settanta il tedesco Helmut
>>>>>>>> Haller, già campione d'Italia con il Bologna, che alla Juventus
>>>>>>>> vinse due titoli; fino al 1980 non fu più possibile ingaggiare
>>>>>>>> calciatori non italiani; tra i più rappresentativi giunti in
>>>>>>>> Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi Michel
>>>>>>>> Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione
>>>>>>>> d'Europa nel 1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la
>>>>>>>> Juventus, e Zinédine Zidane, campione del mondo nel 1998 e
>>>>>>>> d'Europa nel 2000 con la Francia, campione del mondo di club con
>>>>>>>> la Juventus e, con essa, vincitrice di due scudetti. Presidenti e
>>>>>>>> allenatori [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Presidenti [modifica]
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus
>>>>>>>> Football
>>>>>>>> Club.
>>>>>>>> In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della
>>>>>>>> Juventus si sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di
>>>>>>>> gestione.[116] Il primo presidente della società bianconera fu
>>>>>>>> Eugenio Canfari, uno dei soci fondatori.[3]
>>>>>>>> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero
>>>>>>>> Boniperti, alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al
>>>>>>>> 1990;[116] Boniperti, al pari del suo successore Vittorio
>>>>>>>> Caissotti di Chiusano, presidente dal 1990 al 2003, vanta il
>>>>>>>> palmarès più ampio della storia del club.[117] L'imprenditore
>>>>>>>> Umberto Agnelli, divenuto presidente a meno di 21 anni d'età, nel
>>>>>>>> 1955, fu il più giovane a ricoprire tale carica.[3] Da citare
>>>>>>>> anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e Giuseppe Hess e
>>>>>>>> del francese Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani a divenire
>>>>>>>> presidenti del club.[3] In particolare, Dick fu il presidente del
>>>>>>>> primo scudetto bianconero (1905). Attualmente in carica è
>>>>>>>> l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto presidente il 28
>>>>>>>> aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del club.[118]
>>>>>>>> Allenatori [modifica]
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus
>>>>>>>> Football
>>>>>>>> Club.
>>>>>>>> Sono 43 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione
>>>>>>>> tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad
>>>>>>>> interim.[31] Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non
>>>>>>>> esisteva un sistema dettagliato di allenamento in preparazione
>>>>>>>> degli incontri di campionato. In pratica i giocatori – studenti e
>>>>>>>> lavoratori – avevano l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte
>>>>>>>> alla settimana al velodromo di Corso Re Umberto per gli
>>>>>>>> allenamenti, consistenti in partitelle e corse di velocità e/o
>>>>>>>> resistenza, sempre sotto il coordinamento del capitano della
>>>>>>>> squadra.[119] Il primo allenatore della storia bianconera fu
>>>>>>>> l'ungherese Jenő Károly, scelto dal presidente Edoardo Agnelli
>>>>>>>> nel 1923 al fine di introdurre innovazioni dal punto di vista
>>>>>>>> tattico e strategico nel gioco della squadra.[3] Károly allenò la
>>>>>>>> squadra per 70 incontri fino alla morte, avvenuta nel 1926.[3] A
>>>>>>>> vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni
>>>>>>>> Trapattoni, detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per
>>>>>>>> tredici stagioni, di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al
>>>>>>>> 1985-86 e poi dal 1991-92 al 1993-94. Sia il numero di stagioni
>>>>>>>> consecutive che quello totale sono record per tecnici di club
>>>>>>>> italiani.[31] Il Trap vanta anche il primato complessivo di
>>>>>>>> panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, record tra gli
>>>>>>>> allenatori italiani).[31] Da menzionare anche Carlo Carcano,
>>>>>>>> tecnico negli anni trenta e unico allenatore in Italia ad avere
>>>>>>>> vinto quattro scudetti consecutivi, tra il 1931 e il 1934.[20]
>>>>>>>> L'attuale allenatore della prima squadra è Antonio Conte, nato
>>>>>>>> nel 1969, che ricopre l'incarico dal 31 maggio 2011.[33] Palmarès
>>>>>>>> [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus
Football
>>>>>>>> Club.
>>>>>>>> Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica
>>>>>>>> più titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello
>>>>>>>> mondiale.[5][6] Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel
>>>>>>>> 1905, la Juventus è il club di maggior successo nel campionato
>>>>>>>> nazionale, aggiudicandosi la competizione in 27 occasioni,[50]
>>>>>>>> compresa una striscia di cinque titoli consecutivi dal 1931 al
>>>>>>>> 1935 (record a pari merito con il Torino e
>>>>>>>> l'Internazionale).[120] I bianconeri detengono il record per
>>>>>>>> vittorie nella Coppa Italia, principale competizione di coppa
>>>>>>>> nazionale del Paese (9, a pari merito con la Roma), tra esse due
>>>>>>>> consecutive (1959 e 1960, primato nazionale). Il club vanta,
>>>>>>>> inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un totale di 40 vittorie in
>>>>>>>> competizioni nazionali (anch'esso record), cui vanno sommate 11
>>>>>>>> vittorie in tornei internazionali che ne fanno complessivamente
>>>>>>>> il club italiano con il maggior numero di titoli ufficiali vinti,
>>>>>>>> 51. Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il club torinese
>>>>>>>> non ha vinto alcun trofeo ufficiale, caso unico nel Paese. La
>>>>>>>> formazione juventina detiene altresì il primato italiano di
>>>>>>>> double, ovvero la vittoria del campionato di massima serie e
>>>>>>>> della coppa nazionale nella stessa stagione (due, accadute nelle
>>>>>>>> stagioni 1959-60 e 1994-95). Vincitrice del suo primo trofeo
>>>>>>>> internazionale ufficiale nel 1977 (Coppa UEFA, nella circostanza
>>>>>>>> vinta per la prima volta da un club italiano e sudeuropeo),[121]
>>>>>>>> i suoi 11 trofei vinti in competizioni a livello confederale e
>>>>>>>> FIFA, tra cui due titoli di campione d'Europa (1985 e 1996) e due
>>>>>>>> di campione del mondo per club (idem), la rendono attualmente il
>>>>>>>> secondo club italiano per vittorie, il quarto in Europa nonché il
>>>>>>>> settimo nel mondo.[122] La Juventus, uno degli unici tre club
>>>>>>>> italiani ad avere realizzato in due occasioni il cosiddetto
>>>>>>>> double internazionale con i successi in campionato e Coppa UEFA e
>>>>>>>> campionato e Coppa delle Coppe, rispettivamente nelle stagioni
>>>>>>>> 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con il Liverpool e
>>>>>>>> l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa UEFA,
>>>>>>>> attualmente nota come Europa League (3).[121] Competizioni
>>>>>>>> nazionali [modifica]
>>>>>>>> Campionato italiano: 29
>>>>>>>> 1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35;
>>>>>>>> 1949-50; 1951-52; 1957-58
>>>>>>>> 1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77;
>>>>>>>> 1977-78; 1980-81; 1981-82
>>>>>>>> 1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02;
>>>>>>>> 2002-032004-2005, 2005-2006
>>>>>>>> Coppa Italia: 9
>>>>>>>> 1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83;
>>>>>>>> 1989-90; 1994-95
>>>>>>>> Supercoppa italiana: 4
>>>>>>>> 1995; 1997; 2002; 2003
>>>>>>>> Campionato italiano di Serie B: 1
>>>>>>>> 2006-07
>>>>>>>> Competizioni internazionali [modifica]
>>>>>>>> Coppa Intercontinentale: 2
>>>>>>>> 1985; 1996
>>>>>>>> Coppa dei Campioni/Champions League: 2
>>>>>>>> 1984-85; 1995-96
>>>>>>>> Coppa delle Coppe: 1
>>>>>>>> 1983-84
>>>>>>>> Coppa UEFA: 3
>>>>>>>> 1976-77; 1989-90; 1992-93
>>>>>>>> Supercoppa UEFA: 2
>>>>>>>> 1984; 1996
>>>>>>>> Coppa Intertoto: 1
>>>>>>>> 1999
>>>>>>>> Competizioni giovanili [modifica]
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore
giovanile
>>>>>>>> della Juventus Football Club.
>>>>>>>> La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose
>>>>>>>> della sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9
>>>>>>>> titoli di campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70
>>>>>>>> trofei ufficiali, tra i quali alcuni relativi alle competizioni
>>>>>>>> più importanti al mondo nella categoria come per esempio il
>>>>>>>> torneo di Viareggio, vinto 7 volte, la più recente delle quali
>>>>>>>> nel 2010. Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus
>>>>>>>> partecipò all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in
>>>>>>>> Malesia, sorta di campionato mondiale per club giovanili
>>>>>>>> organizzato dal G-14, classificandosi al secondo posto finale con
>>>>>>>> la miglior difesa del torneo. [123]
>>>>>>>> Statistiche [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus
>>>>>>>> Football Club.
>>>>>>>> Statistiche di squadra [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della
>>>>>>>> Juventus La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo
>>>>>>>> 1900. La stagione 2011-12 sarà dunque la sua 107ª stagione
>>>>>>>> sportiva; nelle 106 precedenti, ha partecipato a 98 campionati di
>>>>>>>> massima serie (11 di Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima
>>>>>>>> Divisione, 4 di Divisione Nazionale e 78 di serie A propriamente
>>>>>>>> detta) e uno di serie B (nel 2006-07), mentre in altre 7
>>>>>>>> occasioni non superò le eliminatorie del Comitato Regionale
>>>>>>>> Piemontese. Nel corso delle 106 stagioni in massima serie la
>>>>>>>> Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record italiano),
>>>>>>>> giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (57,55% di
>>>>>>>> piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni). La
>>>>>>>> vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a
>>>>>>>> casa del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27.[124]
>>>>>>>> Limitatamente al campionato, il record fu invece un 11-0
>>>>>>>> realizzato due volte, nel torneo 1928-29, contro Fiorentina e
>>>>>>>> Fiumana, rispettivamente nella 2ª e 6ª giornata.[124] La
>>>>>>>> sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal
>>>>>>>> Torino nel campionato federale 1912-13.[125] A fronte delle 9
>>>>>>>> vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della
>>>>>>>> Roma) la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo.[126]
>>>>>>>> Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior
>>>>>>>> numero di trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai
>>>>>>>> affrontate direttamente in finale di tale competizione.[126] La
>>>>>>>> Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior
>>>>>>>> numero di stagioni disputate nelle coppe europee, 49 (inclusa la
>>>>>>>> stagione 2010-11). Di esse, 43 sono relative a partecipazioni a
>>>>>>>> tornei ufficiali dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions
>>>>>>>> League, 4 Coppe delle Coppe e 13 Coppe UEFA/Europa League) e 6
>>>>>>>> alla Coppa delle Fiere;[127] nel computo globale delle citate
>>>>>>>> competizioni risulta il primo club italiano e quarto a livello
>>>>>>>> europeo per numero di punti conquistati (464). Inoltre, è il club
>>>>>>>> italiano con il maggior numero di partite disputate (352),
>>>>>>>> partite vinte (194), gol realizzati (624), differenza reti (+299)
>>>>>>>> e percentuale di vittorie (55,11%) in competizioni UEFA a tutto
>>>>>>>> il 10 settembre 2011.[128] La Juventus è anche l'unico club
>>>>>>>> italiano ad aver vinto una manifestazione internazionale
>>>>>>>> ufficiale con una rosa composta esclusivamente da calciatori
>>>>>>>> provenienti da un solo Paese (Coppa UEFA 1976-77).[129] La
>>>>>>>> formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in
>>>>>>>> competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo,
>>>>>>>> quarta in Europa e seconda tra i club italiani in questa
>>>>>>>> graduatoria.[130] Delle 18 finali citate, 7 sono state giocate in
>>>>>>>> Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (2 vittorie
>>>>>>>> complessive), una in Coppa delle Coppe (una vittoria), 4 in Coppa
>>>>>>>> UEFA (3 vittorie),[121] una in Coppa Intertoto (una
>>>>>>>> vittoria),[131] 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[132] e 3 in
>>>>>>>> Coppa Intercontinentale (2 vittorie).[42] Sempre in ambito
>>>>>>>> internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo ad avere
>>>>>>>> vinto tutte le competizioni internazionali per club[133] e uno
>>>>>>>> dei tre club europei ad avere vinto tutte le tre principali
>>>>>>>> competizioni dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere
>>>>>>>> tale traguardo nel 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern
>>>>>>>> Monaco nel 1996 e, per tale ragione, le fu riconosciuta la Targa
>>>>>>>> UEFA.[134] Statistiche individuali [modifica] Il giocatore che
>>>>>>>> detiene il record di presenze in serie A, a tutto il 22 maggio
>>>>>>>> 2011, è Alessandro Del Piero con 455, cui vanno sommate 35
>>>>>>>> presenze in serie B,[135] che ne fanno complessivamente il
>>>>>>>> giocatore juventino con il maggior numero di presenze nei
>>>>>>>> campionati italiani, 490. Il precedente record di presenze,
>>>>>>>> superato il 6 febbraio 2011, apparteneva a Giampiero Boniperti
>>>>>>>> che, dal 1946 al 1961, scese in campo 443 volte.[136]
>>>>>>>> Attualmente il già citato Del Piero detiene il record assoluto di
>>>>>>>> presenze ufficiali con la maglia bianconera, 677, nonché quello
>>>>>>>> di gol, 285 (altro record), così ripartiti: 185 in serie A, 20 in
>>>>>>>> serie B, 26 nelle Coppe nazionali, 53 nelle competizioni europee
>>>>>>>> e 1 in Coppa Intercontinentale.[137][138] Il precedente record di
>>>>>>>> gol, superato nel gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti
>>>>>>>> con 182.[136][138] Il miglior marcatore della Juventus in un
>>>>>>>> campionato a girone unico fu Borel II, con 32 gol in 34 gare nel
>>>>>>>> campionato 1933-34.[139] L'ungherese Ferenc Hirzer, invece,
>>>>>>>> detiene il record di gol segnati in un campionato di prima
>>>>>>>> divisione, 35 in 26 incontri nel Campionato Federale 1925-26.
>>>>>>>> Analogo numero di reti segnò lo svedese Gunnar Nordahl del Milan,
>>>>>>>> ma in un campionato a girone unico.[140] Infine, Omar Sivori
>>>>>>>> detiene, insieme a Silvio Piola, il record di marcature in una
>>>>>>>> singola partita: 6 gol, segnati all'Internazionale nella 28ª
>>>>>>>> giornata del campionato 1960-61. La Juventus e la Nazionale
>>>>>>>> italiana [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio
dell'Italia e
>>>>>>>> Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della
>>>>>>>> partita inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori
>>>>>>>> all'epoca militanti nella Juventus[141]
>>>>>>>> Al 2 ottobre 2011 la Juventus è il club che ha fornito il maggior
>>>>>>>> numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data,
>>>>>>>> infatti, 132 elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca
>>>>>>>> della loro militanza juventina (a fronte dei 105
>>>>>>>> dell'Internazionale e degli 90 del Milan).[142][143] Sono 22 in
>>>>>>>> totale i giocatori della Juventus militanti nelle selezioni
>>>>>>>> nazionali italiane campioni del mondo: 9 nel 1934 (Bertolini,
>>>>>>>> Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi, Rosetta e
>>>>>>>> Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel 1982 (Zoff, Gentile,
>>>>>>>> Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel 2006 (Buffon, F.
>>>>>>>> Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero).[144] Tre sono,
>>>>>>>> invece, i calciatori della Juventus laureatisi campioni d'Europa
>>>>>>>> con la Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e Salvadore). Il
>>>>>>>> contributo maggiore in elementi prestati alla Nazionale in una
>>>>>>>> competizione a livello UEFA/FIFA[145] risale al campionato del
>>>>>>>> mondo 1978, edizione in cui il club bianconero schierò in maglia
>>>>>>>> azzurra nove uomini in due occasioni: la prima è stato l'incontro
>>>>>>>> di prima fase contro i padroni di casa dell'Argentina del 10
>>>>>>>> giugno, tutti i nove giocatori juventini furono schierati in
>>>>>>>> campo: Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Tardelli
>>>>>>>> e Bettega dal primo minuto, poi dal 6' Cuccureddu subentrato al
>>>>>>>> bolognese Bellugi;[146] mentre che la seconda è stato l'incontro
>>>>>>>> di seconda fase contro l'Olanda del 21 giugno, in cui i nove
>>>>>>>> giocatori bianconeri già citati furono schierati in campo dal
>>>>>>>> primo minuto (record italiano in competizioni ufficiali).[147] La
>>>>>>>> Juventus guida la particolare classifica dei club che vantano
>>>>>>>> giocatori campioni del mondo con la propria Nazionale, con 24: ai
>>>>>>>> 22 citati vanno infatti aggiunti Didier Deschamps e Zinédine
>>>>>>>> Zidane, campioni nel 1998 con la Francia: precede in tale
>>>>>>>> graduatoria Internazionale (20), la coppia Bayern Monaco-Roma (16
>>>>>>>> a testa) e Santos (15).[148] Quanto al campionato d'Europa, oltre
>>>>>>>> ai tre citati, altri tre giocatori sono vincitori del torneo con
>>>>>>>> Nazionali diverse da quella italiana: Luis del Sol (Spagna,
>>>>>>>> 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già menzionato
>>>>>>>> Zinédine Zidane (idem, 2000). Ancora, in occasione della finale
>>>>>>>> del citato campionato del mondo 2006, la Juventus ha stabilito un
>>>>>>>> ulteriore record internazionale in quanto, oltre ai cinque
>>>>>>>> Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione, scesero in
>>>>>>>> campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian Thuram,
>>>>>>>> Patrick Vieira e David Trezeguet,[149] per un totale di otto
>>>>>>>> finalisti di uno stesso club sul terreno di gioco. Struttura
>>>>>>>> societaria [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per
>>>>>>>> azioni [41] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la
>>>>>>>> società che controlla la maggioranza del capitale azionario della
>>>>>>>> Juventus è la finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL
>>>>>>>> Investment S.p.A e Istituto Finanziario Industriale, entrambe
>>>>>>>> holding controllate dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a,[150] che
>>>>>>>> attualmente detiene il 55,016% della citata Exor e, tramite
>>>>>>>> quest'ultima, il 60,001% del capitale azionario della
>>>>>>>> Juventus.[150][151] Il rimanente capitale azionario è detenuto
>>>>>>>> dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5% e
>>>>>>>> da azionisti diffusi al 32,5%.[152] Il campo d'allenamento della
>>>>>>>> Juventus è di proprietà dell'azienda Campi di Vinovo S.p.A,
>>>>>>>> controllata al 71,3% dal club.[153] Secondo l'attuale
>>>>>>>> organigramma societario, la Juventus è articolata su 7 aree
>>>>>>>> interne: Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione
>>>>>>>> tecnologica, Area commerciale, Pianificazione, Controllo e
>>>>>>>> progetti speciali, Area comunicazione e Area sportiva.[154] La
>>>>>>>> società è guidata da un consiglio di amministrazione composto da
>>>>>>>> dieci membri eletti dalla proprietà tra cui il presidente Andrea
>>>>>>>> Agnelli e l'amministratore delegato Aldo Mazzia.[155] Dal 3
>>>>>>>> dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[49] nel
>>>>>>>> segmento STAR, uno degli indici azionari di maggior successo in
>>>>>>>> Europa e nel mondo.[156] Dal 1º luglio 2008 la società bianconera
>>>>>>>> ha implementato un sistema di gestione della sicurezza per i
>>>>>>>> lavoratori e gli atleti in conformità ai requisiti previsti dalla
>>>>>>>> norma internazionale OHSAS 18001:2007[157] e un sistema di
>>>>>>>> gestione della qualità del settore medico secondo la norma
>>>>>>>> internazionale ISO 9001:2000.[158] In base a quanto emerge del
>>>>>>>> c.d. Deloitte Football Money League 2011, rapporto stilato dalla
>>>>>>>> società di revisione e consulenza aziendale statunitense Deloitte
>>>>>>>> Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il decimo club a
>>>>>>>> livello mondiale in termini di fatturato (205 milioni di euro a
>>>>>>>> tutto il 30 giugno 2010).[159] Il club torinese è anche uno dei
>>>>>>>> membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club Europei,
>>>>>>>> organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso
>>>>>>>> G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in
>>>>>>>> consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti
>>>>>>>> sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA. Organigramma
>>>>>>>> della società [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Staff attuale dell'area amministrativa Proprietà: Famiglia
>>>>>>>> Agnelli. Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande
>>>>>>>> Stevens. Presidente: Andrea Agnelli.
>>>>>>>> Amministratore delegato: Aldo Mazzia. Direttore generale:
>>>>>>>> Giuseppe Marotta. Direttore sportivo: Fabio Paratici. Consiglio
>>>>>>>> di amministrazione: Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano,
>>>>>>>> Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio, Khaled Fared
>>>>>>>> Zentuti, Michele Briamonte, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia e Pavel
>>>>>>>> Nedvěd. Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo
>>>>>>>> Montanaro e Camillo Venesio.
>>>>>>>> Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano
>>>>>>>> (presidente), Riccardo Montanaro e Camillo Venesio. Collegio
>>>>>>>> sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e
>>>>>>>> Roberto Longo (sindaci effettivi).
>>>>>>>> Direttore commerciale: Francesco Calvo. Direttore amministrazione
>>>>>>>> e finanza: carica vacante. Direttore pianificazione, controllo e
>>>>>>>> progetti speciali: Stefano Bertola. Direttore risorse umane:
>>>>>>>> Alessandro Sorbone. Direttore comunicazione e relazioni esterne:
>>>>>>>> Claudio Albanese. Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
>>>>>>>> Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi.
>>>>>>>> Responsabile gestione e controllo investimenti immobiliari:
>>>>>>>> Riccardo Abrate. Responsabile marketing: Alessandro Sandiano.
>>>>>>>> Direttore Juventus Center: Vittorio Ferrino. Responsabile
>>>>>>>> segreteria sportiva: Francesco Gianello. Addetti stampa senior:
>>>>>>>> Marco Girotto. Addetti stampa e editoria: Fabio Ellena e
>>>>>>>> Gabriella Ravizzotti. Responsabile contenuti editoriali: Enrica
>>>>>>>> Tarchi. Comunicazione corporate: Stefano Coscia.
>>>>>>>>
>>>>>>>> Sponsor tecnici e ufficiali [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Cronologia degli sponsor tecnici
>>>>>>>> Dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
>>>>>>>> Dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
>>>>>>>> Dal 2003-04: Nike
>>>>>>>>
>>>>>>>> Cronologia degli sponsor ufficiali
>>>>>>>> Dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
>>>>>>>> Dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
>>>>>>>> Dal 1992-93 al 1994-95: Danone
>>>>>>>> Dal 1995-96 al 1997-98: Sony
>>>>>>>> Dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+ Stagione
>>>>>>>> 1999-2000 (solo coppe): Sony Stagione 2000-01: Sportal.com/Tele+
>>>>>>>> Stagione 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe) Dal
>>>>>>>> 2002-03 al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe) Stagione
>>>>>>>> 2004-05: SKY Sport (campionato)/Tamoil (coppe) Dal 2005-06 al
>>>>>>>> 2006-07: Tamoil Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland)
>>>>>>>> Dal 2010-11: BetClic (prima divisa)/Balocco (seconda divisa)
>>>>>>>>
>>>>>>>> Sedi sociali e campi di gioco [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Cronologia delle sedi sociali
>>>>>>>> 1898: Via Montevecchio
>>>>>>>> 1899: Via Piazzi, 4
>>>>>>>> Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
>>>>>>>> Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
>>>>>>>> Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
>>>>>>>> Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43 Stagione 1921-22: Via
>>>>>>>> Botero, 16
>>>>>>>> Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
>>>>>>>> Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
>>>>>>>> Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151 Dal 1948 al 1964: Piazza
>>>>>>>> San Carlo, 206 Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54 Dal
>>>>>>>> 1986 al 2000: Piazza Crimea, 7
>>>>>>>> Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32
>>>>>>>>
>>>>>>>> Cronologia dei campi di gioco
>>>>>>>> Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella Dal 1899
>>>>>>>> al 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi Dal 19/2/1905 al 29/4/1906:
>>>>>>>> Velodromo Umberto I Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza
>>>>>>>> d'Armi Dal 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli
>>>>>>>> Dal 7/1/1923 al 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia Dal
>>>>>>>> 19/11/1933 al 2/5/1990: Stadio Comunale Dal 5/9/1990 al 7/5/2006:
>>>>>>>> Stadio delle Alpi Dal 16/9/2006 al 22/5/2011: Stadio Olimpico di
>>>>>>>> Torino Dal 8/9/2011: Juventus Stadium
>>>>>>>>
>>>>>>>> Tifoseria [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus
Football
>>>>>>>> Club.
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio
>>>>>>>> Olimpico, 1º novembre 2006
>>>>>>>> I sostenitori della Juventus sono quantificabili in oltre 12
>>>>>>>> milioni in Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore
>>>>>>>> condotto dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2010
>>>>>>>> sul quotidiano la Repubblica: con il 29% di preferenze da parte
>>>>>>>> del campione esaminato, il club torinese risulta essere il più
>>>>>>>> sostenuto in Italia.[10] La società vanta, inoltre, circa 13,1
>>>>>>>> milioni di sostenitori in Europa.[11] Numerosi sono anche i fan
>>>>>>>> club sparsi per tutto il mondo,[160] in particolare nei Paesi a
>>>>>>>> forte emigrazione italiana.[161] Il tifo per la Juventus,
>>>>>>>> tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e
>>>>>>>> geograficamente uniforme in tutto il Paese,[10] è molto marcato
>>>>>>>> anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole,[162] il che
>>>>>>>> garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli
>>>>>>>> incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa
>>>>>>>> della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra
>>>>>>>> «nazionale».[163] Frequente è anche il caso di tifosi organizzati
>>>>>>>> che, anche da luoghi geograficamente lontani del Paese,
>>>>>>>> raggiungono con regolarità Torino per gli incontri interni della
>>>>>>>> squadra.[163] Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle
>>>>>>>> tifoserie organizzate, in base a un rapporto della Polizia di
>>>>>>>> Stato del 2003 quello della Juventus risultava prevalentemente
>>>>>>>> attestato su posizioni di destra; [164][165] tuttavia, fuori
>>>>>>>> dalle frange organizzate, l'orientamento politico della
>>>>>>>> tifoseria, in ragione della sua eterogeneità sociale e
>>>>>>>> territoriale, risulta non discostarsi in misura significativa da
>>>>>>>> quelli più diffusi genericamente a livello di popolazione
>>>>>>>> nazionale: è quanto emerse da un sondaggio condotto da ACNielsen
>>>>>>>> citato nel 2004 dalla rivista Diario, in cui si stabilì che
>>>>>>>> quella della Juventus è una tra le poche tifoserie a esprimersi
>>>>>>>> elettoralmente in maniera pressoché equanime tra destra e
>>>>>>>> sinistra.[166]
>>>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli
>>>>>>>> anni 1970 Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il
>>>>>>>> tifo per la Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi,
>>>>>>>> laddove quello per la sua rivale cittadina, il Torino, traesse
>>>>>>>> linfa dalle classi popolari e proletarie. [167] Qualche decennio
>>>>>>>> dopo, con l'ingresso degli Agnelli nel capitale societario della
>>>>>>>> c.d. Vecchia Signora (1923), il tifo per la squadra si diffuse
>>>>>>>> anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della
>>>>>>>> famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi
>>>>>>>> divenuto massiccio nel secondo dopoguerra – verso Torino e gli
>>>>>>>> altri grandi poli industriali del Settentrione da parte dei
>>>>>>>> lavoratori meridionali in cerca di impiego, la Juventus, già
>>>>>>>> dagli anni trenta, divenne il primo club italiano ad avere una
>>>>>>>> tifoseria non più connotata campanilisticamente o, al più,
>>>>>>>> regionalmente, ma a carattere nazionale.[168][169] Con il
>>>>>>>> consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni
>>>>>>>> cinquanta e i primi settanta la Juventus sembrò rappresentare,
>>>>>>>> attraverso i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore
>>>>>>>> immigrato piemontese, mentre la tifoseria del Torino rimase
>>>>>>>> legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e
>>>>>>>> cittadina.[168] In anni più recenti, comunque, le differenze
>>>>>>>> sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre
>>>>>>>> più affievolite fino ad essere oramai, di fatto, nulle.
>>>>>>>> Gemellaggi e rivalità [modifica]
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>> Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della
>>>>>>>> Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime
>>>>>>>> della Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi) Non risultano
>>>>>>>> ufficialmente gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della
>>>>>>>> Juventus: per circa un ventennio a partire dagli anni ottanta,
>>>>>>>> coincidenti con la presenza in Serie A della compagine irpina, vi
>>>>>>>> fu un gemellaggio con la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per
>>>>>>>> iniziativa di alcune frange di tifosi biancoverdi a fine anni
>>>>>>>> novanta.[170][171] Fuori dal Paese esistono accordi di
>>>>>>>> gemellaggio con i tifosi organizzati dell'ADO Den Haag, compagine
>>>>>>>> olandese dell'Aia, e con quelli del Legia Varsavia, polacca.[172]
>>>>>>>> La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di
>>>>>>>> avversarie della stessa città, quella del Torino. A seguire,
>>>>>>>> quella dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta,[173] e
>>>>>>>> quella del Milan, nonostante per lungo tempo le due società
>>>>>>>> abbiano tenuto buoni rapporti sportivo-commerciali con reciproci
>>>>>>>> scambi di giocatori.[174] Più recenti, e legate all'imporsi alla
>>>>>>>> ribalta negli anni ottanta delle loro squadre con conseguente
>>>>>>>> lotta sportiva per la conquista del primato nazionale, le
>>>>>>>> rivalità con la tifoseria della Fiorentina, legata principalmente
>>>>>>>> alla lotta-scudetto del campionato 1981-82,[175] e con quella
>>>>>>>> della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida
>>>>>>>> contendente dei bianconeri al titolo.[176] La Curva Scirea allo
>>>>>>>> Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato durante le
>>>>>>>> gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria
>>>>>>>> organizzata. Allo Stadio Olimpico, i tifosi hanno invece occupato
>>>>>>>> la Curva Filadelfia. Attualmente, il luogo di incontro dei gruppi
>>>>>>>> ultrà bianconeri è la Curva Sud dello Juventus Stadium[177].
>>>>>>>
>>>>>>> a proposito, lo sai che Lo Juventus Stadium è uno stadio
>>>>>>> calcistico di Torino, dalla stagione 2011-2012 sede degli incontri
>>>>>>> interni della Juventus, la quale è anche proprietaria della
>>>>>>> struttura. L'impianto sorge sulle ceneri del precedente Stadio
>>>>>>> delle Alpi,[4][5] demolito tra il 2008 ed il 2009.[6] È
>>>>>>> attualmente l'unico stadio della Serie A di proprietà del proprio
>>>>>>> club.[7] L'intenzione della Juventus è quella di offrire a uno
>>>>>>> sponsor commerciale la possibilità di legare il suo nome a quello
>>>>>>> dello stadio.[8]
>>>>>>> Indice [nascondi]
>>>>>>> 1 Cenni storici
>>>>>>> 1.1 Progetto e realizzazione
>>>>>>> 1.2 Inaugurazione
>>>>>>> 1.3 Compatibilità ambientale
>>>>>>> 2 Caratteristiche tecniche
>>>>>>> 3 Cronoprogramma dei lavori
>>>>>>> 4 La scelta del nome
>>>>>>> 5 Aree e servizi
>>>>>>> 5.1 Il museo
>>>>>>> 5.2 Walk of Fame
>>>>>>> 5.3 L'area commerciale
>>>>>>> 5.4 La futura sede societaria
>>>>>>> 6 Affluenza media in Serie A
>>>>>>> 7 I primati
>>>>>>> 8 Note
>>>>>>> 9 Bibliografia
>>>>>>> 10 Altri progetti
>>>>>>> 11 Collegamenti esterni
>>>>>>> Cenni storici [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Progetto e realizzazione [modifica]
>>>>>>> È del 18 marzo 2008 la delibera del consiglio di amministrazione
>>>>>>> della Juventus Football Club S.p.A. con cui è stata approvata la
>>>>>>> costruzione del nuovo stadio al posto del vecchio Delle Alpi;[9]
>>>>>>> l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo
>>>>>>> impianto, inizialmente stimato in 105 milioni di euro,[10] è stato
>>>>>>> di 120 milioni.[3] Il progetto è stato affidato agli studi GAU e
>>>>>>> Shesa sotto il coordinamento degli architetti Hernando Suarez e
>>>>>>> Gino Zavanella e dell'ingegnere Massimo Majowecki.[11] I lavori di
>>>>>>> demolizione del Delle Alpi sono iniziati nel novembre 2008 e si
>>>>>>> sono conclusi a fine marzo 2009, e hanno consentito il recupero di
>>>>>>> tutta la parte interrata del vecchio stadio, compresa la zona del
>>>>>>> campo di gioco.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Tribuna Est
>>>>>>> Lo Juventus Stadium, che può ospitare 41 000 spettatori,[2] è
>>>>>>> stato progettato seguendo i massimi standard di sicurezza.[9]
>>>>>>> L'accesso, privo di barriere architettoniche,[12] avviene da
>>>>>>> quattro ingressi posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono
>>>>>>> il profilo delle collinette verdi sulle quali sorge l'impianto e
>>>>>>> portano ad un anello che circoscrive lo stadio. L'anello è un
>>>>>>> luogo sicuro, dove possono essere controllati i titoli di ingresso
>>>>>>> e dove possono sostare i mezzi di servizio e di soccorso. Le
>>>>>>> panchine sono po­sizionate in prima fila all'interno della
>>>>>>> tri­buna, come negli stadi inglesi.[13] Alle gradinate e alle
>>>>>>> tribune – che sono poste a 7,5 metri di distanza dal campo di
>>>>>>> gioco[13] – si accede da 16 passerelle distribuite nei diversi
>>>>>>> settori dell'impianto. In caso di emergenza, l'evacuazione
>>>>>>> dell'impianto può essere conclusa in meno di quattro minuti.[14]
>>>>>>> Al di sotto delle gradinate sono state realizzate le aree di
>>>>>>> servizio allo stadio e alla squadra. Nella parte superiore, con un
>>>>>>> profilo di grande leggerezza ed essenzialità sorge lo stadio, con
>>>>>>> le gradinate e i palchi: il tutto è inserito in un unico profilo a
>>>>>>> semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di
>>>>>>> continuità. Inoltre lo stadio ingloba un'area vastissima,
>>>>>>> costituita da 4.000 posti auto, otto ristoranti e 20 bar.
>>>>>>> All'interno ci sono anche tre spogliatoi, un museo dedicato alla
>>>>>>> storia della Juventus, 34.000 m² di aree commerciali e 30.000 m²
>>>>>>> di aree verdi e piazze.[2] La struttura esterna dello stadio
>>>>>>> ricorda quella di un'astronave ed è composta da 7.000 pannelli in
>>>>>>> Alucobond colorati in varie sfumature di grigio e bianco,
>>>>>>> oscillanti e riflettenti, i quali, secondo il designer Fabrizio
>>>>>>> Giugiaro che ha curato il design degli esterni, danno l'effetto di
>>>>>>> una «bandiera in movimento». Un lungo fregio tricolore cinge
>>>>>>> l'intera struttura, intervallato in vari punti da due stelle
>>>>>>> gialle, che richiamano quelle presenti all'interno dello stadio
>>>>>>> nelle curve. La copertura in PVC degli spalti è sorretta da due
>>>>>>> pennoni che richiamano la vecchia struttura del Delle Alpi.
>>>>>>> Studiata nella galleria del vento, è stata realizzata ispirandosi
>>>>>>> al profilo delle ali degli aerei: una struttura di grande
>>>>>>> leggerezza, realizzata in una membrana in parte trasparente ed in
>>>>>>> parte bianca, per permettere una visione ottimale del campo, sia
>>>>>>> diurna sia notturna, ed in grado di garantire il passaggio della
>>>>>>> luce tramite i lucernari, in maniera tale che sia sufficiente per
>>>>>>> la crescita dell'erba del campo. Inaugurazione [modifica] Lo
>>>>>>> Juventus Stadium è stato inaugurato l'8 settembre 2011[15] in
>>>>>>> concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario
>>>>>>> dell'Unità d'Italia, con una cerimonia curata dalla K-events di
>>>>>>> Marco Balich,[16] che ha visto il culmine in un'amichevole contro
>>>>>>> il Notts County, club professionistico più antico al mondo, da cui
>>>>>>> la Juventus nel 1903 "ereditò" l'attuale divisa bianconera.[17]
>>>>>>> L'evento, seguito da Juventus Channel, Sky Sport e Cielo, è stato
>>>>>>> diffuso anche in streaming sul sito web e sul canale YouTube della
>>>>>>> Juventus.[18]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Panoramica dello stadio durante l'approssimarsi della cerimonia di
>>>>>>> inaugurazione
>>>>>>> La cerimonia di inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina
>>>>>>> Chiabotto come madrina, ha ripercorso l'intera storia della
>>>>>>> Juventus, ed ha visto protagonisti alcuni dei più famosi
>>>>>>> calciatori legati alla squadra. Lo stadio è stato poi
>>>>>>> ufficialmente inaugurato dal presidente della squadra, Andrea
>>>>>>> Agnelli, e dal sindaco di Torino, Piero Fassino. Giampiero
>>>>>>> Boniperti ed Alessandro Del Piero, uniti al centro del campo,
>>>>>>> hanno suggellato l'evento, al fianco della storica panchina sulla
>>>>>>> quale, nel 1897, alcuni studenti liceali fondarono il club
>>>>>>> bianconero. C'è stato anche un ricordo per i due fratelli Agnelli,
>>>>>>> Gianni ed Umberto, per Gaetano Scirea e per le vittime della
>>>>>>> strage dell'Heysel.[19] È seguita poi la partita contro il Notts
>>>>>>> County, terminata 1-1, con Luca Toni che ha siglato il primo gol
>>>>>>> nel nuovo impianto. Torino 8 settembre 2011
>>>>>>> ore 22:00 CEST
>>>>>>> Inaugurazione Juventus 1 – 1
>>>>>>> referto Notts County Juventus Stadium (41.000 spett.)
Arbitro:
>>>>>>> De Marco (Chiavari)
>>>>>>> Toni 53’ Marcatori 87’ Hughes
>>>>>>> La prima partita ufficiale nel nuovo stadio si è svolta l'11
>>>>>>> settembre 2011 contro il Parma, in occasione della seconda
>>>>>>> giornata della Serie A 2011-2012.[20]
>>>>>>> Torino
>>>>>>> 11 settembre 2011
>>>>>>> ore 12:30 CEST
>>>>>>> 2ª giornata Juventus 4 – 1
>>>>>>> referto Parma Juventus Stadium (35.920 spett.) Arbitro:

Celi
>>>>>>> (Bari)
>>>>>>> Lichtsteiner 17’
>>>>>>> Pepe 58’
>>>>>>> Vidal 73’
>>>>>>> Marchisio 83’ Marcatori 90+2’ (rig.) Giovinco
L'inviata della
>>>>>>> BBC Emma Wallis ha giudicato l'impianto migliore degli stadi
>>>>>>> inglesi: «Come gli stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più
>>>>>>> comodo ed economico di Wembley, più bello e "atmosferico" di
>>>>>>> Stamford Bridge e ve lo dice una tifosa del Chelsea. Per certi
>>>>>>> versi mi ricorda l'Emirates Stadium, il più moderno degli impianti
>>>>>>> inglesi, ma che è costato molto di più. Dello stadio della
>>>>>>> Juventus mi ha colpito la visuale, perché anche in alto si riesce
>>>>>>> a vedere benissimo e questa è l'essenza del calcio. Fuori non è
>>>>>>> granché, ha un look vagamente Anni '70, ma dentro ha un impatto
>>>>>>> micidiale. E mi ha emozionato più durante la partita col Parma che
>>>>>>> nell'inaugurazione: rende al massimo con il calcio vero».[21]
>>>>>>> Compatibilità ambientale [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Lo Juventus Stadium in costruzione, 25 giugno 2010. Sono visibili
>>>>>>> i basamenti in cemento armato dei tiranti del vecchio Delle Alpi,
>>>>>>> riutilizzati per la realizzazione del nuovo impianto Il progetto è
>>>>>>> fautore di metodi che puntano principalmente al rispetto ecologico
>>>>>>> dell'ambiente e delle sue risorse tramite l'applicazione di
>>>>>>> sistemi che assicurano un ridotto impatto ambientale dei lavori
>>>>>>> del cantiere edile sulla città grazie all'utilizzo di tecnologie
>>>>>>> avanzate ed ecosostenibili.[22]
>>>>>>> Si è mirato alla riduzione del consumo energetico proveniente da
>>>>>>> energie non rinnovabili tramite l'adozione di tecnologie
>>>>>>> d'avanguardia che eliminano gli sprechi ottimizzando lo
>>>>>>> sfruttamento dell'energia.[22] Tra le finalità previste vi saranno
>>>>>>> di produrre energia elettrica per tutto lo stadio sfruttando
>>>>>>> l'energia solare attraverso pannelli fotovoltaici, produrre acqua
>>>>>>> calda e riscaldare ambienti e campo da calcio per mezzo di una
>>>>>>> rete di teleriscaldamento, scaldare acqua sanitaria per gli
>>>>>>> spogliatoi e le cucine dei ristoranti avvalendosi di impianti
>>>>>>> solari termici.[22] Tutto questo, mediante strategie e fonti
>>>>>>> alternative di energia e pienamente ecologiche, rispetterà i
>>>>>>> criteri di ecocompatibilità dettati dal protocollo di Kyōto
>>>>>>> generando molteplici risultati:[22] Riduzioni delle emissioni di
>>>>>>> gas serra. Nessun inquinamento atmosferico. Zero rischi di
>>>>>>> incendio. Integrazione con il teleriscaldamento. Arginamento degli
>>>>>>> sprechi. Sfruttamento intensivo dell'energia solare grazie ai
>>>>>>> dispositivi di inseguimento solare.
>>>>>>> Nessuna produzione di emissioni chimiche, termiche e acustiche.
>>>>>>> Riutilizzo delle acque piovane.
>>>>>>> Riduzione di almeno il 50% del consumo idrico necessario per
>>>>>>> l'irrigazione del campo.
>>>>>>> Inoltre per la costruzione dell'impianto, si è tentato di
>>>>>>> recuperare il più possibile il materiale proveniente dal vecchio
>>>>>>> Delle Alpi. Il calcestruzzo opportunamente triturato e
>>>>>>> l'alluminio, l'acciaio e il rame fusi di nuovo, sono stati
>>>>>>> riutilizzati per la nuova costruzione, diminuendo gli sprechi ed
>>>>>>> ottenendo un risparmio di circa 2,3 milioni di euro.[4]
>>>>>>> Caratteristiche tecniche [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Di seguito vengono elencate le caratteristiche tecniche
>>>>>>> dell'impianto:[23]
>>>>>>>
>>>>>>> Primo piano di uno dei tralicci, simbolo dell'impianto
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Posti a sedere
>>>>>>> Caratteristiche tecniche
>>>>>>> Capienza: 41.000 posti a sedere[2]
>>>>>>> Posteggi: 4.000 posti auto
>>>>>>> Superficie totale: 355.000 m²
>>>>>>> Superficie interna allo stadio: 45.000 m² Superficie stadio:
>>>>>>> 90.000 m² Aree dedicate ai servizi: 150.000 m² Aree commerciali:
>>>>>>> 34.000 m² Aree verdi e piazze: 30.000 m²
>>>>>>> Persone impiegate nella costruzione: 450 Acciaio utilizzato: 6.000
>>>>>>> t Skybox: 64
>>>>>>> Pitch view studio: 2
>>>>>>> Posti stampa: 275
>>>>>>> Bar: 21
>>>>>>> Aree ristorazione: 8
>>>>>>> Ristoranti: 2 per 4.000 pasti
>>>>>>> Spogliatoi: 3
>>>>>>>
>>>>>>> Distanza dagli spalti al campo di gioco Tribuna Ovest: 7,5 m
>>>>>>> (dalla prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Tribuna 100: 7,5 m
>>>>>>> (dalla prima fila), 33,80 m (dall'ultima fila) Tribuna media:
>>>>>>> 33,80 m (dalla prima fila), 49 m (dall'ultima fila) Curve: 7,5 m
>>>>>>> (dalla prima fila), 50 m (dall'ultima fila)
>>>>>>>
>>>>>>> Cronoprogramma dei lavori [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Di seguito viene elencata la cronologia della costruzione dello
>>>>>>> stadio:[23]
>>>>>>> Cronologia
>>>>>>> dicembre 2002: Approvazione della variante n.56 al Piano
>>>>>>> Regolatore Generale.
>>>>>>> luglio 2003: La Città di Torino trasferisce alla Juventus la
>>>>>>> proprietà del Delle Alpi.
>>>>>>> dicembre 2005: Approvazione alla variante n.123 al Piano
>>>>>>> Regolatore Generale.
>>>>>>> aprile 2007: Sottoscrizione della convenzione relativa al Piano
>>>>>>> Esecutivo Convenzionato approvato nell'aprile 2006. febbraio 2008:
>>>>>>> Approvazione del progetto da parte del consiglio di
>>>>>>> amministrazione della Juventus.
>>>>>>> settembre 2008: Gara di appalto per la demolizione del Delle Alpi.
>>>>>>> novembre 2008: Inizio dei lavori di demolizione. dicembre
>>>>>>> 2008-aprile 2009: Gara di appalto per i lavori di costruzione del
>>>>>>> nuovo stadio. febbraio 2009: Approvazione del Piano Integrato di
>>>>>>> Intervento. maggio 2009: Nuovo stadio – Permesso di costruire.
>>>>>>> luglio 2009: Inizio dei lavori di costruzione. novembre 2009:
>>>>>>> Parco commerciale – Permesso di costruire. aprile 2010: Museo
>>>>>>> Juventus – Permesso di costruire. maggio 2010: Approvazione del
>>>>>>> Piano per le Opere di Urbanizzazione. luglio 2010: Ingresso Ovest
>>>>>>> – Permesso di costruire agosto 2011: Fine dei lavori e collaudo. 8
>>>>>>> settembre 2011: inaugurazione e amichevole con il Notts County. 11
>>>>>>> settembre 2011: prima partita ufficiale contro il Parma.
>>>>>>>
>>>>>>> La scelta del nome [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Il nome dello stadio sarà legato ad uno sponsor così come avviene
>>>>>>> per molti altri stadi calcistici europei. La società Sportfive si
>>>>>>> è aggiudicata, per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi
>>>>>>> all'inaugurazione dello stadio (ovvero fino al 30 giugno 2023), il
>>>>>>> diritto esclusivo di trovare gli sponsor che legheranno il loro
>>>>>>> nome all'impianto.[24][8] Per contratto, l'azienda che legherà il
>>>>>>> proprio nome allo stadio non potrà essere né un concorrente dello
>>>>>>> sponsor tecnico della Juventus (Nike), né una casa automobilistica
>>>>>>> (per via del legame tra il club e la FIAT).
>>>>>>> Aree e servizi [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Il museo [modifica]
>>>>>>> All'interno dell'impianto verrà costruito il "Museo della
>>>>>>> Juventus", che una volta ultimato rappresenterà uno dei musei
>>>>>>> calcistici più importanti del mondo. Il museo avrà diverse sale in
>>>>>>> cui verranno esposti, tra altri, tutti i trofei vinti dal club e
>>>>>>> le maglie dei giocatori più importanti della storia della società
>>>>>>> torinese, aree interattive e ricche di foto storiche.[25] Il 29
>>>>>>> maggio 2010, in occasione del 25º anniversario della strage
>>>>>>> dell'Heysel, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha
>>>>>>> annunciato che uno spazio nello stadio verrà dedicato alla memoria
>>>>>>> delle vittime di quella strage.[26] Walk of Fame [modifica] Nei
>>>>>>> pressi dello stadio vi sarà una sorta di Walk of Fame in cui
>>>>>>> cinquanta dei giocatori più importanti della storia della Juventus
>>>>>>> saranno onorati con una propria stella celebrativa.[27] Quelli
>>>>>>> elencati di seguito sono i giocatori che hanno militato nella
>>>>>>> Juventus – o che vi militano tuttora – eletti nel 2010 dai membri
>>>>>>> dei fan club riconosciuti dalla società bianconera e del programma
>>>>>>> Juventus Membership sulla base statistica (presenze e reti
>>>>>>> segnate) e del palmarès durante il periodo di militanza nella
>>>>>>> società torinese (sia a livello di club che delle nazionali).[28]
>>>>>>> Calciatore Ruolo Stagioni al club Presenze
Reti Altri
>>>>>>> Pietro Anastasi CA 1968-1976 303 131
>>>>>>> Roberto Baggio T/CdA 1990-1995 200 115 Romeo
Benetti M
>>>>>>> 1968-1969 e 1976-1979 159 23 Roberto Bettega AS/SP
1970-1983
>>>>>>> 481 178 Carlo Bigatto I TD 1913-1915 e 1920-1931
233 1 Giampiero
>>>>>>> Boniperti CA/T/R 1946-1961 462 182 Felice Borel II
CA 1932-1941
>>>>>>> e 1942-1946 307 161 Sergio Brio DC 1978-1990
378 24 Gianluigi
>>>>>>> Buffon P 2001-presente 366 0 Antonio Cabrini
TS/DC 1976-1989
>>>>>>> 440 53 Umberto Caligaris TS 1928-1935 198 0
>>>>>>> Mauro Camoranesi AD 2002-2010 288 32
>>>>>>> Fabio Capello R 1970-1976 239 41
>>>>>>> Franco Causio AD 1967-1968 e 1970-1981 447 72
John Charles CA
>>>>>>> 1957-1962 178 105
>>>>>>> Gianpiero Combi P 1921-1934 367 0
>>>>>>> Antonio Conte M 1991-2004 419 44
>>>>>>> Antonello Cuccureddu TS/M/MZ 1969-1981 433 39
>>>>>>> Edgar Davids * CD 1997-2004 235 10
>>>>>>> Alessandro Del Piero SP 1993-presente 681 285
Luis del Sol
>>>>>>> M/MZ 1962-1970 294 29
>>>>>>> Didier Deschamps CD 1994-1999 178 4
>>>>>>> Angelo Di Livio CD 1993-1999 269 6
>>>>>>> Ciro Ferrara DC 1994-2005 358 20
>>>>>>> Giuseppe Furino M 1969-1984 528 19
>>>>>>> Claudio Gentile TZ/DC 1973-1984 414 10
>>>>>>> John Hansen AS 1948-1954 187 124
>>>>>>> Paolo Montero DC/L 1996-2005 278 6
>>>>>>> Pavel Nedvěd AS/CdA 2001-2009 327 65
>>>>>>> Raimundo Orsi AS 1929-1935 194 87
>>>>>>> Carlo Parola TZ 1939-1954 340 11
>>>>>>> Angelo Peruzzi P 1991-1999 301 0
>>>>>>> Gianluca Pessotto TS 1995-2006 366 3
>>>>>>> Michel Platini CdA 1982-1987 224 104
>>>>>>> Pietro Rava TS 1935-1946 e 1947-1950 330 15
Fabrizio Ravanelli
>>>>>>> AD 1992-1996 160 68 Virginio Rosetta TD
1923-1936 315 16 Paolo
>>>>>>> Rossi CA 1973-1975 e 1981-1985 138 34 Sandro Salvadore
L
>>>>>>> 1962-1974 450 17 Gaetano Scirea L 1974-1988
552 32
>>>>>>> Lucidio Sentimenti IV P 1942-1949 188 5
>>>>>>> Omar Sivori MZ/T 1957-1965 253 167
>>>>>>> Alessio Tacchinardi CD 1994-2005 404 14
Stefano Tacconi P
>>>>>>> 1983-1992 337 0
>>>>>>> Marco Tardelli TS/R 1975-1985 375 51
>>>>>>> Moreno Torricelli TZ/DC 1992-1998 230 3
>>>>>>> David Trezeguet CA 2000-2010 320 171
>>>>>>> Gianluca Vialli CA 1992-1996 145 53
>>>>>>> Zinédine Zidane T 1996-2001 214 31
>>>>>>> Dino Zoff P 1972-1983 476 0
>>>>>>> Codici:
>>>>>>> P: Portiere, L: Libero, DC: Difensore centrale (stopper), TD:
>>>>>>> Terzino destro, TS: Terzino sinistro, TZ: Terzino, M: Mediano, CD:
>>>>>>> Centrocampista difensivo, R: Regista, MZ: Mezzala, AD: Ala destra,
>>>>>>> AS: Ala sinistra, CdA: Centrocampista d'attacco, T: Trequartista,
>>>>>>> CA: Centravanti, SP: Seconda punta.
>>>>>>> Legenda:
>>>>>>> Calciatori vincitori della coppa del mondo di calcio durante la
>>>>>>> loro
>>>>>>> militanza nella Juventus.
>>>>>>> Calciatori vincitori del campionato europeo di calcio durante la
>>>>>>> loro
>>>>>>> militanza nella Juventus.
>>>>>>> Calciatori vincitori della medaglia d'oro del torneo olimpico di
>>>>>>> calcio durante la loro militanza nella Juventus.
>>>>>>> Calciatori vincitori del Pallone d'oro durante la loro militanza
>>>>>>> nella
>>>>>>> Juventus.
>>>>>>> Calciatori vincitori del FIFA World Player durante la loro
>>>>>>> militanza
>>>>>>> nella Juventus.
>>>>>>> * N.B. - Il 14 febbraio 2011 viene consegnata la stella ad Edgar
>>>>>>> Davids al posto di Zbigniew Boniek.[29] L'area commerciale
>>>>>>> [modifica]
>>>>>>> Su di un'area di 34.000 m2 di superficie utile facente parte
>>>>>>> dell'impianto, è in corso di realizzazione un centro commerciale
>>>>>>> denominato "Area12" (in onore del tifoso, dodicesimo uomo in
>>>>>>> campo), progettato dallo Studio Rolla di Torino con la
>>>>>>> partecipazione di Giugiaro Design, con una superficie di vendita
>>>>>>> pari a 19.500 m2, suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà
>>>>>>> costituito da un ipermercato a marchio E.Leclerc-Conad di 4.500 m2
>>>>>>> accompagnato da una galleria commerciale con 60 negozi. A fianco
>>>>>>> avrà gli altri due edifici, uno dei quali sarà dedicato ad una
>>>>>>> catena di fai-da-te, mentre l'altro ospiterà un'area ristorazione
>>>>>>> ed una catena hi-fi. Sono previsti 2.000 posti auto, di cui 800
>>>>>>> interrati. La costruzione del centro commerciale è stata
>>>>>>> aggiudicata al raggruppamento CMB-UNIECO, mentre la direzione dei
>>>>>>> lavori è seguita dallo studio di ingegneria bolognese Tecnicoop.
>>>>>>> La futura sede societaria [modifica] L'11 giugno 2010 la Juventus
>>>>>>> ha acquisito per un milione di euro dal Comune di Torino il
>>>>>>> diritto di superficie per 50 anni sui 270 860 m² dell'area
>>>>>>> Continassa con l'obietti­vo di riqualificarla nell'arco di dieci
>>>>>>> anni con una serie di pro­getti e un investimento di al­meno 60
>>>>>>> milioni di euro.[30]
>>>>>>> Il progetto include, tra altri, la costruzione della futura sede
>>>>>>> socia­le del club – che sorgerà dal 2012 nella cascina Continassa,
>>>>>>> che il club si è impegnato a ristrutturare – la sede di una
>>>>>>> Juventus Soccer School (la scuola di calcio della società
>>>>>>> bianconera) e impianti che potranno avere anche un utilizzo
>>>>>>> pubblico.[30] Affluenza media in Serie A [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> 2011-2012: 36.293 (88,5%)[31]
>>>>>>> Media totale (2011-): 36.293 (88,5%)
>>>>>>> I primati [modifica]
>>>>>>>
>>>>>>> Il nuovo stadio della Juventus è il primo impianto calcistico
>>>>>>> italiano privo di barriere architettoniche,[14] il primo in cui le
>>>>>>> panchine sono inserite nelle tribune ed il primo per estensione
>>>>>>> complessiva nel Paese.[32] L'impianto è anche il primo stadio
>>>>>>> eco-compatibile del mondo,[5] dove tutto il materiale frutto della
>>>>>>> demolizione del vecchio impianto è stato separato per tipologia,
>>>>>>> riciclato totalmente e riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere
>>>>>>> con un risparmio globale di circa 2,3 milioni di euro.[22][5]
>>>>>>
>>>>>> Lo stadio è una struttura architettonica in cui si svolgono
>>>>>> manifestazioni sportive, dotata di spazi per ospitare gli
>>>>>> spettatori e altri servizi. Negli sport all'aperto, lo stadio
>>>>>> indica la zona delle tribune che ospitano gli spettatori. Indice
>>>>>> [nascondi]
>>>>>> 1 Lo stadio antico
>>>>>> 2 Lo stadio moderno
>>>>>> 3 Voci correlate
>>>>>> 4 Altri progetti
>>>>>> 5 Collegamenti esterni
>>>>>> Lo stadio antico [modifica]
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> L'FNB Stadium, dove si sono disputate le ultime fasi del Campionato
>>>>>> mondiale di calcio 2010
>>>>>> Il termine trae origine dal greco stadion, che era un'unità di
>>>>>> misura corrispondente a circa 200 metri.
>>>>>> Il più antico stadio conosciuto è quello di Olimpia, nel
>>>>>> Peloponneso occidentale in Grecia, dove furono condotti i Giochi
>>>>>> olimpici dell'antichità fin dall'anno 776 a.C. Inizialmente i
>>>>>> Giochi consistevano in un singolo evento, una gara di corsa
>>>>>> attraverso la lunghezza dello stadio.
>>>>>> La pratica di standardizzare le piste da corsa ad una lunghezza di
>>>>>> 180-200 metri fu seguita poi dai Romani. La capacità umana di
>>>>>> sostenere la massima velocità è ritenuta diminuire dopo circa 200
>>>>>> metri di sforzo, un fatto che può essere osservato anche nelle gare
>>>>>> atletiche moderne. I resti degli stadi greci e romani sono stati
>>>>>> rinvenuti in numerose città antiche, e tra i più famosi di essi vi
>>>>>> sono lo Stadio Panatenaico di Atene, in cui si svolsero i primi
>>>>>> Giochi Olimpici dell'epoca moderna nel 1896, e lo Stadio di
>>>>>> Domiziano a Roma. Lo stadio moderno [modifica]
>>>>>>
>>>>>> Per approfondire, vedi la voce Impianti sportivi.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Stadio olimpico a Roma
>>>>>> Esistono attualmente diversi tipi di stadio, in funzione delle
>>>>>> specialità sportive. Uno stadio per il calcio, per il tennis o per
>>>>>> il rugby è formato da tribune che circondano il campo di gioco. Tra
>>>>>> le tribune e il campo può esservi una pista di atletica e altri
>>>>>> spazi destinati allo svolgersi di attività sportive. In questo caso
>>>>>> lo stadio può ospitare manifestazioni di atletica. Analogamente
>>>>>> negli sport invernali che si svolgono generalmente al coperto e su
>>>>>> pista di ghiaccio, come l'hockey su ghiaccio, il pattinaggio o il
>>>>>> curling, lo stadio è composto da tribune che circondano la pista.
>>>>>> Lo stadio più grande del mondo è il Rungrado May Day Stadium a
>>>>>> Pyongyang (Corea del Nord) che ha una capienza di 150.000 posti a
>>>>>> sedere e copre una superficie di 207.000 m², mentre lo stadio più
>>>>>> grade d'Italia è lo stadio Giuseppe Meazza di Milano, inaugurato
>>>>>> nel 1926 che ha una capienza di 82.955 posti a sedere.
>>>>>
>>>>> Le natiche costituiscono la parte superiore della coscia e quella
>>>>> inferiore del tronco dei primati.
>>>>> La parola "natiche", anche dette glutei o chiappe o culo (volgare
>>>>> derivante dal latino culus) o fondoschiena o sedere o posteriore o
>>>>> di dietro o deretano, identificano una rotondità adiposa sovrastante
>>>>> il muscolo grande gluteo, che ricopre l'intera regione glutea,
>>>>> costituita dai piani ossei dell'anca e dell'ischio. Il margine
>>>>> superiore è individuato dalla cresta iliaca e quello inferiore è dal
>>>>> solco orizzontale del gluteo. Le natiche sono separate dal solco
>>>>> intergluteo, in cui è situato l'ano. I glutei permettono ai primati
>>>>> di sedersi senza il bisogno di poggiare il proprio peso sugli arti,
>>>>> come fanno gli altri mammiferi. Indice [nascondi] 1 Connotazioni
>>>>> 2 Sinonimi nel romanesco del Belli
>>>>> 3 Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo) 4 Altri progetti
>>>>> Connotazioni
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Natiche femminili
>>>>>
>>>>>
>>>>> Natiche maschili
>>>>> Le natiche in quanto segnale sessuale sono considerate attraenti da
>>>>> molte culture, e valutate esteticamente in vario modo. Fin dalla
>>>>> preistoria si possiedono raffigurazioni di donne dai caratteri
>>>>> sessuali (in particolare le natiche) esageratamente accentuati (le
>>>>> "Veneri del Neolitico"). Nell'antichità classica spesso
>>>>> Venere/Afrodite è raffigurata come "callipigia" (cioè "dalle belle
>>>>> natiche", dal greco kalós e pygé). Le natiche della donna, vista di
>>>>> spalle, sono iscrivibili in un cerchio. Quelle dell'uomo sono
>>>>> approssimativamente iscrivibili in un quadrato (confronta immagini a
>>>>> lato). Le natiche, normalmente coperte nella maggior parte delle
>>>>> culture, possono essere esposte come segno di protesta, per
>>>>> provocazione o per semplice divertimento. Scoprire le natiche di
>>>>> qualcuno all'improvviso può essere fonte di umiliazione (da questo
>>>>> deriva la locuzione "prendere per il culo" come sinonimo di
>>>>> "prendere in giro, dileggiare").
>>>>> Molti comici, scrittori e artisti trovano in tutto questo una fonte
>>>>> di umorismo e divertimento.
>>>>> È molto comune l'uso delle natiche come metonimia per l'intera
>>>>> persona, spesso con connotazioni negative. Ad esempio una persona
>>>>> può dire "muovi il culo" come esortazione per la fretta o urgenza.
>>>>> Espresso come una funzione punitiva, una punizione o un attacco
>>>>> diventa "prendere a calci in culo". Una connotazione positiva è
>>>>> presente nella popolare espressione "avere culo", dove le natiche
>>>>> simboleggiano la fortuna. Sinonimi nel romanesco del Belli
>>>>>
>>>>> Così come per gli organi sessuali maschili (comprendente pene e
>>>>> testicoli) e femminili, Giuseppe Gioachino Belli volle dedicare un
>>>>> suo ironico sonetto ai sinonimi del termine "natiche" adottati
>>>>> comunemente dal popolino romano (o supposti tali). (IT) (ROM) «
>>>>> Pijjate e ccapate
>>>>>
>>>>> Pe nnun dí cculo, ppòi dí cchiappe, ano, preterito, furello,
>>>>> chitarrino, patume, conveggnenze, signorino, 1 mela, soffietto, e
>>>>> Rrocca-Canterano.2
>>>>>
>>>>> Di’ ttafanario, culeggio-romano,3
>>>>> Piazza-culonna,4 Culiseo,5 cuscino,
>>>>> la porta der cortile, er perzichino,
>>>>> bbommè,6 ffrullo, frullone e dderetano.
>>>>>
>>>>> Faccia de dietro, porton de trapasso, er cularcio,7 li cuarti, er
>>>>> fiocco, er tonno, e ll’orgheno, e ’r trommone,8 e ’r contrabbasso.
>>>>>
>>>>> E cc’è cchi lluna-piena l’ha cchiamato, nacch’e ppacche, sedere,
>>>>> mappamonno,
>>>>>
>>>>> cocommero, sescesso, e vviscinato.9 » (IT) « Prendete e capàte
>>>>>
>>>>> Per non dire culo, puoi dire chiappe, ano, preterito, furello,
>>>>> chitarrino,
>>>>> patume, convenienze, signorino,
>>>>> mela, soffietto, e Rocca-Canterano.
>>>>>
>>>>> Di’ tafanario, culeggio-romano,
>>>>> Piazza Culonna, Culiseo, cuscino,
>>>>> la porta del cortile, il perzichino,
>>>>> bombè, frullo, frullone e deretano.
>>>>>
>>>>> Faccia di dietro, porton di trapasso, il cularcio, i quarti, il
>>>>> fiocco, il tondo, e l’organo, e il trombone, e il contrabbasso.
>>>>>
>>>>> E c’è chi l’ha chiamato luna piena, nacch’e ppacche, sedere,
>>>>> mappamondo,
>>>>>
>>>>> cocomero, secesso, e vicinato. »
>>>>> (Giuseppe Gioachino Belli, sonetto n. 614, Pijjate e ccapate, datato
>>>>> 15 dicembre 1832)
>>>>> Note dell'autore. 1. Nome prediletto dalle monache. 2. Paese dello
>>>>> Stato romano; equivoco di monticello, da càntero. 3. Collegio
>>>>> romano. 4. Piazza Colonna. 5. Colosseo, detto veramente da’ plebei
>>>>> di Roma er Culliseo. 6. Bombé. 7. Specie di taglio di bestia grossa
>>>>> presso l’ano. 8. Trombone. 9. Allorché un ano sia enorme, dicesi:
>>>>> «Pare un vicinato». Cultura popolare (cinema, TV, spettacolo)
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Le natiche de La Giumenta al Museo di San Martino (Napoli) Si
>>>>> possono trovare riferimenti senza fine, anche durante i giorni del
>>>>> Codice Hays (vedi). Secondo le regole istituite dal codice le
>>>>> natiche non potevano essere esposte se non in un contesto non
>>>>> sessuale, come la sculacciata di un bambino o in situazioni
>>>>> umoristiche. Già nel 1939 nel film Il mago di Oz (The Wizard of Oz)
>>>>> lo zio Henry tiene il cancello aperto per Miss Gulch e al momento
>>>>> giusto lo lascia andare in modo tale che sculacci l'antipatica
>>>>> signora proprio sulle natiche... il tutto enfatizzato da una
>>>>> sottolineatura ("thunk") della colonna sonora. C'è una scena anche
>>>>> nel film del 1942 Ribalta di gloria (Yankee Doodle Dandy) in cui il
>>>>> padre di Cohan vuole punire suo figlio che aveva disobbedito. Egli
>>>>> non può picchiarlo sulle parti che potrebbe mostrare o dove i segni
>>>>> sarebbero evidenti durante gli spettacoli di vaudeville della
>>>>> famiglia. Il padre, frustrato, alla fine esclama: "C'è una parte
>>>>> senza talenti!". Fa piegare il giovane George sopra le sue ginocchia
>>>>> e inizia a sculacciarlo, con la farina (rimasta da una prodezza
>>>>> mostrata precedentemente) che volando enfatizza l'impatto dei colpi.
>>>>> In Inghilterra, negli anni trenta, prese a circolare un foglio
>>>>> goliardico, che però ebbe grande successo di popolarità, le cui
>>>>> tematiche vertevano su una fantasiosa propaganda in stile politico
>>>>> delle natiche; poiché si trattava di una risposta satirica nei
>>>>> confronti del Fronte Popolare francese, che si era espresso
>>>>> negativamente nei confronti della Corona e del quale si temeva che
>>>>> potesse riscuotere simpatie nel Regno Unito, fu intitolato
>>>>> ispirandosi proprio al partito, che in inglese si chiamava "The
>>>>> Popular Front", opponendogli sapidamente "The Popular Behind". La
>>>>> comica Ado Annie nel film musicale del 1955 Oklahoma! si ritrova
>>>>> vittima di attenzioni non volute almeno due volte. La prima volta
>>>>> ella menziona qualcosa circa il paragone con un gatto persiano,
>>>>> visto che entrambi "hanno code morbide e rotonde". Poi, durante la
>>>>> canzone The Farmer and the Cowman fa un commento divertente e Aunt
>>>>> Eller le sculaccia il sedere. Il film horror del 1956 Il giglio nero
>>>>> (The Bad Seed) ha un finale piuttosto sciocco nel quale la madre
>>>>> sculaccia quel birbante del figlio per aver ucciso numerose persone
>>>>> durante lo svolgimento del film. Nel film I due colonnelli 1962,
>>>>> Totò pronuncia la prima parolaccia del cinema italiano (ed unica mai
>>>>> proferita da lui) dando un infervorato consiglio all'ufficiale
>>>>> tedesco che insisteva nel fargli notare di avere pieni poteri:
>>>>> "Badate, colonnello, io ho carta bianca!" "E ci si pulisca il
>>>>> culo!!"
>>>>> Nel 1966 Yoko Ono diresse un film sperimentale di circa 90 minuti,
>>>>> No. 4, conosciuto anche con il titolo di Bottoms (sedere), che
>>>>> consiste in nient'altro che nella misurazione di natiche umane, in
>>>>> movimento mentre le persone camminano o su una piattaforma girevole.
>>>>> Nel 1971, nell'avventura di James Bond Agente 007 - Una cascata di
>>>>> diamanti (Diamonds are Forever), Jill St. John ha un trasmettitore
>>>>> non molto sottile nascosto nella parte inferiore del suo bikini. Il
>>>>> furfante Charles Gray nota l'oggetto e dice: «Stiamo mostrando più
>>>>> "guance" del solito, vero, Miss Case?»; è da notare che il termine
>>>>> inglese "cheeks" indica sia le guance che le natiche. Nel film del
>>>>> 1977 Il bandito e la madama (Smokey and the Bandit), Frog (Sally
>>>>> Field) dice a Bandit (Burt Reynolds) che un precedente fidanzato
>>>>> l'ha lasciata perché: "Le mie guance sono troppo grosse". Dopo una
>>>>> pausa significativa, lei si dà un pizzicotto sulla faccia e dice:
>>>>> "Queste guance!" Intorno agli anni settanta la televisione stava
>>>>> iniziando ad essere più liberale. Ci fu un episodio del The Bob
>>>>> Newhart Show in cui si venne a sapere che la segretaria di Bob,
>>>>> Carol, si era fatta un tatuaggio sul didietro, che ora stava di
>>>>> cercando di togliere. Bob sembrò esserne divertito e commentò con un
>>>>> sorrisetto: "Fai bene, non è bello essere presi per il culo"
>>>>> In un episodio di Giorno per giorno, Annie (Bonnie Franklin) parlava
>>>>> con sé stessa allo specchio dicendo tra i singhiozzi: "La bambinaia
>>>>> Annie con il sedere grande e grosso!" In un talk show notturno Lee
>>>>> Marvin sostenne di aver ricevuto un Purple Heart durante la Seconda
>>>>> guerra mondiale e gli ospiti fecero l'errore di chiedergli dove
>>>>> fosse stato colpito: "Nel culo!" rispose prontamente. Nel 1994 nel
>>>>> film Forrest Gump il personaggio principale aveva appena ricevuto
>>>>> una medaglia dal presidente Lyndon Johnson che fece l'errore di
>>>>> chiedere a Forrest dove fosse stato colpito: "Nel culo, Sir!". Egli
>>>>> allora si girò e si tirò giù i pantaloni per mostrare esattamente
>>>>> dove si trovasse la sua ferita.
>>>>> Il magazine Rolling Stone considerava gli anni novanta come "la
>>>>> decade del culo" a causa di numerose canzoni, soprattutto hip hop e
>>>>> R'n'B, dove veniva esaltata questa parte anatomica. Nell'ultima
>>>>> parte del XX secolo questa parte del corpo è realmente "uscita allo
>>>>> scoperto" ed è diventata un topos della cultura popolare.
>>>>
>>>> Il sesso anale (in alcuni casi chiamato anche sodomia, in riferimento
>>>> al racconto biblico della distruzione di Sodoma) è una particolare
>>>> pratica sessuale che consiste nell'inserzione nell'ano e nel retto,
>>>> del pene o di altre parti anatomiche o di oggetti. Indice [nascondi]
>>>> 1 Descrizione
>>>> 2 Rischi e precauzioni
>>>> 3 Altre forme di sessualità anale
>>>> 4 Note
>>>> 5 Voci correlate
>>>> 6 Altri progetti
>>>> Descrizione [modifica]
>>>>
>>>> La presenza nella regione peri anale, nel canale anale e nel retto di
>>>> terminazioni nervose sensoriali, ha portato nel tempo a considerare
>>>> erogena questa zona del corpo umano. La sensazione di piacevolezza
>>>> percepita verso uno stimolo esterno in questa zona, varia da una
>>>> persona all'altra e può risultare piacevole sia per chi penetra sia
>>>> per chi viene penetrato. Nei maschi, può essere ulteriore fonte di
>>>> piacere la stimolazione della prostata durante la penetrazione.
>>>> Spesso la donna, nel ruolo di soggetto passivo, associa alla
>>>> penetrazione anale la masturbazione clitoridea e/o vaginale, la
>>>> quale, oltre ad incrementare la sensazione di piacere, contribuisce a
>>>> rilassare la muscolatura anale, agevolando la penetrazione. Alcuni
>>>> maschi la preferiscono rispetto alla vaginale, la forte stretta sul
>>>> pene del muscolo dello sfintere può offrire una sensazione di maggior
>>>> piacere, solitamente i "partner" tendono a raggiungere l'orgasmo
>>>> contemporaneamente, così che quello attivo possa godere delle
>>>> ripetute contrazioni anali del passivo. D'altra parte, specialmente
>>>> per il soggetto passivo della penetrazione e in particolare le prime
>>>> volte in cui lo si pratica, la penetrazione può risultare molto
>>>> dolorosa e addirittura provocare lesioni all'ano. Generalmente il
>>>> soddisfacimento che deriva da questo tipo di rapporto non è solo
>>>> conseguenza di sensazioni fisiche ma anche del piacere psicologico di
>>>> infrangere un tabù, spesso riconducibile all'educazione religiosa o
>>>> di tipo repressivo e sessuofobico, la quale, in genere, considera
>>>> tale pratica sessuale una perversione contro natura collegata con
>>>> entità maligne, pertanto vietata. Il sesso anale è ancora un tabù in
>>>> alcune culture ed è illegale sotto alcune giurisdizioni. Rischi e
>>>> precauzioni [modifica]
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Sesso anale in una rappresentazione grafica
>>>>
>>>>
>>>> Sesso anale dal Fanny Hill di Édouard-Henri Avril. Il rapporto anale
>>>> praticato senza precauzioni, ovvero senza profilattico, espone ad un
>>>> alto rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (come
>>>> l'AIDS o la sifilide). Alcuni patologi hanno inoltre ritenuto
>>>> opportuno definire una sintomatologia nota come bowel syndrome o
>>>> sindrome viscerale, collegata con questa pratica sessuale, che
>>>> ingloba varie patologie come condilomatosi genitale, emorroidi,
>>>> proctite infettiva batterico-micotica, fistole anali, ascessi
>>>> rettali, ragadi anali croniche, amebiasi, gonorrea, sifilide, ulcere
>>>> anali e linfogranuloma venereo di Nicholas - Favre e congestione
>>>> prostatica[1] [2]. Ad esempio il rischio di contrarre il virus HIV in
>>>> un rapporto anale è valutato dallo 0.01% allo 0.185% nel caso di
>>>> rapporto anale insertivo, e dallo 0.5% al 3% nel caso di rapporto
>>>> anale ricettivo, che è un rischio molto più alto rispetto a rapporti
>>>> vaginali[3]. L'ano, non essendo biologicamente destinato alla
>>>> penetrazione, non è in grado di lubrificarsi autonomamente come
>>>> avviene nella vagina, e dunque generalmente, per chi pratica il sesso
>>>> anale diviene indispensabile, prima della penetrazione, prestare
>>>> molta attenzione alla lubrificazione della zona interessata, in
>>>> genere ricorrendo a lubrificanti specifici, quali gel a base d'acqua
>>>> (lo stesso usato per visite ginecologiche o per lubrificazione
>>>> vaginale) reperibili in farmacia o nei sexy-shop. È meno frequente,
>>>> allo scopo, l'uso di pomate a base di vaselina, oli cosmetici o
>>>> alimentari, burro alimentare; sebbene questi prodotti appaiano sul
>>>> momento efficaci, rispetto al gel, alla lunga sono sconsigliabili
>>>> perché possono determinare, con un'elevata frequenza, la rottura del
>>>> profilattico ed essere fonte di irritazioni e reazioni allergiche.
>>>> Occorre altresì consigliare, soprattutto ai neofiti che vogliono
>>>> iniziare questa pratica, un approccio graduale; non sono rari i casi
>>>> in cui il soggetto passivo, nonostante sia disposto a sottoporsi al
>>>> rapporto, dopo i primi tentativi non riusciti, si convinca di non
>>>> essere in grado, per conformazione fisica o per soglia di resistenza
>>>> al dolore, di sostenere la penetrazione del partner. Il muscolo anale
>>>> è dotato di elevata elasticità ma richiede una preparazione graduale
>>>> e progressiva, in alcuni casi protratta anche per giorni o settimane.
>>>> Il partner, con l'ausilio di un buon lubrificante, dovrebbe iniziare
>>>> con l'uso delle dita, a massaggiare delicatamente l'ano internamente
>>>> con moto rotatorio e lento, prima un dito, poi due e così via, sempre
>>>> adeguando i propri movimenti sulle sensazioni percepite dal partner.
>>>> In questo modo, dilatandolo in modo graduale e progressivo, si
>>>> predispone il muscolo anale a rilassarsi completamente in previsione
>>>> della penetrazione; un valido ed ulteriore ausilio tecnico può essere
>>>> costituito dai butt-plug. Taluni, proprio per ridurre gli effetti
>>>> dolorosi della forte stretta sul pene, fanno ricorso a profilattici
>>>> ritardanti presenti in commercio sulla cui superficie interna è
>>>> presente una blanda soluzione anestetica generalmente a base di
>>>> lidocaina.
>>>> La pratica del sesso anale non comporta, in teoria, il rischio di
>>>> gravidanze; tuttavia, in pratica, perdite di sperma dall'ano possono
>>>> raggiungere la vagina e causare la fecondazione.[4] Viene quindi
>>>> consigliato comunque di usare il preservativo, anche perché il suo
>>>> uso riduce drasticamente il rischio di contagio da malattie veneree,
>>>> e perché è psicologicamente rassicurante dal punto di vista meramente
>>>> igienico. Un comportamento rude e brusco, insufficiente
>>>> lubrificazione, o l'uso di oggetti non adatti a questo uso,
>>>> potrebbero causare lacerazioni alla muscolatura e/o alla mucosa
>>>> rettale, con conseguenti lesioni che devono essere tempestivamente
>>>> valutate da un medico. Queste lesioni aumentano di molto il rischio
>>>> di contagio di diverse malattie. Si può escludere per questi
>>>> comportamenti il rischio d'incontinenza, non sembrando esistere casi
>>>> documentati procurati da sessualità anale. Uno studio dell American
>>>> Journal of Gastenerology non ha individuato differenze significative
>>>> nel livello di incontinenza (in un campione di 58 persone) fra
>>>> individui omosessuali analmente ricettivi ed eterosessuali senza
>>>> esperienze di sesso anale [5]. La questione è comunque controversa e
>>>> restano necessarie ulteriori indagini prima di escludere tale
>>>> complicanza.
>>>> Un'altra fonte di rischio per contagio di malattie a trasmissione
>>>> feco- orale è la pratica di sesso orale, successivo a quello anale.
>>>> Altre forme di sessualità anale [modifica]
>>>>
>>>> Al sesso anale sono associate numerose ulteriori pratiche erotiche,
>>>> tra le quali:
>>>>
>>>>
>>>> Un "butt-plug"
>>>> l'uso delle dita:
>>>> l'uso di clisteri sia a fini igienici sia come gioco di ruolo
>>>> nell'ambito sottomissione/umiliazione; l'uso di "butt-plug"
>>>> (letteralmente: tappi anali) di varie grandezze e forme, si indossano
>>>> sotto la biancheria intima per archi di tempo più o meno lunghi,
>>>> anche durante il disbrigo dei lavori domestici o sul posto di lavoro;
>>>> sono anche utilizzati per il "training anale", una tecnica per
>>>> aumentare gradualmente l'elasticità del muscolo anale per rendere più
>>>> agevole la penetrazione con il pene; il cosiddetto "fisting" cioè
>>>> l'introduzione dell'intera mano nell'ano del ricevente. Tale pratica,
>>>> tenuto conto della conformazione dell'anatomia umana in prossimità
>>>> dell'intestino, può risultare pericolosa se praticata da persone con
>>>> poca esperienza o senza l'ausilio di lubrificanti. Penetrazioni
>>>> troppo violente possono produrre danni che vanno dalla lacerazione
>>>> dell'aponevrosi perineale, con conseguente prolasso ano- rettale,
>>>> fino alla perforazione del retto.
>>>
>>> Il retto è la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra
>>> la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano. Indice
>>> [nascondi]
>>> 1 Patologia
>>> 2 Voci correlate
>>> 3 Altri progetti
>>> 4 Collegamenti esterni
>>> Patologia [modifica]
>>>
>>> La patologia del retto comprende:
>>> neoplasie del retto, rappresentano il 5% di tutti i tumori
>>> dell'intestino e sono quasi sempre gravi, a causa del ritardo con cui
>>> vengono diagnosticate
>>> infiammazione rettale, molte delle malattie infiammatorie del colon
>>> colpiscono anche il retto (ad esempio la colite ulcerosa) prolasso del
>>> retto
>>> stenosi
>>> lesioni traumatiche, alquanto rare, più comuni quelle all'ano
>>> emorroidi presenza di corpi estranei nel retto. Occorre considerare,
>>> infine, anche le malformazioni congenite nella costituzione del
>>> segmento intestinale. Voci correlate [modifica]
>>>
>>> Rettocele
>>> Rettomanometria
>>> Rettorragia
>>> Rettoscopia
>>> Rettosigmoidoscopia
>>> Rettosigmoscopio
>>> Rettovescicale
>>
>> In patologia, un tumore (dal latino tumor, «rigonfiamento») o neoplasia
>> (dal greco néos, «nuovo», e plásis, «formazione») è, nella definizione
>> dell'oncologo R.A. Willis, «una massa abnormale di tessuto che cresce
>> in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e
>> persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno
>> indotto il processo»[1], definizione accettata a livello
>> internazionale[2]. La crescita incontrollata e scoordinata, a scapito
>> dell'omeostasi tissutale, di un gruppo di cellule è determinata da
>> alterazioni del loro proprio patrimonio genetico, ed è alla base di una
>> vasta classe di malattie, classificate per diverse caratteristiche, ma
>> principalmente in tre modi:
>> secondo il tipo istologico originario delle cellule proliferanti,
>> principalmente in tumori epiteliali, mesenchimali, delle cellule del
>> sangue o del tessuto nervoso;
>> secondo l'aggressività e il decorso clinico previsto, in tumori benigni
>> (non cancerosi) e tumori maligni (cancerosi, o cancro); secondo la
>> stadiazione tumorale, o Classificazione TNM, per quanto riguarda i
>> tumori maligni.
>> Indice [nascondi]
>> 1 Incidenza e mortalità
>> 2 Classificazione
>> 3 Descrizione
>> 4 Caratteristiche
>> 5 Terapie
>> 6 Comportamento biologico: benignità e malignità 6.1 Diagnosi
>> 6.2 Caratteristiche
>> 7 Epidemiologia dei tumori
>> 8 Note
>> 9 Voci correlate
>> 10 Altri progetti
>> 11 Collegamenti esterni
>> Incidenza e mortalità [modifica]
>>
>> I tumori maligni degli epitelî, detti carcinomi, sono la categoria più
>> frequente di cancro. La classe neoplasie[3], da definizione ICD-10,
>> costituisce una delle principali cause di morte nei Paesi sviluppati.
>> In Italia, per esempio, nel 2007[4] sono morte 572.881 persone: 224.311
>> per cause riconducibili al sistema cardiovascolare, e 171.625 a causa
>> di tumori (in massima parte maligni); in quest'ultimo gruppo, le
>> patologie più diffuse sono stati i tumori maligni del sistema
>> respiratorio (soprattutto carcinoma del polmone; 34.610 morti), il
>> carcinoma del colon- retto (18.349), della mammella (12.050), dello
>> stomaco (10.522), oltre ai tumori maligni (generalmente non epiteliali)
>> del sistema immunitario (13.880 morti).
>> Classificazione [modifica]
>>
>> La nomenclatura dei tumori si fonda generalmente sulla morfologia
>> microscopica (con una nomenclatura indicata da organizzazioni
>> internazionali come il WHO, intimamente collegata all'istogenesi
>> (tessuto di derivazione) e al comportamento biologico (benignità o
>> malignità) delle neoplasie; applicato correttamente la nomenclatura, è
>> possibile applicare un sistema di codifica. Un esempio di sistema di
>> codifica delle malattie, tumori compresi, è lo SNOMED. Esemplari sono,
>> invece, la classificazione per organo di insorgenza e la
>> classificazione per estensione della malattia; l'estensione della
>> maggior parte dei tumori maligni nell'organismo (lo stadio) viene
>> classificata, in genere, attraverso il metodo TNM proposto e tenuto
>> aggiornato dalla UICC
>> Nomenclatura dei principali tumori[5] Tessuto di origine Tumori
benigni
>> Tumori maligni Tessuti mesenchimali non linfo-emopoietici
Sarcoma
>> Tessuto connettivo Fibroma Fibrosarcoma Tessuto adiposo Lipoma
>> Liposarcoma
>> Tessuto cartilagineo Condroma Condrosarcoma Tessuto osseo
Osteoma
>> Osteosarcoma
>> Muscolo liscio Leiomioma Leiomiosarcoma Muscolo striato
Rabdomioma
>> Rabdomiosarcoma Endotelio Emangioma Angiosarcoma
>> Linfendotelio Linfangioma Linfangiosarcoma Sinovia
— Sarcoma sinoviale
>> Mesotelio — Mesotelioma
>> Meningi Meningioma Meningioma invasivo Tessuti mesenchimali
>> linfo-emopoietici Linea ematopoietica linfoide — Leucemia
linfoide
>> Linfoma
>> Mieloma
>> Linea ematopoietica mieloide — Leucemia mieloide
Epitelî Carcinoma
>> Epitelî di rivestimento Papilloma Carcinoma Epitelî
ghiandolari Adenoma
>> Adenocarcinoma Epitelio della placenta Mola idatiforme
Coriocarcinoma
>> Cellule germinali del testicolo — Seminoma Tessuti nervosi
>> Glia Glioma Glioblastoma
>> Neuroni Neurocitoma Neuroblastoma
>> Melanociti Nevo melanocitico Melanoma Cellule totipotenti
(nelle gonadi
>> o in residui embrionali) Teratoma maturo, cisti dermoide Teratoma
>> immaturo, teratocarcinoma Descrizione [modifica]
>>
>> Affinché una cellula diventi tumorale, deve accumulare una serie di
>> danni al suo sistema di controllo della riproduzione. Infatti il cancro
>> è una malattia genetica delle cellule somatiche. Tutte le cellule
>> cancerose e precancerose presentano alterazioni, spesso molto estese,
>> del loro assetto cromosomico (cariotipo): il numero di cromosomi
>> presenti nel loro nucleo può essere alterato e i cromosomi stessi sono
>> danneggiati, multipli o mancanti (aneuploidia): questa osservazione,
>> fatta all'inizio del XX secolo da David von Hansemann e Theodor Boveri,
>> fu la base della teoria dei tumori come "malattie cromosomiche"
>> accettata in medicina fino alla scoperta della struttura del DNA a metà
>> del secolo scorso e del meccanismo delle mutazioni genetiche.
>> L'alterazione cromosomica delle cellule tumorali è talmente estesa da
>> fornire la prova che in ogni caso di tumore tutte le cellule cancerose
>> discendano da una unica cellula madre mutata (popolazione cellulare
>> clonale): tutte infatti condividono la stessa esatta forma di danno
>> genetico, tanto complessa da rendere altamente improbabile
>> l'eventualità di due cellule madri diverse che hanno subito per caso la
>> stessa serie di mutazioni.
>> Alla base della patogenesi del tumore c'è la mutazione di determinati
>> geni:
>> i proto-oncogeni,
>> i geni oncosoppressori,
>> i geni coinvolti nella riparazione del DNA. Questi ultimi sono quelli
>> che garantiscono la stabilità genetica perché se altri geni sono mutati
>> per azione per esempio di agenti cancerogeni, questi riparano il DNA
>> prima che vada incontro alla replicazione, prima cioè che queste
>> mutazioni diventino stabili. Il casuale disordine genetico che
>> caratterizza le cellule tumorali spiega l'estrema variabilità per
>> aspetto, effetti, sintomi e prognosi delle molte forme di cancro note.
>> Il grado di aneuploidia, cioè il numero e l'entità dei difetti
>> cromosomici, viene impiegato nelle biopsie come misura del potenziale
>> canceroso di eventuali cellule anomale riscontrate. Il cancro può
>> colpire persone di ogni età, ma le persone anziane sono colpite con
>> maggiore frequenza, perché i danni genetici tendono ad accumularsi con
>> il tempo. Nei paesi sviluppati il cancro è una delle prime cause di
>> morte. Le mutazioni necessarie che una data cellula deve accumulare per
>> dare origine a un cancro sono i seguenti, e sono comuni a tutti i tipi
>> di cancro:
>> acquisizione dell'autonomia moltiplicativa per sopravvenuta incapacità
>> a sottostare ai meccanismi regolatori della proliferazione cellulare;
>> assenza di inibizione dipendente dalla densità (le cellule normali si
>> moltiplicano fino a una definita densità cellulare, raggiunta la quale
>> diventano quiescenti);
>> ridotta capacità di adesione con altre cellule o componenti tissutali;
>> assenza di matrice extracellulare (spesso digerita da proteasi) che
>> favorisce l'invasione di tessuti normali adiacenti; angiogenesi:
>> formazione di nuovi vasi sanguigni per fornire ossigeno e fattori
>> nutritivi alle cellule tumorali; riduzione o perdita della capacità
>> differenziativa; acquisizione della capacità di replicazione illimitata
>> per effetto dell'espressione della telomerasi;
>> riduzione o perdita della possibilità di andare incontro a morte
>> cellulare programmata (apoptosi).
>> perdita della cosiddetta inibizione da contatto. Oltre a queste possono
>> verificarsi (e di solito si verificano) anche altre mutazioni,
>> dipendenti dal particolare tipo di cellula originaria e dalla esatta
>> sequenza dei danni genetici. Caratteristiche [modifica]
>>
>> I tumori, nonostante il meccanismo generale di origine sia unico,
>> possono manifestare una gamma molto vasta di evoluzioni e
>> sintomatologie. In tutti però è costante un aumento del numero di
>> cellule cancerose, dovuto alla maggiore velocità di riproduzione
>> cellulare, per cui un maggior numero di cellule tumorali si moltiplica
>> ed un minor numero di esse muore, mentre quelle che sopravvivono
>> continuano a moltiplicarsi. Di solito la crescita di un tumore segue
>> una legge geometrica: è molto lenta all'inizio, ma accelera
>> all'aumentare della massa del tumore. La dimensione critica di un
>> tumore è di circa 1 centimetro cubico: raggiunta tale dimensione il
>> tumore inizia a crescere molto velocemente e a dare luogo ai primi
>> sintomi, e diventa rilevabile con visite mediche e analisi (marker
>> tumorali presenti nel sangue); spesso però i sintomi iniziali vengono
>> ignorati o sottovalutati.
>>
>>
>> Carcinoma squamoso della laringe (ben differenziato). La neoplasia può
>> avere origine benigna o maligna a seconda delle caratteristiche delle
>> cellule neoplastiche. In particolare si chiama cancro quando ha
>> caratteristiche infiltranti (cioè si infiltra negli organi adiacenti),
>> aspetto morfologico molto dissimile dalla cellula di base e presenta la
>> caratteristica di recidivare molto spesso dopo resezione chirurgica. Si
>> definisce invece tumore quando ha caratteristiche non infiltranti ma
>> espansive (provoca quindi dolore da compressione), aspetto morfologico
>> non molto dissimile dalla cellula di base e presenta un basso tasso di
>> recidiva dopo asportazione chirurgica. Il termine tumore, che
>> letteralmente significa tumefazione, è stato coniato sulla base
>> dell'aspetto macroscopico della maggior parte dei tumori che si
>> presentano molto frequentemente, ma non sempre, con una massa rilevante
>> sul sito anatomico di origine. Il termine neoplasia, che letteralmente
>> significa nuova formazione, è sinonimo del precedente ma prende in
>> considerazione, più che l'aspetto esteriore della massa, il contenuto
>> cellulare della stessa che è costituito da cellule di "nuova
>> formazione".
>> Infine il termine cancro (granchio) è stato coniato sulla base
>> dell'osservazione che le cellule neoplastiche nel corso della loro
>> moltiplicazione formano propaggini che avvinghiano le cellule normali
>> vicine e le distruggono, così come il crostaceo fa con le sue chele nei
>> riguardi della preda.
>> La branca della medicina che si occupa di studiare i tumori sotto
>> l'aspetto eziopatogenetico, diagnostico e terapeutico è definita
>> oncologia.
>> Terapie [modifica]
>>
>> Il problema principale nella terapia dei tumori è che il sistema
>> immunitario del paziente non distingue le cellule tumorali da quelle
>> sane, e quindi non reagisce alla loro presenza, o nei casi in cui
>> reagisce non lo fa con sufficiente energia. Inoltre poiché
>> strutturalmente le cellule tumorali sono ancora, di massima, cellule
>> umane, anche gli antibiotici e gli antivirali non hanno alcun effetto
>> su di esse: non solo, ma qualunque farmaco studiato per agire contro
>> cellule tumorali deve essere testato con estrema attenzione per
>> verificare che non agisca anche sulle cellule normali dell'organismo.
>> La grande velocità di riproduzione delle cellule cancerose le rende
>> però molto più vulnerabili alle radiazioni rispetto ai tessuti sani:
>> questa debolezza viene sfruttata per curare molti tipi di tumore solido
>> con la radioterapia (bombardamento con raggi gamma) nel tentativo di
>> uccidere più cellule maligne possibili.
>> La chemioterapia invece sfrutta la sensibilità specifica dei singoli
>> tumori a determinate sostanze, e per ogni paziente viene studiata una
>> miscela personalizzata di più farmaci. Quasi sempre in questo "cocktail
>> su misura" sono presenti uno o più inibitori della mitosi, come il
>> tassolo e suoi derivati, per ostacolare la proliferazione cellulare:
>> sono questi i responsabili della alopecia (perdita dei capelli e dei
>> peli) che affligge i pazienti sottoposti a chemioterapia. L'efficacia
>> delle terapie tradizionali risulta potenziata da applicazioni di
>> ipertermia oncologica, una terapia riconosciuta dal sistema sanitario
>> nazionale italiano (codificata nel prontuario terapeutico con il codice
>> 9985.2 ), inserita nei livelli minimi assistenziali ma ancora poco
>> presente nelle strutture ospedaliere italiane. La terapia del cancro
>> ha, come obiettivo ideale, l'eliminazione dall'organismo di tutte le
>> cellule tumorali. Quando questo obiettivo viene raggiunto, si ottiene
>> la guarigione completa. Nonostante un grande sforzo di ricerca, tale
>> obiettivo non viene raggiunto in molti casi; il ruolo delle cure
>> mediche resta comunque importante anche nei casi in cui la guarigione
>> completa non venga raggiunta, perfino nei casi in cui le cure
>> consistono nella sola terapia palliativa, il cui importantissimo
>> obiettivo è il sollievo di sintomi, in particolare del dolore, ed il
>> miglioramento della qualità della vita del malato. In generale, la
>> terapia del cancro - per quanto riguarda l'obiettivo di guarire
>> l'organismo malato, di ridurre l'estensione della malattia ottenendo
>> una regressione parziale, o di rallentarne la progressione - si basa
>> sull'applicazione di una serie di tecniche diverse integrate fra di
>> loro, con protocolli specifici per lo specifico tipo di cancro e per le
>> caratteristiche del paziente, ferma restando la libertà di scelta del
>> paziente fra i diversi approcci possibili e il suo consenso informato
>> al protocollo proposto.
>> Poiché il cancro colpisce più frequentemente la popolazione anziana, in
>> molti casi la regressione parziale o anche il semplice rallentamento
>> della progressione equivale, in sostanza, alla guarigione completa, in
>> quanto libera il malato dai sintomi di malattia per tutto il suo
>> periodo di vita residua.
>> Le tecniche utilizzate sono:
>> la chirurgia
>> la radioterapia
>> la chemioterapia
>> l'ormonoterapia
>> la immunoterapia
>> l'ipertermia
>> altre tecniche (termodistruzione con radiofrequenze; alcoolizzazione;
>> crioterapia; embolizzazione e chemioembolizzazione), in genere
>> appannaggio della radiologia interventistica. Comportamento biologico:
>> benignità e malignità [modifica]
>>
>> I tumori si suddividono in:
>> "benigni", sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro
>> caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia
>> moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto
>> espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i
>> tumori benigni che originano dall'epitelio ghiandolare (adenomi) sono
>> spesso avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li
>> delimitano nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un
>> rapporto di contiguità.
>> "maligni" o "cancro", sono invece costituiti da cellule che appaiono
>> morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali.
>> L'atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è
>> il tumore, si manifesta con mancanza di uniformità nella forma e nelle
>> dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari, in
>> particolare del nucleo, che è frequentemente ipertromico ed in fase
>> mitotica. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente
>> infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a
>> quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto
>> col termine "invasività neoplastica".
>> "borderline", in alcuni casi, i tumori presentano un comportamento
>> intermedio fra la malignità e la benignità (tumori "borderline") o
>> risultano inclassificabili (tumori a comportamento biologico incerto).
>> In questi casi, generalmente la frequenza delle metastasi è molto bassa
>> e il decorso è lento. Un esempio è il Tumore stromale
>> gastrointestinale. Diagnosi [modifica]
>> La natura dei tumori e la loro estensione nell'organismo (stadiazione)
>> viene diagnosticata preliminarmente con l'esame clinico, integrato dai
>> dati di laboratorio e dalle tecniche di diagnostica per immagini
>> (ecografia, esami radiologici tradizionali o computerizzati (TAC),
>> scintigrafia con radioisotopi, imaging a risonanza magnetica, PET); la
>> conferma diagnostica della natura, del grado di malignità (grading) e
>> dell'estensione dei tumori (staging) spetta ancora all'anatomia
>> patologica ed in particolare all'esame istologico dei tessuti, sempre
>> più spesso integrato da tecniche di smascheramento di antigeni (ad
>> esempio, mediante le colorazioni immunoistochimiche) o di tecniche di
>> biologia molecolare per lo studio degli acidi nucleici (genomica) o
>> delle proteine (proteomica).
>> Inoltre esiste una classificazione internazionale per descrivere il
>> tumore, la TNM.
>> Caratteristiche [modifica]
>> Caratteristiche Tumori benigni Tumori maligni Struttura
>> Il tessuto neoplastico:
>> presenta cellule simili a quelle del tessuto di origine; conserva in
>> gran parte le caratteristiche morfologiche e funzionali del tessuto di
>> origine;
>> è localizzato e facilmente individuabile. Il tessuto neoplastico:
>> presenta cellule molto diverse da quelle del tessuto di origine; perde
>> ogni caratteristica morfologica e funzionale del tessuto di origine; è
>> distribuito e difficile da individuare. Crescita
>> Espansiva: il tumore cresce lentamente, è ben delimitato e spesso
>> contenuto in un feltro di fibre reticolari e collagene; si espande
>> comprimendo i tessuti circostanti ma non si infiltra in essi.
>> Infiltrativa/Espansiva: il tumore non ha confini netti, e oltre a
>> crescere di volume si infiltra nei tessuti circostanti, invadendoli.
>> Velocità di crescita Solitamente lenta. Solitamente veloce.
Recidiva in
>> loco (dopo intervento chirurgico) Raramente. Spesso. Metastasi
a
>> distanza No. Spesso.
>> Danni all'organismo
>> Il tumore provoca:
>> ingombro;
>> comprime i tessuti circostanti;
>> la funzionalità dell'organo colpito viene incrementata (iperfunzione)
>> nella maggior parte dei casi.
>> Il tumore provoca:
>> ingombro;
>> Diffusione di metastasi attraverso il sangue o la linfa; infiltrazione
>> di organi e tessuti vicini e loro progressiva distruzione. La
>> funzionalità dell'organo viene a mancare (ipofunzione) nella maggior
>> parte dei casi.
>> cachessia neoplastica: grave debilitazione generale. Prognosi
>> Normalmente fausta. Normalmente infausta. L'infiltrazione delle
cellule
>> neoplastiche non si arresta di fronte alla parete dei vasi linfatici,
>> dei capillari e delle venule che possono essere invase, con la
>> conseguenza che le cellule tumorali raggiungono i linfonodi o il
>> circolo saguigno dando inizio a quel processo noto con il termine di
>> metastatizzazione. Un'altra caratteristica dei tumori maligni è la
>> "recidiva", cioè il rischio di riformazione del tumore nel sito di
>> origine dopo l'asportazione chirurgica. I tumori maligni, infine, se
>> non rimossi per tempo danno luogo alla cachessia, cioè ad un
>> progressivo e rapido decadimento dell'organismo, che va incontro ad una
>> notevole perdita di peso ed a fenomeni di apatia e astenia.
>> Epidemiologia dei tumori [modifica]
>>
>> Le neoplasie sono delle patologie in costante crescita negli ultimi
>> anni, anche in seguito all'allungamento della vita media globale degli
>> individui. Sono infatti patologie per la maggior parte incidenti in età
>> avanzata (basti pensare al tumore del colon-retto, i cui picchi di
>> incidenza si hanno verso i 65 anni). Per questo costituiscono motivo di
>> discussione e ricerca in ambiente geriatrico, specialmente in
>> considerazione del fatto che l'aspettativa di vita, anche nelle fasce
>> d'età più avanzate, è sempre superiore a quella concessa mediamente
>> dall'evoluzione naturale del tumore.
>
> La geriatria è una disciplina medica che studia le malattie che si
> verificano nell'anziano[1] e le loro conseguenze disabilitanti, con
> l'obiettivo fondamentale di ritardare il declino funzionale e mentale,
> mantenendo al contempo l'autosufficienza e la miglior qualità di vita
> possibile.
> La gerontologia è una branca della geriatria che cerca di identificare i
> meccanismi biologici dell'invecchiamento e della senescenza, oltre agli
> aspetti sociali e psicologici che si verificano nella terza età, e che
> sono in grado di influenzare direttamente lo stato di salute e
> l'insorgenza delle malattie tipiche della persona anziana. Il geriatra è
> quel medico che opera avendo ben presenti le nozioni fornite dalla
> gerontologia; non è rara la denominazione di "medico gerontologo".
> Indice [nascondi]
> 1 Cenni storici
> 1.1 Storia della geriatria italiana
> 2 Ruolo della geriatria nella long term care 3 Il Servizio Sanitario
> Nazionale e la geriatria 4 L'esempio della Pediatria, le Scuole di
> Specializzazione 5 Finalità della geriatria e problemi attuali 6 Note
> 7 Bibliografia
> 8 Altri progetti
> 9 Collegamenti esterni
> Cenni storici [modifica]
>
> La geriatria e la gerontologia sono strettamente legate alla medicina
> interna; la geriatria si è affermata inizialmente negli anni quaranta e
> cinquanta in Inghilterra e negli Stati Uniti. Marjory Warren, chirurgo
> del Middlesex Hospital, può ritenersi l'iniziatore della geriatria:
> evidenziò che gli anziani in ospedale ricevevano insufficiente
> trattamento, diagnosi sommarie, e necessitavano di interventi
> riabilitativi e multidisciplinari[2][3]. Lionel Cosin, chirurgo, è
> considerato il pioniere dell'ortogeriatria: coniò la frase Bed is bad
> ("l'allettamento è negativo"), e ridusse drasticamente la durata delle
> degenze per frattura del femore[4][5]. E. Brooke stabilì che la
> valutazione a domicilio poteva migliorare la qualità delle cure per gli
> anziani[6][7]. Storia della geriatria italiana [modifica] In Italia
> l'affermazione della geriatria avvenne a livello universitario negli
> anni '60: il nostro Servizio sanitario nazionale non prestò particolare
> attenzione, al contrario di quello inglese (che è precedente - 1948) e
> al quale si ispirò, all'organizzazione delle cure alla persona anziana;
> le conseguenze sono evidenziate dalla frammentarietà delle cure e dalle
> differenze regionali. Tuttavia, si costituirono Centri Geriatrici
> Regionali (con il Geriatra come consulente ed esperto), dedicati alla
> prevenzione e alla cura delle malattie della vecchiaia; si riconobbe
> così il ruolo specialistico della geriatria.
> Nel 1950, su iniziativa di E. Greppi (Università di Firenze) si costituì
> a Firenze la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG); la sua
> mission era "promuovere e coordinare gli studi sulla fisiopatologia
> della vecchiaia, nonché quello di affrontare anche nei suoi aspetti di
> ordine sociale, il grave e complesso problema della vecchiaia".
> La disciplina "Geriatria e Gerontologia" si è progressivamente affermata
> a livello accademico e sanitario per affrontare due problemi oggettivi:
> uno demografico, rappresentato dal progressiva aumento della vita media
> della popolazione , ed uno epidemiologico, cioè l'aumento delle malattie
> croniche degenerative e della conseguente disabilità, più o meno
> rilevante.
> Dal 1953 viene pubblicato il Giornale di Gerontologia, organo ufficiale
> della SIGG; nel 1955 il Ministero della Pubblica Istruzione concede alla
> Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze l'istituzione di un
> incarico di insegnamento di Gerontologia e Geriatria, il primo
> nell'ordinamento degli studi medici in Italia. La Gazzetta Ufficiale n°
> 275 del 1961 [2] istituisce la prima Scuola di Specializzazione in
> Geriatria, che inizierà a Firenze la propria attività nell'anno
> accademico 1961/1962; nel 1962 viene istituita a Firenze la prima
> Cattedra in Gerontologia e Geriatria, affidata a F.M. Antonini. Per
> quanto riguarda l'attività sanitaria, si rimanda alle voci Servizio
> sanitario nazionale: dopo la nazionalizzazione degli enti ospedalieri
> (Legge Mariotti del 1968) e la riforma sanitaria del 1978, solo nel 1990
> ci si accorse dei problemi sanitari e sociali della crescente
> popolazione anziana, che sono presi in considerazione nella Legge 135
> riguardante la tutela della salute degli anziani; l'attuazione delle
> direttiva è stata lenta e disomogenea fra le diverse Regioni, che sono i
> gestori diretti dei sistemi sanitari territoriali; anche le Regioni,
> seppur con posizioni differenziate, non prestarono particolare
> attenzione agli specifici problemi sanitari e sociali degli anziani.
> Solo nel 1986 viene fondata la Società Italiana dei Geriatri Ospedalieri
> (SIGOs),[8] che si prefigge di identificare compiti e funzioni
> specifiche della Geriatria ospedaliera, e di qualificarne le attività
> promuovendo la lotta all'emarginazione dei pazienti anziani, alla loro
> disabilità ed alla cronicizzazione delle malattie in occasione dei
> ricoveri ospedalieri.
> Nel 2000 si ha la nascita della Federazione Italiana Operatori
> Geriatrici (FIOG),[9] la quale permette l'accesso a tutti gli operatori
> del settore alla disciplina geriatrica. Fino ad allora, infatti, i
> congressi erano rivolti per lo piu' alla classe medica. L'alto livello
> accademico ed il costo di iscrizione impegnativo, impediva spesso la
> partecipazione di infermieri, assistenti di base e famigliari. Fiog
> pretendeva e pretende un livello comprensibile delle relazioni ai propri
> relatori. Non sono mai stati organizzati convegni a pagamento. Ruolo
> della geriatria nella long term care [modifica]
>
> In Italia il 50% delle giornate di degenza è per le persone con più di
> 65 anni; uno dei principali obiettivi è quindi quello di operare in
> collegamento con la medicina territoriale per realizzare la "continuità
> assistenziale", intesa come medicina coordinata e collaborativa anche in
> senso verticale fra i diversi tipi di cura (primarie, secondarie e
> terziarie); il coordinamento si realizza su analoghe metodologie
> applicate nel processo curativo-assistenziale nei diversi setting
> (l'ospedale, le residenze per gli anziani e l'assistenza domiciliare);
> solo in questo modo è realizzabile un'efficace long-term care. Il
> processo curativo assistenziale della persona anziana si basa sulla
> valutazione multidimensionale geriatrica (VMD), che valuta i diversi
> componenti che concorrono allo stato di salute e di benessere
> dell'anziano, e cioè i versanti biologico, psicologico e sociale. Lo
> strumento più qualificato per questo scopo è InterRai [senza
> fonte]([3]); la sua utilizzazione prevede la collaborazione
> interdisciplinare (in particolare di infermiere, assistente sociale,
> riabilitatore, oltre al geriatra ed al medico di famiglia) nella
> promozione degli interventi, anche preventivi oltre che curativi, per
> assicurare la migliore cura-assistenza all'anziano, e tenendo sempre
> presente l'obiettivo primario rappresentato dalla conservazione della
> autosufficienza e di una buona qualità di vita. Già da allora si parlava
> di "anziano fragile", portatore di problemi complessi da gestire in
> maniera integrata.
> Il Servizio Sanitario Nazionale e la geriatria [modifica]
>
> Nel 1994 il Piano Sanitario Nazionale finalmente prendeva iniziative per
> il crescente numero di anziani. Esso conteneva riferimenti importanti
> nel Progetto Obiettivo Anziani: "gli anziani ammalati, compresi quelli
> colpiti da cronicità e da non autosufficienza, devono essere curati
> senza limiti di durata nelle sedi più opportune, ricordando che la
> valorizzazione del domicilio come luogo primario delle cure costituisce
> non solo una scelta umanamente significativa, ma soprattutto una
> modalità terapeutica spesso irrinunciabile" [4]; è istituita l'Unità di
> valutazione geriatrica (UVG); si potenziano servizi come il Day Hospital
> e l'assistenza domiciliare anche integrata - compresa l'ospedalizzazione
> a domicilio e le prestazioni riabilitative - prevedendo in casi
> specifici l'assegno di cura per mantenere l'anziano in famiglia; si pone
> inoltre attenzione alla qualità delle strutture a varia tipologia che
> accolgono gli anziani con maggior grado di disabilità e con maggior
> numero di patologie. La "regionalizzazione" del Servizio Sanitario
> Nazionale, che alla sua istituzione poco prevedeva per la popolazione
> anziana, e la genericità delle indicazioni fornite dal Ministero della
> Sanità e poi della Salute, hanno provocato un'estrema variabilità
> dell'attivazione dei servizi geriatrici territoriali, nonostante
> l'eguale assegnazione di fondi governativi (quota pro capite). La
> geriatria, nonostante il Piano Obiettivo Anziani, non ha avuto gli
> sviluppi prevedibili ed auspicati in base ai rilievi epidemiologici e
> demografici: ed anche a livello accademico si insegna prevalentemente la
> geriatria ospedaliera, anche se la maggior parte degli anziani sono
> allocati sul territorio.
> La geriatria ha come obiettivo fondamentale la continuità delle cure e
> dell'assistenza, che si realizza assicurando uniformità dei trattamenti
> nei diversi setting curativi, e tenendone presente i relativi costi e le
> evidenze di efficacia.
> Purtroppo mancano regole ed indirizzi per standardizzare i processi e le
> metodologie curative ed assistenziali nelle strutture per anziani, dove
> sono ospiti circa 200.000 pazienti[10]: essi richiedono come strumento
> di lavoro la valutazione multidimensionale geriatrica. Ciò è da
> attribuire anche al lento trasferimento culturale delle procedure
> geriatriche, che si verifica già nei corsi di laurea sanitari e nei
> corsi di aggiornamento obbligatorio.
> L'esempio della Pediatria, le Scuole di Specializzazione [modifica]
>
> Nella pratica giornaliera, cioè nell'ambito delle cure primarie, mancano
> specifiche attività specialistiche di geriatria per la popolazione
> anziana: è il Medico di famiglia che cura gli anziani, mentre non ha più
> a carico la popolazione pediatrica territoriale che fa riferimento a
> specialisti Pediatri; in Italia sono attive nel 2008 34 scuole di
> specializzazione in geriatria con 121 posti al primo anno, meno di
> quelli delle scuole di Pediatria. Si può pensare che potrebbe essere
> utile una forte promozione culturale del settore come quella di Marjory
> Warren.[11]
> Le cure intermedie sono rappresentate da strutture prevalentemente
> extraospedaliere, come le residenze per gli anziani; l'assistenza e le
> cure si svolgono ai tre livelli con obiettivi diversi; alla base (cure
> primarie) si dovrebbero realizzare programmi di prevenzione per
> l'anziano e per l'identificazione dell'anziano fragile. Finalità della
> geriatria e problemi attuali [modifica]
>
> La geriatria promuove la coordinating care che vede il coinvolgimento
> del paziente e della sua famiglia con l'obiettivo di fornire le cure
> migliori; la verifica dei risultati diventa un momento fondamentale. Il
> Medico geriatra dovrebbe fornire in modo chiaro un piano di azione da
> verificare con continuità nel tempo, con l'aiuto di un team qualificato.
> I maggiori problemi attuali rimangono i tempi di attesa, non compatibili
> con l'efficienza delle continuità delle cure, e la problematica per cui
> i LEA - Livelli Essenziali di Assistenza per la persona anziana non sono
> quelli validi per le persone adulte. Per quanto riguarda l'approccio
> medico, si deve ricordare che l'Evidence Based Medicine (EBM) non è
> sempre trasferibile alla popolazione anziana, costantemente esclusa nei
> trial clinici controllati che hanno forniti i dettami della EBM; in
> geriatria si parla sempre di più di Evidence Based Practice, che per ora
> si colloca in area diversa nello schema di Stacey[12] che descrive i
> rapporti fra il consenso procedurale e la certezza - incertezza.

Con il termine 'anziano' ci si riferisce alle persone in età prossima al
termine della vita media degli esseri umani, l'ultima parte del ciclo
vitale umano, altrimenti detta vecchiaia. Le persone anziane hanno
limitate capacità rigenerative e sono più vulnerabili a disturbi
psichici, malattie e sindromi rispetto agli altri adulti.
Questioni riguardanti la senilità, l'età avanzata dell'essere umano.
Anziano (religione) In religione ed organizzazione patriarcale, come
nella chiesa cristiana risulta dalla pratica delle chiese del Nuovo
Testamento il termine "anziano" corrisponde a quello di presbitero.
Anziano (mormonismo)- un ufficio sacerdotale denominazioni all'interno
del movimento mormone
Indice [nascondi]
1 Pagine correlate
1.1 Medicina
1.2 Sinonimi/antonimi
1.3 Politica ed economia
1.4 Forme di disagio ed eufemismi
Pagine correlate [modifica]

Medicina [modifica]
Gli aspetti medici connessi all'età avanzata degli anziani sono oggetto
della seguenti branche:
Geriatria
Sinonimi/antonimi [modifica]
Vecchio
antico
attempato
decano
veterano
vetusto
ante
Matusalemme
Giovinezza
Politica ed economia [modifica]
Una forma di degenerazione della politica, dell'economia, etc., che
preclude il rinnovamento delle classi dirigenti prende il nome di
Gerontocrazia
Forme di disagio ed eufemismi [modifica]
Un indizio rivelatore di forme di disagio nel rapporto con la vecchiaia è
dato dall'uso di eufemismi, come i seguenti:
terza età
età avanzata



--
http://nevecane.wordpress.com
http://screanzatopo.wordpress.com
Mk
2011-10-18 13:48:52 UTC
Permalink
Connor MacLeod wrote on 18/10/2011 :
> snowdog ha pensato forte :
>> Il Tue, 18 Oct 2011 13:24:02 +0200, ga.n ha scritto:
>>
>>> Scriveva snowdog martedì, 18/10/2011:
>>>> Il Tue, 18 Oct 2011 12:28:14 +0200, ga.n ha scritto:
>>>>> Nemo ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>>>>> On 18 Ott, 09:35, "ViLco" <***@tin.it> wrote:
>>>>>>> Tafano wrote:
>>>>>>>> quindi tutto ok
>>>>>>>
>>>>>>> già
>>>>>>>
>>>>>>>> forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
>>>>>>>> all'istat e non rompere i coglioni
>>>>>>>
>>>>>>> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca
>>>>>>> universitaria sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel
>>>>>>> dato ripartito per provincia o per regione non esiste. Se lo trovi
>>>>>>> ti faccio arrivare un cotechino, vacca eva majala.
>>>>>>>
>>>>>>>> ecco, non capisco l'incazzatura
>>>>>>>
>>>>>>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>>>>>>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>>>>>>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>>>>>>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.
>>>>>> dicci qualcosa che non sappiamo [cit]
>>>>>
>>>>> HD 82458 è una stella bianco-gialla nella sequenza principale di
>>>>> magnitudine 6,33 situata nella costellazione della Carena. Dista 185
>>>>> anni luce dal sistema solare.
>>>
>>>> rotfl, ricominciamo?
>>>
>>> Ricominciamo è un brano musicale di Luigi Albertelli e Bruno Tavernese,
>>> interpretato dal cantante italiano Adriano Pappalardo prodotto da Celso
>>> Valli e pubblicata come singolo nel 1979. In seguito il brano è stato
>>> eseguito da altri artisti, tra i quali Mina.
>>> È stata utilizzata come sigla finale della trasmissione televisiva Mai
>>> dire Gol.
>>
>> Il termine gol, derivato dall'inglese goal,[1] spesso sostituito dal
>> sinonimo rete, è utilizzato in ambito sportivo soprattutto nel calcio,
>> nella pallanuoto, nella pallamano, ma anche nell'hockey ed in altre
>> discipline per indicare la segnatura di uno o più punti a proprio favore
>> attraverso il centro della porta o di un bersaglio con la palla.
>> Indice [nascondi] 1 Il gol nel calcio
>> 2 Marcature multiple
>> 2.1 Doppietta
>> 2.2 Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League
>> 2.2.1 Doppiette nella fase finale dei Mondiali
>> 2.3 Tripletta
>> 2.3.1 Triplette famose
>> 2.4 Poker o Quaterna
>> 2.5 Cinquina
>> 2.6 Altro
>> 3 Note
>> 4 Voci correlate
>> Il gol nel calcio [modifica]
>>
>> In linguaggio calcistico il gol (più raramente il punto) si verifica quando
>> il pallone varca completamente la linea di porta passando tra i pali e
>> sotto la traversa. È disciplinato dalla Regola 10 del Regolamento del Gioco
>> del Calcio.[2]
>> Quando il giocatore di una squadra segna, per errore, per caso, o anche di
>> proposito un gol nella propria porta, a favore della squadra avversaria, si
>> dice che ha fatto autogol (o "autorete").
>> La parola gol è in uso soprattutto nei paesi di lingua neolatina come
>> l'Italia, la Spagna, il Portogallo e tutti i paesi dell'America Latina; da
>> esso derivano alcuni termini tipici del linguaggio calcistico come goleador
>> (giocatore che segna molti gol) e goleiro (portiere, in portoghese, che
>> diventa goal-keeper nella lingua inglese).
>> La diffusione planetaria del gioco del calcio ha diffuso tuttavia questo
>> termine in moltissime lingue. Da notare che nei paesi francofoni, si usa
>> invece but, con lo stesso significato di "scopo, fine" da cui è derivato il
>> termine inglese. Il termine goal, sempre in francese, sta invece a
>> identificare il portiere in quanto si tratta dell'abbreviazione della
>> parola Goal-keeper (portiere in inglese).
>> Marcature multiple [modifica]
>>
>> Doppietta [modifica]
>> Si dice che un giocatore realizza una "doppietta" quando mette a segno due
>> gol nella stessa partita.
>> In Serie A il record di doppiette (o meglio di marcature multiple) è
>> detenuto ex-aequo da Van Basten e Gunnar Nordahl con 49 realizzazioni
>> multiple, davanti a Giuseppe Meazza con 47.[3]
>> Doppiette nella fase finale della UEFA Champions League [modifica]
>> 22 maggio 2010: Diego Milito
>> Inter-Bayern Monaco 2-0 - Finale UEFA Champions League 2009/2010
>> Doppiette nella fase finale dei Mondiali [modifica]
>> Quello che segue è un elenco delle doppiette realizzate in alcune partite
>> del Campionato mondiale di calcio.
>> 30 giugno 2002: Ronaldo
>> Germania - Brasile 0-2 - Finale Mondiali 2002
>> 12 luglio 1998: Zinedine Zidane
>> Francia-Brasile 3-0 Finale Mondiali 1998
>> 5 e 13 luglio 1994: Roberto Baggio
>> Nigeria-Italia 1-2 - Ottavi di finale Mondiali 1994
>> Bulgaria-Italia 1-2 - Semifinale Mondiali 1994
>> 22 giugno 1986: Diego Armando Maradona
>> Inghilterra - Argentina 1-2 Quarti di Finale Mondiali 1986, in
>> quell'occasione Maradona realizzò i suoi gol probabilmente più famosi: la
>> Mano de Dios e il Gol del secolo.
>> 29 giugno 1958: Pelé e Vavà
>> Brasile-Svezia: 5-2 Finale Mondiali 1958
>> 19 giugno 1938: Gino Colaussi e Silvio Piola
>> Italia - Ungheria 4-2 - Finale Mondiali 1938
>> Tripletta [modifica]
>> Si dice che un giocatore realizza una "tripletta" quando mette a segno tre
>> gol nella stessa partita.
>> In Inghilterra, il giocatore che mette a segno una tripletta (in inglese
>> hat-trick) si porta a casa il pallone della partita con le firme
>> autografate di tutti i giocatori in campo.
>> La prima tripletta in Coppa dei Campioni è stata messa a segno da Péter
>> Palotás del Vörös Lobogó contro l'Anderlecht il 7 settembre 1955, nel
>> secondo incontro giocato in questa competizione.
>> Cinque giocatori hanno messo a segno una tripletta al loro debutto nella
>> massima competizione europea per club: Marco van Basten (Milan), Faustino
>> Asprilla (Newcastle), Aiyegbeni Yakubu (Maccabi Haifa), Wayne Rooney
>> (Manchester United), Vincenzo Iaquinta (Udinese)
>> Triplette famose [modifica]
>> Paolo Rossi mise a segno contro il Brasile, il 5 luglio del 1982, una
>> tripletta durante i Mondiali giocati in Spagna.
>> Geoff Hurst segnò una tripletta alla finale dei Mondiali del '66, fra cui
>> un gol fantasma che regalò la vittoria mondiale all'Inghilterra. Hurst era
>> inizialmente la riserva di Jimmy Greaves, poi infortunatosi.
>> Giampaolo Pazzini ha realizzato una tripletta nella partita inaugurale del
>> nuovo stadio di Wembley, in Italia Under-21-Inghilterra Under-21, il 24
>> marzo 2007.
>> Il record per la tripletta più veloce di sempre spetta al calciatore
>> inglese Tommy Ross, che nel 1964 con la maglia del Ross County realizzò tre
>> reti in 90 secondi agli avversari del Nairn County F.C..
>> Edinson Cavani, mettendo a segno nella partita Napoli-Milan del 18
>> settembre 2011 una tripletta, fu il primo nella storia del campionato
>> italiano di calcio a portare a casa il pallone con tutte le firme
>> autografate dei giocatori in campo, poiché dalla stagione 2011-2012 fu reso
>> legale anche in Italia l'hat-trick.
>> Poker o Quaterna [modifica]
>>
>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>> geopolitica limitata.
>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
>> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>> secondaria, dipendente da una più generale.
>> Si dice che un calciatore o una squadra segna una "quaterna", o un "poker"
>> quando realizza quattro gol nella stessa partita.
>> Nella fase finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocatore è
>> riuscito a fare una quaterna:
>> 05 giugno 1938: Ernest Wilimowski
>> Brasile - Polonia 6-5 - Ottavi Campionato mondiale di calcio del 1938
>> Nella Copa del Rey spagnola ha realizzato una quaterna:
>> Diego Alberto Milito in Real Saragozza-Real Madrid 6-1 della stagione
>> 2005/2006
>> Sono otto i calciatori che hanno segnato una quaterna in una sola partita
>> di Champions League:
>> Marco Van Basten
>> Andrij Ševčenko
>> Dado Pršo
>> Ruud Van Nistelrooy
>> Lionel Messi
>> Simone Inzaghi
>> Ferenc Puskás
>> Samuel Eto'o
>> In Coppa UEFA solo due giocatori sono riusciti a segnare una quaterna:
>> Radamel Falcao in Porto-Villareal 5-1 dell'Europa League 2010-2011
>> Luca Toni in Bayern Monaco-Aris Salonicco nella Coppa UEFA 2007-2008
>> Nel campionato di Serie A la quaterna è stata realizzata negli ultimi anni
>> da:
>> Marco Van Basten ( Milan) in Napoli-Milan 1-5, del campionato di Serie A
>> 1992-1993
>> Roberto Baggio ( Juventus) in Juventus-Udinese 5-1, del campionato di
>> Serie A 1992-1993
>> Pierluigi Casiraghi ( Lazio) in Lazio-Fiorentina 8-2, del campionato di
>> Serie A 1994-1995
>> Dejan Savićević ( Milan) in Bari-Milan 3-5, del campionato di Serie A
>> 1994-1995
>> Marcelo Otero ( Vicenza) in Fiorentina-Vicenza 2-4, del campionato di
>> Serie A 1996-1997
>> Marco Di Vaio ( Parma) in Parma-Bari 4-0, del campionato di Serie A
>> 2000-2001
>> Vincenzo Montella ( Roma) nel derby Roma-Lazio 5-1, del campionato di
>> Serie A 2001-2002
>> Christian Vieri ( Inter) in Inter-Brescia 4-0, del campionato di Serie A
>> 2002-2003
>> Alberto Gilardino ( Parma) in Parma-Udinese 4-3, del campionato di Serie A
>> 2003-2004
>> Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli ( Parma) e ( Livorno) in Parma-
>> Livorno 6-4, del campionato di Serie A 2004-2005
>> Nicola Pozzi ( Empoli) in Empoli-Cagliari 4-1, nel campionato di Serie A
>> 2007-2008
>> Alexis Sanchez ( Udinese) in Palermo-Udinese 0-7, del campionato di Serie
>> A 2010-2011
>> E in Serie B da:
>> Davide Matteini ( Pescara) in Pescara-Triestina 5-1, nel campionato di
>> Serie B 2005-2006[4]
>> Éder Citadin Martins ( Empoli) in Empoli-Salernitana 5-2, nel campionato
>> di Serie B 2009-2010
>> Pablo Andrés González ( Novara) in Portogruaro-Novara 1-5, nel campionato
>> di Serie B 2010-2011[5][6]
>> Daniele Martinetti ( Sassuolo) in Sassuolo-Frosinone 5-3, nel campionato
>> di Serie B 2010-2011
>> Cinquina [modifica]
>>
>> In questa voce o sezione gli argomenti sono trattati con un'ottica
>> geopolitica limitata.
>> Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione.
>> Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce
>> secondaria, dipendente da una più generale.
>> Si dice che un calciatore o una squadra segna una "cinquina" o un
>> "pokerissimo" quando realizza cinque gol nella stessa partita.
>> Nella fase finale di un Campionato mondiale di calcio un solo giocator è
>> riuscito a fare un pokerissimo:
>> 28 giugno 1994: Oleg Salenko
>> Russia - Camerun 6-1 - Gironi Mondiali 1994
>> In Champions League il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>> José Altafini in Milan - Union Luxembourg 8-0 nella Coppa dei Campioni
>> 1962/63
>> In Coppa UEFA il pokerissimo è stato realizzato negli ultimi anni da:
>> Daniel Fonseca in Valencia - Napoli 1-5 nel 1992/93
>> Fabrizio Ravanelli in Juventus - CSKA Sofia 5-1 il 27 settembre 1994
>> Nel campionato di Serie A la cinquina è stata realizzata negli ultimi anni
>> da:
>> Roberto Pruzzo in Roma - Avellino 5-1 il 16 febbraio 1986
>> Kurt Hamrin in Fiorentina - Atalanta 7-1 il 2 febbraio 1964
>> Altro [modifica]
>> Naturalmente, altri giocatori (per esempio Omar Sivori in Juventus-Inter
>> 9-1 il 10 giugno 1961 con la sua firma ripetuta 6 volte) hanno segnato più
>> di 5 marcature nella stessa partita ma queste non hanno nomi particolari.
>
> colgo l'occasione per ricordare che Enrique Omar Sivori (San Nicolás de los
> Arroyos, 2 ottobre 1935 – San Nicolás de los Arroyos, 17 febbraio 2005) è
> stato un calciatore argentino naturalizzato italiano.
> Chiamato El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul corpo
> minuto o anche El Gran Zurdo (il grande mancino)[2], Sivori vinse con la
> maglia della Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu campione del
> calcio argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a segno
> 146 reti nel campionato italiano e 8 con la maglia della Nazionale italiana.
> Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i tempi[2], occupa
> la 16a posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori
> sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS nel 2004.[3]
> Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior numero di gol segnati
> in una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò infatti ben 6 reti
> nella ripetizione della gara di ritorno tra Juventus ed Inter della stagione
> 1960-1961, terminata con il punteggio di 9-1 per i bianconeri, in cui la
> squadra milanese scese in campo con la formazione primavera in segno di
> protesta[4].
> Nel marzo 2004 è stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che
> raggruppa i maggiori fuoriclasse di sempre.
> È stato certamente fra i calciatori più amati dai tifosi delle sole tre
> squadre in cui ha giocato, River Plate, Juventus e Napoli. .
> Indice [nascondi]
> 1 Caratteristiche tecniche
> 2 Carriera
> 2.1 Calciatore
> 2.1.1 Club
> 2.1.1.1 River Plate
> 2.1.1.2 Juventus
> 2.1.1.3 Napoli
> 2.1.2 Nazionale
> 2.1.3 Angeli dalla faccia sporca
> 2.2 Allenatore e commentatore sportivo
> 3 Statistiche
> 3.1 Presenze e reti nei club
> 3.2 Cronologia presenze e reti in Nazionale
> 4 Palmarès
> 4.1 Club
> 4.1.1 Competizioni nazionali
> 4.1.2 Competizioni internazionali
> 4.2 Nazionale
> 4.3 Individuale
> 5 Note
> 6 Voci correlate
> 7 Pubblicazioni varie
> 8 Bibliografia
> 9 Altri progetti
> 10 Collegamenti esterni
> Caratteristiche tecniche [modifica]
>
> Giocatore dalle inusuali doti tecniche, dotato di un dribbling ubriacante e
> di un palleggio sopraffino, usava giocare con i calzettoni abbassati e senza
> la protezione dei parastinchi (come gesto di sfida verso gli avversari, che
> spesso superava in tunnel): per questo stile i giornalisti sportivi coniarono
> termini quali calzettoni alla "cacaiola", o alla Sivori. A queste
> particolarità si aggiungeva l'abitudine di lasciar scivolare con finta
> disinvoltura la sua maglietta numero 10 fuori dai calzoncini.
> Uno dei suoi colpi migliori e più naturali era il cosiddetto tunnel, cioè
> l'abilità di far passare la palla fra le gambe dell'avversario
> disorientandolo con movimenti zigzaganti e finte repentine.
> Carriera [modifica]
>
>
>
> Sivori, Charles e Boniperti, il famoso trio d'attacco della Juventus,
> conosciuto come Il Trio Magico
>
>
> Pelé e Sivori (a destra) prima dell'amichevole tra Santos e Juventus del 26
> giugno 1963 a Torino
> Calciatore [modifica]
> Club [modifica]
> River Plate [modifica]
> Entrò ancora giovane in una squadra che includeva giocatori come Ángel
> Labruna e Félix Loustau che a loro volta fecero parte della maquina[5],
> guadagnandosi il soprannome di El Cabezón per il suo stile di gioco[5].
> La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955, titolo confermato
> quando il River batté il Boca Juniors 2-1 alla Bombonera[6]. Nella stessa
> stagione il club vinse la Copa Río de La Plata battendo il Nacional. La
> stagione successiva la squadra vinse il campionato argentino all'ultima
> giornata battendo il Rosario Central per 4-0 con Sívori che realizzò l'ultima
> rete[7]. Avrebbe giocato l'ultima partita con la maglia del River contro lo
> stesso club il 5 maggio 1957.
> Durante la stagione 1957-1958, ad appena 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus
> dopo essere stato notato da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10 milioni
> di pesos per il trasferimento, stabilendo un record per l'epoca ma provocando
> indirettamente un declino nella storia del River, che nei 18 anni seguenti
> non riuscì a vincere il campionato in Argentina[8]; tuttavia con quei soldi
> si riuscì a completare il loro El Monumental[8].
> Juventus [modifica]
> Dopo aver esordito nelle file del River Plate di Buenos Aires - squadra con
> la quale iniziò a giocare per interessamento dell'ex-juventino, Renato
> Cesarini - giunge in Italia nel 1957 e nelle file della squadra torinese,
> nella quale milita fino al 1965, formò un formidabile trio offensivo assieme
> al centravanti gallese John Charles e a Giampiero Boniperti. Indossa la
> maglia bianconera in 257 partite (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19 in
> Europa), segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in
> Europa)[9][10] e vincendo tre scudetti e tre Coppe Italia.[11]
> Napoli [modifica]
> Nel 1965 cede alle lusinghe del Napoli anche grazie ad insanabili contrasti
> con l'allora allenatore juventino Heriberto Herrera di cui non sopportava la
> stretta disciplina. In maglia azzurra arriva perché Bruno Pesaola lo
> convince; Achille Lauro per ottenere il suo cartellino acquista due motori
> navali per la sua flotta e paga settanta milioni: quando arriva in città ad
> accoglierlo ci sono migliaia di tifosi[12]. formerà una straordinaria
> coppia-gol sudamericana con Josè Altafini. All'ombra del Vesuvio vive una
> seconda giovinezza: la squadra vince subito la Coppa delle Alpi (1966) ed è
> protagonista in serie A con un terzo posto nello stesso anno[13], un quarto
> l'anno dopo[14] ed un secondo nel 1968[15]. Un grave infortunio al ginocchio
> destro durante una tournée del Napoli in Colombia nell'estate del 1967 lo
> metterà a disposizione della squadra partenopea a mezzo servizio nelle ultime
> due stagioni ed uno storico litigio con l'arbitro Concetto Lo Bello durante
> Napoli-Juventus del 18 dicembre 1968, culminato con un'espulsione e
> successivi sei turni di squalifica, lo convincono definitivamente a
> concludere la propria straordinaria carriera, a trentatré anni, decisione su
> cui già pensava da tempo[16].
> Nazionale [modifica]
> Vinse il titolo continentale sudamericano nel 1957 giocando nella nazionale
> argentina. Nel 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e l'anno successivo, in
> virtù della sua condizione di oriundo, poté essere impiegato nella nazionale
> di calcio italiana che partecipò ai Mondiali cileni del 1962, dove fu
> penalizzato ancora una volta, secondo i giornalisti, dal suo carattere
> introverso[17]. Con la maglia della nazionale azzurra Sivori disputò in tutto
> appena nove incontri, mettendo comunque a segno otto reti, di cui ben quattro
> contro Israele nel 1961.
> Angeli dalla faccia sporca [modifica]
> Con altri due fuoriclasse argentini - Antonio Valentin Angelillo e Humberto
> Maschio - aveva già formato nella nazionale argentina (diciotto presenze) un
> trio destinato a rimanere nella memoria con il nome di trio degli Angeli
> dalla faccia sporca (appellativo mutuato dal titolo del film del 1938 Gli
> angeli con la faccia sporca) per l'aria da impertinenti scugnizzi che i tre
> avevano sul campo e fuori. Invano, il terzetto poté ricostituirsi nelle
> squadre di club italiane dalle quali i tre furono successivamente ingaggiati
> (mentre Sivori approdò a Torino, gli altri due si trovarono a giocare per la
> rivale di sempre della Juventus, l'Inter). Successivamente solo Angelillo,
> riuscirà nel 1967 a riconciliarsi calcisticamente (seppur per un brevissimo
> periodo) al fuoriclasse argentino: con la maglia del Napoli, durante la
> tournée partenopea in Colombia, che vedrà Sivori protagonista del già citato
> grave infortunio.
> Allenatore e commentatore sportivo [modifica]
> Per brevissimo tempo Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore; quando
> abbandonò il calcio giocato, la polemica con la classe arbitrale si trasferì
> dai campi di gioco alla televisione e Sivori si dimostrò per lungo tempo
> competente ed apprezzato commentatore.
> Nel 1973 diventò commissario tecnico della nazionale Argentina con il compito
> di qualificare la "biancoceleste" ai campionati mondiali del 1974. Incarico
> delicato in quanto l'Argentina aveva fallito la qualificazione nel 1970.
> Sivori ottenne la qualificazione ai danni di Paraguay e Bolivia con 3
> vittorie ed un pareggio: celebre fu la mossa con la quale, dovendo giocare
> due partite ravvicinate, uno a livello del mare ed un'altra ai 3650 m di
> quota di La Paz allestì due squadre. Mentre la prima si allenava a Buenos
> Aires e si recò ad Asuncion dove pareggiò col Paraguay, la seconda
> ("nazionale da montagna" venne definita) fu portata ad allenarsi sulle Ande,
> per acclimatarsi in quota.
> Venne però poco dopo allontanato dalla guida della nazionale per divergenze
> con il presidente della federazione e per le sue scarse simpatie nei
> confronti di Juan Domingo Peron rientrato in Argentina e tornato presidente
> in quei giorni.
> È comparso nel film con Alberto Sordi Il presidente del Borgorosso Football
> Club.
> Negli ultimi anni di vita lasciò l'Italia per tornare a vivere in Argentina.
> Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Nestor, Miriam e
> Humberto, quest'ultimo morto per un tumore nel giugno 1978, all'età di
> quindici anni.
> Omar Sivori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás -
> intitolata da lui, La Juventus in omaggio al club italiano[18] -, a causa di
> un tumore al pancreas, all'età di sessantanove anni.
> Statistiche [modifica]
>
> Presenze e reti nei club [modifica]
>
> Questa voce o sezione sull'argomento calciatori è priva di note e riferimenti
> bibliografici puntuali.
> Commento: Da dove provengono i dati delle coppe?
> Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
> contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti
> precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi
> migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i
> suggerimenti del progetto di riferimento.
> Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre
> coppe Totale
> Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
> 1954 River Plate PD 16 8 - - - - - - - - - 16 8
> 1955 PD 23 11 - - - - - - - - - 23 11
> 1956 PD 23 10 - - - - - - - - - 23 10
> 1957 PD 1 0 - - - - - - - - - 1 0
> Totale River Plate 63 29 - - - - - - 63 29
> 1957-1958 Juventus A 32 22 CI 8 9 - - - - - - 40 31
> 1958-1959 A 24 15 CI 3 5 CC 2 3 - - - 29 23
> 1959-1960 A 31 28 CI 4 3 - - - - - - 35 31
> 1960-1961 A 27 25 CI 1 2 CC 1 1 - - - 29 28
> 1961-1962 A 25 13 CI - - CC 5 2 - - - 30 15
> 1962-1963 A 33 16 CI 4 3 - - - - - - 37 19
> 1963-1964 A 28 13 CI 2 1 CdF 4 0 - - - 34 14
> 1964-1965 A 15 3 CI 1 1 CdF 3 2 - - - 19 6
> Totale Juventus 215 135 23 24 15 8 - - 253 167
> 1965-1966 Napoli A 33 7 CI 1 0 - - - CA+ CM ? 1+0 33 8
> 1966-1967 A 20 2 CI 0 0 CdF 5 3 - - - 23 5
> 1967-1968 A 7 2 CI 0 0 CdF 0 0 - - - 7 2
> 1968-1969 A 3 1 CI 0 0 CdF 2 0 - - - 5 1
> Totale Napoli 63 12 1 0 7 3 ? 1 71 16
> Totale carriera 340 175 23 24 15 11 1 378 211
> Cronologia presenze e reti in Nazionale [modifica]
> ▼ espandi
> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale - Argentina
> ▼ espandi
> Cronologia completa delle presenze e delle reti in Nazionale - Italia
> Palmarès [modifica]
>
> Club [modifica]
> Competizioni nazionali [modifica]
> Campionato argentino: 3
> River Plate: 1955, 1956, 1957
> Campionato italiano: 3
> Juventus: 1957/58, 1959/60, 1960/61
> Coppa Italia: 3
> Juventus: 1958/59, 1959/60, 1964/65
> Competizioni internazionali [modifica]
> Coppa delle Alpi: 2
> Juventus: 1963
> Napoli: 1966

mi aggancio a quest'ultimo dato per ricordarvi che i rifiuti sono tutto
quanto risulta di scarto o avanzo alle più svariate attività umane. La
Comunità europea, con la Direttiva n.2008/98/Ce del 19 novembre 2008
(Gazzetta Ufficiale Europea L312 del 22 novembre 2008) li definisce
sottoprodotti, e, in particolare, qualsiasi sostanza od oggetto di cui
il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi.[1]

Normativa italiana



Ruspa in azione in una discarica di tipo tradizionale
La definizione normativa in Italia è data dall'art. 183 del decreto
legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (cosiddetto Testo Unico Ambientale),
modificata dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205
"Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che
abroga alcune direttive". (10G0235) (GU n. 288 del 10-12-2010 - Suppl.
Ordinario n.269):
« Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia
l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi »
L'atto di "disfarsi" va inteso indipendentemente dal fatto che il bene
possa potenzialmente essere oggetto di riutilizzo, diretto o previo
intervento manipolativo. Secondo la Circolare del Ministero
dell'Ambiente 28.06.1999 "disfarsi" equivale ad avviare un oggetto o
sostanza ad operazioni di smaltimento o di recupero (rispettivamente
allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006). I rifiuti
vengono classificati, in base all'origine: in rifiuti urbani e rifiuti
speciali e, in base alle loro caratteristiche di pericolosità, in
rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
Rifiuti urbani
Rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi
adibiti ad uso di civile abitazione;
Rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi
diversi da quelli del primo punto, assimilati ai rifiuti urbani per
qualità e quantità;
Rifiuti provenienti dalla pulitura delle strade;
Rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed
aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso
pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi
d'acqua;
Rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e
aree cimiteriali;
Rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri
rifiuti provenienti da attività cimiteriale.
Rifiuti speciali


Agobox; contenitore per rifiuti speciali sanitari, atto a contenere
aghi usati
Rifiuti da attività agricole e agro-industriali;
Rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i
rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto
disposto dall'art. 184-bis;
Rifiuti da lavorazioni industriali;
Rifiuti da lavorazioni artigianali;
Rifiuti da attività commerciali;
Rifiuti da attività di servizio;
Rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti,
i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle
acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;
Rifiuti derivanti da attività sanitarie;
I rifiuti si qualificano anche in base al loro stato fisico:
Solido pulverulento
Solido non pulverulento
Fangoso palabile
Liquido
I rifiuti pericolosi sono quei rifiuti speciali e quei rifiuti urbani
NON domestici indicati espressamente come tali con apposito asterisco
nel CER.
Le classi di pericolo dei rifiuti sono le seguenti:
Esplosivo
Comburente
Facilmente infiammabile (incluso estremamente infiammabile)
Infiammabile
Irritante nocivo
Tossico (incluso molto tossico)
Cancerogeno
Corrosivo
Infetto
Teratogeno
Mutageno
A contatto con l'acqua libera gas tossici o molto tossici
Sorgente di sostanze pericolose
Ecotossico
Il Catalogo europeo dei rifiuti (allegato D del Testo Unico), istituito
conformemente alla normativa comunitaria e suscettibile di periodiche
revisioni, assegna ad ogni tipologia di rifiuto un codice a 6 cifre
(così detto codice CER) che ne consente una più facile identificazione.
Rifiuti tossici
I rifiuti tossici sono quei materiali di scarto che possono causare dei
danni o la morte a creature viventi, o che possono porre a rischio
l'ambiente circostante. Generalmente si tratta di prodotti di
provenienza industriale e commerciale, ma anche di uso domestico
(prodotti delle pulizie, batterie, cosmetici, prodotti di
giardinaggio), in agricoltura (fertilizzanti chimici, pesticidi),
militare (armi nucleari e chimiche), servizi medici (prodotti
farmaceutici), fonti radioattive, industria leggera (impianti di
lavaggio a secco). Possono presentarsi in forma liquida, solida o
liquame e contenere agenti chimici, metalli pesanti, radioisotopi e
altre tossine. Si diffondono facilmente e possono contaminare laghi,
fiumi, falde acquifere[2]
Come per l'inquinamento, il problema dei rifiuti tossici cominciò a
presentarsi significativamente durante la rivoluzione industriale.[3]
Diverse organizzazioni e gruppi ambientalisti hanno posto
all'attenzione dei media la gestione spesso inadeguata dei rifiuti
tossici, rilevando le frequenti collusioni della mafia, nel sud come
nel nord Italia.[4]
Gestione dei rifiuti
Per quanto riguarda il problema attuale della gestione (trattamento o
recupero) dei rifiuti si rimanda alla voce specifica:
Per approfondire, vedi la voce Gestione dei rifiuti.
Il decreto legislativo 205/2010, art. 1, modifica l'articolo 177 del
decreto legislativo 152/2006 come segue:
« L'articolo 177 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è
sostituito dal seguente: “Articolo 177 (Campo di applicazione e
finalità)
1. La parte quarta del presente decreto disciplina la gestione dei
rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, anche in attuazione delle
direttive comunitarie, in particolare della direttiva 2008/98/CE,
prevedendo misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana,
prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della
gestione dei rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell'uso delle
risorse e migliorandone l'efficacia.

2. La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse.

3. Sono fatte salve disposizioni specifiche, particolari o
complementari, conformi ai principi di cui alla parte quarta del
presente decreto adottate in attuazione di direttive comunitarie che
disciplinano la gestione di determinate categorie di rifiuti.

4. I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell'uomo e
senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio
all'ambiente e, in particolare: a) senza determinare rischi per
l'acqua, l'aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora; b) senza
causare inconvenienti da rumori o odori; c) senza danneggiare il
paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla
normativa vigente. »
Sali presenti nei rifiuti solidi urbani

Il rifiuto solido urbano contiene vari sali inorganici e composti
alogenati organici che contribuiscono in modo differente alla
produzione di diossine durante un processo di combustione e nello
stesso tempo sono responsabili di fenomeni di degrado delle strutture
di contenimento delle discariche. Vari autori[senza fonte] riportano un
contenuto salino inorganico molto elevato nei RSU, formato
essenzialmente da:
cloruro di potassio o silvite (KCl)
cloruro di sodio o halite (NaCl)
carbonato di calcio o calcite (CaCO3)
solfato di calcio idrato o gesso (CaSO4•nH2O)
fosfato di sodio (Na3PO4)
ossalato di magnesio (C2Cl2Mg2O4•10H2O)
solfato di calcio e sodio o glauberite (Na2Ca(SO4)2).
I sali lisciviabili del rifiuto solido urbano possono superare i 5
g/litro. Tali sali, pressoché tutti di tipo inorganico, contribuiscono
alla formazione di vari composti aggressivi nel percolato.

Mk

--
Anti-intellectualism has been a constant thread winding its way
through our political and cultural life, nurtured by the false notion
that democracy means that “my ignorance is just as good as your
knowledge.” — Isaac Asimov
nik56
2011-10-18 14:05:00 UTC
Permalink
Il giorno martedì 18 ottobre 2011 15:48:52 UTC+2, Mk ha scritto:

> Tali sali, pressoché tutti di tipo inorganico, contribuiscono
> alla formazione di vari composti aggressivi nel percolato.

Infatti, non riesco a spiegarmi perche'
quando mi capita di dire a qualcuno che uno degli organismi modello più utilizzati in laboratorio è la Drosophila melanogaster, la gran parte delle persone assume un’espressione perplessa, che subito si trasforma in meraviglia e curiosità quando dico che Drosophila altro non è che il moscerino della frutta (o moscerino dell’aceto), quel piccolo insettino che svolazza intorno alla frutta marcescente.

Drosophila in greco vuol dire “amante della rugiada”; è un insetto dell’ordine dei Diptera, lo stesso di cui fanno parte anche mosche, zanzare e tafani. Sin dagli anni ’30, questo insetto è stato ampiamente utilizzato in moltissimi laboratori di ricerca e nel secolo scorso ben tre premi Nobel sono stati assegnati a ricercatori che hanno utilizzato la Drosophila come organismo modello nei loro studi di genetica. Esistono diverse specie di Drosophila; nella gran parte dei laboratori la specie più utilizzata è la melanogaster.

Cos’è un organismo modello e perché viene usato nella ricerca? In genere, un modello sperimentale è un sistema semplice e di facile utilizzo; nella scelta di organismi viventi da utilizzare come modelli sperimentali esistono criteri generici che portano alla scelta di un modello più di un altro; in generale devono avere però caratteristiche comuni come lo sviluppo rapido ed un breve ciclo vitale, le ridotte dimensioni, la facile reperibilità e la facile manipolazione.

Il corpo di Drosophila è diviso in tre parti: il capo, il tronco e l’addome. Le femmine e i maschi presentano dimorfismo sessuale; la femmina ha un addome appuntito che si ingrossa al momento di deporre le uova e che si “svuota” dopo la deposizione; il maschio solitamente è più piccolo, ha la parte distale dell’addome più arrotondata e scura (foto in basso, maschio a sinistra e femmina a destra).

Queste caratteristiche , quando gli individui sono vergini, non sono facilmente riconoscibili. Drosophila è un insetto olometabolo che quindi va incontro a metamorfosi completa: abbiamo un embrione, tre stadi larvali, una pupa e poi la schiusa dell’insetto adulto. Il ciclo può essere modificato con la temperatura.






Perché la Drosophila è così utilizzata per la ricerca genetica? I motivi sono molteplici:

È un organismo di piccole dimensioni molto facile da allevare in laboratorio con costi contenuti
Ha un ciclo vitale molto breve (circa 15 giorni) ed una produttività elevata (ogni singola femmina può arrivare a deporre fino a 600 uova in 10 giorni); questo permette di seguire lo sviluppo di diverse generazioni in breve tempo e quindi la possibilità di condurre esperimenti che sarebbero impensabili con organismi con cicli vitali più lunghi
Ha 4 paia di cromosomi, 3 autosomi e 1 sessuale
Nelle ghiandole salivari delle larve mature si possono osservare i cromosomi politenici; nei ditteri, per far fronte alla necessità di avere un’intensa produzione proteica, i cromosomi replicano più volte il materiale genetico senza dare origine a cromatidi distinti; in questo modo il cromosoma si allunga e si ispessisce formando dei cromosomi giganti detti appunto cromosomi politenici, uniti tra di loro al cromocentro (immagine sottostante a sinistra)
I maschi non mostrano ricombinazioni genetiche: il cromosoma Y (che determina la fertilità) essendo completamente eterocromatico, non può ricombinare, facilitando così gli studi
Il genoma di Drosophila è stato sequenziato in maniera completa nel 1998; è constituito da 165 milioni di coppie di basi per un totale di 14000 geni
Nella specie sono molto frequenti mutazioni genetiche (spontanee o indotte) che sono visibili grazie a cambiamenti nell’aspetto (fenotipo)
Esistono informazioni dettagliatissime sulla gran parte degli aspetti della sua biologia (ogni informazioni è disponibile in rete al sito http://flybase.bio.indiana.edu ), oltre a raccolte di mutanti e di ceppi con particolari caratteristiche (stocks); in genere, quando un ricercatore vuole studiare la funzione di un gene, per prima cosa crea una mutazione nel gene d’interesse e successivamente ne analizza le caratteristiche negli individui mutanti; a seconda della mutazione, l’effetto può essere studiato a livello molecolare o cellulare o anche con l’osservazione diretta al microscopio. E’ possibile richiedere gratuitamente stocks mutanti di ogni gene del moscerino presso alcuni centri specializzati come ad esempio il Bloomington Drosophila Stock Center in Indiana.





Se tutto ciò non fosse sufficiente, si può aggiungere che particolari classi di geni della Drosophila (i geni omeotici) hanno un’elevata omologia con quelli umani, e questo permette di osservare il comportamento dei suddetti geni nel moscerino, capirne le funzioni ed il comportamento e quindi analizzare gli stessi a livello superiore. Per questo motivo, molte malattie umane a base genetica si possono studiare nel moscerino della frutta; la Drosophila è usata come modello sperimentale anche per malattie come il morbo di Parkinson, la corea di Hungtington e il morbo di Alzheimer.

Lavorare con un organismo come la Drosophila facilita moltissimo un lavoro che su organismi superiori sarebbe impensabile. Con le sue molteplici caratteristiche il moscerino della frutta da un contributo formidabile alla ricerca e continuerà a farlo ancora nei prossimi anni. Forse ora ci penseremo due volte prima di scacciare i moscerini dalla nostra frutta.

nik56
nik56
2011-10-18 08:26:56 UTC
Permalink
Il giorno martedì 18 ottobre 2011 09:35:10 UTC+2, Vilco ha scritto:
> Tafano wrote:
>
> >> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> >> stasera, negativo e via.
>
> > quindi tutto ok
>
> già
>
> >> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
> >> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
> >> regione*
> >> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
>
> > forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
> > all'istat e non rompere i coglioni
>
> Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca universitaria
> sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel dato ripartito per
> provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un
> cotechino, vacca eva majala.
>
> >> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
> >> madonna
>
> > ecco, non capisco l'incazzatura
>
> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
> soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
> altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
> giustizia, e' la solita merda nord sud.

Esatto. E per colpa di quegli ubriaconi drogati ciccioni del nord, noi del sud dobbiamo pagare per comperarvi tutti quegli etilometri. Ma ammazzatevi pure sulle strade, cosi' la smettete di rompere i coglioni.

nik56
ViLco
2011-10-18 08:52:16 UTC
Permalink
nik56 wrote:

>> Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali,
>> che se li soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua
>> fanno gli etilometri, altrove ne fanno ancora di piu', altrove non
>> ne fanno un cazzo. Non e' giustizia, e' la solita merda nord sud.

> Esatto. E per colpa di quegli ubriaconi drogati ciccioni del nord,
> noi del sud dobbiamo pagare per

SBRUOTFL
Nemo
2011-10-18 11:07:10 UTC
Permalink
On 18 Ott, 10:26, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> Il giorno martedì 18 ottobre 2011 09:35:10 UTC+2, Vilco ha scritto:
>
>
>
>
>
> > Tafano wrote:
>
> > >> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > >> stasera, negativo e via.
>
> > > quindi tutto ok
>
> > già
>
> > >> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
> > >> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
> > >> regione*
> > >> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
>
> > > forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
> > > all'istat e non rompere i coglioni
>
> > Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca universitaria
> > sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel dato ripartito per
> > provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un
> > cotechino, vacca eva majala.
>
> > >> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
> > >> madonna
>
> > > ecco, non capisco l'incazzatura
>
> > Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
> > soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
> > altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
> > giustizia, e' la solita merda nord sud.
>
> Esatto. E per colpa di quegli ubriaconi drogati ciccioni del nord,

>noi del sud dobbiamo pagare

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"N"
nik56
2011-10-18 13:46:49 UTC
Permalink
Il giorno martedì 18 ottobre 2011 13:07:10 UTC+2, Nemo ha scritto:
> On 18 Ott, 10:26, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> > Il giorno martedì 18 ottobre 2011 09:35:10 UTC+2, Vilco ha scritto:
> >
> >
> >
> >
> >
> > > Tafano wrote:
> >
> > > >> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > > >> stasera, negativo e via.
> >
> > > > quindi tutto ok
> >
> > > già
> >
> > > >> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del
> > > >> tasso alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per
> > > >> regione*
> > > >> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> >
> > > > forse non lo sanno, o forse è un implicito invito a chiedere
> > > > all'istat e non rompere i coglioni
> >
> > > Io ho cercato sul sito dell'ISTAT e perfino in biblioteca universitaria
> > > sulla loro pubblicazione annuale globale totale: quel dato ripartito per
> > > provincia o per regione non esiste. Se lo trovi ti faccio arrivare un
> > > cotechino, vacca eva majala.
> >
> > > >> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
> > > >> madonna
> >
> > > > ecco, non capisco l'incazzatura
> >
> > > Mi sono rotto il cazzo di soffiare per me e per 7 o 8 meridionali, che se li
> > > soffino loro i loro etilometri. In parole povere, qua fanno gli etilometri,
> > > altrove ne fanno ancora di piu', altrove non ne fanno un cazzo. Non e'
> > > giustizia, e' la solita merda nord sud.
> >
> > Esatto. E per colpa di quegli ubriaconi drogati ciccioni del nord,
>
> >noi del sud dobbiamo pagare
>
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH
> AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAAHAHAHAHHHAHAHAH

L'ha presa bene. (cit.)

nik56
Nemo
2011-10-18 06:49:57 UTC
Permalink
On 17 Ott, 21:28, ViLco <***@tin.it> wrote:
> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> stasera, negativo e via.
> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna

Dove?


Cmq dove sarebbe lo problemo? Ha qualcosa da nascondere lei?
Apra lo bagagliaio per favore........AHHHHHHH..... e questa
mortadella? e questi ciccioli? e quella botte di lambro da 500
litri???
Sequestriamo tutto per controlli & analisi.


"N"
nik56
2011-10-18 08:24:43 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
> Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> stasera, negativo e via.
> Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna

Non vaneggiare, e soffia, ubriacone dimmerda.

nik56
Mk
2011-10-18 10:36:20 UTC
Permalink
On Oct 18, 10:24 am, nik56 <***@hotmail.it> wrote:
> Il giorno lunedì 17 ottobre 2011 21:28:05 UTC+2, Vilco ha scritto:
>
> > Andando al bar per le paglie ho dovuto soffiare nell'etilometro anche
> > stasera, negativo e via.
> > Ai vigili ho chiesto se c'e' modo di sapere quanti controlli del tasso
> > alcolico si fanno in Italia *divisi per provincia o almeno per regione*
> > ma non c'e' niente da fare, non lo vogliono dire. Mai.
> > E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della madonna
>
> Non vaneggiare, e soffia, ubriacone dimmerda.

lavoro di soffio (cit.)

Mk
--
Anti-intellectualism has been a constant thread winding its way
through our political and cultural life, nurtured by the false notion
that democracy means that “my ignorance is just as good as your
knowledge.” — Isaac Asimov
ViLco
2011-10-18 10:45:38 UTC
Permalink
Mk wrote:

>>> E i maroni girano... e girano bene, vacca la puttana bastarda della
>>> madonna

>> Non vaneggiare, e soffia, ubriacone dimmerda.

> lavoro di soffio (cit.)

E si torna sempre in vigna con blow
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